Neopositivisimo ed Empirisimo Logico Flashcards

(60 cards)

1
Q

Che cosa s’intende per Neopositivisti ed Empiristi logici?

A

Con questo termine si indica un movimento che si origina all’inizio del Novecento in due luoghi ben precisi:
- Circolo di Vienna = capostipite è Moritz Schlick, almeno fino alla sua morte per mano di uno studente nazista. Subisce la forte influenza della filosofia del linguaggio del primo Wittgenstein.
Si tratta di un insieme di molti filosofi anche con posizioni non del tutto sovrapponibili ma ACCOMUNATI DALLA RIFLESSIONE SULLO STATUTO DELLA SCIENZA e dall’ATTENZIONE ALLA SCIENZA COME FORMA DI CONOSCENZA PRIMA DEL MONDO
- Circolo di Berlino = solitamente chiamati EMPIRISTI LOGICI (anche se le etichette sono dibattute), i capostipite sono Reichenbach ed Empel

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2
Q

Quale è il concetto cardine intorno a cui si sviluppa la riflessione dei neopositivisti?

A

Concetto centrale: la scienza viene vista come FORMA DI CONOSCENZA PRIMA DEL MONDO e si pone una grande attenzione nello studio della sua struttura. La filosofia viene vista come un sapere che non può dirci nulla sul mondo, limitandosi a commentare ciò che afferma la scienza

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3
Q

Quale è il concetto cardine della FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO NEOPOSITIVISTA?

A

Concetto cardine della filosofia del linguaggio: concetto di VERIFICAZIONISMO: esso gioca un doppio ruolo
1) teoria del significato
2) ruolo di demarcazione

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4
Q

Che cosa cerca di stabilire la teoria del significato?

A

La teoria del significato si applica quando parliamo di asserti non analitici ma sintetici, nel qual caso è necessario capire se essi siano dotati di significato o meno.
Solo se sono dotati di significato è infatti sensato interrogarci sulla loro verità o falsità.

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5
Q

Quale è la prima posizione di Wittgenstein su come capire se un asserto sintetico sia dotato di significato?

A

Prima posizione Wittgenstein: so che un asserto è dotato di significato se so come dovrebbe essere fatto il mondo nel caso tale asserto fosse vero!
(Non è però detto che possiamo effettivamente stabilire se sia vero o no perchè potremmo mancare delle procedure per verificare che il mondo sia fatto davvero così).

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6
Q

Quale è la seconda posizione di Wittgenstein su come capire se un asserto sia dotato di significato?

A

Seconda posizione: CONCEZIONE OPERATIVA, più vicina alle esigenze scientifiche:
secondo questa concezione un asserto è dotato di significato se vi sono delle procedure che permettono di verificarlo:

questa posizione si declina in due ulteriori modi:
1) IDENTITA’: il significato è dato dalle operazioni di verifica (si identifica con esso)
2) CONDIZIONE: asserto P ha significato se e solo se ci sono delle condizioni di verifica di P

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7
Q

A cosa si lega l’OPERAZIONALISMO?

A

L’operazionalismo si lega alla seconda concezione di Wittgenstein, la concezione più operativa: in particolare alla metodologia che prevede l’identità tra le operazioni di verifica e il significato dell’asserto.
Questa concezione è però problematica e viene abbandonata!

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8
Q

Che cosa s’intende però per procedure di verifica? Quali proposte vengono avanzate?

A

Problema: come dobbiamo intendere le procedure di verifica? A seconda che le pensiamo in modo più rigido o più elastico un asserto potrebbe essere privo di significato in un caso e dotato di significato nell’altro!
SCHLICK = proposta più ELASTICA: un asserto deve essere VERIFICABILE IN LINEA DI PRINCIPIO
CARNAP = proposta più RIGIDA: un asserto deve essere ATTUALMENTE VERIFICABILE

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9
Q

In che modo la concezione di verificabilità in linea di principio di Schlick è problematica?

A

Porta con sè dei problemi: egli ritiene che anche il semplice aspettare possa essere una procedura di verifica accettabile, questo però porta a situazioni problematiche:
“Su Venere vi sono montagne, colline, un clima mite, laghi”&raquo_space; per Schlick questo asserto, fatto nel 1100, era dotato di significato perchè verificabile in linea di principio: si poteva infatti pensare di andare su Venere!
Questo ha la conseguenza che la differenza tra asserti dotati di significato e asserti privi di significato diventi molto blanda

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10
Q

Quali sono alcuni modi in cui un asserto può essere privo di signficato?

