Italiano Flashcards

(157 cards)

1
Q

Vita manzoni

A

Nasce a milano nel 1785 da pietro manzoni e giulia beccaria
Studia ai collegi dei padri somaschi e barnabiti
Nel 1805 va a parigi dove incontra intellettuali eredi dell-Illuminismo ed ecclesiastici gianseniti
Si converte dal calvinismo al cattolicesimo sposando enrichetta blondel
Nel 1810 torna in ita alla morte dle padre e si avvicina a romantici milanesi
Segue moti riv del 1820/21 con interesse ma non vi partecipa

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2
Q

Rapporto con giansenismo

A

Afferma che il peccato originale ha privato l-uomo del libero arbitrio e lo ha inclinato verso il male
L-uomo non pu; raggiungere la salvezza con le sue forze, ma solo attraverso Dio che pu; concedere la grazia ad alcuni eletti
DIFFERENZA CON GIANSENITI: era convinto della responsabilità personale dell’uomo es. Conversione innominato, gertrude

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3
Q

Matrici di pensiero Manzoni

A

1 Illuminismo
2 Classicità
3 Religione cattolica

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4
Q

In che senso si parla di romanticismo dell’incompiutezza in Manzoni?

A

Perché per quanto entra in contatto con il movimento del romanticismo e la sua opera possa esservi collocata non si parla tanto di romanticismo della passione e quanto di romanticismo dell’incompiutezza perché: se esiste la provvidenza perché non impedisce il piano di Don Rodrigo? perché fa morire fra Cristoforo?” Manzoni infatti è turbato costantemente dal problema che la provvidenza non può agire totalmente nella realtà e quindi non si può realizzare nel mondo terreno il mondo ideale

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5
Q

Perché si parla di Risorgimento culturale in Manzoni

A

Perché al contrario di Silvio Pellico che viene arrestato o di altri intellettuali che parteciparono attivamente ai moti rivoluzionari del 1820 21 egli si limitò a scrivere, a partecipare solamente in veste di poeta e scrittore e ad esempio un suo contributo è aver creato una lingua nazionale sciacquando i panni in Arno per scrivere i promessi sposi

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6
Q

Com’è il romanticismo in generale e in Manzoni

A

Il romanticismo in generale non è un movimento con regole precise bensì un atmosfera in Europa con dei punti fissi in Inghilterra e in Germania prevale un gusto gotico il sentimento della natura del genio invece nell’Europa nel suo interezza prevale un senso di insoddisfazione di costante desiderio di raggiungere una completezza c’è uno scarto tra uomo e società tra religioso e terreno

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7
Q

Qual è e spiega la triade di Manzoni

A

E la triade dell’utile per iscopo del vero per soggetto e dell’interessante per mezzo. Infatti, l’opera deve essere utile in quanto deve rappresentare un modello per la società civile e quindi si contrappone al movimento estetico degli anni a seguire in cui prevaleva all’aspetto sul contenuto i personaggi devono poi essere verosimili quantomeno giustifica quelli fittizi come interessanti perché L’opera deve essere attraente 

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8
Q

Analisi delle due parti dell’ode il 5 maggio

A

Nella prima parte Manzoni ripercorre velocemente le imprese di Napoleone e sottolineando come fossero caratterizzati da un alternarsi di trionfi ed insuccessi; nella seconda parte invece si tratta del suo esilio a Sant’Elena fino alla sua morte e alla sua riconciliazione con Dio.

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9
Q

Quali sono le Due contrapposizioni all’inizio del 5 maggio?
Possibili altre?

A

La prima è la contrapposizione tra l’immobilità della salma e la rapidità delle azioni (VECE ASSIDUA - CADDE RISORSE E GIACQUE). La seconda è la grandezza della gloria (TANTO SPIRO, TANTO RAGGIO) che si oppone alla negatività delle azioni (CRUENTA POLVERE)

Possibili altre sono le opposizioni spaziali tra il grandissimo spazio geografico in cui si manifestò il genio militare di Napoleone contro la breve sponda dell’isola in cui finisce esule; Un’altra quella temporale tra il passato glorioso e il presente misero dell’esilio.

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10
Q

Qual è il verso PREMIO?

A

Se prima il PREMIO CH?ERA FOLLIA SPERAR era l’impero, ora il PREMIO CHE I DESIDERI AVANZA è la beatitudine

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11
Q

Quali sono elementi di novità delle tragedie di Manzoni?

A

Sono tragedie storiche e rifiuta le tre unità aristoteliche di luogo tempo e azione.
Non è comunque uno storico perché completa i fatti tramandati con quindi adesione al principio del vero aggiungendo con la sua invenzione poetica i pensieri sentimenti dei protagonisti

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12
Q

Personaggi Adelchi

A

Ha desiderio re dei longobardi e a Carlo Magno re dei franchi personaggi che agiscono spinti solo dall’interesse di arricchirsi e conquistare i territori, si contrappongono i figli di desiderio Adelchi ed Ermengarda Ermengarda.il giovane eroe romantico animato da ideali di giustizia però risente della situazione storica in cui si trova del fatto di essere suo figlio e quindi il problema posto dalla tragedia e lo spazio di libertà che rimani al singolo nato in un certo contesto

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13
Q

Commento della morte di Adelchi: la visione pessimistica della storia

A

GRAN SEGRETO È LA VITA E NOL COMPRENDE CHE L’ORA ESTREMA
Ferito a morte Adelchi consola il padre dicendo che è meglio non essere più re (il padre appena perso le terre conquistate da Carlo Magno) in quanto non è possibile agire rettamente e quindi è meglio non avere affatto potere per limitare la brutalità delle proprie azioni.
LOCO A GENTILE, AD INNOCENTE OPRA NON V’È; NON RESTA CHE FAR TORTO, O PATIRLO
Riferendosi a carlo magno QUESTO È UOM CHE MORRÀ

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14
Q

Commento morte di Ermengarda

A

TE COLLOCÒ LA PROVVIDA SVENTURA INFRA GLI OPPRESSI
La morte richiama quella del fratello dato che entrambi muoiono rivolgendosi e guardando il cielo. L’espressione proprio la sventura indica come la sua sventura di essere capitata fra gli sconfitti fra gli oppressi partendo invece dalla parte dei prepotenti oppressori sia stata provvidenziale in quanto non ha dovuto macchiarsi delle colpe dei vincitori e quindi non è divenuto oggetto di odio da parte delle vittime

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15
Q

Possiamo affermare che Manzoni abbia una visione pessimistica della storia?

A

Bisogna teneramente che nell’Adelchi il pensiero che emerge è quello del personaggio e non dell’autore.inoltre la tragicità e dovuta al fatto che si tratta di una tragedia e non di un romanzo quali promessi sposi in cui invece la negatività della storia appare temperata dalla fiducia nelle possibilità dell’uomo di agire per intervenire a sanare i soprusi e le ingiustizie dei potenti. già nell’Adelchi in realtà il personaggio di Carlo Magno quello del politico Dedito solo a conquistare territori e gloria dimostra però di aver salvato il Papa dai longobardi e di aver garantito la libertà ai latini con il suo intervento quindi si prospetta la possibilità anche da parte di un potente di agire positivamente 

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16
Q

Conclusione promessi sposi cap. 38

A

1) Essa è stata un flagello ma è stata anche una scopa che ha spazzato via certi soggetti di cui non si sarebbero liberati altrimenti. Questa però non può essere la visione di Manzoni perché non è in accordo con i principi della religione
2) Renzo dice di aver imparato a non doversi mettere nei tumulti e non andare a cercarsi guai
3) Lucia però afferma che lei non ha mai avuto colpe non è mai andata a cercarsi guai e sono loro che sono venuti a cercare lei. Così si trova un’ultima conclusione della loro vicenda riassunta con l’espressione “il sugo di tutta la storia” secondo cui i i guai che vengono per colpa o senza colpa vengono raddolciti dalla fiducia in Dio che li rende pure utili per una vita migliore.

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17
Q

Vita Leopardi

A

Nasce nel 1798 a Recanati. Si dedica a “sette anni di studio matto e disperatissimo”.
Nel 1815 c’è la conversione “dall’erudizione al bello” perchè si entusiasma per grandi poeti classici e legge i moderni.
Diventa amico di Pietro Giordani, classicista con idee demo e laiche (lui er acresciuto in ambiente bigotto e conservatore)
Nel 1819 tenta fuga dalla casa paterna, ha problem agli occhi che non lo fanno leggere, arriva a totale prostrazione e ha lucida consapevolezza di nullità di tutte le cose -> passa dal bello al vero
Va a roma, milano, bologna, firenze e pisa
Aggravatesi le su econdizioni di salute torna a recanati dove nel 1828-29 vive “sedici mesi di notte orribile” isolato finché non accetta assegno di amici fiorentini che gli permette di lasciar per sempre Recanati. Dal 1833 vive a napoli con Antonio Ranieri fino alla more nel 1837

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18
Q

Prima fase di pessimismo e Leopardi

A

1 PESSIMISMO STORICO - NATURA BENIGNA (infinito) L’uomo ricerca non è un piacere ma il piacere che per definizione è infinito per estensione e durata ma siccome i piaceri particolari goduti dall’uomo non avranno mai questa caratteristica nasce lui un senso di insoddisfazione perpetua questa insoddisfazione può però essere placata dalla natura che in quanto benigna e attenta alle esigenze delle sue creature trova un rimedio che consiste nell’immaginazione e nell’illusione.in questa prima fase c’è un antitesi tra natura e ragione tra antichi e moderni perché considera Questi ultimi incapaci di azioni eroiche assumere atteggiamento titanico in quanto si ergere al di sopra della massa questa decadenza e frutto di un processo storico e di un allontanamento progressivo da una condizione originaria di felicità pur sempre relativa perché è consapevole che è frutto di un’illusione

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19
Q

Seconda fase di pessimismo in Leopardi

A

PESSIMISMO COSMICO - NATURA MALIGNA/INDIFFERENTE (a silvia)
La sua concezione cambia perché si rende conto che il male non è un semplice accidente ma rientra nel piano della natura che per natura ci fa tnedere ad un piacere infinito impossibile da ottenere infatti non ci fornisce i mezzi per soddisfarlo. Nuova concezione non è più finalistica ma meccanicistica E materialistica: la natura agisce con il materialismo cieco indifferente alla sorte delle sue creature. Infatti nelle operette morali è spesso rappresentata come una divinità malvagia e le vengono attribuite caratteristiche precedentemente attribuite al fato. Si rende conto che gli uomini sono sempre stati infelici anche gli antichi che si illudevano di non esserlo.abbandona la poesia civile e del titanismo perché essere infelicità è un dato di natura e inutile protestare e lottare e non resta che contemplare in modo disincantato la verità

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20
Q

Terza fase di pessimismo di Leopardi

A

PESSIMISMO EROICO (la ginestra) Alice torna con forza l’illusione perché si innamora ma la sua relazione finisce male e torna a contestare anche la validità delle illusioni.nella ginestra però capisci che non possiamo raggiungere la felicità e che delusioni sono inutili ma anche che da questo da questa consapevolezza possiamo trarre messaggi e valori positivi. Proprio per questo questa fase si chiama pessimismo eroico perché lo sforzo di unirsi in una sociale catena non è fatto per una ricompensa bensì per una città più pura e profonda

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21
Q

L’INFINITO analisi

A
  • CANTI 1819
  • questo/quello
  • io nel pensier mi fingo
  • così tra questa immensità s’annega il pensier mio e il naufragar m’è dolce in questo mare
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22
Q

ALLA LUNA analisi

A
  • CANTI 1820
  • La poesia si vada sul ricordo del poeta si recava osservare la luna. Anche se le occasioni in cui erano pieni di sofferenza e tristezza (IO VENIA PIEN D’ANGOSCIA A RIMIRARTI) il ricordo gli giova
  • Aggunta successiva dei versi 13-141 in cui dice NEL TEMPO GIOVANIL QUANDO ANCOR LUNGO LA SPEME E BREVE HA LA MEMORIA IL CORSO
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23
Q

Operette morali

A
  • prose di argomento filosofico
  • brevi, no trattato filo, ironiche, ma comunque profonda riflessione intellettuale
  • COLLEGAMNETO LUCIANO
  • dialoghi tra personaggi mitici, strici, fantasiosi, oppre prose narrative, liriche, aforismi
  • temi pessimistici
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24
Q

DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE

A
  • 1824
  • Natura FORMA SMISURATA DI DONNA SEDUTA IN TERRA (collegamento death-life in death) MEZZO TRA BELLO E TERRIBILE
  • Islandese VABNITà DELLA VITA E STOLTEZZA DEGLI UOMINI, vive isolato, cambia luogo perché in Ilsanda è esposto a mali, sperando NON OFFENDENDO NON ESSERE OFFESO E NON GODENDO NON PATIRE, ma pur astenendosi da ogni diletto incorre in molte malattie. La natura è la più NOCIVA, CALAMITOSA E CONTRARIA. ALLA DURABILITà della stessa vita. Fa invettiva
  • Natura chiede se immaginasse che il modno fosse fatto a causa loro, non se ne avvede
  • Isl fa paragone con invito in villa per poi soggiornare in cella. Non fai inviti piuttosto. Non l’ha pregata di crearlo in questo universo
  • Natura l’infelicità è dovuta alle leggi stesse di funzionamento dell’universo, che è un perpetuo circuito di produzione e distruzione
  • Isl si chede a chi gioc questa VITA INFELICISSIMA DELL’UNIVERSO ma proprio in quel momento o è stato mangiato da leoni morenti o è arrivata una bufera che lo farà conservare e mettere in mostra in un museo
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25
A SILVIA analisi
- C'è matrice autobiografica da morte di ragazza chiamata teresa fattorini, matrice individuale per esperienza del poeta e universale per comunanza con tutti gli uomini - La Speranza è la cara compagna dell'età mia nova, Silvia ne è la personificazione - QUESTO È QUEL MONDO ONDE COTANTO RAGIONAMMO INSIEME? il passaggio da questo a quello è l'apparir del vero
26
GRANDI IDILLI confronto con idilli
Negli idilli non. È ttto idilliaco. In grandi idilli quel vero da cui si cercava di evadere è centrale, sono argomentati, spiegati, mente negli idilli c'era solo un'iidea abbozzata. C'è anche una differenza livello metrico perché negli idilli prevaleva l'endecasillabo sciolto che diventa canzone molto più lunga nei grandi idilli. Infine negli idilli si parla principalmente in prima persona mentre i grandi idilli non più
27
CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA analisi
- è un alterego poeticoper dare visione più universale - CHE FAI TU LUNA IN CIEL? DIMMI CHE FAI SILENZIOSA LUNA? ... OVE TENDE QUESTO VAGAR MIO BREVE, IL TUO CORSO IMMORTALE? Sembra quasi una preghiera - Già quando nasce l'uomo piange SE LA VITA è SVENTURA, PERCHé DA NOI SI DURA? - La luna sa mille cose, ma è muta. A CHE TANTE FACELLE? - invidia il suo gregge di pecore, che vive ignaro di ogni male, non prova mai tedio, mentre lui lo prova anche se non desidera nulla o non ha cagion di pianto - "FORSE" prevale la domanda sulla risposta
28
LA QUIESTE DOPO LA TEMPESTA lettura
- all'inzio c'è un paesaggio idilliaco al momento del rasserenamento - dopo la parte descrittiva ce n'è una riflessiva con una serie di domande retoriche - PIACER FIGLIO D'AFFANNO, GIOIA VANA CH'è FRUTTO DEL PASSATO TIMORE - BEATA SE TE D'OGNI DOLOR MORTE RISANA
29
IL SABATO DEL VILLAGGIO lettura
- dittico con la tempesta perché qua l'attesa è prima QUESTO DI SETTE Dì è IL PIù SERENO - Nell'ultima strofa si rivolge ad un GARZONCELLO SCHERZOSO perchè la giovinezza è come il sabato, è un invito a non spingere lo sguardo oltre ai confini dell'illusione giovanile
30
A SE STESSO lettura
- fa parte del ciclo di aspasia, 1835 - c'è un azzeramento totale, il rovescio dell'idillio, stile è frammmentario - BEN SENTO IN NOI DI CARI INGANNI NON CHE LA SPEME IL DESIDERIO è SPENTO. Non si può sperare o desiderare più nulla, non ha prospettiva religiosa
31
LA GINESTRA lettura e analisi
Strofa 1) ODORATA GINESTRA, CNTENTA DEI DESERTI. L'ha vista sul vesuvio, a roma e di nuovo a napoli Mette in luce sua funzione consolatrice e invita chi esalta gli uomini a vedere QUANTO IL GENER NSTRO è IN CUIRA ALL'AMANTE NATURA. QIPINTE IN QUESTE RIVE SON DELL'UMANA GENTE LE MAGNIFICHE SORTI E PROGRESSIVE Strofa 2) si rivolge al suo SECOL SUPERBO E SCIOCCO, caratterizzato dal RISORTO PENSIER perchè si er atornati a posizioni spiritualistiche, mentre l'approccio dev'essere razionale. Non smentisce l'INFINITA VANITà DEL TUTTO (a se stesso) ma vuole trovare punto di partenza per alleviare Strofa 3) Quell'orror che primo contro l'empia natura STRINSE I MORTALI IN SOCIAL CATENA, FIA RICONDOTTO IN PARTE DA VERACE SAPER, L'ONESTO E IL RETTO CONVERSAR CITTADINO Strofa 5) parallelismo tra mela e città distrutta da vulcano NON HA NATURA AL SEME DELL'UOM PIù STIMA O CURA CHE ALLA FORMICA Strofa 6) La natura non è mai ferma, ma va talmente lenta che a noi sembra uguale. L'UOM D'ETERNITà S'ARROGA IL VANTO.
32
Vita Verga
Nasce nel 1840 a Catania da agiati proprietari terrieri. Non terminò il percorso di studi di Legge per dedicarsi al lavoro letterario e darsi al giornalismo politico. Si interessa a scrittori francesi moderni. I suoi primi romanzi giovanili (Una peccatricce, storia di una capinera, eva, eros, tigre reale) gli garantiscono un certo successo, sono di argomento borghese. Va a Firenze e a Milano, dove avviene la svolta al Verismo con la pubblicazione di Rosso Malpelo nel 1878. Nel 1893 torna definitivamente a Catania e dal 1903 non pubblica più fino alla sua morte nel 1922.
33
Differenza tra Realismo e Verismo
Il realismo in generale è quella tendenza a rappresentare situazioni della propria contemporaneità cercando di realizzare in modo scientifico un disegno della realtà ed è un movimento ottimistico che guarda con entusiasmo al futuro e al progresso. Con verismo invece si intende la tecnica narrativa applicata al mondo popolare che rispecchia l'ideali del realismo.
34
3 concetti Verga
1 ECLISSI dell'AUTORE L'opera deve sembrare essersi fatta da sé ossia l'autore deve restare nascosto quasi fosse un racconto nato spontaneamente da un personaggio interno alla vicenda 2 REGRESSIONE Con regressione del narratore si intende quell'abbassamento del tono dello stile adottato corrispondente a quello parlato dalla fetta di popolazione ritratta in ogni scritto 3 STRANIAMENTO Lo straniamento è la conseguenza dell'eclissi e della regressione in quanto deve apparire strano agli occhi del lettore quello che l'autore dà come dato normale e viceversa
35
Verga opera una critica sociale in Rosso Malpelo?
Verga non fa e non vuole fare nessuna critica sociale nessuna denuncia nonostante avesse abilmente il modello del naturalismo francese cui si spira e si attiene per quanto riguarda la modalità narrativa infatti descrive con un'impostazione quasi fotografica la realtà ma limitandosi appunto ad iscrivere e basta il mondo che lo circonda senza abbellimenti io senza te non c'è più o meno nascosti All'epoca il problema dello sfruttamento minorile nelle cave in Sicilia era anche molto discusso infatti l'articolo pubblicato nel 1876 intitolato "l'inchiesta in Sicilia" di Sydney Sonnino e Leopoldo Franchetti su "Il lavoro dei fanciulli nelle solfare siciliane"
36
Personaggi rosso malpelo
ROSSO MALPELO malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo che prometteva di riescire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa e persino sua madre col sentirgli dir sempre a quel modo aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo MASTRO MISCIU padre morto in quella cava, detto BESTIA ed era l'asino da basto di tutta la cava RANOCCHIO
37
CICLO DEI VINTI cosa comprende e qual è idea e principio di fondo
1 malavoglia 1881 2 mastro don gesualdo 1889 3 duchessa di leyra 4 onorevole scipioni 5 uomo di lusso Verga concepisce il disegno di un ciclo di romanzi che annuncia come "una fantasmagoria della lotta per la vita che si estende dal cenciaiuolo al ministro all'artista", con la volontà di tracciare un quadro sociale che passi in rassegna tutte le classi. Il criterio che unifica tutti i romanzi di questo ciclo è il principio della lotta per la sopravvivenza che aveva ricavato dalle teorie di Darwin sull'evoluzione delle specie animali e sceglie come oggetto della sua narrazione i vinti ossia coloro che piegano il capo sotto il piede brutale dei sopravvegnenti
38
raccolta di Rosso Malpelo: titolo e caratteristiche
Fa parte della raccolta di novelle del 1880 VITA DEI CAMPI "Rendere il colore locale anche nella forma letterale"attraverso la mimesi del linguaggio popolare
39
Prefazione al cilco dei vinti
- Questo racconto è lo studio sincero e spassionato del come probabilmente devono nascere svilupparsi nelle più umili condizioni le prime irrequietudini del benessere e quale perturbazione dell'ignoto l'accorgersi che non si sta bene o che si potrebbe star meglio il movente dell'attività umana che produce la fiumana del progresso e qui preso alle sue sorgenti nelle proporzioni più modeste e materiali. - Così come si eleva lo strato sociale di cui i romanzi parlano così aumentano le bramosie desideri ambizioni dei personaggi e il congegno delle passioni va complicandosi e anche linguaggio si eleva - Il cammino del progresso visto da lontano e l'insieme è assolutamente grandioso ma Verga non viene accecato da questa luce gloriosa perché riesce a vedere i vizi che si trasformano in virtù in questo grande processo. - chi osserva questo spettacolo non ha il diritto di giudicarlo
40
Perché Verga non porta completamento il ciclo intero di romanzi?
Perché verrebbe meno la narrazione veristica proprio il suo stile in quanto questa si può adattare solo ad ambienti umili e poveri come quelli dei contadini e dei pescatori siciliani che descrive nei malavoglia e in parte nel nostro Don Gesualdo mancherebbe quindi la regressione che sia mai che si straniamento è una delle principali caratteristiche dell'autore
41
Quale era un primo finale poi scartato da Verga nei malavoglia?
Nella prima stesura Verga aveva chiuso il romanzo sulla figura di Alessi descritto sempre come "tutto suo nonno" che ricostruisce il contesto familiare ricomprando la casa e questo finale poteva aver senso per il grande peso della religione della casa e della famiglia che è espresso in tutto il romanzo
42
Confronto fra Renzo e Ntoni
Entrambi sono i giovani protagonisti maschili dei rispettivi romanzi ed entrambi non certo punto devono abbandonare la loro casa e scoprono il mondo della città. Mentre Renzo riesce a salvarsi e tornare a casa guidato dalla provvidenza ntoni invece quando rientra non è più in grado di vivere nella propria realtà che gli sta stretta finisce addirittura in carcere perché ha commesso un omicidio e alla fine se ne va. Infatti la provvidenza profonda in toni non ha un'ideologia di riferimento che lo guida e sbaglia perché è in esperto così da dimostrare l'inconciliabilità di due mondi
43
Quali contrasti sono riscontrabili nella trama dei malavoglia
Il primo tra i malavoglia contro il paese si pensi al capitolo quattro nel contrasto tra padrone toni e lo zio crocifisso Il secondo è all'interno della famiglia si pensi ad Alessi e mena che seguono nonno contro Lia e intoni
44
Interpretazioni del finale dei malavoglia
1 LUIGI RUSSO È una celebrazione della sacralità della casa e la famiglia un avere propria cerimonia religiosa in cui il tempio che era stato violato viene riconsacrato 2 BARBARA SQUAROTTI Non è un ritorno esatto al punto di partenza la famiglia è dispersa è scomparso definitivamente la casa di Alessio non appartiene più ad una civiltà arcaica bensì è la casa dei tempi nuovi del mondo del vapore della rivoluzione del 1860 e infatti il senso dominante è quello di rimpianto e non il senso di un equilibrio restaurato 3 LUPERINI Si conclude con la partenza di intoni e adunque senso di un distacco definitivo di un addio amaro a quel mondo arcaico quello spazio chiuso e mitico a quel tempo circolare e il mobile; verga sa che quel mondo è scomparso ed è ormai impossibile recuperarlo perché inarrestabile. Tony escluso da quello interno ritorno ossia dalla ciclicità della vita in campagna sempre identica come la natura e la battuta finale "ma il primo di tutti a cominciare la sua giornata è stato Rocco spatu" spesso ritenuta poco significativa indica invece come agli occhi di intoni perfino Rocco spatu un personaggio all'ultimo gradino della scala sociale appare pienamente inserito in quell'universo idillico e familiare che egli devi lasciare dietro di sé. Inoltre c'è da notare come tutte le iscrizioni di finale compresa quella delle azioni di Rocco spatu sia all'imperfetto mentre il tempo dedicato ntoni è il passato remoto
45
46
Qual è la raccolta di novelle che abbiamo studiato di Verga
Sono le novelle rusticane uscite nel 1883 che ripropongono personaggi ambienti della campagna siciliana in una prospettiva però più amara e pessimistica che porta in primo piano il dominio esclusivo dei moventi economici nell'agire umano.
47
Trama e significato della novella la roba
La novella che dal punto di vista stilistico retorico è molto studiata e curata si concentra su la vicenda di Mazzaro vista dagli occhi di un viandante che ancora non conosce questo personaggio se non per fame perché ogni cosa che vede e viene detta essere di Mazzaro. Mazzaro è un uomo che si è fatto da solo un self-made man rurale che è caratterizzato da una disumana verità è un attaccamento alla roba che gli ho fatto Completamente perdere ogni rapporto e affetto con la famiglia (Si pensi al fatto che è dispiaciuto e rammaricato di aver dovuto spendere 12 Tari per il funerale della madre unica figura femminile presente nella sua vita). Il finale è a metà tra il comico e il tragico e racchiude il momento in cui Mazzaro si deve scontrare non più con avversari umani bensì con le leggi della natura contro cui andrà inevitabilmente verso il totale fallimento. Attraverso la tecnica dello straniamento sia qua un rovesciamento infatti come per lo zio crocifisso nel quarto capitolo dei malavoglia anche qua la presentazione della ripugnante abilità crudele di Mazzaro come un fatto normale legittimo o addirittura meritorio produce una ferma critica alla religione della roba senza che l'autore intervenga dall'esterno con giudizi e condanne.
