NERVOSO Flashcards

(39 cards)

1
Q

SUDDIVISIONE SISTEMA NERVOSO

A

Spaziale:
SN-C = encefalo e midollo, contenuti da strutture ossee
SN-P = tutto ciò che è fuori dalla protezione ossea, ovvero nervi e gangli

FUNZIONALE:

  • SOMATICO: centrale+periferico, assorbe le funzioni di cui siamo consapevoli. ha una parte afferente + una efferente (solo di natura motoria)
  • AUTONOMO: centrale+periferico: funzioni inconsapevoli (neurovegetativo) fibre afferenti (sensitivo viscerali) che mandano informazione al snc, e vie efferenti sono 2: una significato stimolatorio e l’altra inibitorio, sotto controllo del SNC
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2
Q

MIDOLLO SPINALE: macroscopica

A

contenuto nel canale vertebrale > cilindro di sostanza nervosa che non lo riempie completamente: si ferma alla 1/2 VL, terminando con il TENDINE DEL CONO (fenomeno dell’ascensione midollare). il resto dello spazio è occupato dalla CAUDA EQUINA, fascio di nervi che decorre verticalmente.

può essere suddiviso in MIELOMERI, cilindri, che corrispondono alle vertebre > da ognuno partono coppie di nervi spinali = il primo esce praticamente orizzontale, andando in basso devono decorrere verticalmente = cauda equina

è più grosso dove emergono gli arti: RIGONFIAMENTO CERVICALE/LOMBARE, perchè necessitano di quantità di neuroni maggiore
presenta anche scanalature longitudinali per tutta l’altezza: fessura mediana anteriore, solchi laterali, solco mediano posteriore.

neanche sul piano trasversale occupa tutto lo spazio > 3 MENINGI SPINALI, di natura connettivale, che rivestono il midollo e lo proteggono:

  • pia madre - aracnoide - dura madre
  • spazio subaracnoidale (liquor encefalorachidiano) -spazio subdurale (linfa) + tra dura madre e periostio vertebrale: spazio peridurale (plessi venosi e adipe)&raquo_space;> le meningi terminano con il midollo: il sacco durale termina in un ligamento, il FILUM TERMINALE che si ancora al coccige
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3
Q

MIDOLLO: struttura interna, sostanza grigia

A

facendo una sezione trasversale notiamo
SOSTANZA GRIGIA disposta ad H, contiene i pirenofori dei neuroni ed è organizzata in colonne di cellule. Il segmento centrale dell’H = COMMENSURA GRIGIA, vi scorre il CANALE CENTRALE (liquor). Possiamo distinguere CORNA anteriori e posteriori, con base internamente e testa esternamente + in alcuni punti anche un corno laterale.
- corno anteriore: corto e tozzo, contiene i corpi dei neuroni motori, in particolare i motoneuroni per l’innervazione della muscolatura scheletrica volontaria e i viscero effettori per ghiandole e muscolatura liscia involontaria > significato efferente. è l’origine reale della radice anteriore del nervo spinale (infatti si chiamano anche neuroni RADICOLARI)
* i neuroni viscero effettori si dividono in
neuroni ortosimpatici: solo nel tratto toraco lombare del midollo
neuroni parasimpatici, nel tronco encefalico e nel tratto sacrale del midollo
Ci sono anche i NEURONI FUNICOLARI che hanno funzione associativa, e alcuni di questi sono organizzati in nuclei per la sensibilità somatica e per la viscerale. —- QUINDI
i neuroni possono essere raggruppati in NUCLEI in base alle funzioni:
- corna anteriori: nuclei somato motori per la musc. scheletrica
- corna laterali e base delle anteriori: nuclei viscero effettori per muscol. liscia e ghiandole
- corna posteriori: nuclei somato e viscero sensitivi

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4
Q

MIDOLLO: struttura interna, sostanza bianca

A

alla periferia, corrisponde agli assoni mielinizzati dei neuroni. è organizzata in CORDONI di fibre nervose, con decorso longitudinale. altri cordoni invece hanno decorso trasversale:

  • FIBRE COMMESSURALI: passano da una metà all’altra del midollo spinale > costituiscono la commessura bianca
  • FIBRE RADICOLARI: entrano nella costituzione delle radici anteriore e posteriore del nervo spinale
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5
Q

NERVO SPINALE

A

collega midollo e periferia, ed è un NERVO MISTO, perchè costituito da due parti:

1 RADICE ANTERIORE: somatomotrice ed effettrice viscerale, ha origine reale nelle corna anteriori ed è rappresentata dai pirenofori dei neuroni radicolari. l’origine apparente è sul solco laterale anteriore.

