17 Flashcards

(54 cards)

1
Q

3 principali sistemi di assistenza sx in pz con shock cardiogeno acuto

A

ricorda anche se la PAM è corretta, non è detto che la nora- stia funzionando, lo vediamo coi capillari linguali/ lattati/ SvO2.

IN SHOCK ACUTO I SISTEMI DI ASSISTENZA SX
1. contropulsatore aortico
2. impella
3. ECMO veno-arteriosa (VA-ECMO)

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2
Q

come funziona il contropulsatore + eff su perfusione coronarica; postcarico, portata cardiaca + 3 requisiti per averlo

A

CONTROPULSATORE
- è un catetere con palloncino che si gonfia in diastole aumentando pressione - favorisce flusso coronarico; si sgonfia in sistole diminuendo pressione - favorisce lavoro Vsx.

Effetti emodinamici:
- ↑ perfusione coronarica.
- ↓ postcarico.
- ↑ portata cardiaca (~+500 ml/min).

REQUISITI
1. Pazienti non in shock, con malattia coronarica modesta.
2. CI borderline (es. ~2.0 L/min/m²), già rivascolarizzati.
3. Ottima tollerabilità vascolare (piccolo calibro).

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3
Q

indicazioni per impella + a quanto porta la portata cardiaca?

A

per avere contropulsatore bisogna avere ottima tolleranza + indice cardiaco borderline + non essere in shock.

IMPELLA INDICATO PER
1. shock cardiogeno con bassa portata persistente
2. scompenso dx

decoprime il Vsx - meglio per coronarie e polmoni.

PORTATA CARDIACA
- 3,5 / 5,5 L/min

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4
Q

IMPELLA da dove viene introdotta + dove si posiziona? cosa fa? + 3 cose che migliora ///

A

IMPELLA
- Pompa assiale introdotta da femorale → attraversa la valvola aortica → ventricolo sinistro.
- Aspira sangue dal VS e lo pompa in aorta ascendente.

Effetti emodinamici:
1. Decompressione del ventricolo sinistro → ↓ pressione di fine diastole (LVEDP).
2. ↑ portata cardiaca (3.5 – 5.5 L/min in base al modello).
3. ↓ congestione polmonare.
4. ↑ perfusione coronarica (meno compressione endocardica).

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5
Q

3 controindicazioni impella /// VA-ECMO come funziona + valore portata cardiaca ottenuta

A

CONTROINDICAZIONI IMPELLA
- Trombo intraventricolare → rischio embolico grave.
- Ischemia arto inferiore per grosso calibro.

può dare emolisi.

VA-ECMO – Circolazione extracorporea veno-arteriosa
- Cannula venosa in atrio dx (vena femorale) + cannula arteriosa in aorta discendente (arteria femorale opposta).

Il sangue venoso viene:
- Aspirato → ossigenato → reinfuso in aorta.
- Presidio extra-corporeo con pompa centrifuga + ossigenatore.

PORTATA OTTENUTA: 4/6 L / min

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6
Q

effetti emodinamici del VA-ECMO + indicazioni

A

Effetti emodinamici:
- Sostituisce completamente la funzione di cuore e polmoni.
- Garantisce 4–6 L/min (fino a 10 L) → anche in arresto cardiaco.

Indicazioni:
- Shock cardiogeno refrattario o terminale.
- Arresto cardiaco non ripreso ma con criteri favorevoli (giovane, soccorso precoce).
- Insufficienza respiratoria severa associata.
- Necessità di supporto biventricolare.

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7
Q

PA sistolica e PAM cut off + per quanto tempo per poter dichiarare shock cardiogeno? + cosa si fa una volta diagnositcato? (2 cose)

A

PA sistolica <90 mmHg o PAM <65 mmHg per >30 min -> shock cardiogeno.

UNA VOLTA DIAGNOSTICATO, SI FANNO DUE COSE:

  1. Supporto emodinamico:
    - Vasopressori/inotropi: Noradrenalina (0,05-1 µg/kg/min) per ipotensione o dobutamina (2-20 µg/kg/min) per migliorare la contrattilità.
    - Ossigenoterapia: Ventilazione non invasiva (NIV) o intubazione se necessario.

2- Trattamento eziologico:
- IMA: Rivascularizzazione (PCI entro 90 min o trombolisi se non disponibile).
- Miocardite: Immunosoppressori (es. steroidi) in casi selezionati.
- Aritmie: Anti-aritmici (es. amiodarone) o cardioversione elettrica per ritmi instabili.

POI SI METTE CATETERE POLMONARE DI SWAN.

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8
Q

quale è il dispositivo di assistenza ventricolare sx più potente /// 4 complicanze ECMO

A

in caso di shock cardiogeno si fanno due cose, ristabilire corretta emodinamica (ox + vasocostrittori) + trattare eziologia (arimite, miocardite, infarto).

IL PIU POTENTE E L’ECMO - 4 - 10 L/MIN

Complicanze:
1. Distensione ventricolare sinistro (↑ postcarico retrogrado).
2. Necessità di unloading del VS (→ Impella + ECMO).
3. Sindrome Nord–Sud (disomogeneità dell’ossigenazione).
4. Emorragie maggiori, SIRS, coagulopatia, consumo di VWF/piastrine.
5. Flusso non pulsatile → impatto fisiologico negativo.

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9
Q

segni clinici di scompenso cardiaco ma senza shock + come si tratta

A

ricorda che i 3 supporti meccanici si usano in shock/scompenso.
danno importanti collaterali.

SCOMPENSO CARDIACO SENZA SHOCK
- pressione normale; buona perfusione; assenza di vasocostrizione.
- dispnea, rantoli.
- fatica.
- edema - gonfiore.

