Mammella Flashcards

(67 cards)

1
Q

Da cosa dipende l’ectasia duttale

A

Da una dilatazione dei dotti galattofori sottoareolare nel cui contesto si depositano detriti cellulari e materiale misto a lipidi

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2
Q

Clinica ectasia duttale

A

Secrezione giallo Bruna spontanea dal capezzolo

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Q

Esami necessari per la diagnosi differenziale tra ectasia duttale e malattia maligna

A

Citologico della secrezione mammaria e mammografia

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4
Q

Cos’è la malattia di mondor

A

Rara malattia che colpisce le donne in età adulto senile.

si caratterizza per una tromboflebite superficiale delle vene toraco-epigastriche e o delle loro confluenti

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5
Q

Clinica della malattia di mondor

A

Dolore della parete toracica con presenza di tumefazione cordoniformi sottocutanea dolente alla palpazione corrispondente al vaso coinvolto spesso associato ad arrossamento, edema e retrazione della cute

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6
Q

A cosa può associarsi la malattia di mondor

A

Neoplasia della mammella

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7
Q

Eziologia della malattia di mondor

A

Idiopatica oppure secondaria a fattori locali traumatici, procedure chirurgiche, bendaggi uso di indumenti costrittivi o infezioni

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8
Q

Terapia della malattia di mondor

A

Terapia conservativa

In genere autolimitante

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9
Q

Cos’è la mastopatia fibrocistica

A

Malattia benigne cronica caratterizzata da alterazioni proliferativa o involutiva delle componenti epiteliali e connettivali del parenchima mammario con distorsione del modello tipico ghiandolare, sviluppo di cisti o noduli palpabili

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10
Q

Malattia della mammella più frequente in premenopausa

A

Mastopatia fibrocistica

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11
Q

Quale struttura è colpita da mastopatia fibrocistica

A

L’unità terminale duttulo lobulare

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12
Q

Clinica mastopatia fibrocistica

A

Mastodinia premestruale bilaterale.

Possono comparire noduli palpabili o aree di indurimento e occasionalmente secrezioni dal capezzolo

La sintomatologia si riduce in gravidanza e allattamento

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13
Q

Tipologie anatomo-cliniche della mastopatia fibrocistica

A

Forma non proliferativa che rappresenta la gran parte dei casi e non associata a rischio di carcinoma mammario

Forma proliferativa senza atipie con lieve aumento del rischio di carcinoma mammario

Forma proliferativa con atipie che rappresenta solo il 4% di casi e si associa ad un aumento del rischio di trasformazione maligna. Include iperplasia duttale e lobulare atipica

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14
Q

Terapia mastopatia fibrocistica

A

Progestinici in caso di eventuale squilibrio ormonale

Terapia chirurgica a scopo bioptico in casi nei quali è presente nell’ambito della mastopatia fibrocistica un nodulo sospetto di cui non è stato possibile chiarire la natura

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15
Q

Cos’è il papilloma intraduttale

A

Tumore epiteliale benigno che insorge nella gran parte dei casi dai Dotti galattofori sotto areolari

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16
Q

Clinica del papilloma intraduttale

A

Secrezione ematica spontanea o provocata da spremitura del capezzolo

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17
Q

Indagini necessarie in caso di secrezione ematica dal capezzolo

A

Esame citologico e duttulo grafia

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18
Q

Terapia di elezione del papilloma intraduttale

A

Resezione cuneiforme a livello del Dotto sede del papilloma

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19
Q

Tumore benigno più frequente della mammella

A

Fibroadenoma che in genere interessa le donne tra i 15 e i 35 anni

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20
Q

Caratteristiche del fibroadenoma

A

Nodulo mobile ben delimitato, dalla superficie liscia localizzato più frequentemente nel quadrante supero esterno.

Può aumentare di volume durante la gravidanza e l’allattamento

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21
Q

Aspetto ecografico del fibroadenoma

A

Nodulo con echi omogenei e limiti ben definiti

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22
Q

Esame consigliato in caso di fibroadenoma

A

Agoaspirato

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23
Q

Quando è necessario asportare chirurgicamente il fibroadenoma

A

Donne sopra i 30 anni se le dimensioni sono sopra i 2-3 centimetri o se la crescita è rapida

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24
Q

Tumore filloide

A

Tumore relativamente raro

si tratta di un tumore misto epiteliale e stromale che interessa prevalentemente le donne sopra i 35 anni

