4. WHAT IF Flashcards

1
Q

WHAT IF

A

-Fase delicata perchè è la fase in cui da osservatori diventate protagonisti, e passare dall’osservazione all’azione non è
Elementare; i protagonisti quindi siamo ora noi non più i consumatori, ci si dimentica un po’ i testi perché è una fase creativa.
-Deve andare ben oltre le espressioni semplicistiche di nuove possibilità (il tipo di output che una sessione di brainstorming potrebbe produrre) e arrivare a concetti solidi che possono essere valutati, prototipati e (se promettenti abbastanza) sviluppati.

-Creatività: insegnante chiede ad alunni di disegnare, si avvicina a una bambina intenta a scrivere e a disegnare e le ha chiesto costa stava disegnando. La bambina ha risposto sto disegnando il volto di dio, e la maestra dice ma come non si può disegnare, non sai com’è ➞ noi spesso abbiamo l’atteggiamento della maestra, di non perdere tempo con cose che non si possono fare mentre l’altro atteggiamento, e quello che serve in questa fase, è quello della bambina: esistono solo cose che si vogliono e non si vogliono fare, non potere o no➞ l’atteggiamento nostro della fase di brainstorming deve essere questo, in tutti i gruppi ci sarà sempre qualcuno che fa la maestra e noi dobbiamo impedirlo, bloccarlo.
! Processo basato più su protocolli strutturati che su salti di immaginazione.

What if? (Cercare possibilità)
-Creare nuovi concetti dipende molto più dal metodo, dalla disciplina, piuttosto che dalla creatività
- «Datemi una squadra di 10 eccellenti creativi, e non arriveremo da nessuna parte. Datemi una squadra di 10 marines e vi prometto una grande innovazione».
➞ Mi interessa usare il metodo giusto, come i Marines tanto più siamo bravi ad applicare il metodo, tanto più vengono fuori innovazioni interessanti.

What if

-Non dobbiamo farci trattenere, non disperdiamo energie, è una fase cruciale, concentriamoci sulle cose importanti. Chiediamoci cosa ci tiene ancorati alla situazione ed eliminiamolo.

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Q

LA NOSTRA DEFINIZIONE DI CREATIVITA’

A

1-La creatività è l’attitudine di un sistema alla evoluzione:
• concetto di attitudine, cioè di capacità, vale a dire di qualche cosa che produce, e non di semplice stato-> La creatività è un’attitudine positiva, orientata alla modifica, al cambiamento, all’innovazione.
• soggetto della creatività: qualunque sistema provvisto di capacità di cambiamento, non un singolo individuo. In particolare, i sistemi sociali, le organizzazioni, le imprese, posseggono-> creatività è attitudine al cambiamento da parte di un’organizzazione.

1 Un’altra definizione è “un processo che origina una nuova attività ritenuta sostenibile, utile o soddisfacente da un gruppo di persone in un certo momento”. Tre elementi interessante: creatività può essere giurista solo in termini di accettabilità e mai di ottimizzazione, processo soggettivo in quanto giudizio può essere dato solo da un gruppo di riferimento e ha significato solo in un certo tempo e luogo e all’interno di un dato contesto di riferimento. Appare carente su alcuni aspetti però.

• Concetto di evoluzione: il cambiamento è necessario ma non sufficiente, il sistema deve essere capace di evoluzione. Un sistema meccanico può anche essere in grado di cambiare, ma questo è contenuto nel
«programma» inserito dal costruttore. Un sistema è creativo invece quando può cambiare seguendo una linea non conosciuta in precedenza, non determinabile ex ante -> Un sistema è cioè creativo quando possiede la capacità di evolvere, in modo non predeterminato, non conosciuto, non prevedibile, non definibile.
-La creatività è qui trattata come abilità connessa a un processo evolutivo, e dunque come funzione di un insieme di forze operanti in un’organizzazione, in cui l’individuo può fungere da elemento catalizzatore, ma in cui tutte le condizioni di contesto convergono nel determinare l’innovazione -> creatività dell’organizzazione, che indica un’attitudine dell’impresa, che è alimentata e a sua volta alimenta la creatività dei singoli, ma che può anche essere indipendente da essi (e non creatività nell’organizzazione, che indica solo creatività individuale).
-Creativo è chi è capace mattone dopo mattone di costruire qualche cosa che prima non esisteva, il futuro che immagina e che vuole realizzare ed è creativa l’impresa che lascia nuovi prodotti che modificano il rapporto con i clienti, che è capace di dare vita ad un nuovo mercato prima inesistente.