COME SI TRATTA
- va investigata causa (infezione, dieta, FA)
- Terapia generica dello scompenso (inotropi, diuretici e dilatatori) + terapia eziologica mirata.

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10
Q

7 cause di scompenso cardiaco acuto

A

Casi clinici di eziologia dello scompenso acuto:
1. Crisi ipertensiva in ventricolo ipertrofico con disfunzione diastolica: da aumento post carico.
2. Sindrome coronarica acuta
3. Miocardite acuta
4. Miocardiopatia dilatativa cronica: no avaiable terapy.
5. Insufficienza valvolare acuta (es. endocardite)
6. Dissecazione aortica - ins. aortica.
7. conseguenze meccaniche infarto.

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11
Q

In un pz con miocardite fulminante, in fibrillazione atriale ad alta risposta ventricolare, in insufficienza respiratoria, con indici di perfusione borderline e FE severamente ridotta, quale sarebbe la sequenza logica e fisiopatologicamente coerente di interventi, e perché l’uso di betabloccanti o inotropi potrebbe peggiorare il quadro clinico?

A

MIOCARDITE FULMINANTE
- Eco ed RM e biopsia.
- bisogna capire causa e trattarla (autoimmune o virale).

FA
- controlli presenza trombi, trattamento anticoagulante e poi CARDIOVDERTIE se in shock, altrimenti AMIODARONE (prima scelta) o DIGOSSINA.

INS. RESPIRATORIA
- intubiamo o NIV per garantire respiro.

FE MOLTO RIDOTTA
- diuretici e vasodilatatori (nitroglicerina)
- In caso di perfusione persistentemente inadeguata, considerare dispositivi come il pallone intra-aortico (IABP) o l’ECMO veno-arterioso

RICAPITOLANDO
1) Stabilizzare le vie aeree (ossigeno, NIV o intubazione);
2) Controllare la FA con amiodarone o digossina;
3) Ottimizzare emodinamica con diuretici, vasodilatatori e monitoraggio;
4) Trattare la miocardite (immunosoppressori o antivirali, se indicati); 5) Prevenire tromboembolie e aritmie.

Perché betabloccanti/inotropi possono peggiorare? Betabloccanti: riducono contrattilità e frequenza, rischiando ipotensione e shock. Inotropi: aumentano il consumo di ossigeno e il rischio aritmico, peggiorando il danno miocardico.

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12
Q

3 presidi principali in scompenso cardiaco acuto + causa generica edema polmonare

A

Terapia acuta dello scompenso cardiaco congestizio: 3 presìdi principali
1. DIURETICI (e.v.): eliminano rapidamente il liquido alveolare riducendo edema acuto.
3. NITRATI (infusione continua): vasodilatatori venosi → riducono il ritorno venoso → abbassano la pressione nei capillari polmonari → riducono la formazione di edema.
3. CPAP (OSSIGENOTERAPIA): aumenta la pressione alveolare → previene trasudazione nei polmoni → mantiene gli alveoli asciutti; agisce sulla fisiopatologia della pressione transcapillare.

CAUSA EDEMA
L’edema polmonare è determinato da un eccesso di pressione nel circolo polmonare → trasudazione → acqua negli alveoli.

Le 3 terapie agiscono su tre livelli:
- rimozione liquidi (diuretico)
- riduzione pressione d’ingresso (nitrati)
- aumento pressione alveolare (CPAP)

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13
Q

oggi come si fa prevenzione congestioni polmonari latenti? /// differenza tra trattamento edema da accumulo e da ridistribuzione

A

Prevenzione e monitoraggio della congestione latente:
- CATETERE A. POLMONARE: rileva precocemente aumento della pressione polmonare → consente intervento preventivo → riduce ricoveri del 30–40%.
- ICD AVANZATI: monitorano l’impedenza toracica → identificano accumulo di liquidi → inviano alert al medico in tempo reale.

EDEMA DA ACCUMULO: riduzione del volume corporeo (diuresi aggressiva).
EDEMA DA REDISTRIBUZIONE: interventi rapidi per ridurre la pressione capillare (NIV, vasodilatatori) e stabilizzare l’emodinamica, con diuresi meno prioritaria.

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14
Q

i diuretici in scompenso sono terapia sintomatica o diagnostica + 2 classi diuretiche più usate in scompenso + che si fa in caso di ridotta risposta?

A

Diuretico = terapia sintomatica, non prognostica
- Utile solo in presenza di congestione.
- Non necessario in assenza di segni di ritenzione idrica.
- La sospensione è indicata quando la terapia di fondo (prognostica) funziona.

CLASSI PRINCIPALI
2. Due classi diuretiche principali nello scompenso:
1. Diuretici dell’ansa (es. furosemide)
2. Antialdosteronici (es. spironolattone): parzialmente prognostici.

SE RIDOTTA RISPOSTA
1. Passaggio da orale a endovenoso: la congestione splancnica riduce l’assorbimento intestinale.
2. Aggiunta sequenziale di altri diuretici:
- Tiazidici (inibizione del cotrasportatore Na+/Cl− nel tubulo contorto distale).
- Triplo blocco sinergico = ansa + tiazidico + antialdosteronico → agiscono su tre segmenti tubulari diversi → aumentano la diuresi.

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15
Q

cosa si fa se neanche triplo blocco in EV diuretico funziona in scompenso?

A

in scompenso, se ansa + tiazidico + antialdosteronico funzionano:

CVVH (Continuous Veno-Venous Hemofiltration):
- Tecnica extracorporea di ultrafiltrazione.
- Accesso mediante catetere venoso femorale.
- Indicato nello scompenso refrattario, congestione grave, e fallimento renale funzionale.

