esperimento Flashcards
(35 cards)
Quali sono le fasi del paradigma dello Still Face?
- Interazione normale (baseline) 2. Still Face (assenza di risposta materna) 3. Ripresa dell’interazione (reunion)
Ogni fase offre informazioni sullo sviluppo socio-emotivo del bambino.
Cosa osservare nella fase 1 - Interazione normale?
- Il bambino cerca attivamente la madre?
- La madre risponde in modo coerente?
- Il bambino mostra emozioni positive?
Sguardi, sorrisi, vocalizzazioni e gesti sono indicatori chiave.
Cosa caratterizza la fase 2 - Still Face?
- La madre mantiene il volto immobile.
- Il bambino nota il cambiamento?
- Aumenta il livello di stress?
- Cerca di recuperare l’attenzione della madre?
- Mostra frustrazione o angoscia?
L’assenza di risposta materna ha effetti significativi sul bambino.
Cosa osservare nella fase 3 - Ripresa dell’interazione?
- Il bambino accetta il ritorno della madre?
- Mostra segni di evitamento?
- Il livello di stress diminuisce?
- Si aggrappa alla madre o appare distaccato?
Le reazioni del bambino possono indicare la qualità dell’attaccamento.
Cosa sotto intende la regolazione emotiva nel contesto dell’osservazione madre-bambino?
Il bambino riesce a calmarsi da solo o ha bisogno della madre?
Il tempo impiegato per ritrovare il benessere è cruciale per l’analisi.
Come può il bambino comunicare per cercare la madre?
Utilizza comunicazione verbale o non verbale?
L’assenza di risposta materna può influenzare la persistenza del bambino nella ricerca di attenzione.
Quali sono le possibili reazioni allo stress nei bambini osservati?
- Attivazione (pianti, agitazione)
- Ritiro (assenza di espressione, riduzione del contatto)
Queste reazioni possono riflettere il legame di attaccamento del bambino.
Cosa dimostra l’esperimento dello Still Face?
La sensibilità del bambino alle interazioni sociali e la dipendenza dalle risposte emotive della madre
L’osservazione di queste interazioni è fondamentale per comprendere lo sviluppo socio-emotivo.
Quali sono i criteri per costruire una griglia di osservazione sistematica?
- Definizione degli obiettivi(cosa e perche si osserva
- Scelta dell’ambito e del contesto
- Operazionalizzazione dei comportamenti(Utilizzare definizioni chiare)
- Categorizzazione dei comportamenti(motorie, cognitive, relazionali, linguistiche)
- Struttura della griglia(colone,righe,prevezione dei spazi)
- Modalità di registrazione(Presenza/assenza (✓ o ✗)
- Frequenza
- Durata
- Scala Likert)
- Tecnica osservativa(Osservazione partecipante o non partecipante, diretta (in presenza) o tramite video)
- Validazione della griglia(fare prove se la griglia funsiona in contesto reale)
- Etica dell’osservazione(Garantire riservatezza e anonimato dei soggetti osservati)
- Adattabilità e flessibilità(Non esiste una griglia valida per tutto deve essere modificata in base al contesto)
Questi criteri garantiscono la qualità e l’affidabilità dell’osservazione.
l’osservazione educativa ci permette di:
- Seguire lo svolgimento di azioni nel tempo
- Rende visibili i processi di apprendimento
- Evidenzia stili cognitivi e sviluppo personale
Aiuta a comprendere i valori interiorizzati dagli alunni.
Cosa rende l’osservazione sistematica?
- Organizzata
- Metodica
- Con scopo preciso
- Utilizza mezzi adeguati
Secondo Wolter, queste caratteristiche sono essenziali.
Quali sono le caratteristiche fondamentali dell’osservazione sistematica?
- Intenzionalità:: l’osservazione è guidata da un obiettivo esplicito, che orienta tutto il processo.
- Progettualità:: l’osservazione fa parte di un progetto strutturato e segue una metodologia precisa
- Definizione del campo:
- Tendenza all’obiettività:in quanto si rilevano fatti, non impressioni soggettive
- Uso di strumenti di riferimento:
Queste caratteristiche aiutano a garantire la validità dell’osservazione.
Quali domande guida sono fondamentali per realizzare un’osservazione sistematica?
- Chi osservare?
- Cosa osservare?
- Come osservare?
- Dove osservare?
- Quando osservare?
Queste domande aiutano a definire il contesto e la metodologia dell’osservazione.
Cosa caratterizza le tipologie di osservazione?
- Invocata: registrazione senza intervento
- Provocata: fenomeno frutto di manipolazione intenzionale
In entrambe le tipologie, l’osservazione avviene senza influenze dirette.
Quando l’osservazione diventa scientifica?
- È intenzionale
- Inserita in un progetto strutturato
- Definisce il campo d’analisi
Si articola in fasi operative per garantire rigorosità.
Cosa è l’osservazione scientifica?
L’osservazione scientifica è intenzionale, inserita in un progetto strutturato, prevede la delimitazione del campo d’analisi e si articola in fasi operative.
Le fasi operative includono registrazione sistematica, formulazione di ipotesi e pianificazione delle fasi di svolgimento.
Quali sono le fasi operative dell’osservazione scientifica?
- Registrazione sistematica del fenomeno
- Formulazione di ipotesi
- Pianificazione delle fasi di svolgimento
Queste fasi garantiscono la scientificità dell’osservazione.
Che cosa implica la registrazione sistematica del fenomeno?
Consiste nel rilevare e documentare in modo oggettivo e strutturato ciò che accade in un contesto educativo.
L’osservatore non interviene, ma registra comportamenti, azioni e interazioni.
Quali strumenti possono essere utilizzati nella registrazione sistematica?
- Griglie
- Checklist
- Videoregistrazioni
Questi strumenti aiutano a garantire la coerenza e la validità dei dati raccolti.
Come si formulano le ipotesi interpretative dopo la raccolta dei dati?
Le ipotesi devono essere ancorate ai dati osservati, coerenti con il contesto educativo e sottoposte a verifica o confronto.
Non devono essere generalizzazioni affrettate.
Quali sono gli obiettivi da definire nella pianificazione delle fasi di svolgimento?
- Cosa voglio osservare e perché
- Tempi
- Luoghi
- Soggetti coinvolti
- Strumenti e tecniche da utilizzare
Questa pianificazione è cruciale per garantire la scientificità dell’osservazione.
Quali sono le tipologie di osservazione educativa in base al grado di strutturazione?
- Osservazione non strutturata
- Osservazione semi-strutturata
- Osservazione strutturata
Ognuna ha un approccio diverso nella raccolta dei dati.
Cos’è l’osservazione non strutturata?
L’osservatore non parte da uno schema predefinito e raccoglie dati descrittivi, ricchi ma non sistematici.
Esempio: osservare liberamente il comportamento di un bambino in un contesto nuovo.
Cos’è l’osservazione semi-strutturata?
Include categorie o criteri guida, ma lascia spazio alla spontaneità.
Permette di focalizzarsi su alcuni aspetti mantenendo flessibilità.