Glottologia Flashcards

(212 cards)

1
Q

Definizione di Glottologia

A
  • studio dell’apparato fonatorio (inizio ‘800)
  • sia glottologia che linguistica sono lo studio storico del linguaggio (‘800)
  • linguistica è sincronica, generale; glottologia si speecializza come linguistica storica o diacronica (‘900)
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2
Q

Scopi della Glottologia

A
  1. ricostruzione di origine e sviluppo delle lingue (parentele genealogiche)
  2. studio del mutamento linguistico (nei diversi livelli)
  3. spiegare i mutamenti linguistici attraverso paradigmi teorici (linguistica strutturale, cognitiva, generativa, sociolinguistica, geografia linguistica …)
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3
Q

Variazione diacronica

A

= evoluzione di una lingua nel tempo, confronto di due stadi sincronici

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4
Q

Prospettiva sincronica

A

= studio della lingua nelle sue relazioni come sistema in un dato momento (principio di uniformità, astrazione)

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5
Q

Diasistema

A

= sistema di livello superiore che riunisce i vari sottoinsiemi rappresentati dalle varietà di una lingua

è presente nella competenza dei partlanti e ha a che fare con variazione interlinguistica (interferenza) e variazione intralinguistica (diatopica, diastratica, diafasica, diamesica)

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6
Q

William Jones, The sanskrit language (1786)

A

primi studi sul sanscrito e ipotesi di una parentela con i sistemi grammatcali di latino, greco e lingue germaniche

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7
Q

Schlegel, Sulla lingua e sulla saggezza degli indiani (1808)

A

grammatica comparata = confrontare la struttura interna delle lingue per capirne la genealogia

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8
Q

Franz Bopp, Sul sistema di coniugazione della lingua sanscrita comparata (1816)

A

comparazione sistematica della morfologia verbale delle lingue europee

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9
Q

Rasmund Rask, Studio sull’anticalingua nordica (1818)

A

ipotizza il mutamento fonologico sistematico delle occlusive che poi sarà la Legge di Grimm

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10
Q

Jacob Grimm, Deutsche Grammatik (1819-37)

A

fondamenti della filologia germanica e Leggi di Grimm

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11
Q

Metodo storico-comparativo

A
  • evoluzione come deterioramento dell’unità della lingua mare
  • parallelo tra lingue e organismi viventi
  • neogrammatici (Lipsia) -> ricostruzione del proto-indoeuropeo e individuazione di leggi fonetiche
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12
Q

August Schleicher, Compendio di grammatica comparata delle lingue europee (1861)

A
  • ricostruzione attraverso il confronto delle forme attestate nelle lingue figlie
  • albero genealogico
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13
Q

Neogrammatici

A
  • psicologismo = conta solo la lingua del parlante (H. Paul)
  • ineccepibilità delle leggi fonetiche = cambiamento meccanico e senza eccezioni: si verifica sempre se ci sono le stesse condizioni (Osthoff, Brugmann)
  • ricostruzione del proto-indoeuropeo
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14
Q

Brugmann e Delbruck, Grammatica comparata delle lingue indo-germaniche (1897-1916)

A

terza gradne sintesi dopo Bopp e Schleicher

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15
Q

Teoria dell’albero genealogico (August Schleicher)

A

rappresentazione dei rapporti genealogici tra lingue; le diramazioni corrispondono a sottofamiglie accomunate da:
1. corrispondenze lessicali
2. mutamenti fonetici paralleli
MA consiera solo il tempo come variabile

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16
Q

Teoria delle onde (Johannes Schmidt)

A

innovazioni linguistiche hanno origine in un centro e poi si diffondono, attenuandosi

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17
Q

De Saussure, Corso di linguistica generale (1916)

A
  • sincronia e diacronia
  • linguistica si amplia e glottologia si specializza come linguistica storica
  • strutturalismo
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18
Q

Eredità dello strutturalismo

A
  • scuola di Praga (Trubeckoj, Jakobson)
  • scuola di Copenhafen (Hjeemslev)
  • strutturalismo americano (Bloomfield)
  • funzionalismo (Benveniste, Martinet, Coseriu)
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19
Q

Oltre lo strutturalismo

A
  • Sociolinguistica (Labov)
  • Linguistica tipologica (Greenberg)
  • Linguistica teorica - generativismo (Chomsky
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20
Q

Metodo comparativo-ricostruttivo

A
  1. comparazione di elementi fonologici, morfologici, lessicali, semantici
  2. le corrispondenze devono essere NON CASUALI (forma + significato) e RILEVANTI PER LA RICOSTRUZIONE (dovute a parentela linguistica e non a contatto linguistico -> di solito in lessico di base, morfologia flessiva e derivazionale)
  3. ricostruzione della proto-lingua INTERNA (fasi linguistiche precedenti a partire da una sola lingua) o COMPARATIVA (confronto tra le forme attestate in più lingue)
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21
Q

