Filsosofia Flashcards

(125 cards)

1
Q

Prima opera Kant
Titolo e data

A

Sulle forme e sui principi del mondo sensibile e intellegibile
1770

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2
Q

Periodi kant
Date e opere

A

Precritico 1745-1770 sulla forma e sui principi del mondo intellegibile
Critico 1781-1790 CRP (1781-87), CRPr (1788), CdG (1790)
Postcritico 1798-1802 Per la pace perpetua

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3
Q

Opera kant su Newton

A

Del primo fondamento della distinzione delle regioni dello spazio
Pro a spazio assoluto come Newton, contenitore infinito
Contro visione di Leibniz, che lo considerava dervante dalle relazioni trai corpi

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4
Q

Tre domande kant

A

Cosa posso sapere?
Cosa devo fare?
In cosa posso sperare?

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5
Q

Analisi titolo CRPura
+ differenza ragione e intelletto

A

Critica = indagine critica
Della = doppio significato
Ragion = orienta la nostra conoscenza ma è pretesa illusoria, non a livello conoscitivo perché non possiamo conoscere l’incondizionato, invece intelletto = conoscenza oggettiva, delle strutture generali
Pura = caratteristiche non dipendenti da esperienza

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6
Q

Cos’è la rivoluzione copernicana di Kant?

A

cambiamento di prospettiva secondo cui non è soggetto a conformarsi all’oggetto ma l’oggetto a conformarsi al soggetto

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7
Q

Tre domande della CRPura
E cosa significano

A

Com’è posssibile la matematica?
…La fisica?
é possibile la metafisica come scienza?

Le prime due non mettono in dubbio la legittimità delle scienze, ma ne vogliono trovare il fondamento, mentre nell’ultima di mette in dubbio la legittimità, valutare se esistano condizioni per uci si possa parlare d scienza

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8
Q

Cos’è un giudizio per Kant
Quali ci sono

A

è una proposizione con soggetto e predicato

Analitici a priori / predicato implicito nel soggetto / relazioni di idee - verità di ragione
Sintetici a posteriori / derivano dall’esperienza e predicato è aggiunto / materie o verità di fatto
Sintetici (Fecondi) a priori (universali) es. Operazioni matematiche, es. Principio di causa

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9
Q

Struttura della CRPura e di cosa si occupa ogni parte

A

Dottrina elementi e dottrina metodo
La prima si divide in estetica trasc (forme a priori della sensibilità ossia spazio e tempo) e logica trasc (forme a priori del pensiero)
La seconda si divide in analitica trasc (intelletto) e dialettica trasc (ragione)

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10
Q

Cosa intende con indagine “trascendentale”?

A

Che non si occupa degli oggetti, ma della loro conoscenza

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11
Q

Quali sono le intuizioni pure?
Come si differenziano da quelle empiriche?

A

Spazio e tempo
Non derivano dai sensi, ma sono condizoni a priori di ogni percezione sensibile

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12
Q

Punti in comune e differenze kant - Newton?

A

Spazio e tempo sono assoluti, ma er kant dipndono dal soggettto, senza non esisterebbero, anche se sono uguali per tutti gli esseri umani

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13
Q

Com’è posibile la matematica per kant?

A

Aritmetica e geometria si fondano sulle intuizioni pure di tempo e spazio e le loro verità sono espresse da giudizi sintetici a priori

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14
Q

Cosa si occupa di conoscere l’analitica?

A

L’intelletto, solo ilfenomeno si può conoscere, non il noumeno, necessario però come origine dei dati

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15
Q

Spiega la frase “L’intelletto senza sensibilità e vuoto, la sensibuilità senza intelletto è cieca”

A

PRIMA PARTE: non si può intuire nulla se non ci sono contenuti
SECONDA: sensi non possono pensare nulla

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16
Q

Cosa sono concetti empirici e puri in Kant?

A

I primi derivano dall’unificazione del molteplice sensibile, i secondi anche detti categorie sono le forme a priori dell’intelletto non derivano dall’esperienza ma consentono conoscenza empirica. A differenza delle intuizioni pure (spazio e tempo) sono dinamici

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17
Q

Come avviene la deduzione (cosa significa?) trasc delle categorie?

A

È la giustificazione della legittimità del loro impiego, non la semplice constatazione che vengono usate, no quaestio facti, sì quaestio iuris.
Una rapresentazione è legata sempre all’appercezione trascendentale o io penso, ossia alla consapevolezza di averla. L’io penso svolge un’attività unificatrice che si esplica su due livelli: ricondurre il molteplice delle intuizioni empiriche all’unità del soggetto conoscente e sottoporre tale materiale all’azione organizzatrice dell’intelletto mediante categorie
È possibile applicare i concetti puri alle intuizioni empiriche perché entrambi presuppongono l’io penso

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18
Q

Com’è possibile la fisica per kant?

A

Se è lecita la deduzione trascendentale, ossia l’applicazione delle categorie alle intuizioni sensibili, allora è lecito formulare giudizi in cui la molteplicità di intuizioni è unificata attraverso concetti puri.

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19
Q

Qual è la tripartizione dell’io in Kant?

A

1) come soggettoin sè, noumenico, che non è conosciuto ma è necessario per presupporre la sua esistenza
2) soggetto fenomenico, unico conoscibile, costruito applicando le categorie di sostanza ai dati interni
3) io penso, centro unificatore e sintetico

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20
Q

Cos’è lo schematismo trascendentale in Kant?

A

Risponde alla domanda su come vengano applicate le 12 categorie e dice mediante schemi, struttur mentali che mediano categorie-dati, sono determinazioni a priori del tempo

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21
Q

Quali sono le tre idee della ragione in Kant? Come si ottengono?

A

Anima, Mondo, Dio
Si ottengono dall’illegittima applicazione delle categorie ad ambiti non sensibili

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22
Q

Come dimostra infondatezza della psicologia razionale?

A

Con paralogismo
Tutto ciò che può essere solo soggetto (logico) è sostanza
L’io penso può essere solo soggetto (conoscitivo)
L’io penso è sostanza

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23
Q

Come dimostra infondatezza della cosmologia razionale?

A

Propone 4 antinomie
1) Finito vs. Infinito
2) non scomponibile vs. divisibile
3) cause libere vs. Necessario
4) ente necessario vs. Solo contingenti
Le prime due sono matematiche (false tesi e antitesi perché non è possibile cgliere realtà fisica nella sua interezza), le altre dinamiche (possono essere vere entrambe su piani diversi, magari tesi sono vere per ambito noumenico)

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24
Q

Come dimostra infondatezza della teologia razionale?

