I legami chimici cap4 Flashcards

1
Q

Cosa sono i legami chimici

A

due o più atomi tendono a legarsi fra loro per realizzare degli aggregati a cui corrisponde un’energia totale inferiore a quella dell’insieme dei singoli atomi.
Ogni sistema meccanico tende allo stato di più bassa energia possibile che rappresenta il suo stato di massima stabilità. Si ricorda che illustrando la struttura elettronica degli atomi si è messa in rilievo la particolare stabilità delle configurazioni elettroniche dei gas nobili.

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2
Q

Tra cosa può avvenire un legame chimico

A

Legami chimici possono nascere fra atomi uguali o diversi con formazione di molecole (legami intramolecolari determinano le proprietà chimiche) o anche fra molecole uguali o diverse così da formare materia allo stato solido, liquido, gassoso (legami intermolecolari determinano le proprietà fisiche).

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3
Q

cos’è l’energia di legame

A

energia necessaria per portare a distanza infinita i due atomi che costituiscono una molecola biatomica allo stato gassoso. Questa grandezza può essere espressa in kJ/mol o kcal/mol.
Nel caso in cui però stessimo parlando di una molecola poliatomica nel quale un atomo formi più legami con atomi uguali si parla di energia media di legame. Questa energia è direttamente proporzionale alla forza del legame chimico.

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4
Q

cos’è la lunghezza di legame

A

distanza tra i nuclei di due atomi legati o di due ioni di carica opposta.
- direttamente proporzionale al raggio atomico;
- inversamente proporzionale all’ordine di legame;
- inversamente proporzionale all’energia di legame

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5
Q

cos’è l’angolo di legame

A

Angolo formato dagli assi congiungenti i nuclei degli atomi legati. È una delle caratteristiche fondamentali del legame chimico. Esso dipende:
- dalla geometria della molecola
- dall’entità di alcuni repulsioni elettrostatiche, esercitate da doppietti elettronici non condivisi

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6
Q

Il legame ionico (definizione)

A

Il legame ionico è un tipo di legame che si realizza per trasferimento di uno o più elettroni da un metallo (bassa Ei ) a un non metallo (alta Ei ), con formazione di ioni opposti (un catione e un atione). Tra questi ioni si stabiliscono interazioni di natura elettrostatica.

Il legame ionico avviene principalmente tra gli elementi dei gruppi I, II, III (più elettropositivi) e alcuni metalli di transizione (più elettronegativi), in particolare si formano composti che derivano da elementi che spesso si trovano da parti opposte della tavola periodica.
Questo perché da una parte è presente un metallo che ha la capacità di perdere uno o più elettroni (max 3) mentre dall’altra parte abbiamo un non metallo che ha la capacità di accettarne (max 3).
Il numero di elettroni che un atomo cede o acquista nella formazione di un composto ionico prende il nome di valenza ionica o elettrovalenza. L’elettrovalenza di un atomo dipende strettamente dalla sua struttura elettronica.

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7
Q

Il reticolo cristallino del legame ionico

A

Una volta formatisi il catione e l’anione si attraggono elettrostaticamente. Nel solido tali ioni si dispongono secondo un reticolo cristallino ordinato che permette di rendere massima l’attrazione tra le particelle di carica opposta e minima la repulsione tra quelle della stessa carica. Ad esempio, nel reticolo cubico del NaCl ogni catione Na+ è circondato da sei anioni Cl- e viceversa.

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8
Q

Formule di Lewis nel legame ionico

A

come viene scritta una reazione ionica con la struttura di Lewis

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9
Q

Energia reticolare del legame ionico

A
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10
Q

Ciclo di Born-Haber

A

esempio con il NaCl , 5 step che ci permettono di capire i vari passaggi di energia (tenere a mente che il Na è allo stato solido e Cl è allo stato gassoso)

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11
Q

Solidi ionici

A
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12
Q

Il legame covalente e tra chi si forma

A

I legami covalenti sono formati dalla condivisione tra due atomi di una o più coppie di elettroni, in modo tale che ciascuno degli atomi raggiunga la configurazione elettronica di una gas nobile.
 La coppia di elettroni messa in comune viene chiamata coppia di elettroni di legame

Il legame covalente può formarsi tra atomi uguali o tra atomi differenti: nel primo caso si parla di legame covalente omeopolare, nel secondo di legame covalente eteropolare

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13
Q

Spigazioen dei simbolismo di lewuis nel legame covalente

A

o il simbolo dell’elemento rappresenta il nucleo e gli elettroni del nocciolo.
o gli elettroni di valenza (punti) vengono posti ai quattro lati del simbolo fino a che tutte le posizioni non sono occupate.
o gli elettroni in soprannumero vengono accoppiati con quelli già presenti

 il simbolismo di Lewis non mi dà informazioni sulla tridimensionalità della molecola

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14
Q

legame singolo, doppio triplo e?

A

Quando due atomi condividono una sola coppia di elettroni, tra gli atomi esiste un legame semplice. Se due atomi condividono più di una coppia di elettroni saremo in presenza di legami multipli, se le coppie sono due, legame doppio e se le coppie messe in compartecipazione sono tre legame triplo. Le coppie di elettrone non condivise sono chiamate “lone pairs”. Gli elettroni singoli, che non vengono condivisi, sono chiamati “radicali liberi”.

