6. Dall'unità d'Italia alla breccia di Porta Pia Flashcards
(20 cards)
Cosa intendeva D’Azeglio con “Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”?
Indica la debolezza della nuova nazione italiana e che il processo di unificazione non era completo.
La frase sottolinea la necessità di costruire un’identità nazionale dopo l’unificazione.
- solo 8 cittadini su 1000 erano in grado di parlare italiano
Che cosa si intende con questione meridionale?
Il dibattito sulle ragioni del sottosviluppo economico e sociale dell’Italia del sud dall’unità a oggi.
- Il Sud era meno sviluppato, più povero e con meno infrastrutture rispetto al Nord.
- La miseria e l’inefficienza dello Stato portavano ad un aumento della criminalità e a una guerriglia condotta da disperati ed ex soldati borbonici al Sud.
guerriglia = opporsi ad un nemico
Perché i contadini siciliani si ribellano a Garibaldi dopo aver combattuto con lui contro i Borboni?
A causa di promesse non mantenute, tensioni con le élite locali, conflitti interni e disordini post-rivoluzionari.
Questi fattori hanno contribuito a creare un ambiente di instabilità e insicurezza che ha portato a una rottura tra Garibaldi e alcuni settori della popolazione siciliana
Che cos’è il brigantaggio e quali sono le sue cause?
Forme di banditismo armato al sud, assumendo spesso le connotazioni di una rivolta popolare, aggravato da:
* aumento delle tasse insostenibile per i contadini
* privatizzazione delle terre statali a vantaggio dei proprietari terrieri
* istituzione del servizio militare obbligatorio di massa
* presenza di ex soldati borbonici
* aiuto e sostegno (materiale e ideologico) dello Stato pontificio.
Chi sono i protagonisti del brigantaggio postunitario?
Con l’appoggio dei Borbone in esilio e del Papa, la ribellione fu condotta principalmente da contadini, legittimisti (fedeli ai Borbone) ed ex militari borbonici, disertori ed evasi dal carcere che, spinti da problematiche economiche e sociali, si opposero alla politica del nuovo governo italiano.
A questi nel primo anno del conflitto si aggiunsero militari di professione, di fede legittimista, assoldati dalla corte borbonica in esilio a Roma
Quali sono le conseguenze della “guerra civile” combattuta nell’Italia del sud tra il 1861 e il 1870?
Negli anni successivi, molti furono costretti ad emigrare. Molti emigranti del Sud, sfuggendo dalle zone più povere, arretrate e criminose d’Italia, diffusero all’estero lo stereotipo degli italiani “mafiosi”.
La “guerra civile” nel sud Italia tra il 1861 e il 1870 portò a:
1. Repressione Violenta: Il governo italiano usò l’esercito per combattere i briganti, causando molte vittime e distruzione.
2. Povertà e Devastazione: La guerra danneggiò l’economia agricola e commerciale, impoverendo ulteriormente il Mezzogiorno.
3. Emigrazione di Massa: Molti meridionali emigrarono verso le Americhe e altre parti d’Europa per cercare migliori condizioni di vita.
4. Questione Meridionale: Le divisioni tra nord e sud Italia si accentuarono, con il sud ritenuto arretrato rispetto al nord.
5. Rafforzamento dello Stato: Il potere centrale si consolidò, ma con misure repressive che limitarono le libertà civili.
6. Memoria Storica: Il conflitto lasciò un segno profondo nella memoria collettiva, con alcuni briganti mitizzati come eroi popolari.
In che senso si può parlare di guerra civile al sud?
L’azione delle bande è stata definita, a seconda del punto di vista:
- brigantaggio secondo la storiografia prevalente
- rivolta, o guerra civile, secondo** la storiografia revisionista meridionalista**
Revisionista = c’è bisogna di una revisione. Revedere le causi e le modalità di questa conflitta. Meridionalista = difendeva gli idee meridionali
Che cos’è la Legge Pica?
Legge speciale non solo contro i presunti e briganti ma anche i loro parenti e semplici sospetti di collaborazione coi briganti (gli affidava al giudizio dei tribulnali milittari)
Qual è la prima capitale del Regno d’Italia? Perché?
Torino, perché Roma era ancora sotto il controllo del Papa.
+ Torino era la capitale del regni di Sardegna
Che cosa si intende con questione romana?
si riferisce al conflitto tra il Regno d’Italia e la Chiesa cattolica riguardo al controllo di Roma e dello Stato Pontificio
Roma, “necessaria capitale” dice Cavour
roma protetta dalla Francia di Napoleone III.
Qual è la posizione della Chiesa nei confronti del neonato Regno d’Italia?
La Chiesa non riconosceva il Regno e lo condannava, vedendo la democrazia come distruttrice della giustizia e della ragione.
La Chiesa cattolica, guidata dal Papa, si oppose fermamente al neonato Regno d’Italia. Dopo l’annessione di Roma nel 1870, il Papa si dichiarò “prigioniero” in Vaticano, rifiutò di riconoscere il nuovo Stato italiano e vietò ai cattolici di partecipare alla politica italiana (Non Expedit). Questa posizione durò fino ai Patti Lateranensi del 1929.
