Generale Flashcards

(43 cards)

1
Q

Volvolo

A

Torsione di un viscere nel suo asse

TIPI

  • Ad ansa chiusa (ipertensione endoluminale con appiattimento degli haustra)
  • Ad ansa aperta
F.PREDISPONENTI
Sigma (76%) lungo o troppo mobile,
Mancata fissità,
Briglie aderenziali,
Diverticolo di Meckel ancorato

RADIOLOGIA
Sigma dilatato, privo di haustra, U invertita, chicco di caffè, dislocazione verso l’alto, segno del vortice

CONSEGUENZE
Perforazione intestinale,
Ischemia e necrosi.

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2
Q

Tumefazione testicolare: cause ed esami

A

CAUSE

  • Ernia inguinale
  • Orchiepididimite
  • Cisti dell’epididimo (anziano)
  • Ematoma
  • Torsione testicolo
  • Tumore testicolo
  • Idrocele (primario, secondario a traumi, infezioni, radioterapia)
  • Varicocele
  • Spermatocele
ESAME
Anamnesi:  tempo, dolore, trauma
Ispezione (varicocele è bluastro e tortuoso) , palpazione posizione eretta e supina (idrocele, varicocele ed ernia riducibile)
Esplorazione canale inguinale
Ecografia
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3
Q

Tumore testicolo: rischio, classificazione, metastasi, sintomi, diagnosi, terapia

A

Più frequente tumore tra 15 e 35 anni

RISCHIO
Criptorchidismo, Klinefelter, tumore contro laterale

CLASSIFICAZIONE

CELLULE GERMINALI:
Seminomatosi (tipico, spermatocitico, anaplastico)
Non seminomatosi (teratocarcinoma, corio carcinoma, carcinoma embrionario)

STROMALI:
Leydig, sertoli

METASTASI: continuità, contiguità (soprattutto dietro), linfatica (seminomi), ematica (non seminomi)

DIAGNOSI
aumento volume, massa palpabile, aumento di peso;
Ecografia+doppler;
B-HCG (corio carcinoma), a-fetoproteina (k embrionario), LDH;
TC,RM, scintigrafia ossea per metastasi
Inguinotomia esplorativa per via inguinale (senza sezionare lo scroto)
Esame bioptico intra-operatorio (previa incisione dell’albuginea traslucida)

TERAPIA
Orchifunilectomia radicale, +/- protesi
radioterapia linfonodi retro peritoneale (seminomi),
linfoadenectomia retro peritoneale lomboaortica (non seminomi),
chemioterapia (+/- entrambi)

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4
Q

Tumori colecisti: anatomia, rischio, sintomi, classificazione istologica e TNM, Diagnosi, algoritmo e terapia

A

Arteria cistica: ramo destro
Piano di Calot: linea tra cistico e via biliare principale

RISCHIO
Flogosi cronica (70% dei  casi), colecisti a porcellana;
Età +65;
Donna (2:1);
mutazioni kras e p53.
SINTOMI
Asintomatica
Massa epatica (IV-V), ittero, urine ipercromiche, feci acoliche, prurito, colecisti distesa, colangite.
Dolore profondo e continuo, dispepsia grave, calo ponderale.

CLASSIFICAZIONE

  • Adenocarcinoma (ben differenziao, intestinale, anello con castone)
  • Squamoso
  • Rabdomiosarcoma, leiomiosarcoma, angiosarcoma
  • Tumori neuroendocrini
TNM
T1: mucosa o sottomucosa (85-100% a 5 anni)
T2: muscolare
T3: sottosierosa
T4: strutture adiacenti 

N1: ilari e del dotto cistico
N2: periduodenali, retro duodenali, portali!, celiaci, mesenterici. FASE AVANZATA

M1: 50% epatiche alla diagnosi, 6 mesi sopravvivenza

DIAGNOSI
Casuale per colecistectomia;
Ecografia: massa aggettante fissa, polipoide, disomogenea, ispessimento parete.
Dilatazione vie biliari, linfoadenomegalia.
TC, RM, ColangioRM

ALGORITMO
se scoperta intraoperatoria del tumore
1)localizzato: conversione in laparotomia
2)diffuso: biopsia

se sospetto tumore

1) Con ittero: stent e poi…
2) Senza ittero: chirurgia se localizzato, chemioterapia se metastasi o localmente avanzato

