Modulo II: Educatori e pedagogisti in età romantica Flashcards

1
Q

Presenta il romanticismo

A

TRA ’700 E ’800
CONTESTO
1789: Rivoluzione Francese
* 1792: abbattimento monarchia
* 1793: re condannato al patibolo; Grande Terrore
* 1804: ascesa napoleonica e proclamazione Impero
* XIX secolo ‘secolo lungo’ (parte con la rivoluzione francese, ma arriva alla prima guerra mondiale)
* 1750-1850: I Rivoluzione industriale (Gran Bretagna)

ROMANTICISMO
* Ragione illuminista sotto accusa (l’illuminismo non ha portato ciò che aveva auspicato, ma solo guerra e distruzione)
* Romanticismo esalta la ragione ‘storica’: attenta a particolarità, differenze, tradizioni, spirito, cultura dei popoli
* Se l’illuminismo vedeva il progresso come miglioramento graduale e costante dell’umanità, il romanticismo, aveva una visione della storia come sviluppo tortuoso e tormentato (rivalutazione medioevo, definita età dell’oscurantismo dagli illuministi)

ELEMENTI ROMANTICI
* Natura (elemento trasversale a tutti gli autori e correnti)
* Religione (nel senso di rapporto con l’Infinito e con l’Eterno)
* Panteismo (appartenenza all’uno-tutto)
* Sentimento patrio (anelito verso la libertà, lotta alle tirannie)
* Importanza filosofica della fantasia e dell’intuizione
* Sentimenti forti e passioni;
* Esaltazione del genio artistico
* Neoclassicismo (rinnovare la grecità)

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2
Q

REVISIONE TEORIE PEDAGOGICHE secondo il romanticismo

A
  • Valorizzazione infanzia e fanciullezza, ponendo il fanciullo al centro, valorizzando l’educazione popolare
  • Si esalta l’educazione materna e familiare
  • Il fine della pedagogia romantica è la formazione spirituale e morale dell’uomo
  • Tendenza neo-umanistica, richiamo ad ideali classici, e tentativo di formare la persona nella sua integralità
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3
Q

J. HEINRICH PESTALOZZI: cenni biografici

A

(1746-1827) * Nasce a Zurigo (Svizzera), orfano di padre, cresce in ambiente familiare ‘femminile’, successivamente conosce la povertà delle campagne con lo zio medico.
* Si pone l’obbiettivo di migliorare condizioni classi popolari attraverso educazione e istruzione (educare a non accettare la povertà)

Pestalozzi è conosciuto come fondatore di istituti per fanciulli poveri e orfani
* 1769-1779: fonda l’Istituto di Neuhof (Cortenuova), fallito per molteplici ragioni. (Pestalozzi non ha abilità amministrative, accumula debiti)
* 1797: le truppe francesi occupano la Svizzera, scoppiano rivolte: molti orfani
* 1798: Pestalozzi apre una scuola per orfani a Stans, che successivamente verrà trasformato in un ospedale.
* 1800: castello di Burgdorf dove gli viene chiesto di aprire una scuola per figli famiglie borghesi
* 1805-1825: apre l’istituto di Yverdon (numerosi allievi e insegnanti, dalle elementari alle superiori, e una scuola per formare maestri): questa scuola darà a Pestalozzi fama mondiale

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4
Q

Opere di Pestalozzi pubblicate in veste di educatore e pedagogista

A
  • La veglia di un solitario (1780)
  • Leonardo e Geltrude (1781-1787) [romanzo in quattro volumi]: propone un modello alternativo di società (Pestalozzi vuole dimostrare la forza positiva dell’educazione familiare e scolastica, soprattutto in ambito popolare). Gertrude è una madre di borgo, che si affida al prete e al maestro del borgo per ottenere il trasferimento del podestà corrotto.
  • Il metodo (1800): viene illustrato il metodo educativo di Pestalozzi.
  • Come Geltrude istruisce i suoi figli (1801) [scritto metodologico sotto forma di lettere, epistolare]
  • Il canto del cigno (1825) (scritto autobiografico più significativo, nel quale P. riflette sui suoi fallimenti, e su come migliorarsi)
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5
Q