48
Presentazione e romanzo e personaggio di mastro Don Gesualdo
È un gradino sopra e me la voglio più i problemi del mangiare ma quelli dell'arricchimento e per questo si pone in una prospettiva più simile a quella di Mazzaro solo che quest'ultimo rientrava in un contesto più fiabesco qua invece è la descrizione più cinica.si colloca nel ciclo dei vinti perché per quanto economicamente abbia successo fallisce sul piano dei rapporti umani perché Gesualdo Motta può essere visto come unione tra padron ntoni e lo zio crocifisso. Ma per quanto abbia intenzione di coltivare le proprie relazioni umane affettive con la famiglia non riesce mai a praticare fin infondo questi valori perché gli impulsi generosi e bisogni affettivi sono sempre soverchiate dall'attenzione gelosa all'interesse economico e la roba rimane sempre il fine primario della sua esistenza. Mazzaro è quindi un vincitore materialmente ma è un vinto sul piano umano: infatti il padre, i fratelli mirano solo a depredarlo, la moglie non lo ama, e la figlia si vergogna di lui.
49
La morte di mastro Don Gesualdo
Avviene nel palazzo del duca di leyra che ha dato in sposo a sua figlia solo per far prestigio impedendole di sposarsi con l'uomo che amava. All'inizio la scena narrata dalla sua prospettiva e il lusso e lo sperperare degli aristocratici. La sua morte descritta con prospettiva straniante vista come un evento come un altro viene presentir o dai servitori presenti alla fine viene chiamata la figlia. Il modo dissacrante con cui è descritta la rende più commovente
50
Baudelaire tratti generali
Baudelaire collocandosi a metà secolo infatti i fiori del male esce nel 1857 segna il passaggio dal romanticismo al decadentismo: infatti la sua poesia parla della malattia della modernità quella che consiste nel mal di vivere la disperazione il vuoto il vizio e la corruzione e la noia che sono i temi centrali delle sue poesie; a livello formale poi ricorrere il simbolismo in quanto il suo linguaggio ha una funzione evocativa. Conduce anche la vita del dandy sperpera l'eredità paterna e ha una vita sregolata; si dedica poi alla critica d'arte ed è attratto da Edgar Allan Poe e i suoi racconti
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I FIORI DEL MALE struttura e titolo
SPLEEN E IDEALE Per sfuggire dallo Splean ossia da questo lato della realtà di depressione discusso si protende verso l'ideale la bellezza e la purezza ma la tensione risulta vana e ripiomba costantemente verso il basso (Poi ci sono altre sezioni) Il titolo di per sé è già provocatorio perché i fiori sono sempre stati elementi associati alla positività alla bellezza della vita mentre associandoli all'idea del male si sviluppa quell'idea di vegetazione malata mostruosa velenosa e perversa che già implicitamente contiene il carattere provocatorio della sua poesia.
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L'albatro
La poesia gira attorno a dei paragoni che il poeta instaura tra l'albatro e il poeta stesso: infatti l'Albatros quando vola in aria è il re dell'azzurro, principe dei nembi, è un animale bellissimo, però quando torna sulla terra appare goffo comico e brutto, trascina pietosamente le sue ali; allo stesso modo il poeta è in grado di spaziare derivarsi grazie alla sua nobiltà spirituale alla sua sensibilità e fantasia ma una volta mescolatosi agli altri uomini comuni il suo privilegio Spirituale lo rende inadatto alla vita pratica e diventa oggetto di scherno da parte. Il conflitto tra l'intellettuale e il mondo borghese si capisce se si considera che la società del tempo aveva come valori fondamentali l'utile e l'interesse qualità che sono estranee all'arte e all'artista che quindi si sente maledetto poiché in lui si sviluppa un oscuro senso di colpa
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Perdita d'aureola
In questo breve poemetto che si configura come un dialogo tra il poeta e un sonico che era inizialmente inserito nello Splean di Parigi del 1869 un uomo si rivolge al poeta stupito che lui il bevitore di quintessenze mangiatore di ambrosia si trovi in un luogo così ma chiamato ma il poeta subito spiega che gli si trova perché ha perso la sua aureola che caduta mentre era al galoppo ora non intende più del meno recuperarla e si vuole abbandonare al vizio come la gente comune per passare inosservato.questa è una che era polemica alla Società borghese in cui vive che non assicura più al poeta la dignità e il prestigio sociale di cui aveva sempre goduto. L'aureola qui vista materialmente sta infatti a rappresentare questa sua dignità che lo elevava quasi in una dimensione divina
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Scapigliatura - caratteri generali
È un movimento che sorge spontaneamente negli anni 60 70 di fine ottocento. Per questo viene considerata un'avanguardia mancata in quanto non è un movimento organizzato con un manifesto o con un gruppo che aderisce esplicitamente ma con questo termine si racchiude quella categoria di poeti accomunati da un'insofferenza per le convenzioni della letteratura contemporanea per i principi e i costumi della società borghese e da un impulso di rifiuto e rivolta. È l'equivalente del francese Bohemian. Vogliono stupire vogliono essere provocatori e parlano del vero anche se il vero quello che rifiutano ma sono caratterizzati da questa inconciliabile dualità che li divide tra l'ideale e il vero cui si rassegnano nonostante il senso di repulsione e orrore che scatena in loro E forse più corretto di parlare di ribelli che i rivoluzionari perché è solo parziale la riuscita del loro tentativo di innovare la poesia perché non avrà successo
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Lezione di anatomia
Arrigo Boito 1865 La poesia che si presenta molto scherzosa con un vivace schema di rime tra dei versi molto brevi divisi in strofe libere racconta un atto che appare in più ossia di profanazione del corpo di una giovane ragazza tisica che era molto bella figlia era bionda ma in realtà questa sua aurea di sacralità si scopre che era incinta di un figlio illegittimo. Particolare curiosa e la scelta di utilizzare i termini della quotidianità e non poetici quali aorta celle valvole feto
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Vendetta postuma
Emilio Praga Da Rimorsi postumi di Baudelaire In questa poesia si rivolge alla donna che era stata ispiratrice della sua poesia che gli aveva giurato di vivere e morire in quanto tale è invece stata bugiarda perciò ora il poeta si compiace di vedere il suo cadavere mangiato dai vermi. Nella versione di Baudelaire invece il tema è quello della vecchiaia che vede come rimorso la giovinezza che non ho colto tutte le occasioni ma anche in questo ambiente ridondante che qua è stato rivisitato.invece in Praga viene meno il rimando classico e se la prende solo per il rifiuto l'amore non c'è la dimensione del rimorso.
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Carducci vita e presentazione del poeta
Nasce nel 1835 da una famiglia medioborghese, trascorre l'infanzia in Maremma, studia alla scuola normale superiore di Pisa, ottiene nel 1860 alla sua prima cattedra in letteratura italiana a Bologna, conduce la vita di professori studioso e infine ottiene il premio Nobel per la letteratura nel 1906 e morì l'anno successivo. È un "POETA PROFESSORE", "SCUDIERO DEI CLASSICI", non è volenteroso di cambiare il sistema, infatti conosce e rispetta sempre le convenzioni della poesia classicheggiante. Riporta in alto il ruolo del poeta al contrario gli scapigliati che ne avevano abbassato la figura. Politicamente da giovane era fortemente democratico animato dall'ideali risorgimentali antimonarchico e anticlericale ma nella maturità su atteggiamento cambiò e si avvicinò alla monarchia sabauda e alla chiesa. Così purE la sua poesia subì un'evoluzione da posizioni violentemente antiromantiche e volte solo a recupero della classicità si ripiegò poi nell'intimo analizzando anche momenti di sconforto di esistenziali tematiche proprie di baudelaire
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Rime nuove
1861-1887 Raccolta di liriche di argomento che va dagli spunti intimi e privati personali a rievocare eventi storici o particolari pensieri del passato sempre in forme tradizionali della lirica italiana. Sceglie come titolo rime nuove perché la rima era ignota nella poesia classica di cui lui utilizza le forme.
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Pianto antico
Da rime nuove 1871 in memoria del figlio Dante È un'odicina anacreontica Non ho intenzione di rinnovare il sistema recuperarlo e perpetuarlo infatti chilometrico e impeccabile utilizza tantissime figure retoriche rielabora le metafore classiche che richiamano il tema della vita e della morte quale il contrasto tra la luce e il calore e l'ombra del freddo e buio e l'aridità. Il titolo pianto antico presenta proprio questo aggettivo perché per lui antico è una garanzia di importanza e anche perché sono sciagure che hanno sempre colpito l'uomo ma lo spunto anche tratto da un antico poeta greco Mosco che afferma che la primavera torna sembra fiorire ma i morti no
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Odi barbare
1877 Abbandona i metri tradizionali italiani cercando di riprodurre quelli classici con il sistema accentuativa italiano in modo quindi barbaro. Infatti si parla di metrica Barbara perché suonerebbero come se fossero detti da un barbaro ignaro dell'alternanza delle lunghe delle brevi. L'esperimento suscitò molte critiche ma entra poi nel gusto corrente ed è imitato dal giovanissimo D'Annunzio
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Alla stazione in una mattina d'autunno
Tratta un tema della modernità della stazione del treno del viaggio della velocità. Il treno però viene definito due volte mostro una volta accompagnato anche dall'aggettivo in più con traino orribile. Dopo la prima parte della poesia in cui viene descritto il paesaggio della stazione nella seconda si ripensa alla giovane amata che sta partendo per poi ritornare alla fine al presente Gianni prima aveva composto un inno a Satana in cui affrontato il tema del treno e si trattava di un inno al progresso in cui il treno era presentato in chiave positiva però qua prevale decisamente il polo negativo. Il poeta si sente come tutte quelle ombre che richiamano dei dannati che si muovono per la stazione si capisce che la sua pena esistenziale è causata dalla modernità 
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Nevicata
Dietro una parvenza di serenità si nasconde una elevata inquietudini soprattutto per le figure degli uccelli raminghi che picchiano i vetri appannati chi sono nella mente del poeta gli amici defunti che richiamano Carducci alla pace a riposo della morte.il tema della morte non è respinto con orrore ma essa viene vagheggiata come riposo come ripiegamento stanco e desiderio di dissolvimento
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San Martino
Da rime nuove 1883 In questa poesia c'è una contrapposizione tra l'ambiente esterno e quello interno visto come riparo casa positivo.infatti la prima strofa presenta un paesaggio esterno la seconda Laterza invece più all'interno prima per le vie del borgo e poi all'interno dell'uso di una casa e infine lo sguardo nella quarta strofa si rivolge nuovamente verso l'esterno a guardare delle uccelli neri che non ha tanto un valore descrittivo quanto simbolico perché il nero è tradizionalmente il colore del lutto della negatività. È un idillio inquieto minacciato che in generale è una metafora dello scorrere del tempo perché è un richiamo alla morte mentre l'ambiente era un ricordo del poeta della sua infanzia.
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Vita di Pascoli
Nasce nel 1855 in Romagna da piccola borghesia rurale era il quarto di 10 figli il padre muore nel 1867 e questo evento crea difficoltà economiche alla famiglia che si trasferisce a Rimini poi va a studiare a dormire finché non ottiene una borsa di studio all'università di Bologna.fu arrestato per aver partecipato a manifestazioni contro il governo si laurea nel 1882 con una tesi su Alceo e va a vivere a Massa con le sorelle Ida e Mariù. E caratterizzato da fragilità psicologica per la chiusura gelosa nel nido familiare e l'attaccamento morboso alle sorelle e infatti vede come un tradimento il matrimonio di Ida. Non saranno mai un vero idillio perché si può sempre scorgere una vena inquietante che riflette il suo carattere turbato e tormentato Nel 1905 subentra a Carducci nella cattedra di letteratura italiana Bologna dove muore nel 1912
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Rapporti con positivismo e con religione
Si riflette la matrice positivistica dei suoi studi nella precisione Con cui nei suoi versi usa la nomenclatura ornitologica e botanica ma in pascoli si riflette anche la crisi della scienza segnata dall'esaurirsi di questa corrente di pensiero e dall'affermarsi di tendenze spiritualistiche idealistiche. In lui sono insorge una sfiducia nella scienza come strumento di conoscenza e di ordinamento del mondo e si apre la prospettiva dell'ignoto e del mistero dell'inconoscibile verso cui l'anima si protende ansiosa ma sono intraducibili i messaggi che arrivano. E lui di Dio non vi è che è una nostalgia mai un possesso infatti il fascino su di lui esercitato dal cristianesimo non attinge mai la sfera teologica della verità rivelata ma resta nei limiti del messaggio morale di fraternità 