Reconstructum

A

= risultato finale del processo comparativo-ricostruttivo

Requisiti:
- spiegazione economica di
- trafila storica
- rapporti di parentela

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22
Q

Proto-lingua

A

= insieme dei reconstructa, sistema di corrispondenze astratte tra lingue imparentate (illusoria e artificiale: possiamo ricostrurire solo una serie di fenomeni diacronici, non è un diasistema come le lingue naturali)

1868, prima ricostruzione del proto-indoeuropeo (favola La pecora e i cavalli di Schlegel)

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23
Q

Teoria algebrica della ricostruzione

A

proto-lingua come modello ipotetico per spiegare le corrispondenze tra lingue moderne

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24
Q

Teoria realista della ricostruzione

A

= proto-lingua come entià linguistica storicamente esistita

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25
macrofamiglie
classificazione su larga scala che unisce più famiglie linguistiche (es: ipotesi del nostratico)
26
Lingue indoeuropee
1- lingue anatoliche 2- greco 3- lingue italiche 4- latino e lingue romanze 5- lingue indo-iraniche 6- liingue germaniche 7- lingue celtiche 8- lingue slave 9- lingue baltiche 10- albanese 11- tocario 12- lingue romanì
27
Lingue romanze
(divise in occidentali e orientali dalla linea Massa-Senigallia) - ibero-romanze - gallo-romanze - italo-romanze - reto-romanze - sardo - rumeno
28
29
Mutamento fonetico
= modificazione di un fono dal punto di vista articolatorio - non sistematico - sistematico (condizionato o non condizionato dal contesto fonotattico)
30
Assimilazione (mutamento fonetico)
suoni adiacenti acquistano tratti articolatori comuni - totale o parziale - progressiva (1 influenza 2) o regressiva (2 influenza 1) o bidirezionale
31
Lenizione (mutamento fonetico)
= indebolimento delle occlusive sorde, che diventano sonore o fricative
32
Dilazione (mutamento fonetico)
= processo articolatorio che interessa elementi fonici a distanza (es: metafonesi)
33
Metafonesi
= una vocale a interno di parola si modifica per influenza della vocale finale (accade nei plurali e diventa marca morfologica)
34
Dissimilazione (mutamento fonetico)
= diversificazione fra due suoni uguali o simili - progressiva o regressiva - a distanza o a contatto
35
Coalescenza o fusione (mutamento fonetico)
=due segmenti fonici contigui si dondono formando un sgmento ha alcuni tratti del primo e alcuni del secondo segmento fonico
36
Inversione (mutamento fonetico)
= scambio nell'ordine di successione di due suoni contigui (metàtesi se sono distanti)
37
Inserzione (mutamento fonetico)
= aggiunta di elementi fonici non etimologici - prostesi (inizio parola) - anaptissi (vocale in gruppo consonantico) - epentesi (consonante in gruppo consonantico) - epitesi o paragoge (fine parola)
38
Cancellazione (mutamento fonetico)
- aplologia (perdita di sillaba identica o simile a quella vicina) - ageresi (inizio parola) - sincope (interno parola) - apocope (fine parola)
39
Mutamento fonetico sistematico dovuto alla struttura sillabica
- allungamento della vocale in sillaba tonica aperta - allungamento di compenso
40
Sillaba
= unità minima fonetica che può essere pronunciata con un'unica emissione di voce composta da incipit e rima (nucleo accentato + eventuale coda sillabica)
41
Mutamento fonologico
= mutamento che comporta modifiche nell'inventario dei fonemi e nelle loro correlazioni
42
Fonologizzazione (mutamento fonologico)
= un elemento assume valore fonologico a causa della perdita del contesto fonotattico che determinava l'allofonia varianti combinatorie (allofoni) in distribuzione complementare -> fonemi con **distribuzione funzionale** in almeno un contesto fonotattico
43
Defonologizzazione (mutamento fonologico)
= un elemento perde valore fonologico: l'opposizione fonologica (coppie minime) si perde a causa di basso rendimento funzionale o tendenze legate al sistema - completa o parziale
44
coppie minime (opposizone fonologica)
- costante (tutti i contesti) o neutralizzabile (solo in alcuni contesti fonotattici) - bilaterale (tratti distintivi condivisi solo da quei due fonemi) o multilaterale (tratti distintivi che hanno anche altri fonemi) basso rendimento funzionale = opposizione fonologica che registra un numero limitato di occorrenze
45
Accento latino
- legge della penultima -> penultima sillaba se lunga, terzultima se la penultima è breve - legge della baritonèsi -> praticamente mai sull'ultima - legge del trisillabismo -> mai oltre la terzultima
46
Isomorfismo sillabico
= tendenza a parificare il volume complessivo della sillaba tonica
47