-La creatività consiste in un processo finalizzato a un certo tipo di cambiamento evolutivo, generando idee, progetti, prodotti e mercati. Tutto ciò richiede alcune attività fondamentali:
1. generazione di energia;
↳La creatività richiede energia (sforzo e destinazione risorse allo scopo), e affinché se ne generi abbastanza è necessario che vi siano problemi che richiedono delle soluzioni. La creatività si sviluppa quando ci sono situazioni irrisolte: senza problemi, e senza la ricerca di soluzioni, non si può generare sufficiente creatività, l’energia è data dal differenziale tra la situazione esistente e quella desiderata.
2. produzione di idee, attraverso la combinazione di elementi esistenti;
↳L’energia prodotta va finalizzata alla produzione di idee, che sono piccole o grandi variazioni (combinazioni di elementi preesistenti prodotte in modo diverso rispetto al passato) rispetto al modo corrente di concepire o pensare alla realtà esistente -> Un’innovazione è una variazione rispetto al passato di elementi che già esistevano. Perché ci sia creatività, è necessario che vi sia innanzitutto una produzione di elementi, idee, concetti, prospettive e modi di pensare diversi, e può avvenire in tre tipi di circostanze: combinazione di elementi preesistenti (costruzioni, spesso
elementi dell’innovazione esistono già prima di essa), l’errore o il caso (in queste due situazioni, il problema risiede nella capacità di riconoscere una combinazione di elementi esistenti come possibilità di un’innovazione).
! Una nuova possibilità è riconosciuta come tale quando esiste un problema.
3. Applicazione di vincoli, che consentano di selezionare le idee (tre tipi di creatività, paragrafi sotto);
4. selezione tra le idee e scelta della migliore.
↳ Si esaminano costi e ricavi, si valuta il mercato e si effettuano test o prove tramite un processo di selezione che ciascuna impresa compie utilizzando i propri criteri (insieme di vincoli che pone a fondamento del processo innovativo) che possono essere interni (missione aziendale, competenze tecniche, coerenza con portafogli clienti, compatibilità con la struttura produttiva, redditività, fabbisogni finanziari) o esterni (immaginazione aziendale e brand, bisogni dei clienti, posizionamento obiettivo, strategie dei concorrenti, struttura competitiva, legislazione
vigente).

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Q

ABBIAMO TRE TIPI DI CREATIVITA’

A

-Vincoli vanno trattati come parte del processo innovativo e non come barriere, senza vincoli quello che viene prodotto non fornisce supporto evolutivo, si sceglie immediatamente.

Creatività di tipo 1:
-Vede il processo creativo come un meccanismo evolutivo: innovazione è frutto di un processo in cui avviene una produzione di variazioni, cui segue la selezione delle più adatte con successiva eliminazione di quelle meno appropriate.
-Le idee originate in una prima fase producono ulteriori idee, che sono a loro volta ricombinate, in modo che vengano generate successive nuove idee, soggette anch’esse a nuova selezione.
-È un processo ripetitivo basato su due stadi: il primo consiste nella
produzione di variazioni, che non è soggetta ad alcuna restrizione, ma che avviene in modo casuale; il secondo consiste invece nell’applicazione di vincoli, che procede alla eliminazione delle idee o dei progetti «non adatti» -> La selezione è guidata da vincoli che l’impresa pone.
-Produzione di idee, che è il cuore della creatività di soggetti biologici come uomini, creatività di gruppi e organizzazione. La produzione di idee è il primo passo ma necessita sempre anche della selezione di idee, vale a dire alcune idee possono essere accettate dal sistema, altre no. In che modo il sistema decide? Attraverso dei vincoli.
Creatività tipo 2:
-I vincoli sono il primo passo, decide qual è la produzione di idee. Si producono più idee creative con tipo 1 ovviamente, in cui non ci sono vincoli.
-In questo caso, i vincoli non operano nella fase di selezione, ma in quella di generazione delle idee: il numero di variazioni prodotte è infatti limitato dai vincoli trasmessi dalla fase precedente. La selezione avviene dunque in modo arbitrario tra un numero piccolo d’idee che sono state prodotte all’interno di vincoli.
-Più efficiente (evoluzione tipo lamarkiano) ma meno efficace, può essere prodotto un il numero di variazioni ammesse è limitato alle restrizioni trasmesse dallo stadio precedente o comunque consentite nel processo innovativo-> questo secondo tipo di creatività è più efficiente e meno efficace e si adatta meglio alle condizioni in cui si manifesta.