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IL FANCIULLINO
1897 "Egli scopre nelle cose le somiglianze e le relazioni più ingegnose" Pascoli viene ricordato come il poeta fanciullino che vede tutte le cose come la prima volta e per questo a tutti da il loro nome preciso puntuale perché dare il nome alle cose e come scoprirle per la prima volta viene tutto con ingenuo stupore e meraviglia e per questo usa anche una novella parola un linguaggio che si sottragga ai meccanismi mortificanti della comunicazione abituale. È facile scorgervi una Concezione della poesia come conoscenza prerazionale e immaginosa vedi le cose in modo alogico il suo linguaggio è assolutamente spontaneo puro ed evocativo. Chi è un implicito un messaggio sociale di un'utopia umanitaria che invita tutti gli uomini alla fraternità rifiuta le lotte tra classi
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Pascoli politico?
SOCIALISMO UMANITARIO Aderisce al socialismo perché sente di essere vittima di grandi ingiustizie in primis l'uccisione del padre poi povertà i lutti e lo smembramento della famiglia.aderisce quindi all'internazionale socialista ma partecipando a delle manifestazioni finendo in carcere esperienza orribile decide di abbandonare una volta uscito di prigione ogni forma di militanza attiva.si accosta per un periodo all'ideologia di Marx di cui però rifiuta fermamente l'idea della lotta di classe e così pur non rinnegando gli ideali socialisti si trasforma in una generica fede umanitaria: Gli uomini devono aiutarsi tra loro e non farsi del male perché la vita umana è segnata inevitabilmente da dolore sofferenza quindi c'è un pessimismo alla base però solo se gli uomini non la fomentano.la sua celebrazione del nucleo familiare però si allarga fino a inglobare interazione e diventa un fervente nazionalista infatti celebra la guerra di Libia scrivendo che la grande proletaria si è mossa 
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Soluzioni linguistiche
Si parla di ACCORDO ERETICO CON LA TRADIZIONE Perché abbiamo visto che assume anche la cattedra di letteratura italiana Bologna e il successore di Carducci però presenta delle anomalie la sua poesia come anche dei suoni puri delle espressioni prelinguistico e quali il chiù e lui fa anche rima con onomatopee e ho la poesia di suoni di sensazioni in cui prevale l'irrazionalità e del mezzo più adatto per esprimere il suo IMPRESSIONISMO SIMBOLICO, Impressionismo perché si limita a tratteggiare un'impressione della realtà e simbolico perché nasconde un significato nascosto a un valore non come cosa in sé ma come allusività. Si dice anche che abbia esteso il DIRITTO DI CITTADINANZA POETICA A tutti gli elementi della realtà perché a livello lessicale utilizza soluzioni anche stravaganti e mai viste prima
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Myricae
(Non omnis) arbusta iuvant humilesque Myricae 1891 - 1892 - 1897 - 1900 Riprende l'inizio della quarta bucolica di Virgilio con l'intenzione però di non alzare un po' il tono ma di concentrarsi sulle umili piante per questo tra parentesi mette la negazione inizio della frase. E quindi è una poesia delle piccole cose i suoi complimenti sono molto brevi sono quadretti di vita campestre a gusto impressionistico. Evocano spesso essere descritte idea della morte linguaggio ANALOGICO e la sintassi frantumata
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Temporale
Il linguaggio è molto evocativo rosseggia affocato e la poesia sembra racchiudere un bozzetto è un quadretto di impressionisti un macchiaioli perché si struttura su una serie di pennellate che evocano delle visioni delle intuizioni. Ad esempio al posto di dire bianco usano analogia rettamente un'ala di gabbiano e un'intuizione che salta non è un discorso razionale.Per quanto sia abbastanza consolidato il significato del colore bianco qualcosa di positivo e Lala come simbolo della libertà tutta la poesia è un unico simbolo che non ha interpretazione univoca potrebbe suscitare evocare sensazioni diverse a seconda del lettore 
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Lavandare
Inizialmente la poesia nelle prime due terzine di questo madrigale si focalizza su un oggetto l'aratro rimasto dimenticato in mezzo a un campo senza vuoi mezzo grigio e mezzo nero e viene revocato l'immagine di alcune lava andare al lavoro l'ultima quartina invece permette di dare un'interpretazione simbolica della realtà precedentemente rappresentata perché attraverso il canto di questi ragazzi si instaura un legame ciclico circolare con l'inizio del componimento e si accosta l'aratro all'immagine di un uomo abbandonato solo e desolato
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X agosto
In questa celebre poesia Pascoli rievoca la morte del padre che la segnato profondamente avvenuta il 10 agosto 1867 quando il poeta aveva solo 12 anni con un parallelismo che dura per tutte e quattro le strofe centrali tra il padre e una rondine che torna al proprio nido.la poesia è ricca di simboli cristiani quali gli Spini la croce e il perdono. Ma la caratteristica più interessante è la variazione di cileo scritto con la minuscola e Cielo scritto con la maiuscola alla fine del componimento infatti il cielo è descritto come lontano e si limita solamente con un pianto di stelle a consolare l'uomo ma di fatto non fornisce alcuna soluzione all'ingiustizia diffusa nel mondo, ATOMO OPACO DEL MALE.
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L'assiuolo
VOCE DAI CAMPI LONTANO IL SINGULTO PIANTO DI MORTE All'inizio la poesia potrebbe sembrare distruzione paesaggio notturno qualunque ma è un'immagine allusiva attenuata che pian piano fa emergere un senso di inquietudine e l'assiolo che Fuck You diventa il padre che il figlio dal mondo dei morti. Nella fase di scrittura bisogna dire che prevale comunque il controllo razionale quindi a livello formale c'è una razionalità di fondo mentre a livello contenutistico prevale la dimensione intuitiva.
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Novembre
È L'ESTATE FREDDA DEI MORTI La precisione con cui sono citati gli albicocchi potrebbe sembrare fuori luogo rispetto alla dimensione illusionistica della poesia ma invece non conserva nulla della precisione scientifica e naturalistica della matrice da cui è tratta ma il poeta diventa l'Adamo che mette il nome a tutto ciò che vede e sente e per questo coglie l'essenza primigenia della natura. Parla dell'estate di San Martino a inizio novembre e ancora una volta ricorre il tema della morte, è molto studiata a livello retorico presentare diverse figure retoriche come un'ipallage "di foglie un cader fragile"
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Il lampo
Senza sapere il commento di Pasqua della poesia si potrebbe pensare che tu sia quello talmente veloce da essere quasi in percepibile di un lampo che arriva a terra.invece Pascoli scrive questa poesia come metafora degli ultimi momenti del padre morente perché durò un attimo dato che viene ucciso da un colpo di pistola E quindi il poeta si immagina che in quel frangente di tempo abbia avuto tanti pensieri che però durarono un attimo solo, tutti condensati 
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In capannello
Vede la modernità con indifferenza ma in tanto il treno appare ancora come qualcosa di spaventoso che però non tanger le persone che sono strette sempre dritto
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Il gelsomino notturno
Da i canti di castelvecchio 1903 Che sono in continuazione con myricae come testimonia la prefazione in cui sono definiti anch'essi myricae: infatti descrivono immagini della vita in campagna riprendendo ancora il motivo della tragedia familiare e affrontando temi morbosi inquieti di Eros e morte L'ho scritto in occasione delle nozze di Gabriele briganti e in particolare ritrae il momento del concepimento del figlio. Senza il commento di Pascoli saremmo riusciti a capire questo significato nascosto? Al verso 12 ci sono entrambi i temi affrontati è quello della vita e della morte in una frase isolata che è "nasce l'erba sopra le fosse" IMMAGINI DI MORTE : Si alternano immediata continuità con quello del fiore che invita all'amore come: i fiori notturni che si aprono / e l'ora in cui pensi ai suoi suoi cari / dai calici aperti si esala l'odore di fragole. La sua fedeltà al nido gli impedisce di uscire da quel cerchio chiuso e soffocante e ti risponde la richiamo dell'amore perché quando nascono i fiori notturni che si aprono in un invito sensuale egli non può che pensare ai suoi cari. Anche la scena del concepimento è ritratta dall'esterno da Pascoli perché è una realtà che gli è estranea IMMAGNI DI NIDO: Sotto L'ali dormono i nidi / le api chiuse nelle loro celle / la Chioccetta che va per l'aia azzurra col suo pigolio di stelle
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Vita di Gabriele D'Annunzio
D'Annunzio nasce nel 1863 a Pescara da una famiglia borghese fa per alcuni anni il giornalista dopo essersi trasferito a Roma dove abbandonerà gli studi poi va a Napoli compone diverse opere narrative che suscitavano scandalo per i contenuti erotici ha una relazione con Eleonora Duse diventa deputato dell'estrema destra e 900 passo allo schieramento di sinistra Perché non era tanto una questione ideologica per lui entrare in politica quanto di mettersi in mostra a causa di alcuni creditori nel 1910 fugge in Francia e poi allo scoppio della guerra torna in Italia e sarà protagonista di celebri eventi quali il volo su Vienna e la presa di fiume.una volta fallito questo tentativo rivoluzionario fino al 1938 nella sua villa di Gardone 
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Il piacere
SAPEVA TRANSFORMARE IN ALTO SENTIMENTO UN BASSO APPETITO Il suo primo romanzo risalente al 1889 al centro del quale si pone la figura dell'esteta Andrea Sperelli che non è altro che è il doppio di D'Annunzio stesso.è un giovane aristocratico proveniente da una famiglia di artisti ed è perciò tutto impregnato di arte. L'eroe è diviso tra due figure femminili Elena muti che la donna fatale e Maria ferres la donna pura. In realtà questa donna non funge da riscatto e di elevazione spirituale ma doppio di Elena da cui è sempre rifiutato e quando Maria scopre che solo un oggetto di un gioco erotico più sottile perverso lo abbandona a sua volta. Questo romanzo presenta la liquidità perché per quanto siano duri e severi giudizi scagliati contro il protagonista emerge un sottile fascino dello scrittore verso di lui. 1) Si ricollega al romanzo psicologico per l'attenzione per i sentimenti 2) È avvolto da una patina di musicalità 3) Non è un tentazione veristica perché non è bassa parte da dove Verga voleva arrivare ma dove non arriva
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ALCYONE
Questa raccolta è la terza del ciclo delle laudi voleva scriverne una per ogni legge ed è la rassegna di un'estate in Toscana. È importante sottolineare che la rassegna di un'estate singola no non è stata generica infatti all'inizio i testi presentano una maggiore vitalità degli ultimi contenuti all'interno della sezione madrigali dell'estate che sono 11 poesie molto brevi legate alla fine dell'estate infatti si inizia a vedere la decadenza
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La pioggia nel pineto
1902-1903 Taci sulle soglie del bosco non odo parole che dici umane modo parole più nuove che parlano gocciole foglie lontane ascolta piove dalle nuvole sparse a Merici salmastre ed arse piove sui PINI scagliosi ed irti piove sui mirt divini Sulle ginestre fulgenti di fiori accolti piove sui ginepri folti di coccole aulenti piove sui nostri volti silvani piove sulle nostre mani nude sui nostri vestimenti leggeri sui freschi pensieri che l'anima schiude novella sulla favola bella che ieri ti illuse che oggi mi illude o Ermione Ascolta risponde al pianto il canto delle cicale e immersi siamo nello spirito silvestre l'arborea vita viventi Una sola nota ancora trema si spegne risorge trema si spegne non s'ode voce del Mare Piove sulle tue ciglia nere sicché pare che tu pianga ma di piacere non bianca ma quasi fatta veramente parla scorza tu esca E andiamo di fretta in Prato ricongiunger disciolti e il verde vigorose Cial lacci malleoli centri le ginocchia chissà dove chissà dove Su la favola bella che ieri mi illuse che oggi ti illude o Ermione
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Meriggio
La prima parte di questa poesia è puramente descrittiva la seconda invece per quanto riguarda la prima in due punti c'è una triplice anafora negativa di un non ripetuto a inizio verso a sottolineare L'idea dell'immobilità e del silenzio che circonda il poeta Nella seconda parte invece si ha un'enunciazione ideologica di superomismo e Panismo di cui la prima parte costituisce una semplice premessa. VOCE NON SUONA SE ASCOLTO E NON HO PIù NOME NON HO PIù NOME Né SORTE TRA GLI UOMINI; MA IL MIO NOME è MERIGGIO. IN TUTTO IO VIVO TACITO COME LA MORTE. E LA MIA VITA è DIVINA
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Nella Belletta
