Bioenergetica Flashcards

1
Q

Cosa è la bioenergetica?

A

La bioenergetica è la branca della biochimica che studia tutti i processi attraverso cui le cellule utilizzano, immagazzinano e scambiano energia.

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2
Q

Come avvengono i processi non spontanei?

A

I processi non spontanei (endoergonici) per avvenire devono essere accoppiati a processi esoergonici. L’accoppiamento dei due processi avviene grazie a delle proteine. Affinché entrambi i processi possano avvenire, il Delta G tot deve essere negativo.

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3
Q

Quali sono i processi necessari alla vita che richiedono energia?

A

I processi necessari alla vita, i quali richiedono energia, sono:
- Il mantenimento di gradienti elettrochimici a cavallo di una membrana, questi processi comportano un trasporto attivo, e quindi la creazione di gradienti, e richiedono energia perché non avvengono
spontaneamente;
- I processi biosintetici, come la sintesi delle proteine, degli acidi nucleici, ecc.;
- L’organizzazione di sistemi complessi;
- Il trasporto, come il trasporto delle vescicole sui microtubuli attraverso i motori molecolari dineine e chinesine, il movimento sui microfilamenti, lo scorrimento dei filamenti di miosina su quelli di actina, avvengono tutti sempre grazie all’idrolisi dell’ATP.

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4
Q

Cos’è il metabolismo?

A

Il metabolismo è il complesso di tutte le attività chimiche che avvengono in un organismo vivente. Il metabolismo di un organismo consiste di numerose serie di reazioni chimiche, conosciute come vie metaboliche, che si intersecano. i due principali tipi di metabolismo sono anabolismo (sintesi) e catabolismo (degradazione)

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5
Q

Cosa hanno in comune tutte le vie metaboliche?

A
  • Complessità. Ad esempio, la glicolisi costa di dieci reazioni;
  • Specificità. infatti, ogni step è accelerato da enzimi, che sono altamente specifici;
  • Analogie. Ci sono analogie tra organismi diversi, ciò vuol dire che le vie metaboliche si sono conservate nel corso dell’evoluzione (la glicolisi delle nostre cellule è uguale a quelle delle cellule procarioti);
  • Compartimentazione. Ad esempio, la fosforilazione ossidativa avviene nella matrice mitocondriale, la glicolisi nel citosol;
  • Regolazione. Tutti gli step della via metabolica sono controllati da enzimi, che vanno incontro regolazione, per accelerare o rallentare un processo. Di conseguenza, le vie metaboliche, dipendenti da attività enzimatiche, sono soggetti a regolazione.
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6
Q

Quale tipo d’energia entra nella materia vivente? Questa energia può essere usata da tutte le cellule?

A

L’energia entra nella cellula come energia di buona qualità, energia solare, e può essere utilizzata direttamente soltanto dalle cellule che compiono la fotosintesi. Tutte le altre cellule utilizzano l’energia proveniente dai composti organici provenienti dall’alimentazione

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7
Q

Qual è la moneta energetica cellulare?

A

L’adenosina trifosfato (ATP) può essere definito la valuta energetica della cellula, lo strumento attraverso cui la cellula realizza processi che necessitano di energia.

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8
Q

Cosa avviene nella fotosintesi clorofilliana?

A

La fotosintesi clorofilliana è un processo chimico per mezzo del quale le piante trasformano sostanze inorganiche, a partire dall’anidride carbonica e l’acqua, in sostanze organiche (il glucosio) per mezzo della luce solare.
Si divide in fase luminosa e fase scura (o ciclo di Calvin):
All’interno dei tilacoidi viene immagazzinata la luce che reagisce con l’acqua rilasciando ossigeno e si viene a formare ATP e NADPH (NAD fosfato ridotto). Successivamente essi vengono passati nello stroma per far avvenire il ciclo di Calvin dove l’anidride carbonica viene organicata in glucosio. Durante le varie tappe del ciclo di Calvin l’ATP viene idrolizzata diventando ADP e il NADPH viene ossidato in NADP, venendo riutilizzati nella fase luminosa.

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9
Q

Come sintetizzano ATP le cellule?

A

Le cellule sintetizzano ATP a partire da adenosindifosfato (ADP), una molecola simile all’ATP ma con soli due gruppi fosfato. della cellula, vengono prodotte circa 10 milioni di molecole di ATP al secondo che vengono trasformate in ADP e ritrasformate in ATP.

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10
Q

Cos’è il catabolismo? L’anabolismo?