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16
Q

perchè tra le cause di cardiomiopatia dilatativa non c’è l’ischemia cronica? /// definisci insufficienza cardiaca + 2 macrocause

A
  • Tossine, endocrinopatie, infezioni, infiltrative: cause non ischemiche → incluse nella definizione di cardiomiopatia dilatativa -> cause acquisite.
  • mutazione di alcuni geni -> cause congenite.

Ischemia cronica: entità separata, definita come cardiopatia ischemica (non classificata tra le dilatative primarie o secondarie non-ischemiche).

INSUFFICIENZA CARDIACA
- incapacità del cuore di mantenere un’adeguata gittata per soddisfare le esigenze metaboliche dei tessuti, a pressione di riempimento normale.

CAUSE
- disfunzione sistolica (ridotta capacità di eiezione)
- disfunzione diastolica (alterato riempimento ventricolare)

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17
Q

sintomo principale ins. cardiaca? + cosa serve per completare diagnosi /// precarico Vsx da cosa dipende (3 cose) + conseguenze disfunzione

A

INS. CARDIACA
- Sintomo principale: dispnea → riflesso dell’aumento della pressione nel ventricolo sinistro

RICHIEDE EVIDENZE OGGETTIVE:
- ECO
- BNP
- CATETERISMO

Precarico ventricolare sinistro
- Dipende da: ritorno venoso polmonare, sistole atriale sinistra, funzione diastolica
- In caso di disfunzione → aumento volume residuo → congestione atriale e polmonare

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18
Q

parametro chiave al doppler tissutale per ins. caridaca a FeConvervata (sospetta ins diastolica sx) + cut off

A

Es: atrio sinistro, se molto distendibile, può mascherare l’aumento pressorio iniziale

PARAMETRO CHIAVE DOPPLER
- Il rapporto E (V flusso mitralico) /e’ (V di movimento dell’anello mitrale).

Un valore E/e’ >14 a riposo o durante sforzo indica elevata pressione di riempimento ventricolare sinistra, confermando la disfunzione diastolica.

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19
Q

sintomi e struttura del cuore in scompenso sx + lo stesso in dx /// disfunzione sisto-diastolica

A

pressione in una camera cardiaca non aumenta solo per disfunzione, ma anche per scarsa compliance → non tutte le disfunzioni si manifestano subito con ipertensione intracavitaria.

SCOMPENSO SX
- ↓ gittata, ↑ pressione atriale e polmonare
- Dispnea, rantoli, congestione polmonare
- Cuore con pareti sottili, cavità dilatata, riempimento compromesso

SCOMPENSO DX
- Può essere primitivo o secondario a scompenso sinistro
- ↑ PVC, ↓ volume ventricolare sinistro per shift del setto
- Congestione sistemica: edemi periferici, turgore giugulare, epatomegalia, ipoperfusione splancnica

DISFUNZIONE SISTO-DIASTOLICA
Tipica nei vizi valvolari (insufficienza mitralica/aortica) → dilatazione ventricolare, compromissione della funzione in entrambi i fasi

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20
Q

come è volume e pressione camere durante onda T? /// esame obiettivo in scompenso (ispezione; palpazione; auscultazione; percussione; segni specifici; fenotipo) + su cosa si fa diagnosi differenziale tra sx e dx

A
  • Contrazione isovolumetrica: pressione ventricolare ↑, volume costante, chiusura valvole AV (pressione ventricolare > atriale)

ONDA T
T = ripolarizzazione ventricolare → rilasciamento isovolumetrico: pressione ↓, volume costante, valvola aortica chiusa

ESAME OBIETTIVO IN SCOMPENSO

ISPEZIONE GENERALE
- Pallore, cianosi (ipoperfusione), dispnea a riposo/ortopnea.
- Edema periferico (gambe, caviglie, sacro in SC destro).
- Distensione venosa giugulare (JVD, segno di sovraccarico destro).

PALPAZIONE:
- Polso: debole/tachicardico (ipoperfusione) o irregolare (es. fibrillazione atriale).
- Epatomegalia (congestione epatica in SC destro).

AUSCULTAZIONE
- Cuore: Terzo tono (S3, disfunzione ventricolare), soffi (es. insufficienza mitralica/aortica).
- Polmoni: Crepitii basali (edema polmonare in SC sinistro), sibili (broncospasmo associato).

PERCUSSIONE
- Ottusità basale polmonare (versamento pleurico in SC sinistro).
- Epatosplenomegalia (SC destro).

SEGNI SPECIFICI:
- Segno di Kussmaul: Aumento JVD durante inspirazione (SC destro, pericardite costrittiva).
- Riflesso epato-giugulare: JVD accentuata con pressione epatica (sovraccarico destro).
- Polsi alternanti: In HFrEF grave.

VALUTAZIONE FENOTIPO
- Umido (congestivo): Edema, JVD, crepitii.
- Freddo (ipoperfusivo): Ipotensione, estremità fredde, oliguria.
- Sinistro vs. destro: Dispnea/crepiti (sinistro); edema periferico/JVD (destro).

Diagnosi differenziale tra scompenso dx e sx si basa su pattern di congestione: sistemica vs polmonare

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21
Q

che tipo di ipertrofia inizialmente in caso di stenosi aortica + fisiopatologia che porta a disfunzione diastolica + quando si arriva ad avere scompenso conclamato?

A

Qualunque patologia cardiaca (muscolare, valvolare, pericardica, coronarica, congenita) può sfociare in insufficienza cardiaca

STENOSI AORTICA PORTA:
- ipertrofia concentrica.