Madrigali d'estate PERSICHE MEZZE - ROSE GUASTE - MIELE PASSO Il titolo è un termine dantesco per il gusto di D'Annunzio di recuperare termici termini aulici. In questa poesia ci sono tre elementi positivi che assumono una connotazione negativa quindi loro sensi rovesciato per la loro correlazione con degli aggettivi che indicano che evocano una sensazione di morte degrado.è il SOL D'AGOSTO l'artefice di questa decadenza perché in questo caso è causata per un eccesso raccogliendo così l'atmosfera tipica del decadentismo perché sono arrivato in grado troppo alto di saturazione che mi porta a perire; infatti ricordiamo che alcione è il ricordo di un estate senza ciclicità poi c'è silenzio
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I pastori
Sogni di terre lontane (ultimo libro alcyone) RINNOVATO HANNO VERGA D'AVELLANO TREMOLAR DELLA MARINA Il componimento è divisibile in due parti: la prima in cui il poeta si trova in una situa familiare trai pastori e la seconda in cui sono ESULI davanti al mare e si ree conto di non poter più realizzare l'esperienza panica ora che l'estate è arrivata al termine
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Le stirpi canore
I MIEI VERSI SON PROLE DI... In questo componimento D'Annunzio fa un elogio ai propri versi e in generale alla parola poetica che ha un grande valore è una grande importanza e dice che le sue parole sono profonde come le radici terreni e le scrive con una serie di aggettivi tra cui prevalgono aggettivi sdruccioli perché hanno un suono più nobile e più musicale e sottolinea come non sia una comunicazione normale perché di solito sono meno presenti sono più ricercati
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La sera fiesolana
In questo componimento la natura è personificata e sembra riprendere il cantico di San Francesco ad Assisi perché le riprese iniziano tutti con Lauda tassì ma non c'è niente di religioso è presente solamente la figura femminile ritratta in tutta la sua sensualità infatti qua non c'è nere Stefano il superuomo ma solamente il gusto per il bello
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Vita pirandello
Luigi Pirandello nasce nel 1867 a giro genti poi ribattezzata Agrigento da una famiglia di agiata condizione borghese e studia prima Palermo poi a Roma e poi si laurea a Bonn in lettere nel 1903 la sua famiglia subisce un grave dissesto economico perché si allaga la miniera di zolfo in cui il padre aveva investito tutto anche la dote della nuora e proprio la moglie che soffriva già di fragilità psichica ebbe una crisi che la fece sprofondare nella follia. Nei primi anni del novecento aveva già pubblicato alcuni romanzi poi inizia una stagione teatrale dal 1910 intermediata però anche da altre produzioni non si sa bene quanto fosse stretto il suo legame con il fascismo nel 1924 dopo il delitto Matteotti si era iscritto al partito probabilmente più per necessità che per volontà ma probabilmente provava un certo disprezzo per il regime tant'è che quando gli venne assegnato il Nobel per la Letteratura nel 1934 non ha citato nessun esponente del regime pratica che era in uso all'epoca.muore nel 1936 lasciando incompiuti i giganti della montagna 
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Visione del mondo
Uno dei concetti fondamentali del pensiero di Pirandello è quello del vitalismo perché secondo lui la vita è un flusso continuo incandescente indistinto infatti non è possibile racchiuderla in una forma individuale che non è altro che una maschera che ci impone il contesto sociale e cinque uniamo noi stessi e sotto questa maschera però non c'è la nostra identità bensì nessuno meglio un fluire indistinto cui non è permesso scorrere e infatti si si tiene per troppo tempo stesso maschera si rischia di impazzire O meglio di rivelare una volta per tutte la propria vera natura.le trappole che la vita sociale si pone davanti agli occhi sono principalmente due quella della famiglia e del lavoro e l'unica via di salvezza è proprio la via dell'irrazionale. Per Pirandello si parla anche di relativismo conoscitivo perché è ormai Passata l'epoca del positivismo e vedi tutto in modo relativo e soggettivo perché vive in mezzo alla crisi delle certezze positivisti che nel decadentismo in cui la realtà e sono andata in una pluralità di frammenti così anche come l'io è frantumato
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L'UMORISMO
1908 Episodio della vecchia imbellettata COMICO avvertimento del contrario UMORISTICO sentimento del contrario Non c'è uomo che differisca più da un altro che da se stesso nella successione del tempo La vita è un flusso continuo che noi cerchiamo di arrestare di fissare in forme stabili e determinate In certi momenti tempestosi investite dal flusso tutte quelle nostre forme fittizie crollano miseramente L'epico compone un carattere, l'umorista lo scompone nei suoi elementi e si diverte nel rappresentarlo nelle sue incongruenze
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IL TRENO HA FISCHIATO
Novelle per un anno BELLUCA - CASELLARIO AMBULANTE - VECCHIO SOMARO SPECIALISIME CONDIZIONI - NATURALISSIMO CASO UNA CODA NATURALISSIMA La storia narrata dal vicino di casa del di Luca che si rende conto che il suo caso non è quello di un uomo impazzito ma solo che ha manifestato la propria interiorità dopo aver vissuto per anni in certe condizioni che l'hanno soppresso il lavoro e la famiglia.
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IL FU MATTIA PASCAL
1904 LO STRAPPO AL CIEL DI CARTA Anselmo Palearia fa riflettere Adriano maze su un fatto curioso ossia se durante la rappresentazione della tragedia di Oreste in uno spettacolo di marionette si facesse uno strappo nel cielo di carta del teatrino avverrebbe che Oreste diventerebbe Amleto infatti consiste in un buco nel cielo di carta la differenza tra la tragedia antica e quella moderna. Prima infatti si aveva un orizzonte limitato se avevano delle certezze che non venivano messe in dubbio ed è proprio con il buco nel cielo di carta che si entra nell'epoca del relativismo LA LANTERNINSOFIA "CONCEZIONE FILOSOFICA SPACIOSISSIMA" Secondo questo stravagante concezione filosofica ognuno di noi vedi quello che è il proprio lanternino illumina e riflette e quindi la visione limitata che abbiamo della realtà oggettiva. Inoltre esistono anche dei lanternoni che rappresentano le costruzioni collettive infatti le federe ideologie i sistemi di valori non sono altro che grandi idee Che accomunano e illudono più uomini. Quando i lanternoni si spengono si cade in un angoscioso senso di smarrimento e la fine di un'epoca e equivale allo strappo nel cielo di carta del teatrino delle marionette. La prospettiva è comunque rassicurante perché immagina che la morte non sia l'estinzione della vita di questo lanternino che si colora poco e a modo suo la realtà così che noi potremmo finalmente vedere com'è davvero diverso CONCLUSIONE Ma che Pascal parla con Don in biblioteca quando scrive la sua storia e dice di non sapere che frutto se ne possa cavare.Don Eligio dice che secondo lui che fuori dalla legge fuori di quelle particolarità per cui noi siamo noi non è possibile vivere. Matteo Pascal però è consapevole che questa non può essere la conclusione dato che secondo la legge lui è morto non esisterebbe più e quindi questo finale che sarà il punto di partenza del successivo uno nessuno 100.000 perché per ora si rende conto che il nome non riesce a identificarlo completamente. Mattia Pascal si arrende al momento negativo affermando "Non saprei proprio dire ch'io mi sia"
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UNO NESSUNO CENTOMILA
Qui il finale diverso perché è vita Angelo Mosca arda quando si rende conto di non essere più lui decide di non essere più nessuno e quindi diventa anche 100.000. Qual finale diverso perché non resta più legato il suo nome ma scompare del tutto nella totalità della vita. Per questo abbandona completamente la società e la città e sceglie la fusione con la natura. Questa esperienza ha un po' del pan Ismo dannunziano dato che c'è una comune radice irrazionale decadentista entrambi gli autori ma se per D'Annunzio era un'esperienza elitaria solo per i superuomini per Pirandello l'esperienza democratica accessibile a tutti quelli che rifiutano i canoni della società "Nessun nome nessun ricordo oggi del nome di ieri del nome d'oggi domani" "CONVIENE AI MORTI" "Così soltanto io posso vivere ormai rinascere attimo per attimo" "la città è lontana"
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Cosi è se vi pare
PER ME IO SONO COLEI CHE MI SI CREDE ED ECCO SIGNORI COME PARLA LA VERITà
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I GIGANTI DELLA MONTAGNA
1) La prima interpretazione e politica i giganti servi rappresentano la società dittatoriale e quella di massa che non è più in grado di capire l'arte 2) In una seconda interpretazione il mago Cutrone vive in un mondo fatto di arte isolato non messo in Cina altrimenti vi fallirebbe come significare che l'arte può essere coltivata solo nella sua forma più pura oppure provando scarso successo, come capiato all'attrice Ilse
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Sei personaggi in cerca d'autore
Una compagnia di mettere insieme agli giuoco delle parti di Pirandello "Abbiamo tutti dentro un mondo di cose; ciascuno un SUO mondo di cose! e come possiamo intenderci signore se nelle parole che io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me mentre chi le ascolta inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo come gliel'ha dentro? crediamo di intenderci; non ti non ci intendiamo mai" "Ma un fatto è come un sacco: vuoto, non si regge! perché si regga, bisogna prima farci entrare dentro la ragione e i sentimenti che lo hanno determinato" I personaggi discutono con il capo comico su chi sia tra loro più reale e il padre dice che lui perché la sua realtà non cangia non può cangiare essere altra mai perché già fissata mentre quella del capo comico può cangiare dall'oggi al domani
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Italo Svevo: vita
Nasce nel 1861 a Trieste da una famiglia di origine ebraica di condizione borghese e studiò in Germania e politicamente era vicino posizioni irredentistiche.in seguito a un fallimento del padre nell'investire dei soldi in un'industria conobbe l'esperienza della declassazione passando dall'agio borghese ad una condizione di ristrettezza e si trovò costretto a cercar lavoro di un impiegato per lui molto insoddisfacente. Si sposa con una cugina E abbandona l'impiego in banca per entrare nella ditta di vernici dei suoceri tornando alla propria classe sociale iniziale compì numerosi viaggi e diventa un uomo d'affari è un dirigente industriale tanto da lasciare all'attività letteraria per un po' di anni. Riaffiora in lui il bisogno di scrivere per capirsi meglio soprattutto quando incontra James Joyce alla Berlitz School di Trieste e e altro fondamentale incontro è stato quello con la psicoanalisi nel 1910 per il cognato aveva sostenuto una terapia a Vienna con Freud da qui nasce il suo terzo romanzo che non fu apprezzato in Italia Eugenio Montale progetto poi un quarto romanzo sempre protagonista Zeno che però è solo frammenti e morì nel 1928 × 1 incidente d'auto 
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Una vita trama
In questo romanzo del 1888 che voleva intitolare un inetto Alfonso Nitti vive tristemente da impiegato in banca finché non conosce Macario un impiegato molto in gamba con cui stringere amicizia e la figlia di Mahler annetta che pur senza mare seduce avrebbe così la possibilità di trasformare la vita ma preso da un inspiegabile paura prende il pretesto una malattia della madre e scappa da Trieste ed annetta.trova però la madre Davvero malata e muore così che decide di tornare a Trieste per ricostruire la propria vita ma scopre che magari si fidanzato con annetta. Il romanzo finisce quando cerca la morte duello con il fratello di annetta 
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Le ali del gabbiano una vita
In questo brano si mettono a confronto la figura dell'inetto ossia Alfonso e quello di Macario che invece incarna il lottatore quello che sa che i pratici della vita in bocca quest'ultimo infatti è un discorso sui gabbiani che dice essere per natura dei lottatori perché sono dotati Della giusta conformazione corporea e di poco cervello che tanto è inutile quando si tratta solo di pigliare pesci.infatti alla domanda di Alfonso che chiedeva se anche lui avesse reali risponde Macario con tono sprezzante che ce li ha solo per fare i voli poetici da lui visti come inutili nella vita pratica. In questo brano si vede il rimando a Darwin e Schopenhauer
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senilità
Questo libro è del 1898 ed è un insuccesso ancora più clamoroso della precedente il titolo originario era il carnevale di Emilio e che poi non viene scelto però aveva un valore allusivo oltre che a tangibile perché la vicenda si svolge nel periodo di carnevale in quanto così come a carnevale per breve tempo ci si diverte e poi si torna alla solita di senza noiosa dolorosa è piena di preoccupazioni e così è stata la vicenda di Emilio brenta Annie protagonista di senilità.il titolo scelto si rifà all'atteggiamento con cui Emilio guarda alla sua avventura come un vecchio alla sua gioventù: aveva sempre vissuto in modo prudente appoggiandosi alla sorella Amalia e al migliore amico Stefano balli poi insoddisfatto della propria vita si innamora di Angiolina donna che ha tantissime amanti e di cui per questo è molto geloso ma quando finalmente arriva al possesso fisico della donna rimane deluso perché lui era innamorato solo della sua figura ideale non della donna in carne rossa così torna a casa sua dove vede la sorella essersi innamorata Dell'amico che caccia ma in seguito a questo episodio la sorella muore di polmonite e lui torna a chiudersi nella sua senilità 