CHIRURGIA
T1: colecistectomia
T2-T3: resezione IV-V segmento e linfoadenectomia
T4: emiepatectomia dx+iV+linfoadenectomia

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5
Q

Colangiocarcinoma

A

1/3 vie biliari (15% intraepatiche, 60% ilari, 25% extraepatiche)

CLASSIFICAZIONE BISMUTH-CORLETTE

I: via biliare principale, no confluenza
II: confluenza principale
IIIa-b: dotto epatico dx-sx
IV: entrambi i dotti epatici

DIAGNOSI
Ecografia, TC, ColangioRM

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6
Q

Carcinoma renale: rischio, classificazione istologica, robson, fuhrman , sintomi, diagnosi, terapia

A

RISCHIO
Donne 2:1
Età (50-60)

CLASSIFICAZIONE

  • A cellule chiare (t. prossimale)
  • Cromofilo
  • Cromofobo (collettori)
  • Oncocitoma (t.distale). parte centrale stellato. Può avere un comportamento benigno o borderline.
  • K dotti collettori

-Angiomiolipoma (benigno, no asportazione)

SINTOMI
Massa renale (30%)
Ematuria (80%)
Dolore (50%)
Triade (5-10%)
Sindromi paraneoplastiche (VES, ipertensione, ipercalcemia, S. di Stauffer, febbre)

DIAGNOSI
Ecografia,
TC-RM,
Angiografia per valutare i vasi prima dell’intervento

C. DI ROBSON
STADIO I: localizzato -7cm
II: +7cm o extracapsulare
III: vena renale o vena cava (+dx)
IV: metastasi linfonodali
GRADI DI FUHRMAN
G1: nuclei e nucleoli piccoli
G2: nuclei grossi nucleoli piccoli
G3: nuclei e nucleoli grossi
G4: aggregati di cromatina

TERAPIA
Via trans addominale.
Manovra di kocher (dx), scollamento colon-parietale (sx).
Prima peduncolo arterioso, poi venoso.

Radicale: rene, grasso perirenale, linfonodi lomboaortici, +/- surrene.
Nephron sparing: elezione (-4 cm), necessità (mononefro).
Laparoscopia soprattutto per lesioni benigne.

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7
Q

Malattia policistica renale autosomica dominante: mutazioni, clinica, diagnosi, malattie associate, evoluzione, terapia

A

Penetranza 100%. A volte mutazioni sporadiche.
Le policistine regolano lo sviluppo tubulare, vascolare e il flusso di calcio

MUTAZIONI
PKD1 (t16): aggressiva, più cisti, IR precoce
PKD2 (t4): 10%, decorso più lento

CLINICA
Esordio subdolo o con complicanza.
Massa palpabile
Dolore addominale o lombare
Macro-microematuria
Ipertensione e insufficienza renale
Calcolosi renale
Complicanze: emorragie, pielonefriti
DIAGNOSI
Ecografia: aumento volume, cisti, idronefrosi.
Criteri di sospetto:
-30 anni: 2 cisti mono o bi,
30-60: 2 cisti bi,
\+60: 4 cisti bi.
Test genetico.

MALATTIE ASSOCIATE
Aneurismi cerebrali, cisti epatiche, valvulopatie, diverticolosi, gravidanza a rischio.

EVOLUZIONE
-10 anni: ecografia normale, asintomatico
20-30: ecografia alterata, asintomatico
30-40: asintomatico-sintomatico
40-50: sintomatico
\+50: IR importante, uremia

TERAPIA
Prevenzione infezioni, trattamento ipertensione.
Trattamento aneurismi
Motivi per operare: dimensioni enormi, emorragie.
Trapianto.

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8
Q

Emodialisi: siti, vene, arterie, classificazione, esami, complicanze

A
SITI
Avambraccio: distali o prossimali
Piega del gomito
Braccio
Arto inferiore

VENE

  • Cefalica: solco bici pitale laterale-> solco deltoido-pettorale -/fascia clavi-pettorale/-> vena scellare o succlavia
  • Basilica: solco bici pitale mediale -/fascia del braccio/-> vena brachiale mediale o ascellare.