FINALITÀ E METODO DI PESTALOZZI

A
  • Si concentra sull’educazione elementare del povero, del popolano, perché è necessario educare per non emarginare. Il bambino povero deve percepire di poter avere un futuro migliore.
  • Dà molta importanza alla formazione professionale del bambino, all’educazione intellettuale e morale. Il fine dell’educazione è preparare l’uomo all’uso libero e integrale di tutte le facoltà»
  • Persegue il bene degli allievi (amore pedagogico)
  • Dà importanza al ruolo della madre e sottolinea la necessità dell’educazione femminile e familiare (Pestalozzi privilegia le educatrici femmine) . Difatti, il suo è un ambiente educativo ‘integrato’: scuola e famiglia.
  • La pedagogia di Pestalozzi trova risonanza in altri autori: Herbart; Froebel; Capponi ecc…
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6
Q

Pestalozzi: mente, cuore, mano

A

UNITA’ e INTEGRALITA’ DELL’EDUCAZIONE (graduale e naturale)
Mente
* Sapere (attività conoscitiva)
* Educazione intellettuale della mente
Cuore
* Volere (volontà e sentimento)
* Sapere morale, educazione morale
Mano
* Potere
* Educazione fisica, professionale, capacità di fare; attività manuale, concreta.

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7
Q

Su cosa si basa l’apprendimento, secondo Pestalozzi?

A

Apprendimento si basa:
- sull’intuizione: il bambino coglie l’oggetto nel suo insieme, coglie la realtà nella sua unità.
- sui mezzi elementari, ovvero:
* NUMERO (Aiuta a capire quanti sono gli oggetti)
* FORMA (Aiuta a distinguere qual è il loro aspetto)
* NOME (Come si chiamano, educazione al linguaggio, al canto, all’estetica)

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8
Q

FRIEDRICH FROBEL: cenni biografici

A

(1782-1852, età romantica)
* 1782: Nasce in Turingia (Germania), resta orfano di madre, viene educato dal padre, pastore luterano, rigido e severo. Ci sarà una parentesi serena (11-15 anni) quando verrà affidato allo zio, anch’egli pastore protestante.
* Svolge un apprendistato forestale, che lo fa entrate in contatto con la natura.
* Svolge una formazione religiosa (catechismo luterano) che infleunzerà i suoi scritti, con un forte influsso di oratoria sacra, una prosa ridondante ma comunicazione educativa diretta e personalizzata
* 1799: studi filosofici all’università di Jena (incontra il pensiero di figure dell’età romantica, di cui assorbe gli elementi di natura, sentimento, religione, patria, storia, arte)
* Formazione autodidatta: lettura di autori come Kant, Goethe, Schelling, che influiranno sulla formazione del suo pensiero pedagogico
* 1805: gli viene proposto di insegnare in una scuola pestalozziana a Francoforte dove studia il metodo pestalozziano. Successivamente visita Yverdon, ma si discosta da quel modello educativo, contestando:
- la carenza della cura della formazione spirituale
- l’educazione vista in un’ottica di società. (F. pensa si dovesse agire in un’ottica di umanità)
- l’insegnamento della scrittura prima dei 7-8 anni che si svolgeva nelle scuole pestalozziane.
* 1813-1814: partecipa alla guerra antinapoleonica, che cosolida le sue visioni politiche:
-idealismo educativo-patriottico (Fichte),
-aspirazione all’unificazione tedesca,
-sentimenti politici liberali
* 1816: torna in Turingia per occuparsi di tre nipoti rimasti orfani, nello stesso anno fonda una scuola elementare e un ginnasio
* 1817: fonda l’Istituto Universale Tedesco di Educazione (più noto tra i numerosi istituti fondati da F., che F. gestirà fino alla morte), così chiamato per la posizione patriottico-nazionalitaria (analoga a Mazzini) di F., ovvero il suo obbiettivo di educare il popolo tedesco per educare l’umanità.
* Durante questa attività educativa, matura la sua riflessione pedagogica, di cui l’idea centrale è:
- il Lebenseinigung (concetto cosmico di unificazione della vita)
- Progetto di educazione permanente e integrato per tutte le età della vita (realizzato solo parzialmente)
- Introdurre alla vita divina tutto il genere umano
- L’educazione universale del genere umano
* 1831-1836: fonda tre istituti in Svizzera, che incontrano l’ostilità del clero cattolico, perché F. propone una formazione spirituale lontana dalle direttive delle autorità cattoliche e luterane.
* 1837: fondazione primi kindergarten