2 RADICE POSTERIORE: somato e viscero sensitiva. l’origine reale è nel ganglio spinale (rigonfiamento sulla radice posteriore) dove si trovano anche i pirenofori delle cellule sensitive pseudo-unipolari a T che veicolano (diversi tipi) diverse forme di sensibilità: somatica e viscerale.

fondamentalmente le due radici, formate dagli assoni dei neuroni radicolari, si uniscono per formare il nervo spinale.

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6
Q

concetto di RIFLESSO SPINALE

A

encefalo: sede di funzioni nervose superioori, come coscienza e memoria, soprattutto nella corteccia cerebrale.
midollo spinale: sede di centri di controllo per l’integrazione: “esegue” e regola l’ordine impartito.

a volte l’intervento dell’encefalo non è necessario o comporta ritardi > uno dei RIFLESSI più semplici è quello dello stiramento muscolare: il midollo riceve info dalla periferia tramite fibre sensitive > entrano nel midollo e sinaptano direttamente con un motoneurone = il suo assone efferente, tramite radice anteriore del nervo spinale, raggiunge il muscolo: contrazione = esempio di riflesso spinale MONO-sinaptico (// il POLI sinaptico coinvolge anche i motoneuroni)

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7
Q

NEURONI PSEUDONIPOLARI A T

A

hanno assoni che si dividono a T

  • prolungamento periferico fa da dendrite, e può prendere rapporto con un recettore periferico
  • prolungamento centrale fa da assone in senso stretto: penetra nel midollo spinale del solco laterale posteriore O contrae sinapsi con i neuroni funicolari sensitivi o con i motoneuroni per realizzare un riflesso spinale
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8
Q

TRONCO ENCEFALICO: macroscopica

A

prosecuzione del midollo spinale - il confine è più o meno all’altezza del grande forame occipitale. in ordine troviamo:
bulbo, ponte di variolo, mesencefalo

superiormente si continua col diencefalo
dorsalmente è connesso al cervelletto (3 peduncoli cerebellari)

dalla sua superficie si osserva l’origine apparente dei nervi encefalici (dal 3 al 12 paio)

internamente la sostanza grigia non si dispone più ad H, ma ci sono diversi gruppi di nuclei con diverso significato funzionale > nella parte inferiore del bulbo troviamo i nuclei dei fascicoli GRACILE E CUNEATO, dai quali origina il LEMNISCO MEDIALE (via della sensibilità epicritica) che poi si porta nel talamo.

anche se la struttura è più complessa, la sostanza grigia comprende comunque neuroni effettori ed INTERNEURONI, che sono organizzati in nuclei:
1 sensitivi dei nervi encefalici
2 propri del TE: nucleo olivale, nuclei pontini, sostanza nera e nucleo rosso nel mesencefalo
3 formazione reticolare (coinvolta nel sonno veglia)

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9
Q

BULBO (midollo allungato)

A

Bulbo e ponte sono separati sulla parte ventrale dal SOLCO BULBO PONTINO.

sulla parte ventrale presenta le PIRAMIDI BULBARI, costituite dai FASCI PIRAMIDALI, di fibre nervose, che uniscono la corteccia motoria primaria con i motoneuroni del midollo spinale. hanno base in alto e separate tra loro dalla fessura mediana anteriore / nella parte inferiore della fessura c’è la DECUSSAZIONE DELLE PIRAMIDI (si incrociano i fasci tra loro)

sulle superfici laterali troviamo l’OLIVA, struttura ovoidale fondamentale per le connessioni tra bulbo e cervelletto.

la superficie dorsale è lievemente depressa: FOSSA ROMPOIDALE, visibile solo dopo asportazione del cervelletto > è la pavimentazione di una dilatazione del 4 ventricolo

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10
Q

PONTE

A

faccia antero laterale rilevata e convessa > continua postero-lateralmente coi peduncoli cerebellari medi
faccia posteriore è costituita dalla metà superiore della fossa romboidale

anteriormente presenta il SOLCO BASILARE (vi scorre l’arteria basilare)

lateralmente si osserva la radice apparente del nervo trigemino.

