TUMORI MALIGNI DELL'ESOFAGO Flashcards
(41 cards)
REALE OPERABILITA’ DEI TUMORI DELL0ESOFAGO
i casi operabili sono pochi, i pazienti spesso giungono all’osservazione in stadi tanto avanzati da essere inoperabili chirurgicamente poiché presentano già meta-stasi linfonodali e infiltrazione d’organo, stadi in cui l’unica terapia è quella radiologica
SENSIBILITA’ ALLA RADIOTERAPIA DEI TUMORI MALIGNI ESOFAGEI
I tumori dell’esofago sono molto sensibili alla radioterapia. Q
EPIDEMIOLOGIA
Il tumore dell’esofago è un tumore non frequente,
L’incidenza tende ad aumentare man mano che ci si sposta verso l’estremo oriente con picchi in Giappone e in Cina, dove è tre volte superiore che in Europa.
Incidenza in Italia: 3-5 casi su 100000 abitanti
Rapporto maschi femmine 6:1. Rappresenta il 3% di tutte le neoplasie del sesso maschile e l’1% di tutte le neoplasie del sesso femminile.
SOPRAVVIVENZA A 5 AA TUMORI MALIGNI ESOFAGO
La sopravvivenza a 5 anni è bassissima, meno del 10%.
CONDIZIONI ANATOMICHE E TOPOGRAFICHE DELL’ESOFAGO ASSOCIATE A SUA IMPORTANTE MORTALITA’
Il tumore dell’esofago presenta 2 principali problemi
1. Anatomia: manca della sierosa ed è quindi facilmente valicabile dal tumore che tende ad infiltrare le strutture periesofagee.
2. Localizzazione: risulta accolto nel mediastino dove non ci sono spazi liberi, è intimamente in contatto con trachea, corpi vertebrali, aorta, nervo ricorrente, diaframma, pleure ed è ricco di drenaggio linfati-co.
FATTORI DI RISCHIO ASSOCIATI A TUMORI MALIGNI DELL’ESOFAGO
➢ETà
➢ Sesso maschile
➢Fumo:la nicotina ed altri elementi contenuti nella sigaretta bruciando producono idrocarburi aromatici (in primis il benzopirene) che hanno azione altamente irritante per effetto termico topico diretto (come il the caldo) e dannosa per effetto mutageno sul DNA.La nicotina agisce anche come miorilassante sulla muscolatura del cardias favorendo il reflusso.
➢Alcoolici: contengono le nitrosamine che hanno azione cancerogena e i conservanti che promuovono la trasformazione (soprattutto i superalcolici).
➢Familiarità
➢Patologia esofagea pregressa tipo acalasia, reflusso, diverticolosi, esofagite, esofago di Barrett.
Quindi tutte le condizioni di infiammazioni croniche.L’acalasia determinando dilatazione causa il rista-gno di cibo che determina irritazione grave tanto quanto l’acido. Non si passa dall’esofagite al cancro, c’è un’evoluzione tipica (iperplasia, metaplasia, displasia, carcinoma).
➢Razza nera (6 volte superiore alla bianca in persone che vivono nello stesso contesto)
➢Dieta carente di vitamine (invece protettiva con molta frutta e verdura)
➢Malattie ereditarie: tirosi (ipercheratosi plantare e palmare associata a papillomi) nel 95% presenta tumore dell’esofago., Sindrome di Plummer-Vinson (anemia, cherosi, esofagite, glossite, fragilità un-gueale) sono tutte condizioni che predispongono allo sviluppo di cancro esofageo.
➢Lesione da caustici:contenuti in acidi usati per lavori industriali, diserbanti, pesticidi, varechina.
Richiedono particolare attenzione perché su questa ustione può nascere il carcinoma anche a distanza di vent’anni; va quindi tenuto sempre presente in anamnesi e questi pazienti anche se hanno avuto l’espisodio in infanzia devono fare sorveglianza endoscopica.
➢Papilloma virus
➢Esofago di Barrett
DA CHE COSA SI SVILUPPA ESOFAGO DI BARRETT
Si sviluppa in pazienti che hanno GERD cronico e presentano una metaplasia intestinale (l’epitelio pa-vimentoso pluristratificato non cheratinizzato dell’esofago viene sostituito da un normale epitelio co-lonnare tipico dell’intestino tenue) inadatta a rimanere a contatto con l’acido.
ORIGINE TUMORI ESOFAGEI
- ADENOCARCINOMA origine da esofago di Barrett
- CARCINOMA SPINOCELLULARE origina dal normale epitelio esofa-geo.
PZ TIPICO CON TUMORE ESOFAGEO
Il paziente tipico è maschio, con più di 45 anni, forte bevitore e/o fumatore, questo infatti è il classico tu-more che vede nella sua eziologia i fattori ambientale, alimentare e comportamentale.
Gli alcolisti hanno un rischio maggiore del 50% rispetto a non bevitori di sviluppare il tumore nella variante spinocellulare.
ASSOCIAZIONE TRA FUMO ED ALCOL, INCIDENZA TUMORE ESOFAGEO
L’associazione fumo e alcool aumenta di 100 volte il rischio di cancro all’esofago. Questo è un altro motivo per cui la maggior parte dei pazienti che si presentano all’osservazione non sono in condizione per affronta-re un’operazione chirurgica (cirrosi epatica, insufficienza epatica, cardiopatie..)