A

1) no prova ontologica perché esistenza è piano della realtà, essenza dei concetti
2) no cosmologica per salto ontologico
3) no fisico teologica perché sarebbe da ricondurre alla comsologica

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25
Che uso va fatto delle idee?
Regolativo, non costitutivo perché non c'è materiale. Quello regolativo è legittimo e necessario per la scienza, ha funzione euristica.
26
Quali morali ci sono per Kant?
Eteronome (edonistiche, teologiche) e autonome (fondate su principio proprio del soggetto agente)
27
Com'è la legge morale?
È un imperativo categorico, uni e nec, formale non è ipotetico ossia esprimibile tramite giudizi ipotetici perché dettato dalla ragione che non indica i fini, ma i mezz, è calcolo razionale
28
Quali sono le tre formulazioni dell'imperativo categorico?
1) "Agisci solo secondo quella massima della tua volontà che possa valere sempre nello stesso tempo come legge universale" (o "Formulazione della legge universale"); 2) "Agisci in modo da trattare l'umanità, sia nella tua persona sia in quella di ogni altro, sempre anche come fine e mai semplicemente come mezzo" (o "Formulazione del fine in sé"); 3) "Agisci in modo che la tua volontà possa, in base alla massima, considerare contemporaneamnete se stessa una legislazione universale" (o "Formulazione dell'autonomia della volontà").
29
Quali tre intenzioni diverse ci sono per Kant nella CRPratica?
Per, secondo, contro i dovere
30
Vince Pratica o Teoretica per Kant? Come mai?
Pratica perché l'esperienza morale permett edi venire in contatto con la dimensione noumenica. APORIA DELLA LIBERTA': è necessaro che se la legge morale esiste, allora gli uomini devono essere liberi di seguirla o meno, altrimenti non esisterebbe la morale.. Date che nel modno fenomenico è tutto determinato dalle leggi naturali, allora esiste una legge morale che agisce sul piano noumenico
31
Cos'è la santità per Kant?
La perfetta e totale adesione alla legge morale, mai conseguibile per natura limitata dell'uomo, perciò per uscire dalla contraddizione bisogna ammettere l'immortalità dell'anima. È il bene supremo, mentre il bene sommo è la sintesi tra perfetta virtù e felicità, ma c'è antinomia etica: è necessario ammettere l'esistenza di Dio affinchè si venga ripagati nella vita ultraterrena
32
Quali sono i postulati della ragion pratica?
Libertà, immortalità anima, esistenza Dio. Sono verità indimostrabili ma necessarie da ammettere come condizioni della validità della legge morale
33
Qual è lo scopo della Critica del Giudizio?
Mettere in comunicazione le due precedenti perché noumeno e fenomeno non sono du eentità distinte
34
Quali giudizi ci sono per Kant?
DETERMINANTE ragion Pura RIFLETTENTE ragion Pratica a sua volta ESTETICO bello e brutto TELEOLOGICO finalistico
35
Quando si ha il gioco delle facoltà di Kant?
Guardando oggett che manifestano certo ordine ed equilibrio che fa interagire immaginazione e intelletto, dall'armonia dei quali si genera il senso del bello
36
Quali sono le 4 definizioni di bello?
Piacere universale, disinteressato, fanlità senza scopo, necessario
37
Com'è sublime in Kant? Commenta "Due cose mi riempiono di venerazione: il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me"
MATEMATICO oggetti grandi DINAMICO poenza della natura Prima prova umiliazione davanti a sua piccolezza, è un piacere misto dolore. Diventa poi cosciente di piccolezza dell'immaginazione e grandezza della ragione È la frase conclusiva della CRPratica e evidenzia analogia tra contemplazione del sublime e rsipetto del dovere: da una parte l'uomo si sente libero e realizzato, dall'altra è mortificato da propri limiti
38
Com'è giudizio teleologico?
Trova un fine preciso, non più una finalità senza scopo. Gli organismo vventi sono compresi solo tramite la finalità, l'organismo è fine di singole parti e la vita è fine dell'organismo. È un'idea della ragione, percil è di uso solo regolativo. La scienza non sarà mai in grado di psiegarne la ragione, è una guida di ricerca
39
Spiega "insocievole socievolezza umana" di Kant
Prevale malvagità intermezzata da qualche momento di saggezza, disordini e conflittualità sono la conseguenza dei comportamenti egoistici dell'uomo. La finalità della storia non si presenta come immediata armonia, ma come continuo confrontoe scontro fra interessi. È una condizione positiva (immagine alberi), serve un disciplinamento forzato per indirizzare bene
40
Cosa dice nella Pace Perpetua?
Ipotizza coesistenza pacifica tra stati. Gli elementi necessari sono: 1) repubblica perché tanti e facoltosi prendono decisioni, 2) lega federazione di stati, no unico perché non sarebbe realistico. Intanto si accontenta di 3) diritto assoluto di cosmopolitismo,
41
Scritti giovanili Hegel
Religione popolare e cristianesimo Vita di Gesù Positività della religione cristiana Spirito del cristiianesimo e il suo destino
42
Come sono anche detti tesi antitesi e sintesi?
Momento intellettuale astratto, razionale negativo, razionale speculativo
43
Tutte e tre le dstizioni tra intelletto e ragione in Hegel
1) Intelletto finito, ragione infinito 2) Ragione può arrivare a conoscere l'illimitato 3) Solo nell'intelletto valgono i principi di identità e non contraddizione
44
Suddisione fenomenologia dello spirito
Coscienza, autocoscienza, ragione, spirito, religione, spirito assoluto
45
In cosa si divide la coscienza?
T: certezza sensibile A: percezione S: intelletto
46
In cosa si divide l'Autocoscienza?
T: appetito A: dialettica servo-padrone S: stoicismo, scetticismo, coscienza infelice
47
In cosa si divide la ragione?
1) ragione osservativa 2) ragioen attiva - Faust 3) Legge del cuore
48
In cosa si ivide lo Spirito?
1) etico - bella eticità 2) estraniato dalla cultura - Antigone 3) morale
49
ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE FILOSOFICHE IN COMPENDIO In cosa si divide?
Logica -> idea (struttura razionale della realtà) in sé Filo della natura -> idea fuori di sé Filo dello Spirito -> idea ritornata in sé
50
In cosa si divide la logica?
Essere, generale e astratto essenza, fondamento dell'essere Concetto, idea che giunge alla piena consapevolezza di sé
51
Natura in Hegel
- cattiva infinità, no progresso, scorrere del tempo è solo apparente - natura impotente
52
Com'è momento dello spirito? Come si divide?
Sono astratti i due precedenti, ora concreto perché ritorna in sè 1 Soggettivo 2 Oggettivo 3 Assoluto
53
In cosa si divide lo spirito oggettivo? Come si divide la terza fase?
1 diritto 2 moralità 3 eticità 1. Famiglia 2. Soc civile 3. Stato
54
Come si divide lo spirito assoluto?
Arte Orientale Classica Mediev e romantica Religione Naturale Personale Rivelata Filo
55
Qual è il significato della nottola di Minerva
Come la civetta comincia il suo volo sul far del crepuscolo, così ogni epoca può trovar espressione in un pensiero concettuale solo se si è già pienamente realizzata
56
Visione storia di Hegel
- Guidata da razionalità - È ragione dialettica in cui sono fondamentali momenti negativi - deve riconoscere la rosa nella croce - estiamtore di eraclito "il conflitto è re di tutte le cose"
57
Individui cosmico storici
Eroi protagonisti di un momento storico di transizione Non possono fallire Ale magno, cesare, napo Non ne sono consapevoli, non ahiscono per cambiare il mondo, ma per loro ambizioni personali Altrimenti di solito gli individui normali sono molto influenzati dal contesto storico mei confronti del quake assumono posizioni conservatrici
58
Astuzia della Ragione