il confine tra ponte e mesencefalo è il SOLCO PONTO-MESENCEFALICO

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11
Q

MESENCEFALO

A

Struttura superiore del tronco encefalico. La superficie antero-laterale presenta i 2 PEDUNCOLI CEREBRALI, separati dalla FOSSA INTERPEDUNCOLARE che si estende in profondità e che presenta sulla parte alta la SOSTANZA PERFORATA POSTERIORE (presenti piccoli vasi che ne attraversano il fondo)

sulla parte anteriore vediamo solo i piedi dei peduncoli, mentre superiormente osserviamo il decorso del tratto ottico.

la parte dorsale presenta 4 COLLICOLI, protuberanze rotondeggianti che sono due superiori (vie ottiche) e due inferiori (vie uditive) > insieme formano la LAMINA QUADRIGEMINA, nota anche come tetto del mesencefalo.

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12
Q

CERVELLETTO: macroscopica

A

fondamentale per la regolazione del tono muscolare e pianificazione/coordinazione del movimento: ci sono numerose connessioni tra cervelletto ed emisferi cerebrali.

forma ovalare, si trova dorsalmente rispetto al TE, a cui è collegato tramite i tre peduncoli cerebellari. superficie irregolare a causa delle LAMELLE CEREBELLARI + attraversata da 2 FESSURE TRASVERSALI > lo dividono in LOBI: anteriore, posteriore, flocculo-nodulare.

  • FESSURA PRIMARIA, faccia superiore, lobo anteriore/posteriore
  • FESSURA DORSO-LATERALE: faccia inferiore, lobo posteriore/flocculo-nodulare

è inferiormente ai poli occipitali degli emisferi cerebrali, da cui è separato dal TENTORIO DEL CERVELLETTO, lamina fibrosa di dura madre

si distinguono 3 FACCE:
- superiore: convessa, sulla linea mediale presenta il VERME superiore, un rilievo che continua sulla faccia inferiore. + faccia inferiore e anteriore

la superficie ai lati del VERME costituisce gli EMISFERI CEREBELLARI

è costituito da una CORTECCIA di sostanza grigia e dal CENTRO MIDOLLARE di sostanza bianca, nel quale troviamo i nuclei propri del cervelletto > organizzazione stratificata di neuroni x funzioni di integrazione.

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13
Q

CERVELLETTO: corteccia celebrale

A

fatta da tre strati con composizione neuronale e funzioni differenti (la cerebellare li ha uguali), dal centro verso la superficie:

STRATO DEI GRANULI: accoglie le cellule dei granuli, le fibre efferenti (assoni delle cell. di purkinje) e le fibre afferenti, che provengono dal TE e sono di 2 tipi:
- FIBRE RAMPICANTI: dal bulbo vanno nello strato molecolare > sinaptano con l’albero dendritico delle cell. di purkinje, che avvolgono come una pianta rampicante
- FIBRE MUSCOIDI, più numerose, originano dai nuclei basilari del ponte. terminano nello strato dei granuli e prendono contatto SOLO con le cellule dei granuli > formano un’unità sinaptica chiamata GLOMERULO CEREBELLARE, che hha una parte periferica dendritica e una parte centrale costituita dal rigonfiamento terminale di una fibra muscoide.
le cellule dei granuli proiettano nello strato molecolare, dove gli assoni si dividono a T formando fibre parallele che sinaptano con gli alberi dendritici delle cellule di Purkinje.

STRATO DELLE CELLULE DI PURKINJE: cellule più caratteristiche, con forma a fiasco. nella corteccia c’è solo il pirenoforo > gli assoni attraversano il centro midollare e raggiungono i nuclei propri del cervelletto. hanno anche un albero dendritico a spalliera, che si porta nello strato molecolare.

STRATO MOLECOLARE: vi troviamo le fibre parallele dei granuli, l’albero dendritico delle cellule di purkinje, la terminazione delle fibre rampicanti e degli interneuroni, in particolare le cellule dei canestri che sinaptano solo con i pirenofori delle cell di Purkinje, che sono sullo stesso piano

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14
Q

NUCLEI PROPRI DEL CERVELLETTO:

A

formazioni pari e simmetriche. troviamo:
NUCLEO DEL TETTO, in rapporto con archicerebello
NUCLEO INTERPOSTO, formato da nucleo globoso + emboliforme
NUCLEO DENTATO, più sviluppato

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15
Q

Da chi riceve informazioni il cervelletto?

