1 parte da lezione 15 Flashcards

(95 cards)

1
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO PATRIMONIALE non è corretta:

1.VI RIENTRANO LE ATTIVITA’
2.VI RIENTRANO LE PASSIVITA’
3.VI RIENTRANO LE IMMOBILIZZAZIONI 4.VI RIENTRANO I RICAVI

A

VI RIENTRANO I RICAVI

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2
Q

Quali tra le seguenti fasi non rientra nella GAP ANALYSIS?

1.CALCOLO DEL ROE
2.ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI 3.CONTROLLO DEI RISULTATI 4.FISSAZIONE OBIETTIVI

A

CALCOLO DEL ROE

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3
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO ECONOMICO non è corretta:

1.IL RISULTATO E’ UTILE O PERDITA
2.VI RIENTRANO I RICAVI
3.VI RIENTRANO I COSTI
4.VI RIENTRANO LE ATTIVITA’

A

VI RIENTRANO LE ATTIVITA’

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4
Q

Quali elementi affluiscono nel PIANO ECONOMICO?

1.ATTIVITA’ E PASSIVITA’
2.DEBITI E CREDITI 3.COSTI E RICAVI 4.ENTRATE E USCITE

A

COSTI E RICAVI

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5
Q

Quali elementi affluiscono nel PIANO PATRIMONIALE?

1.COSTI E RICAVI 2.ENTRATE E USCITE 3.ATTIVITA’ E PASSIVITA’
4.DEBITI E CREDITI

A

ATTIVITA’ E PASSIVITA

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6
Q

Quali elementi affluiscono nel PIANO FINANZIARIO?

1.DEBITI E CREDITI 2.ATTIVITA’ E PASSIVITA’
3.ENTRATE E USCITE 4.COSTI E RICAVI

A

ENTRATE E USCITE

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7
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO ECONOMICO non è corretta:

1.VI RIENTRANO I DEBITI
2.VI RIENTRANO I COSTI
3.VI RIENTRANO I COSTI
4.IL RISULTATO E’ UTILE O PERDITA

A

VI RIENTRANO I DEBITI

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8
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO ECONOMICO non è corretta:

1.VI RIENTRANO I RICAVI
2.IL RISULTATO E’ UTILE O PERDITA
3.VI RIENTRANO I COSTI
4.VI RIENTRANO I CREDITI

A

VI RIENTRANO I CREDITI

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9
Q

Quali tra le seguenti fasi non rientra nella GAP ANALYSIS?

1.CALCOLO DEL ROI 2.CONTROLLO DEI RISULTATI
3.ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI 4.FISSAZIONE OBIETTIVI

A

CALCOLO DEL ROI

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10
Q

Quali tra le seguenti fasi non rientra nella GAP ANALYSIS?

1.CONTROLLO DEI RISULTATI
2.ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI 3.PROPOSIZIONE AZIONI CORRETTIVE 4.CALCOLO RISULTATO D’ESERCIZIO

A

CALCOLO RISULTATO D’ESERCIZIO

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11
Q

Cosa si intende per GAP ANALYSIS?

1.ANALISI DEI COSTI 2.ANALISI DEL DIVARIO
3.ANALISI DELLE ENTRATE
4.ANALISI DEI RICAVI

A

ANALISI DEL DIVARIO

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12
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO FINANZIARIO non è corretta:

I1.L RISULTATO E’ AVANZO O DISAVANZO
2.VI RIENTRANO LE ENTRATE
3.VI RIENTRANO LE USCITE
4.VI RIENTRANO I COSTI

A

VI RIENTRANO I COSTI

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13
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO FINANZIARIO non è corretta:

1.VI RIENTRANO LE ENTRATE
2.VI RIENTRANO I RICAVI
3.VI RIENTRANO LE USCITE
4.IL RISULTATO E’ AVANZO O DISAVANZO

A

VI RIENTRANO I RICAVI

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14
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO PATRIMONIALE non è corretta:

1.VI RIENTRANO LE ATTIVITA’
2.VI RIENTRANO LE PASSIVITA’
3.VI RIENTRANO I RICAVI
4.VI RIENTRANO I FINANZIAMENTI PASSIVI

A

VI RIENTRANO I RICAVI

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15
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO PATRIMONIALE non è corretta:

1.VI RIENTRANO I MUTUI PASSIVI
2.VI RIENTRANO I COSTI
3.VI RIENTRANO LE PASSIVITA’
4.VI RIENTRANO LE ATTIVITA’

A

VI RIENTRANO I COSTI

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16
Q

Cos’è il “budget”?