VARIANTI ISTOLOGICHE TUMORI ESOFAGEI ED ORIGINE
Spinocellulare o squamocellulare: prende origine nell’esofago cervicale, medio e toracico
- Adenocarcinoma: prende origine dall’ultimo tratto dell’esofago subito al di sopra della linea z
- Adenosquamoso: forma mista
- Microcitoma
- Sarcoma
- Forma indifferenziata
CARATTERISTICHE MACROSCOPICHE LESIONI TUMORALI ESOFAGEE
- Vegetante
- Ulcerosa
- Infiltrante la parete in lunghezza
- Mista
LOCALIZZAZIONI POSSIBILI TUMORI ESOFAGEI
- Esofago cervicale (a diretto contatto con la faringe, è una zona di confine da chirugo a otorino)
- Terzo superiore toracico (dallo stretto toracico superiore alla carena)
- Terzo medio toracico (prima metà del tratto dalla carena al cardias)
- Terzo inferiore toracico (seconda metà del tratto dalla carena al cardias)
VIE DI METASTATIZZAZIONE POSSIBILI PER METASTASI TUMORI ESOFAGEI
- Continuità: lungo la parete esofagea dall’alto verso il basso e viceversa, questa risulta importante soprat-tutto se arriva fino allo stomaco (perchè serve nell’operazione chirurgica).
- Contiguità: estensione trasversale con infiltrazione di laringe, trachea, tiroide, bronchi, pleura e tutte le strutture adiacenti.
- Via linfonodale: infonodi loco regionali o a distanza (es: tripode celiaco da tumore esofago medio o di-stale/linfonodi carenali da tumore del cardias)
- Via ematica (polmoni, cervello, fegato)
SINTOMATOLOGIA TUMORI ESOFAGEI
Disfagiaprogressiva, Prima solo i solidi poi anche i liquidi, risulta importantissima l’anamnesi per capire che l’esofago sta riducendo il suo lume. Diverso infatti il caso del paziente che ha disfagia da un anno e non si è modificata.
* Calo ponderale (sia perché è sintomo tipico tumorale sia perché il paziente tende a non alimentarsi per evitare il dolore) * Rigurgito o vomito * Dolore * Tosse o raucedine * Cachessia * Dispnea * Caloponderale * Alitosi * Scialorrea * Sintomirespiratori * Febbre * Disfonia * Eruttazioni * Singhiozzi * Emorragie
COSA AVVIENE NEL CASO IN CUI LA SINTOMATOLOGIA ESOFAGEA NON SIA EVIDENTE IN TUMORE ESOFAGEO
Se la sintomatologia non è evidente fin da subito la diagnosi risulta tardiva in una forma già infiltrante (troppo spesso si pensa all’esofagite!)
DIAGNOSI TUMORI ESOFAGEI
- EGDS
La diagnosi si fa prevalentemente con l’esame endoscopico che permette la visione diretta del tumore e la possibilità di praticare una biopsia.
- Esame radiologico , rx con mdc che vernicia le pareti dell’esofago che può essere molto utile quando con l’endoscopia non riesce
LIMITI DELL’ENDOSCOPIA, IN DIAGNOSI TUMORI ESOFAGEI
I limiti dell’endoscopia sono:
* Alimenti bloccati in esofago
- Stenosi serrata che non consente il progredire della sonda.
STADIAZIONE TUMORI ESOFAGEI
TC MdC (permette di valutare dimensioni, infiltrazione di tessuti periesofagei, metastasi linfonodali e metastasi a distanza)
➢RM (ruolo sovrapponibile alla TC)
➢Ecoendoscopia (EUS), Risulta importante perché si fa l’ecografia appoggiando la sonda direttamente sul tumore e permette di visualizzare tutti gli strati della parete e di biopsiare i linfonodi ingrossati e sospetti al di fuori dell’organo (FNA, che può essere anche transbronchiale)
➢Altri esami da associare per eventuali metastasi:
* Broncoscopia
- Ecografia del collo per lo studio di stazioni linfoghiandolari
* Ecografia porzione superiore dell’addome per lo studio del fegato e milza
* Visita dall’otorino per eventuali tumori a livello della laringe, del palato e della lingua che in questi pazienti fumatori possono presentarsi insieme al tumore dell’esofago
➢PET nelle lesioni dubbie in quanto evidenzia aumentata captazione
STADIAZIONE PER ESOFAGO, COME VIENE FATTA
Per la stadiazione c’è una flowchart specifica per ogni tipo di tumore dell’esofago (cervicale, toracico e distale) che riguarda però gli specialisti.
Fondamentale in questi casi è la valutazione multidisciplinare!
ORME EARLY, DEFINIZIONE
sono quelle fino a T1-sm1 perché se arriva ad T1-sm2 il programma terapeutico cambia (dato che ha il 40% di possibilità di avere metastasi linfonodali).
TRATTAMENTO FORME EARLY TUMORE
In queste forme attraverso una resezione endoscopica il tumore può essere asportato localmente con intento curativo, lasciando integro il resto perchè il rischio (di disseminazione linfonodale) è bassissimo, più basso dell’intervento chirurgico.
INDICAZIONI AL TRATTAMENTO TUMORI DELL’ESOFAGO
▪T1-m1: indicazione assoluta alla resezione endoscopica della mucosa
▪T1-m2: indicazione assoluta alla resezione endoscopica della mucosa
▪T1-m3: indicazione relativa alla resezione endoscopica della mucosa (come alternativa ad intervento radicale)
▪T1-sm1: indicazione relativa alla resezione endoscopica della mucosa
▪T1-sm2: indicazione all’esofagectomia con intenti curativi
OPZIONI TERAPEUTICI TUMORI ESOFAGEI
Ci sono diverse opzioni terapeutiche da scegliere in base allo stadio e al tipo di tumore:
chirurgia
Terapia neoadivante + chirurgia
Chirurgia + RT postoperatoria adiuvante
Terapia neoadiuvante esclusiva