EFF. COLLATERALI
- ↑ richiesta di ossigeno
- ↓ perfusione subendocardica
- ischemia cronica → necrosi cellulare silente (Con rilascio di troponina) - fibrosi interstiziale → rigidità, disfunzione diastolica

SCOMPENSO CONCLAMATO
- dopo la disfunzione diastolica, si passa alla sistolica.
- La gittata diminuisce, le pressioni a monte aumentano → scompenso conclamato

la FIBROSI INTERSTIZIALE CRONICA - è la fine - progressiva e irreversibile disfunzione.

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22
Q

ipertrofia concentrica che tipo di disfunzione porta? /// test per distinguere sincope emodinamica da aritmica /// in un pz con stenosi aortica, asintomatico, quali sono i due test che mi permettono di vedere danno subclinico?

A

ipertrofia concentrica porta disfunzione diastolica inizlamente, per dilatazione e rigidità, che poi evolve in sistolica ed infine in scompenso - quando subentra clincia (si diangositca così).

Holter + test da sforzo: distinguere sincope emodinamica vs aritmica

TEST PER DIAGNOSI PRECOCE DI DISFUNZIONE VENTRICOLARE IN STENOSI AORTICA
- Ecocardiografia speckle-tracking: riduzione dello strain longitudinale globale (GLS) (<–15%) indica disfunzione subclinica non evidente sulla FE
- RM cardiaca: presenza di late gadolinium enhancement (LGE) e T1 mapping elevato indicano fibrosi interstiziale diffusa o focale.

→ supportano intervento precoce (TAVI o chirurgia) prima della perdita funzionale irreversibile.

23
Q

cosa succede al ventricolo sx in insufficienza valvolare aortica + diff tra ins. acuta e cronica

A

VENTRICOLO SX
- Dilatazione per aumentato riempimento
- Ipertrofia eccentrica (aumento massa muscolare per sopperire al carico: fisiologico + rigurgito)

EVOLVE IN INS. DIASTOLICA CON AUMENTO DISPNEA.

INSUFFICIENZA VALV AORTICA
- CRONICA: per degenerazione; il cuore ha tempo di adattarsi
- ACUTA: da endocarditi, dissecazione aortica; il cuore non si adatta, terribile.

la gestione ins. deve sempre tener conto nel post-operatorio dell’adattamento cronico del muscolo.

24
Q

ins. mitralica eff. emodinamici + causa, sintomi e progressionie sia della forma acuta che cronica

A

INS. MITRALICA

EFFETTI EMODINAMICI
- Rigurgito sistolico aumenta il volume Asx, causando dilatazione atriale e IP.
- Sovraccarico di volume nel Vsx porta a dilatazione e, in fasi avanzate, disfunzione sistolica.
- Riduzione della gittata cardiaca effettiva, con compensazione iniziale tramite aumento della frequenza cardiaca o contrattilità.

FORMA ACUTA
- Cause: Rottura di corde tendinee (es. infarto, endocardite), ischemia papillare.
- Sintomi: Edema polmonare acuto, shock cardiogeno, dispnea grave.
- Progressione: Rapida, potenzialmente fatale senza intervento.

FORMA CRONICA
- Cause: Prolasso mitralico, febbre reumatica, cardiomiopatia.
- Sintomi: Dispnea da sforzo, affaticamento, fibrillazione atriale (da dilatazione atriale).
- Progressione: Lenta, con compensazione iniziale; scompenso cardiaco (HFrEF o HFpEF) in fasi avanzate se non trattato.