Lo spirito del mondo agisce attraverso gli individui cosmico storici facendo delle loro ambizioni lo strumento per realizzare i suoi scopi. È il corrispettivo della divina provv cristiana. Una volta realizzato il proprio fine, abbandona il personaggio molto rapidamente.
59
Schopenhauer: analogie con Kant
Parlando di come descrivere il mondo come volontà e rappresentazione che il suo più grande merito è la distinzione tra fenomeno e la cosa in sé. Ha quindi capito che ogni nostra conoscenza del mondo ma piuttosto una sua rappresentazione e concorda con Kant nel dire che il noumeno non è conoscibile. Già la sua tesi di laurea intitolata la quadruplice radice del principio di ragion sufficiente, premessa necessaria del suo sistema, è di esplicita ascendenza kantiana anche se con delle differenze
60
Il principio di ragion sufficiente
Questo principio formulato da Leibniz agiva in campo ontologico ossia riguardava l'esistenza di qualunque oggetto e affermava che nulla esiste senza una ragione del suo essere. Per la filosofia kantiana a come per quella Schopenaueriana non può essere considerato un principio ontologico perché la cosa in sé non è conoscibile e quindi nulla di certo può essere affermato su di essa. È quindi un principio esclusivamente epistemologico / gnoseologico perché riguarda il modo in cui ogni soggetto si rappresenta la realtà. Le nostre percezioni e sensazioni sono dunque sempre provocate da qualcosa e in tal senso nella filosofia kantiana coincide con il principio di causalità 
61
Il principio di individuazione
Sono spazio e tempo perché Schopenauer concorda ancora con Kant nel ritenere che tutte le nostre rappresentazioni siano rappresentazioni di oggetti che il nostro intelletto colloca nello spazio e nel tempo.a queste forme pure se aggiunge poi la categoria di causa a cui Schopenauer riduce tutte e 12 le categorie dell'intelletto di Kant. Così tempo spazio e causalità costituiscono le forme pure o a priori della conoscenza umana.
62
Differenze con Kant
Se per Kant è la distinzione tra fenomeno e nome no non implicava alcuna svalutazione della nostra conoscenza del mondo per Schopenauer invece significa che l'uomo è relegato a vivere in un mondo illusorio, come rappresentazione, è una pura parvenza ingannevole
63
Il velo di Maya
Con questa espressione indica l'illusione creata dal mondo fenomenico che copre e nasconde come un velo la realtà delle cose. Recupera il termine sanscrito Maya che nella teologia induista dei veda indica la divinità o la potenza da cui scaturisce la convinzione illusoria di essere immersi in un mondo materiale
64
Idealismo in Schopenauer
Per Schopenauer la vera filosofia per essere autentica deve essere un idealismo in senso diverso da quello hegeliano: ritiene che il processo della conoscenza si svolga interamente all'interno del soggetto dato che il mondo si può conoscere solo come rappresentazione del singolo
65
Come squarciare il velo di Maya
Tramite l'esperienza corporea: tra gli oggetti il corpo a uno statuto molto particolare perché da un lato è un fenomeno tra i fenomeni e viene percepito come tutti gli altri oggetti ma dal lato io possiedo un accesso peculiare al mio corpo grazie all'autocoscienza. Grazie all'autocoscienza diventiamo consapevoli della costante simultaneità che esiste tra certi nostri movimenti e certi atti della nostra volontà. Non bisogna però confondere le decisioni "come voglio alzare il braccio" con gli atti di volontà. Infatti gli atti di volontà non precedono e non causano i movimenti del corpo ma sono adesso simultanei mentre decisioni sono soltanto delle riflessioni su possibili atti di volontà futuri. "Il volere e il fare sono separati soltanto nella riflessione: nella realtà fanno una cosa sola"
66
Vicinanze con Platone
Se per Platone il nostro mondo è un riflesso illusorio del mondo delle idee che è dotato di priorità ontologica ed è contemplavi con gli occhi della mente, analogamente per Schopenauer il mondo sensibile è un'illusione che nasconde il vero noumeno ossia l'autentica essenza di tutta la realtà che è la volontà e che noi possiamo intuire mediante l'autocoscienza
67
Cos'è la volontà che definisce pietra angolare di tutta la sua filosofia
Ne parla nel secondo libro del mondo come volontà e rappresentazione Non è semplicemente la facoltà umana della volontà ma coincide con una forza più ampia che potremmo definire come volontà di vivere ma la sua natura non è propriamente conoscibile altrimenti si tratterebbe di un fenomeno però è possibile tratteggiarne le principali caratteristiche 1 Essendo una cosa in sé si sottrae allo spazio e al tempo quindi al principio di individuazione 2 È unica e universale costituisce il sostrato metafisico dell'intera realtà 3 Perciò non si trova solo negli esseri umani ma anche negli animali nelle piante e nella natura inorganica
68
Come si manifesta la volontà
Nel mondo organico tramite la respirazione e altri comportamenti che tendono alla conservazione individuale o della specie e chiaramente ravvisabile.per quanto riguarda il mondo in organico occorre procedere secondo un principio di analogia e parla della persistenza con cui la calamita si rivolge sempre al polo nord del ferro che vola verso la calamita e dei poli elettrici che tendono a riunirsi l'uno con l'altro COLLEGAMNETO CON FISICA!!! Negli animali si la volontà di vivere si manifesta come sito di sopravvivenza e tendenza per pesare la specie nelle piante come volontà di conservarsi. Propone quindi una metafisica della natura che vuole essere una sorta di completamento delle indagini svolte nelle scienze naturali perché dice che alcuni fenomeni per essere spiegati devono ammettere delle forze invisibili e intangibili come la forza magnetica e la forza di gravità della cui essenza bene che rimanga sconosciuta agli scienziati deve essere Ammessa l'esistenza per poter spiegare una molteplicità di eventi fisici.
69
70
Le idee di Schopenauer
Devono essere introdotte altrimenti non si capirebbe come l'unicità della volontà si possa conciliare con la molteplicità delle sue manifestazioni fenomeniche. Le idee termine di ascendenza platonica sono le oggettivazione universale della volontà le sue differenziazioni i modelli di tutte le forme concrete che la volontà può assumere. Come vedere platoniche sono entità che esistono al di fuori dello spazio del tempo immutabili ed eterne ma a differenza di Platone non sono entità metafisiche indipendenti le une dalle altre ma sono espressioni diverse di un'unica essenza. Inoltre sono poste gerarchicamente prima ci sono le oggettivazione della natura inorganica poi organica vegetale animale e umana
71
Schopenauer come arriva a parlare di pessimismo
Abbiamo detto che la volontà sfugge alle categorie di tempo e spazio perciò sfugge anche a quella di causa e si manifesta come forza anche irrazionale e cieca perché non ha una ragione che motivi la sua esistenza e il suo unico scopo è quello di mantenersi in vita. Non tende ad alcun altro che se stessa.a livello fenomenico si manifesta nell'eterna lotta per la sopravvivenza e il mondo naturale un mondo di violenza: da qui nasce una visione profondamente pessimistica della vita perché tutte le creature sono condannate a vivere nel dolore fino a quando non muoiono. Se la sofferenza è legge immanente nell'intera realtà lo è a maggior ragione per l'uomo che è cosciente della propria condizione.
72
Il pendolo tra dolore e noia
Ogni essere umano si trova sempre desiderare qualcosa e quindi a trovarsi in uno stato di bisogno di costante tensione e mancanza e quindi di dolore. La gratificazione nell'aver ottenuto l'oggetto del proprio desiderio produce soltanto un appagamento momentaneo e piacere scompare gradualmente finché non si trasforma in noia data l'assenza di un altro fine cui tendere quest'ultima permane fino a quando non sia un altro bisogno e si ritorna nel dolore. Quindi la vita umana oscilla come un pendolo tra il dolore e la noia.