ARTERIE
Brachiale-> ulnare e radiale-> Arcata palmare superficiale e profonda.
Test di Allen.

CLASSIFICAZIONE

  • Primari (fistola aterovenosa): distali (più comuni), prossimali.
  • Secondari (bridge fistola): autologo, omologo, biologico, sintetico (molto utilizzato)
  • Terziari: Shunt di thomas, accessi disperati
ESAMI
Mapping arterioso e venoso
Test di Allen
Doppler
RMN

COMPLICANZE
Comuni:
iperplasia intimale anastomotica (AV, Graft-vena, out flow venoso),
fibrosi, trombosi precoce (errori tecnici, vasi piccoli) e tardiva (naturale 0,2 protesica 0,8 anno),
stenosi, infezioni;

Sindrome da furto (anastomosi troppo grande): si lega;
Ipertensione venosa periferica: ostacolo venoso a valle, accumulo di sangue a monte (mano gonfia)

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9
Q

CVC: indicazioni, sede, tecnica

A

INDICAZIONI
Anestesia,
infusione,
interventi chirurgici (es cardiochirurgia, Trapianti, chirurgia maggiore addominale)

CATETERI
Temporanei
Fissi

SEDE
Triangolo di Sediou: tra i due ventri dello sternocleidomastoideo e la clavicola.

TECNICA
Eco guidata

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10
Q

Trapianto: parole, istocompatibilità, rigetto, tipi donatore, diagnosi, prelievo multi organo, donatore ideale, organ preservation, soluzione di perfusione

A

Innesto-trapianto
Orto topico-eterotopico
Iso-auto-allo-xeno.

ISTOCOMPATIBILITA’
HLA, non HLA (AB0, Rh, sisema endotelio-monocitario), immunologia cellulare ed umorale.

RIGETTO

  • Iperacuto: anche intraoperatorio, deriva da anticorpi anti-HLA pre esistenti (fare il cross-match siero-linfociti);
  • Acuto
  • Cronico: nefropatia cronica da trapianto (CAN), per il sisema immunitario, età donatore, modalità di conservazione dell’organo e ipertensione

TIPI DONATORE
Vivente
Cadavere: cuore battente, cuore non battente

DIAGNOSI DI MORTE:
punto di arrivo di un processo che conduce al danno irreversibile.
Osservazione 6h, 12h, 24h (-2 anni)

PRELIEVO MULTIORGANO
Si incannula aorta e cava per la perfusione in situ, si incomincia da cuore (soluzione cardioplegica), si mette un clamp sottodiaframmatico e poi interviene il resto dell’equipe multidisciplinare.

DONATORE IDEALE
Giovane,
no tumore, no infezione, no diabete e ipertensione,
si aneurismi cerebrali, traumi cranici, tumori cerebrali.

ORGAN PRESERVATION
Conservazione al freddo: Perfusione in situ e ghiaccio sterile su organo imbustato;
Perfusione normotermia pulsatile.

Se non viene preservato bene si ha il Delayed graft function (rene) o la primary non function (cuore, fegato). Bisogna effettuare un ritrapianto in urgenza (+ cuore o fegato).

SOLUZIONE DI PERFUSIONE
Eurocollins, belzer, HTK

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11
Q

Trapianto Rene: indicazioni, controindicazioni, tecnica, complicanze, rene marginale sub ottimale, trapianto pre emptive.

A

Tecnica standardizzata
Ottimi risultati a medio termine, a lungo CAN (6-8 anni)

INDICAZIONI
Insufficienza renale terminale (glomerulopatie, diabete, nefropatia nefrovascolare, rene policistico, malattie congenite, malattie interstiziali)

CONTROINDICAZIONI
Assolute (aspettativa -1 anno, tossicodipendenza, psicosi, infezione cronica (AIDS)

TECNICA
Prelievo,
Banco (preparazione peduncolo, riperfusione)
Trapianto (posizionamento in fossa iliaca, anastomosi vascolari e via escretrice)

COMPLICANZE
Immunologiche (rigetto);
Chirurgiche (trombosi e stenosi vascolari, emorragia, urologiche, linfocele);
Mediche (NTA, infezioni, tossicità da farmaco).
Recidiva glomerulo nefrite (95% mesangio di tipo II, 50% IgA, 80% Elon-Schonlein)

RENE MARGINALE SUBOTTIMALE
Età +65 anni, diabete, clearance -90 ml/min. Spesso necessario un doppio trapianto (entrambi i reni)

TRAPIANTO PRE-EMPTIVE
Prima di iniziare la dialisi. Possibile solo da donatore vivente e volontario.