A
  • corteccia
  • muscoli e tendini
  • nuclei vestibolari per l’equilibrio
  • formazione reticolare

la corteccia cerebellare integra queste informazioni e proietta sui nuclei cerebellari da cui partono efferenze per il nucleo ventrale laterale del talamo, per il nucleo rosso, per la formazione reticolare e i nuclei vestibolari.

dal talamo poi il circuito termina nell’area motoria primaria.

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16
Q

DIENCEFALO: macroscopica

A

formato da talamo (4/5) e ipotalamo. è avvolto dai due emisferi cerebrali > affiora soltanto l’ipotalamo sulla superficie ventrale dell’encefalo. ha la forma di una piramide tronca con base maggiore verso l’alto e minore in basso. ha degli annessi diencefalici, ovvero il chiasma e i tratti ottici

contiene il 3 ventricolo > lo divide in due metà simmetriche > ACQUEDOTTO CEREBRALE DI SILVIO: comunicazione tra 3/4 ventricolo

è separato dal mesencefalo da una linea ideale che attraversa la commessura posteriore, portandosi ai corpi mammilari // separato dal telencefalo da una linea passante per il forame interventricolare di Monro

17
Q

TALAMO

A

insieme di nuclei di sostanza grigia, forma di due ovoidi con asse longitudinale diretto in avanti e medialmente, connessi da un ponte di sostanza grigia (ADHESIO INTERTHALAMICA.

  • faccia mediale: guarda la cavità del 3 ventricolo
  • faccia laterale: in rapporto con la capsula interna. delimitata dalle fibre della LAMINA MIDOLLARE ESTERNA*
  • faccia superiore: in rapporto con il nucleo caudato del telencefalo
  • faccia inferiore: virtuale, continua con l’ipotalamo

LAMINA MIDOLLARE INTERNA: le sue fibre penetrano nella sostanza grigia talamica sdoppiandosi a Y e dividendola in vari nuclei specifici:
- NUCLEI ANTERIORI, compresi nello sdoppiamento a Y, importante per la memoria a breve termine e le risposte emotive
- NUCLEI MEDIALI: hanno collegamenti con il lobo frontale e con l’ipotalamo
- NUCLEI LATERALI: ricevono afferenze da altri nuclei talamici
- NUCLEI VENTRALI: molti, su ricorda il NUCLEO VENTRALE POSTERIORE (principale stazione talamica delle vie sensitive: le fibre di proiezione talamo-corticali terminano principalmente nell’homuncolus sensitivo).
Al nucleo ventrale posteriore giungono varie fibre:
- del lemnisco mediale, originano dai nuclei gracile e cuneato del bulbo e veicolano stimoli della sensibilità epicritica e propriocettiva
- del lemnisco spinale: costituite dagli assoni delle cellule del nucleo proprio del corno posteriore del midollo spinale, veicolano stimoli della sensibilità protopatica, termica, pressoria e dolorifica di tronco e arti
- del lemnisco trigeminale, impulsi dalla testa dopo aver sinaptato con i nuclei trigeminali del TE

  • lemnisco= fascio di fibre nervose di dostanza bianca
18
Q

IPOTALAMO

A

insieme di nuclei di sostanza grigia, compreso tra il chiasma ottico e i peduncoli cerebrali. è la parte inferiore del diencefalo.
- faccia inferiore: accoglie il chiasma ottico, il tuber cinereum e i corpi mammillari

i nuclei ipotalamici sono controllati sia dal talamo che dalla corteccia cerebrale > modulano l’attività di centri nell’ipofisi del TE: asse ipotalamo-ipofisiario importantissimo per rapporto tra sistema nervoso e endocrino, che è costituito da vari nuclei:

  • SOPRAOTTICO e PARAVENTRICOLARE; contenuti nella regione sopraottica: i neuroni contenuti quì hanno attività neurosecretoria: sintetizzano e secernono ossitocina, vasopressina e ormone antidiuretico, che vengono liberati terminando con bottoni sinaptici a contatto con i capillari della neuroipofisi.
  • ARCUATO, PREOTTICO e TUBERALE: influenzano con i neurormoni l’attività delle cellule endocrine dell’adenoipofisi, inibendone o facilitandone la secrezione.
19
Q