Creatività tipo 3:
- (Architettura a disegno multi-stadio) Si utilizzano alcuni vincoli per generare idee e altre per selezionare invece le idee migliori. Esiste quindi una specie di divisione del lavoro in cui alcuni vincoli vengono usati nel primo stadio e altri in quello successivo: secondo questo approccio i risultati dipendono da alcune idee che, dopo essere state generate nell’ambito di alcuni vincoli, vengono sviluppate attraverso un processo di revisioni successive guidate da nuove restrizioni, che affinano l’idea originale sulla base di criteri che vengono utilizzati in stadi successivi.
! L’idea è modificata alla luce dei nuovi vincoli.

Dobbiamo capire che tipo di creatività doppiamo usare: 1: max produzione delle idee, quella di tipo 2 riduce le risorse impegnate quindi tempo, soldi ecc; quella di tipo 3 vuole combinare le due modalità.

La creatività è dispendiosa

  • È uno dei processi più dispendiosi e se non c’è una giusta riserva di energia dopo un po’ viene abbandonato. È importante il processo creativo in un’organizzazione in cui la creatività è premiata è più facile.
  • Deve esserci qualcosa che motiva.
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4
Q

IL BRAIN-STORMING

A

-È lo strumento più importante del what if. Le idee sono l’elemento del brainstorming ma non possono essere sostitutive di esso.

Video Esempio

  • Esempio: IDEO sviluppa un concept trasformato in un prodotto con un processo molto sofisticato di brainstorming: Aeroporto Ginevra nell’esaminare cosa accade nel mondo dei voli aerei si rende conto che tutte le compagnie hanno abolito il pasto a bordo tranne che nei voli transcontinentali in cui viene offerto a pagamento e fuori dalla portata di chi vola. Si è anche capito che l’aeroporto deve offrire un’alternativa al pasto a bordo; tuttavia, uno dei problemi è quello del packaging. Un package innovativo non è semplice in questo caso. Seleziona in primis persone che partecipano al processo di brainstorming: nel giro di una giornata 1.800 idee diverse.
    1. Strumento più utilizzato: foglio e penna, la visualizzazione è sempre nei processi, si parte disegnando;
    2. Modelli tridimensionali (fase di prototipi ila fine) questi sono modi di sviluppare idee attraverso la concretezza. Posso anche fare dei manufatti, prendo della carta stagnola e costruisco quello che ho in mente. Questo serve come strumento di produzione di ulteriori idee, se io guardo qualcosa di realizzato artigianalmente, questo mio fa venire ulteriore idee;
    3. Contest, la gara: altro modo per stimolare la produzione di idee;
    4. Limite di tempo, che fa sì che le persone non si auto pongano dei vincoli ma che producano idee; in questa fase non ci si pone vincoli, si lavora sulle idee e sulle loro varietà, questa è una fase fondamentale del brainstorming;
    5. Ambienti diversi (passavano da una stanza ad un’altra) ma non solo, anche molto informali, richiamavano la scuola dell’infanzia, ambienti che richiamano l’idea del gioco perchè è nella situazione di gioco in cui mi libero dalle inibizioni e dai vincoli.
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Q