73
Quali farmaci produce per liberarsi dal dolore
Rifiuta l'idea del suicidio perché decreterebbe il trionfo della volontà sull'individuo. Propone due vie quella dell'arte o di estetica che tuttavia raggiunge un risultato sempre temporaneo o quella etica che invece può ottenere risultato più duraturo
74
La via dell'arte
L'arte è considerata superiore alla scienza perché quest'ultima si dedica individuare le leggi del mondo fenomenico e ha un'utilità mentre l'arte si dirige alla contemplazione dell'autentica realtà ed è un piacere disinteressato. Temporaneamente il soggetto si dimentica della propria individualità e si perde nell'oggetto che hai svincolato dalla dimensione spazio temporale dal principio di causa e non è più intuito come un particolare ma come universale.ciò non vale solo per chi ne fruisce anzitutto per chi la produce e il genio è colui che è capace di spogliarsi della propria personalità e dei propri desideri e di perdersi nella contemplazione delle idee COLLEGAMENTO NEGATIVE CAPABILITY KEATS Ci sono diversi gradi che ricalcano la gerarchia di oggettivazione della volontà: a livello inferiore troviamo l'architettura che è più vicina alla materialità seguono pittura scultura e poesia che via via si staccano e infine un posto speciale è assegnato alla musica completamente priva di materialità
75
La via dell'etica
Per Schopenauer l'uomo non è davvero libero perché anche il proprio intelletto è sottoposto costantemente alla volontà 1 COMPASSIONE Ci consente di percepire le sofferenze altrui come se fossero nostre superando la distinzione tra soggetto e oggetto.dalla compassione nascono i comportamenti morali in primo luogo la giustizia l'uomo giusto è colui che pone un freno all'affermazione della propria volontà 2 CARITà O AGàPE La compassione può puoi muovere a comportamenti di impegno attivo nel fare del bene agli altri e si rigira la carità che l'unico vero amore che esista perché si tratta di un sentimento disinteressato che non persegue fini egoistici o utilitaristici ma anzi può spingersi fino al sacrificio della propria vita andando così in direzione contraria alla tendenza all'autoconservazione esempio Leonida o Socrate e giordano Bruno. All'agape si contrappone Eros che è più propriamente l'impulso sessuale è un sentimento egoistico e non autentico perché è manifestazione della volontà di vivere 3 NOLUNTAS L'unica via con cui sia una negazione totale della volontà di vivere e raggiungere solo con un cammino di ascesi che porta al digiuno alla castità la povertà all'abnegazione
76
Importanza della scrittura in Kierkegaard
Per lui vivere e scrivere sono la stessa cosa perché l'autore deve identificarsi profondamente con il contenuto che intende trasmettere.fa ricorso a generi dell'ambito narrativo come inviare la lettera la confessione parla in prima persona e fa uso di pseudonimi perché così può concretizzare il contenuto dello scritto in una personalità ben definita.queste scelte non sono dati solamente da una sua vicinanza alle forme letterarie del romanticismo ma proprio da un diverso modo di concepire la filosofia. Credo infatti che nella sua epoca la comunicazione filosofica si caratterizzata dall'anonimato perché l'autore non è coerente nel suo modo di vivere con quello che scrive. Invece crede che "i pensieri di un uomo devono essere l'abitazione in cui egli vive"
77
78
Ironia socratica
La sua tesi era intitolata sul concetto di ironia costante riferimento a Socrate Si interessa particolarmente Socrate perché pur di non rinnegare ciò che è insegnato è andato incontro alla morte e rappresenta una perfetta compenetrazione tra vita e pensiero.inoltre apprezzava la sua ironia che è innanzitutto l'atteggiamento di dissimulazione infatti si fingeva ignorante per nascondere la propria sapienza Atteggiamento che non consiste nella convinzione di possedere qualche verità ma nella consapevolezza della propria ignoranza e nella necessità di porsi in un atteggiamento di dubbio e di ricerca. L'ironia assumeva quindi un'importante funzione maieutica e afferma che c'è più verità che non è la verità oggettiva è quello di Hegel.infatti Kierkegaard crede che non vi possa essere una verità oggettiva e impersonale, non perché la verità non esista, ma l'unico modo di coglierla è la via soggettiva
79
La comunicazione desistenza o comunicazione esistenziale
E la modalità comunicativa perché crede che lo scambio debba essere personale tra il parlante e l'interlocutore e rivolgersi sempre al singolo.per questo è inadatta la forma trattatistica alla comunicazione desistenza e preferisce la forma narrativa
80
Perché si nasconde allora dietro a degli pseudonimi
Perché la verità non è qualcosa di impersonale soggettiva quindi utilizza questi eteronomia non per nascondere la propria identità ma deve essere inteso come il telegrafo in perché vuole solamente assumere una diversa personalità proprio per adottare quella precisa prospettiva sul mondo
81
La vita estetica
È una delle possibilità esistenziali presi esame da Kierkegaard nell'aut aut. È proprio dell'individuo teso alla ricerca della bellezza e del piacere dongiovanni. Vive passando da una conquista all'altra inseguendo il godimento immediato senza chiedersi se le proprie azioni siano buone od opportune: si parla di INDIFFERENZA ESTETICA. Limitandosi ad assecondare i propri desideri dongiovanni non compie mai davvero una scelta che implichi alcuna responsabilità e in tal senso la sua esistenza è AMORALE. Una volta però portato a termine la conquista l'emozione svanisce e si arriva a ripetersi dell'identico nel diverso e pertanto si genera NOIA. Infatti dongiovanni non punta alla conquista della donna in quanto tale e perciò perdendosi tra tutte queste possibilità diverse manipola prima ancora degli altri se stesso = MANCANZA DI IDENTITà. la noia quindi si trasforma in disperazione.
82
Quali sono i due tipi di seduttori
1 Dongiovanni è il seduttore sensuale e sentivo ed è caratterizzato da il riflessività e immediatezza 2 JOHANNES (Autore e protagonista del diario del seduttore inserito nella prima parte di aut aut) È il seduttore intellettuale che si concentra nella conquista di una sola donna Cordelia e per lui la seduzione non è un gioco di sensi ma un gioco intellettuale perché è consapevole del fatto che il piacere dura solo finché esiste il desiderio e quindi non mira mai al possesso dell'amata ma al pensiero del possesso. Anche nel secondo caso il seduttore intellettuale arriva la disperazione poiché nessuna scelta viene compiuta E la sua esistenza rimane priva di senso
83
Prima scelta
A questo punto deve scegliere tra AUT perseverare nel non scegliere e AUT fare un salto verso una nuova dimensione. Questo senso la disperazione assume una Connotazione positiva in quanto motiva l'uomo a scegliere di avventurarsi nello stadio etico. Questo processo non è un passaggio graduale ma uno stacco netto proprio un salto in una nuova dimensione e quindi per questo è diverso dalla sintesi hegeliana che invece implicava un superamento
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La vita etica
