David Hume Flashcards

(69 cards)

1
Q

Quale atteggiamento dimostra Hume nei confronti della teoria newtoniana?

A

Hume intravede nella teoria newtoniana IL METODO TRAMITE CUI è POSSIBILE CONOSCERE IL MONDO DELLA NATURA

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2
Q

Quali trattati scrive Hume?

A
  • A TREATIS OF HUMAN NATURE (1739)
  • AN ENQUIRY CONCERNING HUMAN UNDERSTANDING (1748)
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3
Q

Che accoglienza riceve il trattato di Hume?

A

Scarsissima accoglienza, passa inosservato.
Hume anni dopo attribuisce questo fallimento all’eccessiva prolissità dell’opera, al suo trattare molti temi diversi e alle argomentazioni eccessivamente articolate&raquo_space; scrive una versione ridotta e snellita con alcune differenze dall’originale

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4
Q

In che posizione si trova Hume nello scontro iniziato da lui tra realisti e antirealisti?

A

Hume è considerato un antirealista, anche se lui stesso si definisce scettico: la relazione di causa per Hume è stabilita dal soggetto, non è una relazione che si possa dire con certezza esistente nel mondo

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5
Q

Che cosa intende Hume con il termine METODO SPERIMENTALE?

A

Utilizza questo termine applicandolo allo studio dell’uomo = non intende un concezione attuale di esperimento, la sua idea si avvicina allo scetticismo proposto da Newton con il: HYPOTESIS NON FINGO: viene sospeso il giudizio verso tutte quelle affermazioni che non possano ricevere un riscontro dalle impressioni sensoriali

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6
Q

Che cosa s’intende per TEORIA DELLA CONOSCENZA di Hume?

A

Teoria fondamentale di Hume: cerca di ripercorrere tutti i passaggi grazie ai quali la mente umana arriva a produrre delle conoscenze a partire dalle impressioni di carattere sensoriale

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7
Q

Come si distinguono le percezioni per Hume?

A

1) IMPRESSIONI: a loro volta distinguibili in:
a) primarie = derivano dai cinque sensi, dolore e piacere > sono sempre sollecitate da un elemento esterno
b) secondarie = desideri, passioni, emozioni > non derivano dall’esterno ma sono sempre rivolte verso l’interno del soggetto
2) IDEE: si tratta di copie sbiadite delle impressioni, quando esse vengono concepite nel pensiero

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8
Q

Come funziona la catena impressione-idea in Hume?

A

Le impressioni primarie dei sensi generano un’idea; quando questa idea viene rievocata nella mente si genera una nuova impressione di riflessione (interna al soggetto); producendosi una nuova impressione si producono a loro volta nuove idee, che quando vengono rievocate producono nuove impressioni e così via

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9
Q

La differenza tra impressioni e idee è sempre chiara per il soggetto?

A

Sì, tranne in situazioni molto particolari (allucinazioni)

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10
Q

Per quali cause sorgono le impressioni primarie?

A

Le impressioni primarie sorgono per cause sconosciute, in quanto esse sembrano causate da oggetti a noi esterni: noi però possiamo accedere al mondo esterno solo attraverso le impressioni quindi quale elemento sia davvero causa delle impressioni non è definibile con certezza

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11
Q

Cosa s’intende per percezioni semplici in Hume?

A

Unità non ulteriormente scomponibili o analizzabili, sono le impressioni o idee semplici che formano le impressioni e le idee complesse

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12
Q

Cosa s’intende per percezioni complesse in Hume?

A

Sono le percezioni composte da unità semplici che possono essere scomposte grazie alla capacità di analisi dell’uomo

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13
Q

Che cosa s’intende per principio di COPIA in Hume?

A

Secondo il principio di copia ogni impressione produce un’idea» da un’impressione semplice si genererà un’idea semplice, mentre le idee complesse possono anche essere fabbricate grazie alla capacità inventiva dell’uomo

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14
Q

Hume ammette deroghe al principio di copia?