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9
Q

L’OPERA DI FROEBEL: Il nuovo anno 1836 richiede un rinnovamento della vita

A
  • 1836: F. scrive Il nuovo anno 1836 richiede un rinnovamento della vita (poco noto agli studiosi), dopo il fallimento di alcuni istituti, è un testo di autoanalisi nel quale F. espone il «programma della rinascita», e il «programma di un nuovo progetto metafisico»
  • Da quest’opera emergono 3 concetti principali:
    1. I REGIMI LIBERALI (specialmente repubblicani) POSSONO FAVORIRE L’EDUCAZIONE
    2. NECESSITÀ DI INIZIARE L’EDUCAZIONE IL PIÙ PRESTO POSSIBILE
    3. INSOSTITUIBILE APPORTO DELL’ANIMO FEMMINILE AL PROCESSO EDUCATIVO
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10
Q

I Kindergarten (1837-1840): come nascono? che caratteristiche hanno?

A
  • 1837: ritorno in Germania e ideazione dei Kindergarten e dei Corsi per «educatrici giardiniere», a seguito del fallimento in Svizzera.
  • L’educazione nel giardino d’infanzia, viene visto da F. come itinerario verso Dio
  • Superamento sale di custodia, il b. non è solo al riparo dai pericoli della strada, ma è una vera e propria struttura educativa.
  • Non c’è precocismo scolastico (non si anticipano contenuti scolastici)
  • Per F., nel «giardino» il bambino germoglia come un fiore
  • Tutto è gioco per sviluppare linguaggio, abilità artistiche e matematiche, capacità fisico-corporee e manuali
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11
Q

Rousseau e Frobel a confronto:

A
  • F., come Rousseau, mette al centro l’infanzia (puerocentrismo) e considera la Natura come sempre buona
  • F. aggiunge una visione spirituale, il bambino è quasi la voce di Dio. L’educazione deve guidarlo all’unione con Dio, nell’armonia tra Natura e Spirito
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12
Q

Definizione di infanzia, per Frobel:

A
  • Momento decisivo della vita umana, per questo la serenità dell’adulto dipende dalla sua infanzia
  • L’infanzia va rispettata, difesa, protetta, custodita: perché educando l’infanzia, si possono ridurre i mali della società adulta
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13
Q

Il gioco nei giardini frobeliani:

A
  • Viene fondata una vera e propria «Pedagogia del gioco», in quanto esso ha un ruolo-chiave nella concezione frobeliana, il gioco non viene usato solo come dispositivo didattico, ma viene visto come il grado più alto dello sviluppo infantile , perché attraverso il gioco, il b. esprime la propria interiorità ed entra in contatto con la natura
  • Quando il gioco è consono al bambino, esso procura gioia, libertà, soddisfazione, così come quando il lavoro è consono all’adulto (concetto del «gioco-lavoro»).
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14
Q

I doni frobeliani:

A
  • Inventa il materiale didattico strutturato per l’infanzia. (Non esisteva l’idea di fornire al b. del materiale con finalità educative, prima di F.)
  • I doni hanno duplice funzione: Sia «balocco» sia «mezzo educativo». Educativo perché educa alla concezione dello spazio, del colore, del numero, della materia, del pieno, del vuoto, dell’uno e del molteplice. Vengono coinvolte diverse sfere sensoriali.
  • I doni consentono al bimbo di essere attivo, di agire, di sperimentare.
  • Per F. è importante che le educatrici propongano i doni al momento evolutivo opportuno (F. tiene conto della psicologia dell’età evolutiva, come l’aveva proposta Rousseau):
    -Primo dono: la palla, 6 palline, gomitoli di lana, dei 3 colori primari e di 3 colori secondari. Gomitoli appesi ad un filo che possono essere avvicinati o allontanati dal bambino. Insegna al senso dello spazio, e al movimento.
    -Secondo dono: sfera di legno e cubo di legno, devono essere consegnati assieme, per dare il concetto di movimento e staticità, di piano e curvo.
    -Doni successivi: cubo diviso in otto cubetti, un cubo diviso in otto mattoncini, un cubo diviso in 39 pezzi. Danno consapevolezza del tutto e delle parti. I bambini compiono giochi simbolici unendo più componenti tra di loro.

