Interno della terra Flashcards
(22 cards)
processi petrogenetici: sedimentario
si verifica in superficie, azione di fiumi, ghaicciai, evaporazione
processi petrogenetici: magmatico e metamorfico
avvengono nella litosfera, la loro origine viene dedotta attraverso analisi chimico fisiche.
controllati da: temperatura, pressione e composizione chimica
ciclo delle rocce
c’è un riciclo delle rocce da quando è nata la terra, le rocce più antiche sono di difficile conservazione perchè vengono rimaneggiate continuamente.
le rocce metamorfiche tornano in superficie, vengono erose e si trasformano in sedimenti che formano rocce sedimentarie.
metodi diretti
rappresentativi di rocce che troviamo a profondità non maggiori di 10 km nella crosta, si possono fare dei dragaggi.
- xenoliti: eventi vulcanici esplosivi (vulcani kimberlitici) portano in superficie delle rocce che facevano parte del mantello terrestre.
- rocce dragate da fondo oceanico
- ofioliti: sono rocce che per processi tettonici di orogenesi vengono portate in superficie, vengono studiate porzioni di litosferica ocenica fossile.
metodi indiretti:
geochimica - meteroriti: studio della loro geochimica e provenienza.
geofisica - propagazione onde sismiche: studiare come si propagano le onde sismiche permette di identificare come è differenziato l’interno della Terra.
Discontinuità di Mohorovic
tra crosta e mantello superiore, si ha un brusco aumento della velocità delle onde sismiche, si ha una marcata variazione della composizione chimica.
Zona a bassa velocità
brusca diminuzione delle onde sismiche (soprattutto le S), compresa tra gli 80 e i 320 Km.
Zona di transizione
tra mantello superiore e inferiore, aumento rapido della velocità, compresa tra i 400 e i 670 km.
Discontinuità di Gutemberg
tra mantello e nucleo, improvvisa dimunuzione della velocità delle onde P, a circa 2900 km.
metodi sperimentali e pressione all’interno della terra
permettono di ricreare in laboratorio le condizioni interne della terra come pressione, temperatura e composizione chimica.
pressione: fino al mantello aumenta in maniera lineare, di circa 30 MPa/km nella crosta e 35Mpa/km nel mantello perchè è più denso, nel nucleo raggiunge 360GpA perchè le leghe del nucleo sono molto dense.
crosta terrestre
1% in vol. del pianeta. Si divide in:
- continentale, (nelle terre emerse) più spessa (fino a 80 km sotto le montagne), costituita da rocce a composizione estremamente variabile. divisa in crosta superiore e inferiore, la superiore è più ricca in silice mentre la inferiore è più ricca in magnesio.
- oceanica, più sottile ed essenzialmente basaltica, stratograficamente è uniforme ed è caratterizzata da una sequenza di rocce specifiche che parte dai sedimenti, poi basalti a cuscino, gabbri, rocce ultramafiche (mantello). Più giovane della crosta continentale perchè ogni 180 milioni di anni la crosta viene riciclata nei margini convergenti (subduzioni).
mantello terrestre
83% in vol. del pianeta. composto principalmente da peridotiti. a 670 km è presente una disconinuità sismica che divide il mantello superiore da quello inferiore.
i metodi diretti che ci portano le rocce dal mantello sono i camini kimberlitici e i meteoriti.
nucleo terrestre
a circa 2900 km. No silicati, i componenti principali sono ferro, nichel, vanadio e cobalto. Nucleo esterno liquido e nucleo interno solido.
litosfera
strato più esterno della Terra, ha comportamento rigido e deforma in modo elastico. Costituita da crosta e porzione immediatamente sottostante del mantello, il calore si conduce per conduzione.
astenosfera
sotto la litosfera, arriva fino a crica 700 km. ha comportamento più plastico e la propagazione del calore avviene per convezione.
gradiente geotermico
sorgenti di calore:
- calore primordiale di accrezione
- calore rilasciato dal decadimento radioattivo di nuclidi instabili
trasferimento di calore:
- irraggiamento
- conduzione
- convezione
- avvezione
il gradiente geotermico è la variazione della temperatura con la profondità
flusso di calore
onde sismiche
- onde P: sono le più veloci quindi le prime che arrivano. chiamate onde convessionali o longitudinali, fanno oscillare le particelle della roccia parallellamente rispetto alla loro direzione di propagazione. sia in solidi che liquidi.
- onde S: più lente, e non si propagano nel liquido, per questo vengono chiamate onde di taglio.
margini divergenti
dove si crea la crosta, zone calde, meno dense.
margini di subduzione
dove si elimina la crosta, zone fredde, più dense.
geoterma
andamento della temperatura rispetto alla profondità
zona verde intermedia = boudary layer
dove si ha il passaggio tra geoterma conduttiva e quella convettiva