NERVOSO Flashcards
(39 cards)
SUDDIVISIONE SISTEMA NERVOSO
Spaziale:
SN-C = encefalo e midollo, contenuti da strutture ossee
SN-P = tutto ciò che è fuori dalla protezione ossea, ovvero nervi e gangli
FUNZIONALE:
- SOMATICO: centrale+periferico, assorbe le funzioni di cui siamo consapevoli. ha una parte afferente + una efferente (solo di natura motoria)
- AUTONOMO: centrale+periferico: funzioni inconsapevoli (neurovegetativo) fibre afferenti (sensitivo viscerali) che mandano informazione al snc, e vie efferenti sono 2: una significato stimolatorio e l’altra inibitorio, sotto controllo del SNC
MIDOLLO SPINALE: macroscopica
contenuto nel canale vertebrale > cilindro di sostanza nervosa che non lo riempie completamente: si ferma alla 1/2 VL, terminando con il TENDINE DEL CONO (fenomeno dell’ascensione midollare). il resto dello spazio è occupato dalla CAUDA EQUINA, fascio di nervi che decorre verticalmente.
può essere suddiviso in MIELOMERI, cilindri, che corrispondono alle vertebre > da ognuno partono coppie di nervi spinali = il primo esce praticamente orizzontale, andando in basso devono decorrere verticalmente = cauda equina
è più grosso dove emergono gli arti: RIGONFIAMENTO CERVICALE/LOMBARE, perchè necessitano di quantità di neuroni maggiore
presenta anche scanalature longitudinali per tutta l’altezza: fessura mediana anteriore, solchi laterali, solco mediano posteriore.
neanche sul piano trasversale occupa tutto lo spazio > 3 MENINGI SPINALI, di natura connettivale, che rivestono il midollo e lo proteggono:
- pia madre - aracnoide - dura madre
- spazio subaracnoidale (liquor encefalorachidiano) -spazio subdurale (linfa) + tra dura madre e periostio vertebrale: spazio peridurale (plessi venosi e adipe)»_space;> le meningi terminano con il midollo: il sacco durale termina in un ligamento, il FILUM TERMINALE che si ancora al coccige
MIDOLLO: struttura interna, sostanza grigia
facendo una sezione trasversale notiamo
SOSTANZA GRIGIA disposta ad H, contiene i pirenofori dei neuroni ed è organizzata in colonne di cellule. Il segmento centrale dell’H = COMMENSURA GRIGIA, vi scorre il CANALE CENTRALE (liquor). Possiamo distinguere CORNA anteriori e posteriori, con base internamente e testa esternamente + in alcuni punti anche un corno laterale.
- corno anteriore: corto e tozzo, contiene i corpi dei neuroni motori, in particolare i motoneuroni per l’innervazione della muscolatura scheletrica volontaria e i viscero effettori per ghiandole e muscolatura liscia involontaria > significato efferente. è l’origine reale della radice anteriore del nervo spinale (infatti si chiamano anche neuroni RADICOLARI)
* i neuroni viscero effettori si dividono in
neuroni ortosimpatici: solo nel tratto toraco lombare del midollo
neuroni parasimpatici, nel tronco encefalico e nel tratto sacrale del midollo
Ci sono anche i NEURONI FUNICOLARI che hanno funzione associativa, e alcuni di questi sono organizzati in nuclei per la sensibilità somatica e per la viscerale. —- QUINDI
i neuroni possono essere raggruppati in NUCLEI in base alle funzioni:
- corna anteriori: nuclei somato motori per la musc. scheletrica
- corna laterali e base delle anteriori: nuclei viscero effettori per muscol. liscia e ghiandole
- corna posteriori: nuclei somato e viscero sensitivi
MIDOLLO: struttura interna, sostanza bianca
alla periferia, corrisponde agli assoni mielinizzati dei neuroni. è organizzata in CORDONI di fibre nervose, con decorso longitudinale. altri cordoni invece hanno decorso trasversale:
- FIBRE COMMESSURALI: passano da una metà all’altra del midollo spinale > costituiscono la commessura bianca
- FIBRE RADICOLARI: entrano nella costituzione delle radici anteriore e posteriore del nervo spinale
NERVO SPINALE
collega midollo e periferia, ed è un NERVO MISTO, perchè costituito da due parti:
1 RADICE ANTERIORE: somatomotrice ed effettrice viscerale, ha origine reale nelle corna anteriori ed è rappresentata dai pirenofori dei neuroni radicolari. l’origine apparente è sul solco laterale anteriore.