A

1) NON RISPETTA LA SINTASSI: vi è l’attribuzione di due termini incompatibili ad uno stesso oggetto allo stesso tempo
2) MANCANZA DI SIGNIFICATO EMPIRICO: manca il corrispettivo in qualcosa che possiamo osservare
3) NONSENSO: si usano termini che assomigliano a termini dotati di significato

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11
Q

Quale è il ruolo di demarcazione che il verificazionismo può assumere?

A

Ruolo fondamentale nella riflessione di inizio 900: BISOGNA DISTINGUERE GLI ASSERTI SCIENTIFICI DA QUELLI NON SCIENTIFICI!
GLI ASSERTI SONO AMMISSIBILI NELLA SCIENZA SOLO SE SONO DOTATI DI UN SIGNIFICATO NEL SENSO VERIFICAZIONISTA: SE QUINDI ESISTE UNA PROCEDURA EMPIRICA CHE MI PERMETTA DI TESTARE SE SONO DOTATI DI SIGNIFICATO!

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12
Q

Come si pone il verificazionismo nei confronti degli asserti universali?

A

Problema! Vi sono asserti universali che non sono strettamente verificabili perchè si estendono ad un numero estremamente grande di casi e forse anche infinito! Questi casi risulterebbero esclusi quindi dalla scienza in quanto non dotati di significato?

2 POSIZIONI:
SCHLICK = ritiene che questi asserti NON ABBIANO SIGNIFICATO ma che siano ammessi all’interno della scienza in quanto REGOLE DI RAGIONAMENTO!
(se scriviamo questi asserti universali nella forma della logica preposizionale noteremo che è presente un condizionale = è possibile usare il metodo ponens e il metodo tollens = è possibile usare questi asserti come leggi di ragionamento meno generali delle leggi logiche e specifiche per determinati termini)
CARNAP = vuole che questi asserti abbiano significato di conseguenza cambia posizione e diventa CONFERMABILISTA

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13
Q

Che cosa sostiene la posizione confermabilista di Carnap?

A

Posizione assunta per salvaguardare la presenza degli asserti universali all’interno della scienza:
non dobbiamo ricercare una procedura di VERIFICA di un asserto BENSI’ UNA PROCEDURA DI CONFERMA!
» se abbiamo un campione abbastanza ampio di conferma (senza dover provare tutti gli elementi possibili) avremo un certo grado di conferma per la legge generale
» Carnap elabora anche una procedura di conferma legata al concetto di probabilità!

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14
Q

Come si presenta il paradosso dei corvi di EMPEL?

A

PARADOSSO DEI CORVI:
PRIMO PASSAGGIO INTUITIVO:
Che cosa significa confermare un asserto del tipo: “Tutti i corvi sono neri?”&raquo_space; intuitivamente andrò alla ricerca di corvi per vedere se effettivamente tutti sono neri!
Mi aspetto che per ogni x, se x è un corvo, x è nero!
SECONDO PASSAGGIO LOGICO:
dal punto di vista logico questo equivale a dire che per x, se x non è nero, x non è un corvo!
(se qualcosa non è nero, allora non è un corvo)
» ci troviamo in una situazione in cui, seguendo l’intuizione precedente, dovremmo andare a cercare cose che non sono nere per vedere che effettivamente non siano corvi!
» una nuvola rosa conferma l’antecedente e anche il conseguente, quindi conferma che se qualcosa non è nero, allora non è un corvo
» ma una nuvola rosa conferma anche se qualcosa è un corvo, allora è nero, in quanto i due asserti sono logicamente equivalenti
Questa concezione di conferma risulta per noi poco operativa: noi ragioniamo in un altro modo.

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15
Q

Che cosa significa che due asserti sono logicamente equivalenti?

A

Due asserti sono logicamente equivalenti quando HANNO SEMPRE LO STESSO VALORE DI VERITA’: se A è vero, anche B è vero; se A è falso, anche B è falso e viceversa

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16
Q

Di cosa si occupa la filosofia secondo Schick?

A

Secondo Schlick la filosofia non è una scienza ma è Regina delle Scienze, in quanto essa ha il compito di definire le condizioni di verificazione e di conferma degli asserti scientifici.
La filosofia viene definita come un ATTO che ci permette di vedere come è possibile conferire significato agli asserti scientifici.

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17
Q

Come si distingue il linguaggio secondo i neopositivisti?