Rifonologizzazione
= mutano i tratti articolatori di un fonema e quindi le relazioni oppositive con gli altri elementi del sistema
48
Perita di fonema (mutamento fonologico)
- totale o parziale (se scompare n almeno un contesto fonotattico)
49
Fusione di fonema (mutamento fonologico)
= due fonemi assumono gli stessi tratti articolatori - totale o parziale
50
Coalescenza (mutamento fonologico)
= fusione che interessa due o più segmenti
51
Processi non fonetici che influiscono sul mutamento fonologico
- prestito - analogia - onomatopea - tabuzzazione linguistica
52
Legge di Rask-Grimm (o prima mutazione consonantica)
= mutamento non condizionato e sistematico dalle consonanti dall'indoeuropeo al germanico -> tenui (sorde) -> aspirate (occ. aspirate o fricative) -> medie (sonore) -> Infatti - occ. sorde -> fric. sorde - occ. son. aspirate -> occ. sorde - occ. sonore -> occ. sorde
53
Osservazioni di Lottner
le occlusive sorde (tenui) si conservano se sono precedute da una fricativa
54
Legge di Verner
in protoindoeuropeo in posizione intervocalica e pretonica le consonanti sorde di sonorizzano occ. sorda -> occ./fric. sonora (in germanico per effetto della legge di Grimm -> occ. sonore)
55
Legge di Grassmann
dissimilazione della consonante aspirata iniziale in sillabe contigue (la prima si deaspirizza) in greco e sanscrito - accade nelle radici verbali che raddoppiano (irregolarità di paradigmi) - accade nella declinazione (irregolarità di flessione)
56
Isoglossa kentum/satem
le lingue indoeuropee centrali e orientali (sanscrito, lingue baltiche, iraniche, slave, albanese...) **anteriorizzano le occlusive velari** - lingue kentum nelle aree periferiche (**palatovelari -> velari**) - lingua satem nelle aree centrali (**palatovelari -> fricative palatali o alveolari**)
57
Strutturalismo linguistico
= lingua come sistema in cui gli elementi si definiscono in funzione del rapporto con gli altri elementi del sistema - valore paradigmatico (legato alla collocazione nel sistema) - valore sintagmatico (possibilità di essere scambiato con un altro elemento del sistema)
58
Principi del funzionalismo linguistico (Jakobson)
1. necessario riferersi al **sistema** che sottostà al mutamento fonologico 2. ogni mutamento in un sistema fonologico è diretto a uno scopo (mutamento **teleologico**) 3. tendenza a semplificare + esigenze comunicative -> ricerca di **equilibrio** 4. economia del sistema significa stabilità del sistema
59
Interpretazione funzionale del mutamento fonologico
La causa del mutamento sta nel sistema -> tende alla simmetria e innesca mutamenti a catena - di trazione - di propulsione Obiezioni: - esistono sistemi stabili e asimmetrici - sistemi apparentemente simmetrici si sono evoluti
60
Catena di trazione
Riassetto del sistema innescato da una casella vuota
61
Catena di propulsione o di spinta
= riassetto del sistema per dfferenziare ed eliminare gli omofoni
62
Great vowel shift
= mutamento sistematico delle vocali lunghe nel medio inglese, descritto da Jespersen Causa: i, u brevi possono comparire anche in sillaba aperta (eccezione che crea instabilità) Conseguenza: riassetto del sistema delle **vocali lunghe** innesca mutamenti a catena 1. vocali alte diventano dittonghi 2. medie chiuse e centrale si innalzano 3. medie semiaperte si innalzano 4. anteriore semiaperta si innalza
63
Cronologia assoluta
= collocare un mutamento in un dato momento MA spesso si può definire solo come terminus ante/post quem
64
Cronologia relativa
= collocare un mutamento in relazione ad altri fenomeni linguistici 1. distribuzione geografica 2. rapporti di implicazione di una lingua
65
Norme areali di Bartali (cronologia del mutamento)
In genere la forma arcaica e quindi precedente rispetto al mutamento si conserva in: - area isolata - area laterale - area maggiore - area seriore (= dove la lingua del colonizzatore arriva più tardi)
66
Ordine di regole di Kiparsky (cronologia del mutamento)
Basato sull'implicazione (presupposto che il mutamento si verifichi sistematicamente in tutti i contesti in cui è possibile) - INCREMENTO: A crea contesti in cui può applicarsi B, quindi se B si verifica è successivo ad A (**feeding order**), se non si verifica è cronologicamente precedente ad A (**counterfeeding order**) - RIDUZIONE: A annulla i contesti in cui può accadere B, quindi se B non si verifica è successivo ad A (**bleeding order**), se B si verifica è perché è avvenuto prima di A (**counterbleeding order**)
67
Morfema
= minima associazione di significante e significato, unità di prima articolazione che accumula funzioni lessicali, grammaticali
68
Morfemi lessicali (classificazione funzionale)