2 RADICE POSTERIORE: somato e viscero sensitiva. l’origine reale è nel ganglio spinale (rigonfiamento sulla radice posteriore) dove si trovano anche i pirenofori delle cellule sensitive pseudo-unipolari a T che veicolano (diversi tipi) diverse forme di sensibilità: somatica e viscerale.
fondamentalmente le due radici, formate dagli assoni dei neuroni radicolari, si uniscono per formare il nervo spinale.
concetto di RIFLESSO SPINALE
encefalo: sede di funzioni nervose superioori, come coscienza e memoria, soprattutto nella corteccia cerebrale.
midollo spinale: sede di centri di controllo per l’integrazione: “esegue” e regola l’ordine impartito.
a volte l’intervento dell’encefalo non è necessario o comporta ritardi > uno dei RIFLESSI più semplici è quello dello stiramento muscolare: il midollo riceve info dalla periferia tramite fibre sensitive > entrano nel midollo e sinaptano direttamente con un motoneurone = il suo assone efferente, tramite radice anteriore del nervo spinale, raggiunge il muscolo: contrazione = esempio di riflesso spinale MONO-sinaptico (// il POLI sinaptico coinvolge anche i motoneuroni)
NEURONI PSEUDONIPOLARI A T
hanno assoni che si dividono a T
- prolungamento periferico fa da dendrite, e può prendere rapporto con un recettore periferico
- prolungamento centrale fa da assone in senso stretto: penetra nel midollo spinale del solco laterale posteriore O contrae sinapsi con i neuroni funicolari sensitivi o con i motoneuroni per realizzare un riflesso spinale
TRONCO ENCEFALICO: macroscopica
prosecuzione del midollo spinale - il confine è più o meno all’altezza del grande forame occipitale. in ordine troviamo:
bulbo, ponte di variolo, mesencefalo
superiormente si continua col diencefalo
dorsalmente è connesso al cervelletto (3 peduncoli cerebellari)
dalla sua superficie si osserva l’origine apparente dei nervi encefalici (dal 3 al 12 paio)
internamente la sostanza grigia non si dispone più ad H, ma ci sono diversi gruppi di nuclei con diverso significato funzionale > nella parte inferiore del bulbo troviamo i nuclei dei fascicoli GRACILE E CUNEATO, dai quali origina il LEMNISCO MEDIALE (via della sensibilità epicritica) che poi si porta nel talamo.
anche se la struttura è più complessa, la sostanza grigia comprende comunque neuroni effettori ed INTERNEURONI, che sono organizzati in nuclei:
1 sensitivi dei nervi encefalici
2 propri del TE: nucleo olivale, nuclei pontini, sostanza nera e nucleo rosso nel mesencefalo
3 formazione reticolare (coinvolta nel sonno veglia)
BULBO (midollo allungato)
Bulbo e ponte sono separati sulla parte ventrale dal SOLCO BULBO PONTINO.
sulla parte ventrale presenta le PIRAMIDI BULBARI, costituite dai FASCI PIRAMIDALI, di fibre nervose, che uniscono la corteccia motoria primaria con i motoneuroni del midollo spinale. hanno base in alto e separate tra loro dalla fessura mediana anteriore / nella parte inferiore della fessura c’è la DECUSSAZIONE DELLE PIRAMIDI (si incrociano i fasci tra loro)
sulle superfici laterali troviamo l’OLIVA, struttura ovoidale fondamentale per le connessioni tra bulbo e cervelletto.
