OTTICA CRISTALLOGRAFICA Flashcards

(55 cards)

1
Q

Perché il microscopio non è sufficiente per studiare la disposizione degli atomi?

A

2 motivi:
-la risoluzione delle lenti è insufficiente
-non si può usare la luce visibile (350-700nm) ma si deve usare i raggi x (10^-2 - 10 nm)

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2
Q

A cosa serve la teoria di Abbe?

A

La teoria di abbe sulla formazione delle immagini ci fornisce una spiegazione del motivo per cui le particelle non possono essere osservate con luce visibile. Cioè che non solo per la qualità della lente ma anche per il fatto che nel caso delle distanze atomiche non possiamo usare la luce visibile per ottenere la figura di diffrazione perché la lunghezza d’onda di questa è molto più grande delle distanze atomiche.

*La teoria di Abbe ci spiega che usando una lunghezza d’onda più corta e obbiettivi con un’apertura numerica più elevata, otteniamo una migliore risoluzione e si possono distinguere dettagli più piccoli.

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3
Q

Spiegami cosa avviene nella teoria di Abbe?

A

Per considerare come si forma un’immagine, consideriamo un sistema semplice, formato da:
-oggetto periodico con 3 fenditure
- schermo
-lente convessa convergente

La formazione dell’immagine che sarà reale e capovolta, avviene in 2 momenti:
1) l’oggetto difonde la luce per diffrazione e la lente cattura alcuni dei raggi diffratti, focalizzandoli nel piano focale. Qui si forma la figura di diffrazione che contiene tutt ele informazioni dell’immagine finale.
2)i raggi diffratti si propagano oltre il secondo piano focale, fino ad arrivare allo schermo dove si forma l’immagine reale e capovolta.

*Tanto maggiore è l’apertura della lente, tanti più saranno i raggi diffratti raccolti e quindi maggiori le informazioni e quindi piÙ dettagliata sarà l’immagine.

*Se l’angolo d’inclinazione del raggio è maggiore della lente non partecipa alla formazione dell’immagine

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4
Q

Cosa è la diffrazione?

A

La diffrazione è un fenomeno ondulatorio che si verifica quando un’onda incontra un ostacolo o passa attraverso un’apertura.

È un fenomeno di interferenza tra due onde, che più essere:
-positivo/costruttivo: se le onde sono in concordanza di fase, l’onda risultante avrà ampiezza massima - abbiamo un massimo di diffrazione
-negativo/distruttivo: se le onde sono in opposizione di fase, l’onda risultate ha ampiezza nulla e intensità pari a 0 (onda piatta - retta)

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5
Q

Cosa ci dice il principio di Huygens?

A

Il principio di Huygens ci spiega come un’onda si propaga. È utile per comprendere il fenome di diffrazione ed interferenza delle onde (può essere anche applicabile alle luce).

Il principio di Huygens ci dice che due onde hanno interferenza positiva se FN= n * lambda, cioè che la loro differenza di cammino sia pari ad un numero intero di lunghezze d’onda.

FN= differenza di cammino

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6
Q

Spiegami la diffrazione ottica, basandola sul principio di Huygens.

A

La diffrazione in ottica è quel processo in cui un fascio di raggi incidenti interagisce con un’oggetto periodico.
Il processo di diffrazione trasferisce l’informazione spaziale dall’oggetto al fascio stesso.

Considerando due direzioni di propagazione passanti per i fori e parallele alla direzione di massima interferenza 1lambda.
Le due onde hanno interferenza positiva se F2N =n * lambda , ossia se n * lambda= a sen °.

F2N = la differenza di cammino, cioè il cammino che la seconda onda copre in più della prima

N.B. sen º dev’essere compreso tra -1 e 1 . Per n=1, a dev’essere > di lambda, ma non molto maggiore di lamba. a dev’essere dello stesso ordine di grandezza di lambda.

Inoltre d, cioè la distanza tra i due massimi di diffrazione è inversamente proporzionale ad a, cioè distanza tra le fenditure.

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7
Q

Quali sono le condizione affinché la diffrazione della luce visibile possa verificarsi?

A

Affinché si verifichi la diffrazione della luce visibile bisogna che la luce coerente, cioè le onde sono in concordanza di fase, e la luce sia monocromatica, cioè abbia la stessa lunghezza d’onda.