= radice - veicola significato denotativo - classe aperta
69
Morfemi grammaticali (classificazione funzionale)
- FLESSIONALI = veicolano informazioni sulla categoria grammaticale - DERIVAZIONALI = operano sulla radice cambiando categoria o significato
70
Morfemi (classificazione distribuzionale)
- Prefissi - Suffissi - Infissi - Circonfissi (sia prima che dopo il lessema)
71
Flessione (processo morfologico)
Processo di formazione delle parole in cui l'aggiunta di morfemi esprime categorie grammaticali - declinazione (forme non verbali) -> genere, numero, persona, caso - coniugazione (verbo) -> persona, numero, tempo, modo, aspetto, diatesi
72
73
Derivazione (processo morfologico)
? processo di formazione delle parole in cui l'aggiunta di un affisso cambia significato o categoria grammatcale
74
Apofonia o ablaut
= forma di dlessione interna: l'alternanza di suoni nel tema ha significato grammaticale
75
Alterazione (processo morfologico)
= meccanismo di formazione di una parola alteralndone il significato
76
Composizione (processo morfologico)
= meccanismo di formazione di una parola unendone due esistenti
77
TIPOLOGIA MORFOLOGICA
= classificazione delle lingue in base a parametri morfologici. In base all'**indice di sinteticità** - lingue ISOLANTI - lingue FLESSIVE (analitiche, sintetiche, polisintetiche) - lingue AGGLUTINANTI
78
Indice di sinteticità (tipologia morfologica)
= coefficiente del grado di concentrazione delle funzioni morfologiche - numero di morfemi in una parola - numero di parole in telaizone a una funzione grammaticale
79
Lingue isolanti (tipologia morfologica)
= totalmente prive di morfologia - non c'è flessione nè affissi - le funzioni morfologiche sono espresse dalla posizione delle parole nella frase
80
Lingue flessive (tipologia morfologica)
= un morfema espreime più funzioni grammaticali
81
Lingue agglutinanti (tipologia morfologica)
= accostano più morfemi con singola funzione morfologica e chiaramente distinguibili
82
Lingue polisintetiche (tipologia morfologica)
= fusione di morfemi con funzioni grammaticali a una radice -> una parola può essere un'intera frase
83
Lingue sintetiche e analitiche
- Sintetiche (i morfemi che esprimono le relazioni grammaticali si legano nelle parole) - Analitiche (ogni parola esprime la relazione gramaticale)
84
Paradosso di Sturtevant
Il mutamento fonetico è regolare ma genera irregolarità; il mutamento morfologico è irregolare, sporadico, ma genera regolarità
85
1. Analogia (mutamento morfologico)
= mutamento di una forma per influsso di un modello - analogia proporzionale - analogia non proporzionale (livellamento paradigmatico)
86
Analogia proporzionale (mutamento morfologico)
= rende omogenei i processi morfologici, estendendo un modello morfologico
87
Livellamento paradigmatico (mutamento morfologico)
= crea omogeneità fra gli elementi di un paradigma, eliminando gli allomorfi (tendenza all'isomorfismo = un significato una forma)
88
Tendenze dell'analogia (Kurylowicz)
1. marca complessa sostituisce morfmemi semolici 2. direzione del mutamento da forma basica a derivata 3. forme nuove ottenuto in seguito a mutamento morfologico diventano preponderanti 4. gli elementi coinvolti nell'analogia possono appartenere
89
2. Estensione (mutamento morfologico)
= impiego di un morfema in contesti più ampi di quelli originali
90
3. Rianalisi (mutamento morfologico)
= ristrutturazione morfologica di un'unità linguistica 1. CREAZIONE di un confine di morfema (**risegmentazione** e **retroformazione**) 2. SPOSTAMENTO di confine di morfema (**discrezione** e **concrezione**) 3. CANCELLAZIONE di confine di morfema (**fusione** e **affix telescoping**)
91
Risegmentazione (creazione di un confine di morfema)
= funzionalizzazione di segmenti non funzionali
92
Retroformazione (creazione di un confine di morfema)
= contrario di un processo di derivazione (viene rianalizzata una parte di parola come morfema derivazionale)
93
Discrezione (spostamento di confine di morfema)
= parte di un segmento vicino al confine di morfema viene scorporato e rianalizzato come parte del morfema
94
Concrezione (spostamento del confine di morfema)
= parte del morfema viene rianalizzata e incorporata ai segmenti prossimi al confine
95
Fusione o blending (cancellazione di confine di morfema)
= due morfemi con **stessa funzione** vengono rianalizzati come uno
96
Affix telescoping (cancellazione di confine di morfema)
= due morfemi con **funzioni differenti** vengono rianalizzati come uno
97
4. Contaminazione o incrocio (mutamento morfologico)
= avvicinamento formale di due morfemi (divetntano foneticamente più simili) - attrazione antonimica - attrazione paronimica (simile all'etimologia popolare)