la superficie dorsale è lievemente depressa: FOSSA ROMPOIDALE, visibile solo dopo asportazione del cervelletto > è la pavimentazione di una dilatazione del 4 ventricolo
PONTE
faccia antero laterale rilevata e convessa > continua postero-lateralmente coi peduncoli cerebellari medi
faccia posteriore è costituita dalla metà superiore della fossa romboidale
anteriormente presenta il SOLCO BASILARE (vi scorre l’arteria basilare)
lateralmente si osserva la radice apparente del nervo trigemino.
il confine tra ponte e mesencefalo è il SOLCO PONTO-MESENCEFALICO
MESENCEFALO
Struttura superiore del tronco encefalico. La superficie antero-laterale presenta i 2 PEDUNCOLI CEREBRALI, separati dalla FOSSA INTERPEDUNCOLARE che si estende in profondità e che presenta sulla parte alta la SOSTANZA PERFORATA POSTERIORE (presenti piccoli vasi che ne attraversano il fondo)
sulla parte anteriore vediamo solo i piedi dei peduncoli, mentre superiormente osserviamo il decorso del tratto ottico.
la parte dorsale presenta 4 COLLICOLI, protuberanze rotondeggianti che sono due superiori (vie ottiche) e due inferiori (vie uditive) > insieme formano la LAMINA QUADRIGEMINA, nota anche come tetto del mesencefalo.
CERVELLETTO: macroscopica
fondamentale per la regolazione del tono muscolare e pianificazione/coordinazione del movimento: ci sono numerose connessioni tra cervelletto ed emisferi cerebrali.
forma ovalare, si trova dorsalmente rispetto al TE, a cui è collegato tramite i tre peduncoli cerebellari. superficie irregolare a causa delle LAMELLE CEREBELLARI + attraversata da 2 FESSURE TRASVERSALI > lo dividono in LOBI: anteriore, posteriore, flocculo-nodulare.
- FESSURA PRIMARIA, faccia superiore, lobo anteriore/posteriore
- FESSURA DORSO-LATERALE: faccia inferiore, lobo posteriore/flocculo-nodulare
è inferiormente ai poli occipitali degli emisferi cerebrali, da cui è separato dal TENTORIO DEL CERVELLETTO, lamina fibrosa di dura madre
si distinguono 3 FACCE:
- superiore: convessa, sulla linea mediale presenta il VERME superiore, un rilievo che continua sulla faccia inferiore. + faccia inferiore e anteriore
la superficie ai lati del VERME costituisce gli EMISFERI CEREBELLARI
è costituito da una CORTECCIA di sostanza grigia e dal CENTRO MIDOLLARE di sostanza bianca, nel quale troviamo i nuclei propri del cervelletto > organizzazione stratificata di neuroni x funzioni di integrazione.
CERVELLETTO: corteccia celebrale
fatta da tre strati con composizione neuronale e funzioni differenti (la cerebellare li ha uguali), dal centro verso la superficie:
STRATO DEI GRANULI: accoglie le cellule dei granuli, le fibre efferenti (assoni delle cell. di purkinje) e le fibre afferenti, che provengono dal TE e sono di 2 tipi:
- FIBRE RAMPICANTI: dal bulbo vanno nello strato molecolare > sinaptano con l’albero dendritico delle cell. di purkinje, che avvolgono come una pianta rampicante
- FIBRE MUSCOIDI, più numerose, originano dai nuclei basilari del ponte. terminano nello strato dei granuli e prendono contatto SOLO con le cellule dei granuli > formano un’unità sinaptica chiamata GLOMERULO CEREBELLARE, che hha una parte periferica dendritica e una parte centrale costituita dal rigonfiamento terminale di una fibra muscoide.
le cellule dei granuli proiettano nello strato molecolare, dove gli assoni si dividono a T formando fibre parallele che sinaptano con gli alberi dendritici delle cellule di Purkinje.
STRATO DELLE CELLULE DI PURKINJE: cellule più caratteristiche, con forma a fiasco. nella corteccia c’è solo il pirenoforo > gli assoni attraversano il centro midollare e raggiungono i nuclei propri del cervelletto. hanno anche un albero dendritico a spalliera, che si porta nello strato molecolare.