LE ATTIVITA’ NEL BRAIN STORMING

A

Dipende molto dalla preparazione, sono una piccola parte dalla esecuzione, il 90% dipende da come viene preparato l’efficace sta qui.
1. Le persone. Elemento fondamentale è la varietà, i processi di brainstorming implicano la varietà. Possiamo anche fare attività di brainstorming e partecipare noi, ma la cosa essenziale è che non siamo noi i protagonisti, noi siamo quelli che lo preparano e poi lo coordinano➞ Lavorare in gruppi. Maggiore numerosità migliore la qualità ma gestire gruppi numerosi è difficile (da 6 a 12 per noi con quelli esperti fino 20). Gruppi piccini e vari, non più d 12 e coinvolgere persone esterne come consumatori o parti terze imparziali.
2. La sfida, i partecipanti devono sapere bene cosa si chiede loro. Non si può dire vogliamo parlare dei pasti prendiamo i pasti devono essere sfidati a produrre delle idee, essere espliciti con loro, sapere dove si vuole arrivare perchè loro devono avere un obiettivo in testa, una sfida.
3. L’atteggiamento. Tema fondamentale: spesso funzionano male perchè c’è un atteggiamento sbagliato da parte di chi conduce il brainstorming, l’atteggiamento della “maestrina”, giudicante. Bisogna dire ai partecipanti che le cose che dicono devono essere le più pazze possibili, l’atteggiamento deve essere il più libero possibile. Regole: una voce alla volta, no filibustieri: 30 secondi a idea, fai vedere il tuo lavoro: sketch e stick figures, sospendere il giudizio (la valutazione avviene in seguito), costruire sulle idee degli altri, divertiti.
Video
“Ammettere di non avere idee è un ottimo contributo alla discussione” ➞ anche il non contributo è importante, questo è il modo in cui le persone non si sentono giudicate, anche il modo di essere lì è importante;
-Le obiezioni: se chi conduce non fa la maestrina, c’è sempre qualcuno che cerca di dirigere gli altri, che la fa e questa cosa non va consentita, altrimenti la maestrina compare. Compito di chi gestisce è eliminare vincoli quando questi vengono messi sul tavolo da qualcuno. Altro elemento importante è la gratificazione delle persone, le persone si sentono gratificate dal fatto che i loro interventi vengono considerati;
-Importante è aiutare le persone a costruire sulle idee degli altri: tu sei uno che continuamente produce idee a partire da quelle degli altri, ogni idea messa sul tavolo deve essere un modo di sviluppo di idee future, sennò non si arriva a 1.480 idee in un giorno. Se si fa un gruppo c’è coordinatore che scrive idee, interventi di max 30 secondi sennò diventa ingestibile ecc. comunque facciamo noi regole obiettivo è max produzione di idee;
4. L’empatia. Le persone sono ispirate dalle persone. Entrare in empatia con il problema, un modo per farlo è personificare il problema e dire questa persona/cliente ha un problema, puoi vedere il problema dal punto di vista della persona invece che dell’azienda. Tanto più chi partecipa procede è in empatia, tanto più si ha qualità. Col DT non si vede il cliente come un target, ma come una persona reale con problemi reali, implica conoscere i clienti per i loro bisogni emozionali e razionali.
5. Gli stimoli (trigger question). È molto probabile che ci sia primo un giro in cui le persone hanno idee, e poi tutto si fermi. Affinché tutto non si fermi è necessario fornire continuamente stimoli. Vanno preparate in anticipo, non si improvvisano. Di solito si parte dal generico e si va sullo specifico, si va da situazioni ampie scendendo sempre più nello specifico, qualche volta se non posso creare delle condizioni effettive si preparano attuali come le trigger cards, vere e proprie schede che riportano o foto o questione, e che introducono nuovi stimoli. Molto spesso è importante magari raccontare una storia, una situazione…citazioni…tutto ciò che aiuta le persone a
immedesimarsi in un contesto. Le trigger questions vanno preparate prima delle sessioni e incorniciate in una sequenza costruttiva, per svilupparne di effettivi: usare frasi catalizzanti e storie, metti in discussione le tue assunzioni, esplora gli estremi (scenari estremi possono trincerare pensieri nuovi), cambia chi fa cosa (molte delle innovazioni più di successo derivano dal mutare dei ruoli chiave nella value chain), esplora scenari tecnologici e trend, pretendi di essere qualcun altro in un’industria diversa dalla tua, stare nel futuro e tornare indietro.
6. L’approccio SCAMPER. Tra tutti i tipi di trigger questions, ce ne sono alcune che derivano da questo approccio che consiste nel fornire stimoli che aiutano a sviluppare delle idee in modo concreto. Chiamato SCAMPER dalle iniziali delle parole che sono Sostituire-Combinare-Adattare-Modificare-Proporre altri usi-Eliminare-Riarrangiare.
Sostituire: cambiare relazioni tipiche di un problema, tra prezzo e tempo, ad esempio, oppure tra prezzo e temperatura. Sostituire è un modo per generare idee: Cosa altro? Chi coinvolgere? Quale processo? Quale materiale? … Solo alcuni degli elementi del processo che posso sostituire, ognuno mi porta ad un’idea innovativa diversa).
↳ Es: pizza Hut, come ha fatto poi Domino’s pizza a diventare catena pizzerie più grande al mondo? Caratteristica è che non ha pizzeria ma solo forni, l’idea era non avere ristorante perchè costa tanto e soltanto spedire pizze.
Quando è nato Domino’s pizza però non era come ora il livello di consegne a domicilio, non era previsto e domino’s ha deciso di scommettere in questa cosa, cambiando relazione tra prezzo e pizza: ha sostituito variabile qualità e ambiente con variabile temperatura, unico modo per garantire al cliente che mangerà qualcosa che è buono e