25
trattamento ins. mitralica acuta e cronica + prognosi per entrambe
TRATTAMENTO INS. MITRALICA ACUTA - EMERGENZA - Ossigenoterapia - diuretici (es. furosemide 20-40 mg IV) - vasodilatatori (es. nitroglicerina 5-10 µg/min IV) per ridurre precarico/postcarico. - supporto inotropo (es. dobutamina) se shock. Chirurgia: Riparazione o sostituzione valvolare urgente (es. in rottura di corde). CRONICA - no farmaci in asintomatici. Nei Sintomatici: - ACE-inibitori/ARB - beta-bloccanti (es. bisoprololo) - diuretici per scompenso; - anticoagulanti (es. warfarin) per fibrillazione atriale. PROGNOSI IM acuta: - Mortalità elevata (20-50%) senza intervento rapido; buona con chirurgia tempestiva. IM cronica: - Lieve-moderata: Prognosi eccellente con monitoraggio (sopravvivenza simile alla popolazione generale). Grave: Sopravvivenza a 5 anni ~80% con trattamento chirurgico, <50% senza intervento in presenza di scompenso.
26
quale è la valvola più sollecitata? /// ins. cardiaca cos'è? + 5 cause non strutturali
per salvare un paziente con stenosi mitralica bisogna intervenire prima che si sviluppi l'ipertensione polmonare. LA PIU SOLLECITATA: mitralica. - regola GC; fa pte del Vsx. - la causa principale del danno è lo stress meccanico cronico. INS. CARDIACA - epifenomeno comune a molte patologie strutturali e sistemiche. CAUSE NON CARDIACHE 1. Ipertiroidismo, ipotiroidismo 2. Diabete mellito 3. Insufficienza renale cronica 4. Malattia aterosclerotica 5. ipotesi futura: autoimmunità.
27
miocardiopatia aritmogena mitralica /// come si fa daignosi di ins. mitralica? perchè solo così?
Dilatazione ventricolare → dislocazione muscoli papillari → stiramento corde tendinee → ridotta coaptazione dei lembi mitralici → rigurgito. MIOCARDIOPATIA RITMOGENA MITRALICA - Trazione cronica sulle corde → sforzo dei muscoli papillari → necrosi → cicatrici → extrasistolia ventricolare → aritmie → arresto cardiaco. - La disfunzione meccanica si trasforma in disfunzione elettrica. INS. MITRALICA DIAGNOSI - solo con eco: Valuta rigurgito (grado, jet), anatomia valvolare, dilatazione ventricolare e funzione sistolica. - PERCHE è GOLD STANDARD: la sintomatologia, così come i soffi (per via della ridotta forza cardiaca), possono essere assenti.
28
come mai in ins. mitralica, dopo operazione, bisogna assicurarsi di evitare scompenso da aumentato post-carico? come si fa? /// 2 modelli di ins. cardiaca
RISPOSTA: - perchè il Vsx potrebbe andare in ipotrofia da disuso (Asx ha P molto minore dell'aorta). - SOLUZIONE: riduzione acuta resistenze periferiche per evitare scompenso acuto da post-carico aumentato. MODELLI INS. CARDIACA - disfunzione sistolica - disfunzione diastolica variano in base alla FE.
29
In un pz con ins. mitralica funzionale severa e FE - 30%, a cui viene effettuata una MitraClip, quale sarà l’effetto acuto e il rischio emodinamico principale nelle prime 24 ore post-procedura? /// 5 cause di ins. cardiaca sistolica
RISPOSTA: L’effetto acuto sarà un’improvvisa riduzione del rigurgito mitralico, con aumento immediato del post-carico ventricolare sinistro, che può causare un peggioramento della funzione contrattile transitorio o scompenso acuto, richiedendo controllo pressorio e supporto inotropo. CAUSE INS. CARDIACA SISTOLICA - Modello sistolico (frazione di eiezione ridotta, HFrEF) CAUSE 1. Infarto miocardico (necrosi miocitaria irreversibile) 2. Cardiomiopatie dilatative 3. Miocarditi post-virali (effetto citotossico e autoimmune) 4. Insufficienza aortica → volume overload → dilatazione 5. Insufficienza mitralica → rigurgito cronico → rimodellamento eccentrico
30
meccanismo ins. cardiaca diastolica + 5 cause principali
MODELLO DIASTOLICO (frazione di eiezione conservata, HFpEF) Meccanismo: ventricolo rigido, ipertrofico o infiltrato → compromesso riempimento diastolico. CAUSE 1. Ipertensione cronica (più comune) → ipertrofia concentrica 2. Obesità (fattore aggravante ipertensione e infiammazione cronica) 3. Stenosi aortica → sovraccarico pressorio 4. Cardiomiopatie ipertrofiche 5. Cardiomiopatie restrittive (es. amiloidosi) → infiltrazione non contrattile
31
rischio principale in talassemia maggiore /// in amiloidosi cardiaca con congestione polmonare da scompenso a FE conservata, cosa diamo? perchè con cautela?
lo scompenso a FE conservato è dato da ipertrofie (stenosi, ipertensione, genetica) o infiltrazioni. In talassemia maggiore, rischio principale è aritmogenesi da tossicità elettrica da ferro (coinvolgimento del miocita e canali ionici). AMILOIDOSI CARDIACA - TERAPIA: diuretici con molta attenzione (rischio riduzione precarico - frank-starling compromesso); betablock (cautela)
32
come ins. cardiaca a FE ridotta porta a FA
HFrEF: infarto, cardiomiopatie dilatative/infiammatorie, insufficienze valvolari. DA INS. CARDIACA A FA 1. Ischemia o necrosi miocardica → parete ipocinetica → ridotta frazione di eiezione. 2. Accumulo di sangue residuo nel ventricolo sinistro → rimodellamento dilatativo. 3. Aumento della pressione telesistolica → dilatazione atriale sinistra → ipertensione polmonare. 4. Il danno meccanico si estende alla valvola mitrale → insufficienza mitralica funzionale da trazione annulo-lembare. 5. Ritardi di conduzione intraventricolare (blocco di branca sinistra) → asincronia meccanica → ridotta efficienza contrattile. 6. Fibrillazione atriale indotta da dilatazione atriale → perdita della sistole atriale, rischio tromboembolico, tachimiopatia.
33
triade aggravane in scompenso con FE ridotta /// 2 sottitipi scompenso a FE conservata