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15
Q

regole ed eccezioni dell’ottetto

A

per formare legami, gli elementi dei gruppi principali perdono, acquistano o condividono elettroni fino a raggiungere la configurazione elettronica stabile caratterizzata da un ottetto (otto elettroni di valenza), fino a che sia possibile e consentito. Quando vi sono orbitali d disponibili, più di otto e - possono essere sistemati intorno ad un atomo. Tale regola funziona bene per gli elementi del secondo periodo C, N, O, e F ma risulta inadeguata per gli elementi degli altri periodi che dispongono di orbitali d.

eccezioni

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16
Q

Strutture di risonanza

A

di una molecola (o ione) è costituita da due o più strutture di Lewis che singolarmente non descrivono adeguatamente la molecola (o ione). Hanno la stessa posizione relativa degli atomi ma differenti posizioni delle coppie di elettroni di legame e di elettroni solitari (delocalizzazione di coppie di elettroni), come si sceglie la struttura di risonanza?
- Per le molecole, una struttura di Lewis nella quale tutte le cariche formali sono zero è preferibile a una con cariche formali diverse da zero
- Le cariche formali più piccole (sia positive che negative) sono preferibili a quelle più grandi.
- Evitare cariche uguali (+ + o - - ) su atomi adiacenti.
- Una carica formale più negativa dovrebbe risiedere su un atomo più elettronegativo.

17
Q

carica formale

A

carica elettrostatica assegnata ad un atomo in una molecola, assumendo che gli elettroni di legame siano equamente condivisi tra gli atomi indipendentemente dalla loro elettronegatività.

numero di elettroni di valenza- numero di elettroni non coinvolti nel legame - (numero elettroni di legame/2)

18
Q

Teoria VB

A

Parta dal presupposto che n legame covalente tra due atomi si origina dalla sovrapposizione di due orbitali atomici di valenza. i due elettroni (con spin antiparallelo) messi in comune appartengono ad entrambi gli atomi, cioè all’intera molecola.

19
Q

Tipi di sovrapposizioni della teoria VB

A

a seconda della sovrapposizione si formano legami di tipo diverso:
- Sovrapposizione coassiale due orbitali atomici che hanno per asse di simmetria l’asse internucleare (avviene tra orbitali di tipo s, px o se px) –> legame sigma
-sovrapposizione di tipo laterale origina legami covalenti di tipo alfa (questo si incontra in molecole contenenti legami multipli)

20
Q

Stato di valenza degli elettroni (LC)

A

Il numero di legami che un atomo può fare non è determinato dal numero degli elettroni spagliati nel suo stato fondamentale, bensì nel loro stato elettronico eccitato. Questo stato dell’atomo eccitato è chiamato stato di valenza o covalenza.

21
Q

Ibridazione

A
22
Q

Teoria VSEPR e geometria molecolare

A

Tale metodo si basa sulla considerazione che tutte le coppie elettroniche del guscio di valenza presenti sull’atomo centrale della molecola e dello ione tendono a disporsi il più lontano possibile le une dalle altre, a causa delle repulsioni elettrostatiche. Da ciò deriva di conseguenza la struttura geometrica della molecola o dello ione poliatomico.

23
Q

Teoria MO

A
24
Q

Legame metallico (tra chi e cosa avviene)

A

avviene tra gli elementi chiamati metalli sulla tavola periodica, infatti sono quelli posizionati più a sx, divisi grazie ai semi metalli (scala da B ad At) dai non metalli a dx

25
Q

Caratteristiche dei metalli

A

o Costituiscono circa i 2/3 degli elementi della tavola periodica (metalli alcalini e alcalino-terrosi, metalli di transizione, elementi del blocco f e elementi metallici del blocco p)
o Struttura solida cristallina molto compatta;
o Bassi valori di energia di ionizzazione e affinità elettronica;
o basso numero di elettroni di valenza.
o Duttilità e malleabilità: capacità di essere ridotti in fili o in fogli sottili: i piani reticolari possono slittare con una certa facilità gli uni sugli altri senza alterare le interazioni di legame.
o Elevata resistenza al taglio (sono deformabili);
o Elevata densità;
o Elevata conducibilità elettrica: è dovuta alla presenza di e - liberi di muoversi sotto la sollecitazione di un campo elettrico. All’aumentare di T, la conducibilità elettrica diminuisce perché il moto degli e - viene ostacolato dal progressivo aumento di oscillazioni degli atomi.
o Elevata conducibilità termica: le particelle che costituiscono un reticolo cristallino oscillano attorno alle loro posizioni di equilibrio. L’aumento di T aumenta l’oscillazione. Il trasferimento di energia cinetica tra gli atomi si manifesta con un aumentano di T. Il meccanismo nei metalli è dovuto agli elettroni mobili
o Temperature di fusione da medie ad alte;
o Temperature di ebollizione molto alte.
o Lucentezza caratteristica: i metalli assorbono tutte le radiazioni visibili incidenti e le riemettono in tutte le direzioni. Gli e - possono essere eccitati a livelli energetici superiori assorbendo quantità qualsiasi di energia, variabili praticamente con continuità
o Effetto fotoelettrico: facilità di estrazione di e - per irraggiamento con luce appropriata.
o Effetto termoionico: facilità di estrazione di e - per riscaldamento.
o Struttura cristallina: presentano strutture cristalline compatte.

26
Q

Mare di elettroni

A

Gli atomi metallici mettono a disposizione i cosiddetti elettroni di valenza per potersi legare agli altri atomi, formando così il cosi detto “mare di elettroni” infatti tutti gli elettroni messi in compartecipazione non apparterranno ne all’uno ne all’altro atomo, bensì sono delocalizzati, cioè si muovono liberamente lungo tutto il campione di metallo