Cardioresp Flashcards

(66 cards)

1
Q

Obiettivi del monitoraggio cardioresp:

A
  • generare dati fisiologici che servono a guidare gli interventi
  • identificare la necessità di cambiare strategie di trattamento
  • prevenire le complicanze
  • permettere di riconoscere i problemi precocemente
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

Elettrocardiogramma: cos’è

A
  • registra l’attività elettrica del cuore
  • consente di valutare il funzionamento del pace-maker, sofferenze coronariche, anomalie dell’atrio o del ventricolo cardiaco
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

Onde e intervalli ECG:

A
  • onda P: depolarizzazione degli atri
  • complesso QRS: deporalizzazione dei ventricoli + riporalizzazione degli atri
  • onda T: ripolarizzazione dei ventricoli
  • intervallo PQ: conduzione atrio-ventricolare
  • segmento ST: tutte le cellule ventricolari sono deporalizzate
  • intervallo QT: durata dell’insieme ventricolare
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

Tachicardia ventricolare:

A
  • FC > 100 bpm
  • sequenza di tre o più extrasistolie
  • polso assente: defibrillazione
  • se pz cosciente: fare cardioversione
  • gittata cardiaca a 0
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

Asistolia:

A
  • assenza della sistola cardiaca
  • mancanza di attività elettrica cardiaca che determina la contrazione ventricolare
  • blocco della circolazione sanguigna
  • massaggio cardiaco + adrenalina
  • NO DEFIBRILLATORE
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

Ritmo sinusale:

A
  • attività elettrica regolare del cuore che ha origine nel nodo seno-atriale
  • presenza di onda P davanti ogni complesso QRS e presenza di QRS dopo ogni onda P
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

Fibrillazione atriale:

A
  • se pz normocardico è ok
  • attivazione di focolai atriali multipli
  • attività elettrica disorganizzata e contrazioni non coordinate
  • non ci sono onde P
    -solo occasionalmente l’impulso viene generato dal nodo atrio-ventricolare
  • aumento del rischio di TVP
  • precarico diminuisce
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

Fibrillazione atriale: terapia

A
  • cardioversione elettrica o farmacologica
  • somministrazione di amiodarone
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

Caratteristiche delle cellule nodali e di Purkinje:

A
  • automatismo: capacità di generare l’impulso elettrico
  • eccitabilità: capacità di rispondere all’impulso elettrico
  • conduttività: capacità di trasmettere l’impulso elettrico da una cellula e l’altra
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

SCA: fattori di rischio

A

Non modificabili:
- sesso
- età
- famigliarità

Modificabili:
- fumo
- stress
- obesità
- diabete
- sedentarietà
- ITA
- dislipidemia

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

IMA anteriore:

A
  • V2
  • V3
  • V4
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

IMA anterosettale:

A
  • V1
  • V2
  • V3
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

IMA anterolaterale:

A
  • V4
  • V5
  • V6
  • DI
  • AVL
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

IMA inferiore:

A
  • DII
  • DIII
  • AVF
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

IMA posteriore:

A
  • V1
  • V2
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

Criteri ematici:

A
  • aumento CK-MB e troponina
  • le CK-MB cominciano ad aumentare 4-6 ore dopo l’evento acuto, picco dopo circa 24 ore e ritornano nella norma dopo 24 ore
  • la troponina si eleva dopo 6-8 ore dopo l’inizio dei sintomi e rimangono nel sangue per 7-14 gg
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
17
Q

Ossigenoterapia: effetti collaterali

A
  • retinopatia nei neonati
  • vasocostrizione cerebrale e coronariche
  • ipercapnia
  • danno del surfattante
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
18
Q

Ventilazione non invasiva:

A
  • riduce il lavoro respiratorio
  • riduce il rischio di infezioni nosocomiali
  • aumenta gli scambi gassosi
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
19
Q

Indicazioni CPAP:

A
  • insufficienza respiratoria acuta o cronica
  • edema polmonare
  • scompenso cardiaco
  • BPCO
  • apnee notturne
  • alterazioni neurologiche
  • svezzamento dalla ventilazione meccanica
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
20
Q

Funzioni CPAP:

A
  • impedisce il collasso alveolari
  • prevenire la ventilazione meccanica
  • aumentare la capacità residua
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
21
Q

Controindicazioni CPAP:

A
  • rischio elevato di aspirazione
  • sospetto pneumotorace
  • encefalopatia severa con Glasgow > 9
  • gravi traumi facciali
  • pz con aritmie o instabilità emodinamica
  • ostruzione delle vie respiratorie
  • gravi insufficienze respiratorie di tipo II e III
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
22
Q