A

l catabolismo è un processo di degradazione in cui le molecole complesse vengono trasformate in molecole più semplici. E’ un processo esoergonico, ovvero rilascia energia. L’anabolismo è l’insieme di processi che portano alla sintesi dei componenti cellulari a partire da molecole più semplici che vengono assemblate a spese di un certo quantitativo di energia. (endoergonico)

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11
Q

Quando una reazione è esoergonica? Quando endoergonica?

A

Una reazione si dice esoergonica quando libera energia. Al contrario le reazioni endoergoniche sono quelle che intrappolano energia all’interno di nuovi legami formati, come per esempio nella reazione di sintesi. In biologia un esempio di reazione esoergonica è l’idrolisi dell’ATP, che libera energia necessaria ad altre reazioni, mentre la sua sintesi è un processo endoergonico.

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12
Q

Cosa s’intende con accoppiamento energetico?

A

Nelle reazioni accoppiate (accoppiamento energetico) la reazione esoergonica, termodinamicamente favorevole, fornisce l’energia necessaria per far avvenire la reazione endoergonica, termodinamicamente sfavorevole. La reazione endoergonica può procedere solo se assorbe energia libera rilasciata dalla reazione esoergonica

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13
Q

Quali sono le condizioni standard biochimiche?

A

Reagenti e prodotti in concentrazione 1M;
Ph 7;
Pressione 1 atm;
Temperatura 25 gradi Celsius.

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14
Q

Qual è la reazione esoergonica più frequentemente accoppiata a quelle endoergonica?

A

Nell’accoppiamento energetico frequentemente la reazione esoergonica che viene accoppiata a processi endoergonici (quindi quelli non spontanei) per farli avvenire è la reazione di idrolisi di ATP.

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15
Q

Da cosa dipende la variazione di energia libera (G) ?

A

La variazione di energia libera △G dipende da:

  • temperatura;
  • pressione;
  • concentrazione molare di reagenti e prodotti;
  • quoziente di reazione Q= [prodotti]/[reagenti].
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16
Q

Come viene prodotta ATP? Quale processo esoergonico viene accoppiato alla produzione di ATP? Qual è questa membrana a cavallo della quale è creato questo gradiente protonico che poi viene dissipato?

A

La sintesi di ATP è un processo endoergonico, per avvenire deve quindi essere accoppiato ad un processo esoergonico.
Viene accoppiata o la dissipazione di un gradiente o l’idrolizzazione di un substrato fosforilato ad alto contenuto energetico.
Sono la membrana tilacoidale e la membrana mitocondriale.

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17
Q

Possiamo fare delle scorte di ATP?

A

No, perché la presenza di ATP all’interno della cellula inibisce la produzione della stessa.

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18
Q

Cosa sono gli enzimi?

A

Gli enzimi sono proteine prodotte nelle cellule vegetali e animali, che agiscono come catalizzatori accelerando le reazioni biologiche senza venire modificati.

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19
Q

Come varia l’energia libera in una reazione esoergonica? In una endoergonica?
Quale ostacolo si deve superare per passare da reagenti e prodotti?

A

Se prodotti hanno un contenuto energetico più piccolo dei reagenti, il ΔG è < 0 e la reazione è quindi esoergonica, una reazione che
spontaneamente avviene, senza richieste di energia dall’esterno. Viceversa, la reazione sarà endoergonica.
E’ una barriera energetica, una specie particolarmente instabile e quindi con un contenuto energetico molto grande, che si chiama complesso attivato dello stato di
transizione di una reazione.

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20
Q

Come agiscono gli enzimi?

A

Gli enzimi sono catalizzatori biologici che aumentano la velocità di reazione. Lo scopo degli enzimi è quello di abbassare l’energia di attivazione.

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21
Q

Quali tipi di interazioni si possono instaurare tra enzima e substrato?

A

Enzima e substrato interagiscono mediante interazioni chimiche deboli (legami ionici, legami idrogeno, interazioni idrofobiche, forze di van Der Waals) secondo due modelli.

  • il primo è il modello chiave-serratura (Fischer), in cui si presuppone che il substrato sia come una chiave che si adatta perfettamente a una determinata serratura;
  • il secondo è il modello di Koshland dell’adattamento indotto, in cui si presuppone che quando il substrato si avvicina in prossimità del sito attivo dell’enzima, la proteina subisca una modifica conformazionale che renda il sito attivo particolarmente affine a legare il substrato. La situazione che si determina è una situazione intermedia (lo vedremo in biochimica).
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22
Q

Da cosa dipende la velocità di catalisi di un enzima?

A

Dipende dalla velocità massima (V max) e dalla costante di Michaelis-Menten (Km).

23
Q

Cos’è la velocità massima? Cos’è la costante di Michaelis?