A

LINGUAGGIO TEORICO: i termini si riferiscono ad entità che non osserviamo
LINGUAGGIO OSSERVATIVO: i termini si riferiscono ad entità che osserviamo
» sia il linguaggio teorico che quello osservativo hanno in comune termini matematici e logici

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18
Q

Che cosa s’intende per FONDAZIONALISMO?

A

FONDAZIONALISMO: progetto EPISTEMOLOGICO dei Neopositivisti = intendevano arrivare ad identificare degli asserti la cui verità o falsità fosse immediata. Queste conoscenze immediatamente vere dovevano costituire la base per ogni altra conoscenza possibile

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19
Q

Che cosa s’intende per ASSERTI DI BASE nel pensiero neopositivista?
Quali sono questi asserti di base?

A

Nel pensiero neopositivista ASSERTI DI BASE indica asserti assolutamente auto evidenti ai sensi.
Quali siano è oggetto del DIBATTITO SUGLI ENUNCIATI PROTOCOLLARI: dibattito intorno a enunciati di base che esprimono esperienza osservativa.
- secondo alcuni i termini osservativi devono avere a che fare solamente con pure qualità, spazio e tempo
- secondo una posizione detta FISICALISTA è accettata anche l’individuazione di oggetti complessi

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20
Q

In che modo la filosofia è considerata una scienza di second’ordine?

A

La filosofia è considerata scienza di second’ordine in quanto scienza di meta livello, di livello superiore: essa si occupa infatti del linguaggio scientifico e può essere definita metalinguistica

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21
Q

Che cosa sostiene il RIDUZIONISMO all’interno del pensiero neopositivista?

A

Riduzionismo: sostiene la necessità di tradurre il linguaggio teorico in linguaggio osservativo, creando un’equivalenza tra gli asserti teorici (che non avrebbero significato) e una serie di asserti osservativi che sono invece immediatamente veri o falsi (testabili attraverso l’osservazione)
Il linguaggio scientifico in questo modo può avere significato!

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22
Q

Che cosa s’intende per OSTENSIONE?

A

Secondo Schlick l’ostensione è l’ATTO con cui viene conferito un significato ad un enunciato di base: atto attraverso il quale viene indicato l’oggetto di riferimento del termine e si crea quindi un collegamenti non linguistico ma ostensivo tra il termine e l’oggetto

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23
Q

Che cosa sono le regole di corrispondenza nel neopositivismo?

A

Le regole di corrispondenza sono una serie di regole necessarie per tradurre il linguaggio teorico in linguaggio osservativo

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24
Q

Quale necessità nasce nella comunità scientifica di fine ottocento e inizio novecento?

A

Nella comunità scientifica nasce un particolare bisogno: ci si interroga sullo statuto delle proprie discipline e dei concetti che vengono di volta in volta utilizzati e chiamati in causa&raquo_space; la filosofia della scienza nasce tanto dai filosofi quanto dagli scienziati

