RETTO, ANATOMIA Flashcards

1
Q

INIZIO DEL RETTO

A

, diretta coniugazione del sigma a livello del promontorio del sacro

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2
Q

TERMINE DEL RETTO

A

Termina a livello della giunzione muco cutanea,

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3
Q

CARATTERISTICHE RETTO

A

scomparsa delle tenie che si fondono con la componente longitudinale della tonaca muscolare

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4
Q

DIMENSIONI RETTO E PARTI

A

12 17 cm
- Retto pelvico 10 12 cm
- Retto perineale o canale anale, 5 cm

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5
Q

PORZIONI DEL RETTO

A
  • RETTO PELVICO
    A) Superiore
    B) Medio
    C) inferiore
  • RETTO PERINEALE O CANALE ANALE
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6
Q

PERITONEO NEL RETTO

A
  • RETTO PELVICO
  • SUPERIORE
  • Avvolto quasi completamente dal peritoneo tranne una piccola porzione posteriore sul sacro, attraverso il quale il mesoretto fornisce la vascolarizzazione
  • MEDIO
  • Avvolto dal peritoneo solo in una piccola porzione anteriore, mesoretto è più largo
  • INFERIORE
  • Completamente extraperitoneale, il peritoneo si riflette sulla vescica nell’uomo e sull’utero nella donna
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7
Q

CANALE ANALI, DIMENSIONI

A

5 CM

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8
Q

INIZIO CANALE ANALE

A

a livello del muscolo elevatore dell’ano quando il retto che decorre sul sacro piega improvvisamente indietro, dando origine all’angolo ano rettale,

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9
Q

A CHE COSA CORRISPONDE CANALE ANALE O RETTO PERINEALE,

A

corrisponde al canale anale chirurgico, che si estende dal margine anale all’anello anorettale ovvero fino alla fine della linea dentata

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10
Q

RETTO PERINEALE O CANALE ANALE, PARTI

A
  • Retto pelvico
  • Retto perineale,
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11
Q

DIFFERENZA TRA CANALE CHIRURGICO E CANALE ANATOMICO ANALE

A

il canale anale anatomico è meno esteso, 2,5-3 cm andando dal margine anale fino alle linea dentata esclusa
C’è un’altra distinzione da fare: il CANALE ANALE ANATOMICO che è quello esteso dal margine anale fino alla linea rettale, mentre il canale anale chirurgico che è considerato quello che va fino all’ano-rectal ring cioè all’anello ano-rettale, ovvero dove c’è la fionda pubo-rettale che determina un angolo di 90° del retto rispetto al canale anale.
Lo sfintere interno è un muscolo liscio involontario, che rappresenta la continuazione della muscolatura in-terna circolare del retto, inizia a livello della linea retta sfinterica.
Lo sfintere esterno invece è un muscolo striato volontario costituito da 3 fasci che sono quello superficiale, il medio e il profondo

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12
Q

RETTO PELVICO, DEFINIZIONE

A

Il retto pelvico è quello che si trova al di sopra della riflessione peritoneale ed è lungo circa 10-12 cm; si suddivide in superiore, medio e inferiore

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13
Q

CANALE ANALE CHIRURGICO

A

si estende dal margine anale all’anello anorettale, ovvero la fine della linea dentata, 5 cm

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14
Q

MARGINE ANALE

A

Punto di transizione tra epitelio squamoso con annessi ed epitelio privo di annessi, anoderma

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15
Q

IMPORTANZA SUDDIVISIONE PARTI DEL RETTO

A

Questa suddivisione è fondamentale nella chirurgia oncologica del retto per questioni di complicanze post-operatorie.
Cioè in un cancro del retto medio, che determina una resezione ad almeno 2 cm al di sotto della neoplasia, dove devo portare via il mesoretto per un tratto di almeno 5 cm, e quindi dover fare un’anastomosi colo-anale bassa determina una possibilità di deiscenza anastomotica tra l’8% e il 12%.
La deiscenza anastomotica nella chirurgia del colon è una complicanza che può accadere al paziente e che spesso porta al confezionamento di una stomia. (raramente ma talvolta definitiva).

