Introduzione Alla Filosofia Generale Flashcards
(22 cards)
Qual è la differenza tra mythos e logos?
Il mythos è un racconto di fantasia, antropomorfo e ancorato al particolare
Il logos è un discorso razionale che tende all’universalità, basato su argomentazione e confutazione
Mythos( racconto, parola)
Logos (discorso, parola)
Come si definisce la morale?
L’insieme di valori e principi condivisi collettivamente che distinguono il bene dal male a cui il soggetto fa riferimento per conformarsi ad un particolare comportamento.
Come si distinguono morale ed etica?
Morale: dal latino mores (costumi) codifica di norme condivise esternamente (leggi religiose, leggi sociali)
Etica: dal greco ethos (costumi) riflessione speculativa sul comportamento. Giudizio razionale interno dell’individuo
Cos’è la filosofia morale?
Disciplina che formula interrogativi sulla vita morale e cerca risposte universali tramite indagine razionale, indagando la condotta e la distinzione tra bene e male
Perché si considera la nascita della filosofia a partire dal passaggio da mythos a logos?
Perché i primi filosofi greci abbandonano il racconto mitico in favore del discorso razionale, ipotizzando di poter conoscere universo e anima attraverso indagine razionale e confutazione
Che relazione c’è tra pensiero, linguaggio e realtà?
Il linguaggio rispecchia ,a realtà ma può ingannare per ambiguità (ceci n’est pas une pipe. Magritte). Occorre un’indagine sistemica su come le parole si riferiscono alle cose.
Perché si afferma che “le parole non sono mai innocenti”?
Perché costruiscono il mondo e riflettono i contesti sociale. Le scelte linguistiche Modellano la percezione della realtà
Cosa intendono gli antichi per “mythos e logos o come talismani contro la morte”?
Entrambi stabilizzano l’esperienza umana ed offrono protezione simbolica contro l’ignoto, seppur in maniera diversa.
Cos’è l’auto-evidenza per la Arendt?
È la forza cogente degli enunciati morali percepibili direttamente dall’anima (con “è così” anziché “tu devi”), senza necessità di dimostrazioni
In che senso la filosofia morale tradizionale definisce il male come assenza?
Il male viene percepito come un’assenza di bene o di essere, un deficit ontologico piuttosto che una realtà positiva. Il problema ontologico del male è la difficoltà di spiegare il male solo come privazione, poiché ciò rimanda ai principi metafisici dell’“essere” e del “non‑essere”
Cosa significa la morte di Dio in Nietzsche?
È la metafora del superamento di tutti i valori tradizionali: gli uomini smettono di auto‑ingannarsi cercando un fondamento trascendente e accettano di vivere senza entità superiori
Cos’è la volontà di potenza secondo Nietzsche?
È l’impulso fondamentale di ogni essere vivente a esprimere e affermare la propria forza creativa, non finalizzato a un obiettivo preciso ma all’affermazione stessa della vita
Chi è l’oltreuomo?
L’essere che riconosce la trasvalutazione dei valori, si fa carico della perdita di certezze e dice “sì” alla vita senza aspettarsi un “Altro” esterno.
Quali sono i due impulsi fondamentali indagati da Nietzsche nelle tragedie greche?
Dionisiaco: vitalità, sfrenatezza, legame con la natura
Apollineo: ordine, razionalizzazione della realtà
Quali sono le funzione della realtà secondo Nietzsche?
Comando: svela l’impotenza dell’uomo nel quadro deterministico (dialettica servo‑padrone)
Arbitro: giude tra affermazioni contrapposte, emettendo giudizi imparziali (liberum arbitrium)
Cosa significa la formula hegeliana “tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò che è reale è razionale”?
L’“Essere” coincide con il “pensiero” (logos) che non si contraddice: la realtà ha una struttura logica necessaria e perfetta, e il male nasce come “crepatura” in questa logica
Come interpreta Hegel il ruolo del male nel progresso dello Spirito?
Il male è un momento di negatività e opposizione che, superato, permette allo Spirito di progredire verso forme più alte di razionalità e libertà
Perché Arendt parla di “banalità del male” nel processo a Eichmann?
Eichmann non era un mostro, ma un uomo normale che “faceva solo il suo dovere” obbedendo ciecamente alle leggi dello Stato, rovesciando la distinzione naturale fra bene e male
Qual è il rapporto tra azione e moralità per Arendt?
La moralità non è imposta dall’alto, ma emerge dalla vita sociale e dalle azioni concrete degli individui; giudichiamo gli altri in base a norme riconosciute universalmente dai “sani di mente” .
In cosa Arendt distingue Nazismo e Stalinismo dal punto di vista morale?
Sebbene entrambi totalitari, il nazismo mostra il collasso etico nella pratica spietata senza “giusta causa”, mentre lo stalinismo giustifica i crimini come necessari per una “giusta” rivoluzione, rimanendo in apparenza giudicabile secondo i parametri tradizionali
Che cos’è il bene come forma di agentività in Arendt?
Dopo aver analizzato il male in negativo, Arendt introduce il bene come ato positivo: agire per fare del bene — un’agentività che trasforma la dimensione morale da privazione a iniziativa