A

Documento programmatico di breve periodo, 1 anno; è un sistema di piani, uno per ogni funzione aziendale articolato per quantificare gli obbiettivi d’impresa in termini di costi e ricavi. Si chiama anche bilancio preventivo

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17
Q

Descrivere il significato dei piani per singole funzioni aziendali e per l’intera azienda

A

Piani aziendali:
obbiettivi, politiche, attività, risorse disponibili
Piani di Funzione:
descrivono e quantificano gli obbiettivi da conseguire, risorse da impiegare, azioni da compiere.

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18
Q

Cosa si intende per “gap analysis”?

A

Analisi del divario, degli scostamenti.

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19
Q

Cosa si intende per piano aziendale?

A

O business plan- è un documento programmatico di lungo periodo, 3-5 anni, composto da una parte descrittiva dove sono riepilogate la storia dell’impresa, la vision e la mission;

e da una numerica che comprende piano economico, piano patrimoniale, degli investimenti, piano finanziario.

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20
Q

Come si chiamano i bisogni posizionati nel 2 gradino della scala di Maslow?

1.PRIMARI
2.DI SICUREZZA
3.DI AUTOREALIZZAZIONE
4.DI STIMA

A

DI SICUREZZA

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21
Q

Nella scala di MASLOW l’aspetto economico è predominante:

1.NELLA PARTE ALTA DELLA SCALA
2.HA LA STESSA IMPORTANZA LUNGO TUTTA LA SCALA
3.NON E’ IMPORTATNTE
4.NELLA PARTE BASSA DELLA SCALA

A

NELLA PARTE BASSA DELLA SCALA

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22
Q

In quale STLE DI DIREZIONE il presupposto è che l’uomo detesta il lavoro?

NESSUNO ENTRAMBI PARTECIPATIVO AUTORITARIO

A

AUTORITARIO

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23
Q

Quanti sono i “gradini” della scala di MASLOW?

A

5

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24
Q

In quale STLE DI DIREZIONE i lavoratori assumono responsabilità?