Significato dei doni
* Introdurre a una visione simbolico-metafisica del mondo (rimandano a concetti di uno e tutto)
* Strutturare nella mente le categorie conoscitive fondamentali
* Rappresentano un’educazione estetica
* Consentire giochi simbolici
* Vengono proposti senza rigidità

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15
Q

DIFFUSIONE METODO FROBELIANO ed eredità storica

A
  • Kindergarten vengono criticati (proibita l’apertura in Prussia) da cristiani integralisti. Appoggiati da educatori ebrei, pedagogisti laici, cristiani eterodossi

Eredità storica del frobelismo
* In Italia: aperti asili frobeliani grazie a Adele Della Vida Levi e Adolfo Pick
* Il modello frobeliano viene filtrato dalla pedagogia positivista che elimina il fondamento mistico-spirituale del suo progetto pedagogico (valorizzazione simbolico-metafisica delle forme geometriche; il divino nella natura)

-1872: legge austriaca per asili infantili
-1880: regolamenti per giardini d’infanzia di Bruxelles
-1914: Programmi ministeriali italiani

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16
Q

Contesto socio-economico delle prime iniziative rivolte all’infanzia nel Regno Unito:

A
  • Valorizzazione infanzia nella pedagogia di età romantica
  • I^ Rivoluzione industriale (1750-1850)
  • Aumento produzione agricola e incremento popolazione
  • Sfruttamento operai (con anche manodopera femminile e infantile)
  • Factory Act (1802): legge che prevede che all’interno delle fabbriche vi siano percorsi per l’istruzione (si dà per scontato quindi che ci siano bambini e ragazzi al lavoro nelle fabbriche)
  • Reform Act (1833): proibizione del lavoro infantile prima dei nove anni
17
Q

Monitorial Schools (o scuole di mutuo insegnamento)

A
  • Sperimentate a Londra, da un giovane maestro, Lancaster, che lavora in uno dei più poveri sobborghi londinesi.
  • Lancaster individua gli alunni che rispondono più prontamente agli insegnamenti, e li fa diventare suoi aiutanti. Con piccoli gruppi e sottogruppi, riesce ad estendere i suoi insegnamenti a tutta la classe (costituita da centinaia di bambini). Sfrutta l’apprendimento tra pari.
  • Un altro maestro inglese, Bell, che operava in India (Madras; Chennai), sfruttò il metodo del mutuo insegnamento.
18
Q

Infant Schools (scuole specificatamente dedicate all’infanzia)

A
  • Owen (1771-1858), industriale e filantropo, osservando le condizioni di vita del paese, nota più di 1300 bambini lasciati a loro stessi, occupati nel lavoro in fabbrica per la maggior parte del giorno.
  • Nel 1809: Owen fonda una scuola infantile per bambine e bambini 2-5 anni
  • in cui si attua un ‘sistema pedagogico preventivo’, importante agire per evitare le condizioni sociali che portano le persone a delinquere, invece che puntare tutte le risorse in azioni punitivi. Per questo, nelle Infant School, vengono insegnate le regole morali, e sono vietate punizioni e minacce.
19
Q

Wilderspin (1791-1866), educatore inglese:

A
  • Educazione rivolta ai figli dei poveri
  • Sottolinea l’importanza del: gioco, l’insegnamento per mezzo di oggetti e cose, il canto, la danza. Ammette le punizioni corporali.
  • Scrive: On the importance of educating the infant children of the poor (Londra, 1823), libro che avrà una grandissima risonanza europea. E verrà letto da Aporti, che ne sarà influenzato.
20
Q

Contesto socio-economico italiano durante la nascita degli asili infantili in Italia (Aporti)

A
  • Industrializzazione
  • Estrema povertà tra le masse popolari (forte sistema gerarchico)
  • Malattie, denutrizione
  • Fenomeno dell’esposizione (famiglie povere abbandonano i figli in strutture di accoglienze)
  • Per preservare l’infanzia non accudita, si sono diffuse le sale di custodia (non hanno valore educativo, sono rette da donne ignoranti)
21
Q

FERRANTE APORTI: cenni biografici

A

(1791-1858)
* Abate cremonese
* Per A. il Cristianesimo è un grande fatto educativo
* è influenzato dalle esperienze inglesi (Infant School)
* Vengono superate le ‘sale di custodia’, con l’apertura delle SCUOLE infantili di Aporti (1828)
* Imposta in modo pedagogico il problema infantile: liberare il popolo dalle superstizioni e redimere l’umanità dall’ignoranza
* Lotta contro l’ignoranza per liberare l’uomo

22
Q

Gli asili aportiani: caratteristiche e chi li ostacola?