A

La velocità massima, cioè la massima velocità che si raggiunge quando tutti i siti enzimatici sono occupati dal substrato.
La costante di Michaelis-Menten, Km, rappresenta la concentrazione di substrato necessaria, affinché la reazione abbia velocità pari a metà della velocità massima.

24
Q

Come vengono regolati gli enzimi?

A

Ci sono delle sostanze che si legano reversibilmente o irreversibilmente, attraverso interazioni deboli, con l’enzima. Queste sostanze possono funzionare da inibitori.

25
Q

Come può essere una inibizione?

A

Competitiva o non competitiva

26
Q

Quando una inibizione è competitiva? Quando no? Come variano la costante e la velocità massima nei due tipi di inibizione?

A

Nell’inibizione competitiva, l’inibitore si lega all’enzima nello stesso sito a cui si lega il substrato. In quella non competitiva, lega in un sito diverso.
In presenza di inibitore competitivo la velocità massima non cambia, mentre la costante aumenta e quindi è come se apparentemente l’affinità dell’enzima per il substrato di riducesse. In presenza di un inibitore non competitivo la velocità massima si ridurrà, mentre la costante resta invariata.

27
Q

Cosa sono gli enzimi allosterici? Quali caratteristiche hanno?

A

Gli enzimi allosterici sono enzimi multi-subunità, cioè costituiti da più catene polipeptidiche, per cui hanno una struttura quaternaria.
Quando una molecola di substrato si lega ad una delle
subunità, nel suo sito attivo, si determina una modifica
conformazionale che è avvertita all’interfaccia fra le due subunità che costituiscono l’enzima. Questa modifica conformazionale viene percepita fino al sito attivo sull’altra subunità, che diventa più affine all’enzima. Un’altra caratteristica degli enzimi allosterici è che se si plotta la capacità di catalisi contro la concentrazione di substrato si ottiene un grafico rappresentato da una curva con andamento sigmoide.

28
Q

Come influenza gli enzimi il pH? Dove ciò è importante?

A

Il pH influenza criticamente l’attività degli enzimi perché sono proteine, e in quanto tali, presentano nella loro struttura amminoacidi con catene laterali ionizzabili.
Ciò è importante ad esempio a livello dei lisosomi, gli enzimi digestivi che troviamo lì sono attivi solo ad un livello di pH acido.

29
Q

Cosa è un cofattore? Quali tipi di cofattori esistono?

A

Sono composti che sono necessari agli enzimi per funzionare. Possono essere organici, inorganici o ioni. Quando è di materia organica e non proteica si tratta di coenzimi. Se questo cofattore è legato in maniera irreversibile è chiamato gruppo prostetico.

30
Q

Cosa è il gruppo eme nell’emoglobina?

A

E’ il gruppo prostetico dell’emoglobina.

31
Q

Come si chiamano gli enzimi delle reazioni REDOX?

A

Sono le deidrogenasi.

32
Q

Cosa sono NAD e FAD?

A

Il NAD (Nicotinamide-Adenine-Dinucleotide) e il FAD (Flavin-Adenin-Dinucleotide) sono dei coenzimi che hanno la funzione di trasportare gli elettroni durante i processi catabolici

33
Q

Qual è la differenza tra organismo autotrofi e gli organismi eterotrofi?

A

L’organismo autotrofo è capace di nutrirsi da solo, utilizzando sostanze inorganiche, un organismo eterotrofo ha bisogno di altri organismi per alimentarsi.

34
Q

Da quali molecole organiche gli organismi possono estrarre energia?

A

Possono essere: le proteine, i carboidrati e i lipidi. Il glucosio, è un carboidrato, e rappresenta la più importante molecola combustibile per gli esseri viventi, poiché è l’unica molecola in grado di essere utilizzata da tutte le cellule, a differenza di altri combustibili.

35
Q

Come entra il glucosio nelle cellule? In quali zone entra attivamente?

A

Solitamente il glucosio entra all’interno delle cellule passivamente perché il gradiente del glucosio è sempre mantenuto a cavallo della membrana. Il glucosio, infatti, una volta entrato all’interno della cellula viene immediatamente utilizzato. Gli unici casi in cui il glucosio è trasportato attivamente all’interno della cellula sono gli epiteli renali ed intestinali.

36
Q

Quale via prende il glucosio quando c’è bisogno d’energia?

A

Prende una via ossidativa che si chiama glicolisi.

37
Q

Cosa è la glicolisi? Necessita ossigeno?

A

E’ il primo step dell’ossidazione del glucosio e non necessità ossigeno.

38
Q

Dove avviene?