Possibili effetti collaterali della CPAP:

A
  • aumento delle pressioni intracraniche
  • pneumotorace non drenato
  • ipercapnia se stanchezza
  • rischio di broncoapirazione se stomaco pieno
  • diminuzione della gittata cardiaca
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
23
Q

Cure e sorveglianze all’arrivo del paziente SCA:

A
  • monitoraggio dei parametri vitali
  • valutare la perfusione periferica
  • valutare la presenza di edemi periferici
  • verificare la meccanica respiratoria
  • ossigenoterapia per Sa02 > 94%
  • accertarsi delle presenza e della pervietà di 2 cateteri venosi periferici
  • iniziare infusione NaCl 0,9% 500 ml/24 ore
  • eseguire ECG e confrontarlo con i precedenti, monitorare tratto ST e avvisare medico in caso di cambiamenti
  • verificare gli esami ematochimici se già prelevati o da completare
  • ripetere ogni 6 ore ECG + esami ematici
  • pz a digiuno per evitare un sovraccarico cardiaco
  • mobilizzazione solo a letto
  • monitoraggio del dolore attraverso scala VAS
  • somministrazione dell’analgesia su prescrizione medica
  • sorvegliare efficacia della terapia e possibili effetti secondari
  • informare il pz sull’importante di riferirci immediatamente qualsiasi cambiamento nell’intensità del dolore
  • somministrazione della terapia prescritta (anticoagulanti, nitrati, antiaggreganti)
  • diminuire gli stimoli ansiogeni e di stress
  • diminuire l’ansia e la paura del pz e dei suoi famigliari
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
24
Q

In caso di coronarografia:

