Cap3: L'Unione Europea Flashcards

(38 cards)

1
Q

Su quali trattati si fonda L’UE?

A

L’UE si fonda sul Trattato sull’Unione europea (TUE) e sul Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), entrambi approvati a Lisbona ed entrati in vigore nel 2009

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2
Q

Definizione dell’UE

A

L’UE è qualificata come un’organizzazione sovranazionale in quanto:
- ad essa gli Stati membri hanno trasferito ampi pacchetti di competenze;
-l’unione è competente ad adottare diversi tipi di atti normativi dotati di efficacia nei confronti degli Stati e che possono operare anche all’interno del loro ordinamento;
- le disposizioni del diritto europeo chiare precise incondizionate hanno effetto diretto nell’ordinamento degli Stati memrbi e prevalgono sul diritto nazionale incompativile;
- i privati sono soggetti dell’ordinamento dell’Unione e possono far valere le situazioni soggettive che traggono dal diritto eurounionale davanti ai loro giudici nazionali

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3
Q

Cosa si intende per principio di attribuzione?

A

Per principio di attribuzione si intende che l’UE esercita solamente le competenze che le sono state attribuite dai Trattati.
Pertanto l’adozione di qualsiasi atto da parte delle istituzione comunitarie è subordinata all’individuazione della disposizione dei Trattati che ne costituisce la BASE LEGALE. Essa inoltre oltre ad attribuire la compotenza indica di che tipo di compotenza si tratta e le procedure decisionali che devono essere seguire, tra l’altro alcune di queste competenze sono definite in funzione del raggiungimento di un oviettivo, consentendo interventi assai estesi

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4
Q

Quali sono le 4 libertà?

A

La libera circolazione delle merci, dei lavoratori, dei servizi e dei capitali, costituiscono le quattro libertà economiche funzionali all’instaurazione del mercato comune o mercato interno

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5
Q

Cos’è il principio dei poteri impliciti?

A

Il principio dei poteri impliciti media, attraverso la sua applicazione il principio della tassatività delle attribuzioni, secondo cui l’attribuzione di una certa competenza comporta ancje il potere di adottare tutte le misure necessarie per il so esercizio efficace e adeguato.

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6
Q

Quali principi deve rispettare nell’esercizio delle sue competenze l’UE?

A

Il principio di proporzionalità, di sussidarietà e quello di leale collaborazione

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7
Q

Cosa si intende per problema della legittimazione democratica

A

L’interdipendenza tra i due ordinamenti è sempre maggiore, con il tempo sta acquistando una logica sempre più Federale, è con questi sviluppi che si pone il problema della legittimazione democratica dell’ordinamento comunitario.
A qeusto proposito si è parlato di deficit democratico dell’ordinamento comunitario in quanto c’era discrasia tra l’elevato livello di integrazione giuridica e la legittimazione democrativa di tale ordinamento.
Questo problema si risolse con l’introduzione dell’elezione a suffragio universale del Parlamento europeo che ricopre anche il ruolo di colegislatore dell’Unione. Un’altro sviluppo

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8
Q

Spiega la tendenza alla costituzionalizzazione

A

Un altro sviluppo che è servito a rafforzare la legittimazione della comunità e ora dell’Unione è consistito nella tendenza alla costituzionalizzazione del suo ordinamento. A partire dal 1986 la Corte di giustizia ha parlato di costituzione dell’ordinamento comunitario riferendola ai trattati che sono la fonte suprema. È stata la sua giurisprudenza a introdurre il riconoscimento di diritti fondamentali traendoli dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati. Poi un catalogo esteso di diritti è stato approvato nel 2000 a Nizza ed è stato chiamato la “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea” a cui viene riconosciuto lo stesso valore giuridico dei trattati

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9
Q

Che ruolo svolge la cittadinanza europea?

