PATOLOGIA POLMONARE INTERSTIZIALE Flashcards

(27 cards)

1
Q

PRINCIPALI CATEGORIE DELLA PATOLOGIA POLMONARE INTERSTIZIALE

A

Fibrosante
granulomatosa
eosinofila
correlata al fumo
altre

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2
Q

CATEGORIA FIBROSANTE PATOLOGIA POLMONARE

A

Polmonite interstiziale comune (fibrosi polmonare idiopatica)
Polmonite interstiziale aspecifica
Polmonite organizzata criptogenetica
Associata a collagenopatie
Pneumoconiosi
Reazioni farmacologiche
Polmonite da radiazioni

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3
Q

PATOLOGIA GRANULOMATOSA POLMONARE

A

Sarcoidosi
Polmonite da ipersensibilità

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4
Q

PATOLOGIA POLMONARE RESTRITTIVA CORRELATA AL FUMO

A

Polmonite interstiziale desquamativa
Pneumopatia interstiziale associata a bronchiolite respiratoria

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5
Q

PATOLOGIA POLMONARE RESTRITTIVA, ALTRE

A

Proteinosi polmonare alveolare

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6
Q

CARATTERISTICHE ISTOLOGICHE FIBROSI

A

sono definite come polmonite interstiziale comune (Usual interstitial Pneuinonia, UIP), necessaria per porre diagnosi di IPP, ma un simile quadro può anche essere osservato in altre patologie, soprattutto nelle malattie del tessuto connettivo, nella polmonite da ipersensibilità cronica e nell’asbestosi.

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7
Q

CLASSIFICAZIONE PATOLOGIA , PIU’ USATA

A

La International Multidisciplinary Consensus Classification

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8
Q

PATOGENESI

A
  • Mentre gli agenti eziologici della IPP restano ignoti,negli ultimi anni si sono evolute le nostre conoscenze sulla patogenesi.
  • attuale concetto sostiene che l”IPF sia causata da “cicli ripetuti” di danno/attivazione epiteliale provocato da alcuni stimoli non ancora identificati.
  • Si osserva infiammazione e stimolazione della risposta delle cellule T TH2 caratterizzata dalla presenza di eosinofili, mastociti, IL-4 e IL-13 nelle lesioni.
  • il significato della risposta infiammatoria appare sconosciuto.
  • La riparazione anomala dello strato epiteliale in tali sedi dà origine ad abbondante Proliferazione fibroblastica e miofibroblastica portando a “foci fibroblastici”, distintivi dell’1PF .
  • I processi alla base di questa riparazione epiteliale aberrante non sono pienamente compresi, ma tutte le evidenze indicano il TGFBI come l’attore principale.
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9
Q
  • EFFETTI TGFBI
A

Si ritiene che il TGFBI abbia un effetto fibrogenico e venga rilasciato dalle cellule alveolari epiteliali lesionate di tipo I .
- Favorisce inoltre la trasformazione dei fibroblasti nei miofibroblasti e la deposizione di collagene e di altre molecole di matrice extracellulare.

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10
Q

ANOMALIA INTRINSECA NELLA RIPARAZIONE TISSUTALE DELL’IPF

A

Il concetto che spiega la presenza di un`anomalia intrinseca nella riparazione tissutale nell”lPF è sostenuto dal riscontro che attesta presenza di mutazioni volte ad accorciare i telomeri nei pazienti con anamnesi familiare di fibrosi polmonare.

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11
Q

COMPLICANZE ASSOCIATE A TELOMERI

A

i telomeri controllano la replicazione delle cellule e che, in seguito al loro accorciamento, le cellule epiteliali alveolari vanno incontro a una rapida senescenza e apoptosi.

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12
Q

ATTIVITA’ TELOMERICA E TGFBETA1

A

il TGFß1 regola negativamente l ‘attività telomerasica facilitando quindi l’apoptosi delle cellule epiteliali e il ciclo di morte e riparazione cellulare. Un`altra molecola regolata dal TGFBI è caveolin-1, la proteina strutturale predominante della caveola che si presenta come invaginazioní a forma di fiasco della membrana plasmatica presente in molte cellule differenziate terminali.