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25
Come è fatta una TEORIA SCIENTIFICA secondo i Neopositivisti?
1) LINGUAGGIO (diviso in TEORICO - OSSERVATIVO e le regole di corrispondenza) 2) APPARATO DI ASSIOMI (tali assiomi sono PROPRI se sono gli assiomi di base considerati veri all'interno di quella teoria; ANALITICI se sono assiomi che costituiscono la matematica, la logica, la geometria necessarie per quella disciplina) + POSTULATI DI SIGNIFICATO (relazioni logiche tra termine in cui si pone un vincolo di implicazione tra termini senza però davvero definirne il significato) 3) TEOREMI = vengono derivati dal linguaggio e dagli assiomi
26
Quale distinzione opera Kant tra giudizi analitici e sintetici? E tra priori e a posteriori? E i Neop?
Kant opera una distinzione di tipo concettuale: ANALITICI = nel concetto del soggetto è contenuto il concetto del predicato SINTETICI = nel concetto del soggetto non è contenuto il concetto del predicato A PRIORI = la verità è valutabile indipendentemente dall'esperienza A POSTERIORI = la verità è valutabile dopo l'esperienza Per Kant sono possibili giudizi sintetici a priori, per i neopositivisti no! La distinzione tra analitico e sintetico dipende da base LOGICO-LINGUISTICA
27
Che cosa s'intende per asserti analitici nella visione neopositivista?
GLI ASSERTI ANALITICI SONO GLI ASSERTI VERI A PRIORI, ovvero quegli asserti la cui verità non dipende dall'esperienza ma dalla sua STRUTTURA LOGICA! La verità dipende interamente dalla forma logica dell'asserto e non da come è fatto il mondo! (le tautologie sono verità analitiche: la loro verità dipende interamente dal significato dei termini logici usati)
28
Esistono asserti analiticamente veri in virtù del significato non di termini logici ma di termini descrittivi?
SI'! Asserti come: "Giovanni è uno scapolo allora non è sposato" sono analiticamente veri sulla base del significato dei termini descrittivi che vengono impiegati! Nel linguaggio i parlanti stabiliscono una serie di relazioni tra i termini arrivando così a definire asserti analitici: posso sostenere che la parola elettrone implichi la proprietà di avere carica elettrica, rendendo l'asserto analitico.
29
Che cosa sono i POSTULATI DI SIGNIFICATO?
I postulati di significato sono le relazioni logiche tra i termini = essi non hanno a che fare con l'interpretazione di tali termini ma solamente con la logica
30
Quale doveva essere il ruolo del filosofo secondo i neopositivisti?
Ruolo del filosofo: egli deve dare una struttura interna al linguaggio scientifico, occuparsi delle condizioni di conferma di un asserto scientifico, trovare e studiare i POSTULATI DI SIGNIFICATO, ovvero le relazioni logiche che vengono instaurate tra i vari termini e che dipendono dai parlanti (scienziati)
31
Che cosa è una teoria scientifica secondo i neopositivisti?
Teoria scientifica: sistema assiomatico formale e interpretabile; la ricostruzione razionale di come è fatta una teoria scientifica è fatta dal filosofo!
32
Secondo Carnap è necessario sapere che cosa i termini designano per sapere se essi sono analitici?
No, l'analiticità non è qualcosa che dipende dal significato (quindi non serve sapere che cosa quel termine designi) ma l'analiticità dipende dalla relazione logica in cui si pongono diversi vincoli su quel termine
33
Che cosa significa INTERPRETARE una teoria secondo Carnap?
Interpretare una teoria: interpretare una teoria significa creare un legame tra i termini della teoria, le relazioni logiche tra i termini della teoria e il mondo di cui sto parlando. Ad ogni termine della teoria viene associata un'entità del dominio di riferimento (dell'insieme di entità) di cui sto parlando. Queste entità che fanno parte del dominio devono avere la caratteristica per cui, tutto quello che dice la teoria, per esse è vero.
34
In che modo stabilisce il filosofo i postulati di significato?
I postulati di significato (le relazioni logiche tra i termini che possono essere espresse formalmente) vengono stabiliti dal filosofo attraverso una DECISIONE: il filosofo crea un'interpretazione logico/linguistica delle teorie formulate dagli scienziati e valuta nel complesso come vengano utilizzati determinati termini. Sulla base di questa valutazione DECIDE/POSTULA quali relazioni logiche di implicazione o di incompatibilità stabilire tra i termini.
35
Il filosofo nel suo stabilire i postulati di significato è del tutto libero?
Sì, nel definire le relazioni logiche tra termini il filosofo è del tutto libero di scegliere, guidato dalla valutazione dell'uso corrente del termine e da quali relazioni vuole stabilire tra i termini. SCELTA DEL TUTTO CONDIZIONALE: si possono modificare i postulati di significati qualora fosse ritenuto necessario > quindi vengono modificate anche le verità analitiche
36