Triade aggravante: 1. Blocco di branca sinistro - asincronia. 2. Insufficienza mitralica funzionale 3. Fibrillazione atriale → Ciascun elemento amplifica la riduzione della gittata, con progressione clinica che può sembrare refrattaria, ma è potenzialmente reversibile se correttamente identificata e trattata (es. CRT, MitraClip, ablazione FA). SOTTOTIPI SCOMPENSO DIASTOLICO 1. Tipo emodinamico puro: condizioni che aumentano postcarico (es. stenosi aortica), con ipertrofia concentrica e riduzione della compliance ventricolare. 2. Tipo infiammatorio/metabolico: Associato a comorbidità sistemiche (diabete, obesità, IRC); profilo infiammatorio cronico di basso grado → danno al microcircolo → fibrosi interstiziale.
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in che modo il diabete compromette prod. energetica del miocardio /// è più difficile da trattare scompenso con FE ridotta o conservata? perchè?
Il diabete in particolare compromette la fosforilazione ossidativa, forzando la cellula a usare la glicolisi → produzione inefficiente di ATP → apoptosi → fibrosi diffusa. infatti molti scompensi "idiopatici" sono frutto di processi cronici metabolici/infiammatori. HFpEF: - Eterogeneità fisiopatologica (ipertrofia, fibrosi, disfunzione diastolica). - Meno evidenze terapeutiche: pochi farmaci (es. SGLT2-inibitori) mostrano benefici chiari; diuretici e controllo pressorio sono centrali, ma con rischi (es. ipovolemia). - Alta prevalenza di comorbidità (ipertensione, diabete, obesità) che complicano la gestione. HFrEF: - Terapie ben definite: ACE-inibitori, betabloccanti, antagonisti recettori mineralcorticoidi, SGLT2-inibitori, ARNI (es. sacubitril/valsartan) con evidenze robuste di riduzione mortalità. - Meccanismi più uniformi (disfunzione sistolica), con target terapeutici chiari. Conclusione: HFpEF è più complesso da trattare per la variabilità dei meccanismi e la scarsità di terapie specifiche, mentre HFrEF beneficia di linee guida consolidate e farmaci efficaci.
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quale è il primo evento che scatena i sintomi di uno scompenso diastolico (Fe conservata) /// effetto venturi
il problema dello scompenso diastolico è il rilassamento non la contrazione. - quello a FE conservata è più difficile anche perchè inzialmente compensa con sforzo atrio - asintomatico. I SINTOMI SONO ESACERBATI DA FA. - inizialmente la sistole atriale compensava (sopra 30%); se la si perde, inizia scompenso. - RISCHIO TROMBOEMBOLITICO. EFFETTO VENTURI - in pz con setto IV borderline - l'uso di inotropi, aumento velocità, risucchia il lembo mitralico anteriore verso il setto
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dispnea da sforzo /// Ostruzione dinamica del tratto di efflusso in assenza di cardiomiopatia ipertrofica in quali 2 condizioni?
I PZ con scompenso diastolico non tollerano sforzo, non fanno in tempo a riempire Ventricoli - dispnea da sforzo. OSTRUZIONE DINAMICA IN PZ APPARENTEMENTE SANI - setto ipertrofico borderline, può manifestare ostruzione tratto efflusso Vsx in condizioni particolari: 1. Riduzione del ritorno venoso (es. anestesia con vasodilatatori) 2. Aumento della pressione intratoracica (es. intubazione) 3. uso improprio di inotropi (dopamina) Queste condizioni possono causare effetto Venturi con risucchio del lembo anteriore della valvola mitrale (SAM, systolic anterior motion) → ostruzione transitoria.
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3 tipi di aritmie ventricolari + significato prognostico di una cardiomiopatia strutturale assoicata /// bigemitismo e trigemitismo
ARITMIE VENTRICOLARI 1. Extrasistoli ventricolari (PVC): battiti ectopici isolati, benigni se in cuori sani. 2. Tachicardie ventricolari (TV): Monomorfe; polimorfe. 3. FV CARDIOMIOPATIA STRUTTURALE ASSOCIATA - prognosi peggiore, ma in caso di assenza non è detto sia migliore (brugada). BIGEMITISMO: Ritmo cardiaco in cui ogni battito normale è seguito da un battito ectopico (extrasistole), alternando un battito regolare e uno anomalo. TRIGEMITSMO: Ritmo cardiaco in cui due battiti normali sono seguiti da un battito ectopico, creando una sequenza di tre battiti.
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ECG in extrasistole e tachicardia ventricolare
ECG IN: 1. EXTRASISTOLE VENTRICOLARE (PVC) - QRS largo (>120 ms), morfologia anomala, non preceduto da onda P. Può essere isolato, bigemino (alternanza con QRS normale) o trigemino (due QRS normali, uno ectopico). - frequente T invertita post-extrasistole, pausa compensatoria completa. TACHICARDIA VENTRICOLARE - Sequenza di ≥3 QRS larghi (>120 ms) a ritmo rapido (100-250 bpm), regolare (monomorfa) o irregolare (polimorfa). - Assenza di onda P o dissociazione AV. - Segni particolari: Cattura (QRS normale raro) o fusione (QRS ibrido). Torsione di punta ECG: TV polimorfa con QRS che ruotano attorno alla linea isoelettrica, associata a QT prolungato (>500 ms). Segni particolari: Inizia spesso con PVC su onda T (“R su T”). Differenze: Tipica di squilibri elettrolitici o farmaci (es. antiaritmici). Rischio di degenerazione in fibrillazione. Fibrillazione ventricolare (FV) ECG: Onde caotiche, irregolari, senza QRS identificabili. Amplitudine variabile, ritmo disorganizzato. Segni particolari: Nessuna attività cardiaca efficace, emergenza (arresto cardiaco). Differenze: Più grave di TV, richiede defibrillazione immediata. Flutter ventricolare ECG: Onde sinusoidali regolari, QRS larghi, ritmo rapido (250-300 bpm), aspetto “a dente di sega”. Segni particolari: Difficile da distinguere da TV monomorfa senza contesto clinico. Differenze: Ritmo più organizzato di FV, meno caotico, ma instabile.
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tachicardia monomorfa o polimorfa, quale è associata a cardiopatia strutturale? e l'altra a cosa è associata? /// ritmo idioventricolare ///