A

Avviene nel citosol, è infatti una via citosolica. Avviene anche nei plastidi, si parla di glicolisi plastidiale. Questa glicolisi plastidiale non è completa come quella citosolica e ha un significato funzionale diverso.

39
Q

Quali reazioni possono essere accoppiate alla sintesi di ATP? Quale è usata nella glicolisi?

A

Può essere accoppiata o la idrolizzazione di un substrato ad alto contenuto energetico o la dissipazione di un gradiente. Durante la via glicolitica l’ATP è sintetizzata per fosforilazione a livello del
substrato.

40
Q

Qual è il primo substrato ad alto contenuto energetico prodotto nella glicolisi?

A

E’ il 1,3 Bisfosfoglicerato.

41
Q

Di quante reazioni è fatta? Perché ci sono più reazioni?

A

Consta di 10 reazioni.

Ci sono tante reazioni perchè l’energia non può essere liberata tutta insieme, ma c’è bisogno di una serie di step.

42
Q

In quali parti viene divisa la glicolisi?

A

Viene divisa nella fase di investimento, in cui non viene prodotta ATP ma piuttosto ne viene idrolizzata, e nella fase di recupero, in cui viene prodotta ATP.

43
Q

Descrivi le reazioni della glicolisi.

A

La prima reazione a cui va incontro il glucosio è la
fosforilazione sul carbonio 6 della molecola e si forma il
glucosio sei-fosfato. Questa reazione è catalizzata nella maggior parte delle cellule dall’enzima esochinasi, mentre in altre cellule è catalizzato
dall’enzima glucochinasi. Questa idrolisi è servita
a energizzare la molecola di glucosio (perché il glucosio sei-fosfato ha un contenuto energetico più alto del glucosio) e per bloccare il glucosio all’interno della cellula. Nel secondo step questa molecola di glucosio fosforilata viene isomerizzata in uno zucchero, ovvero il fruttosio. A questo punto viene idrolizzata una seconda molecola di ATP e il fruttosio sei-fosfato viene fosforilato con la spesa di un’altra molecola di ATP. Il prodotto che si forma è una molecola molto simmetrica che si
chiama fruttosio 1,6-bisfosfato. Quest’ultima viene scissa, essendo un composto a 6 atomi di Carbonio, in due composti a tre atomi di carbonio: diidrossiacetonefosfato e gliceraldeide 3-fosfato. Il Diidrossiacetonefosfato, a tre atomi di carbonio, viene convertito in Gliceraldeide 3-fosfato cosicchè si possano ricavare da una molecola di glucosio due molecole di Gliceraldeide 3-fosfato. Per passare da Gliceraldeide 3-fosfato a 1,3 Bisfosfoglicerato aggiungiamo un gruppo fosfato che è presente nel mezzo di reazione all’atomo di carbonio della
gliceraldeide, in maniera tale che il composto che otteniamo ha due gruppi fosfato (uno sul C1 e l’altro sul C3). A questo punto passiamo da gliceraldeide a glicerato, essendo una ossidazione, colui che prende gli elettroni provenienti dall’ossidazione dell’aldeide è il NAD+ (cofattore redox) che passa alla forma ridotta NADH. Questo composto, ovvero l’1,3-Bisfosfoglicerato, diventa il 3-fosfoglicerato quando il gruppo fosfato di questo composto viene trasferito all’ADP, per sintetizzare ATP. Giunti alla settima reazione succede che questo scheletro carbonioso viene riarrangiato per formare un altro composto fosforilato ad alto contenuto energetico, che si chiama fosfoenolpiruvato, di cui se ne formano due. Successivamente questo composto trasferisce un gruppo fosfato all’ADP per sintetizzare ATP. A questo punto il composto fosforilato ad alto
contenuto energetico, ovvero il fosfoenolpiruvato, trasferisce il gruppo fosfato all’ADP per formare ATP e si converte in un altro composto chiamato Piruvato, che è il prodotto finale della via glicolitica.

44
Q

Qual è il bilancio energetico della glicolisi?

A

Alla fine della via glicolitica, partendo da una molecola di glucosio e in presenza di 2NAD+, 4ADP, 2ATP e 4Pi,
avremo 2 molecole di piruvato, 2 molecole di cofattore ridotto e 2 molecole di ATP. Quindi al termine della glicolisi vengono sintetizzate 4 molecole di ATP, ma
siccome ne usiamo due, alla fine guadagnamo due molecole di ATP da una molecola di glucosio che entra.

45
Q

Perché è importante il recupero del NAD?

