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Vascolarizzazione Testa-Collo Flashcards

(30 cards)

1
Q

Quali sono i limiti del triangolo carotideo?

A

Postero-lateralmente il ventre anteriore del SCM, superiormente il
ventre posteriore del digastrico e infero-anteriormente il margine
superiore dell’omoioideo.

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2
Q

Quali sono le arterie che originano dalla carotide esterna?

A

Tiroidea superiore, faringea ascendente, linguale, facciale/mascellare esterna, occipitale, auricolare posteriore. I rami terminali sono la temporale superficiale e la mascellare interna.

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3
Q

Tiroidea superiore

A

Carotide Esterna. Tiroide, epiglottide e recesso piriforme.

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4
Q

Faringea ascendente

A

Carotide Esterna. Faringe, tuba uditiva, tonsilla palatina, cavità del timpano e fossa cerebellare.

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5
Q

Linguale

A

Carotide Esterna. Parte posteriore della lingua, arco glossopalatino, palato molle, tonsilla palatia, epiglottide e ghiandola sottolinguale.

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6
Q

Facciale/Mascellare esterna

A

Carotide Esterna. Muscoli e mucosa del palato molle; Tonsille linguale e sottomandibolare; Parte posteriore della lingua; Mento, labbro inferiore e superiore; Parte del naso.
All’altezza dell’ala del naso prende il nome di arteria angolare, che si anastomizza con la dorsale del naso, ramo dell’oftalmica.

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7
Q

Occipitale

A

Carotide Esterna. Dura madre, cell mastoidee, padiglione auricolare, dal 9° al 12° nervo cranico e vari muscoli del collo

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8
Q

Auricolare posteriore

A

Carotide Esterna. Nervo facciale, parotide, padiglione auricolare, cavità del timpano, canali semicircolari, cellule mastoidee e muscolo stapedio

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9
Q

Temporale superficiale

A

Terminale della Carotide Esterna. Parodide; padiglione auricolare e meato acustico esterno; m. orbicolare dell’occhio e temporale

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10
Q

Mascellare/Mascellare interna

A

Terminale della Carotide Esterna.
Porzione mandibolare: meato acustico esterno, membrana del timpano e ossicini dell’udito, tensore del timpano e cavità del timpano. Dà origine alla meningea media, che vascolarizza ganglio trigeminale, nervo facciale e dura madre. La meningea media decorre vicino allo pterion (pt di incontro di frontale, parietale, temporale e sfenoide) e in caso di frattura può lesionarsi causando ematoma epidurale.
Porzione pterigoidea: m. masticatori ossia buccinatore, massetere, temporale, pterigoideo laterale e mediale.
Porzione pterigopalatina: denti dell’arcata superiore, gengive, sacco lacrimale e parte della muscolatura oculare estrinseca; tuba uditiva, cavità del timpano e tonaca mucosa della cavità nasale e della faringe, conche e meati nasali.

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11
Q

Parte petrosa della carotide interna

A

Cavità timpanica e canale pterigoideo

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12
Q

Parte cavernosa della carotide interna

A

ganglio trigeminale, pareti dei seni petroso inferiore e cavernoso, nervi presenti nel seno cavernoso, neuroipofisi e parte ventrale dell’ipotalamo

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13
Q

Parte cerebrale della carotide interna

A

dura madre, eminenza mediana, parte di neuro- e adenoipofisi. Dà origine all’arteria oftalmica

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14
Q

Arteria oftalmica

A

Carotide interna. Dà origine a una rete anastomotica nello strato delle fibre nervose della retina. Vascolarizza ghiandola lacrimale, muscoli dell’orbita e intrinseci dell’occhio, dura madre; cute, muscoli e ossa della regione frontale.
Un suo ramo si anastomizza con l’angolare.

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15
Q

Cerebrale anteriore

A

Carotide interna. Giro del cingolo, porzioni mediali della corteccia prefrontale e dei lobi frontale e parietale; Capsula interna, setto pellucido, corpo calloso e testa del nucleo caudato.
Le due cerebrali anteriori sono separate
dalla grande falce e l’unico punto di contatto è la comunicante anteriore.
Un infarto di questa area avrà
come effetto un danno sensitivo-motorio a livello dell’arto inferiore.

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16
Q

Cerebrale media

A

Continuazione della Carotide Interna.
Nuclei della base; Parte superiore del lobo temporale e le parti dei lobi frontale e parietale non vascolarizzate dalla anteriore.
Le arterie lenticolo-striate (per i nuclei della base) sono la “sede tipica” delle emorragie intraparenchimali dovute a ipertensione.
Un infarto di questo coinvolgerà volto, mano, tronco con possibili episodi di afasia.

17
Q

Corioidea anteriore

A

Ramo terminale della Carotide Interna. Nuclei della base e braccio posteriore della capsula interna.

