De Martino Furore Simbolo E Valore Flashcards

(35 cards)

1
Q

Che cos’è la “Presenza” in De Martino?

A

L’esserci (“da-sein”) come attitudine storica: partecipazione condivisa al patrimonio culturale, compito in divenire, non dato immutabile.

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2
Q

In cosa consiste la “Crisi della presenza”?

A

La labilità esistenziale dovuta al venir meno del senso del mondo come oggetto significante; rischio di alienazione e perdita di margine d’azione del soggetto.

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3
Q

Come avviene il “Riscatto della presenza”?

A

Attraverso l’auto-coscienza (presenza a sé) e i dispositivi simbolici (mito e rito) che trasformano la crisi in valore, offrendo un’esistenza protetta.

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4
Q

Qual è lo schema dialettico ricorrente nelle sue analisi?

A

Presenza → Crisi della presenza → Riscatto della presenza.

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5
Q

Che ruolo ha il mito secondo De Martino?

A

Dispositivo antropogenico e narrativo metastorico: proietta fuori dalla storia per dare senso al caos, strutturare valori.

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6
Q

Che funzione svolge il rito?

A

Attualizzazione viva del mito: abbassa la coscienza (catabasi), rielabora simbolicamente la crisi e riporta l’individuo (anabasi) nel presente.

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7
Q

Cosa si intende per “destorificazione”?

A

Tecnica mitico-rituale che libera dalla contingenza storica: si è nella storia “come se” non ci si fosse, interrompendo il flusso del divenire.

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8
Q

Che cos’è l’“Ethos del trascendimento”?

A

Ideale regolativo e principio di intellegibilità: tensione continua oltre la propria condizione, volto alla valorizzazione storica e culturale.

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9
Q

Qual è il contributo di Rudolf Otto (“Il Sacro”) su cui si basa De Martino?

A

Distinzione tra tremendum (intimorisce/respinge) e fascinans (affascina) nel numinoso, elemento irrazionale al centro dell’esperienza religiosa.

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10
Q

In che modo De Martino si discosta da Otto?

A

Sostiene che il fenomenologo non descrive l’irrazionale, e che il teologo deve indagare le motivazioni inconsce che spingono al sacro.

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11
Q

Come interpreta De Martino la religione?

A

Tecnica mitico-rituale di salvezza umana che arresta la crisi esistenziale e può generare anche simboli laici (fede storiografica).

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12
Q

Quale aspetto freudiano interessa De Martino?

A

Coazione a ripetere e rimozione: analogia con il rito come ripetizione attiva del passato per gestire l’angoscia.

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13
Q

Cosa riprende da Jung?

A

Riconoscimento del valore simbolico storico-culturale della religione, in continuità con Otto.

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14
Q

Qual è il contributo di Lévi-Strauss?

A

Analogia di simboli mitico-rituali in culture non in contatto; esempio dell’“incantesimo Cuna”.

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15
Q

Qual era il problema del naturalismo in etnologia secondo De Martino?

A

Approccio naturalistico riduceva le culture a oggetti preumani, confermando l’etnocentrismo occidentale e negando la storicità delle alterità.

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16
Q

Che cos’è l’“etnocentrismo critico”?

A

Prospettiva autocosciente della propria cultura, che rimette in discussione le categorie occidentali senza annullarsi nell’alterità.

17
Q

Quali sono le minacce per l’etnologia secondo De Martino?

A

Persistenza delle categorie occidentali, irrazionalismo/antistoricismo, relativismo abdicante che annulla l’osservatore.

18
Q

Quali sono le promesse dell’etnologia riformata?

A

Identificazione dei momenti critici dei regimi esistenziali, riforma radicale, ampliamento della coscienza storica tramite il confronto con l’alterità.

19
Q

Chi era lo sciamano nel “Mondo Magico”?

A

Operatore magico-rituale che assume il male della comunità, attraversa l’abisso della crisi (olon) e riemerge per reintegrare il gruppo.

20
Q

Che cos’è l’“olonismo”?

A

Stato di trans in cui lo sciamano perde la separazione Io-mondo, con possessione e sdoppiamento, accessibile tramite rituali come il rullo di tamburi.

21
Q

Qual era lo scopo dell’équipe interdisciplinare in Lucania?

A

Integrare competenze di psichiatri, etnomusicologi, cineasti, sociologi, antropologi per un’etnografia di gruppo integrata.

22
Q

In cosa consiste il “folklore progressivo”?

A

Espressione culturale delle lotte di emancipazione delle masse popolari; elementi attivi per educazione e formazione politica.

23
Q

Di cosa tratta “Morte e Pianto Rituale”?

A

Analisi del lamento funebre lucano come rito codificato in due fasi (ebetudine e esplosione del dolore) per reintegrare il lutto.

24
Q

Che fenomeno studia “La Terra del Rimorso”?

A

Il tarantismo: manifestazione isterica esorcizzata da rito musicale-coreutico (pizzica) e trance danzata.

25
Qual è il tema centrale di “Sud e Magia”?
Magia come tecnica quotidiana di aggiramento della crisi in un mondo già storicizzato, non più fondativo.
26
Come definisce De Martino il “furore”?
Emozione irrelata, violenta e caotica, priva di valore, che si manifesta in crisi collettive e scompare senza traccia.
27
Quali esempi di furore analizza De Martino?
Contadini lucani (violenza senza progetto) e rivolta giovanile a Stoccolma 1956 (rivolta anarchica senza capo né scopo).
28
Qual è la funzione del simbolo secondo De Martino?
Dispositivo rituale che incanala il furore in valori: esemplificato dal Capodanno arcaico babilonese come rituale di fondazione.
29
Cosa mostra il simbolismo sovietico?
Bisogno di cerimonie laiche post-rivoluzionarie (matrimoni rossi, Ottobrate) come surrogati rituali per sostituire i riti religiosi.
30
Come definisce l’apocalisse De Martino in “La fine del mondo”?
Non solo catastrofe: fine di un tempo, afflizione storica, e speranza di un nuovo inizio, simile al significato di Capodanno.
31
Cosa intende per “umanesimo etnografico”?
Progetto di un Occidente post-religioso che forgia nuovi valori senza mediazione divina, basato su autocoscienza storica.
32
Cosa significa “indugiare” nella crisi?
Crogiolarsi passivamente nella crisi senza agire; invito a prendere posizione etica e ontologica.
33
Qual è la differenza tra “Il Mondo Magico” e “La Fine del Mondo”?
Nel primo crisi pre-fondativa → eccesso semantico; nel secondo crisi post-fondativa → difetto semantico del mondo.
34
Come criticava Croce De Martino?
Negava la storicità dei popoli 'primitivi', definendoli legati alla natura anziché alla storia; considerava la magia un negativo da eliminare.
35
Quale percorso politico fece De Martino?
Iniziale adesione al fascismo come Stato etico hegeliano, poi passaggio al marxismo e iscrizione al PCI, criticato per gli studi su magia.