La figura presa esempio il giudice WIHLELM Che hai identificato innanzitutto dal suo lavoro in quanto implica un impegno con se stessi ma con lo Stato e ha un ruolo di grande responsabilità verso la collettività.in secondo luogo si identifica col suo matrimonio difendendolo dagli attacchi dei romantici negazione del sentimento e affermando che invece col matrimonio al semplice sentimento si aggiunge l'impegno etico e la benedizione divina. Infatti il suo principale autore è il seduttore Johannes che cerca di convincere che il vero amore non sa in quello riposto ma sta nella scelta quotidiana dell'altro Inoltre solo l'uomo etico e quello davvero libero anche se potrebbe sembrare il contrario perché la vera libertà non consiste nel non avere limiti ma nella possibilità di autodeterminarsi e scegliere quotidianamente cosa essere
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Rischi della vita etica
L'individuo corre il rischio dell'omologazione e dell'annientamento di sé perché spesso il la scelta di un percorso di vita determinata dall'individuo stesso adattamento alle pratiche della collettività largamente accettati. Inoltre di fronte all'enorme apparato di leggi individuo avrà sempre la tentazione del peccato ossia di sfuggire e si apre dunque anche per lui l'abisso della disperazione perché è costretto a riconoscere i propri limiti di creatura finita che provocano in lui anche senso di colpa e di inadeguatezza. Nel suo scritto la malattia mortale Kierkegaard prova a confrontarsi con la propria finitezza e deve perciò prendere una scelta o non accettarsi e quindi come fa l'esteta fuggire da questo sistema di leggi che lo limita oppure accettare la propria condizione come fa lo medico però abbian detto che anche lui ricade nella disperazione perché si sente troppo inadeguato a confrontare la propria immanenza con una trascendenza di Dio. L'unica soluzione che resta è la scelta religiosa
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Come si fa a scegliere la via religiosa
Kierkegaard paragona la scelta della via religiosa ha un salto nel buio infatti questa scelta non è condivisibile e non è consigliabile da nessuno ma sorge dall'interiorità dell'individuo è un vero e proprio atto di fede. Prendi ad esempio Abramo che aveva ricevuto da Dio l'ordine di uccidere il proprio figlio che aveva tanto desiderato e per quanto la richiesta possa sembrare incomprensibile dimostrandosi pronto a compiere la volontà divina. Da quasi capisce anche che la scelta etica e quella religiosa sono diverse spesso non compatibili perché se Abramo avesse continuato a vivere in modo etico non avrebbe mai accettato di porre fine alla vita di una persona. Questa scelta è una scelta di solitudine perché appunto oltre a non essere condivisibile questa scelta e anche in comunicabile Abramo non parla con nessuno di quest'ordine che aveva ricevuto da Dio e a sua volta si rivela essere molto angosciante
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Qual è la differenza tra disperazione e angoscia
La disperazione è un sentimento che l'uomo prova a confrontarsi con se stesso e con la propria finitezza, mentre l'angoscia nasce dal confronto con le possibilità offerte dal mondo. A differenza del timore l'angoscia non è rivolta a un oggetto specifico ma in generale dall'incertezza della scelta. Ed è un sentimento tipico soltanto degli essere umani in quanto gli animali agiscono solo in base ai propri istinti e i propri impulsi mentre gli angeli sono esseri che godono di natura divina e quindi non possono che scegliere sempre il bene.l'angoscia è definita come "la realtà della libertà perché ne hai la possibilità"
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Perché la visione di Kierkegaard è più vicina al cristianesimo della croce che a quello della pasqua
Perché è una grossa in quanto la religione vista come un paradosso: si pensi alla scelta di Abramo, al fatto che io abbia lasciato che il proprio figlio Gesù morisse sulla croce, al fatto che esista un'entità totalmente trascendente che farà sempre sentire tutte le altre creature inadeguate rispetto alla sua perfezione, che Dio possa essersi incarnato in un uomo.
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Quali sono le differenze tra destra e sinistra hegeliane riguardo la religione
In generale hegel diceva che la religione era una modalità rappresentativa di cogliere lo spirito mentre la filosofia la modalità concettuale DESTRA Sostiene che pur avendo diversa impostazione sono la stessa cosa in quanto parlano della stessa verità SINISTRA Sostiene che sono su un piano gerarchicamente diverso che la filosofia sia superiore alla religione e alla teologia.non bisogna giustificare la filosofia con la religione perché hanno anche contenuti diversi
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Quali sono le differenze tra destra e sinistra hegeliane riguardo la politica
DESTRA - GIUSTIFICAZIONISMO Ciò che è reale è razionale ciò che è razionale è reale allora le istituzioni politiche perché sono già al massimo grado delle loro potenzialità SINISTRA - AZIONISMO Sostiene invece che tutti i movimenti e i momenti sono necessari per i successivi che porteranno sempre una situazione migliore. C'è un processo dialettico di divenire e le strutture sono modificabili, siamo noi a dover agire affinché questo cambiamento avvenga
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Critiche di Feuerbach ad Hegel
Feuerbach e nella teoria di Hegel il culmine di una tendenza che si era manifestata in tutto il mondo moderno ossia del disinteresse per ogni aspetto sensibile e materiale dell'esperienza umana.infatti sostiene che Hegel nella logica parte dal concetto astratto di essere e procedo ad analizzarlo senza mai istituire alcun rapporto autentico con l'essere concreto.così il movimento dell'idea descritto da Hegel e realtà un movimento tutto interno al concetto e per questo Feuerbach definisce ALIENAZIONE HEGELIANA Ma l'errore più consistente compiuto da Hegel è stata l'inversione sistematica dei rapporti di predicazione tra soggetto e predicato: fa dell'essere concreto un semplice predicato del pensiero astratto da lui considerato essere il soggetto. È una MISTICA RAZIONALE Ossia un sistema che pone alla base di tutto quale sostanza universale non un'entità concreta bensì il pensiero
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In che modo vuole procedere Feuerbach
Feuerbach ha intenzione di procedere in direzione esattamente contraria mettendo al centro non lo spirito ma l'uomo. All'idealismo hegeliano contrappone dunque una forma di materialismo che pone al centro la riflessione sull'essere umano attraverso innanzitutto una critica della religione perché è proprio la religione la responsabile primaria di questo rifiuto della corporeità e di allontanamento dell'umanità dai suoi bisogni primari
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Filosofia e religione
Secondo Feuerbach la filosofia dovrebbe rivolgersi alla ragione e all'intelligenza la religione all'animo e alla fantasia. Nonostante ciò nel corso dei secoli la te lo Gia assicurarmi gradualmente trasformata in un tentativo di rendere razionali i principi della religione e la filosofia è stata resa compatibile con i contenuti della rivelazione. Così pure la filosofia di Hegel ha sacrificato al pensiero logico razionale l'essenza autentica della religione: Ha trasformato il Dio persona cristiano in puro logos
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Il processo di alienazione in Hegel e nella religione