A

Hume non esclude la possibilità che in alcuni casi particolari si possa generare un’idea semplice senza avere il corrispettivo di un’impressione semplice.

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15
Q

Quali facoltà richiamano
le idee e lavorano su di esse secondo Hume?

A

1) MEMORIA = richiama le idee secondo l’ordine in cui esse si presentano nelle impressioni
2) IMMAGINAZIONE = ha la capacità di dissociare e riassociare creativamente le idee = possiede una capacità creativa

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16
Q

Nel suo dissociare e riassociare le idee l’immaginazione procede in modo del tutto libero?

A

No! Secondo Hume esistono delle regolarità che l’immaginazione segue nella sua opera di associazione delle idee: queste regolarità sono elencate nella TAVOLA DEI PRINCIPI DI UNIONE E DI COESIONE

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17
Q

In che modo l’atteggiamento di Hume è avvicinabile a quello di Newton nei confronti della relazione istituita dall’immaginazione tra le varie idee?

A

Hume ha un atteggiamento simile a quello di Newton: laddove Newton non spiega la legge di gravitazione universale, così Hume non spiega la relazione che l’immaginazione istituisce tra le varie idee; limitandosi invece ad affermare come l’immaginazione funzioni secondo dei principi simili a quelli dell’attrazione gravitazionale

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18
Q
A
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19
Q

La filosofia per Hume può spiegare tutto?

A

No! Al contrario, il segno di una buona filosofia è appunto il non pretendere di spiegare ogni cosa!

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20
Q

Quali relazioni vengono usate dall’immaginazione nell’associare le idee?

A

1) RELAZIONI NECESSARIE
4 tipi di relazione che dipendono UNICAMENTE DALL’IDEA. Queste relazioni sono anche definibili A PRIORI: vengono istituite solamente sulla base dell’idea presente nel soggetto, non necessitano dell’esperienza sensibile e danno origine ad una conoscenza DETERMNATA e NECESSARIA.
2)RELAZIONI NON NECESSARIE
3 tipi di relazione che necessitano del CONTRIBUTO DELL’ESPERIENZA: l’immaginazione senza il contributo della memoria non riesce ad instaurare la relazione.
Esempio: relazione spazio-temporale = le idee particolari di per sè non comportano alcuna relazione spazio-temporale necessaria
Relazione di identità = la somiglianza non implica identità, non basta che due oggetti abbiano le stesse idee semplici che le compongono per essere idee dello stesso oggetto
Relazione di causa = la relazione tra causa ed effetto necessita del contributo dell’esperienza.

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21
Q

Quali tipi di conoscenza si può avere per Hume?

A

1) CONOSCENZA CERTA E NECESSARIA: dipende dalla relazione tra idee e porta ad una conoscenza necessaria; non può essere negata senza incorrere nella violazione del principio di non contraddizione
2) CONOSCENZA PROBABILE: dipende dalle questioni di fatto e può essere stabilita solo grazie al contributo dell’esperienza sensibile; la conoscenza che si ottiene è probabile, è possibile negarla senza infrangere il principio di non contraddizione

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22
Q

Da dove bisogna partire secondo Hume nell’indagine dell’IDEA DI CAUSALITA’?

A

Nell’indagine dell’idea di causalità è necessario partire dall’analisi dell’ORIGINE di tale idea, ovvero dell’IMPRESSIONE.
Infatti affinchè un’idea abbia un contenuto di conoscenza è necessario che vi sia corrispondenza con delle impressioni semplici che la compongono; in caso contrario l’idea è vuota ed è da rigettare.

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23
Q

Da dove deriva il pensiero astratto secondo Hume, se tutte le nostre idee sono particolari?

A

Il pensiero astratto secondo Hume deriva dal LINGUAGGIO: noi vediamo tante idee particolari ma riteniamo che a tutte quelle idee particolari vada associata sempre la stessa parola, creando quindi un’associazione tra linguaggio e idee

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24
Q

Come risolve Hume il problema della conoscenza indiretta?

