Keynes, finanza congiunturale e programmazione economica

Question 1

Come si struttura una risposta completa sul pensiero di Keynes e la finanza congiunturale?

Answer 1

1. Critica al pensiero neoclassico
2. Tre principi chiave di Keynes
3. Ruolo dello Stato e finanza congiunturale
4. Effetto moltiplicatore
5. Teorema di Haavelmo
6. Politiche di stabilizzazione
7. Programmazione economica

Question 2

Quali sono i tre fondamenti teorici del pensiero keynesiano?

Answer 2

• Moneta come fondo di valore
• Ripudio della legge di Say
• Rigidità dei salari monetari verso il basso

Question 3

Qual è il ruolo della moneta per Keynes?

Answer 3

• La moneta è fondo di valore, non solo mezzo di scambio.
• In tempi di incertezza gli operatori preferiscono liquidità.
• La tesaurizzazione riduce la domanda aggregata.

Question 4

Cosa comporta il ripudio della legge di Say per Keynes?

Answer 4

• Il risparmio non è offerta di capitale ma reddito non consumato.
• Non c’è equilibrio automatico tra risparmio e investimento.
• Serve l’intervento dello Stato per colmare il gap.

Question 5

Come funziona l’effetto moltiplicatore keynesiano?

Answer 5

• Un aumento della domanda autonoma (es. spesa pubblica) genera un incremento più che proporzionale del reddito.
• Formula: Y = A / (1 - c) oppure con imposte: Y = A / (1 - c(1 - t))

Question 6

Cos’è il teorema di Haavelmo?

Answer 6

• Anche una spesa pubblica finanziata interamente da imposte (bilancio in pareggio) ha effetto espansivo.
• Il moltiplicatore è pari a 1.

Question 7

Qual è il compito dello Stato secondo Keynes?

Answer 7

• Intervenire per colmare i fallimenti del mercato.
• Stabilizzare il ciclo economico.
• Usare la politica di bilancio in modo attivo e costante.

Question 8

Cosa sono le politiche di stabilizzazione?

Answer 8

• Possono essere discrezionali o automatiche.
• Gli stabilizzatori automatici (es. imposte proporzionali, sussidi) attenuano le fluttuazioni senza decisioni ad hoc.

Question 9

Cosa si intende per programmazione economica?

Answer 9

• Coordinamento della spesa pubblica e previsione dell’attività economica.
• Finalità: stabilità, equità, migliore uso delle risorse.
• Necessita di volontà politica, competenza tecnica, apparato amministrativo adeguato.