Perché si ricorda papa Pio IX?
Pio IX pubblicò anche un Sillabo, in cui elencava i principali errori dell’epoca, tra cui la libertà di culto e di opinione, il razionalismo, il socialismo, il liberalismo e il matrimonio civile.
→ tanti speravano che il Papa morisse, provarono da ucciderlo, il Papa decapitava quella gente
Che cos’è il non expedit?
“non conviene, non è opportuno” (votare): cattolici non potevano partecipare alla vita politica
→ il Papa Pio IX diceva; non partecipare alla vita politica degli italiani, deve rimanere esterne se voleva essere un bravo catolico
Che cos’è, come si svolge e che risultato ha la Terza guerra d’indipendenza?
Dopo l’unificazione, il Veneto appartiene ancora all’Austria. L’Italia non riesce ad avere un esercito migliore che gli altri paesi, ma grazie al suo alleato, la Prussia, la guerra fu rapidissima e vittoriosa. Il Veneto è così per l’Italia.
Chi ha detto “Obbedisco”? Di che cosa si tratta?
Obbedisco è un telegramma da Garibaldi. È una riposta al generale La Marmora. Garibaldi obbedisce di fermare l’avanzata verso il Trentino.
Chi ha detto “O roma o morte!”? Di che cosa si tratta?
è il motto di Garibaldi
- Quando è tornato in Sicilia e voleva guidare una nuova spedizione su Roma, qualcuno ha gridato: ‘O Roma o morte’, e Garibaldi l’ha preso come motto.
Questo grido di battaglia simboleggiava il suo impegno irrevocabile per la liberazione di Roma e la sua determinazione a raggiungere l’obiettivo, anche a costo della vita. Era un richiamo alla volontà di Garibaldi di lottare fino alla fine per l’unità nazionale italiana e per conquistare Roma, all’epoca ancora sotto il controllo dello Stato Pontificio.
Qual è la situazione politica dell’Italia postunitaria?
c’è la Destra Storica e la Sinistra Storica, tutte le due non sono anticapitaliste
Destra:
- elitaria e guarda con sospetto alla rivoluzione industriale
- resta legata all’idea che sia l’agricoltura che rende ricca una nazione
Sinistra:
- promuove modernizzazione
- rende obbligatoria l’istruzione elementare
- allarga il diritto di voto a tutti i maschi che abbiano fatto le elementari o possano pagare una tassa di voto
Qual è la situazione economico-sociale dell’Italia postunitaria?
Profonde disparità economiche: Nord industrializzato, Sud agricolo con povertà e analfabetismo.
Solo nel Nord-Ovest d’Italia ci sono dei capitali disponibili (Lombardia, Piemonte e Liguria). Da qui parte la rivoluzione industriale italiana.
Le classe dirigenti del Sud e dell’ex-Stato della Chiesa (Stato Pontificio) non hanno idea dell’economia e non fanno investimenti → non c’è una rivoluzione industriale
Dopo l’unificazione italiana, l’Italia affrontò una situazione economica e sociale complessa, caratterizzata da una persistente povertà, un’economia agricola arretrata e disuguaglianze regionali. Le condizioni di vita erano difficili per la maggior parte della popolazione, soprattutto nel Mezzogiorno, dove la povertà e il sottosviluppo erano diffusi. La mancanza di riforme sociali e la lenta industrializzazione contribuirono a mantenere le disparità economiche e sociali.
Che cosa contraddistingue la rivoluzione industriale in Italia?
Iniziò tardi, concentrata nel Nord, con settori come il tessile e la siderurgia.
- città come Milano, Torino, Genova sono centri industriali
- il sud rimase in gran parte escluso
- le ferroovie furono cruciali per sostenere lo sviluppo industriale e unificare il mercato interno
- le politiche governative protezionistiche cercarono di sostenere l’industria nazionale, ma la corruzione e la burocrazia inefficiente rappresentarono ostacoli significativi
Che cos’è la Breccia di Porta Pia e quali sono le sue conseguenze?
Vittorio Emanuele aveva scritto a papa Pio IX di rinunciare al potere temporale. Ma il papa non obbedisce dunque le truppe italiane entrarono** il 20 settembre 1870** a Roma. Così Roma è (parzialmente) annessa. I vincitori lasciano i perdenti governare la città (il papa e la curia), i quali continuano la loro propaganda contro lo Stato. I conflitti fra la Chiesa e lo Stato continuano e smettono nel 1929 con i patti Lateranensi (=accordo tra il Regno d’Italia e la Santa Sede), così il papa ha solo la città del Vaticano
La Breccia di Porta Pia è l’evento avvenuto il 20 settembre 1870 durante la Terza Guerra d’Indipendenza italiana, in cui le truppe italiane entrarono a Roma attraverso una breccia aperta nelle mura della città presso Porta Pia. Le conseguenze principali furono l’annessione di Roma al Regno d’Italia e la fine del potere temporale del Papa.
Il papa emanò una scomunica e non uscì dai Palazzi Vaticani per quasi sessant’anni.
