Storia Flashcards
(122 cards)
Giovanni Giolitti : Periodo, Cenni
Giovanni Giolitti (1842-1928)
Protagonista della scena politica italiana dal 1901 al 1914
Di orientamento liberale ed erede della Sinistra Storica, governa durante la seconda rivoluzione industriale in Italia.
Giovanni Giolitti : Idee e piani d’azione
Supporta lo sviluppo industriale al Nord con un piano di commesse statali nel settore siderurgico e metallurgico.
Protezionismo
Intuisce il fallimento della politica reazionaria e l’emergere delle forze popolari di massa
Giolitti, stratega dei rapporti politici :
socialisti
Punta ad allontanare le masse socialiste dalle posizioni rivoluzionarie con un programma di riforme.
I rapporti con il Partito Socialista dipendono dalle dinamiche interne del partito e determinano un’andamento alternato :
nei momenti di maggioranza riformista sono collaboratori non troppo stretti, nei periodi a maggioranza massimalista sono interrotti
Giolitti, stratega dei rapporti politici: i cattolici
Si punta a un superamento del Non Expedit almeno in forma non ufficiale.
Ciò avviene prima con la Rerum Novarum, e poi con il Patto Gentiloni (1913).
L’obbiettivo dell’avvicinamento ai cattolici è di evitare un successo elettorale dei socialisti.
Rerum Novarum
Enciclica di papa Leone XIII del 1891
Esprime la posizione del cattolicesimo sulla situazione politica, criticando il socialismo e i capitalismo estremo
Condanna delle idee marxiste
Difesa della proprietà privata
Raccomandazioni sociali (giusti salari e garanzie)
Il patto Gentiloni
1913
Patto tra Giolitti e il capo dell’Unione Cattolici Italiani
Rappresenta un primo superamento non ufficiale del Non Expedit
Prevedeva l’ingresso di esponenti cattolici nelle liste liberali che convogliassero i voti dei cattolici (ufficialmente non autorizzati a partecipare alla vita pubblica italiana) in chiave antisocialista
Giolitti, la questione meridionale
Viene accusato di avere un “doppio volto”, ovvero di tenere verso scioperi e proteste un orientamento tanto democratico e tollerante al Nord quanto conservatore e reazionario al Sud.
Salvemini lo definirà “ministro della malavita” per il sistema di clientele e corruzione vigente in Meridione.
Non Expedit
Riforme giolittiane
Neutralità dello Stato nel conflitto capitale-lavoro
Riforme del lavoro: giornata di 10 ore lavorative, tutele lavoro femminile e minorile, Cassa invalidità e vecchiaia
Riforme amministrative : statalizzazione ferrovie e assicurazioni
Meridione : leggi speciali per il Sud (che mancano però di una visione d’insieme)
Riforma elettorale : suffragio maschile universale (1912)
Guerra italo-turca
1911-1912 (Trattato di Losanna)
L’Italia occupa il Dodecaneso strappa la Libia all’Impero Ottomano in declino.
L’obbiettivo è partecipare alla corsa imperialista, ricercare risorse e creare sbocchi per l’emigrazione.
L’impresa è fallimentare perché causa indebitamento e non porta grandi benefici.
Caratteristiche dell’Età giolittiana
Emigrazione
Creazione di una cultura di massa (favorita da riviste e quotidiani)
Dibattito intellettuale tra positivismo e antipositivismo
Letteratura: Pascoli, D’annunzio, Futurismo, i Crepuscolari
Riforma Elettorale ed Elezioni a suffragio universale maschile
La riforma elettorale (1912) aveva lo scopo di includere le forze politiche di massa (socialisti e cattolici), con lo scopo di evitare maggioranze socialiste.
Nelle elezioni a suffragio universale maschile del 1913 l’ingresso dei cattolici nelle liste liberali dopo il patto Gentiloni (1913) indebolisce dall’interno la maggioranza.
Fine dell’Età giolittiana
Nel 1914, dopo una crisi economica e istituzionale che portò alle dimissioni di Giolitti.
Poco dopo avvenne la repressione della Settimana Rossa e iniziarono le tensioni che portarono alla Prima Guerra Mondiale.
Settimana Rossa
giugno 1914
Una settimana di sommosse di matrice socialista con scioperi e manifestazioni e scontri con la forza pubblica
L’ impero Russo nella seconda metà dell’Ottocento : economia agricola e situazione delle campagne
Il settore principale è l’agricoltura, e le terre sono in mano a nobili e clero.
I contadini sono in condizioni di servaggio.
Tra il 1840 e il 1855 si verificano rivolte nelle campagne a causa delle condizioni di vita.
La riforma agraria dello zar Alessandro II (1861) libera i contadini e assegna loro della terra da riscattare, ma pochi possono farlo.
L’impero Russo nella seconda metà dell’Ottocento : industrializzazione
Sviluppo industriale quasi inesistente.
Esportazione di cereali e importazione di materie prime.
Su iniziativa dello zar lo stato investì in una campagna di industrializzazione (Mosca e San Pietroburgo).
Capitalismo a guida statale
L’opera più imponente è la Transiberiana
Capitalismo a guida statale
Investimenti statali per rafforzare l’industrializzazione
L’impero russo nella seconda metà dell’Ottocento : società
Aristocrazia e clero detengono le terre coltivabili.
La borghesia è fatta da impiegati statali e liberi professionisti che dipendono da incarichi statali.
L’iniziativa imprenditoriale è nelle mani dello Stato.
Il proletariato è poco numeroso per via della scarsissima industrializzazione
La maggior parte della popolazione sono contadini.
L’impero russo nella seconda metà dell’Ottocento : politica
La Russia è un’autocrazia, una monarchia assoluta senza Costituzione o rappresentanza politica.
Lo zar nomina i ministri.
Vige la censura e la polizia politica perseguita gli oppositori.
Gli oppositori dello zar
Cadetti : movimento liberale aristocratico e borghese, ,ira a una monarchia costituzionale e a un capitalismo occidentale
Populisti : critici del capitalismo, vogliono avvicinarsi al popolo (campagne di alfabetizzazione) e costituire una forma di Stato basata su comunità contadine autogestite. Un loro attentato uccise lo zar Alessandro II.
Partito socialdemocratico : di ispirazione marxista, diviso in menscevichi riformisti e bolscevichi rivoluzionari (guidati da Lenin)
Rivoluzione Russa : le tre date fondamentali
Gennaio 1905
Febbraio 1917
Ottobre 1917
Rivoluzione Russa : Gennaio 1905
Il fallimento della guerra russo-giapponese innesca proteste popolari per la pace, la situazione economica e maggiori libertà.
Sfilano di fronte al palazzo d’Inverno ma la guardia imperiale apre il fuoco sulla folla (Domenica di sangue).
La reazione avvenne con scioperi e rivolte nelle fabbriche.
Si costituisce il soviet di Pietroburgo guidato da Trockij.
Lo zar decide di concedere la Duma, il parlamento, eletto a suffragio censitario ristretto.
L’attività della Duma venne nella pratica estremamente ristretta dallo zar stesso.
Soviet
Consiglio di fabbrica
Rivoluzione Russa : le conseguenze del gennaio 1905
Lo zar concede la Duma