A

Con il trattato di Maastricht è stata introdotta la cittadinanza europea: a tutti i cittadini degli Stati membri è stato riconosciuto uno status cui sono collegati alcuni diritti, come avviene nelle tradizioni costituzionali nazionali. In modo da superare la dimensione meramente economica dell’integrazione per sottolineare che l’Unione è una comunità politica formata da cittadini e uguali nei diritti.

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10
Q

Quali diritti garantisce la cittadinanza europea?

A

La cittadinanza europea garantisce i seguenti diritti: il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiedono, alle stesse condizioni dei cittadini di detto stato; il diritto di godere, nel territorio di un paese terzo nel quale lo Stato membro di cui hanno la cittadinanza non è rappresentato, della tutela delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.

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11
Q

Su quali valori politici si fonda l’UE

A

I valori su cui si fonda l’unione europea sono elencati dall’articolo 2 TUE: Rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto, dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze; questi valori sono considerati comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra uomini e donne. La Corte di giustizia ha riconosciuto ad essi la piena efficacia giuridica e ne ha fatto la chiave per interpretare i trattati e ricavarne precisi principi normativi virgola che vincolano sia l’Unione che gli Stati membri

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12
Q

Tra i valori, quale ha particolare risalto?

A

Tra i valori viene dato grande risalto a quello dello Stato di diritto da cui ha ricavato, in particolare, il principio dell’indipendenza dei giudici nazionali rispetto al potere politico: principio di legalità, la tutela dei diritti fondamentali, il pluralismo dell’informazione, la separazione dei poteri, e per l’appunto l’indipendenza dei giudici; questi sono i presidi che garantiscono il funzionamento e il mantenimento della democrazia

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13
Q

L’Unione, in qualità di organizzazione sovrannazionale, a che limiti va incontro nel rapporto con gli Stati membri?

A

Tre sono le principali conseguenze: in primo luogo l’unione deve rispettare l’identità nazionale degli Stati membri, insita nella loro struttura fondamentale, politica e costituzionale, compreso il sistema dell’autonomia locali e regionali; in secondo luogo, l’unione rispetta l’uguaglianza degli Stati membri davanti ai trattati; Infine, gli Stati svolgono un ruolo importante nella sua organizzazione.

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14
Q

Da quanti e quali organi è composto il quadro istituzionale dell’Unione?

A

Da 4 organi:
Il Consiglio europeo, Il Consiglio, La Comissione e il Parlamento europeo

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15
Q

Il Consiglio europeo da chi è composto e cosa fa

A

Il Consiglio europeo è composto dei Capi di Stato e di Governo degli Stati membri, nonchè del suo Presidente e del Presidente della Commissione.
Dà all’Unione gli impulsi necessari al suo sviluppo e ne definisce le priorità politiche generali, non ha funzioni legislative, si limita a definire gli orientamenti strategici della programmazione legislativa e anche la pianificazione operativa nello spazio di libertà, di sicurezza e giustizia. Inoltre identifica gli interessi e gli obiettivi dell’Unione in relazione alla sua azione esterna, questo è l’unico campo in cui è responsabile anche dell’attuazione.
Infine svolge un ruolo di “arbitro politico”, quando il Consiglio può adottare delle decisioni a maggioranza qualificata e uno dei suoi memrbi si oppone per ragioni politiche importanti o perchè la misura riguarda aspetti fondamentali del sistema nazionale di sicurezza sociale o la giustizia penale; il suddetto membro può chiedere che la misura in esame sia riportata al Consiglio europeo per trovare il consenso su tale misura.
Esso decide seguendo il metodo del consenso, che deve essere ricercato su ogni decisione, a meno che iTrattati stabiliscano diversamente, infatti in alcuni casi è espressamente previsto che si debba decidere all’unanimità o viceversa a maggioranza qualificata.