STRATO MOLECOLARE: vi troviamo le fibre parallele dei granuli, l’albero dendritico delle cellule di purkinje, la terminazione delle fibre rampicanti e degli interneuroni, in particolare le cellule dei canestri che sinaptano solo con i pirenofori delle cell di Purkinje, che sono sullo stesso piano
NUCLEI PROPRI DEL CERVELLETTO:
formazioni pari e simmetriche. troviamo:
NUCLEO DEL TETTO, in rapporto con archicerebello
NUCLEO INTERPOSTO, formato da nucleo globoso + emboliforme
NUCLEO DENTATO, più sviluppato
Da chi riceve informazioni il cervelletto?
- corteccia
- muscoli e tendini
- nuclei vestibolari per l’equilibrio
- formazione reticolare
la corteccia cerebellare integra queste informazioni e proietta sui nuclei cerebellari da cui partono efferenze per il nucleo ventrale laterale del talamo, per il nucleo rosso, per la formazione reticolare e i nuclei vestibolari.
dal talamo poi il circuito termina nell’area motoria primaria.
DIENCEFALO: macroscopica
formato da talamo (4/5) e ipotalamo. è avvolto dai due emisferi cerebrali > affiora soltanto l’ipotalamo sulla superficie ventrale dell’encefalo. ha la forma di una piramide tronca con base maggiore verso l’alto e minore in basso. ha degli annessi diencefalici, ovvero il chiasma e i tratti ottici
contiene il 3 ventricolo > lo divide in due metà simmetriche > ACQUEDOTTO CEREBRALE DI SILVIO: comunicazione tra 3/4 ventricolo
è separato dal mesencefalo da una linea ideale che attraversa la commessura posteriore, portandosi ai corpi mammilari // separato dal telencefalo da una linea passante per il forame interventricolare di Monro
TALAMO
insieme di nuclei di sostanza grigia, forma di due ovoidi con asse longitudinale diretto in avanti e medialmente, connessi da un ponte di sostanza grigia (ADHESIO INTERTHALAMICA.
- faccia mediale: guarda la cavità del 3 ventricolo
- faccia laterale: in rapporto con la capsula interna. delimitata dalle fibre della LAMINA MIDOLLARE ESTERNA*
- faccia superiore: in rapporto con il nucleo caudato del telencefalo
- faccia inferiore: virtuale, continua con l’ipotalamo
LAMINA MIDOLLARE INTERNA: le sue fibre penetrano nella sostanza grigia talamica sdoppiandosi a Y e dividendola in vari nuclei specifici:
- NUCLEI ANTERIORI, compresi nello sdoppiamento a Y, importante per la memoria a breve termine e le risposte emotive
- NUCLEI MEDIALI: hanno collegamenti con il lobo frontale e con l’ipotalamo
- NUCLEI LATERALI: ricevono afferenze da altri nuclei talamici
- NUCLEI VENTRALI: molti, su ricorda il NUCLEO VENTRALE POSTERIORE (principale stazione talamica delle vie sensitive: le fibre di proiezione talamo-corticali terminano principalmente nell’homuncolus sensitivo).
Al nucleo ventrale posteriore giungono varie fibre:
- del lemnisco mediale, originano dai nuclei gracile e cuneato del bulbo e veicolano stimoli della sensibilità epicritica e propriocettiva
- del lemnisco spinale: costituite dagli assoni delle cellule del nucleo proprio del corno posteriore del midollo spinale, veicolano stimoli della sensibilità protopatica, termica, pressoria e dolorifica di tronco e arti
- del lemnisco trigeminale, impulsi dalla testa dopo aver sinaptato con i nuclei trigeminali del TE
- lemnisco= fascio di fibre nervose di dostanza bianca
IPOTALAMO
insieme di nuclei di sostanza grigia, compreso tra il chiasma ottico e i peduncoli cerebrali. è la parte inferiore del diencefalo.