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Inizio di senilità
Abbiamo analizzato l'inizio del romanzo perché si vede da subito come il personaggio protagonista sia caratterizzato da ambiguità e dal fatto di essere essenzialmente un bugiardo questo suo atteggiamento ambivalente viene smascherato dal narratore che non si eclissa come esigerebbero le leggi del romanzo naturalistico ma che interviene frequentemente a giudicare e commentare a mascherare alibi e menzogne del protagonista.questa è una differenza importante con la coscienza di Zeno perché in quest'ultimo romanzo invece la prospettiva inattendibile del narratore di prima persona È l'unica di cui può godere il lettore mentre in questo caso c'è la prospettiva che deforma la realtà del protagonista in quanto la narrazione focalizzata su di lui ma narratore presenta anche questa alternativa che si eleva a una dimensione più lucida e consapevole
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Finale della coscienza di Zeno
Nell'ottavo e ultimo capitolo e in particolare nella pagina conclusiva del romanzo non si lascia andare a considerazioni generali su l'umanità e sulla malattia che la caratterizza.in particolare la vita umana e ormai inquinata alle radici perché l'uomo ha voluto espandersi creando enormi città senza però considerare che quando ci sarà un uomo in ogni metro quadrato nessuno potrà guarirci dalla mancanza di aria e di spazio. Qualsiasi sforzo di darci salute è vano infatti animali come Le rondini la talpa e il cavallo con l'evoluzione hanno migliorato certe loro caratteristiche in modo da poter vivere più a lungo e piacevolmente invece l'uomo non conosce il progresso e l'usura in base al numero di ordigni inventati e se un tempo i suoi ordini erano prolungamenti del suo braccio ormai non ho più alcuna relazione con l'arto e dell'ordine e tre alla Matteo con l'abbandono della legge della Selezione naturale infatti la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. Forse solo attraverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni si potrà tornare alla salute perché prospetta che un uomo un giorno inventerà un esplosivo incomparabile confronto a tutti gli altri esistenti che saranno considerati innocui giocattoli e questa esplosione rimuoverà ogni parassita e malattia dalla terra
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Manifesto del futurismo
1909 su le Figaro Filippo Tommaso Marinetti Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo l'insonnia febbrile il passo di corsa il salto mortale lo schiaffo il pugno. La bellezza della velocità; un'automobile ruggente che sembra correre sulla mitraglia è più bello della vittoria di Samotracia; non v'è più bellezza se non nella lotta. Noi lo vogliamo glorificare la guerra sola igiene del mondo il militarismo il patriottismo e il disprezzo della donna.noi vogliamo distruggere i musei le biblioteche le accademie d'ogni specie. Lune elettriche le stazioni ingorde divoratrice di serpi che fumano. Musei e cimiteri sono identici. Concede che è una volta l'anno andare a mettere un mazzo di fiori davanti alla Gioconda ma non di più, perché volersi avvelenare? perché volere imputridire?
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Manifesto tecnico della letteratura futurista
1912 Filippo Tommaso Marinetti Bisogna distruggere la sintassi disponendo i sostantivi a caso come nascono, il verbo all'infinito perché la continuità della vita, si deve abolire l'aggettivo che suppone una sosta una mediazione, fastidiosa unità di tono, ogni sostantivo di avere il suo doppio legato per analogia con relativi esempi.bisogna abolire la punteggiatura e della matematica e segni musicali. Bisogna distruggere la letteratura delirio cioè tutta la psicologia e il calore di un pezzo di ferro di legno ormai più appassionante per noi del sorriso delle lacrime di una donna.bisogna introdurre nella letteratura tre elementi che furono finora trascurati: il rumore il peso e l'odore e propone delle linee generali di una psicologia intuitiva della materia.noi diventeremo insieme ciò che io chiamo l'immaginazione senza fili bisognerà rinunciare ad essere compresi. 
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I crepuscolari: caratteristiche generali
Al contrario del futurismo non esiste un movimento programmatico dei crepuscolari erano semplicemente dei poeti amici si conoscevano tra di loro che avevano dei tratti in comune dato da critici successivi. I principali sono corazzini e Gozzano e Moretti. Di Moretti non abbiamo visto alcuna poesia nel dettaglio ma abbiamo ripreso delle sue frasi simbolo che sintetizza nella sua poetica come io non piove e mercoledì sono a Cesena
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Sergio corazzieri e desolazione del povero poeta sentimentale
Morì solo 21 anni e la sua raccolta principale piccolo libro inutile In questa poesia afferma "Io non sono un poeta. Io non sono che un piccolo fanciulo che piange" "Le mie tristezze sono tristezze comuni" "Oggi io penso a morire" Sembra risolversi in una soluzione religiosa, entra in comunione con Gesù e con Dio, che diventa una possibile soluzione al mistero delle cose che verrà risolto nell'aldilà anche se è la vita stessa ad aver condotto il poeta alla scoperta di Dio
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Guido Gozzano - Invernale
Ha un tono molto alto, echi danteschi "soli restammo in largo volo aperto" ma è molto rivisitato e abbassato
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La signorina Felicita ovvero la felicità
L'io narrante è un avvocato che si rivolge alla donna in occasione del suo onomastico il 10 luglio Rievoca alla memmoria l'ambiente della vil ain cui andava in vacanza, misto di antiquariato e cianfrusaglie. "Sei quasi brutta, priva di lusinga"ma lusinga comunque il poeta per i suoi tratti "di beltà fiamminga" e peer l'opposizione ad ogni canone. "Bellezza riposata dei solai, ove il rifiuto secolare dorme!". Lui si ritrae in un mondo che non c'è più fatto di ciarpame, semplice, ma ricco di riferimenti culturali. Inserisce anche critica contro d'Annunzio "che sale cerretano alla ribalta per far di sé favoleggiar altrui" "Rinnegherei la fede letteraria che fa la vita simile alla morte" "Meglio la vita ruvida concreta del buon mercante inteso alla moneta meglio andare sferzati dal bisogno ma vivere di vita! Io mi vergogno, sì, io mi vergogno d'essere poeta" "Ed a me piace chi non mi comprende"
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UNGARETTI vita
Ungaretti nasce nel 1888 ad Alessandria d'Egitto e di trascorrere l'infanzia iscritti memoria come di un paesaggio fantastico e il reale. Nel 1912 passando per l'Italia si reca a Parigi dove entra in contatto con gli esponenti della poesia decadente e simbolista, frequenta poi ambienti d'avanguardia fino allo scoppio della guerra. Nel 1914 in Italia con il volontario di un reggimento di fanteria ed inviato sul Carso. Nel 1921 a Roma sarà attivo come giornalista e saggista anche.
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Raccolte poetiche e spiegazione
Nel 1916 il porto sepolto- Il porto sepolto equivale al segreto della poesia nascosto nel fondo di un abisso nel quale deve immergersi il poeta Nel 1919 allegria di naufragi che raccoglie anche il porto sepolto - Questa espressione che rappresenta un ossimoro è efficace perché il primo termine attimo e con il secondo l'effetto distruttivo della morte che travolge tutto Nel 1931 l'allegria in cui sono confluite le due raccolte precedenti All'inizio aveva dato il titolo di vita di un uomo così da sottolineare il carattere autobiografico delle sue poesie perché credeva che non ci potesse essere "né sincerità nei verità se in primo luogo tale opera d'arte non sia una confessione" infatti per lui letteratura e vita sono strettamente connesse tra loro
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Caratteristiche poesia di Ungaretti
Nelle sue poesie non vediamo più la sintassi complessa o componenti realistiche bensì un'estrema riduzione della frase alle funzioni essenziali della parola. Il mezzo espressivo privilegiato è quello dell'analogia che va oltre oltre alla simbologia e alle metafore precedentemente usati in letteratura e al tempo stesso si vuole seguire dal carattere meccanico dell'analogia futurista. Lui vuole mettere in contatto "immagini lontane senza fili" "in un baleno". Il poeta diventa quasi un sacerdote della parola che sa cogliere il significato evocativo isolandola nella sua purezza e attribuisce alla poesia un significato magico perché si spinge fino all'inconoscibile e all'inesprimibile. A livello formale adotta versi liberi perlopiù brevi spesso si incontra lo stile nominale e la punteggiatura è quasi del tutto assente.
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Fratelli
"Di che reggimento siete fratelli? parola tremante nella notte foglia appena nata nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente nella sua fragilità fratelli" Tutte le altre l'indicazione del luogo e della data di dove e quando è stata scritta infatti le sue poesie nascono tutti i Down intuizione momentaneo che il poeta coglie e mette nero su bianco. Il tema è quello della solidarietà tra i soldati magari anche che combattono l'uno contro l'altro e deve essere evidenza la fragilità della condizione umana paragonata ad una foglia
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Veglia
"Un'intera nottata buttato vicino un compagno massacrato con la sua bocca digrignava volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d'amore non sono mai stato tanto attaccato alla vita" Qui è forte componente autobiografica ma da questa esperienza personale si ricava una base per universalizzare la situazione in cui il poeta si trova il titolo veglia non indica solo la condizione di stare svegli ma proprio di veglia funebre di badare a qualcuno e il sonno indica indica la vita infatti in questo momento così drammatico il poeta si trova più che mai attaccato alla vita.
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I FIUMI
Questa poesia prende sempre spunto da un'esperienza in cui si trova il poeta ossia una mattina adesso piedi nell'Isonzo e si è ricordato dei suoi fiumi ossia il secchio quello dei suoi antenati infatti si trova in Toscana, il Nilo che la visto crescere, la Senna dove è vissuto prima dell'inizio della guerra e poi l'Isonzo. La dimensione di questa poesia è quasi sacrale religiosa infatti parla di URNA D'ACQUA e COME UNA RELIQUIA ha riposato; c'è una forte unione tra il poeta e la natura perché infatti veniva levigato dall'Isonzo come un sasso e si è riconosciuto come una DOCILE FIBRA DELL'UNIVERSO e questo momento gli ho regalato una RARA FELICITA'. E ora che notte questa sua nostalgia gli fa trasparire che la sua vita è una COROLLA DI TENEBRE (ossimoro)
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MATTINA
M'illumino d'immenso Mattina da considerare come l'esito estremo della ricerca poetica Ungaretti A.N.A. della sua ansia di riduzione e semplificazione infatti le quattro parole si mettono con solo due insiemi voce e la presenza del poeta è molto limitata in quanto M apostrofo è molto più breve ed è assolutamente indistinguibili dal verbo illumino che non si rifà solo alla semplice condizione del sole che sorge sorge la mattina ma il richiamo è molto più Vasto e con anche il termine immenso il poeta esplora una dimensione quasi spirituale e religiosa dell'eterno della vita e dell'universo molto più profonda di quanto potrebbe sembrare. 
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In memoria
Si chiamava Mohammed Sceab. Amò la francia e mutò nome. Fu marcel ma non era francese e non sapeva più vivere nella tenda dei suoi. E non sapeva sciogliere il canto del suo abbandono. E forse io solo so ancora che visse Questa poesia che è la prima che apri il porto sepolto e dedicata un suo ex compagno di scuola morto suicida perché è più si riconosceva non veniva accolto da nessuna delle due nazioni in cui si riconosceva. Questa è una prima differenza con Ungaretti perché invece in fiumi Ungaretti ripercorre e mischia nella stessa acqua e tutti i fiumi e i paesi che caratterizzano mentre Mohammed non riesce a mischiarli. Un'altra differenza è che non trova consolazione nella parola poetica che invece per Ungaretti assume sempre un valore salvifico
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Soldati
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie Anche qua il tema e la fragilità della vita ci sono molti rimandi classici si pensi all'Iliade con l'episodio di glauco Diomede. Poi anche a Dante nel terzo canto dell'inferno.
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Il porto sepolto e commiato
Il porto sepolto: gli arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi canti e li disperde.di questa poesia mi resta quel nulla di inesauribile segreto Commiato: Si rivolge a Ettore serra un amico ufficiale e ancora una volta in questo mio silenzio la parola scavata e nella mia vita come un abisso
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Saba vita