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16
Q

La Commissione da chi è composta e cosa fa

A

La Commissione è formata dal suo Presidente, da alcuni Commissari e dall’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che anche Vice-presidente della Commissione. La Commissione è l’istituzione che promuove l’interesse generale dell’Unione e prende adeguate iniziative a tal fine.
Ha un ruolo centrale nel processo decisionale europeo, ha infatti il monopolio dell’iniziativa legislativa; predispone il progetto di bilancio dell’Unione, coordina le politiche degli Stati membri, ha rilevanti poteri in campo finanziario, promuovendo e garantendo la disciplina di bilancio degli Stati membri.
Infine in certi specifici campi, opera come una specie di autorità amministrativa indipendente, applicando in maniera imparziale il diritto dell’unione e irrogando sanzioni ai soggetti che lo violano.

17
Q

Cosa si intende per “Guardiano dei trattati”?

A

La Commissione, è il guardiano dei trattati, in quanto vigila sul rispetto delle disposizioni del trattato e delle misure adottate dalle istituzioni in loro attuazione da parte delle altre istituzioni e organismi dell’unione e da parte degli Stati membri. Qualora verifichi che altre istituzioni o organismi dell’Unione abbiano violato il diritto europeo, può agire davanti alla Corte di giustizia esercitando un’azione di annullamento nei confronti dell’atto ovvero per far valere la loro inadempienza dell’obbligo di agire. Se la Commissione reputa che uno Stato membro abbia violato uno degli obblighi che su di lui incombono in virtù dei Trattati, emette a riguardo un parere motivato, dopo aver messo lo Stato nelle condizioni di presentare le sue osservazioni al riguardo. Qualora lo Stato non si uniforma a detto parere, la Commissione può adire la Corte di giustizia dell’Unione Europea. Se la Corte di giustizia accerta la violazione del diritto europeo, lo Stato membro è obbligato ad adottare le misure opportune per porvi rimedio; Se lo stato non adotta a tali misure la Commissione può iniziare un’azione giurisdizionale davanti alla Corte di giustizia affinché lo stato sia condannato al pagamento di una penale.

18
Q

Il Parlamento europeo, da chi è composto, come funziona e che funzioni ricopre

A

Il Parlamento europeo rappresenta i cittadini europei ed eletto a suffragio universale e diretto. L’elezione avviene sulla base di alcuni principi comuni, ma utilizzando sistemi elettorali diversi nei vari Stati membri. I deputati europei godono delle tipiche prerogative dei parlamentari: insindacabilità, che copre le opinioni e i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni; inviolabilità e in procedibilità.
Il Parlamento europeo è organizzato e funziona secondo le regole del suo regolamento interno, i deputati europei si ripartiscono in gruppi parlamentari, i gruppi raccolgono deputati del medesimo orientamento politico, è infatti necessario che ci sia un’affinità politica tra i componenti di ciascun gruppo; per costituire un gruppo occorre un certo numero di deputati che siano stati eletti in più Stati membri. I gruppi sono essenziali al funzionamento del Parlamento europeo in quanto designano e revocano i componenti delle Commissioni parlamentari.
I lavori del Parlamento europeo si svolgono essenzialmente tramite le Commissioni parlamentari, a ciascuna di esse è attribuita alla competenza su determinate materie, mentre alcune hanno competenze trasversali. La più importante funzione del Parlamento europeo e quella legislativa, esso inoltre è titolare di una funzione di controllo politico.

19
Q

Che ruolo politico svolge il Parlamento europeo?

A

Il Parlamento europeo esercita un’influenza politica sul Consiglio europeo e il Consiglio dell’Unione. Le riunioni del primo si aprono con una relazione del Presidente del Parlamento europeo, mentre il secondo è influenzato dalla possibilità che il Parlamento adotti risoluzioni su materia all’ordine del giorno del consiglio ovvero eserciti la sua attività di controllo politico.
Il Parlamento europeo può votare una mozione di censura contro la Commissione in quanto quest’ultima è responsabile collettivamente dinanzi ad esso. Per essere approvata la mozione ha bisogno di una maggioranza che sia pari la maggioranza dei componenti e ad almeno i due terzi dei voti espressi. In tal caso i Commissari devono dimettersi collettivamente dalle loro funzioni.

20
Q

Come si forma la Commissione?