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8
Q

Spiegami in modo riassuntito cosa avviene nella diffrazione ottica

A

Un dato oggetto periodioco quando investito da radiazione elettromagnetica con lunghezza d’onda avente stesso ordine di grandezza delle spaziature in questo presenti, produce una figura di diffrazione.

Questa figura di diffrazione ha le seguenti proprietà:

-ciascun spot della figura di diffrazione corrisponde ad una particolare periodicità dell’oggetto ; cioè ciasciun spotè riferito ad una famiglia di filari reticolari.

-la lunghezza del vettore che unisce, nel reticolo reciproco, lo spot del raggio diretto (00) con lo spot (11) è in relazione di reciprocita rispetto alla distanza che separa due piani reticolari contigui appartenenti alla famiglia (11). Tale vettore sarà tanto più lungo quanto più la relativa distanza interplanare sarà piccola.

-la direzione di tale vettore, inoltre, è perpendicolare rispetto alla giacitura dei piani (11).

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9
Q

Da cosa è formata la figura di diffrazione?

A

La figura di diffrazione è costituita da una fila verticale di massimi d’interferenza, dove:
-la macchia centrale corrisponde al raggio diretto
-le altre macchie corrispondono alle direzioni in cui le onde interagiscono positivamente, e la loro differenza di cammino è uguale ad un numero intero di lunghezze d’onda.

Affinchè la figura di diffrazione possa essere formata, è necessario che la spaziatura tra le fenditure sia maggiore della lunghezza d’onda del laser incidente.

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10
Q

Da cosa vengono generati i raggi X e come è formato questo strumento?

A

I raggi x vengono generati da tubi a raggi x.
Sono delle apparecchiature formate da 2 componenti:
-catodo: filamento che viene attraversato da corrente elettrica
-anodo: piastrina costituita da un determinato metallo. Detto anche anticatodo

In poche parole, gli elettroni emessi dal catodo grazie al riscaldamento, vengono accelerati dalla differenza di potenziale forte (volt) e sbattono sulla piastrina che da luogo all’emissione di raggi x caratteristici.

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11
Q

Cosa è la radiazione bianca di frenamento o radiazione x del continuo?

A

È l’energia che viene persa sottoforma di radiazione elettromagnetica dagli elettroni che vanno a sbattere (collisioni anelastiche) l’anticatodo.
Questa è una radiazione policromatica, ottenuta applicando al tubo a raggi x un potenziale inferiore a quello di eccitazione dell’elemento che costituisce l’anticatodo.

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12
Q

Cosa succede quando al tubo a raggi x viene applicata tra catodo e anodo, una differenza di potenziale maggiore di quella del potenziale di eccitazione del mettallo dell’anticatodo? E minore?

A

Se è maggiore si ha la generazione dei raggi x caratteristici del metallo costituente l’anodo. Succede che l’accelerazione degli elettroni che escono dal catodo è tale da urtare degli elettroni dei gusci più interni degli atomi del anticatodo, si formano quindi delle lacune che devono essere riempite. Quindi si ha degli elettroni che passano dai gusci più esterni a quelli più internii, questo genera una perdita di energia sottoforma di fotoni x di lunghezza d’onda caratteristica, che vengono rappresentati dalle righe caratteristiche: Kalfa1, Kalfa2 e Kbeta. Dove Kbeta ha minor lunghezza d’onda.

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13
Q

Come possiamo eliminare la Kbeta e la radiazione bianca di frenamento? Perché lo dobbiamo fare?

A

Lo dobbiamo fare per avere solo raggi x monocromatici (=lamba).
Per monocromatizzare la radiazione X abbiamo 2 opzioni:
-apposizione di un filtro sul tubo, cioè una lamina metallica ( elemento con assorbimento posto tra la lunghezza d’onda di Kbeta e Kalfa più grande)
-Sfruttando la legge di Bragg

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14
Q

Come può fuoriuscire l’energia data dall’interazione dei raggi x con la materia?

A

L’energia può fuoriuscire sottoforma di:
-calore
-emissione di fotoelettroni
-raggi x di fluorescenza
-raggi x difussi

Le prime tre avvengono quando i raggi, deviati o non, sono parzialmente assorbiti dagli atomi del bersaglio, contribuendo ad aumentare la temperatura e alla perdita di energia.