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16
Q

IMPORTANZA SUDDIVISIONE DEL RETTO IN PARTI IN BASE AL RAPPORTO CON PERITONEO

A

la suddivisione di quest’organo in 3 parti è fondamentale.
Il retto basso è sottoposto a potenziali deiscenze di più del resto del retto perché in questo manca la rifles-sione peritoneale.
Il retto superiore è avvolto quasi completamente dal peritoneo che si interrompe posteriormente per una sottile striscia che dà passaggio prevalentemente alle strutture vascolari.
Man mano che si va più in basso, verso il retto medio e il distale-inferiore, la riflessione peritoneale si allar-ga a ventaglio, fa delle strutture che vengono chiamate “le ali del retto”, e il mesoretto che è l’organo mo-bile del retto, quel grasso che contiene le strutture linfatiche e vascolari importanti, diventa sempre più lar-go, finchè nel retto inferiore il peritoneo manca completamente.
Quindi il retto inferiore è extraperitoneale e questo sembra essere il motivo per cui va incontro a deiscenza anastomotica: pare che la cicatrizzazione e il consolidamento dell’anastomosi inizino proprio dal peritoneo. Mancando nell’ultima parte, esso è responsabile della maggior parte delle deiscenze anastomotiche. Nella porzione alta il peritoneo avvolge tutto l’organo; nella porzione bassa diventa sempre più esile fino a che si ha un breve tratto anteriore.
In questo punto si ha la riflessione peritoneale che si chiama cavo di Douglas nella donna o sfondato retto-vescicale nell’uomo. Da qua in poi è retto extra-peritoneale.

17
Q

DEFINIZIONE LINEA DENTATA

A

detta anche linea pettinata, segna il punto di passaggio tra la cute anale e la mucosa rettale, situata a circa 2, 5 cm dal margine anale, a metà del canale anale chirurgico, in corrispondenza delle cripte del morgagni. Ha un’altezza di 2 3 cm e rappresenta il limite superiore del canale anale anatomico, è costituita da pliche mucose longitudinale dette colonne di Morgagni,

18
Q

MUSCOLI PRESENTI

A
  • Muscolo longitudinale congiunto,
  • Sfintere esterno
  • Muscolo elevatore dell’ano, composto da
    a) M. pubococcigeo
    b) M, ileococcigeo
    c) M. ischiococcigeo
19
Q

DOVE INIZIA IL CANALE ANALE

A

a livello del muscolo elevatore dell’ano, quando il retto, che decorre lungo il sacro, pie-ga improvvisamente posteriormente dando origine all’angolo ano-rettale che viene mantenuto in costante contrazione dal muscolo puborettale (meglio detta Fionda pubo-rettale) che è una muscolatura involontaria.

20
Q

MUSCOLO PUBORETTALE

A

che partecipa alla nostra continenza, rimane sempre contratto e noi volontariamente possiamo inattivarlo. Ma la condizione di base è una contrazione costante.
I due sfinteri si avvolgono a manicotto al canale anale: quello interno è un muscolo liscio involontario, quel-lo esterno avvolge il canale anale a mo’ di sciarpa all’esterno ed è una muscolatura striata volontaria.

21
Q

SFINTERE ANALE ESTERNO

A

Lo sfintere anale esterno si continua poi verso l’alto con il muscolo elevatore dell’ano che divide la fossa ischio-rettale dalla fossa pelvi-rettale.
Chiaramente tutte le patologie che interessano la fossa ischio-rettale (vedi ascessi e fistole peri-anali) qua-lora dovessero dare ascessi per via ascendente, interesserebbero anche la fossa pelvi-rettale dando un quadro molto più importante perché stiamo parlando di pelvi peritonite

22
Q

SFINTERE ANALE INTERNO

A

Lo sfintere anale interno è separato da quello esterno da un muscolo longitudinale congiunto che è una piccolissima struttura muscolare che non ha grande importanza dal punto di vista della continenza

23
Q
A