- TV monomorfa: QRS uniforme, spesso da cardiopatia strutturale (es. post-infarto). - TV polimorfa: QRS variabile, associata a squilibri (es. ipokaliemia) o sindrome del QT lungo. Idioventricolare: ritmo post-riperfusione.
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In un pz con tachicardia ventricolare monomorfa sostenuta post-infarto anteriore, con QRS positivo in V1 e negativo in D1, quale può essere l’orientamento dell’attivazione ventricolare e la sede probabile del circuito di rientro? /// 2 manifestazioni benigne delle PVC
cicatrice omogenea - circuito di rientro stabile - QRS identici (monomorfi); - circuiti multipli o instabili - ischemia acuta - il QRS cambia (polimorfo). RISPOSTA - QRS positivo in V1: si allontana dal Vdx e procede anteriormente; - la negatività in D1: propagazione verso dx; ne deriva un'origine postero-laterale sinistra, verosimilmente nel bordo infero-laterale del ventricolo sinistro, sede tipica di cicatrici ischemiche dopo infarto anteriore con estensione inferiore. PVC: - palpitazioni - battito mancante (pausa compensatoria post PVC)
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PVC cosa sono? + 2 meccanismi principali + 3 condizioni che le rendono pericolose
Le PVC - battiti prematuri che originano nel miocardio di lavoro ventricolare. MECCANISMI PRINCIPALI - rientro locale - aumentato automatismo (più frequente nelle forme idiopatiche). CONDIZIONI PERICOLOSE - Burden extrasistolico: se >10–15% del totale battiti/24h, può causare disfunzione ventricolare sinistra indotta da PVC. - Presenza di cardiomiopatia strutturale: aumenta rischio aritmie maligne. - PVC come trigger per TV o FV, anche in cuori sani (raro).
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% PVC sui battiti giornalieri per avere disfunzione ventricolare /// se QRS positivo in V1, da dove parte la PVC? e se positivo in DII, DIII e aVF? /// come si tratta pz con 40k PVC/die
DISFUNZIONE VENTRICOLARE INDOTTA DA Pvc - SOPRA 10/15% AL GIORNO. QRS POSITIVO IN V1: probabile da Vsx, perchè si dirige verso il dx. QRS POSITIVO IN D INFERIORI: si dirige verso il basso, quindi probabile che parta da pte alta Vsx. pz con 40K PVC al giorno si tratta con: - mappaggio elettroanatomico + ablazione. Una PVC molto precoce (fenomeno R su T) può scatenare tachicardia ventricolare polimorfa → fibrillazione ventricolare.
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morfologia con ascesa lenta e picco tardivo del QRS indica quale localizzazione delle PVC? /// quale pte del cuore si usa per mappare elettroanatomicamente epicardio del Vsx? /// tipo di onda caratteristica di PVC epicardiche
Bigeminismo/trigeminismo: pattern di PVC ricorrente a intervalli fissi. LOCALIZZAZIONE - Morfologia con ascesa lenta e picco tardivo del QRS → suggerisce origine epicardica SENO CORONARICO: si usa per mappare attività elettrica epicardio Vsx. STIMOLAZIONE SENO CORONARICO per vedere se aritmia parte da epicardio Vsx. PVC EPICARDICHE. - QRS epicardico - onda pseudo-delta: ascesa lenta e ampia seguita da discesa rapida.
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test stimolazione del seno coronarico + come si fa doppio controllo /// e se non è possibile stimolare il seno?
STIMOLAZIONE SENO CORONARICO - durante studi elettrofisiologici per identificare origine aritmie ventricolari, quando si sospetta un focus epicardico (sulla superficie esterna del cuore). - Si inserisce catetere in seno coronarico, e si stimola per generare un QRS (pace-mapping). - Questo QRS viene confrontato con il QRS nativo dell'aritmia: se sono identici - test positivo. DOPPIO CONTROLLO - prima di procedere con l'ablazione, si verifica anche un anticipo elettrico locale, cioè un segnale precoce (20-40 ms prima del QRS nativo) che conferma che quel punto è l'origine esatta dell'aritmia. IN CASO DI IMPOSSIBILITA Se non è possibile stimolare (es. per grasso epicardico), si valuta il segnale elettrico anticipato registrato da cateteri multipli.
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cosa indica l'ascesa lenta del QRS? /// summit del Vsx si trova tra? + 2 modi in cui si può raggiungere
L’ascesa lenta del QRS è indice di attivazione transmurale dall’esterno verso l’interno, extrasistole epicardica Vsx. SUMMIT VSX Area epicardica alta tra: - Biforcazione del tronco comune - Grande vena cardiaca - Aorta e arteria polmonare Raggiungibile solo epicardicamente, tramite: 1. Seno coronarico 2. Efflusso ventricolare destro - Impossibile accedere direttamente dall’endocardio per lo spessore miocardico.
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tecnica di ablazione se extrasistole parte da summit Vsx
Catetere in seno coronarico: consente mappaggio epicardico vicino al summit. Si rilevano precoci segnali elettrici nel punto critico (30–35 ms prima del QRS). TECNICA DI ABLAZIONE - catetere entra a. femorale - via retrograda. - Bassa potenza (20–30 W) e tempi brevi nel seno coronarico per evitare danni strutturali (vena fragile). - Bumping = trauma meccanico del catetere che sopprime PVC → conferma del sito attivo. - Ablazione “a sandwich”: da lato endocardico + epicardico o ventricolo destro, per raggiungere substrati profondi. - Grasso epicardico può ostacolare la trasmissione di radiofrequenza → esiti ablativi parziali. La terapia farmacologica (es. antiaritmici) raramente è efficace in questi casi.
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Come distinguere elettrofisiologicamente l'origine epicardica pura da quella intramiocardica centrale in una PVC con QRS largo, ascesa lenta e risposta parziale ad ablazione endocardica, e come ciò modifica la strategia interventistica?