SISTEMA PORTALE IPOTALAMO-IPOFISIARIO

A

dispositivo vascolare molto importante: dalle arterie ipofisiarie superiori si staccano rami che entrano nell’infundibolo = formano plessi capillari che circondano i nuclei arcuato, preottico e tuberale.
quì il sangue è convogliato in vene che percorrono il peduncolo ipofisiario e capillarizzano dando origine ai sinusoidi dell’ipofisi anteriore. questo sangue trasporta neurotrasmettitori dai nuclei per facilitare o inibire la secrezione delle cellule della neuroipofisi.

20
Q

IPOTALAMO: funzioni

A

regola il sistema neurovegetativo: ip. anteriore per incremento tono parasimpatico vagale, posteriore per incremento tono ortosimpatico

  • fondamentale per controllo dell’alimentazione: contiene centgri della fame e della sete
  • regolazione sonno veglia
  • termoregolazione

in parte controlla anche il comportamento emotivo: e tono affettivo: il posteriore stimola risposte aggressive, laterale opposte.

21
Q

TELENCEFALO

A

formato dai due EMISFERI CEREBRALI, separati dalla FESSURA INTEREMISFERICA (o longitudinale)
ogni emisfero ha 3 facce: laterale, mediale, ventrale&raquo_space; la superficie è attraversata da SCISSURE, profonde invaginazioni che contrassegnano i lobi + SOLCHI, delimitano le CIRCONVOLUZIONI cerebrali: 2 importanti:
- frontale ascendente / giro pre-centrale : area motoria primaria
- parietale ascendente / giro post-centrale: area sensitiva primaria

superficie: corteccia cerebrale, al di sotto troviamo il CENTRO SEMIOVALE, di sostanza bianca > alla base di ogni emisfero ci sono i GANGLI/NUCLEI DELLA BASE, importantissime per la motilità extrapiramidale

contiene i VENTRICOLI LATERALI > producono liquor cefalorachidiano.

22
Q

TELENCEFALO: scissure

A

SCISSURE sulla faccia laterale di ogni emisfero:

  • scissura centrale/di rolando
  • scissura laterale/di silvio
  • scissura parieto-occipitale: posteriore alla centrale
  • scissura del cingolo: decorre parallelamente al corpo calloso, sulla parete mediale
  • scissura calcarina: nella parte posteriore, in prossimità del polo occipitale

permettono di dividere il telencefalo in 5 lobi:

  • frontale
  • parietale
  • temporale
  • occipitale
  • dell’insula: visibile solo sulla superficie laterale, divaricando la scissura laterale di silvio
23
Q

CORTECCIA CEREBRALE

A

disomogenea per numero di strati: si riconoscono tre tipi principali di aree cerebrali:
1 aree sensitive e motorie primarie
2 sensitive secondarie e motorie secondarie
3 associative

24
Q

AREE SENSITIVE PRIMARIE

A

vi avviene la percezione cosciente degli stimoli > ci sono aree specifiche per la sensibilità generale somatica (proprio ed esterocettiva), per la vista, udito, gusto e olfatto.

è la più estesa, situata nella circonvoluzione post centrale

vi si può riconoscere una rappresentazione somatotopica del corpo = la sensibilità di parti diverse del corpo termina in sedi ben precise, ma l’ampiezza delle aree corticali relative alle vera parti del corpo è proporzionale solo all’entità della loro innervazione, non all’estensione anatomica (HOMUNCULUS SENSITIVO)