A

Hume risolve il problema della conoscenza indiretta affermando che le impressioni sensibili portano ad una connessione tra la fonte originaria ed il soggetto

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25
Analizzando l'idea di causa a quali osservazioni giunge Hume?
1) essere una causa NON E' UNA PROPRIETA': qualunque cosa può essere una causa; inoltre essere una cosa non è qualcosa di cui possiamo avere l'impressione e che possiamo percepire con i sensi 2) nella relazione causa-effetto gli oggetti (gli eventi) sono sempre contigui (vicini) nello spazio e nel tempo e sono sempre collocati in una successione secondo cui ad A succede B
26
Come è la relazione tra evento A ed evento B nella relazione di causa-effetto secondo Hume?
La relazione tra A e B è: - costante (quando A allora avviene anche B) - NECESSARIA (non possono che essere ammessi in questo modo) >> questione problematica perchè della relazione di causa si era affermato il suo non essere necessaria, di conseguenza questa necessità da dove appare?
27
Perchè Hume esclude che la relazione di causa sia necessaria? Quale esempio fa?
Per spiegare i motivi secondo i quali egli esclude che la relazione di causa sia necessaria ricorre all'esempio del fuoco: dall'idea di fuoco non abbiamo anche l'idea che il fuoco bruci o che distrugga; per avere l'idea che il fuoco bruci bisogna fare esperienza sensibile, ad esempio mettendo la mano vicino al fuoco o gettando qualcosa tra le fiamme. Esempio problematico: forse egli considerava prevalentemente l'aspetto visivo, lasciando in secondo piano quello tattile! >> TUTTO CIO' CHE è EFFETTO DI UN'IDEA NON è CONTENUTO NELL'IDEA STESSA, di conseguenza necessitiamo dell'esperienza e la relazione di causa può essere considerata di secondo tipo
28
29
Se riflettiamo sull'idea di causa basandoci sulle nostre impressioni che cosa troviamo secondo Hume?
Troviamo solamente una SUCCESSIONE SIMILE DI EVENTI: una lunga connessione costante di eventi dai quali però non possiamo concludere con certezza che anche in futuro un evento sarà seguito da un altro!
30
Perchè secondo Hume non è possibile formulare un giudizio di causalità basandoci sul ragionamento?
Secondo Hume non è possibile formulare un giudizio di causalità basandoci sul ragionamento perchè, anche se nel passato abbiamo osservato con costanza che dopo l'evento A giunge l'evento B, non possiamo affermare con certezza che anche in futuro dopo l'evento A arriverà l'evento B!
31
Che cosa s'intende per principio di UNIFORMITA' DELLA NATURA?
Questo principio è l'unico che permetterebbe di formulare giudizi di causalità basandoci sul ragionamento, in quanto affermerebbe che nella natura esiste una certa regolarità ed uniformità e che gli eventi di cui non abbiamo ancora avuto esperienza devono essere simili a quelli di cui abbiamo già avuto esperienza. >> ma perchè la natura dovrebbe essere regolare e uniforme? Se diciamo che è perchè è sempre stato così, allora stiamo nuovamente applicando un principio di uniformità della natura e cadiamo in un ragionamento circolare
32
Per quali altri motivi la relazione di causa stabilita attraverso il ragionamento non è accettabile per Hume?
1) quando ragioniamo non consideriamo MAI tuti i casi possibili, facciamo le dimostrazioni su un unico esemplare e applichiamo la dimostrazione a tutti i casi >> nella relazione di causa è necessario invece fare ESPERIENZA RIPETUTA per poter stabilire tale relazione 2) anche i bambini e gli animali sanno fare INFERENZE CAUSALI ma non sono in grado di applicare un ragionamento complesso
33
Che cosa s'intende con il termine HABIT secondo Hume?