98
Etimologia popolare
= associazione con parole simili sul piano formale e compatibili sul piano del significato
99
Grammaticalizzazione (mutamento morfologico)
= elementi lessicali perdono autonomia semantica e fonologica e acquisiscono valore grammaticale (può comportare la creazione di nuove categorie grammaticali)
100
Cline di grammaticalizzazione
Principali cline (gradualità) vanno nella direzione: - desiderio -> internzione -> temporalità futura - elemento lessicale -> parola grammaticale -> clitico -> affisso - verbi di possesso + participio passato -> perfettività (aspetto) -> anteriorità (tempo)
101
Fasi della grammaticalizzazione
1. riduzione semantica (semantic bleaching) 2. riduzione morfologica (decategorizzazione) 3. riduzione fonetica (erosione) 4. estensione a nuovi contesti anche non etimologici del nuovo morfema
102
Caratteristiche dei processi di grammatcalizzazione
- stratificazione di livelli (forma originaria e forma dopo la grammaticalizzazione possono coesistere) - ciclicità (un elemento grammaticale può essere sostituito) - unidirezionalità (quasi inesistenti i processi di de-grammaticalizzazione di elementi grammaticalizzati)
103
Interpretazione strutturalista del mutamento morfologico (Benveniste)
- mutamenti **conservanti** = sostituzione di morfemi con morfemi della stessa categoria - mutamenti **innovanti** = perdita o aggiunta di categorie morfologiche
104
Morfologizzazione
= acquisizione di valore morfologico (spesso anche processi di tipo fonologico hanno riglessi morfologici - metafonesi)
105
Demorfologizzazione
= un morfema perde valore funzionale e diventa una semplice sequenza fonologica
106
passaggio dal latino volgare alle lingue romanze
- sermo familiaris (diafasico) - varietà parlata (diamesico) - classi più basse (diastratico) - differente nelle diverse zone - sostrato (diatopico)
107
Cambiamenti nel sistema nominale
- metaplasmi - perdita del sistema casuale (estensione dell'ACC) - perdita del neutro - 6 classi flessive basate su genere e numero al posto delle declinazioni - formazione dell'altricolo dal pronome dimostrativo
108
Cambiamenti nel sistema verbale
- formazione del passato perifrastico (passato prossimo) -> "avere" perde pregnanza semantica e il participio perde il valore passivo - formazione del passivo perifrastico -> il valore passivo viene trasferito nell'ausiliare - formazione del futuro romanzo Le cause che innescano i cambiamenti sono la scarsa integrazione strutturale e la scarsa salienza
109
Marcatezza (cause del mutamento morfologico)
= forma marcata è una forma non basilare o meno naturale si conservano le forme non marcate
110
Frequenza (cause del mutamento morfologico)
= numero di volte in cui un'entità morfologicaricorre negli atti linguistici (interrelato alla marcatezza: le forme non marcate sono più frequenti) si conservano le forme più frequenti
111
Partizioni
= sottoinsiemi con allomorfi radicali all'interno del paradigma (possono anche estendersi a forme non etimologiche) eccezione: contro il livellamento paradigmatico; sono morfemi marcati che si conservano perché frequenti
112
Salienza (cause del mutamento morfologico)
= facilità con cui una forma è percepita e distinta da altri elementi nella catena sintagmatica scala di salienza: radice -> tema -> prefissi -> suddissi derivazioneli -> suffissi flessivi
113
Integrazione strutturale (cause del mutamento morfologico)
= relazione con gli altri elementi del sistema, produttività della regola morfologica che determina quel morfema
114
Sintassi
= livello di analsi che si occupa della struttura delle frasi
115
Frasi
= unità minime di comunicazione dotate di senso compiuto che esprimono una relazione predicativa
116
Costituenti
= sottounità con valore dal punto di vista sintattico più piccole di una frase - costituente immediato = sintagma - costituente ultimo = parola, lessema
117
Sintagma
= unità minime funzionali di analisi, costituenti immediati Verificabili attraverso 1. pronunciabilità in isolamento 2. sostituibilità 3. movimento
118
Testa
= parola che determina la categoria del sintagma
119
Diagrammi ad albero
= rappresentazione gradica dei rapporti gerarchici tra i costituenti e quindi della struttura linguistica
120
Sintassi tipologica
- lingue a soggetto nullo (tendono ad avere morfologia ricca) o non a soggetto nullo (hanno bisogno di soggetto o pronome espletivo) - ordine dei costituenti immediati (nel sintagma) - ordine dei costituenti ultimi (nella frase)
121
Tipologia sintattica dell'italiano
- SOV - preposizione precede il nome - nome precede il genitivo - nome precede l'aggettivo - nome precede la relativa - complementatore precede la frase