Mentre i raggi x diffusi possono diffondersi in maniera coerente (effetto di Rayleigh) e quindi abbiamo una deviazione dei raggi senza perdita di energia, mantengono la stessa lunghezza d’onda (diffusione elastica). Oppure in maniera incoerente (effetto Compton) e quindi abbiamo una deviazione con una leggera perdita di energia, detta anche difusione anelastica.

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15
Q

Quale tipo di diffrazione dei raggi x troviamo in un reticolo cristallino?

A

In un reticolo cristallino, quando i raggi x impattono su un atomo, i suoi elettroni rispondono oscillando in fase, con la stessa frequenza dei raggi x incidenti. Abbiamo quindi una diffusione elastica coerente (effetto Rayleigh).

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16
Q

Spiegami la legge di Bragg: formula, a cosa serve…

A

La legge di Bragg afferma che per ottenere una riflessione costruttiva dai piani di un reticolo cristallino, la differenza di cammino ottico tra due raggi riflessi deve essere un multiplo intero della lunghezza d’onda della luce incidente.

La formula è : 2d *sen º = n * lambda

Cioè i raggi x devono colpire il cristallo in un angolo tale che la differenza di cammino tra i due raggi sia pari ad un multiplo intero della lunghezza d’onda.

Se tale forma è vera per tal angolo, abbiamo un massimo di diffrazione.

Si parla quindi di riflessione selettiva dei raggi x.

Da questo fenomeno è possibile ricavare il sistema cristallino.

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17
Q

Da cosa è data l’intensità di un massimo di diffrazione?

A

L’intensità si ottiene dalla somma dei contributi per quel dato riflesso, relativi a ciascuno degli atomi della cella elementare.

L’intensità dipende da:
-fattore di scatterig dell’atom (fj)o: che è direttamente proporzionale al numero atomico (Z)
-posizione dell’atomo nella cella elementare (coordinate frazionarie)

L’intensità di un riflesso è direttamente proporzionale al quadrato del modulo del fattore di struttura (Fhkl).
Dove Fhkl rappresenta, in ampiezza e fase, l’onda diffrata da tutti gli atomi compresi all’interno della cella elementare per una determinata famiglia di piani reticolari.

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18
Q

Quali sono i limiti della diffrazione a raggi x?

A
  • seno dell’angolo minore o uguale ad 1
    -dhkl dev’essere maggiore o uguale a lambada/2
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19
Q

A cosa serve il metodo diffratometrico delle polvere?

A

All’identificazione delle diverse specie cristalline.

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20
Q

Quale sarebbe la taglia ideale di una polvere microcristallina?

A

< 10 micrometri (10^-6)

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21
Q

Cosa sono le cristallite? Quale orientazione devono avere e perché?

A

Le cristallite sono i granuli di polvere. Esse hanno bisogno di avere una orientazione stocastica, cioè che copra tutte le direzioni possibili, perché così sicuramente ci sono delle direzioni ideali per la legge di Bragg.

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22
Q

Come viaggiano i raggi x di una famiglia reticolare nel metodo delle polveri?

A

I raggi x viaggiano sulla superficie di un cono, detto cono di diffrazione.

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23
Q

Spiegami il metodo delle polveri

A

Si fa incidere su un campione polverizzato di minerale un fascio di raggi x monocromatici.
Ci sarà fra le cristalli, uno che soddisfi la legge di Bragg per cui n*lambda= 2d senº . Si forma quindi un angolo per cui la differenza di cammino è pari a nlambda.
Considerando tutti i raggi riflessi si ottiene un cono il cui vertice giace sul campione. L’asse invece viene rappresentata dal fascio diretto.
L’angolo tra raggio diretto e raggio diffratto sarà pari a 2º.
Si ottengono quini più coni per ogni famiglia hkl.

N.B. il valore massimo di º è di 90º; se =45º, cono piatto, disco; se >45º cono rovesciato

E quindi ho tutte le informazioni necessarie per determinare la specie cristallina.

24
Q

Cosa ricaviamiamo dal diffrattometro?

A

Da un diffrattometro ricaviamo un diffrattograma.

Sul diffrattogramma abbiamo sulla:
-x= valore di 2teta, cioè l’angolo tra raggio riffratto e diretto
-y= numero di fotoni x che entrano nell’asse del rivelatore per unità di tempo, cioè l’intensità

Ogni picco è rappresenta un massimo di diffrazione, un riflesso di una determinata famiglia di piani reticolari.