NESSUNO ENTRAMBI PARTECIPATIVO AUTORITARIO

A

PARTECIPATIVO

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25
Come si chiamano i bisogni posizionati nel 1 gradino della scala di Maslow?
PRIMARI
26
Come si chiamano i bisogni posizionati nel 3 gradino della scala di Maslow? PRIMARI SOCIALI DI AUTOREALIZZAZIONE DI STIMA
SOCIALI
27
Come si chiamano i bisogni posizionati nel 4 gradino della scala di Maslow? SOCIALI DI STIMA DI AUTOREALIZZAZIONE PRIMARI
DI STIMA
28
Come si chiamano i bisogni posizionati nel 5 gradino della scala di Maslow? DI SICUREZZA DI STIMA PRIMARI DI AUTOREALIZZAZIONE
DI AUTOREALIZAZZIONE
29
HERZBERG distingue i bisogni in: 1.SODDISFATTIVI E INSODDISFATTIVI 2.PRIMARI E SECONDARI 3.ECONOMICI E NON ECONOMICI 4.DI STIMA E DI AUTOREALIZZAZIONE
SODDISFATTIVI E INSODDISFATTIVI
30
L'INTERESSE VERSO IL LAVORO SVOLTO nella teoria di Herzberg rientra: 1.TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI 2.TRA I BISOGNI INSODDISFATTIVI 3.TRA I BISOGNI PRIMARI 4.TRA I BISOGNI SECONDARI
TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI
31
LE OCCASIONI DI CRESCITA nella teoria di Herzberg rientrano: 1.TRA I BISOGNI PRIMARI 2.TRA I BISOGNI INSODDISFATTIVI 3.TRA I BISOGNI SECONDARI 4.TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI
TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI
32
LE RESPONSABILITA' ASSUNTE nella teoria di Herzberg rientrano: 1.TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI 2.TRA I BISOGNI SECONDARI 3.TRA I BISOGNI PRIMARI 4.TRA I BISOGNI INSODDISFATTIVI
TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI
33
LA POSSIBILITA' DI PROMOZIONE nella teoria di Herzberg rientra: 1.TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI 2.TRA I BISOGNI PRIMARI 3.TRA I BISOGNI SECONDARI 4.TRA I BISOGNI INSODDISFATTIVI
TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI
34
IL RICONOSCIMENTO nella teoria di Herzberg rientra: 1.TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI 2.TRA I BISOGNI SECONDARI 3.TRA I BISOGNI INSODDISFATTIVI 4.TRA I BISOGNI PRIMARI
TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI
35
Quali sono gli STILI DI DIREZIONE? 1.DIRIGENZIALE E PARTECIPATIVO 2.DIRIGENZIALE E IMPRENDITORIALE 3.AUTORITARIO E DIRIGENZIALE 4.AUTORITARIO E PARTECIPATIVO
AUTORITARIO E PARTECIPATIVO
36
Spiegare la teoria di Herzberg
Teoria della motivazione lavorativa che distingue tra due categorie di fattori che influenzano la soddisfazione e la produttività dell'individuo che lavora in impresa. 1.bisogni soddisfattivi (successo, riconoscimento), se appagati, stimolano azione 2.Bisogni insoddisfattivi, se non appagati generano frustrazione e inazione (condizioni di lavoro, retribuzione, sicurezza, relazioni con colleghi, controlli, politiche aziendali)
37
Cosa si intende per “dirigere”?
Far si che gli altri realizzino certe azioni
38
Cos’è la “job analysis”?
analisi del lavoro, serve a definire compiti, responsabilità e competenze.
39
Descrivere i diversi stili di “direzione” e i loro presupposti
Autoritario e Partecipativo. A- tradizionale, di tipo autocratico, rapporto gerarchico, controlli, minacce. P -basato sul consenso, creazione della motivazione, autocontrollo, capo è un leader, sistema premiante.
40
Cosa si intende per “leadership” e a quale stile di direzione viene applicata?
Capacita di guidare e motivare un gruppo di persone per raggiungere gli obbiettivi comuni.E una caratteristica dello stile Partecipativo.
41
Spiegare la teoria sulla gerarchia dei bisogni di Maslow
