Sicurezza Flashcards

(36 cards)

1
Q

Una corrente alla frequenza di 50Hz e limitata a circa di 10mAeff che scorre attraverso il
percorso mano – piede per un intervallo di tempo della durata di 10s può provocare con
maggior probabilità
a) microshock
b) blocco dei muscoli respiratori
c) fibrillazione ventricolare
d) nessuna reazione
e) nessuna reazione fisiologicamente pericolosa

A

E

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2
Q

Considerando il macroshock per contatto indiretto, il valore della corrente oltre il
quale diventa rilevante la probabilità di fibrillazione ventricolare in un percorso
mano – mano è
a) 10 μA
b) 100 μA
c) 1 mA
d) 10 mA
e) 30 mA

A

E

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3
Q

Un soggetto è percorso da una corrente a 50Hz, di intensità pari a 40 mA
lungo il percorso mano destra - piede (fattore di percorso: 0,3). È presente un
interruttore differenziale con corrente di intervento di 30 mA. Si può
affermare che:
a) il soggetto non è esposto a effetti fisiologicamente pericolosi (sempre in zona
II)
b) il soggetto è esposto a rischio di fibrillazione ventricolare
c) il soggetto sarebbe a rischio di fibrillazione ventricolare ma è protetto
dall’interruttore differenziale
d) l’interruttore differenziale non interviene
e) nessuna delle precedenti

A

A

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4
Q

4) In una sala operatoria, il nodo equipotenziale serve anzitutto
a) A ridurre il rischio di macroshock per contatto indiretto
b) A ridurre il rischio di macroshock per contatto diretto
c) A ridurre il rischio di microshock
d) A consentire di alimentare apparecchi con tensione di alimentazione diversa
da quella di rete
e) A garantire la messa a terra dei dispositivi che la richiedo

A

C

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5
Q

In ambiente sanitario il nodo equipotenziale viene utilizzato per
a) ridurre il rischio di macroshock per contatto indiretto
b) garantire continuità di alimentazione alle apparecchiature ad esso collegate
c) ridurre il rischio di macroshock per contatto diretto
d) ridurre il rischio di microshock
e) abbassare il potenziale di contatto

A

D

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6
Q

L’interruttore magnetotermico rispetto al fusibile ha il vantaggio di:
a) Limitare macroshock per contatto diretto
b) Limitare macroshock per contatto indiretto
c) Intervenire più velocemente per correnti elevate
d) “ “ “ “ “ basse
e) Limitare superiormente la corrente verso terra

A

C

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7
Q

In un locale ad uso medico di gruppo III, per la protezione contro i contatti indiretti è
consigliato
a) l’interruttore magnetotermico
b) l’interruttore differenziale
c) alimentazione SELV (separated extremely low voltage)
d) l’uso di componenti di classe II (doppio isolamento di sicurezza)
e) l’uso del trasformatore di isolamento

A

B

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8
Q

In un locale adibito ad uso medico, un apparecchio per elettrostimolazione muscolare
che utilizza elettrodi cutanei
a) deve essere usato solo in presenza di impianto di terra
b) può essere usato anche in ambiente privo di impianto di terra
c) può essere usato anche in ambiente privo di impianto di terra se alimentato a
batteria
d) può essere usato anche in ambiente privo dell’impianto di terra se di tipo CF
e) può essere utilizzato anche in ambiente privo dell’impianto di terra se di
classe II e tipo CF

A

A

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9
Q

Il monitor di isolamento è necessario
a) in tutti i locali di tipo medico
b) nelle camere di degenza
c) solo nelle sale operatorie
d) sul secondario dei trasformatori di isolamento
e) sul primario dei trasformatori di isolamento

A

D

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10
Q

10)In un trasformatore di isolamento la funzione del monitor di isolamento è
a) limitare la corrente di dispersione verso terra dal secondario
b) misurare la corrente di dispersione verso terra dal secondario
c) indicare la perdita di isolamento del secondario rispetto alla terra
d) indicare la perdita di isolamento del secondario rispetto alla fase
e) interrompere l’erogazione di energia se la corrente di dispersione verso terra
dal secondario supera il limite stabilit

A

C

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11
Q

11)In una sala operatoria è inserito il trasformatore di isolamento. Rispetto al
rischio di microshock
a) la sua presenza è sempre irrilevante
b) aiuta a prevenirlo se in presenza di impianto di messa a terra
c) aiuta a prevenirlo in presenza di nodo equipotenziale
d) aiuta sempre a prevenirlo
e) può addirittura aumentar

A

A

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12
Q

to
12)Un buon impianto di terra, in un reparto ospedaliero, garantisce
a) L’impossibilità di richiusura di correnti di dispersione attraverso i pazie
b) Una tensione di contatto inferiore a 24 V
c) Una tensione di contatto inferiore a 12 V
d) L’equipotenzialità di tutte le masse metalliche accessibili ad esso collegate
e) Il buon funzionamento dell’interruttore differenziale