122
Sintassi diacronica
- labilità dei comparanda -> non consentono metodo comparativo-ricostruttivo e parentele etimologiche - nella teoria dei principi e parametri, il cambiamento sintattico è rifissazione di parametri -> parametri identici tra lingue potrebbe indicare relazione genetica
123
Legge di Tobler-Mussafia
Il pronome è proclitico salvo i casi in cui l'enclisi è obbligatoria - a inizio frase - dopo vocatico - dopo congiunzione coordinante - dopo principale postposta a subordinata
124
Legge di Wackernagel
Clitici, connettivi, copula, vocativi si collocano in seconda posizione, cioè dopo la prima parola accentata
125
Leggi di Behagel
- i costituenti leggeri si collocano prima dei costituenti pesanti - elementi collegati logicamente sono anche in posizione adiacente
126
Teoria generativista, Chomsky
**Grammatica universale**, in cui tutti i sistemi grammaticali sono riducibili a - principi - parametri **Grammatica generativa** e orientamento biologico astratto = studio dell'acquisizione nativa della lingua
127
Principi
= proprietà universali della grammatica
128
Parametri
= astrazione delle possibili variazioni grammaticali - in numero finito - discreti - a una differenza parametrica possono corrispondere numerose proprietà superficiali
129
Lingua-I
= grammatica mentale, competenza, **idioletto** - abbastanza stabile nel corso della vita del parlante - LAD + corpus primario
130
Lingua-E
= sistema di comunicazione condiviso da una comunità di parlanti
131
Acquisizione del linguaggio
è lo sviluppo della Lingua-I attraverso: - **Corpus primario** = enunciati linguistici in input - **LAD** = capacità innata di apprendere le lingue e interiorizzare la grammatica
132
Mutamento linguistico (teoria generativista)
avviene al momento dell'acquisizione linguistica. Cause: - eterogeneità del corpus primario - grammatiche in competizione - interferenza linguistica (**modello deterministico**) - innovazioni spontanee dovute a economia e semplificazione (**modello indeteriministico**)
133
Teoria funzionalista della sintassi (Hopper)
- rifiuto di una grammatica a priori - **grammatica emergente** = sintassi viene sistematizzata durante l'uso in base alle esigenze dei processi comunicativi
134
Universali linguistici
= obiettivo di ricerca della tipologia linguistica (Greenberg) - ASSOLUTI = proprietà di tutte le lingue - IMPLICAZIONALI = una proprietà implica l'altra - TENDENZIALI = tendenze con frequenza non casuale
135
Gradienza
= continuum di proprietà, sovrapposizioni tra categorie è il corrispettivo sul piano sincronico della gradualità
136
Tipologia linguistica
= approccio empirico e comparativo per individuare i tipi linguistici (morfologici, sintattici...) e gli universali Utilizza sistemi come WALS = **world atlas of language structures**, raccoglie dati strutturali
137
Lessico
= insieme dei lessemi di una lingua
138
Lessema
= unità minima di analisi, unità astratta assunta come forma base per tutte le forme della sua flessione **Lessicologia** = studio del lessico, proprietà e relazioni tra lessemi
139
Lemma
= unitò lessicale scelta convenzionalmente come voce di dizionario **Lessicografia** = disciplina applicativa per la compilazione di repertori lessicografici (dizionari)
140
Struttura del lessico (de Mauro)
- vocabolario di base = lessemi grammaticali e ad altissima frequenza (lessico fondamentale + l. di alto uso + l. di alta disponibilità) - vocabolario comune - vocabolario esteso = termini tecnico-scientifici, rari, dialettali, obsoleti, stranieri
141
142
Stratificazione del lessico
1. strato nativo = lessemi ereditari (lessico fondamentale) 2. neologismi endogeni = parole dotte, allotropi 3. strato non nativo = riflette le vicende storiche
143
Allotropi
= coppie di lessemi (uno ereditario, uno dotto), riconducibili allo stesso etimo
144
Relazioni semantiche verticali
- **Iperonimo** (include) e **iponimo** (incluso) - **olonimo** (intero) e **meronimo** (parte)
145
Relazioni semantiche orizzontali
- **sinonimia** = parole sostituibili in almeno un contesto senza che cambi il senso - parole **analoghe o affini** se divergono in grafo, registro o variabilità regionale - **antonimia** = coppie di lessemi con significati opposti (contrati, contradittori, conversi)
146
Semantica lessicale
= identificazione delle leggi generali che descrivono il cambiamento di significato; nasce con Essay de semantique (1897), Breal
147
Cause del mutamento semantico (Ullmann)
1. **fattori linguistici**, condizioni sintagmatiche 2. **fattori storici**, cambia il referente 3. **fattori socioculturali** 4. **fattori psicologici**, enfasi o tabuizzazione
148