A

Il candidato alla carica di Presidente della Commissione è proposto, a maggioranza qualificata, dal Consiglio europeo ma poi deve essere eletto, previo dibattito parlamentare sui suoi orientamenti politici, dal Parlamento a maggioranza dei membri che lo compongono. Successivamente il Consiglio, a maggioranza qualificata e di comune accordo con il presidente neoeletto, tenendo conto delle proposte provenienti dagli Stati membri, adotta la lista delle persone proposte dalla nomina di Commissario. C’è poi un voto parlamentare di approvazione della commissione nella sua totalità. Questo voto è preceduto dall’audizione di ciascuno delle persone e proposte come Commissari nelle Commissioni permanenti competenti nelle materie per le quali è designato. Dopo l’approvazione parlamentare c’è la nomina da parte del Consiglio europeo, che delibera a maggioranza qualificata

21
Q

Come funziona il procedimento legislativo dell’UE?

A

Con l’Atto unico europeo (1987) si è introdotto una procedura di cooperazione con il Parlamento europeo; e con il Trattato di Maastricht è stata introdotta una procedura di codecisione, in base alla quale il consiglio dell’unione e il Parlamento europeo diventano co-legislatori praticamente in condizioni di parità. In questa procedura, il Consiglio dell’Unione è divenuto paragonabile, sul piano funzionale, ad una seconda Camera in cui sono rappresentati gli interessi degli Stati, mentre il Parlamento assumeva il ruolo della Camera politica.
Con il trattato di Lisbona 2009 la procedura di codecisione è diventata la procedura legislativa ordinaria. L’iniziativa legislativa spetta in via esclusiva alla Commissione europea, ma può essere sollecitata anche da un milione di cittadini europei residenti in almeno 7 Stati dell’Unione. La fase di esecuzione delle leggi europee spetta, di regola, agli Stati membri. Infatti, sono questi che adottano tutte le misure di diritto interno necessarie per l’attuazione degli atti giuridici vincolanti dell’Unione.

22
Q

Corte di giustizia dell’Unione europea, cosa c’è da sapere (altro organo UE)

A

La Corte di giustizia dell’unione europea è l’organo giurisdizionale comunitario, chiamato ad assicurare il rispetto del diritto nell’interpretazione ed applicazione del trattato.
È composta da tanti giudici quanti sono gli Stati membri ed è il compito di giudicare sulle violazioni del diritto comunitario, commesse dagli Stati membri o dalle istituzioni europee, sulla legittimità degli atti normativi comunitari, ed interpretare il diritto comunitario in via pregiudiziale.

23
Q

Corte dei Conti, cosa c’è da sapere? (alro organo UE)

A

La Corte dei conti è l’organo di controllo contabile della Comunità, chiamata ad esaminare le entrate e le spese della stessa e degli organi da essa creati.

24
Q

Comitato economico e sociale, cosa c’è da sapere? (altro organo UE)

A

Il Comitato economico e sociale è un organo consultivo del Consiglio, della Commissione e del Parlamento europeo.
È composto da rappresentanti delle diverse categorie economiche e sociali ed esprime i suoi pareri obbligatoriamente, nei casi previsti dal Trattato, o su richiesta delle istituzioni comunitarie, o di propria iniziativa.