Umberto poli nasce a Trieste nel 1883 e viene conosciuto come Saba perché ha voluto così omaggiare quel periodo difficile della sua infanzia in cui era stato affidato alla nutrice peppa Sabaz Oppure è un omaggio alle origini materne perché stava in ebraico significa nonno.ebbe la cittadinanza italiana per via del padre discendente da una nobile famiglia italiana mentre la madre era ebraica ma appena ebbe il figlio era già stata abbandonata dal marito dal marito e il bambino viene affidato a questa balia slovena e viene riportato dalla madre a due o tre anni.ho una passione per Leopardi viene contrastata però dalla madre che vorrebbe Carlo appassionare a Parini. Studia Dante Petrarca Ariosto tasso Foscolo Manzoni Pascoli e D'Annunzio. Si sposa con Carolina cui si riferirà nelle sue poesie con Lina così come farà per la figlia linuccia. Sofferente di disturbi nevrosi intraprenderà una cura con un allievo di Freud e si avvicina così alla psicoanalisi.colpito dalle leggi razziali si reca a Parigi e poi a Roma dove è protetto da Ungaretti
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Il canzoniere
1921 esce il primo dei tre volumi "Il canzoniere è la storia di una vita" pone in primo piano l'elemento autobiografico in un'opera unitaria in quanto narra proprio la storia della sua vita tant'è che lo definisce anche un romanzo. Il canzoniere insieme difficile e facile perché se Quasi mai la poesia presenta difficoltà nella decifrazione è anche vero che ogni singolo componimento va inserito in una catena in una trama narrativa unitaria. Le vicende sono esistenziali si pongono sempre su un piano riflessivo che riguarda la condizione dell'uomo e della vita e la sua poesia viene spesso accostato all'aggettivo onesta.prende le distanze dalla concezione estetizzante dannunziano e non si presenta come un poeta vate ma come uno spirito sincero. A livello formale è definita anti novecentesca perché rifiuta le innovazioni proposti in questo secolo infatti rifiuta l'analogia di Ungaretti e tanto più è distante dal correlato oggettivo di Montale 
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La capra
1909-10 Ho parlato una capra era sola sul prato era legata saziata erba bagnata dalla pioggia.quello uguale belato era fraterno il mio dolore ed io risposi prima per Cilia poi perché il dolore eterno a una voce e non varia questa voce sentiva genere in una capra solitaria in una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male ogni altra vita In questa poesia c'è una totale apertura a sentirsi parte di tutti gli esseri viventi. C'è il tentativo di comprendere anche la sofferenza lo strazio che caratterizza tutti gli esseri viventi e che in questo caso deriva da una mancanza di libertà. Parla con la carota perché percepisce che c'è una comunicazione prima rispondi per scherzo poi perché Realizza che il dolore tutti. Per chiarire elementi naturalmente insite nella natura umana.
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Città vecchia
È una poesia giovanile del 1912 "Io ritrovo passando l'infinito nell'umiltà" "sono tutte creature della vita del dolore s'agita in esse come in me il signore" "qui degli degli uomini sento in compagnia il mio pensiero forse più puro dove più turpe è la via" Saba amare karsi in luoghi affollati anche dove la vita è molto diretta turpe perché è solo così che riesci a non sentirsi isolato ma a riscoprire in questi luoghi dell'infinito, è un momento di scarsa distinzione con gli altri come il goal sugli spalti perché se tutti assieme e nella stessa situazione e questo senso di appartenenza gli provoca piacere
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A mia moglie
Questa poesia è descritta da Saba stesso come quella che scriverebbe un bambino parlando della propria moglie. Usa molti paragoni con animali come una giovane bianca pollastra una gravida Giovinco una lunga cagna una papi da coniglio una rondine che torna in primavera e la provi la formica. Questa poesia fa pensare a un improvviso ritorno all'infanzia che non esclude però la contemporanea presenza dell'uomo il poeta come fanciullo amo gli animali per semplicità e l'unità della loro vita e che ben più degli uomini si avvicinano addio alle verità. Lo sguardo del cancello quindi non finge uno stupore innocente come nella poetica del fanciullino di Pascoli ma presuppone la presenza di un adulto che osserva le cose nella loro concreta immediatezza.
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Berto
Fa parte della sezione il piccolo Berto in cui analizza la propria infanzia e fa uso della psicoanalisi. In questa poesia Saba adulto incontra al piccolo aperto qui dice "Berto non sai quanto ti amo" egli vorrebbe chiedere tante cose ma risulta difficile l'identificazione dei due. "Io sono morto non toccarmi più".
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Ulisse
A partire dagli il capolavoro di Joyce Ulisse è stato ripreso come simbolo dell'inquietudine morale e filosofica dell'uomo contemporaneo. Se il mare è una è una metafora della vita lo spingersi allargo testimoni alle scelte più coraggiose mentre il porto indica la tranquilla comodità di chi decide di chiudersi alle proprie abitudini e nei propri privilegi.da un lato quindi rappresenta il NON DOMATO SPIRITO di chi è curioso e inquieto di indagare e dall'altro coloro che non si pongono domande i conformisti. Il poeta si spinge alla ricerca già avviata in giovane età anche a costo di rimanere incompreso e isolato: "oggi il mio regno è quella terra di nessuno"
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Montale vita
Nasce a Genova nel 1896 Diploma di ragioniere, partecipa a I G.M. Firma il manifesto degli intellettuali antifascisti. Si trasferisce a firenze Ospita saba e levi durante. Il regime, poi si iscrive al partito d'Azione Si trasferisce a milano dove diventa dal 1948 redattore del corriere della sera
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OSSI DI SEPPIA
1925 Titolo: ressidui calcarei di molluschi depositati sulla riva = condizione vitale impoverita e prosciugata (titolo originario era Rottami), dizione spoglia e secca Oggetti poveri, dismessi , squallidi, che rendono il senso di inaridimento e mancanza di senso dell'esistenza, imprigionata nel ritorno dell'uguale e monotono del tempo quotidiano. dizione scabra e disarmonica, talvolta tendente al prosaico e all'impoetico. È alla ricerca di un varco che però non riesce a trovare, ma rimane la speranza
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I LIMONI
COLLEGAMENTO CALLIMACO : all'inizio fa dichiarazione di poetica in cui dice che disdegna poesia aulica e sublime dei "poeti laureati" cui contrappone le "viuzze" e gli "erbosi fossi", ossia la realtà comune. In quest'atmosfer adi natura tranquilla vive un'EPIFANIA: in questo silenziio le cose sembrano addormentarsi e sembra poter scoprire "il punto morto del mondo", "l'anello che non tiene" ossia spezzare il meccanismo delle leggi deterministiche che controllanno tutto e arrivare alla verità prima, quasi divina. Ma non è che un'illusiione ingannevole, per quanto confortante "ma l'illuzione manca". Questo chiudersi di prospettiva coincide con il mutare di paesaggio dalla cambagna alla città. Ma riesce comunque a vedere "da un mal chiuso portone" "i gialli dei limoni"che riportano il calore e la felicità della vita, che pure resta aspra. C'è aperta la prospettiva di speranza
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NON CHIEDERCI LA PAROLA
Richiama il carpe diem oraziano: tu ne quaesiris. Non può squadrare "da ogni lato l'animo nostro informe". è invidioso misto sprezzante verso "l'uomo che se ne va sicuro". Non può dare formule, solo "qualche storta sillaba e secca come un ramo" può dire "ciò che non siamo ciò che non vogliamo" (quest'ultima potrebbe riferisri al fascismo)
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Meriggiare pallido e assorto
Motivo dell'aridità, dominante in ossi di seppia come emblema di una condizione prosciugata e desolata. È un viaggio dentro di sé, ma si rivela impossibile, ostacolato anche dalla muraglia con cocci aguzzi di bottiglia. Per lui la vita è un seguitare sempre uguale
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SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO
C'è un parallelismo molto marcato: prima strofa è constatazione del amle di vivere che ha incontrato vivendo: il rivo strozzato che gorgoglia, l'incartocciarsi della foglia riarsa e il cavallo stramazzato. Tutti elementi di vita in climax, per sottolineare che è consustanziale alla vita Il rimedio è usare la DIVINA INDIFFERENZA (richiamo ad epicureismo). In statua, nuvola e falco la vita è apparente, in potenza o sospesa. Il male di vivere si toglie non soprimendo il male, ma sopprimendo il vivere Non è un'allegoria perché in quel caso è intuitivo il passaggio da concetto a oggetto, qua come in Eliott è approccio razionale MESSAGGIO? Non è etico altrimenti mancherebbe lo scoglio di montale. È gnoseologico, su conoscenza, non su comportamento
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CASA SUL MARE
Tema della ripetitività e del sentirsi in disarmonia, che è un tema sia esitenziale che storico Il viaggio è giunto alla fine perchè l'anima "non sa più dare un grido" si è fermata nella monotonia delle sue "meschine cure". Arriva al suo limite ultimo perché il mare "nulla disvela" La "nebbia di memorie" segnala pure l'incapacità di trattenere in vita i ricordi felici. Rivolgendosi alla donna (paola nicoli) vorebbe darle qualche risposta sulloro destino, ma può solo darle "l'avara sua speranza"
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CIGOLA LA CARRUCOLA DEL POZZO
La memoria è crudele perché non permette di riportare in vita il ricordo di cose o persone care Il movimento di risalita sembra promettere gioia e liberazione così come quando riaffiora il ricordo che trema di pura felicità ma il tentativo di appropriarsi appare irrimediabilmente destinato al fallimento e lo svanire del ricordo corrisponde al deformarsi e all'allontanarsi del passato TREMA UN RICORDO UN'IMMAGINE RIDE ACCOSTO IL VOLTO A EVANESCENTI LABBRI VISIONE, UNA DISTANZA, CI DIVIDE
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Le occasioni
1939 La poetica degli oggetti è portata alle estreme conseguenze e le Occasioni da cui nascono le poesie sono taciute e rimangono solo le sensazioni che avevano provocato nel poeta.è un antifascismo etico non politico e c'era donna salvifica (dora markus, gerti, liuba, paola nicoli). È un dolce Stil novo montaliano Senza alcuna pretesa cristiana ma con culto della cultura e della conoscenza.lo scoglio di montare l'alta cultura e valori dell'umanesimo .Cioè innalzamento stilistico . Dal male di vivere si passa al male della storia 
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Non recidere forbice quel volto
Nella prima strofa il poeta supplica con una preghiera una forbice di non recidere quel volto che l'unica cosa che gli è rimasta la memoria. Nella seconda invece non c'è più la preghiera ma c'è già la conseguenza e con un duro colpo il ramo d'acacia è stato spezzato e il guscio di cicala ricade nella belletta di novembre. SOLO NELLA MEMORIA CHE SI SFOLLA NON FAR DEL SUO GRANDE VISO IN ASCOLTO LA MIA NEBBIA DI SEMPRE
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La bufera e altro
1956 Ritorna la figura della donna angelo che ora si carica di valori scopertamente cristiani.ma questa speranza è costretto a fuggire in un altro ce ne raggiungibile e c'è una svolta fondamentale: il recupero dell'infanzia grazie alla memoria e alla figura dell'angelo salvifica si contrappone una rivalutazione della vitalità istintuale dell'adesione alla pura esistenza biologica e si impone una nuova figura femminile: la volpe sublimazione platonica di Clizia Chi propone un nuovo motivo di Eros proponendosi come sorta di anti Beatrice. Inizia a profilarsi anche l'immagine della mosca 
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ANGUILLA
Indica il superamento definitivo della tematica della donna angelo e il nuovo messaggio positivo che porta è l'anguilla come allegoria dell'istinto vitale dell'implacabile forza biologica che restituisce vigore alla speranza e possibilità al duro. PUOI TU NON CREDERLA SORELLA? Elementi antitetici acqua e terra, freddo e caldo, pesce serpente, ricorda una sirena.il suo obiettivo è raggiungere PARADISI DI FECONDAZIONE. Il percorso è difficoltoso ma culmina nella fecondazione ed è che è scritto nella prima parte della poesia.nella seconda metà sono messe a fuoco le doti dell'ali dell'anguilla carica distinto vitale proiettata verso la propria azione e luci vivacità velocità e agli attributi del Dio Eros. Alla fine e retorica la domanda che poi neanche inizia e in questo modo paragona l'anguilla anche alla poesia che porta con sé una carica vitale immensa e che cerca di sopravvivere anche negli ambienti più aspri
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Il sogno del prigioniero