Come nella logica di Hegel l'essere e pensiero reso trascendente ossia il pensiero dell'uomo posto al di fuori dell'uomo, così l'essere della teologia ossia Dio è l'essere reso trascendente cioè l'essere dell'uomo posto al di fuori dell'uomo. Dio è il risultato dell'alienazione di alcune proprietà umane che vengono oggettivata e quindi alienate in un entità esterna. Gli esseri umani sono caratterizzati da 1 pensiero razionale, 2 volontà di agire, 3 cuore Tuttavia non tutti percepiscono queste facoltà come specifiche di sé e le proiettano al di fuori in un entità superiore che le possiede al massimo grado: Dio è 1 onnisciente, 2 onnipotente, 3 infinitamente buono.
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L'ateismo di Feuerbach
Da questo processo di alienazione si capisce come in consapevolmente e involontariamente l'uomo crei Dio secondo la propria immagine e solo allora Dio a sua volta consapevolmente e volontariamente torna a creare l'uomo secondo la propria immagine. L'umanità per ora pensa che Dio abbia creato gli umani per rientrare in possesso della propria natura ma Feuerbach vuole aiutare l'umanità a compiere il passo finale ossia riconoscere che è stato l'uomo a creare Dio
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Umanismo naturalistico
È questo il nome della filosofia dell'avvenire di Feuerbach che si propone come una scienza che pone al centro l'essere umano inteso non solo come soggetto pensante bensì come individuo concreto come corpo sensibilità e sentimento. Sia una rivalutazione della sfera sensoriale ed emotiva dell'essere umano. Questa non è una semplice riscoperta della sua appartenenza al mondo naturale ma a conseguenze più profonde sul piano nosologico perché il fatto che esista materialmente è essenziale per le nostre passioni perché le nostre passioni sono sempre rivolte verso una persona o un oggetto e quindi Feuerbach definisce l'amore come la vera prova ontologica dell'esistenza di un oggetto al di fuori della nostra testa. Questa caratteristica dei sentimenti si indica che l'esperienza umana ha una natura intersoggettiva perché il sentire certamente è un'attività attiva ma anche una componente passiva in quanto io sento nel momento in cui avverto l'azione esercitata su di me da qualcuno o qualcosa di altro. Da questa chiave di lettura si legge la dimensione sociale di filantropi Ismo che per Feuerbach caratterizza l'esistenza umana perché afferma che "l'uomo è un io che non può stare senza un tu"
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"Siamo ciò che mangiamo"
Questa frase non si configura come una concezione totalmente materialistica e negazione di ogni aspetto spirituale dell'essere umano bensì come anti idealistica e come consapevolezza che esiste una dipendenza dell'aspetto spirituale da quello materiale: non vuole sottolineare l'inesistenza della sostanza pensante ma l'unità di corpo e spirito e la loro indissolubilità. Questa frase può avere anche portata politica perché rivendica l'importanza se non la necessità per tutti gli uomini di soddisfare i propri bisogni primari perché solamente un miglioramento delle condizioni materiali può determinare un miglioramento delle condizioni capacità spirituali degli uomini e quindi un progresso dell'umanità.
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Critica di Marx ad Hegel e al suo misticismo logico o misticismo della ragione
Con questa espressione critica la concezione di Hegel secondo cui l'intera realtà è vista come una manifestazione della razionalità dell'idea e che implica che tutti gli aspetti del mondo e in particolare istituzioni statali assumono una connotazione quasi divina e siano quindi giustificati e necessari. Invece per Marx non è vero che la storia vada sempre verso il meglio, concorre soltanto sul fatto che è un continuo mutamento
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Differenza tra Stato e società civile
Concorda con Hegel nell'affermare che la società civile è un'istituzione presso tale caratterizzata da un sistema di bisogni che vengono soddisfatti dagli uomini che si legano uno agli altri creando relazioni tra privati o gruppi di interesse mentre lo Stato e a livello giuridico istituzione che garantisce la vita in comune con una serie di norme. Marx però si differenzia da Hegel perché non è lo Stato ad avere priorità ontologica da conferire esistenza istituzionale all'informazione della società civile mai la società civile il fondamento dell'istituzioni: A livello statale non si verifica quindi la ricomposizione dei conflitti sociali esistenti ma questi trovano la loro definitiva consacrazione perché chi governa può farlo sostenuto dai gruppi di potere che in quel momento sono più forti. Così l'emancipazione politica è soltanto un'emancipazione proclamata e mai realizzata non coincide con l'emancipazione umana.
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La religione è l'oppio dei popoli
Condivide la tesi di Feuerbach secondo cui la religione a carattere illusorio e deriva da un processo di alienazione ma vuole indagare più a fondo le motivazioni per cui gli uomini hanno così bisogno di credere all'esistenza delle divinità e afferma che il motivo e la sofferenza che da sempre per sempre caratterizza la vita dell'uomo. La religione funge come una sostanza stupefacente anestetizzante da mezzo per aiutare gli uomini a sopportare la loro condizione di dolore. Un altro paragone che fa e che la religione sono come dei fiorellini posti su una catena che rappresenta la sofferenza umana: la soluzione per porre fine a questa sofferenza non è abbellirla ma è spezzare la catena. Perciò rimuovendo le condizioni dello sfruttamento cui sono sottoposti tutti gli uomini svanirà anche il bisogno del divino infatti dice che quelli prima di lui hanno solamente sfogliato i fiori immaginari della catena ma non hanno posto rimedio al problema della catena: "I filosofi hanno soltanto diversamente interpretato il mondo, si tratta però di trasformarlo"
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Materialismo storico di Marx
E la teoria di Marx secondo cui i protagonisti della storia non sono i sistemi di pensiero ma gli uomini nella loro concreta attività. Per arrivare a questa teoria corregge e gale con Feuerbach e Feuerbach con Hegel. Corregge Hegel come aveva fatto Feuerbach perché crede che abbia invertito il rapporto tra predicato e sostanza perché il vero soggetto della storia l'umanità concreta. Corregge però anche Feuerbach perché la sua concezione è il legittimamente astorica perché è sì materialista ma non si accorge come l'uomo non abbia l'essenza in sé ben definita e sempre uguale ma esistono solamente uomini storici reali perché è sempre un prodotto storico non è una cosa data dall'eternità
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Contrapposizione ideologia e scienza
Il termine ideologia è usato per riferirsi ad ogni falsa rappresentazione della realtà ossia quelle date fino ad Hegel compreso perché hanno sempre descritto la storia come il risultato dell'azione di alcuni politici eminenti per mezzo dei quali si sono affermate visioni politiche fede religiose. Invece parlano di scienza per disegnare una rappresentazione del mondo supportata da un'indagine oggettiva ed empirica della realtà
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Lavoro, Forze produttive e rapporti di produzione