la pizza arriverà calda (al tempo era la principale preoccupazione) è garantire che pagherà in funzione del tipo di temperatura in cui arriva la pizza➞ il cliente si è sentito garantito e quindi ha acquistato: proxy temperatura è il tempo tra l’ordine e il momento in cui arriva. Domino’s ha studiato quanti min erano necessari affinché la pizza arrivasse effettivamente calda.
Combinare: prendere gli elementi di un mondo e inserirli all’interno del mondo che mi interessa. Cosa mescolare? Come unire? Quali funzioni unire? Quali attività? (Es. Walkman Sony ha dato poi via al modo che tutti usiamo per sentire la musica. La componente più voluminosa della radio è l’altoparlante… ottengo una delle più straordinarie innovazioni del secolo scorso).
Adattare. Simile da adattare? Contesti diversi che possono essere adattati al mio. (Es. E se la colla fosse inserita nel foglio? Post it intuizione dipendente 3M, che invece di avere foglio e la colla si poteva rendere colla parte del foglio, modificando la colla).
Modificare. Prendere un prodotto/servizio o concetto e alterarlo, ad esempio scomponendolo. Modificare colore? Forma? Dimensione? Relazione tra le parti? Se parliamo di servizio considereremo altri attributi. (Es. staccare componente che dice il peso dalla bilancia).
Proporre altri usi. Posso usare cose diverse per ottenere stessi risultati (Es. Pale per cucinare).
Eliminare. Es. Sedia ha le gambe e ha bisogno di un pavimento. Ogni sedia è associata a un tavolo non sempre ma comunque, che succede se prendo le gambe e le elimino? Elimino il pavimento che è l’unico elemento che ho relazione con le gambe. Che succede? Tante cose magari uso altro elemento che c’è e collegarlo es. tavolo ma posso anche ottenere dei vantaggi
Riarrangiare. Es. ingegnere chiamato per risolvere problema tecnico, trasferire impianto da porta che va però abbattuto, si ritrova insieme a imprenditore e consulenti ad affrontare il problema e vengono in mente solo soluzioni impraticabili, si era portato con sé l’ingegnere figlio
di 10 anni perchè scuola chiusa. Sviluppa metodo poi metodo Triz: metodo per risolvere problemi impossibili, teoricamente molto completo ma R di riarrangiare fa parte di quel metodo e il bambino diventa famoso in Russia; viene incarcerato per non rivelare il metodo al nemico, quando esce dal carcere va in USA e scrive. L’unica cosa intorno casa era la neve e pensa che l’unica soluzione è costruire una montagna di neve e da lì far uscire (pressione su ghiaccio temperatura scende e a poco a poco si scende).
7. La facilitazione. Ogni processo creativo richiede uno dei facilitatore che ha un ruolo di creare le condizioni necessarie affinché il processo funzioni bene. Le considerazioni chiave sono aumentare la fiducia, mantenere il ritmo e variare le attività individuali e di gruppo, Intanto
a. la fiducia all’interno del gruppo, clima positivo;
b. i tempi e i ritmi, facilitatore ha il compito di far sì che il ritmo sia quello appropriato, non troppo lento o troppo veloce. Un tempo troppo serrato crea ansia, mentre tempo troppo blando crea demotivazione;
c. è quello che passa dal lavoro individuale al lavoro di gruppo, il facilitatore chiede di sviluppare in modo autonomo l’idea, è un facilitatore che scandisce il passaggio da lavoro individuale. Quello di gruppo e che si rende conto che la creatività si sta esaurendo e usa meccanismi di gioco per cerare condizioni creative.
8. Follow up: il risultato di un processo di brainstorming non sono le soluzioni, non quello che abbiamo chiesto, riceviamo la materia prima per arrivare alle soluzioni, solo delle idee. Le sessioni di brainstorming possono cadere vittime di due errori: la sbagliata caratterizzazione degli output come concetti (l’output sono idee col potenziale di essere combinate in interessanti e coerenti nuovi output).

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Q

ONLINE BRAINSTORMING

A

-Diventato popolare perchè a partire da questo secolo si è iniziato a usare internet anche per i processi creativi (e qualcuno ha iniziato a pensare che internet renda più creativi i processi di brainstorming, mentre altri pensano il contrario).
-Caratteristiche un po’ diverse: si è sviluppato perchè secondo alcuni l’online brainstorming rende più efficace la produzione quantitativa di idee, 20-40 idee in una sessione tradizionale, in online 100.
-Non tutte le attività di brain-storming vengono considerate efficaci:
• Numero di idee per persone;
• numero di persone che generano idee;
• Qualità complessiva delle idee;
• Livello di soddisfazione dei partecipanti (perchè partecipando tutti o quasi, a quel punto tutti si sentono soddisfatti e questo fa aumentare il livello di autostima, essenziale nei processi creativi, senza autostima difficilmente si innesca un processo creativo).

Gli svantaggi del Brainstorming
-Vi sono peraltro alcuni elementi negativi:
• La complessità di gestione: oltre alle difficoltà tradizionali come la difficoltà a identificare persone e complessità nel momento della gestione operativa, c’è tutta la parte di preparazione che è più complessa, che nasce dal fatto che:
1. si usano strumenti informatici e;
2. dalla resistenza che questi strumenti provocano in molte persone.
• Coordinamento di un team remoto.
• Sovraccarico di informazioni: le informazioni non vengono controllate da noi e le persone possono essere sovraccaricate, sommerse e non sanno gestirle.
• Occorrono in generale più regole e più struttura.