- faccia inferiore: accoglie il chiasma ottico, il tuber cinereum e i corpi mammillari
i nuclei ipotalamici sono controllati sia dal talamo che dalla corteccia cerebrale > modulano l’attività di centri nell’ipofisi del TE: asse ipotalamo-ipofisiario importantissimo per rapporto tra sistema nervoso e endocrino, che è costituito da vari nuclei:
- SOPRAOTTICO e PARAVENTRICOLARE; contenuti nella regione sopraottica: i neuroni contenuti quì hanno attività neurosecretoria: sintetizzano e secernono ossitocina, vasopressina e ormone antidiuretico, che vengono liberati terminando con bottoni sinaptici a contatto con i capillari della neuroipofisi.
- ARCUATO, PREOTTICO e TUBERALE: influenzano con i neurormoni l’attività delle cellule endocrine dell’adenoipofisi, inibendone o facilitandone la secrezione.
SISTEMA PORTALE IPOTALAMO-IPOFISIARIO
dispositivo vascolare molto importante: dalle arterie ipofisiarie superiori si staccano rami che entrano nell’infundibolo = formano plessi capillari che circondano i nuclei arcuato, preottico e tuberale.
quì il sangue è convogliato in vene che percorrono il peduncolo ipofisiario e capillarizzano dando origine ai sinusoidi dell’ipofisi anteriore. questo sangue trasporta neurotrasmettitori dai nuclei per facilitare o inibire la secrezione delle cellule della neuroipofisi.
IPOTALAMO: funzioni
regola il sistema neurovegetativo: ip. anteriore per incremento tono parasimpatico vagale, posteriore per incremento tono ortosimpatico
- fondamentale per controllo dell’alimentazione: contiene centgri della fame e della sete
- regolazione sonno veglia
- termoregolazione
in parte controlla anche il comportamento emotivo: e tono affettivo: il posteriore stimola risposte aggressive, laterale opposte.
TELENCEFALO
formato dai due EMISFERI CEREBRALI, separati dalla FESSURA INTEREMISFERICA (o longitudinale)
ogni emisfero ha 3 facce: laterale, mediale, ventrale»_space; la superficie è attraversata da SCISSURE, profonde invaginazioni che contrassegnano i lobi + SOLCHI, delimitano le CIRCONVOLUZIONI cerebrali: 2 importanti:
- frontale ascendente / giro pre-centrale : area motoria primaria
- parietale ascendente / giro post-centrale: area sensitiva primaria
superficie: corteccia cerebrale, al di sotto troviamo il CENTRO SEMIOVALE, di sostanza bianca > alla base di ogni emisfero ci sono i GANGLI/NUCLEI DELLA BASE, importantissime per la motilità extrapiramidale
contiene i VENTRICOLI LATERALI > producono liquor cefalorachidiano.
TELENCEFALO: scissure
SCISSURE sulla faccia laterale di ogni emisfero:
- scissura centrale/di rolando
- scissura laterale/di silvio
- scissura parieto-occipitale: posteriore alla centrale
- scissura del cingolo: decorre parallelamente al corpo calloso, sulla parete mediale
- scissura calcarina: nella parte posteriore, in prossimità del polo occipitale
permettono di dividere il telencefalo in 5 lobi:
- frontale
- parietale
- temporale
- occipitale
- dell’insula: visibile solo sulla superficie laterale, divaricando la scissura laterale di silvio
CORTECCIA CEREBRALE
disomogenea per numero di strati: si riconoscono tre tipi principali di aree cerebrali:
1 aree sensitive e motorie primarie
2 sensitive secondarie e motorie secondarie
3 associative
AREE SENSITIVE PRIMARIE
vi avviene la percezione cosciente degli stimoli > ci sono aree specifiche per la sensibilità generale somatica (proprio ed esterocettiva), per la vista, udito, gusto e olfatto.
è la più estesa, situata nella circonvoluzione post centrale
vi si può riconoscere una rappresentazione somatotopica del corpo = la sensibilità di parti diverse del corpo termina in sedi ben precise, ma l’ampiezza delle aree corticali relative alle vera parti del corpo è proporzionale solo all’entità della loro innervazione, non all’estensione anatomica (HOMUNCULUS SENSITIVO)