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12
Q

Ralaxatio, evenratio

A

Innalzamento permanente di uno dei due emidiaframmi in toto (R), o circoscritto (E).

DD paralisi: innalzamento più cospiquo, evoluzione fibrosa. No danno al nervo frenico.

Cause sconosciute, forse eventi infettivi o traumi.

Sintomi:
asintomatico,
Dispnea,
stomaco a cascata (dispepsia, pirosi, eruttazioni) fino al volvolo nella relaxatio sinistra

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13
Q

Ernie diaframmatiche: anatomia, tipi, descrizione, sintomi, diagnosi

A

ANATOMIA
3 fasci: anteriori (processo xifoideo), laterali (ultime 6-7 coste), posteriori (prime vertebre lombari)

TIPI
Congenite, acquisite, traumatiche

PL di BOCHDALEK
Del canale pleuro-peritoneale,
NO sacco, spesso orificio di grandi dimensioni.
tra i fasci lombari e costali, quasi sempre a sinistra.

Periodo neonatale: quasi sempre urgenza chirurgica per grave compromissione del respiro;
Giovane-adulto: sub occlusione o occlusione o asintomatiche.

Diagnosi:
trachea e cuore deviati, assenza di murmure vescicolare, borborigmi.
Rx ed Eco

DEL FORAME DI MORGAGNI LARREY
SI sacco peritoneale.
Tra fasci sternali e costali, quasi sempre a destra.

Di solito ernia l’epiploon, se ernia lo stomaco può anche ribaltarsi.

Sintomi:
spesso asintomatico,
dolore epigastrico o costale persistente,
ileo meccanico.

Diagnosi:
rx, TC

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14
Q

Fattori di rischio carcinoma gastrico

A

Alto rischio: giappone, America centro-sud, Europa centro-nord, in Italia Toscana, Emilia Romagna

Basso rischio: America nord

FR genetici: 10%, correlata con FAP e S. Lynch II

FR nutrizionali: conservati, affumicati, molto salati, ricchi di grassi animali r nitrati (agrumi, vegetali e tè verde sono protettivi)

Età >40+ >65++
Sesso M (2:1)

Helicobacter pylori, soprattutto i ceti più bassi e i paesi in via di sviluppo

Reflusso

Gastroresezione (35% in 15-20 anni)

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15
Q

Classificazione K stomaco

A

EGC:
Polipoide
Superficiale (elevato, piano, depresso)
Escavato

AGC:
Polipoide
Ulcerato (35%)
Infiltrante (47%)

LAUREN:
Intestinale
Diffuso
Misto

MING:
Crescita espansiva (67%)
Crescita infiltrativa (33%)

WHO:
Papillare
Tubulare (60%)
Mucinoso

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16
Q

Stadiazione pre operatoria K gastrico

A

ECOENDOSCOPIA: T ed N regionali, importante negli stadi iniziali

ECOGRAFIA epatica

TC torace-addome-pelvi: T, N, M

LAPAROSCOPIA + LAVAGGIO PERITONEALE

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17
Q

Criteri di non resecabilita K gastrico

A

Metastasi
Carcinosi peritoneale
Interessamento principali strutture vascolari (ex tripode celiaco)

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18
Q

K esofago aspetto, diagnosi e stadiazione

A

Ulcerato 25-60%
Polipoide 2-8%
Infiltrante 15/20%

Terzo medio:45%
Inferiore 32%
Superiore 12%
Cervicale 9%

DIAGNOSI:
Rx contrastografico
Endoscopia+biopsia+brushing
Colorazione vitale (blu di metilene o blu di toluidina)

STADIAZIONE:
Ecoendoscopia (T ed N regionale)
TAC con mdc
RMN
Broncoscopia
Laparoscopia+washing
19
Q

