Canalopatie Flashcards

(27 cards)

1
Q

Domanda

A

Risposta

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Q

Quali sono le principali caratteristiche delle canalopatie muscolari scheletriche?

A

Sono disturbi rari caratterizzati da eterogeneità fenotipica e genotipica, causati da mutazioni nei geni dei canali ionici del sodio (SCN4A), cloro (CLCN1), calcio (CACNA1S) o potassio (KCNJ2 e KCNJ18). Presentano sintomi episodici e fluttuanti, spesso esacerbati da fattori ambientali.

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3
Q

Qual è la prevalenza dei sintomi nelle canalopatie muscolari scheletriche?

A

I sintomi iniziano nei primi anni di vita, sono cronici e influenzano significativamente la qualità della vita.

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4
Q

Quali fattori ambientali possono esacerbare i sintomi delle canalopatie muscolari scheletriche?

A

Freddo, stress, gravidanza, affaticamento e dieta ricca di potassio.

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5
Q

Quali sono i sottotipi di miotonie non distrofiche?

A

Miotonia congenita, paramiotonia congenita e miotonie dei canali del sodio.

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6
Q

Qual è la differenza principale tra miotonia congenita e paramiotonia congenita?

A

Nella miotonia congenita, la rigidità muscolare migliora con l’esercizio (fenomeno di ‘warm-up’), mentre nella paramiotonia congenita peggiora con l’esercizio sostenuto (fenomeno di ‘miotonia paradossa’).

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7
Q

Quali sono le mutazioni genetiche principali associate alla miotonia congenita?

A

Mutazioni nel gene CLCN1, che possono essere autosomiche dominanti (Malattia di Thomsen) o recessive (Malattia di Becker).

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8
Q

Quali sintomi sono tipici delle miotonie non distrofiche?

A

Rigidità muscolare, debolezza, affaticamento e dolore muscolare.

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9
Q

Come si differenziano le miotonie non distrofiche dalla distrofia miotonica?

A

Le miotonie non distrofiche non presentano debolezza muscolare grave o atrofia, al contrario delle distrofie miotoniche che coinvolgono anche sistemi multisistemici.

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10
Q

Quali sono le caratteristiche cliniche della miotonia congenita recessiva rispetto a quella dominante?

A

La miotonia congenita recessiva (Malattia di Becker) ha un fenotipo più grave con insorgenza precoce rispetto alla forma dominante (Malattia di Thomsen).

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11
Q

Qual è il gold standard per la diagnosi delle miotonie non distrofiche?

A

Il test genetico.

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12
Q

Quali test elettrodiagnostici sono utili per diagnosticare le miotonie non distrofiche?

A

EMG per individuare la miotonia elettrica e test di esercizio breve e lungo per caratterizzare ulteriormente la miotonia.

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13
Q

Quali caratteristiche si osservano nel test di esercizio breve per la miotonia congenita recessiva?

A

Una riduzione transitoria della CMAP maggiore del 10% con un rapido ritorno al valore di base.

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14
Q

Cosa indica una riduzione della CMAP maggiore del 40% nel test di esercizio lungo?

A

È considerata anormale e indicativa di paralisi periodica.

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15
Q

Come si presenta l’EMG in un paziente con miotonia non distrofica?

A

Scariche miotoniche diffuse nei muscoli prossimali e distali senza alterazioni dei potenziali delle unità motorie.

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16
Q

Quali sono i principali tipi di paralisi periodiche?

A

Paralisi periodica iperkaliemica, ipokaliemica e Sindrome di Andersen-Tawil.

17
Q

Quali mutazioni genetiche causano la paralisi periodica iperkaliemica?

A

Mutazioni nel gene SCN4A.

18
Q

Quali sono i sintomi tipici della paralisi periodica ipokaliemica?

A

Episodi di debolezza flaccida che si verificano solitamente durante la notte o al risveglio, spesso associati a bassi livelli di potassio sierico.

19
Q

Qual è la triade caratteristica della Sindrome di Andersen-Tawil?

A

Debolezza episodica, anomalie cardiache e caratteristiche scheletriche distintive.

20
Q

Quali farmaci sono comunemente utilizzati per gestire la paralisi periodica ipokaliemica?

A

Acetazolamide, diuretici risparmiatori di potassio e potassio orale durante gli episodi.

21
Q

Quali sono i trigger comuni per gli attacchi di paralisi periodica ipokaliemica?

A

Consumo di carboidrati, alcol, riposo dopo esercizio fisico e stress.

22
Q

Quali sono i sintomi clinici distintivi della paralisi periodica iperkaliemica?

A

Debolezza muscolare episodica, rigidità muscolare tra gli attacchi e aumento del potassio sierico durante gli episodi.

23
Q

Quali sono le opzioni terapeutiche principali per le miotonie non distrofiche?

A

Farmaci bloccanti i canali del sodio come mexiletina, ranolazina e lamotrigina, insieme a interventi non farmacologici come evitare i trigger e adattare lo stile di vita.

24
Q

Quali farmaci alternativi possono essere utilizzati per trattare le miotonie non distrofiche?

A

Ranolazina, flecainide e carbamazepina, tutti usati off-label.

25
Qual è l'importanza del monitoraggio ECG durante la terapia con mexiletina?
Valutare il rischio di aritmie pro-aritmogene, con controlli iniziali e annuali.
26
Quali sono i segni distintivi di una crisi di paralisi periodica iperkaliemica?
Insorgenza rapida di debolezza dopo esercizio fisico o digiuno, con rigidità muscolare e potassio sierico elevato.
27
Come si sviluppano la miotonia e la paralisi nella paralisi periodica iperkaliemica?
A causa di mutazioni che alterano l'inattivazione dei canali del sodio, causando un'eccessiva corrente di sodio in entrata e depolarizzazione persistente.