Per ogni riflesso è importante 2 parametri:
-posizione, che dipende da x
-intensità, y . Non interessa il valore bensì l’ordine di grandezza, quale è più intenso, il secondo, terzo….

25
Definizione materiali anisotropi
Sono quei materiali in cui la luce si comporta diversamente a seconda della particolare direzione cristallografica con cui si propaga all'interno del cristallo. Tutti i minerali anisotropi sono birifrangenti, cioè la luce subisce 2 rifrazioni. Es. calcite
26
Quali sono i minerali monorifrangenti?
Sono i minerali isotropi, cioè quelli in cui la luce si comporta sempre nello stesso modo. La velocità di propagazione delle onde luminose sono uguali quale sia la direzione cristallografica. Es. vetro
27
Definizione di rifrazione
È il fenomeno che si genera nel passaggio della luce da un mezzo isotropo meno denso ad un altro isotropo più denso. Le onde di luce visibile cambiano velocità e direzione: -la velocità diminuisce -la direzione di propagazione cambia
28
Differenza tra diffrazione e rifrazione
La diffrazione riguarda la deviazione delle onde quando incontrano ostacoli o aperture, creando figure di interferenza, mentre la rifrazione riguarda il cambiamento di direzione di un'onda quando attraversa il confine tra due mezzi con indici di rifrazione diversi.
29
Perché usiamo la luce polarizzata?
Perché ci permette di vedere non solo l'immagine capovolto e reale ma anche la figura d'interferenza.
30
Come vibra il vettore ottico?
esso vibra perpendicolarmente alla direzione di propagazione dell'onda. La vibrazione si propaga lungo l'asse z come un'onda sinusoidale trasversale. Vibra seguendp le leggi del moto armonico semplice.
31
Quale è la differenza tra luce naturale e polarizzata?
La luce naturale ha il vettore ottico che vibra in egual misura secondo tutti i possibili piani. La luce polarizzata invece vibra in un e uno solo piano.
32
A cosa serve l'analizzatore?
L'analizzatore è un secondo polarizzatore che analizza il grado di polarizzazione della luce che incide.
33
Come è data la composizione della luce polarizzata ellitticamente?
È data dalla composizione di due onde luminose polarizzate rettilineamente che vibrano, con ugual periodo, su piani perpendicolari e che presentano, tra loro, una certa differenza di fase. La differenza di fase è un valore angolare che varia da 0 a 2.
34
Cosa dice la legge di Malus?
Secondo la legge di Malus, via via che l'angolo, la componente che passa dall'analizzatore diminuisce, quindi aumenta la componente che non passa, fino ad un valore limite pari a 90º (intensità=0, si vede buio).
35
La luce polarizzata ellitticamente si estingue in un analizzatore?
No, mai. L'analizzatore lascia sempre passare una sua componente.
36
Cosa vuol dire polarizzatori incrociati?
Cioè quando abbiamo 2 polarizzatori che sono collocati perpendicolarmente l'uno rispetto all'altro.
37
Cosa ricaviamo dalla formula di fresnel?
L'intensità della luce
38
Quando la lamina è estinta? Quando presenta massima intensità?
La lamina appare estinta se le sue direzioni di vibrazione coincidono con gli assi di trasmissione del polarizzatore e/o analizzatore. La lamina presenta massima intensità luminosa se le sue direzioni di vibrazione formano angoli di 45º con gli assi di trasmissione del polarizzatore e/o dell'analizzatore.
39
Cosa succede quando abbiamo 2 polarizzatori incrociati ma in mezzo inseriamo un terzo polarizzatore con un angolo di 45º rispetto a loro?
Vuol dire che a valle troveremo della luce piano polarizzata. Non si ha mai estinzione completa.
40
Quale è il comportamento tipico di un minerale anisotropo a polarizzatori incrociati?
Ruotando la lamina di 45º si passerà per 4 posizioni di buio e 4 di luminosità.
41
Quale è il comportamento tipico di un minerale isotropo a polarizzatori incrociati?
La sezione appare sempre estinta.
42
Spessore standard della lamina?
30 micrometri = 30000nm
43
Quale è la formula del ritardo relativo?
R= t* (n1-n2) Viene espresso in nanometri. Dipende dallo spessore della lamina (t) e dalla differenza degli indici di rifrazione delle onde.
44