Associazione tra sensi (tipo di mutamento semantico)
= a livello di **significato** - ESTENSIONE METAFORICA (associazione per somiglianza) - ESTENSIONE METONIMICA (associazione per contiguità)
149
Associazione tra forme (tipo di mutamento semantico)
= a livello di **significante** - ETIMOLOGIA POPOLARE (associazione per somiglianza) - ELLISSI (associazone per contiguità)
150
Effetti del mutamento semantico (Ullmann)
- Sul piano semantico, quantitativo: **ESTENSIONE** o **RESTRIZIONE** dei contesti di impiego - Sul piano valutativo, qualitativo: **MIGLIORAMENTO** o **PEGGIORAMENTO** della connotazione - Bloomfield aggiunge LITOTE (da forte a debole) e IPERBOLE (da deobole a forte)
151
Semantica diacronica strutturale (Coseriu)
= mutamenti nel lessico inteso come sistema lessicale, quindi il mutamento può essere: 1. funzionale (modificazione) 2. non funzionale (sostituzione)
152
Mutamento semantico funzionale (semantica diacronica strutturale)
= modificazione che cambia l'organizzazione delle unità di contenuto semantico (riguarda tratti distintivi e opposizioni di significato)
153
Mutamento semantico non funzionale (semantica diacronica strutturale)
= sostituzione di significante che lascia inavriate l'organizzazione delle unità di contenuto e le opposizioni semantiche
154
Etimologia
= studio dei rapporti di tipo formae e semantico tra un vocabolo e l'etimo che lo precede storicamente - *nella filosofia antica* è strumento di conoscenza filosofica e si ricava a partire dalla natura - *tra 800 e 900* è applicazione in ambito lessicale dei principi storico-comparativi -> plausibilità etimologica in base ad affinitò formali e semantiche
155
Etimo
= forma attestata o ricostruita dalla quale si fa derivare una parola
156
Richerche etimologche nel campo delle lingue indoeuropee, Pott
Compare moduli = unità morfolofiche, non singole parole
157
Dizionario etimologico delle lingue romanze, Diez
Applicazione del metodo comparativo all'etimologia romanza
158
Dizionario etimologico della lingua latina. Storia delle parole, Ernout e Meillet
Etimologia studiata in rapporto alla cultura materiale
159
Etimologia remota
= relazione di una parola con una di una fase temporale preistorica (il punto ideale che l'etimologia tenta di raggiungere è quello della creazione della parola)
160
Etimologia prossima
= relazione con una parola in una fase storica anteriore
161
Dizionario Etimologico delle lingue romanze (REW), Meyer-Lubke
162
Dizionario etimologico indoeuropeo, Pokorny
163
Onomastica
= studia il sistema dei nomi propri, i processi di denominazione e le loro caratteristiche -> utile perchè i nomi sono spesso linguisticamente conservativi
164
Toponomastica
= studio di origine, formazione, distribuzione e significato dei toponimi - **approccio tipologico** (traformazioni fonetiche, morfologiche, semantiche) - **approccio storico** (evoluzione nel tempo)
165
Geografia linguistica
= distrubuzione dei fenomeni linguistici nello spazio geografico - nasce con Gilleron, Atlante linguistico della Francia -> non esistono confini dialettali netti - può essere usata per calcolare **durata del tempo di propagazione** e **cronologia relativa**
166
Isoglosse
= linee immaginarie che sepatano i punti che hanno un tratto linguistico da quelli che non lo hanno
167
Atlanti linguistici
= raccolte analitiche di dati linguistici per rappresentare graficamente varizione locale e distrubuzione di tratti linguistici
168
Seconda rotazione consonantica (seconda legge di Grimm)
= trasofrmazione delle occlusive che parte dai dialetti tedeschi meridionali, ma non raggiunge le varietà settentrionali (isoglossa **appel-apfel** e isoglossa **maken-machen** - **occlusive sorde** -> **affricate** (se finali o intervocaliche) o **fricative sorde raddoppiate** (se iniziali o intervocaliche) - **occlusive sonore** -> **occlusive sorde**
169
Ventaglio renano
= isoglosse parallele che rappresentano i diversi cambiamenti fonetici della seconda rotazione consonantica e che dimostrano la diffusione con diversa intensità e velocità del mutamento
170
Sostrato (Ascoli)
= lingua parlata dalla popolazione autoctona che influenza la lingua dei colonizzatori quando questa la sostituisce in quanto variante di maggior prestigio
171
Superstrato (Terracini)
= lingua parlata dai colonizzatori che influenza la lingua dalla quale viene sostituita, cioé quella parlata dalla popolazione
172
Sociolinguistica
= studia le lingue e le loro strutture quando solo calate nelle comunità sociali - sociolinguistica **correlazionale** = relazione tra fenomeni linguistici e fattori sociali - sociolinguistica **interpretativa** = perché i parlanti adottano determinati comportamenti linguistici - sociolnguistica **percezionale** = percezione e coscienza dei fatti linguistici