Le due tipologie di online brainstorming

  • Ci sono due grandi categorie di brainstorming online:
    1. Brainstorming Sincrono: in cui i partecipanti si riuniscono in modo virtuale da posizioni geografiche diverse, ma nello stesso tempo, e interagiscono oralmente e tramite immagini -> interazione orale;
    2. Brainstorming Asincrono: in cui i partecipanti si riuniscono in modo virtuale da posizioni geografiche diverse, in tempi diversi, interagendo attraverso comunicazioni scritte -> Si usa molto quando si vuole lavorare con grandi gruppi, rende il bw più facile visto che ogni partecipante possa partecipare senza dover gestire un gruppo di 50 persone, ma si può usare anche per piccoli gruppi);
  • Talvolta le due modalità vengono messe in sequenza, prima una e poi l’altra.

Brainstorming sincrono

  • Approccio tradizionale, in cui le regole sono molto simili a quelle di una riunione fisica;
  • Viene quindi nominato un moderatore, che coordina le attività seguendo l’approccio tradizionale;
  • Le idee vengono raccolte e trascritte elettronicamente attraverso l’utilizzo degli strumenti elettronici disponibili.

Online brainwriting
D’ora in poi ci concentreremo su questa tipologia:
-Grandi gruppi di partecipanti ma anche piccoli;
-Possibilità di lavorare senza vincoli di tempo o di spazio;
-Si può contribuire con le proprie idee in momenti diversi.

Vantaggio brainwriting

  1. Eliminazione dei blocchi alla produzione di idee;
  2. Possibilità di anonimato;
  3. Incremento della diversità e della qualità delle idee;
  4. Riduzione dell’effetto di «downward».
  5. Eliminazione di blocchi alla produzione di idee:
    - I blocchi dipendono dall’invadenza dei partecipanti dominanti, magari perchè hanno personalità dominante o perché parlano in modo eccessivo nonostante la regola dei 30 sec, e diventa difficile bloccarli senza avere atteggiamenti punitivi (che non funzionano);
    - Sono generati dal processo per cui è necessario parlare a turni, in tempi ristretti;
    - Alcuni partecipanti possono occupare un tempo eccessivo;
    - Problema dell’autocensura: una persona non parla perchè ha paura di essere giudicata;
    - Alcuni tendono ad avere un approccio passivo, sia per il problema dell’autocensura sia perchè si usa troppo la parte sx del cervello.
  6. Possibilità anonimato:
    -Nel brainwriting è possibile utilizzare due modalità differenti:
    a. Identificazione della fonte di ogni contributo:
    • confronto con gli altri e tendenza all’effetto di «upward» -> che vuol dire costruire una prestazione migliore rispetto a quello che fino a quel momento c’è stato perchè c’è un fenomeno di emulazione; nasce dal momento competitivo, cerco di superare le prestazioni fin qui ottenute, e questo è possibile se ogni contributo viene identificato;
    • impossibilità di un comportamento opportunistico-> rischio, ed è per questo che alcune persone decidono di non dare un contributo e di fare leva sul contributo degli altri;
    b. Mantenimento dell’anonimato:
    • le persone con uno status «inferiore» partecipano senza inibizione;
    • quando le idee vengono votate non si è giudicati dagli altri;
    3) Incremento della diversità e della qualità delle idee:
    -Nel brainstorming di tipo sincrono (tradizionale o on-line) ci può essere uniformità;
    -Nella fase generativa i partecipanti sono maggiormente incoraggiati a offrire un’ampia varietà di idee -> Perché se sto facendo una discussione di gruppo online o fisica il fatto che qualcuno reagisce immediatamente alle idee degli altri crea un allineamento, invece nel brainwriting i partecipanti sono incoraggiati a fornire una maggiore varietà.
    -Le idee vengono tutte archiviate e si genera un archivio permanente delle idee, e possono essere ricercate e meditate in una fase successiva ed elaborate ulteriormente -> le idee vengono archiviate, cosa che non viene fatta nel brainstorming tradizionale: si scrivono nella lavagna e non tutte vengano raccolte, per due motivi:
  7. il moderatore fa fatica;
  8. alcuni frammenti possono non essere rilevati.