Fa parte della sezione finale assieme al piccolo testamento chiamata conclusioni provvisorie. In queste due poesie testimonia l'approdo a un profondo pessimismo dinanzi alla realtà presente e sono di ispirazione politica e civile. In questa tra ispirazione dagli errori dei regimi totalitari nazista e stalinista ma la figura del prigioniero in attesa della tortura e della morte allude a una condizione di prigionia esistenziale e metafisica da cui è possibile uscire solo attraverso il sogno. La prima chiave di lettura di questa poesia è quella storica: sono chiari riferimenti ai regimi totalitari ad esempio con il cenno ai forni e a purga.è una denuncia degli orrori della storia contemporanea e non ricorre a tonalità tra tragiche o patetiche ma gioca su insistite metafore grottesche col cibo.è un modo consueto di Montale di prendere il distanze dalla materia estraniarlo.agli orrori della reclusione si oppone il sogno che l'unico modo per resistere al dolore fisico aggrappandosi alla fantasia Che trasforma la paglia del giaciglio in oro la lanterna rossastra nel calore del focolare domestico le ragnatele in arcobaleni e soprattutto evoca la figura della donna amata La seconda chiave di lettura è quella livello esistenziale e allegorico: il prigioniero non è solo prigioniero politico ma anche di una condizione esistenziale che non nega di atrocità dei tempi ma conferisce loro maggiore spessore perché condotta è un male inalienabile la prigionia e allegoria dell'estraneità del poeta che non può raggiungere una piena libertà né una piena realizzazione vitale ma il sogno che era poesia gli permette una via di salvezza. La figura femminile rappresenta quindi una possibilità salvifica ma come dice il titolo di questa sezione non è altro che è una conclusione provvisoria perché solo una possibilità 
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Satura
1971 Comprende due serie di xenia in cui si rivolge alla moglie morta Abbandona la prospettiva metafisica accentuando il proprio pessimismo storico e il titolo a un doppio significato quello corrente di satira e quello originale in cui si mescolano svariati generi. Si pone con un atteggiamento di distacco e ironia, anche autoparodia, e dinnanzi al trionfo della spazzatura non resta che rassegnarsi.grande rilievo la figura della moglie Drusilla Tanzi detta Mosca che antitetica rispetto a quella della donna angelo salvifica perché È caratterizzata da una minima saggezza quotidiana un'ironica arte di vivere. Il poeta sceglie deliberatamente uno stile basso comico e prosastico tendente al parlato 
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Ho sceso dandoti il braccio almeno 1 milione di scale
Le due strofe sono costruite con un parallelismo un anafora è un chiasma. È molto realistica ma anche allusiva perché scegliere il scatole allude alla morte in generale la metafora è quella del viaggio della vita. ANCHE COSì è STATO BREVE IL NOSTRO LUNGO VIAGGIO LE SOLE VERE PUPILLE, SEBBENE TANTO OFFUSCATE, ERANO LE TUE
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ITALO CALVINO Vita
Nasce a Cuba a Santiago de Las Vegas nel 1923 si trasferì in Italia a Sanremo a due anni.ricavò un'educazione laica e un forte interesse per le scienze dalla famiglia tant'è che si scrisse alla facoltà di Agraria a Torino nel 1941 ma due anni dopo per evitare l'arruolamento nella Repubblica di Salò entrò nella resistenza.milito nel pc I. Poi studiò lettere a Torino ed entra in contatto con la casa editrice Einaudi.Pavese fu il suo scopritore che fece Pubblicare nel 1947 il suo primo romanzo il sentiero dei nidi di ragno. Si trasferì poi a Parigi dove si accostò allo strutturalismo e lavorò per il Corriere della Sera e la Repubblica torno a Roma dove morì nel 1985 
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Il sentiero dei nidi di ragno
Si colloca nell'ambito del neorealismo e affronta argomento della lotta partigiana sulla base di un'esperienza vissuta dall'autore.tuttavia non vuole offrire un quadro celebrativo della resistenza tant'è che la banda partigiana che rappresenta è costituita dagli scarti di tutte le altre formazioni di emarginati balordi, pìcari. Dimostrò così che chi si era impegnato nella lotta senza chiare motivazioni ideali sentiva comunque "un elementare spinta di riscatto umano" che trasformava così in forza storica attiva.si manifesta in tal modo l'indipendenza intellettuale di Calvino e il suo rifiuto di sottostare a una direzione politica della cultura. Il suo libro non rivela alcun intento di tipo naturalistico nonostante rappresenti figure e ambienti bassi del proletariato e sottoproletariato. Infatti è trasferita la vicenda in un clima fantastico di fiaba: La vicenda è narrata dal punto di vista di un bambino Pin cresciuto nei vicoli della città vecchia di Sanremo e con i suoi occhi ci appaiono al mondo adulto i rapporti umani la politica la guerra come estranei. 
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Concezione teorica della resistenza in Calvino
Concentra tutta la riflessione ideologica in un capitolo anomalo nel dialogo tra il generale Kim e l'operaio Ferreira, studente di medicina: Il capo partigiano dice che il distaccamento del Dritto è di ladruncoli che nonn hanno una spinta rivoluzionaria e basta una spintarella per far cambiare posizione come Pelle che va alla brigata nera. Il furore antico c'è in tutti ed è lo stesso i partigiani fascisti ma l'unica differenza è che gli spari dei partigiani non andranno perduti se caso libereranno i loro figli invece i fascisti sparato invano perché se vincessero perpetuerebbero le violenze. Nella posizione dei primi c'è voglia di cambiare e migliorare nell'altro e di rimanere uguali anche se la rabbia li motiva è la stessa Il romanzo è "A Kim e a tutti gli altri" "A me è capitato, una volta, di partecipare ad una trasmissione televisiva insieme ad un senatore fascista [Giorgio Pisanò] che faceva dei grandi discorsi di pacificazione: <>, etc. etc. Io lo interruppi dicendo: <> Questa è una differenza capitale." Vittorio Foa
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I Nostri antenati
1952 il visconte dimezzato: il visconte me dardo di Terralba durante le guerre contro i turchi a fine seicento viene diviso in due da una palla di cannone e nascono il gramo e il buono finché un intervento chirurgico torna a riunirli in una sola persona. Il significato allegorico e che ognuno sia un doppio ci sono componenti contrastanti in sé e che sono tre successione si può conoscere più a fondo la realtà Nel 1957 viene pubblicato il barone rampante Nel 1959 il cavaliere inesistente parla all'epoca di Carlo Magno è narrato dalla monaca Teodora di un cavaliere a Gil ufo che non a corpo si riduce ad una vuota armatura di si può leggere è una metafora di un'astratta razionalità incapace di collegarsi con la realtà concreta e per questo va incontro alla sconfitta. Nel 1960 unifica le storie in questa trilogia che allude al fatto con questo titolo che sia pur nel loro Impianto fiabesco che le colloca in un vago passato hanno uno stretto legame con il presente. La struttura della favola non ha mai per Calvino un significato di evasione ma è uno strumento per misurarsi con ironico straniamento con il reale impianto 
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La letteratura e il labirinto
La letteratura non deve limitarsi per Calvino a rappresentare l'assenza di vie d'uscita dal labirinto della modernità industriale ma doveva invece essere una SFIDA AL LABIRINTO
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Il barone rampante
Cosimo è un'allegoria dell'intellettuale che pur distaccandosi dalla società non diviene un eremita ma sostiene che chi vuole guardare bene la terra deve tenersi alla distanza necessaria e un uomo che è continuamente dedito al bene del prossimo inserito nel movimento dei suoi tempi che vuole partecipare ad ogni aspetto della vita attiva. Segue le correnti culturali più avanzate partecipa attivamente anche alla vita pratica. In lui vi è un rifiuto della realtà come un impulso al cambiamento la tensione utopica. Cosimo sa che per essere con gli altri veramente la sola via era d'essere separato dagli altri. Il finale pessimistico perché sono considerazioni del narratore sulla sconfitta di tutte le speranze del secolo ma il libro ha un messaggio positivo perché è un invito all'impegno per la democrazia la giustizia e libertà. ERA UN SOLITARIO CHE NON SFUGGIVA LA GENTE. ANZI SI SAREBBE DETTO CHE SOLO LA GENTE GLI STESSE A CUORE QUANDO QUEL PROBLEMA COMUNE NON C'è PIù LE ASSOCIAIONI NON SONO PI+ BUONO COME PRIMA CSIMO PIOVASCO DI RONDò - VISSE SUGLI ALBERI - AMò SEMPRE LA TERAA - SALì IN CIELO
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Il midollo del leone
Cita Gramsci "PESSIMISMO DELL'INTELLIGENZA, OTTIMISMO DELLA VOLONTà" In questo saggio del 1955 afferma che occorrerebbe trovare nella letteratura la spina dorsale che sostenga lui pure una lezione di forza non di rassegnazione alla condanna.scrive per i lettori che fanno la storia Dio vuole rendere più intelligenti sensibili e moralmente forti. Può insegnare tristezza durezza pietà ironia e umorismo.il resto si impara altrove ma non midollo è dato dalla letteratura dal racconto
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Cos'è lo strutturalismo
È una tendenza che si verifica in Francia e poi in Italia secondo cui la lingua non deve essere studiata in modo diacronico nella sua evoluzione storica ma in un insieme sincronico di unità di base che vengono a comporre tra loro sistema di rapporti funzionali Secondo la teoria della linguistica strutturale.vedeva delle strutture in varianti indipendenti dal divenire storico ma anche la consapevolezza dalla volontà delle sette perché ematiche dell'uomo.propone una visione del mondo antistoricista e antumanistica. La scrittura letteraria è vista come una operazione combinatoria 
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Le Cosmicomiche
1965 È una raccolta di racconti che traducono in forme narrative ipotesi scientifiche sull'origine organizzazione del cosmo: lo scenario è quello di universo che non ho ancora visto la comparsa dell'uomo ma l'entità che lo compongono assumono forme umanizzati.
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Tutto in un punto
Prendi le nostre degli stuidi Edwin P. Hubble Sulla velocità di allontanamento delle galassie attraverso cui si può stabilire che tutta la materia e l'universo è concentrata in un solo punto prima di espandersi.i personaggi sono entità non umane spesso in immaginabili dalla mente umana ma Calvino limo delizia con riferimento alla realtà più quotidiane e banali quali anche i pregiudizi sugli immigrati assorbire una condizione senza spazio nel tempo. L'attrito tra i Gli estrusi concetti scientifici e questa traduzione in termini quotidiani genera la comicità. I nomi sono parolieri formule chimiche e la signora Ph(i)Nko si trasforma in una grande madre, divinità femminile materna Si parla di post moderno un mondo in cui secondo alcuni non c'è più la possibilità di inventare niente perché è già stato detto tutto e si possono solo fare riprese e citazioni
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Le città invisibili
1972 È una serie di descrizioni di 55 città ipotetiche con nomi di donna presentate da Marco Polo alla corte dell'imperatore tartaro Kublai Khan. si colgono riferimenti all'inferno della civiltà tecnologica e industriale. Tutte le città reali sembrano ricondursi in una sola alla Venezia dell'infanzia del narratore il molteplice si è ridotto a unità.
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Berenice
È l'ultima città descritta Assieme alla Berenice ingiusta più facilmente visibile l'autore dice che dovrebbe parlare della Berenice giusta. Da questi dati è possibile avere un'idea della Berenice futura che ti avvicinerà al vero e tenere a mente che nel seme della città dei giusti sta nascosta a sua volta una semenza maligna. Tutte le Berenici future sono già presenti in quest'istante. Razionalmente come sempre riesce a descrivere la realtà caotica: c'è un'idea di progresso che le cose sulla terra diventeranno positive ma non più di tanto perché giusto ingiusto ci sono sempre convivono sono un susseguirsi una compresenza, Che però è diverso da dire che non li posso distinguere, afferma solo che ci sono entrambi
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La conclusione del romanzo
Afferma che l'interno e quello che viviamo tutti i giorni.ci sono due modi per viverci: o accettarlo ed entrare a farne parte come fanno i più e così da non vederlo più Oppure Un secondo metodo che rischioso ed esige apprendimento e attenzione continui: CERCARE E SAPER RICCONOSCERE CHI E COSA, IN MEZZO ALL'INFERNO, NON è INFERNO E FARLO DURARE E DARGLI SPAZIO
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Leonia
Questa città si rifà tutti i giorni i resti delle cose di ieri attendono di essere buttati via e la ricchezza si misura rifiuti e il piacere non è nel nuovo ma nell'espellere le cose di ieri. Gli spazzatura e sono accolti come angeli.il problema del consumismo del culto del nuovo. E del 1972.
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Se una notte d'inverno un viaggiatore
1979 Gioca tutto su una struttura binaria: ai capitoli in cui i due protagonisti lettori che cercano un libro che contenga l'intera realtà si alternano capitoli con incipit di 10 romanzi diversi appartenenti a tipologie narrative differenti. Il tutto è comunque sottoposto a un rigoroso controllo formale tant'è che il compito di dominare razionalmente una materia caotica difficile contenere e dato proprio alla forma.
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Palomar
1983 Serie di prose che presentano al servizio delle riflessioni del protagonista il cui nome coincide con quello di un famoso osservatorio astronomico statunitense. Non riesce mai a porsi al centro di un'ordinata esauriente sistemazione della realtà era apparente perfezione dei sistemi più sofisticati e complessi può continuamente essere messa in crisi al minimo scarto dal venir meno di un semplice elemento.i modelli si sbriciolano di fronte al continuo riproporsi di una realtà indistinta inafferrabile