25
Comitato delle Regioni, cosa c'è da sapere? (altro organo UE)
il Comitato delle Regioni è anch'esso un organo consultivo delle istituzioni europee. E composto dai rappresentanti delle collettività regionali e locali, delle quali esprime le istanze a livello comunitario. È consultato obbligatoriamente dalle istituzioni comunitarie, nei casi previsti dal Trattato, o sul loro richiesta; può anche esprimersi di propria iniziativa
26
Quali principi sono ribaditi nei due Trattati?
Nel TUE: L'Unione instaura un mercato interno e si adopera per lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia sociale di mercato fortemente competitiva. Nel TFUE: La politica economica dell'Unione è fondata sullo stretto coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri, sul mercato interno e sulla definizione di obiettivi comuni, condotta conformemente al principio di un'economia di mercato aperta e libera concorrenza.
27
Attraverso quali strumenti si è giunti alla nascita di un mercato unico europeo?
Attraverso tre strumenti: da libertà di circolazione delle merci, dei lavoratori, dei servizi e dei capitali; Il divieto degli aiuti finanziari; La disciplina della concorrenza. Il diritto comunitario non si limita a garantire un mercato unico basato sul principio della libertà di concorrenza, ma posto le premesse giuridiche per la drastica riduzione, dei Monopoli pubblici o legati ai diritti di esclusiva.
28
Quando e come è stato completato il mercato unico?
Il mercato unico è stato completato a partire dal trattato di Maastricht 1993, dalla creazione di una moneta unica (l’Euro), nonché dalla definizione e della conduzione di una politica monetaria e di una politica del cambio uniche, gestire direttamente da istituzioni comunitarie: il Sistema europeo di banche centrali (SEBC), indipendente sia dalle istituzioni nazionali che da quelle europee.
29
Quali sono le finalità principali dell'UE sul piano monetario ed economico
Tra le finalità principali dell’UE vi è quello di mantenere la stabilità dei prezzi, in particolare il TFUE ribadisce che l'obiettivo principale della politica monetaria e della politica del cambio è quello della stabilità dei prezzi e, di sostenere le politiche generali dell'Unione conformemente al principio di un'economia di mercato aperta e libera concorrenza. Per questo motivo queste politiche devono avere un obiettivo prioritario: la stabilità dei prezzi; solo dopo aver assicurato questo obiettivo può servire a sostenere le altre politiche della comunità ma anche qui conformandosi al principio della libertà di concorrenza.
30
Che decisioni sono state prese circa l'inflazione?
L'instaurazione di una moneta unica impone un certo grado di convergenza tra le economie degli Stati partecipanti all'Unione, ciò è richiesto in quanto in un mercato unico e aperto l'inflazione può essere esportata dai paesi con economie più deboli e i paesi con economie più solide punto da qui deriva la necessità che gli Stati che aderiscono all'Unione abbiano condizioni finanziarie interne tali da ridurre i pericoli di inflazione descritti nei parametri di Maastricht.
31
SEBC, tutto ciò da sapere
il sistema europeo di banche centrali è un organismo di tipo federale composto dalle banche centrali nazionali e, in posizione sovraordinata, dalla banca centrale europea Bce. Oltre a definire e attuare la politica monetaria dell'unione il SEBEC, svolge le operazioni in cambi, gestisce le riserve ufficiali in valuta degli Stati membri, promuove il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento, gestisce tutte le informazioni statistiche.
32
Che si intende per azzardo morale e come si è voluto evitare
Affinché non si producano spinte inflazionistiche il TFUE vieta alla BCE di aiutare finanziariamente gli Stati e le altre istituzioni pubbliche, volendo così evitare l'azzardo morale, ovvero quando uno Stato adotta una politica fiscale lassista, con incremento del deficit e del debito, sapendo che alla fine non potrà subire le conseguenze estreme di tali scelte, cioè l'insolvenza e quindi l'impossibilità di rimborsare il debito.
33
Cosa è l'OMT
L'OMT (Outright Monetary Transactions) è un piano di acquisti illimitati dei titoli di Stato sul mercato secondario lanciato dalla BCE per affrontare le previsioni negative sulla sopravvivenza dell'euro nella condizione inedita del 2019
34
Che politiche sanitarie sono state adottate per contrastare la pandemia da Covid che ha determinato una crisi economica e blocco delle attività economiche?