Come si pone Carnap nei confronti della questione del realismo e dell'antirealismo?
Carnap affronta la questione non dal punto di vista metafisico ma dal punto di vista del LINGUAGGIO: se nel mio linguaggio che ho creato l'elettrone è quantificato (possiamo contarli), allora l'elettrone esiste; se ogni volta che parlo di elettrone lo riduco a termini osservativi, allora l'elettrone non esiste. IL LINGUAGGIO E' UNA STRUTTURA CONCETTUALE: se cambio il linguaggio, cambia anche quello di cui parlo.
37
Che cosa s'intende per spiegazione scientifica?
Tema della spiegazione scientifica: la scienza ci fornisce davvero delle spiegazioni dei fenomeni? E cosa s'intende per spiegazione?
38
Quale testo fondamentale viene pubblicato nel 1948 intorno alla questione della spiegazione scientifica?
1948: STUDIES IN THE LOGIC OF EXPLANATION >> testo pubblicato da Hempel e Oppenheim >> l'obiettivo è definire cosa sia una SPIEGAZIONE SCIENTIFICA per arrivare ad affermare che la scienza SPIEGA
39
Chi è Hempel?
Hempel appartiene agli empiristi logici e adotta la nozione di significato (se e solo se vi sono condizioni di conferma associate)
40
Quale modello di spiegazione propone Hempel?
Hempel propone il modello NOMOLOGICO-DEDUTTIVO: una spiegazione di un fatto particolare è una deduzione valida a partire da leggi di natura e condizioni iniziali e assume la forma del modus PONENDO PONENS
41
Quali sono secondo Hempel le condizioni necessarie e sufficienti per la spiegazione scientifica?
Condizioni necessarie e sufficienti: - deve contenere almeno una legge di natura - deve contenere delle condizioni iniziali (dei fatti) - deve avere contenuto empirico (deve essere controllabile) - deve avere una struttura deduttiva o deve fornire alta probabilità alla conclusione
42
Che cosa s'intende per spiegare e cosa s'intende per comprensione?
Spiegare = rendere comprensibile Comprensione = aspettabilità nomica: comprendo quando posso prevedere, ovvero quando posso dire che, alla luce di alcune leggi di natura e di alcune condizioni iniziali DOVEVO ASPETTARMI IL VERIFICARSI DI QUEL FENOMENO
43
Che cosa s'intende per EXPLANANS e cosa s'intende per EXPLANANDUM?
EXPLANANS = ciò che spiega un fenomeno, ovvero condizioni iniziali e leggi di natura EXPLANANDUM = ciò che è spiegato
44
Quando la spiegazione è un'induzione e quando invece è una deduzione?
La legge di natura è UNIVERSALE: abbiamo una DEDUZIONE La legge di natura è PROBABILISTICA (vi è una certa probabilità che si verifichi) : abbiamo un'INDUZIONE (non abbiamo la certezza totale)
45
Che cosa s'intende per requisito di ALTA PROBABILITA' nella modello nomologico-deduttivo?
Nel modello di spiegazione nomologico-deduttivo il concetto di alta probabilità si lega a quello di aspettativa nomica: mi devo aspettare la conclusione, di conseguenza la probabilità che la conclusione si verifichi deve essere alta per poter soddisfare il requisito della probabilità.
46
Le condizioni proposte da Hempel sono davvero sufficienti per poter avere una buona spiegazione?
Sembra di no! Le condizioni proposte da Hempel sono presentate come necessarie e sufficienti per avere una buona spiegazioni, ma possiamo avere casi in cui le condizioni vengano soddisfatte ma la spiegazione non sia una buona spiegazione (asimmetria della causalità)
47
Che cosa s'intende per principio di carità?
Principio di carità: tolleranza rispetto ai sistemi linguistici; anche il linguaggio osservativo è del tutto convenzionale e non è mai definitivo ed ultimo
48
Che cosa s'intende per fenomeno del REDSHIFT e in che modo può essere usato per sostenere il fatto che la spiegazione nomologica-deduttiva di Hempel sia problematica?
ONDA: lo spazio tra due picchi è la lunghezza d'onda, il tempo di un intero ciclo è chiamato frequenza. Lunghezza e frequenza sono inversamente proporzionali: se immaginiamo l'onda come una molla, quando abbiamo una fonte luminosa che si allontana da noi questa onda si distende e la frequenza aumenta >> abbiamo il fenomeno del REDSHIFT, ovvero dello spostamento verso il rosso. Questo avviene anche a livello delle galassie e dei pianeti = se abbiamo una galassia che si allontana dalla terra abbiamo un aumento della frequenza e quindi il redshift; se al contrario la galassia si avvicina abbiamo una diminuzione della frequenza e abbiamo il blueshift. Stando al modello proposto da Hempel, lo spostamento verso il rosso è deducibile dal fatto che i corpi si stanno allontanando >> spiegazione accettabile. Posso però anche porre il redshift nelle condizioni e l'allontanamento delle galassie nelle conclusioni >> questa spiegazione non è accettabile, l'allontanamento delle galassie non è spiegato dal redshift
49
In che modo la spiegazione nomologico-deduttiva può essere ritenuta una relazione di causa-effetto?