QRS largo con ascesa lenta → origine epicardica o intramiocardica (lontano dal sistema di conduzione). QRS stretto (rapida attivazione) → Se l’extrasistole origina dai fasci di Purkinje. RISPOSTA - Epicardica pura: QRS >200 ms, pseudo-delta >34 ms, ritardo intrinsecoide >85 ms, MDI >0.55. Positività in D2, D3, aVF se origine da summit epicardico. - Intramiocardica centrale: QRS 160-200 ms, ascesa lenta senza pseudo-delta marcata, MDI ~0.4-0.55, morfologia meno specifica. Un’origine epicardica pura mostra: - Anticipo maggiore del segnale sul catetere epicardico rispetto all’endocardico (>30 ms) - Morfologia stimolata simile a quella spontanea solo con pacing epicardico - Efficacia dell’ablazione solo dal seno coronarico o epicardio destro Un’origine intramiocardica centrale mostra: - Nessun sito isolato dà risposta ablativa completa - Necessità di ablazione “a sandwich” (es. endocardio sinistro + parete posteriore destra) - Maggiore energia necessaria (compatibilmente con sicurezza tissutale) Questo cambia la strategia: in caso di intramiocardica, si esegue ablazione da entrambi i lati con valutazione di effetto cumulativo e tolleranza tessutale; per epicardica pura, si agisce localmente ma con attenzione a evitare danni vascolari.
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trattamento PVC con origine complessa (epicardica/intramiocardica) ///
il catetere con cui si abla endocardio con max anticipo QRS - sede PVC - entra da a. femorale (retrogrado). TRATTAMENTO ABLATIVO - Catetere ablatore inserito retrogradamente via arteria femorale → aorta → ventricolo sinistro. Ablazione effettuata in tre sedi: - Endocardio sinistro - Seno coronarico (epicardio) - Infundibolo destro (via vena femorale destra) → “ablazione a sandwich”. Obiettivo: colpire il substrato profondo tra parete posteriore del VD, cuspide non coronarica e summit del VS.
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diff. sintomi tra tachicardia ventricolare sostenuta e non
Ablazione da più lati (es. a sandwich) per superare le barriere anatomiche (spessore miocardico, grasso). SINTOMI - TVNS rapida (150–160 bpm) può dare ridotta gittata ma raramente sintomi gravi. - TV sostenuta ha rischio maggiore per ipoperfusione e sincope.
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tachicardia ventricolare non sostenuta vs sostenuta (criteri + quale è emergenza?)
PVC è automatismo anomalo o rientro → triggerato da stress miocardico (ischemia, ipossia, squilibri elettrolitici, stimolanti). TACHICARDIA VENTRICOLARE NON SOSTENUTA - Se si verificano >3 PVC consecutive a frequenza >100 bpm - dura <30 secondi e si interrompe spontaneamente. TACHICARDIA VENTRICOLARE SOSTENUTA (TVS) - >30 secondi di PVC consecutive; - un episodio che richiede intervento (es. cardioversione) per instabilità emodinamica, indipendentemente dalla durata. - EMERGENZA: associata a instabilità e rischio di fibrillazione ventricolare.
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cosa rende onda PVC maligna o benigna /// farmaci PVC se associata a cardiomiopatia strutturale
valutazione tridimensionale del substrato aritmogeno spesso impone approccio sinistro, destro e epicardico PVC PERICOLOSA QUANDO: - Più la PVC è precoce (sovrapposta onda T), maggiore è il rischio. - PVC tardive, lontane dall’onda T, sono benigne. Def: tempo tra QRS sinusale e PVC. - Se <300–400 ms → alto rischio (vicina alla T). - Se >400 ms → più sicura. CHIARAMENTE benignità/malignità dipende anche da cardiomiopatia. PVC ASSOCIATA A CARDIOMIOPATIA STRUTTURALE - amiodarone, e sotalolo. - mentre senza cardiopatia, flecainide.
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fenomeno R su T cosa è + è pericolosa? /// cosa distingue extrasistole sopraventricolare da ventricolare? + a cosa è dovuto?
Fenomeno R su T (R-on-T): - La PVC cade sul picco onda T del battito precedente → cioè durante fase vulnerabile ripolarizzazione. - È criticamente pericolosa: può innescare tachicardia/fibrillazione ventricolare, anche in cuori sani. ricorda che PVC può dare anche retroconduzione con attivazione atriale (simil rientro) DISTINZIONE - TV a QRS largo → pausa compensatoria. - TSV aberrante a QRS largo → pausa assente. MOTIVAZIONE: - perchè le TSV comprendono NA, resettandolo e facendolo ripartire poco prima del previsto. - nelle PVC il NSA non è coinvolto, quindi il risultato è perdere un QRS e si aspetta il prox. (pausa più lunga)
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per i QRS delle PVC sono larghi? /// dove origina PVC se derivazioni inferiori sono negative? e invece per le laterali negative? /// onda delta cosa è e con cosa non va confusa?
risposta: perchè non seguono vie di conduzione. DERIVAZIONI INFERIORI NEGATIVE - origina dal basso (apice). DERIVAZIONI LATERALI NEGATIVE (aVL, DI) - origine nel ventricolo sinistro. ONDA DELTA - segno WPW o di altre condizioni con pre-eccitazione ventricolare. - deformazione iniziale (slurring) del QRS - ascesa lenta all’inizio del QRS - depolarizzazione precoce ventricoli. Si presenta tipicamente con: - QRS allargato (>120 ms). - Intervallo PR corto (<120 ms). DA NON CONDONDERE CON - pseudo-onda delta delle aritmie ventricolari epicardiche (es. PVC), che indica un’ascesa lenta del QRS dovuta a un’origine epicardica, senza via accessoria.
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prassi diagnostica PVC + terapia (farmacologica e non)
DIAGNOSI PVC - Step 1: escludere cardiopatia e familiarità per morte improvvisa. - Step 2: valutare numero di PVC, morfologia e sede. - Step 3: eseguire ECG 12 derivazioni e, se necessario, studio elettrofisiologico. Farmaci: - Se cuore sano: Flecainide, Propafenone (Classe IC). - Se cardiopatia presente: Amiodarone, Sotalolo (Classi III e II). - Ablazione = trattamento definitivo nei casi ad alto burden, sintomatici, o maligni.