4) Riduzione dell’effetto di downard:
- Durante le sessioni di brainstorming tradizionale un rischio è l’appiattimento sulle posizioni più mediocri (downward);
- Quando i partecipanti possono ragionare a freddo sui contributi altrui, tendono a migliorare la propria performance;
- Appiattimento su posizioni più mediocri, ma perché ci si appiattisce su quelle mediocri e non su quelle migliori? Qual è il meccanismo sociale che porta a questo? Perchè delle più ovvie sono quelle meno dirompenti, meno divisive, mentre se porti fuori un’idea originale è ovvio che questa divide -> raccoglie un maggior numero di consensi, questo effetto viene molto ridotto col bw perchè non entra in gioco l ‘appiattimento di tipo sociale.

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Q

ALCUNI CONSIGLI OPERATIVI

A
  1. Assicurarsi che tutti i partecipanti possano esprimersi
    Verificare che i membri del team si sentano a proprio agio nel lavorare in remoto. Se qualcuno non è a proprio agio, aiutare chi ha problemi: va identificato in anticipo e supportato e garantire che tutti abbiano accessibilità alle piattaforme
  2. Definire nel dettaglio il problema da risolvere
    Prima di iniziare, essere certi che tutti i partecipanti abbiano le informazioni necessarie, i membri del team devono condividere gli obiettivi nel dettaglio ed è bene avere una riunione in videoconferenza preparatoria.
    ! Quanto più gli obiettivi sono chiari, tanto più è efficace il processo e questo è il motivo per il cui spesso si parte con una videoconferenza con tutti in presenza che serve a dare informazioni per partire.
  3. Generare ed elaborare le idee altrui con metodo
    -Il brainstorming online consiste nel proporre idee per iscritto e poi nel lavorare sulle idee di tutti -> I membri del team possono lavorare anche successivamente alla fase di produzione, e questo è il motivo per cui il processo di brainwriting potrebbe continuare per settimane: deve essere stabilito un tempo limite, ogni sessione deve durare max 1.30h anche se i partecipanti a volte possono continuare a pensarci in modo individuale dopo.
    -Ogni intervento scritto da parte di un membro del team porta a ulteriori idee e proposte, e questo processo consente al team di approfondire ulteriormente il problema.
  4. Definire le tempistiche
    -Stabilire un arco temporale realistico entro cui completare la sessione e cercare in ogni caso di non superare l’ora e mezza di lavoro. Talvolta si consente ai partecipanti, una volta che la sessione è finita, di elaborare ulteriormente.
    -Spesso le persone sono demotivate a partecipare a progetti senza tempistiche definite, è necessario assicurarsi che nessun membro sia scontento delle tempistiche, tutti devono essere d’accordo con la scadenza sennò la persona non sarà contributiva.
  5. Mostrare le idee di tutti in un’unica «lavagna» (è necessario dotarsi di strumenti di condivisione)
    -Molto importante è la condivisione di tutte le idee, le idee prodotte da ogni partecipante vanno condivise in un’unica lavagna virtuale, ed è importante che la lavagna sia accessibile a tutti: tutti devono avere accesso alle idee degli altri.
    -L’ideale è essere in grado di commentare e modificare le idee altrui in modo visibile anche agli altri.
  6. Definire il processo da utilizzare
    -è importante definire le fasi per la sessione di Bw da remoto. Ad es.:
  7. Prima fase: videoconferenza con i partecipanti per spiegare il problema e i principali criteri di design;
  8. Seconda fase: sessione interattiva per verificare la conoscenza degli strumenti;
  9. Terza fase: scelta della piattaforma per la generazione delle idee;
  10. Quarta fase: raccolta e raggruppamento delle idee per similarità;
  11. Quinta fase: videoconferenza di chiusura e di ringraziamento.
  12. Scegliere gli strumenti di comunicazione
    -È importante definire quali strumenti utilizzare per la sessione di Bw da remoto. Ad es. Piattaforme con cui ci sentiamo a nostro agio, ma non i social network perchè sono aperti a tutti e creano imbarazzo:
    • Blackboard Collaborate
    • Micorsoft Teams
    • Google Meet
    • Varie app per Bw
    • Messenger
    • WhatApp
  13. Selezionare le tecniche di Bw
    -Vi sono molte tecniche che vengono utilizzate nelle sessioni di Bw. Le più utilizzate sono:
  14. Collaborative brainwriting;
  15. 6-3-5 brainwriting.
    -Entrambe le tecniche possono essere utilizzate sia in un contesto fisico, sia in un contesto virtuale.
    Sono le due tecniche più usate, nate nel contesto fisico come strumenti di brainstorming di tipo fisico, e poi sono state adottate dal brainstorming online, quindi possiamo anche usarle se scegliamo di fare un brainstorming di tipo fisico.
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8
Q