173
The social motivation of a sound change, Labov
= tratti fonetici modificati per marcare identità sociale
174
The social stratification of english in NYC, Labov
= variabili linguistiche di distribuiscono in modo sistematico in base alle classi sociali
175
Prestigio
= valutazione sociale positiva (di un fatto linguistico) -> caratterizza le **varietà alte** - percepito come strumento di ascesa - usato dal gruppo dominante - tradizione letteraria ecc.
176
Varietà standard
= varietà di più alto prestigio in una società
177
Stigma
= valutazione sociale negativa -> caratterizza le **varietà basse**
178
Distribuzione di prestigio (o laboviana)
- varietà basse nelle situazioni informali - varietà alte nelle situazioni formali dove in genere si cerca di imitare la varietà alta
179
Variazione diatopica
= rispetto allo spazio geografico
180
Variazione diastratica
= rispetto alla stratificazione sociale
181
Variazione diafasica
= rispetto alle situazioni comunicative
182
Variazione diamesica
= rispetto al canale di comunicazione
183
184
Italiano standard
= italiano della tradizione letteraria
185
Italiano neostandard
= italiano dell'uso medio, del parlato e dello scritto, diffuso nelle classi medio-alte - accoglie forme che risalgono dai livelli ineferiori (sub-standard) - è in atto una ristandardizzazione (estensione dello standard)
186
Ristandardizzazione in italiano
- defonologizzazione delle opposizioni tra vocali medie aperte e chiuse - defonologizzazione dell'opposizione tra fricativa alveolare sorda e sonora - semplificazione del sistema pronominale - semplificazione dei dimostrativi - semplificazione del sistema di coniugazione verbale (prevalgono indicativo e passato prossimo) - semplificazione delle congiunzioni (che polivalente) - sintassi con strutture con ordine marcato dei costituenti
187
188
Italiano parlato colloquale
= italiano della conversazione quotidiana
189
italiano regionale popolare
= colloquale caratterizzato dall'interferenza con il dialetto
190
Bilinguismo
= lingue con uguale status sociale usate alternativamente dai parlanti
191
Diglossia
= specializzazione funzionale delle varietà: una ufficiale e formale, l'altra informale e corrente
192
Dilalia
= coesistenza di due varietà di rango diverso, ma quella di prestigio può essere usata anche in ambito informale
193
Interferenza
= imitazione di elementi di una lingua-modello in una lingua-replica
194
Scala di prestabilità lessicale
elemento lessicale -> elemento funzionale -> affisso agglutinante -> affisso fusionale
195
Prestito
= tiproduzione di un elemento linguistico alloglotto sia nel significante che nel significato
196
Acclimatamento (prestito)
= il prestito diventa produttivo per creare forme che non esistevano nella lingua-modello (è un caso di estensione)
197
Integrazione (prestito)
= adattamento del prestito alla lingua-replica sul piano lessicale, fonologico, morfologico...
198
Neutralizzazione (prestito)
= si abbandona il prestito o lo si sostituisce al concorrente indigeno (nel caso in cui occupino lo stesso spazio semantico)
199
Polarizzazione o differenziazione funzionale (prestito)
il significato del prestito si restringe rispetto a quello del concorrente indigeno (nel caso in cui occupino lo stesso spazio semantico)
200
Falsi prestiti
= creati autonomamente con materiale di origine straniera
201
Prestito a distanza
= arriva attraverso la scrittura, quindi ha imprecisioni fonetiche
202
Prestito di secondo grado (induzione)
= morfema ricorrente nei prestiti viene estrapolato reso produttivo estenendosi a creazioni autonome
203
Calco
= imitazione della forma interna, del contenuto semantico di un modello alloglotto
204
Calco strutturale
= riprende dalla lingua modello il tipo di categoria strutturale
205
Calco sintattico
= replica un costrutto, uno schema strutturale sintattico della lingua modello
206
Calco semantico
= imita solo significato e non significante
207
Calco imperfetto
= corrispondenza strutturale o semantica imprecisa con il modello
208
Semicalco
= corrispondenza imprecisa sia nella struttura sia nel significato
209
Pidgin
= lingua che nasce dal contatto lingustico con struttura di base della lingua dei colonizzati e lessico della lingua dei colonizzatori
210
Creolo
= pidgin che diventalingua con parlanti nativi (in genere con arricchimento di lessico e strutture grammaticali)
211
Leghe linguistiche
= convergenze tra lingue geograficamente contigue ma non imparentate
212
Lingusitica cognitiva
= propriet della lingua si spiegano in rapporto all'uso, alla comunicazione, alle strategie cognitive dei parlanti