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25
Caratteristiche del tumore filloide
Tumore voluminoso a crescita rapida e superficie liscia. Relativamente mobile. Può diventare molto voluminoso tanto da deformare la mammella
26
Terapia del tumore filloide
Asportazione completa della neoformazione con ampi margini tessuto sano circostante al fine di evitare recidive
27
Prima causa di morte per tumore nelle donne
Carcinoma della mammella
28
Picco di incidenza del tumore della mammella
Tra 50 e 69 anni interessa una donna su 18
29
Fattori di rischio del carcinoma della mammella
Menarca precoce menopausa tradiva Nulliparità Mancato allattamento al seno Obesità, dieta ricca in grassi e alcool Precedente terapia radiante anamnesi personale o familiare che riguarda parenti di primo grado
30
Percentuale di tumori della mammella associati a mutazioni ereditaria
7%
31
Percentuale di donne con mutazione di brca1 che sviluppano il carcinoma della mammella
65%
32
Percentuale di donne con mutazione di brca2 che sviluppano carcinoma della mammella
40%
33
Altri sindromi genetiche associate ad aumentato rischio di carcinoma della mammella
Atassia teleangectasia Li fraumeni Sindrome di cowden da mutazione del gene pten
34
Screening del carcinoma della mammella
Mammografia bilaterale raccomandata con cadenza biennale nella fascia di età inclusa tra i 50 e i 69 anni Sotto i 50 anni andrebbe fatta personalizzando sulla base dei fattori di rischio Non è efficace dello screening oltre i 70 anni
35
Indicazioni della risonanza magnetica nello screening del carcinoma della mammella
E' complementare la mammografia nelle donne ad alto rischio, quindi nelle donne con sindrome eredo-familiare, in caso di anamnesi personale di radioterapia a livello della parete toracica tra i 10 e i 30 anni
36
Tumori non invasivi della mammella
Carcinoma duttale in situ Carcinoma lobulare in situ in questi casi la proliferazione neoplastica è confinata al di sopra della membrana basale
37
Tumori invasivi della mammella
Carcinoma duttale infiltrante che rappresenta l'ottanta per cento dei casi carcinoma lobulare della mammella che rappresenta al massimo il 10% dei casi
38
Caratteristiche del carcinoma lobulare della mammella
Origina dai dotti i terminali della ghiandola e spesso si presenta multicentrico e bilaterale
39
Classificazione molecolare e genetica del carcinoma della mammella
Luminale a: tumore con recettori ormonali her2 negativo e bassa attività proliferativa Luminale B: tumore con recettori ormonali positivi her2 negativo ed alta attività proliferativa Her2 positivi: tumore con recettori ormonali negativi, her2 iperespresso Triplo negativo o basal like: assente l'espressione dei recettori ormonali e di her2
40
Fattore T tumore della mammella
Tis carcinoma in situ e malattia di paget senza tumore palpabile T1 tumore con diametro massimo di 2 cm T2 tumore con diametro tra 2 e 5 cm T3 tumore oltre 5 cm T4 tumore di qualsiasi dimensione con fissazione alla parete toracica o alla cute
41
Fattori n tumore della mammella
N1 adenopatie metastatiche mobili omolaterali in ascella N2 adenopatie omolaterali fisse a livello dell'ascella o metastasi e linfonodi mammari interni senza metastasi evidenti in ascella N3 metastasi in uno o più linfonodi sottoclaveari omolaterali oppure metastasi e linfonodi mammari interni omolaterali con metastasi ai linfonodi ascellari di livello 1 e 2 clinicamente evidenti
42
Fattori prognostici del tumore della mammella
``` Dimensioni Coinvolgimento dei linfonodi ascellari Grado istologico Attività proliferativa valutata con ki67 Tipo istologico e molecolare Età della paziente essendo peggiore la prognosi sotto i 35 anni Invasione vascolare ```
43
Diffusione linfatica del tumore della mammella
È la via preferenziale di diffusione del tumore i tumori del quadrante supero esterno danno comunemente metastasi e linfonodi ascellari omolaterali. I quadranti mediali si associano a metastasi alla catena mammaria interna in genere
44
Metastasi a distanza tumore della mammella
Le metastasi più frequenti sono quelle polmonari Il Carcinoma mammario è anche la prima causa di metastasi ossee
45
Terapia del carcinoma duttale in situ
Chirurgia conservativa seguita da radioterapia oppure mastectomia semplice
46
Terapia del tumore invasivo in stadio 1 o 2