A
  • Aporti crede che attraverso l’asilo si possa sopperire alle mancanze della famiglia.
  • Negli asili aportiani era previsto l’insegnamento della lettura, scrittura e della matematica (scolasticismo), aspetto che venne pian piano esasperato, fino a portare al diminuire progressivo del gioco, e alla richiesta di immobilità e obbedienza dei b.
  • Metodo dimostrativo (lezioni brevi, forma dialogica)
  • Aporti non accetta il ‘mutuo insegnamento’
  • Preghiere cristiane venivano svolte in lingua materna,
  • Educazione morale, e del canto
  • Si attuavano premi; divieto e punizioni

DIFFICILE RICEZIONE DEGLI ASILI APORTIANI
* Osteggiati della chiesa cattolica (divieto pontificio e ostilità dei gesuiti), condannando e proibendo la nascita di asili aportiani nei confini dei territori della chiesa.
* Ostilità da parte del pensiero reazionario (conte Monaldo Leopardi), che temeva che educare i poveri avrebbe portato alla sovversione dell’ordine sociale.

23
Q

JOHANN FREDRICH HERBART: cenni biografici

A

(1776-1841)
* Pone il problema epistemologico della pedagogia
* Fondazione e sistematizzazione scientifica della pedagogia
* Aspetto educativo dell’istruzione

Contesto
* Rivoluzione francese, imperialismo napoleonico, Restaurazione
* Trasformazioni socio-economiche connesse con la Rivoluzione industriale
* Clima culturale romantico

Formazione
* Nasce nella Germania nord-occidentale, svolge la sua istruzione in famiglia con precettori, successivamente frequenta una scuola locale, dove si distingue per preparazione e intelligenza. A soli 15 svolge letture di Kant
* Passione per la musica
* Viene chiamato a fare il precettore a Berna (1797-1799), in questa occasione, e con l’incontro con Pestalozzi a Burgdorf, matura la sua vocazione pedagogica.
* Scrive i Resoconti un’opera nella quale H. presenta al padre dei ragazzi che gli sono stati affidati il procedere educativo dei suoi figli. Da questi resoconti emerge l’organicità del suo progetto educativo.
* Successivamente diventerà docente universitario, e pubblicherà le sue opere principali.

24
Q

Opere di HERBART

A
  • Idee su un piano pedagogico per gli studi superiori (1801), traccia linee per una riforma del ginnasio
  • Sul recentissimo scritto di Pestalozzi, Come Geltrude istruisce i suoi figli (1802), commento dell’opera di Pestalozzi, confrontando la propria dottrina con quella di P.
  • Pedagogia generale (1806), H. indica i fondamenti della pedagogia. Necessità di dotare la pedagogia di basi scientifiche, che attingano alla teoria e all’esperienza.
  • Compendio delle lezioni di pedagogia (1835), sintesi del suo pensiero pedagogico.
25
Q

Educazione e le sue finalità secondo Herbart: 3 processi del rapporto educatore/educando, didattica dei gradi formali, ambienti educativi

A
  • L’educazione va riscritta a partire dalla pedagogia.
  • Per H., il processo educativo si basa sul rapporto educatore educando, che viene articolato in 3 processi:
    -Governo: bisogna garantire l’ordine ma senza cedere nella costrizione.
    -Insegnamento/istruzione educativa: alla base della formazione della persona ci sono le conoscenze, che devono essere equilibrate in base alla multilateralità degli interessi
    -Cultura morale, formazione del carattere

Didattica dei gradi formali
Con “gradi formali”, H. indica le parti nelle quali si deve articolare una lezione.
*Chiarezza con la quale il maestro deve presentare l’oggetto della lezione e i suoi obbiettivi.
* Associazione: collegamento tra il nuovo argomento e quelli già posseduti.
* Sistemazione: presentazione e sintesi dei nuovi contenuti, che devono essere ben presentati.
* Metodo: riguarda l’applicazione delle conoscenze

Ambienti educativi
Anticipa quello che chiamiamo “sistema educativo integrato”. All’educazione concorrono sia famiglia che scuola, in un’educazione integrata.