E' un modello che descrive i bisogni umani organizzati in 5 livelli, disposti a piramide. Si soddisfano dal basso verso l'alto: Primari, di sussistenza - fisiologici, mangiare, bere; Di sicurezza - lavoro, salute; Sociali - amicizia, amore; Di stima - rispetto, successo; Di autorealizzazione - crescità personale.
42
M.B.O. sta per: 1.DIREZIONE PER OBIETTIVI E ACQUISTI 2.DIREZIONE PER ACQUISTI E CONTROLLO 3.DIREZIONE PER ACQUISTI E VENDITE 4.DIREZIONE PER OBIETTIVI E CONTROLLO
DIREZIONE PER OBIETTIVI E CONTROLLO
43
La fase del CONTROLLO: 1.E' LA 1 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE 2.E' LA 4 FASE 3.E' LA 3 FASE 4.E' LA 2 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE
LA 4 FASE
44
La fase della CONDUZIONE: 1.E' LA 1 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE 2.E' LA 4 FASE 3.E' LA 3 FASE 4.E' LA 2 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE
LA 3 FASE
45
La fase dell' ORGANIZZAZIONE: 1.E' LA 4 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE 2.E' LA 1 FASE 3.E' la 2 FASE 4.E' la 3 FASE
E' LA 2 FASE
46
La fase della PROGRAMMAZIONE 1.E' LA 3 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE 2.E' LA 1 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE 3.E' LA 2 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE 4.E' LA 4 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE
E' LA 1 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE
47
Una eccessiva proliferazione dei CONTROLLI: 1.POTREBBE TRAMUTARSI IN UN AGGRAVIO DEI COSTI 2.E' SEMPRE OPPORTUNA 3.SI TRASFORMA SEMPRE IN ATTIVITA' DI OUTSOURCING 4.SI TRASFORMA SEMPRE IN ATTIVITA' SVOLTA INTERNAMENTE
POTREBBE TRAMUTARSI IN UN AGGRAVIO DEI COSTI
48
Descrivere la funzione del controllo direzionale
serve a verificare se gli obbiettivi aziendali vengono raggiunti e a correggere eventuali deviazioni.
49
Descrivi i 4 momenti del processo del controllo di direzione
1. Antecedente rispetto all'azione (vari tipi di analisi di mercato) 2. Concomittante (analisi di scostamenti) 3. Susseguente (valutazione di efficienza e efficacia) 4. In via prospettica, strategico
50
Quali sono i 4 elementi del controllo?
1. Fissazione degli obbiettivi 2. Rilevazione dei risultati 3.Confronto tra obbiettivi e risultati 4. Adozione delle azioni correttive
51
Cosa si intende per "controllo strategico di gestione"?
E' il controllo globale della gestione aziendale
52
Cosa si intende per m.b.o.? Perché si considera “moderna”?
Management by objectives. Gestione per obbiettivi. Una tecnica manageriale che si basa sull'idea di fissare obbiettivi chiari. condivisi e misurabili per ciascun collaboratore. Moderna perche si contrappone ai modelli tradizionali di gestione, gerarchica e rigida
53
Descrivi le caratteristiche di un sistema informativo “organizzato”
Un sistema informativo è organizzato quando è in grado di: - documentare i fatti aziendali. - informare i responsabili dei vari sottoinsiemi sull’andamento dei rispettivi settori di attività. - fornire gli strumenti utili per programmare l’attività futura. - produrre il rendiconto dell’attività svolta.
54
Cosa si intende per “SISTEMI ERP”?
Sistemi informativi integrati costituiti da moduli o sottosistemi che corrispondono alle principali aree funzionali dell'impresa.
55
Spiega la differenza tra “sistema informativo direzionale” e “sistema informativo operativo”
Direzionali - informazioni aggregate di sintesi e ad ampio spettro sull'impresa, spesso espresse attraverso indici. Operativo - Le informazioni dettagliate e analitiche sullo svolgimento delle attività esecutive e il loro controllo operativo.
56
Quali sono gli elementi costitutivi di un sistema informativo?