25
ALTRE AREE
AREA MOTORIA PRIMARIA: nel giro pre centrale del lobo frontale, deputata all'esecuzione dei movimenti volontari > rappresentazione somatotopica sproporzionata > HOMUNCULUS MOTORIO AREA VISIVA PRIMARIA, localizzata ai margini superiore, inferiore e nella profondità della scissura calcarina del lobo occipitale AREA UDITIVA PRIMARIA: per la percezione uditiva discriminativa e cosciente, è sulla superficie inferiore della scissura laterale di Silvio e appartiene al lobo temporale AREE DI BROCA E WERNICKE pertinenti al linguaggio, si trovano solo nell'emisfero dominante dell'individuo (di solito il sinistro) e se vengono danneggiati provocano le afasie.
26
CENTRO SEMIOVALE
delimitato internamente dai nuclei della base e dai ventricoli laterali, perifericamente dalla corteccia. composto esclusivamente di FIBRE NERVOSE, suddivisibili in tre gruppi: - DI PROIEZIONE, dal talamo alla corteccia, o dalla corteccia alle stazioni di sostanza grigia sottocorticali - ASSOCIATIVE, da aree della corteccia ad altre aree corticali dello stesso emisfero - COMMISSURALI, connettono aree corticali dei due emisferi, passando attraverso 3 formazioni: corpo calloso fornice commissura anteriore
27
GANGLI/NUCLEI DELLA BASE | corpo striato + nuclei subtalamici + sostanza nera
presenti nella parte inferiore di ciascun emisfero, importanti nel controllo del movimento e collegati con formazioni del tronco encefalico la parte più voluminosa dei nuclei della base è il CORPO STRIATO, suddivisibile in - nucleo caudato, con forma a c e una testa, un corpo e una coda - putamen - globo pallido putamen e globo pallido hanno origine diversa, ma sono contigue e insieme costituiscono il NUCLEO LENTICOLARE, posto ventro-lateralmente al nucleo caudato (da cui è separato da fasci di fibre che costituiscono la capsula interna) il corpo striato è suddiviso in: - neostriato: nucleo caudato+putamen, appartenente al telencefalo - paleostriato: globo pallido, di derivazione encefalica FUNZIONALMENTE i nuclei della base sono l'insieme di corpo striato, nucleo subtalamico e sostanza nera >>> hanno reciproche connessioni e sono parte fondamentale del sistema motorio extrapiramidale. in generale una compromissione della funzione dei gangli della base è responsabile delle malattie extrapiramidali come il parkinson (movimenti involontari)
28
TIPI DI SENSIBILITA'
- esterocettiva: epicritica (discriminativa) e protopatica (tattile, pressoria, termica e dolorifica) - propriocettiva: muscolatura profonda - enterocettiva: viscerale
29
VIE SENSITIVE: generale
nel ganglio spinale coesistono vari tipi di cellule pseudounipolari deputate ai diversi tipi di sensibilità. le informazioni afferenti sono di diversa natura, e i recettori sensitivi in periferia servono a trasdurre le varie forme di sensibilità ai centri superiori tramite i recettori, che trasformano varie forme di energia in segnali elettrici. TERMINAZIONI NERVOSE: - LIBERE: rappresentano in periferia la ramificazione di fibre sensitive che hanno perso il rivestimento mielinico. terminano distribuendosi tra le cellule degli organi. deputate alla sensibilità protopatica - CORPUSCOLATE: entrano a far parte dei CORPUSCOLI SENSITIVI, strutture anatomiche circoscritte costituite da cellule tipiche del tessuto in cui sono presenti: corpuscoli DI PACINI (pressocettori) MEISSNER (tattili) di RUFFINI (termici) organi muscolo-tendinei di golgi e fusi neuromuscolari. - RECETTORI DI ORGANI DI SENSO SPECIFICI: per i cinque sensi e l'equilibrio. si dividono in: primari: ovvero neuroni, con un assone per il trasporto dello stimolo al SNC che si è differenziato per svolgere una funzione recettoriale secondari: sono cellule epiteliali specializzate per ricevere stimoli. tra la cellula sensoriale secondaria e la terminazione nervosa si stabilisce un contatto che si chiama GIUNZIONE NEUROSENSORIALE, come ad esempio le cellule acustiche e gustative
30
VIE SENSITIVE: le 3 principali