A

B

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13
Q

13)Utilizzare in ambiente ospedaliero l’interruttore differenziale consente di
a) ridurre il rischio di macroshock per contatto indiretto
b) ridurre il rischio di microshock
c) rendere inutile l’uso del trasformatore di isolamento
d) rendere inutile l’uso dell’impianto di terra
e) rendere inutile l’uso del nodo equipotenziale

A

A

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14
Q

14)Un trasformatore di isolamento da utilizzare in un ambiente ospedaliero deve
garantire una corrente di dispersione
a) minore di 10μA
b) minore di 100 μA
c) minore di 1mA
d) minore di 10mA
e) minore di 100Ma

A

C

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15
Q

15)In ambiente sanitario il trasformatore di isolamento viene utilizzato per
a) ridurre il rischio di macroshock per contatto indiretto
b) garantire continuità di alimentazione alle apparecchiature ad esso collegate
c) consentire l’utilizzo di impianti di terra con resistenza verso terra più elevata e
quindi meno costosi
d) ridurre il rischio di microshock
e) alimentare apparecchi elettromedicali non dotati dei necessari requisiti di
isolamento elettrico

A

B

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16
Q

16)Un impianto di terra deve essere progettato in modo che
a) La resistenza verso terra sia minore di 20 Ω
b) I conduttori siano in rame
c) La massima differenza di potenziale tra un punto dell’impianto e la terra sia
minore di 24 Veff
d) La massima differenza di potenziale tra un punto dell’impianto e la terra sia
minore di 50 Veff
e) La massima differenza di potenziale tra un punto dell’impianto e la terra sia
prossima a zero

17
Q

17)Nella progettazione di un impianto di terra, le norme impongono
a) la presenza di dispersori in rame
b) un limite superiore alla lunghezza del conduttore di protezione
c) un limite superiore alla resistenza verso terra
d) un limite superiore alla corrente che può scorrere verso terra
e) nessuna delle precedenti

18
Q

18)In una camera di degenza, l’impianto elettrico è protetto da un
magnetotermico da 16 A e da un differenziale da 30 mA. Per garantire
protezione da macroshock per contatto diretto, l’impianto di terra dovrà
avere resistenza di dispersione minore di
[R = 24V / 30mA]
a) 1,5 Ω
b) 15 Ω
c) 80 Ω
d) 800 Ω
e) 1500 Ω

A

D
In=16 A è la corrente che il magnetotermico eroga (lascia passare) con continuità
Vc≤24 V da normativa
RT=Vc
/In=24V/16A=1.5Ω -> ma è un valore difficile da realizzare, e soprattutto da
mantenere
In un ambiene ospedaliero c’è sempre anche l’INTERRUTTORE DIFFERENZIALE,
e sempre nel caso dell’ambiente ospedaliero ΔI=30mA
RT=Vc
/ΔI=24V/30mA=24V/0.03A=800 Ω

19
Q

19)Indicare quale tra i seguenti dispositivi o combinazione di dispositivi è
necessaria al fine di fornire una riduzione del rischio legato a macroshock
per contatto diretto
a) Interruttore differenziale
b) Interruttore differenziale ed impianto di terra efficiente
c) Interruttore magnetotermico
d) Fusibile
e) Fusibili ed interruttore magnetotermico

20
Q

20)Considerando il macroshock per contatto diretto, l’interruttore
magnetotermico fornisce
a) una protezione pressoché totale
b) una protezione pressoché totale solo in presenza di impianto di messa a terra
c) una protezione parziale a causa del ritardo del suo intervento
d) una protezione nulla
e) una protezione nulla se in assenza di impianto di messa a terra

21
Q

21) Il rischio di macroshock per contatto diretto può essere quasi annullato
utilizzando
a) Un interruttore magnetotermico per proteggere la linea di alimentazione
b) Apparecchi elettromedicali di tipo CF
c) Un interruttore differenziale a monte della linea di alimentazione
d) Un interruttore differenziale a monte della linea di alimentazione unitamente
ad un buon impianto di terra
e) Nessuna delle risposte precedenti è corretta

22
Q

Il rischio di macroshock per contatto indiretto può essere quasi annullato
utilizzando
a) un interruttore magnetotermico per proteggere la linea di alimentazione
b) apparecchi elettromedicali di tipo CF
c) un interruttore differenziale a monte della linea di alimentazione
d) un interruttore differenziale a monte della linea di alimentazione unitamente
ad un buon impianto di terra
e) un impianto di terra efficace
f) nessuna delle precedenti è corretta

23
Q

23)Considerando il macroshock per contatto indiretto, indicare la soluzione che
garantisce la protezione più affidabile
a) utilizzare un interruttore magnetotermico
b) utilizzare un interruttore magnetotermico insieme ad un impianto di messa a
terra a norma
c) utilizzare un interruttore differenziale con soglia di intervento pari a 10 mA
d) utilizzare un interruttore differenziale con soglia di intervento pari a 30 mA
e) utilizzare un interruttore differenziale con soglia di intervento pari a 30 mA
insieme ad un impianto di messa a terra a norma