Noi osserviamo delle correlazioni causali di fenomeni che si presentano sempre concomitanti; possiamo quindi dedurli l'uno dall'altro ma solo una delle due deduzioni è considerata una spiegazione. Quella che spiega è quella che cattura questa correlazione causa-effetto, ma solo attraverso il modello nomologico-deduttivo non è possibile tracciare questa distinzione
50
Quale obiezione muove Scriven ad Hempel?
Obiezione riguardante la spiegazione di fenomeni in cui sia presente una forte componente di narrazione: per spiegare un evento (un tappeto macchiato) posso raccontare cosa è successo (una bottiglia di vino aperta è caduta, ha sparso il vino sul tavolo che è gocciolato macchiando il tappeto) >> la consideriamo una buona spiegazione nonostante non rispetti le condizioni di Hempel, che a questo punto non sono nemmeno NECESSARIE
51
Come risponderebbe Hempel al controesempio proposto da Scriven?
Hempel risponde che lui si occupa di spiegazioni scientifiche o che quella spiegazione è una spiegazione CONTRATTA (o ELLITTICA) = se la sviluppassimo otterremmo le leggi e le condizioni iniziali e ci troveremmo davanti ad una catena di deduzioni.
52
Come risponde Hempel all'obiezione secondo cui alle volte noi formuliamo spiegazioni narrative senza passare attraverso tutte le strutture argomentative da lui ipotizzate?
Hempel ribatte che il più delle volte le nostre argomentazioni sono solo ACCENNATE: o non risulta necessario dare una spiegazioni di tutto perchè alcuni fenomeni sono già conosciuti o noi non possediamo ancora tutte le informazioni necessarie per darne una spiegazione completa: noi formuliamo le spiegazioni nella speranza un giorno di poterne dare una spiegazione deduttiva
53
Perchè le scienze con una forte dimensione narrativa e storica rappresentano un problema e come ribatte Hempel?
Vi sono diverse scienze il cui compito è ricostruire come siano andate le cose, ma nelle quali la dimensione narrativa è molto forte. Hempel ribatte che queste discipline devono cercare di avvicinarsi il più possibile al modello nomologico-deduttivo: se non sono deducibili devono almeno essere inferibili con alta probabilità.
54
Quale problema porta la meccanica quantistica al modello di Hempel? Come risponde Hempel?
Problema: nella meccanica quantistica i fenomeni sono statistici e stocastici: molto spesso non è possibile avere un'alta probabilità. Hempel ammette la presenza di spiegazioni irriducibilmente statistiche in cui non si può avere un'alta probabilità.
55
Che cosa s'intende per DEDUTTIVISMO SULLA SPIEGAZIONE?
posizione teorica secondo la quale per spiegare un dato evento e occorre poter dedurre una asserto E che descrive quell’evento da asserti più generali. Se non è possibile dedurre quell'evento vuol dire che manca qualche spiegazione ma si può comunque sempre avere un'alta probabilità e avvicinarsi alla spiegazione
56
Che cosa afferma Hempel nell'articolo del 48?
Afferma che esistono spiegazioni irriducibilmente statistiche e che questo non dipende dalla nostra ignoranza ma da come è fatto il mondo. Bisogna comunque cercare di rispettare l'alta probabilità e cercare di avvicinare la spiegazione statistica a quella deduttiva.
57
Quale punto metafisista si può trovare nella riflessione di Hempel?
- se parto dal pregiudizio deterministico secondo cui le cose accadono secondo leggi determinsitiche, allora il deduttivismo ha senso; quando sono davanti a qualcosa che non posso spiegare allora è perchè mi mancano ulteriori spiegazioni. - se invece non parto da questo pregiudizio posso accettare che alcune spiegazioni non siano deduttive: a questo punto o ritengo che alcuni fenomeni non abbiano spiegazione o abbandono la pretesa deduttivista e cerco altri metodi.
58
Quali sono i problemi definitori del modello di Hempel?
Problema di definire cosa sia una legge di natura: da empirista non può postulare l'esistenza di cose non soggette ai nostri sensi, quindi cerca di spiegarle raccontando da quali asserti linguistici sono espresse
59
Che cosa sono gli enunciati legisimili?
Asserti che, se rispettano alcune condizioni per essere tali, e sono anche veri, allora sono leggi di natura
60
Quali condizioni devono rispettare gli enunciati legisimili?
1) devono avere una forma universale e non devono avere limitazioni spazio temporali >> si contrappongono alle GENERALIZZAZIONI UNIVERSALI, i quali sono asserti in forma universale ma che non esprimono leggi di natura >> problema: nella storia sono state usate anche leggi di natura aventi limitazioni spazio-temporali (leggi di caduta dei gravi-leggi di keplero etc) 2) devono sostenere VERITA' CONTROFATTUALI >> i controfattuali sono asserti che hanno la forma del condizionale ma in cui l'antecedente è falso >> le leggi di natura devono essere in grado di sostenere dei controfattuali veri >> deve essere in grado di vincolare anche l'impossibile.