VIA SPINO-BULBO-TALAMO-CORTICALE o dei cordoni posteriori, o della sensibilità epicritica. fa punto di origine > passaggi intermedi > fine: quindi l'afferenza si porta al midollo spinale, va al bulbo, poi al talamo e poi alla corteccia >> si parla di sensibilità tattile epicritica e propriocettiuva di maggiori dimensioni, originate dai fusi neuromuscolari e dagli organi muscolo-tendinei di Gogli. queste fibre raggiungono il midollo spinale tramite la radice posteriore del nervo spinale, e lì: - creano archi riflessi con i motoneuroni - entrano nella via dei cordoni posteriori, che poi arriva al bulbo e dal TE al lobo parietale con il nome di LEMNISCO MEDIALE VIA SPINO-TALAMO-CORTICALE o della sensibilità protopatica fatta da fibre che sono prolungamenti centrali dei neuroni pseudounipolari a T che si trovano nei gangli spinali. raggiungono il midollo tramite la radice posteriore del nervo spinale, e quì: - realizzano archi riflessi con i motoneuroni delle corna anteriori - terminano in corrispondenza del nucleo proprio del corno posteriore. questo significa che questo tipo di sensibilitù p modulata dal midollo spinale, e da quì arrivano al talamo con il nome di LEMNISCO SPINALE >>>> la sensibilità termica e dolorifica in generale è mal localizzata. nel nucleo proprio del corno posteriore convergono anche le fibre della sensibilità viscerale = dolore riferito. VIA SPINO-CEREBELLARE propriocettiva e meno evoluta sono fibre propriocettive tattili meno evolute, prolungamenti centrali dei neuroni pseudounipolari a t dei gangli spinali. possono prendere due direzioni: - terminano nel midollo spinale realizzando riflessi posturali polisinaptici, riferiti alla postura - sinaptano con i neuroni della colonna di Clarke o quelli della colonna intermedia mediale > raggiungono poi il cervelletto tramite i peduncoli cerebellari inferiori o superiori.
31
COS'E UN ARCO RIFLESSO
comunicazione diretta tra una fibra sensitiva ed una motoria, senza coinvolgimento dei centri nervosi superiori
32
VIE MOTORIE
riguarda la muscolatura liscia viscerale involontaria (SIST. VISCERO-EFFETTORE) e la striata scheletrica volontaria (SIST. SOMATO-MOTORE
33
SISTEMA SOMATO_MOTORE:
per il controllo volontario della muscolatura striata scheletrica. si divide in: - VIA PIRAMIDALE per l'ideazione e l'inizio dell'attività motoria - VIA EXTRAPIRAMIDALE per il controllo del tono muscolare e della coordinazione motoria
34
VIA PIRAMIDALE
ha origine nell'area motoria primaria, dove troviamo le CELLULE PIRAMIDALI, con assoni che formano il fascio piramidale > discende nel centro semiovale (sost bianca del telencefalo) e poi entrano nella capsula interna. parte di fibre del fascio piramidale s'impegna nel braccio posteriore della capsula interna= FIBRE CORTICO-SPINALI, le altre nel suo ginocchio > producono il FASCIO GENICOLATO = FIBRE CORTICO-NUCLEARI poi si portano nel piede del peduncolo mesencefalico, e passando attraverso il TE: - fibre cortico-nucleari abbandonano la via piramidale e terminano sui nuclei somato-motori dei nervi encefalici - fibre cortico-spinali raggiungono il midollo spinale, però la maggior parte a livello delle piramidi bulbari si decussa, discendendo nel lato opposto. il resto non si incrocia, ma scende nel midollo spinale dallo stesso lato, e si incrocia prima di terminare sui motoneuroni delle corna anteriori LA DESTINAZIONE principale della via piramidale sono i motoneuroni, sia quelli spinali che del tronco encefalico >> se si lesiona la via piramidale, a qualsiasi livello, compare paralisi nella metà controlaterale del corpo, ad eccezione di acluni muscoli della testa (perchè le fibre cortico nucleari non si incrociano)
35
VIE EXTRAPIRAMIDALI
originano in diverse aree della corteccia cerebrale > si interrompono in strutture sottocorticali. alcuni fasci raggiungono però comunque il motoneurone / altri si interrompono sempre in strutture sottocorticali, ma poi proiettano al talamo e o alla corteccia, ma senza agire sui motoneuroni. i NUCLEI DELLA BASE controllano l'esecuzione del movimento: ricevono afferenze da nuclei talamici e dalla corteccia cerebrale > tutte le fibre afferenti terminano nello striato. >> i nuclei sono variamente connessi tra loro, quindi le informazioni provenienti da talamo e corteccia vengono rielaborati dentro i nuclei della base VIE EXTRAPIRAMIDALI - fascio cortico-reticolo-spinale: proietta sui motoneuroni - fascio cortico-rubro-spinale, alternativa alla via piramidale - fascio vestibolo-spinale, non prende parte ai movimenti volontari ma è indispensabile per equilibrio e controllo posturale - fascio tetto-spinale: nascono dai collicoli superiori del mesencefalo e promuovono movimento rotatori di occhi e testa in risposta a stimoli visivi