Per Marx la specie umana si caratterizza non per autocoscienza o religione ma per il fatto che non sa produrre da sé i mezzi per soddisfare i propri bisogni e che ciò avviene sempre attraverso il lavoro. Per ogni periodo storico è possibile identificare un certo modo di produzione caratteristico ossia il sistema economico vigente in quella specifica comunità umana in una determinata situazione storica.ogni modo di produzione è costituito dalle forze di produzione che sono gli essere umani e i mezzi utilizzati ossia macchinari competenze scientifiche e tecnologiche e i rapporti di produzione che sono le relazioni che si stabiliscono tra gli individui in un certo modo di produzione. Secondo Marx sono questi a costituire la base materiale della società e quindi non sono le leggi a determinare i rapporti economici ma i rapporti economici a determinare lo status giuridico e la classe dominante sotto il profilo economico diventerà la classe dominante anche sotto il profilo politico.lo Stato non è altro che il riflesso a livello giuridico della società civile intesa puramente come rapporti economici che legano gli individui gli uni agli altri
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Struttura e sovrastruttura
La struttura è l'insieme dei rapporti di produzione e delle forze produttive mentre la sovrastruttura nasce direttamente da esse non comprende solamente rapporti giuridici e politici che rispecchiano i rapporti di produzione ma anche la coscienza sociale ossia l'insieme delle costruzioni teoriche o spirituali prodotte dalla società stessa."non è la coscienza che determina la vita ma la vita che determina la coscienza". L'ideologia non è obiettiva rappresentazione della realtà ma espressione della classe sociale dominante
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La storia e i conflitti di classe
"La storia di tutte le società svoltasi fin qui è la storia di lotte di classi" Per Marx si generano conflitti di classe perché le forze produttive evolvono più velocemente dei rapporti di produzione e quindi la società civile si trasforma più velocemente dello Stato che non era ancora riuscito a garantire tutti i diritti del vecchio assetto e quindi viene scardinato.tutte le rivolte nella storia vengono per scontri tra classi sociali. Le forze produttive infatti sono molto dinamiche mentre i rapporti di produzione molto statici e non sono capaci di adeguarsi velocemente.
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Quali sono stati i principali conflitti tra classi nella storia e qual è quello attuale per Marx
Nella Roma repubblicana c'erano lotte tra Patrizi e plebei, schiavi contro uomini liberi, nel medioevo tra servi della gleba e vassalli e vassalli signori feudali, in età moderna tra borghesia in conflitto con l'aristocrazia.questo scontro e culminato con la rivoluzione francese. Tutti questi scontri hanno portato non l'estinzione ma la semplificazione delle opposizioni di classe poiché ad esempio l'affermarsi della grande industria ha portato alla scomparsa del ceto medio e quindi la società di Marx si è polarizzata in un contrasto tra sole due classi che sono i capitalisti e il proletariato.una contraddizione del sistema capitalistico e che la borghesia a creato da sé il suo nemico
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Cos'è la merce che valori ha
Merci è un qualsiasi bene materiale il materiale o servizio che è frutto del lavoro umano e che viene scambiato sul mercato.ettaro un valore d'uso e un valore di scambio. Il valore d'uso è quello che dipende da la sua capacità di soddisfare un bisogno e quindi quello che varia meno, mentre il valore di scambio viene fissato in base al alla singola merce e può variare molto in base alla quantità di lavoro socialmente necessario per produrre quindi in base alla quantità di tempo impiegato nella produzione.ovviamente si deve astrarre da ogni variabile contingente altrimenti si avrebbe il paradosso per cui un operaio meno esperto e più svogliato debba essere pagato di più per il suo operato rispetto ad un operaio specializzato che impiega meno tempo per arrivare ad un prodotto che quindi varrebbe meno. Un problema per Marx è che la merce è diventata un feticcio perché la società capitalistica erroneamente le attribuisce un valore intrinseco dimenticando che invece questo valore deriva dal lavoro di chi l'ha prodotta
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Come avviene lo scambio delle merci
Lo scambio delle merci è possibile perché a ciascuna di esse segnato un determinato valore di scambio che viene rappresentato per mezzo del denaro che è un particolare tipo di merce perché viene impiegata come termine di paragone per tutte le altre merci. In questo modo la società mercantile del XVII secolo ha potuto superare la scomodità del baratto e ha favorito la circolazione delle merci.questa società era caratterizzata da degli scambi nella formula M-D-M Ossia dalla vendita di una merce si ottiene del denaro per comprare un'altra merce Nella attuale società capitalistica invece lo schema è D-M-D Perché si parte da un capitale iniziale per produrre una merce e guadagnata una quantità di denaro maggiore a quello di partenza.
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Cos'è e da dove deriva il plusvalore
L'incremento di denaro ottenuto precedentemente e il plusvalore. Come si arriva al plusvalore? L'operaio riceve un salario in cambio della sua forza lavoro vale a dire della sua capacità produttiva.la merce che l'imprenditore acquista dall'operaio tramite il salario è particolare perché la sua forza lavoro in grado di produrre un valore maggiore rispetto al costo e quindi sei un operaio Lavora 10 ore è probabile che dopo circa sei ore abbia già realizzato una quantità di prodotti il cui valore sul mercato è pari al proprio salario e quindi nelle restanti quattro ore compie un plus lavoro ossia un lavoro non retribuito che genererà altra merce e dunque altro valore il plusvalore.
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Capitale costante e capitale variabile
Il capitale costante e quello che viene investito nei macchinari e nelle materie prime quello variabile e quello investito nei salari.l'interesse del capitalista sfruttare al massimo la forza lavoro acquistata aumentando il plusvalore infatti il saggio di plusvalore che è dato dal plusvalore fratto capitale variabile investito viene definito da Marx anche il saggio di sfruttamento.dato che però il profitto dipende anche dal denaro costantemente investito arriva a parlare di saggio di profitto che è uguale al plusvalore fratto la somma tra capitale variabile e capitale costante. 
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Come massimizzare la produzione
1 Aumentando l'orario di lavoro lasciando invariata la paga questo permette di Aver bisogno di meno operai e quindi aumentare il numero di disoccupati e dato che ci saranno poche offerte il capitalista può fare in modo di mantenere basso il salario. 2 Un altro metodo è la meccanizzazione della produzione perché in questo modo si può produrre maggiori quantità di merce diminuendo il numero di operai
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Quali tipi di alienazione ci sono
In generale con alienazione si intende la condizione dell'operaio che non ho modo di realizzare la propria natura ma se stesso in altro che non gli appartiene 1 DAL PRODOTTO DEL LAVORO Diversamente dall'artigiano l'operaio è immediatamente automaticamente espropriato degli oggetti che realizza perché questi appartengono tutti al proprio datore di lavoro 2 DALL'ATTIVITÀ LAVORATIVA Non è padrone nemmeno della propria attività perché gli orari e i metodi di lavoro sono spesso disumani ma soprattutto decisi da il datore di lavoro che vado unicamente al profitto e si ritrova ad essere uno strumento posto al servizio di una macchina mentre il rapporto dovrebbe essere il contrario 3 DALLA PROPRIA ESSENZA E annientata la sua creatività ossia la sua capacità di trasformare la natura secondo un disegno consapevole e originale perché non decide più nulla 4 DAI PROPRI SIMILI Manipulability corner that are you
