Neuropsicologia delle Demenze Flashcards
(4 cards)
Demenze degenerative e demenze dovute a danni strutturali
La demenza, o deterioramento cognitivo cronico-progressivo, è una patologia acquisita che viene diagnosticata quando ci sono deficit in più di un dominio cognitivo che compromettono le attvità quotidiane. Si distinguono quindi dalle oligofrenie (patologie pre/peri/post natali che interferiscono con lo sviluppo) e dallo stato confusionale, una condizione transitoria dovutta a una condizione medica generale.
La demenza può essere causata da una patologianeurologica che provoca un danno strutturale in un area deputata all’attività cognitiva, e generare quindi un deficit neurologico focale; oppure da malattie degenerative, che agiscono secondo meccanismo sconosciuti e provocano la progressiva perdita di neurooni trammite riduzione del tessuto cerebrale, ovvero Atrofia. Queste ultime sono distinte tra demenze degenerative primarie, quando la patologia provoca esclusivamente demenza, e secondarie, quando la demenza è secondaria a prevalenti disturbi del movimento.
Le demenze rappresentano una priorità mondiale di sallute pubblica (OMS, ADI): in Italia oltre un milione di persone soffre di demenza e si stima che nel 2050 ci saranno 115 milioni di malati nel mondo). La frequeenze delle diverse forme è come segue: AD 50/60%, Demenza Vascolare 15/20%, FTD 2/9 % e LBD 7/25%. L’età è il maggiore fattore di rischio, ma anche diabete, ipertensione, obesità, inattività fisica, fumo, depressione, bassa istruzione e TC.
In italia non ci sono linee guida nazionali per la valutazione e la diagnosi, con grandi difficoltà e disparità tra Centri Settentrionali e Meridionali.
1) Elementi di valutazione Neuropsicologica
Valutazione Neuropsicologica
La valutazione neuropsicologica mira a identificare e quantificare i deficit cognitivi attraverso test psicometrici. I sintomi cognitivi rappresentano il core fenomenologico della demenza, anche se sempre più usati risultano i marker biologici.
I test psicometrici sono usati dai neuropsicologi per valutare le funzioni congitive di attenzione, memoria, linguaggio, funzizoni percettive e visuo-spaziali e funzioni esecutive (DSM-5), ma è necessario tenere a mente che i test non danno mai una misura pura o diretta.
Le fasi diangostiche si svolgono come segue:
-anamnesi e osservazione clinica e informale del paziente
-screening, i.e. diagnosi di deterioramento
-diagnosi di secondo livello, i.e. definizione nosografica (non necessaria se la patologia è tanto avanzata d arisultare asspecifica).
La valutazione neuropsicologica di secondo livello è generalmente consigliata nei casi di: MCI, discrepanza tra test e deficit riportati, soggetti sotto i 60/65 anni, sospetto di deficit focale che può sfuggire al test, sospetto di deficit iniziale meritevole di osservazione longitudinale.