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13
Q

AZIONE CAVEOLIN

A

azione inibitoria endogena nella fibrosi polmonare limitando la produzione di matrice extracellulare indotta dal TGFBI e ripristinando il processo di riparazione epiteliale a livello alveolare. Questa molecola risulta ridotta nelle cellule epiteliali e fibroblasti nei pazienti affetti da IPF, e la sua iperespressione nelle cavie di topo limita la fibrosi.

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14
Q

DA CHE COSA PUO’ ESSERE MEDIATA DOWNREGULATION

A
  • può essere mediata dall’abilità del TGFß1 nell’attenuare l’espressione di caveolin-1 nei fibroblasti.
  • Sembra quindi che il TGF|31 sia correlato a molteplici condizioni che regolano la fibrosi polmonare
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15
Q
  • INNOVAZIONE TERAPEUTICA, A CHE COSA PUO’ ESSERE VOLTA LA RICERCA
A

Gli interventi terapeutici volti a neutralizzare il TGFBI, facilitando quindi l`attività telomerasica, rallentando la fase di accorciamento dei telomeri o aumentando caveolin-1, possono condurre a terapie innovative per l’1PF in futuro.

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16
Q

MACROSCOPIA

A
  • la superficie pleurica del polmone ha un aspetto acciottolato a causa della retrazione cicatriziale lungo i setti interlobulari.
  • La superficie di taglio mostra fibrosi del parenchima polmonare (aree dure, gommose e biancastre) con prevalenza ai lobi inferiori e una caratteristica distribuzione alle regioni subpleuriche e lungo i setti interlobulari.
  • Microscopicamente,
17
Q

MICROSCOPIA

A
  • LESIONI CARATTERISTICHE chiazze di fibrosi interstiziale, che variano di intensità con il tempo.
  • LESIONI PIU’ PRECOCI Le lesioni più precoci contengono proliferazione fibroblastica esuberante (foci fibroblastici).
  • LESIONI TARIDVE ln seguito, queste zone diventano più ricche di collagene e meno cellulari. PAG 222
  • TRATTI TIPICI DELLA MALATTIA Uno dei tratti tipici è la coesistenza di lesioni precoci e tardive. La densa fibrosi causa collasso della parete alveolare e formazione di spazi cistici rivestiti da pneumociti iperplastici di tipo ll o m epitelio bronchiolare (fibrosi a favo d’api).
18
Q

MUTAMENTI ISTOLOGICI IN IPF TERMINALE

A
  • Con adeguata campionatura, le aree di fibrosi densa e collagena con polmone relativamente normale e foci fibroblastici possono essere osservati anche nella IPF terminale.
  • Vi è flogosi lieve o moderata all’interno delle aree fibrotìche, con linfociti, poche plasmacellule, neutrofili, eosinofili e mastociti.
  • Possono essere presenti focolai di metaplasia squamosa e iperplasia del muscolo liscio.
19
Q
  • COMPLICANZE ASSOCIATE
A

È spesso osservata ipertensione polmonare secondaria con le relative alterazioni istologiche (fibrosi intimale e ispessimento mediale delle arterie polmonari).

20
Q
  • ESACERBAZIONI ACUTE, MANIFESTAZIONI
A

Nelle esacerbazioni acute, il danno alveolare diffuso si sovrappone al quadro di UlP.

21
Q

Evoluzione clinica

A

La IPF inizia insidiosamente, con graduale aumento della dispnea da sforzo e tosse secca.

22
Q

ETA’ DI PRESENTAZIONE

A

La maggior parte dei pazienti ha un’età compresa tra 40 e 70 anni al momento della presentazione.

23
Q

MANIFESTAZIONI TARDIVE

A

L’ipossiemia, la cianosi e l’ippocratismo digitale hanno comparsa più tardiva.

24
Q

PROGRESSIONE E DECORSO

A
  • La progressione nel singolo paziente è imprevedibile.
  • La maggior parte dei pazienti presenta un graduale peggioramento della funzione polmonare nonostante le terapie mediche .
  • In alcuni casi, vi è esacerbazione acuta della malattia sottostante con un rapido declino del decorso clinico.
25
MEDIANA DI SOPRAVVIVENZA
La media di sopravvivenza è pari o inferiore ai 3 anni.
26
TERAPIA DEFINITIVA
La sola terapia definitiva disponibile consiste nel trapianto di polmone”
27
TERAPIA MEDICA
steroidi, ciclofosfamide o azatioprina