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SISTEMA NEUROVEGETATIVO/SIMPATICO O AUTONOMO
presiede alle funzioni viscerali, ed è APPARENTEMENTE indipendente, ma in realtà è in qualche modo controllato da strutture dell'SNC come l'ipotalamo. in generale controlla la muscolatura liscia di visceri e vasi, la frequenza cardiaca e la secrezione di diverse ghiandole. è costituito da due sezioni: ORTOSIMPATICA e PARASIMPATICA, che generalmente sono antagoniste ed hanno sia una componente sensitiva che motoria: - NEURONI VISCERALI SENSITIVI, pesudounipolari a T, con corpo cellulare nei gangli spinali e ricevono stimolo dagli enterocettori nei vasi sanguigni, nei visceri e nella muscolatura liscia - NEURONI VISCERO-EFFETTORI: regolano funzioni motorie dei visceri ed hanno localizzazione diversa nei due sistemi. con i loro assoni non raggiungono il viscere, ma si interrompono in un ganglio neurovegetativo e per questo si riconosce (nella via efferente) un neurone pre e uno post gangliare
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ORTOSIMPATICO E PARASIMPATICO: differenze anatomiche
PARASIMPATICO, è craniosacrale. la localizzazione dei neuroni pre-gangliari è nella colonna laterale della sostanza grigia del midollo spinale sacrale / l'assone invece entra in un nervo cranico o spinale ORTOSIMPATICO: toracolombare. i neuroni pre-gangliari sono nella colonna laterale della sostanza grigia del midollo spinale, a livello toraco-lombare, ma devono raggiungere i gangli neurovegetativi (localizzati diversi per i due sistemi). nei gangli ci sono neuroni post-gangliari con cui le fibre pre-gangliari sinaptano: - parasimpatico: i gangli sono in prossimità o nella compagine del viscere - ortosimpatico: sono vicino alla colonna vertebrale IN GENERALE si può dire che - le fibre pregangliari del parasimpatico sono molto lunghe > devono raggiungere i gangli molto lontani dal loro pirenoforo - le fibre pregangliari dell'ortosimpatico sono più brevi > devono raggiungere gangli più vicini alla loro origine, e per farlo sfruttano la radice anteriore del nervo spinale. !! le fibre post-fanfliari invece o rientrano nel nervo spinale (quelle che emergono dai gangli paravertebrali) o raggiungono il viscere mediante nervi vegetativi (quelle che emergono dai gangli prevertebrali)
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ORTOSIMPATICO E PARASIMPATICO: differenze biochimiche
per entrambi i sistemi si devono contare due sinapsi, entrambe di tipo chimico con rilascio di neurotrasmettitori: - nel ganglio tra fibra pre-gangliare e neurone post-gangliare - a livello periferico, tra fibra post-gangliare e il viscere NEL GANGLIO si rilascia sempre acetilcolina, e i recettori colinergici sono nicotinici su entrambi i sistemi NEL VISCERE invece si cambia: - parasimpatico: viene rilasciata acetilcolina, che si lega a recettori sulla membrana della cellula tissutale, che sono muscarinici - ortosimpatico: viene rilasciata noradrenalina e poca adrenalina, che si legano con diversa affinità a recettori sulla membrana della cellula tissutale (> alfa e beta, recettori adrenergici) PER QUESTO sono chiamati sistema colinergico (parasimpatico) e adrenergico (ortosimpatico)
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ORTOSIMPATICO E PARASIMPATICO: differenze funzionali
i neurotrasmettitori che vengono rilasciati sono diversi per i due sistemi, e gli organi effettori esprimono diversi recettori (adrenergici o colinergici) > azioni antagoniste, ma NON sempre con ortosimpatico: stimolatorio, e parasimpatico inibitorio. SI DICE CHE ORTOSIMPATICO: generalmente stimolatorio (lo è nel cuore) ma a livello ghiandolare è inibitorio (si attiva in esercizio fisico o emergenza) PARASIMPATICO: generalmente inibitorio (lo è nel cuore) ma a livello ghiandolare è stimolatorio (si attiva in riposo e assimilazione)