Mezzi fissità giunzione esofago-gastrica

A

1) membrana freno-esofagea: 2 foglietti, superiore ed inferiore (si biforca e avvolge l’esofago)
2) mesoesofago: connettivo denso
3) treppiedi legamentoso: legamento gastro frenico, gastro-epatico, arteria gastrica Sx con il connettivo
4) pinza diaframmatica di jackson: pilastro Dx del diaframma
5) angolo di His
6) valvola semilunare di Von Guberoff: plica mucosa del cardias
7) muscolatura cardiale a cravatta svizzera

20
Q

MRGE

A

tono LES 15-30 mmHg

RISCHIO
obesità, fumo alcool, interventi vie digestive

NERD o ERD A-B (inibitori per 2/4 settimane, se si risolve stop)

NERD C-D (inibitori 4/8 settimane, se si risolve si continua)

classificazione del MONTE

1) iperemia
2) erosioni
3) ulcere e stenosi

CAUSE MRGE SECONDARIA
connettivopatie, clerodermia, LES, neuropatie e miopatie viscerali, ipotiroidismo, diabete, ernia iatale

ESITI CHIRURGIA
obbiettivi: riposizionamento ultimi 3 cm esofago, riduzione sintomi e complicanze

indicazioni: inefficazia medica, esofagite severa, ernia iatale o alttre patologie.
esiti: recidive:10%, complicanze 20%, ernia iatale iatrogena, stenosi, gas bloat syndrome, disfagia

21
Q

valutazione radiologica acalasia

A

mancanza bolla gastrica

I grado: -4 cm

II grado 4-6

III grado +6

22
Q

cose sull’appendicite

A

appendicite di AMYAND

valutare insorgenza, decorso e tipologia di DOLORE

ricordare il vomito

ricordare di vedere l’ampolla rettale e il douglas

ANZIANO
esordio subdolo,
ileo prevalentemente paralitico,
rischio perforazione molto alto

23
Q

Ragadi anali sintomi e terapia

A

Ulcera lineare che non tende alla guarigione

SINTOMI

perdita ematica, prurito, dolore che insorge durante la defecazione, stipsi, ipertono sfinteriale

ESAME
ispeszione, discostamento pliche, palpazione, EDAR (posizione ginecologica, genupettorale, decubito laterale sinistro)

Anoscopio, rettoscopio, divaricatore anale

FATTORI
Predisponenti: vascolari

scatenanti: stipsi, traumi
concomitanti: ipertono sfinteriale

TIPI
acuta, molto dolorosa
cronica, guarisce difficilmente

TERAPIA
medica: nitrati (cefalea), nifedipina (cefalea)