A
  • informare il pz sulla procedura
  • far firmare il consenso informato al pz
  • pz deve essere a digiuno
  • verificare ev. allergie ai mezzi di contrasto
  • tricotomia se presenza di peli
  • rimuovere ev. protesi dentarie
  • assicurarsi che i farmaci in infusione sono sufficienti per tutta la durata dell’esame
  • invitare il pz a urinare prima del trasferimento in sala
  • verificare la presenza della documentazione necessaria per l’esame
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
25
Cura al paziente con SCA a medio termine:
- orientare il paziente verso una riabilitazione - educare il paziente riguardo all’igiene di vita ed alla diminuzione dei fattori di rischio - sensibilizzare il pz su l’importanza dell’assunzione della terapia farmacologica - ev. contattare dietista in caso di problemi alimentari come diabete, obesità,... - consegnare il libretto informativo della società svizzera di cardiologia sulla riabilitazione cardiovascolare e sui fattori di rischio
26
FiO2: cos’è
Frazione inspirata di ossigeno Aria ambiente 21%
27
Cannula nasale (occhialini):
- tubo flessibile che termina con due cannucce per le varici in cui viene erogato O2 - pz deve respirare con naso - pz può mangiare, parlare e bere - sono confortevoli
28
Sondino nasale:
- morbido e flessibile - ben tollerato dai pz con deficit cognitivi che respirano con la bocca - inserito in faringe - ossigena direttamente le vie respiratorie inferiori - bypassa naso e bocca - viene fissato alla narice
29
Maschera:
- RISCHIO DI IPERCAPNIA - maschera non ha buchi, quindi la CO2 si accumula - viene utilizzata sopra i 6 L/min
30
Maschera reservoir:
- maschera utilizzata in caso di emergenza - alla maschera è attaccato un serbatoio che si riempie con l’alto flusso di O2 - può avere una FiO2 fino al 90% - utilizzata sopra i 10 L/min
31
Sistema Venturi:
- sistema migliore se si vuole una FiO2 controllata - si cambia la valvola colorata per cambiare la quantità erogata di O2 - non è indicata nelle emergenze perché ha una possibilità di FiO2 tra il 24-60% - utilizzata dai 2-15 L/min
32
CPAP:
- continua pressione positiva durante il ciclo respiratorio - pressione positiva all’inspirio
33
Sorveglianza al pz con CPAP:
- pz deve essere seduto - tolleranza fisica e psicologica - aprire a caduta il sondino naso gastrico - stato di coscienza - igiene della bocca - monitoraggio respiratorio: valutare la meccanica - monitoraggio emodinamico: PA diminuita a casa della diminuzione della gittata cardiaca e quindi anche del precarico - secrezioni polmonari: pz deve espettorare prima di fare la CPAP, altrimenti il muso si deposita sul fondo dei polmoni - buon funzionamento del sistema: ostruzione di cavi, batteria carica
34
Precarico: cos’è
- è la distensione massima delle fibre muscolari ventricolari cardiache alla fine della diastole; è il raggiungimento del limite del muscolo - se aumenta il volume di sangue aumenta anche il precarico - se emorragia, farmaci vasodilatatori, diuresi, vomito, diarrea, diaforesi avremo una diminuzione del precarico
35
Postcarico: cos’è
- è la resistenza a espellere il sangue dal ventricolo - in caso di vasodilatazione il postcarico diminuisce aumentato però il volume di eiezione - in caso di vasocostrizione il postcarico aumenta però diminuisce il volume di eiezione - sono tutte le resistenze periferiche dopo il cuore
36
Intubazione endotracheale: svantaggi e complicanze
- i tubi deprimono il riflesso della tosse in quanto viene ostacolata la chiusura della glottide - le secrezioni si addensano perché viene a mancare l’azione riscaldante e umidificante delle vie respiratorie superiori: rischio di polmonite dopo estubazione - riflesso della deglutizione é depresso per prolungato disuso e trauma meccanico - possibile ulcerazione e restringimento del lume della laringe o trachea - > 2 settimane
37
Tracheostomia: scopi
- garantire apertura delle vie aeree - favorire lo scambio gassoso diminuendo lo spazio morto - protegge le vie aeree da aspirazione - aspirare in modo più efficace le secrezioni bronchiali
38
Tracheostomia: indicazioni
- ostruzione delle vie aeree superiori - necessità dei tempi di ventilazione prolungata nelle forme di insufficienza respiratoria acuta - necessità di assicurare una valida toilette tracheo-bronchiale in pz con diminuita capacità di eliminare le secrezioni - trasferimento in cure intense dopo svezzamento della ventilazione - esigenza di mantenere a domicilio la ventilazione meccanica - stato dopo operazioni ORL
39
Tracheostomia: complicazioni
Intraoperatorie: - sanguinamenti - danno alla trachea e alla laringe - ipossiemia - aritmie - arresto cardiaco Precoci: - ostruzione della cannula - infezione della cute - disfagia - decannulazione Tardive: - stenosi tracheale - infezione - fistola tracheo-esofagea - fistola tracheo-cutanea - decannulazione - tracheomalacia: collasso della trachea all’inspirio
40
Tracheostomia: interventi infermieristici
- evitare dislocamento della cannula - evitare l’insorgenza dei decubiti - evitare infezioni - evitare ostruzione della cannula - mantenere pulizia dei vari componenti - la cannula non deve essere ritirata nei primi 2-3 giorni
41
Tracheostomia: sorveglianza respiratoria
- frequenza respiratoria - tipo di respirazione - sudore - colorazione cute - dispnea - saturazione - corretta umidificazione - valutazione dei parametri ventilatori
42
Aspirazione vie aeree: scopo