Buona integrazione tra persone, dati, tecnologie, procedure, organizzazione e cultura.
57
Cosa si intende per “sistema informativo”?
Insieme delle persone, dei mezzi e delle procedure con cui si attuano la raccolta, l'elaborazione, lo scambio e l'archiviazione dei dati, allo scopo di ottenere un flusso di informazioni che gli organi aziendali possono utilizzare per assumere razionalmente le decisioni.
58
Cosa si intende per A.S.A.? -AREA STRATEGICA D'AFFARI -AREA SEMPRE ATTIVA -AREA STRATEGICA DELL'ATTIVO ATTIVO STRATEGICO D'AFFARI
AREA STRATEGICA D'AFFARI
59
L'atteggiamento ATTIVO è tipico: -DELLE IMPRESE LEADER -DELLE IMPRESE STRANIERE -DELLE IMPRESE PICCOLE -DELLE IMPRESE ITALIANE
DELLE IMPRESE LEADER
60
Quale tra le seguenti non è corretto considerarla come una STRATEGIA? COMPLESSIVA FUNZIONALE ANTICIPATORIA COMPETITIVA
ANTICIPATORIA
61
Come si traduce A.S.A. in inglese? S.B.A. A.B.A. S.B.U. A.B.U.
S.B.U.
62
Secondo MINZBERG le strategie sono: PROGRAMMATE CICLICHE PERIODICHE OCCASIONALI
OCCASIONALI
63
MINZBERG mette in dubbio: -GLI INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI -GLI ORGANIGRAMMI -GLI INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI L'INTENZIONALITA' DELLE STRATEGIE
L'INTENZIONALITA' DELLE STRATEGIE
64
Quali tra i seguenti non è considerato un OBIETTIVO STRATEGICO? -MANTENIMENTO DELLE POSIZIONI -MIGLIORAMENTO EQUILIBRI GESTIONALI -CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA -SVILUPPO DIMENSIONALE
CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA
65
Quali tra i seguenti non è considerato un OBIETTIVO STRATEGICO? -SVILUPPO DIMENSIONALE -MIGLIORAMENTO EQUILIBRI GESTIONALI -DISINVESTIMENTO -CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA
CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA
66
Quali tra i seguenti non è considerato un OBIETTIVO STRATEGICO? -SVILUPPO DIMENSIONALE -CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA -RIDUZIONE DEL RISCHIO -MIGLIORAMENTO EQUILIBRI GESTIONALI
CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA
67
L'obiettivo STRATEGICO: -E' SEMPRE DI SVILUPPO DIMENSIONALE -E' SEMPRE DI DISINVESTIMENTO -PUO' ESSERE QUALUNQUE DELLE SITUAZIONI PRECEDENTI -E' SEMPRE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO
PUO' ESSERE QUALUNQUE DELLE SITUAZIONI PRECEDENTI
68
Quali caratteristiche dell'impresa non influiscono sul suo ATTEGGIAMENTO? -QUALITA' DEL GRUPPO IMPRENDITORIALE -POSIZIONE OCCUPATA NEL MERCATO -DIMENSIONE -UBICAZIONE
UBICAZIONE
69
L'atteggiamento ANTICIPATORIO è tipico: DELLE IMPRESE PICCOLE DELLE IMPRESE ITALIANE DELLE IMPRESE STRANIERE DELLE IMPRESE DI MEDIE DIMENSIONI
DELLE IMPRESE DI MEDIE DIMENSIONI
70
L'atteggiamento di ATTESA è tipico: -DELLE IMPRESE STRANIERE -DELLE IMPRESE LEADER -DELLE IMPRESE PICCOLE -DELLE IMPRESE ITALIANE
DELLE IMPRESE PICCOLE
71
Quale tra le seguenti non è corretto considerarla come una STRATEGIA? FUNZIONALE COMPETITIVA SEMPLICE COMPLESSIVA
SEMPLICE Funzionale - scelte relative alla produzione, marketing, finanza, personale ecc; Competitiva - scelte della modalità di competizione; Complessiva - scelte delle aree d'affari.
72
Quale tra le seguenti non è corretto considerarla come una STRATEGIA? DIREZIONALE COMPETITIVA COMPLESSIVA FUNZIONALE
DIREZIONALE
73
Le STRATEGIE sono: 1.COMPLESSIVE - ANTICIPATORIE - FUNZIONALI 2.COMPLESSIVE - COMPETITIVE - FUNZIONALI 3. ANTICIPATORIE - COMPETITIVE - FUNZIONALI 4. COMPLESSIVE - COMPETITIVE - ANTICIPATORIE
COMPLESSIVE - COMPETITIVE - FUNZIONALI
74
E' sufficiente un incremento dei costi per definire la gestione negativa? -DIPENDE DALL'INCREMENTO -SI -SOLO SE L'INCREMENTO E' SUPERIORE AL 20% -NO