dilatatori anali

sfinterotomia laterale interna aperta

24
Q

Complicanze emorroidi

A

3-7-11

trombosi, sepsi, ascesso, ulcera, incontinenzao

25
cisti pilonidale o sacro coccidea
si forma per peli e microtraumi escissione della cisti, messa a piatto, zaffare con garze iodoformiche, lasciar guarire per seconda intenzione se e piccola si possono suturare i margini
26
continenza anale e prolasso
sfinteri e muscolo pubo coccigeo MUCOSO/COMPLETO rettale/ano-rettale 2/3 cilindri intrarettale/intranale/esterno CAUSE lassità, abnorme mobilità ampolla rettale, scavo douglas profondo pressione addominale, sforzi, pianto, tosse, stitichezza, diarrea SINTOMI fastidio anale, stipsi, ostruzione incontinenza (dopo molto tempo) DIAGNOSI ispezione (plice circonferenziali); spesso bisogna far effettuare il ponzamento rettoscopia, EDAR COMPLICANZE Prolasso completo: ulcere, strangolamento del prolasso, rottura del retto
27
Classificazione k colon
adenoma-carcinoma (-1,1-2,+2) non poliposico MACROSCOPICA Infiltrante, ulcerante, stenosante, vegentante MICROSCOPICA Adenocarcinoma mucinoso; ad anesso con castone (diffusione transmurale importante); DIFFUSIONE radiale, longitudinale, esfoliativa (krukenberg), linfatica, ematica ``` TNM T1: mucosa, sottomucosa T2: muscolare T3: sottosierosa, sierosa T4: tessuti pericolici ``` N: colici, pericolici, paracolici, mesenterici ``` DUKES A: come T1 B1: come T2 B2: come T3 C. metastasi linfonodali D: metastasi a distanza ``` RETTO sopra ampollare: sintomi simili al colon; -ampollare: mucorrea, tenesmo; -sotto ampollare: tenermo importante, dolore, feci caprine. RICORDARE nerve sparing, mesoretto, anastomosi coloanale bassa
28
Discinesie esofagee
Acalasia Acalasia vigorosa (spasmo esofageo diffuso + acalasia) Spasmo esofageo diffuso Esofago schiaccianoci Sindrome di plummer vision (discinesia, glossite, anemia sideropenica)
29
Timori esofagei
LEIOMIOMA POLIPO CARCINOMA SQUAMOSO ADENOCARCINOMA
30
Ernia iatale
TIPI 1) tipo 1 o da scivolamento 2) tipo 2 o paraesofagea (DD con diverticolo del fondo gastrico e cisti pleuro pericardica) DIAGNOSI 1)distanza linea Z-arcata dentaria inferiore a 41 cm (considerare variabilità anatomica) 2) distanza linea Z-cardias sopra i 3 cm 3) scampanatura cardiale 4) risalita della mucosa gastrica in esofago, costante o solo durante il ponzamento DIAGNOSI radiologica ed endoscopica PREVALENZA 50% sopra i 50 anni, di questi solo il 9% hanno reflusso, ma se presente spesso l'esofagite è severa. INDICAZIONI PLASTICA inefficacia trattamento medico, esofagite severa, turbe cardiovascolari, sintomatologia severa
31
Esofagite da caustici
Non far vomitare il paziente usare antiacidi (idrossido di magnesio o alluminio) LESIONI 1) iperemia 2) erosione-ulcere 3) ulcere profonde, perforazione MEDICO grado 1: antiacidi; grado 2: corticosteroidi e nutrizione parenterale sino a stabilizzazione; Grado 3: intervento d'urgenza Se stenosi non grave: dilatazione pneumatica ``` TRATTAMENTO CHIRURGICO stenosi estesa stenosi cervicale, fistole esofago-tracheali, Displasia severa, carcinoma, brachiesofago. ```
32
Indicazioni defeco grafia e manometria rettale
``` DEFECOGRAFIA Stipsi cronica Difficoltà all'evaquazione Ulcera solitaria del retto Fistole anali ``` MANOMETRIA Studio riflessi anorettali (rettocele mega retto, dissinergia del pavimento pelvico) Valutazione pressione anale in pazienti con ragadi ed emorroidi Valutazione pre operatoria per interventi anali (es fistole)
33
Patologia mammella
Mastite acuta, cronica Necrosi adiposa CISTI SOLITARIA LESIONI PRECANCEROSE iperplasia duttale-duttale atipica; iperplasia lobulare-lobulare atipica Malattia fibrocistica (simula un carcinoma) NEPLASIE Fibroadenoma: donne in età fertile, proliferazione stromale ormono sensibile (aumenta con il tempo e la gravidanza). lesione circoscritta dotata di una psudocapsula. consistenza dutoelastica e colore bianco omogeneo. Mobile, superficie liscia, lobulata, non dolente. Tumore filloide Carcinoma
34
carcinoma mammario