- mantenere pervie le vie respiratorie - promuovere e migliorare lo scambio di gas - prevenire effetti collaterali della ritenzione di secrezioni - prelevare un campione da laboratorio per esame diagnostico
43
Drenaggio toracico: indicazioni
- pneumotorace - empiema - emotorace - chilotorace - versamento pleurico
44
Drenaggio toracico: interventi infermieristici
- valutare il dolore - parametri vitali e monitoraggio - pervietà del sistema - quantità e qualità del materiale - fluttuazioni: possibile emorragia - valutazione del punto di inserzione (segni di infezione, infiammazione) - benessere dell’utente - segnare sempre la quantità del materiale a inizio e fine turno lavoro
45
Bilancio idro-elettrolitico: cos’è
- è la situazione fisiologica in cui acqua ed elettroliti si mantengono in proporzione costante grazie all’omeostasi - regolare l’eliminazione degli eccessi e reintegrazione delle perdite
46
Disidratazione: sintomi
- presenza di sete intensa - cute secca o poco elastica - labbra screpolate - oliguria - urine scarse e molto concentrate - rapida perdita di peso
47
3 soluzioni parenterali endovenose-
- soluzioni ipotoniche - soluzioni isotoniche - soluzioni ipertoniche
48
Pompe infusioni: funzioni
- facilita infusione - somministrazione più accurata di liquidi e farmaci - le pompe includono allarme in caso di presenza di aria - richiedono in controllo frequente - è importante conoscere l’apparecchio
49
Scelta della vena:
- utilizzare prima i siti più distali - evitare le vene delle gambe perché aumenta il rischio di TVP - evitare braccio con shunt e fistola - evitare braccio con flebite o precedente infiltrazione - evitare il braccio del lato di mastectomia perché flusso linfatico è alterato - evitare in presenza di edema, infezioni, trombosi o lesioni cutanee
50
Siti di punizione:
- vena cefalica - vena cubitale - vena basilica - vene dorsali metacarpali
51
Prima della posa:
- accertamento infermieristico - prescrizione medica della terapia ed ev. tipologia di soluzione è velocità del flusso - ev. allergie del pz - livello di comprensione e collaborazione del pz - preparazione di tutto il materiale necessario - igiene della mano - garantire privacy al paziente - spiegare al pz procedura in base alla sua health literacy
52
Catetere venoso periferico: svantaggi e complicanze
- utilizzo per brevi periodi - frequenti infiltrazioni e flebiti - non puo essere usato per prelievi di sangue - non può essere utilizzato per infondere soluzione iperosmolari
53
Funzione dei liquidi corporei:
- mantenere impostasi attraverso bilancio idro-elettrolitico - regolare la temperatura corporea - trasporto di sostanze nutritive e gas - trasporto degli scarti metabolici verso gli organi eliminatori - mantenere forma ed idratazione delle cellule - intervenire nel metabolismo cellulare
54
Terapia infusionale: indicazioni
- rapido effetto terapeutico - farmaci che non possono essere assorbiti a livello gastrointestinale - farmaci che non possono essere somministrati per bocca a causa di vomito - farmaci irritanti se somministrati per via sottocutanea o intramuscolare - farmaci che richiedono una somministrazione controllata - pz incosciente o non collaborante
55
Terapia infusionale: obiettivi
- ripristinare e mantenere il bilancio dei liquidi ed elettroliti - somministrazione di farmaci - somministrazione di nutrienti - somministrazione di sangue ed emoderivati
56
Terapia infusionale: rischi
- emorragia - infiltrazione e/o travaso sottocutaneo - infezioni - sovradosaggio - allergie - sovraccarico di liquidi - incompatibilità tra farmaci e soluzioni
57
Tipi di soluzioni:
- soluzioni cristalloidi: che sono le soluzioni ipo, iso e ipertoniche - soluzioni colloidi: liquidi che contengono proteine (emoderivati)
58
Soluzioni isotoniche:
- ripristinano le volemia - omeostasi uguale a quella del plasma - NON richiama altri liquidi - indicazioni: ipotensione, ipovolemia, diluzioni con altri farmaci
59
Soluzioni ipertoniche:
- osmolarità più elevata rispetto a quella del plasma - devono essere somministrate dal CVC e non da CVP - richiamano i liquidi da altri compartimenti - indicazioni: utilizzate del post-o per ridurre edema polmonare e cerebrale
60
Soluzioni ipotoniche:
- osmolarità inferiore a quella del plasma - liquido penetra velocemente nella cellula e nello spazio interstiziale - usate raramente - indicazioni: ipernatriemia e DM insipido - possono causare bruciore e flebiti le soluzioni ipo e ipertoniche - NON SOMMINISTRAZIONE IN VIA PERIFERICA
61
3 fattori di rischio per sovraccarico di liquidi:
- insufficienza renale - insufficienza cardiaca congestizia - cirrosi epatica
62
Interventi infermieristici per pz con sovraccarico di liquidi:
- dieta iposodica - somministrazione di diuretici dell’ansa su prescrizione medica - misurazione delle entrate e delle uscite a intervalli regolare - peso ponderale del pz - valutazione di suoni respiratori a intervalli regolari - controllare il grado di edema a piedi e caviglie attraverso la misurazione della circonferenza periferica - valutare la presenza di edema con fovea
63
Sodio:
- Na+ - principale CATIONE extra cellulare - importante nella regolazione dei liquidi
64
Iponatriemia:
- inferiore 135 mmol/L - cause: vomito, diarree importanti nefropatie, disidratazione - terapia: corrosione del deficit di sodio , diuretici restrizione idrica
65
Ipernatriemia:
- sodio superiore a 145 mmol/L - cause: perdita di fluidi corporei, somministrazione importante di sodio - sintomi neurologici
66
Potassio:
- catione intracellulare - 4-5 mmol/L range - importanti negli impulsi nervosi cardiaci e neurologici