Cosa succede quando il ritardo è pari ad un numero intero di lunghezze d'onda? e quando invece è pari ad un numero dispari di lunghezze d'onda?
Se il ritardo è uguale ad un numero intero di lunghezze d'onda vedo buio. Se il ritardo è uguale ad un numero intero dispari di semilunghezze d'onda abbiamo massima luminosità.
45
Formula differenza di fase
= 2 *Pi*(R/lambda)
46
Cosa è la polarizzazione cromatica?
È il fenomeno che accade nei minerali anisotropi per cui, se questo viene osservato in luce bianca, la luce che esce dall'analizzatore appare colorata, in ognuna delle 4 posizioni di massima luminosità. Per la formula di Fresnel, dalla luce bianca, a seconda del valore del ritardo, vengono eliminate alcune radiazioni, e quindi la luce emergente non sarà bianca ma colorata. Le luci che non passano sono quelle che il ritardo è pari a un numero intero di lunghezze d'onda. La luce ce passa ha invece un ritardo pari a un numero dispari di semilunghezze d'onda. I colori ossrevati sono detti colori d'interferenza. Sono utili per identificare il minerale.
47
Come si chiama la successione dei colori d'interferenza?
Scala di Newton. È ha una ripetizione periodica in cui il rosso delimita la fine di ogni ordine.
48
Cosa è l'indicattrice ottica?
È la principale superficie ottica. Essa ci permette di determinare la variazione degli indici di rifrazione al variare della direzione di propagazione delle onde in un cristallo.
49
Sulla base delle proprietà ottica, in quante categorie e quali possiamo suddividere le sostanze cristalline?
In 3 categorie. 1)MINERALI ANISOTROPI BIASSICI: l'indicattrice ottica è un ellissoide a 3 assi diversi tra loro. Hanno 2 assi ottici. (sistemi trimetrici) 2)MINERALI ANISOTROPI UNIASSICI: l'indicattrice ottica è un ellissoide di rivoluzione. Hanno 1 asse ottico. (sistemi dimetrici) 3)MINERALI ISOTROPI: l'indicattrice ottica è una sfera, gli assi sono sempre uguali. Hanno infiniti assi ottici. (sistema cubico e sostanze amorfe).
50
Cosa è l'asse ottico?
L'asse ottico è una direzione di isotropia ottica, cioè lungo quella direzione, le 2 onde hanno la stessa velocità e il loro ritardo è 0. Se osservato lungo l'asse ottico, il cristallo, anche se anistropo, risulterà sempre estinto a polarizzatori incrociati.
51
Da cosa è dato l'indice di rifrazione assoluto? Quale unità di misura si usa?
È un numero adimensionale. È dato dal rapporto tra la velocità della luce nel vuoto e la velocità della luce nel mezzo.
52
Cosa dice la legge di Snell?
La legge di Snell dice che se un raggio di luce naturale incide perpendicolarmente rispetto alla superficie di separazione tra due mezzi isotropi con diversa densità, la direzione di propagazione del raggio non cambia, pertanto non si ha deflessione, ma solo rallentamento. Questo vale per tutti i gas, liquidi, sostanze amorfe e con simmetria cubica. Le sostanza monorifrangenti hanno un solo indice di rifrazione che non cambia quale che sia la direzione di propagazione della luce.
53
Cosa avviente nella birifrangenza?
I minerali anisotropi presentano birifrangenza, cioè un fenomeno di doppia rifrazione. In questo caso, il raggio luminoso che viaggia attraverso il cristallo che ha un unico ingresso, si divide in due componenti: 1)una che obbedisce la legge di snell, raggio ordinario, cioè non subisce deflessione per incidenza perpendicolare 2)una invece, raggio straordinario, che subisce deflessione anche per incidenza perpendicolare
54
Cosa succede quando un raggio di luce naturale incide perpendicolarmente sulla superficie di separazione tra un mezzo isotropo e uno anisotropo?
Il raggio si divide in 2 componeneti, ordinario e straordinario. Il primo rispetta la legge di snell, il secondo invece subisce deflessione. I due raggi si propagano in direzioni diverse con velocità diverse, entrambe minori di quella d'entrata. E quindi abbiamo due indici di rifrazione diversi. I due raggi che vengono trasmessi nella sostanza birifrangente sono polarizzati rettillineamente e vibrano in piani tra loro ortogonali.
55
Da cosa è rappresentato il poter birifrangente di una sostanza cristallina?
Dalla differenza tra gli indici di rifrazioni.