RISCHIO età (+45 anni), sesso, estrogeni (obesità, nulliparietà, menarca, menopausa), familiarità, ereditarietà. CLASSIFICAZIONE CDIS CLIS Carcinoma duttale infiltrante (75% dei carcinomi): aumentata densità, margini irregolari, microcalcificazioni, aree di necrosi carcinoma midollare: massa ben delimitata, molle, ben differenziato. Mucinoso: buona prognosi Carcinoma infiammatorio: mastite associata, cute a buccia d'arancia. cattiva prognosi Malattia di paget: lesione eczematosa-ulcerante del capezzolo ESAME formazione nodulare, dura, margini irregolati, fisso ripetto ai piani. retrazione del capezzolo, retrazioni cutanee, pelle a buccia d'arancia. ulcere. TUmefazioni a livello del cavo ascellare Secrezione ematica monorifiziale. alterazioni all'RX (noduli, microcalcificazioni) Biopsia (tavolo stereotassico, trucut) LINFONODI I-II-III livello: lateralmente, posteriormente, medialmente al piccolo pettorale T: -2 cm/2-5/+5/ estensione alla parete toracica o alla cute PROGNOSI invasione, sottotipo istologico, TNM, Grading, Ki67, recettore per gli estrogeni, erb-B2
35
Ghiandole salivari esami
``` ANAMNESI Alterazioni quantitative (Ipoascialia,Scialorrea) ``` Alterazioni qualitative: viscosità Dolore: sede, andamento, timing, irradiazione (compressione o infiltrazione neoplastica dei rami nervosi) Malattie autoimmuni, radiazioni, interventi precedenti. ESAME OBBIETTIVO Valutazione coinvolgimento del faciale, palpazione comparativa (volume, consistenza, dolore, mobilità). Valutazione della papilla di sbocco. Ecografia, colordoppler, FNA, TC (per il lobo partotideo profondo, RM
36
Scialo adenite acuta
CAUSA Batterica: via retrograda, stasi salivare (disidratazione, età, eraradiazioni, interventi) Virale: soggetti immunodepressi. CMV, EBV, paramixovirus (parotite epidemica: testicolo, ovaio, pancreas, SNC) SINTOMI Batteriche: aumento volume, dolore, cute o mucosa iperemica e calda. Secrezione purulenta dalla papilla Virali: esospesso bilateralmente aumento di volume, dolore, cute spesso calda e arrossata COMPLICANZE Batteriche: ascesso Virali: sordità (nervo cocleare) TERAPIA Batteriche: coltura e antibiotico mirato Virali: sintomatico e risoluzione spontanea
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Neoplasie benigne ghiandole salivari
ADENOMA PLEOMORFO (70%) 80% parotide (lobo superficiale), donne, 30-40 anni. - Formato da parte epiteliale e mesenchimale. - Spesso multifocale e recidiva con la chirurgia parziale (che comunque è la scelta) - rara ma possibile la trasformazione in carcinoma adenoidocistico TUMORE DI WARTHIN (20%) Quasi solo parotide, maschi, 60 anni. - Formato da una componente epiteliale è una linfoide. - Nodulo a lenta crescita, ben capsulato e facilmente enucleabile. - Spesso bilaterale e multifocale. - Nessuna trasformazione maligna, si opera solo per fenomeni compressivi.
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Tumori maligni ghiandole salivari
Rari, più parotide, sottomandibolare, sottolinguale e poi le minori K MUCOEPIDERMOIDE - Piu frequente tumore maligno. - Origina dai dotti, può avere differenziazione squamosa (solido, alto grado di malignità) o mucipara (di aspetto cistico) - Obbiettivamente è una formazione nodulare, non dolente, a lento accrescimento. - può infiltrare i tessuti (dolore), dare metastasi libfonodali, polmonari e ossee. - Tumori a basso grado solo resezione ghiandolare, alto grado anche svuotamento laterocervicale. K ADENOIDO-CISTICO Molto più frequente nelle minori che nelle maggiori. -Origina dai dotti intercalari, può avere una differenziazione epiteliale o mioepiteliale. -Spiccato neurotropismo (50% dei casi) che influenza la prognosi, con coinvolgimento del facciale e delle branche 2 e 3 del trigemino (diffonde nell'endocranio). -Resezione e radioterapia
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Indicazioni e complicanze dialisi peritoneale
scambi continuo e graduali nel corso delle 24 h (emodialisi 3-4 h). Ciclo carico e scarico di 4-5 ore. CATETERE PERMANENTE 1)porzione distale intra peritoneale. 2) porzione intermedia (parere muscolare e adipe) con cuffia che stimola la reazione fibrosa. 3) pozione prossimale che decorre nel sottocute, fuoriesce dalla cute e si aggancia alla sacca. INDICAZIONI - Instabilità cardiovascolare. - Bambini e giovani con diuresi conservata. - Accesso vascolare difficile. CONTROINDICAZIONI - IRA - Sovraccarico idrico. COMPLICANZE Peritonite, ernie.