COLLABORATIVE BRAIN WRITING

A
  • La sessione comincia ricordando brevemente come si svolgerà l’attività, e prosegue poi con una domanda o un problema da parte del facilitatore.
  • I partecipanti postano le proprie idee sulla lavagna, immediatamente o nell’arco di un tempo definito, ad esempio un’ora o un giorno, e ogni partecipante posta le proprie idee, legge quelle degli altri, le commenta, propone nuove idee, e così via.
  • I vantaggi di questo metodo sono l’estrema flessibilità e la possibilità di generare idee creative senza pressione e senza una scadenza ravvicinata.
  • > Simile alla tradizionale, comincia ricordando come si svolgerà l’attività e gli obiettivi, di solito si comincia con una domanda o problema. La differenza rispetto al brainstorming di tipo tradizionale è che si usa la scrittura. Si lavora sulle idee degli altri. Si può decidere di non usare scadenze, ma di lavorare con calma addirittura nella asincrona non contemporaneo.
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Q

6-3-5 BRAINWRITING

A
  • Una variazione, molto popolare del Collaborative Bw;
  • Si svolge con un gruppo di 6 persone, ciascuna delle quali produce 3 idee in un tempo di 5 minuti (Obbligo di produrre tre idee). Le 3 idee vengono «passate» ad un altro, il quale ha 5 minuti per elaborare sulle idee di quello precedente, aggiungendo 3 nuove idee.
  • Il processo viene completato dopo sei round, in modo che il ciclo sia completo.
  • > Ogni partecipante in totale produce 18 idee, questa è quella più popolare qualche volta qualcuno la rende più complicata ed aumenta il numero dei partecipanti. Processi di online brainstorming in genere vengono definiti in grado di produrre grandi quantità di idee. Il processo finisce dopo i sei round, cioè dopo che ognuno ha passato sei volte.
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Q

IL CONCEPT DEVELOPMENT

A
  • Il concept development è l’arte di scegliere le migliori idee dal brainstorming, assemblarle in soluzioni e poi valutarle usando sia i criteri dei clienti che di business.
  • Si basa sul numero di idee che abbiamo soddisfatto, questo è il momento del o delle soluzioni, quasi sempre si arriva a più soluzioni alternative che possono portare a fare anche più di una proposta. Le idee migliori sono quelle suscettibili di un interesse da parte del cliente.
  • Il momento in cui si selezionano le idee migliori, per arrivare ad una pluralità di concetti.
  • > i concetti a cui si arriva nel bs possono essere molto diversi tra loro poi qui li metto insieme, il concept development è anche una fase creativa: ho mattoncini che devo aggregare. Ma c’è anche una parte di Razionalità: si torna a essere più manager in quanto bisogna pensare quali soluzioni hanno più un senso per il consumatore.

-I passi necessari sono:
1. Analizzare i risultati del brainstorming votando le idee:
Analizzare le idee, capire quali hanno senso e selezionare quelle migliori di altre. Es. votare idee con bollini di diversi colori con significati diversi per capire quelle più votate. La votazione deve essere individuale sennò si sente la pressione degli altri (sono processi individuali, sono sociali, ognuno su base della propria individualità e sensibilità vota) e poi raggruppare maggiormente le idee più votate.
2. Selezionare e organizzare le idee più votate, ovvero raggrupparle per similarità. Le idee che non sono state votate da nessuno vengono scartate, mentre quelle più votate si selezionano.
Per organizzare le idee: Elimina le ridondanze, Metti le idee simili l’una accanto all’altra, Guarda cosa manca e aggiungi idee dove possibile, Fai un elenco dei temi che emergono, stabilisci le priorità utilizzando i criteri di progettazione e Metti i protagonisti delle idee e dei temi indispensabili

  1. Dare priorità alle idee, usando la Mappa delle priorità tramite la quale si scelgono le idee. Selezione idee che siano in linea con i criteri di design che abbiamo identificato.

Effort: sforzo che ci vuole per realizzarlo, in qualche modo bisogna tenere conto della fattibilità tecnica. Anche se grande effort se stanno nell’area di interesse non le scarto, ne parlo col committente. Area vede è area prioritaria.

  1. Identificare le «ancore»: le idee guida intorno alle quali si può lavorare per creare un concept, intorno al quale aggrego le idee, è l’inizio della soluzione. Ha valore per il cliente? Fattibilità? Coerente con cultura e posizionamento del cliente? Se tutto torna ha senso portare avanti.
    Scegli 5-12 temi da usare come ancore per i diversi concept.
  2. Formare i concetti iniziali, combinando diversi elementi emersi dal brainstorming, bilanciandoli, connettendoli e proporzionandoli.
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