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Perché si è affermato il capitalismo
1 Perché sei arrivato alla proprietà privata dei mezzi di produzione dato che con l'affermarsi della grande industria soltanto poche persone dotate di un rilevante capitale di partenza potevano permettersi l'acquisto e l'impiego di tali macchinari 2 Dato che è riconosciuta l'uguaglianza giuridica tra capitalista e operaio lo Stato ha consentito a uno scambio tra i due ma lo scambio è assolutamente iniquo perché l'operaio è costretto a mettere disposizione la propria forza lavoro e ad accettare le condizioni imposte
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Contraddizioni interne al sistema capitalistico
1. Caduta tendenziale del saggio medio di profitto: le aziende che sono in libera concorrenza tra loro avranno sempre costante necessità di accrescere la loro produttività e per fare l'avranno bisogno di un maggior numero di lavoratori e di un aggiornamento costante delle tecnologie questo porterà quindi a diminuire il loro profitto perché aumenterà sia il capitale variabile che il capitale costante 2 Crisi di sovrapproduzione: arrivati all'eccessiva crescita della produttività ci sarà questa crisi cui verrà posto rimedio con una vertiginosa caduta dei prezzi per incentivare gli acquisti ma al contempo il licenziamento di migliaia di lavoratori che non potranno più acquistare certe merci e verrà alimentato l'invenduto
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Che cosa prospetto allora Marx
L'esito di questo processo sarà una rivoluzione il cui soggetto sarà il proletariato la classe attualmente presso che darà il via a un'epoca completamente nuova di una società senza classi perché abolirà non sono un particolare tipo di divisione del lavoro di produzione ma cancellerà ogni forma di divisione del lavoro di proprietà privata e di dominio di classe.infatti la classe proletaria non ho alcun privilegio da perdere.invece è più diffidente nei confronti del sottoproletariato ossia quelle persone residenti in città ma privi di occupazione stabile E dediti ad occupazioni illecite che avevano causato l'ascesa di Napoleone III nel 1848 facendo fallire la seconda rivoluzione francese perché si erano schierate dal miglior offerente.infatti sono prive della coscienza di classe ossia della consapevolezza di appartenere ad un certo gruppo sociale e non possono comprendere le ragioni per cui necessario lottare
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Quali saranno le fasi della rivolta comunista
Prima ci sarà la cosiddetta dittatura del proletariato una fase transitoria infatti il termine dittatura è da ricondursi al senso che aveva nell'antica Roma in cui i capitalisti verranno espropriati dei loro beni verrà cancellata la proprietà privata ma eccezionalmente il potere politico sarà preso con la forza dal proletariato Si passerà poi a un autentico comunismo secondo il motto "ognuno secondo le sue capacità, ognuno secondo i suoi bisogni" in cui ciascuno guadagnerà il rapporto al lavoro prestato ma tenendo anche conto delle differenze individuali e delle diverse possibilità di ciascuno
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COMTE idea e obiettivo
Il suo obiettivo è organizzare la società come unione tra ordine e progresso al fine di garantire il benessere tra tutti i cittadini. La politica per farlo deve adottare lo stesso metodo della scienza e recupera dagli illuministi la concezione che la storia vada sempre verso il progresso.
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La legge dei tre stadi
LA LEGGE DEI TRE STADI: è applicabile sia al modo di conoscere dell’uomo, sia a fasi della sua vita, sia all’evoluzione delle epoche storiche. “tutte le nostre speculazioni, sia dell’individuo che della specie, passano attraverso tre stadi”: TEOLOGICO O FITTIZIO: MEDIOEVO spiega fatti osservati attraverso fatti inventati METAFISICO O ASTRATTO: KANT sostituisce esseri sovrannaturali con sostanze o cause prime. Si può considerare astratto, perché non sono più personificate POSITIVO O SCIENTIFICO: MODERNITA' Passaggio da trascendente a piano fisico-naturale, fino ad arrivare a leggi generali come la legge dei tre stadi stessa.
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Ordine di sviluppo delle scienze
Non tutte le discipline hanno avuto lo stesso grado di sviluppo, ad esempio l’astronomia è stata la prima perché studia i fenomeni più semplici e generali dell’universo, la fisica e la chimica studiano i “corpi bruti”, la fisiologia i “corpi organizzati” e la fisica sociale, l’unica a non aver raggiunto la piena maturità, la comunità di esseri viventi. La matematica, invece, non rientra in questa classificazione delle scienze perché è alla base di tutte le altre, mentre la psicologia non può raggiungere lo stadio scientifico quanto l’io si dovrebbe scindere in osservatore e osservato, operazione che è impossibile. La filosofia, infine, non è una scienza positiva specifica, me è uno strumento con la funzione di confrontare tra loro le diverse scienze, mantenendo uno “spirit d’ensemble”, la capacità di avere uno sguardo d’insieme.
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Ruolo della sociologia
SOCIOLOGIA: ha il compito di realizzare una “riorganizzazione intellettuale, poi morale, che deve necessariamente precedere e dirigere quella politica propriamente detta”. Viene considerata preliminare e indispensabile alla scienza. Si articola in due branche fondamentali: la STATICA sociale che individua e analizza le istituzioni vigenti e la DINAMICA sociale, che ripercorre le tappe del loro sviluppo. Nuova scienza teorizzata da comte ricerca con metodo scientifico le leggi che regolano la vita degli esseri umani in società e costituisce il punto conclusivo dello sviluppo del pensiero umano
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Metodo della sociologia
METODO Deve basarsi sull’osservazione dei fatti sociali, relativi alle relazioni tra esseri umani. Questa non deve però portare all’esperimento scientifico, che sarebbe inadeguato dato che ogni elemento è in stretta interdipendenza con gli altri, ma deve bensì portare verso il metodo comparativo, ossia al confronto sistematico tra società umane e animali, tra diverse società umane contemporanee (confronto sincronico) e tra diversi gradi di sviluppo nella storia (diacronico). La sociologia si occupa così della storia dello spirito umano nel suo complesso
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Come cambiare
COME CAMBIARE Comte non prospetta una rivoluzione violenta, perché il cambiamento dovrà avvenire con una rivoluzione filosofica, del sistema di idee, una riforma sociale che farà diffondere un sentimento sociale di amore reciproco in direzione di un’autentica solidarietà sociale.
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Nuova religione
Bisogna migliorare le condizioni di vita generali per far prevalere il sentimento sociale trasformando la comunità di tutti gli individui in un Grande Essere, che è il dio di una nuova religione. Nessuna persona intelligente infatti potrebbe credere nell’esistenza di un dio trascendente, ma l’assenza di una consolazione religiosa può minare il benessere di una società, allora fonda questa religione per atei. Dice che è di vantaggio perché assicura la vera libertà perché asservendosi al io gli uomini si asservono a se stessi e assicura una vera immortalità perché possiamo continuare a vivere solo nel ricordo degli altri.