NO
75
E' sufficiente un decremento dei costi per definire la gestione positiva? SOLO SE IL DECREMENTO E' SUPERIORE AL 20% SI NO DIPENDE DAL DECREMENTO
NO
76
E' sufficiente un decremento dei ricavi per definire la gestione negativa? SOLO SE IL DECREMENTO E' SUPERIORE AL 20% NO DIPENDE DAL DECREMENTO SI
NO
77
E' sufficiente un incremento dei ricavi per definire la gestione positiva? SOLO SE L'INCREMENTO E' SUPERIORE AL 20% DIPENDE DALL'INCREMENTO NO SI
NO
78
Budget ricavi 110 - consuntivo ricavi 100. Cosa significa? INCREMENTO DEL 20% INCREMENTO DEL 10% IN LINEA CON L'ANNO PRECEDENTE DECREMENTO DEL 9%
DECREMENTO DEL 9% ((Budget - Consuntivo) : Budget) x 100.
79
Budget ricavi 100 - consuntivo ricavi 110. Cosa significa? INCREMENTO DEL 20% IN LINEA CON L'ANNO PRECEDENTE INCREMENTO DEL 10% DECREMENTO DEL 10%
INCREMENTO DEL 10% ((Consuntivo - Budget) : Budget) x 100
80
Quale è il principale vantaggio dei sistemi ERP? -INSERIMENTO UNICO E GESTIONE PLURIMA DEL DATO - INSERIMENTO E GESTIONE UNIVOCA DEL DATO -INSERIMENTO E GESTIONE PLURIMA DEL DATO -INSERIMENTO PLURIMO E GESTIONE UNIVOCA DEL DATO
INSERIMENTO UNICO E GESTIONE PLURIMA DEL DATO
81
L'HARDWARE è: -ORGANIGRAMMA -RISULTATO FINALE -COMPONENTE FISICO DEL SISTEMA -PROGRAMMA ALLA BASE DELLE PROCEDURE
COMPONENTE FISICO DEL SISTEMA
82
Il SOFTWARE è: -PROGRAMMA ALLA BASE DELLE PROCEDURE -COMPONENTE FISICO DEL SISTEMA -ORGANIGRAMMA -RISULTATO FINALE
PROGRAMMA ALLA BASE DELLE PROCEDURE
83
Il SISTEMA INFORMATIVO si basa su elaborazione di: COSTI DATI ENTRATE RICAVI
DATI
84
S.B.U. sta per: -STRATEGIC BUSINESS UNIT - SINGLE BUSINESS UNIT -STRATEGIC BUSINESS UNITED -SIMPLE BUSINESS UNIT
STRATEGIC BUSINESS UNIT
85
Descrivi la teoria di Minzberg
Mette in dubbio l'intenzionalità delle strategie. Secondo la sua teoria la strategia non è solo ciò che si intende fare ma anche ciò che effettivamente si fa.
86
Quale atteggiamento può avere l’impresa nei confronti dei mutamenti dell’ambiente esterno?
Attesa - Anticipatorio - Attivo.
87
Definisci la “gerarchia” delle strategie d’impresa
Strategia Complessiva - Competitiva - Funzionale
88
Quali sono gli obiettivi strategici dell’imprenditore?
Rappresentano i traguardi a lungo periodo secondo la visione personale dell'imprenditore: -Sviluppo dimensionale; -Miglioramento degli equilibri gestionali -Riduzione del rischio; -Mantenimento posizioni; -Disinvestimento
89
Definire il termine “strategia” e le sue caratteristiche
E' il mezzo per conseguire traguardi di lungo periodo in funzione del rapporto tra imprese e ambiente nel quale opera.
90
Che cos’è “l’arbitraggio”?
E' la convenienza di attuare il progetto in corso di valutazione considerando il costo della rinuncia incompatibile con quello in esame.
91
Quali sono le “strategie complessive”?
Quelle a lungo termine: Mercato, tipo di prodotto; tecnologia da utilizzare
92
Lo sviluppo e la crescita: confronta le diverse alternative
Sono 3 percorsi: Sviluppo dimensionale; Risanamento; Rafforzamento o assestamento ????????????????
93
Cosa si intende per “resource based theory”?
Sono tutte le attività, le capacità, le competenze, le informazioni, le conoscenze ecc che sono controllate dall'impresa e che permettono di formulare strategie che migliorano l'efficacia e l'efficienza.
94
Che cosa sono le “opzioni” e le “risorse specifiche”?
Opzioni - riguardano l'uso delle risorse e determinano e condizioni dell'impiego di tempi e di mezzi. Risorse Specifiche - Capacità distintive che l'impresa possiede, vincoli tra possibili scelte strategiche.
95