18
Q

Territorio di vascolarizzazione dell’arteria vertebrale

A

Succlavia. Canale vertebrale, meningi e midollo spinale a livello cervicale; Muscoli profondi della regione cervicale anteriore e posteriore; Strutture ossee e dura madre della fossa cerebellare.
Dà origine alla cerebellare inferiore posteriore, che vascolarizza verme, porzioni inferiori e posteriori degli emisferi cerebellari, bulbo.

19
Q

Elementi rilevanti del decorso dell’arteria vertebrale

A

Decorre nel canale formato dai fori trasversali delle vertebre C2-C6. L’artrosi della lordosi cervicale, tramite la perdita del corretto allineamento delle vertebre e la comparsa di apposizioni ossee chiamate osteofiti, può far sì che movimenti di estensione del collo possano comprimere la vertebrale causando insufficienza vertebro-basilare e conseguente senso di nausea e vertigini (perché vertebrale e basilare vascolarizzano il tronco encefalico).
Entra poi nella fossa cranica posteriore tramite il foro occipitale.

20
Q

Cerebellare inferiore anteriore

A

Basilare. Regione anterolaterale della faccia inferiore dell’emisfero cerebellare e plesso corioideo del quarto ventricolo.

21
Q

Labirintica/uditiva interna, pontine e mesencefaliche.

A

Basilare. Orecchio medio; Ponte; Nucleo rosso e peduncolo cerebrale.

22
Q

Cerebellare superiore

A

Basilare. Superficie superiore del cervelletto, ponte, epifisi, velo midollare superiore, tela corioidea del terzo ventricolo

23
Q

Cerebrali posteriori

A

Rami terminali della basilare. Lobo occipitale e parte inferiore del lobo temporale.

24
Q

Quali danni sono causati da un’occlusione della basilare?

A

Sintomi molto gravi dal punto di vista
motorio (perché, per tutto il suo decorso nel tronco encefalico, il fascio piramidale è pertinenza della basilare) e danni alla sostanza reticolare (inclusi i centri di regolazione dell’attività cardio-respiratoria).

25
Descrivi il poligono di Willis
È l’ultima anastomosi tra circolo anteriore (carotide interna) e posteriore (vertebrale). Dalle due arterie vertebrali origina la basilare che si biforca nelle arterie cerebrali posteriori. Da ciascuna carotide interna originano le cerebrali media e anteriore. Posteriore e media comunicano tramite l'arteria comunicante posteriore, mentre le due anteriori tra di loro tramite la comunicante posteriore. Si trova nello spazio subaracnoideo (circolazione extracerebrale) ed è quindi in rapporto con II, III (tra cerebrale posteriore e cerebellare superiore), IV, V e, più raramente, VI nervi cranici
26
Cos'è un seno venoso della dura madre?
Un canale venoso rivestito di endotelio, compreso tra i due foglietti della dura madre, che raccoglie il sangue venoso del cervello e lo convoglia verso le vene giugulari interne. Non possiedono valvole né tessuto elastico o muscolare. Sono quindi incapaci di modificarsi in caso di necessità.
27
Cosa sono le granulazioni di Pacchioni?
Sono delle formazioni presenti nel seno sagittale superiore e nei seni trasversi; coinvolte nel riassorbimento del liquido cefalorachidiano, che viene riversato dallo spazio subaracnoideo alla circolazione venosa dei seni durali.
28
Quali sono i seni della dura madre e come sono interconnessi tra loro?
Ai lati della sella turcica ci sono i seni cavernosi, che comunicano tra loro tramite i seni intercavernoso anteriore e posteriore. Ciascun seno cavernoso riceve sangue da un seno sfenoparietale e dà origine ad un seno petroso superiore, che si immette nel trasverso nel punto in cui diventa sigmoideo. I due seni cavernosi convergono nel plesso basilare, da cui originano i due seni petrosi inferiori, che sboccano direttamente nella giugulare interna. Posteriormente troviamo la confluente dei seni, nella quale confluiscono il seno retto e i seni sagittale superiore e inferiore, e da cui originano i seni trasversi. La porzione terminale di ciascun seno trasverso è chiamata seno sigmoideo e si immette nella giugulare interna
29
Quali sono i rapporti del seno cavernoso della dura?
Si trova a lato della sella turcica e decorre dall'estremità mediale della fessura orbitaria superiore all'apice della parte petrosa del temporale. è attraversato da carotide interna, circondata dal plesso carotideo interno, e dal nervo abducente (VI) Nello spessore della sua parete laterale decorrono i nervi oculomotore comune, trocleare, oftalmico e mascellare.
30
Decorso e rapporti della vena giugulare interna
Origina a livello del forame giugulare come continuazione del seno sigmoideo. Nella fossa giugulare ha una dilatazione chiamata bulbo superiore. Discende nel collo come parte del fascio vascolo nervoso (all'interno della guaina carotidea e a lato della carotide comune). Assieme alla vena succlavia forma la vena brachiocefalica. In corrispondenza della sua estremità inferiore è presente una dilatazione chiamata bulbo inferiore della vena giugulare. Si rapporta anche con l'ansa dell'ipoglosso e con IX, XI e XII nervi cranici.