Si può effettuare una terapia conservativa con radioterapia della mammella Alternativamente si effettua una mastectomia La scelta terapeutica dipende dalla localizzazione della neoplasia, dalle caratteristiche mammografiche e dalle eventuali controindicazioni alla radioterapia
47
Tipologie di ricostruzione mammaria
Ricostruzione immediata nel momento in cui si effettua la mastectomia Ricostruzione differita
48
Tipologie di mastectomia
Halstead con asportazione in blocco della mammella, muscoli pettorali e linfadenectomia ascellare Madden con asportazione di mammella, fascia del grande pettorale e linfonodi ascellari con conservazione dei muscoli pettorali Pathei che è uguale alla madden ma che prevede anche l'asportazione del muscolo piccolo pettorale
49
Come si effettua la tecnica del linfonodo sentinella
Mediante linfoscintigrafia. Si inietta un radioisotopo aggregato a molecole ad alto peso molecolare in sede intradermica peritumorale. Quindi in sala operatoria si esplora l'ascella con una sonda che il gamma probe
50
Quando è indicata la tecnica del linfonodo sentinella
Nelle donne con carcinoma della mammella in stadio 1 e 2 con linfonodi clinicamente negativi
51
Quando è indicata la dissezione linfonodale ascellare
Linfonodi clinicamente sospetti per metastasi Linfonodo sentinella positivo mancato reperimento del linfonodo sentinella Tumore T4 Tumore infiammatorio
52
Livelli dei linfonodi ascellari
Primo livello: linfonodi collocati lateralmente al piccolo pettorale Secondo livello: tumori collocati dietro il piccolo pettorale Terzo livello: linfonodi collocati medialmente al piccolo per tornare
53
Quanti linfonodi devono essere asportati nella dissezione linfonodale ascellare
Almeno 10
54
Quando è indicata la chemioterapia adiuvante nel carcinoma della mammella
In presenza di metastasi linfonodali sempre In donne con fattori prognostici negativi
55
Associazioni chemioterapiche utilizzate
Ciclofosfamide Metotrexato 5 fluoroacile Ma in donne con tumore her2 positivo dovrebbe essere preso in considerazione in prima linea il trastuzumab
56
Qual è lo scopo della radioterapia nella gestione terapeutica delle donne trattate conservativamente
Ridurre il rischio di ricaduta di malattia a livello locale e generale
57
Quando iniziano le sedute di radioterapia dopo trattamento conservativo
Dopo 2-3 settimane dall'intervento chirurgico | La radioterapia deve essere estesa a tutta la mammella residua
58
Quando è indicata la radioterapia della parete toracica dopo mastectomia
Tumori primitivi sopra i 5 cm infiltranti la cute o il muscolo grande pettorale. Coinvolgimento di 4 più linfonodi ascellari
59
Controindicazioni alla radioterapia
Precedenti radiazione della stessa zona Primi due trimestri di gravidanza Impossibilità di completare il piano di trattamento
60
Cosa non si può fare se è controindicata la radioterapia
Chirurgia conservativa della mammella ricordando comunque che ci sono delle condizioni nelle quali si fa la radioterapia anche dopo aver effettuato una mastectomia radicale
61
Cosa è necessario somministrare nelle donne con tumore positivo al recettore estrogenico e/o progestinico
Tamoxifene in pre o perimenopausa indipendentemente dalle caratteristiche della neoplasia Invece in post menopausa si danno gli antiaromatasi La terapia dura 5 anni
62
Cos'è il tamoxifene
Modulatore selettivo del recettore estrogenico
63
Collaterali tamoxifene
Aumento del rischio di carcinoma endometriale Osteoporosi Flushing
64
Cos'è raloxifene
Modulatore selettivo del recettore estrogenico A differenza del tamoxifene non stimola la proliferazione endometriale In corso studi che lo stanno confrontando al tamoxifene
65
Ruolo degli analoghi lhrh nel carcinoma della mammella
Inducono un blocco ipotalamico. dovrebbero essere utilizzati in associazione al tamoxifene nelle donne in premenopausa con carcinoma mammario operato, recettori ormonali positivi e in stadio avanzato ossia pazienti sottoposte a chemioterapia adiuvante
66
Quali sono gli inibitori delle aromatasi
Anastrozolo | Letrozolo
67
Cos'è la malattia di paget
Carcinoma primitivo di dotti mammari del capezzolo con successiva invasione cutanea Si manifesta con alterazioni edematose del capezzolo prurito bruciore e sanguinamento locale Istologicamente le cellule hanno un doppio nucleo e abbondante citoplasma Chiaro