Ricorrendo a diversi strumenti: -la Commissione europea ha in primis disposto l’applicazione della clausola (General Escape Clause) del Patto di Stabilità e Crescita, che consente di sospendere il Patto e i vincoli alle politiche fiscali degli Stati; in modo da consentire il finanziamento delle imprese, sono state temporaneamente sospese anche le regole sugli aiuti di Stato, sostituite con una disciplina transitoria. Tutto ciò al fine di assicurare agli Stati membri il necessario spazio di manovra di bilancio per contrastare le conseguenze sanitarie ed economiche dovute alla pandemia; - l’aumento vertiginoso della spesa pubblica, finanziata con il debito,, ha potuto contare sul ruolo attivo della BCE che ha proseguito con le sue politiche non convenzionali acquistando il debito emesso dagli Stati e perciò fornendo loro le risorse necessarie e evitando un’impennata dei tassi di interesse. In particolare ha lanciato il programma PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme), ovvero un programma di acquisto di titoli pubblici e privati. L’incremento notevole del debito non si è accompagnato ad un rialzo significativo dei tassi di interesse e né ci sono stati timori sulla solvibilità degli Stati, grazie ai massicci acquisti di titoli di Stato da parte dell’Eurosistema; -è stato introdotto uno schema europeo di assicurazione contro la disoccupazione, denominato SURE (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency) che consiste nell’erogazione di prestiti, finanziati dall’UE grazie all’emissione di un proprio debito pubblico.
35
Next generation Ue, di che si tratta?
La Next Generation EU (NGEU) è la principale risposta dell’UE alla gravissima crisi economica provocata dal covid, esso mette a disposizione degli Stati membri un ingente quantitativo di risorse finanziarie sotto forma di trasferimenti finanziari e di prestiti a tassi estremamente convenienti. Per raccogliere le risorse finanziarie necessarie l’UE emette propri titoli di debito pubblico, cioè si finanzia sui mercati finanziari internazionali a condizione molto vantaggiose ( in quanto debitore certamente solvibile) e poi trasferisce queste risorse agli Stati .
36
Next Generation UE, che condizioni per accedervi?
La condizione per accedere a queste risorse è che ciascuno Stato predisponga un proprio Piano per la ripresa e la resilienza (PNRR) che indica gli investimenti e le riforme da attuare secondo uno specifico cronoprogramma. Questo programma è sottoposto ad una forma di condizionalità, finalizzato a realizzare la ripresa e a rendere l’economia dello Stato membro resiliente e realizzare obiettivi occupazionali e sociali
37
Come l'UE rimborserà i creditori del programma NGEU?
L’UE rimborserà i creditori attraverso questi strumenti: -dazi doganali -una percentuale dell’IVA riscossa negli Stati membri -i contributi versati da ciascuno Stato membro, sulla base di un tasso uniforme proporzionale al reddito nazionale
38
Con l'adozione di NGEU a quali modiche del quadro andiamo incontro?
Visto che l’UE non aveva una sua propria capacità fiscale, ovvero il potere di decidere delle proprie entrate, si è limitata ad adottare una disciplina di bilancio che ha circoscritto l’autonomia finanziaria degli Stati con l’obiettivo di assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche; con l’adozione di NGEU il quadro ha subito profonde modifiche: -la dimensione del bilancio europeo + stata aumentata considerevolmente -l’aumento è stato finanziato grazie all’emissione di titoli di debito pubblico europeo - i debiti contratti sono debiti dell’Unione, ma la Commissione può chiedere contribuzioni addizionali agli Stati qualora gli attivi di bilancio dovessero risultare insufficienti -si introduce una forma di solidarietà finanziaria tra gli Stati, si emette un debito europeo e per il rimborso di questo debito gli Stati potranno essere chiamati a versare dei contributi aggiuntivi indipendentemente da quante risorse essi hanno ricevuto dal bilancio europeo. In questo modo L’UE acquisterebbe una sua propria capacità fiscale, alimentata da tasse priprie e da titoli di debito europeo, con cui finanziare alcune spese in vista della determinazione di specifici obiettivi politici transnazionali. Questa capacità fiscale permetterebbe inoltre di destinare in modo selettivo alcune risorse ai Paesi che devono affrontare specifici problemi (shock asimmetrici) e di finanziarie determinate competenze dirette alla produzione e alla tutela di beni pubblici europei