A

Se ad un certo punto non c’è più cofattore redox nella forma ossidata (NAD+), si ferma la glicolisi, perché non lo possiamo più ossidare il glucosio se non ci sono più riserve di NAD+ che prendono gli elettroni(nella forma
ossidata). Quindi il NADH deve essere riportato alla forma ossidata NAD+, in modo tale da poter continuare a ossidare glucosio.

46
Q

Quali vie seguono la glicolisi?

A

In presenza di ossigeno, si procede con la respirazione cellulare. In assenza di ossigeno si procede o con la fermentazione lattica o con quella alcolica.

47
Q

Qual è la funzione della fermentazione? Serve per creare ATP?

A

E’ il recupero di NAD+.

Non serve a creare ATP.

48
Q

Che tipi di fermentazione ci sono? Come avvengono?

A

Esistono quella lattica e quella alcolica.
Nella fermentazione lattica il NADH trasferisce gli elettroni a questa molecola (al piruvato) e quest’ultima si riduce (mentre il NADH si ossida) e in particolare la funzione chetonica, ovvero il carbonile chetonico, viene ridotto in un alcol. Il composto che si viene a formare prende il nome di acido lattico.
In quella alcolica la funzione carbossilica va via come anidride carbonica e quello che resta è l’acetaldeide, che riceve gli elettroni del NADH e si passa da funzione aldeidica a funzione alcolica, ovvero etanolo.

49
Q

Come sfruttiamo industrialmente la fermentazione?

A

Viene usata nel processo di lievitazione e nella produzione di etanolo.

50
Q

Qual è il prodotto della glicolisi? In quale processo entra dopo la glicolisi se c’è ossigeno?

A

E’ il piruvato.

Se c’è ossigeno si procede con l’ossidazione del piruvato, poi il ciclo di Krebs ed infine la fosforilazione ossidativa.

51
Q

L’ossidazione del piruvato cosa produce? Come?

A

Produce acetil-coA.
Nel primo step va via CO2 e si forma un composto importante nel metabolismo energetico, che si chiama Acetil-coenzima A. Nella prima fase il carbonio va via sottoforma di Co2 come nel caso della decarbossilazione del piruvato ad acetaldeide nella fermentazione alcolica con la differenza che in questo caso, invece, avviene una ossidazione, ovvero gli elettroni vengono tirati fuori dal NAD+ formando NADH e un gruppo acetile che viene legato e attivato, incrementando il livello energetico, al gruppo solfidrico (-SH) del CoenzimaA,

52
Q

Come procede il ciclo di Krebs?

A

Le tappe sono le seguenti:
- Acetil-coA, dotato di due atomi di carbonio, viene
legato all’Ossalacetato, composto da 4 atomi di
carbonio, formando l’acido citrico o citrato (6c);
- Il citrato viene isomerizzato, ovvero trasformato in
un suo isomero, formando l’Isocitrato;
- Il primo atomo di carbonio viene ossidato, liberando CO2 e formando un composto a 5 atomi di carbonio chiamato α-chetoglutarato. In questo caso gli elettroni vengono strappati dal NAD+ che si riduce a NADH;
- Il secondo atomo di carbonio viene ossidato, liberando ancora CO2 e formando un composto a 4
atomi di carboni chiamato Succinato, il quale viene
legato e attivato dal coenzima A, formando il Succinil-CoA, nche in questo caso il NAD+ si riduce e otteniamo il cofattore NADH;
- Il Succinil-CoA viene ritrasformato in Ossalacetato per ricomporre il ciclo, attraverso delle reazioni di riarrangiamento dei 4 atomi di carbonio.

53
Q

Qual è l’ultima tappa della glicolisi? Come avviene?

A

E’ la fosforilazione ossidativa.
Il primo evento nel processo di fosforilazione ossidativa è la catena di trasporto degli elettroni. Durante la catena di trasporto degli elettroni gli ioni H+ sono stati trasportati dalla matrice allo spazio intermembrana, per cui a questo punto avremo un’elevata concentrazione di ioni H+ nello spazio intermembrana. Se questi ioni H+ tornano in matrice il gradiente protonico che abbiamo prodotto viene dissipato e la dissipazione di un gradiente è un processo esoergonico, cioè un processo che rilascia energia; questa energia viene usata per sintetizzare ATP grazie all’ATP sintetasi. Questo processo che accoppia la dissipazione del gradiente protonico alla sintesi di ATP e che avviene sulla membrana mitocondriale interna è detto chemiosmosi.

54
Q

Quali funzioni può avere l’ATP?

A
  • moneta energetica
  • sintesi degli acidi nucleici
  • processi di biosegnalazione
  • regolazione di proteine e attivazione di intermezzi metabolici