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Trapianto fegato: MELD, allocazione, SPLIT liver
MELD Bilirubina, creatinina, INR. Valuta la sopravvivenza a 3 mesi. I pazienti con MELD -12 non devono essere inseriti inseriti in lista d'attesa. MODELLI DI ALLOCAZIONE 1) modello di urgenza: più è alto il MELD più precoce sarà il trapianto. Difetto: alta mortalità di questi soggetti postoperatoria 2) tiene conto della sopravvivenza in lista e della sopravvivenza dopo il trapianto e assegna l'organo ai soggetti in cui il guadagno è maggiore SPLIT LIVER 1) II-III al bambino I, IV-VIII all'adulto 2) I-IV / V-VIII entrambi ad adulti, sezione lungo la linea di CANTLIE 3) II-III a un bambino da donatore vivente
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Diarrea
ROMA (Almeno 2, almeno 12 settimane consecutive negli ultimi 12 mesi) Sono tutti almeno il 25% dei casi 1) Sforzo eccessivo 2) feci dure o caprine 3) sensazione di evacuazione incompleta 4) sensazione di occlusione rettale, corpo estraneo 5) ricorso a operazioni manuali 6) meno di 3 evacuazioni a settimana TIPI 1) transito normale o idiopatica (poche fibre, alimentazione insufficiente) 2) transito rallentato 3) difficoltà all'evaquazione 4) misto CAUSE Stipsi cronica: di solito condizioni funzionali o benigne. Poca massa fecale; IBS; - farmaci (antispastici, analgesici, caantagonisti); - mega colon, malattia di chagas; - disturbi evacuazione (disfunzione pavimento pelvico, anismo, perineo discendente, prolasso, rettocele); - malattie endocrine (ipotiroidismo, ipercalcemia, gravidanze); - disturbi psichiatrici; - malattie neurologiche (Parkinson, sclerosi multipla) - malattie muscolari Stipsi acuta: spesso patologie organiche e gravi. - Ostruzione colon (neoplasia, stenosi ischemica, infiammatoria, diverticolare); - spasmo sfintere anale (ragade, emorroidi); - farmaci ANAMNESI 1) esordio e durata 2) frequenza 3) consistenza feci 4) difficoltà alla defecazione 5) segni di allarme (sangue nelle feci, anemizzazione, calo ponderale, alternanza diarrea/stipsi, età)
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Tumori neuroendocrini
Detto anche carcinoidi, originano dalle cellule del sistema neuroendocrino diffuso 75% nel tratto gastroenterico, soprattutto appedice, ileo (soprattutto vicino alla valvola ileocecale), colon retto. Possono essere multicentrici. Possono secernere ormoni, neuropeptidi e amine biogene (dopamina adrenalina noradrenalina) Sono neoplasie maligne a lento decorso. Si possono distinguere: Funzionanti-non funzionanti, Ben/scarsamente differenziati, Non esiste una specifica stadiazione. Criteri prognostici: dimensione, sede, invasione parete addominale, metastasi linfonodali o a distanza. SINTOMI: Dolenza, sanguina mento, calo ponderale Sindrome da carcinoide: dipende dalla serotonina. Più frequente nei tumori di grosse dimensioni e nelle metastasi. Flushing cutaneo (eritema rosso o violaceo a insorgenza acuta, soprattutto testa e collo), diarrea crisi asmatica Può essere spontanea o scatenata da: stress, alcool, cibi e farmaci. Sintomi cronici: teleangectasie facciali, endocardite fibrotica destra DIAGNOSI Markers neuroendocrini e imaging TERAPIA Chirurgia, radioterapia, chemioterapia, terapia con iodio 131-MIBG o Octreotide
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Ernie rare
Interstiziale, Retropettinea, prepettinea, Congenite/acquitite; Fascia: completa/incompleta (alto o basso) Diretta/indiretta (con diverticolo preperitoneale) Bambino 6 anni LAPAROCELE Infezione sito chirurgico, scarsa reattività organismi, malattie sistemiche es diabete,interruzione fibre nervose, inadeguatezza materiali sutura, errata tecnica chirurgica, enterostomie (peristomale), aumenti improvvisi pressione addominale nell'immediato postoperatorio. SINTOMI: volet addominale (deficit muscoli addominali), difficoltà respiratorie, aderenze e strozzamento TERAPIA, doppiopetto, Triplice sutura