24
Q

24)L’interruttore magnetotermico offre
a) protezione rispetto al macroshock per contatto diretto
b) protezione rispetto al macroshock per contatto indiretto
c) protezione rispetto al microshock
d) protezione rispetto al rischio di incendio dovuto al danneggiamento delle linee
elettriche
e) risparmio energetico

25
25)In un interruttore magnetotermico di tipo C l’intervento della sezione magnetica si ha per correnti a) 5-10 volte
A
26
26)In un interruttore magnetotermico di tipo D, l’intervento della sezione magnetica si ha per correnti. a) da 2 a 3 volte la corrente nominale di non intervento (In ) b) B. da 3 a 5 volte la corrente nominale di non intervento (In ) c) da 5 a 10 volte la corrente nominale di non intervento (In ) d) da 10 a 20 volte la corrente nominale di non intervento (In ) e) da 20 a 50 volte la corrente nominale di non intervento (In )
D
27
Al fine di contenere il rischio di macroshock per contatto indiretto è necessario disporre a) Di un buon impianto di terra unito ad un interruttore differenziale b) Unicamente dal nodo equipotenziale c) Unicamente di un impianto di terra d) Di strumentazione CF unita a nodo equipotenziale e) Di strumentazione CF unita ad un interruttore differenziale
A
28
28)Indicare quali delle seguenti misure precauzionali è la più indicata nella prevenzione del macroshock per contatto indiretto a) inserimento nella rete di un trasformatore di isolamento b) inserimento nella rete di un interruttore differenziale ad alta sensibilità (10mA) c) inserimento nella rete di interruttore magnetotermico d) utilizzazione di impianto di messa a terra unito ad un interruttore differenziale a media sensibilità (30mA) e) utilizzazione di nodo equipotenziale
D
29
29)Al fine di contenere il rischio di microshock è necessario disporre a) Di trasformatore di isolamento con relativo monitor b) Unicamente di nodo equipotenziale . c) Unicamente di impianto di terra d) Di strumentazione CF unita a nodo equipotenziale e) Di strumentazione CF unita ad impianto di terra ben funzionante
D
30
30)Indicare quali delle seguenti misure precauzionali è efficace nella prevenzione del microshock a) inserimento nella rete di un trasformatore di isolamento b) inserimento nella rete di un interruttore differenziale ad alta sensibilità (10mA) c) inserimento nella rete di interruttore magnetotermico d) utilizzazione di impianto di messa a terra e) utilizzazione di nodo equipotenziale
E
31
31)L’interruttore magnetotermico consente di contenere il rischio di a) macroshock per contatto diretto b) macroshock per contatto indiretto c) microshock d) incendio e) interruzione dell’alimentazione alle apparecchiature collegate a valle
D
32
32)Per rilevare eventuali correnti di dispersione pulsanti unidirezionali verso terra ed interrompere l’erogazione di energia a) è necessario il monitor del trasformatore di isolamento b) è necessario un interruttore magnetotermico con curva C c) è necessario un interruttore differenziale di tipo AC d) è necessario un interruttore differenziale di tipo A e) è necessario un interruttore differenziale con una soglia di intervento minore o eguale a 10 mA
D
33
33)Per rilevare eventuali correnti di dispersione sinusoidali verso terra ed interrompere l’erogazione di energia a) è necessario il monitor del trasformatore di isolamento b) è necessario un interruttore magnetotermico con curva C c) è necessario un interruttore differenziale di tipo AC d) è necessario un interruttore differenziale di tipo A e) è necessario un interruttore differenziale con una soglia di intervento minore o eguale a 10 mA
C D se non specificato sinusoidali
34
34)Per poter classificare un apparecchio elettromedicale come di tipo CF, condizione necessaria e sufficiente è che a) sia alimentato a batteria b) sia alimentato ad una tensione alternata inferiore a 24V c) abbia una corrente di dispersione nel paziente inferiore a 10μA d) abbia una corrente di dispersione nel paziente inferiore a 10μA e sia dotato di un isolamento supplementare del circuito paziente e) sia interamente contenuto in un contenitore plastico (elettricamente isolante
D
35
35)La classificazione di un apparecchio elettromedicale in tipi (B, BF, CF), rispetto alla sicurezza elettrica, impone limiti su a) tensione di alimentazione b) correnti di dispersione in bassa frequenza (50Hz) c) correnti di dispersione in alta frequenza d) correnti di dispersione in bassa frequenza (50Hz) ed in continua e) correnti di dispersione ad alta frequenza ed in continua
D
36
36)Il rischio di microshock con un apparecchio con catetere (che eroga corrente di dispersione?) che si richiude a terra con(attraverso il ?) tavolo (operatorio?) è contenuto con: a) Dispositivo BF b) Dispositivo CF c) Nodo equipotenziale d) Tavolo operatorio a terra e) Tutte
B