Hume afferma che nella nostra vita quotidiana quando ripetiamo molto spesso qualcosa tendiamo a farlo divenire un gesto automatizzato = un HABIT Anche nella relazione di causa applichiamo un principio come questo: se vediamo molte volte successioni simili di oggetti, tutte contigue nello spazio e nel tempo e che si presentano sempre nella medesima successione, in noi si crea un'abitudine ad associare tale idee!
34
In cosa risiede quindi l'origine della relazione di causa per Hume?
L'origine della relazione di causa per Hume risiede nelle ASSOCIAZIONI che noi compiamo quando connettiamo causalmente un evento A ed un evento B sulla base di un ABITUDINE
35
Perchè Hume può essere definito come avente una posizione antirealista sulle cause?
Hume può essere definito come avente una posizione antirealista sulle cause perchè nella sua visione LA RELAZIONE DI CAUSA NON ESISTE IN NATURA (o non si può dire con certezza che esista in natura) ma è istituita ad un livello mentale e psicologico dal soggetto
36
Quali due problemi possono essere identificati nei confronti dell'inferenza induttivo-causale?
1) ISTANZA GIUSTIFICATIVA= come possiamo giustificare l'affidabilità dell'istanza induttivo-causale? Per Hume essa non è giustificabile come una deduzione, ma quindi come è giustificabile? Hume avrà perlopiù un approccio descritto dell'inferenza causale, ma concederà un piccolo spazio alla giustificazione, dandone una di tipo evoluzionistico. 2) ISTANZA DI FATTO= come procediamo di fatto nell'inferenza induttivo-causale? Hume non ci fornisce un metodo secondo il quale procedere ma si limita ad indagare cosa accada a livello fenomenologico quando compiamo un'inferenza causale
37
Da cosa è innescata la credenza secondo Hume? Può essere innescata dall'immaginazione?
La credenza secondo Hume è innescata da memorie di fatti o idee presenti; essa non può essere innescata dall'immaginazione. Grazie all'immaginazione possiamo infatti pensare sequenze di eventi alternative del tutto credibili, e posso perfino collocarle nel tempo e nello spazio MA ESSE NON DANNO ORIGINE A CREDENZA. Affinché la credenza possa innescarsi è necessario partire da idee presenti nella memoria che abbiano un legame diretto con le nostre impressioni, risultando perciò molto VIVIDE.
38
Che cosa NON E' la credenza secondo Hume?
La credenza NON E': - UN IMPRESSIONE PRIMARIA = essa non è qualcosa di percepibile attraverso i senti - UN'IDEA = le idee possono essere evocate a piacimento, associate e dissociate tra di loro. Questo non avviene con la credenza: non posso forzarmi a credere a qualcosa a cui non credo o a non credere a qualcosa in cui credo.
39
Che cosa è la credenza per Hume?
La credenza per Hume è un sentimento che sorge seguendo la naturale inclinazione umana a partire da una particolare situazione in cui si trova la mente. La credenza è un modo di sentire le idee che è stimolata da idee particolarmente vivide, ovvero idee che hanno un legame diretto con le nostre impressioni.
40
Quali idee stimolano la credenza secondo Hume?
NON TUTTE LE IDEE STIMOLANO LA CREDENZA! Le idee che stimolano la credenza sono idee di memoria, non di immaginazione, sono direttamente legate ad un'impressione primaria e di conseguenza sono molto vivide. Le idee legate all'immaginazione sono meno vivide delle idee di memoria, di conseguenza stimolano di meno la credenza.
41
In che senso la relazione di causa ci permette di credere ad un evento B anche se l'evento B ancora non lo percepisco?
La relazione di causa ci permette di credere ad un evento B anche senza percepirlo in quanto, se ho avuto l'impressione primaria di una successione di eventi in cui ad eventi di tipo A sono seguiti eventi di tipo B, l'idea o l'impressione di un oggetto di tipo A evocherà l'idea di un'oggetto di tipo B e questa idea sarà abbastanza vivida da evocare il sentimento di credenza nel verificarsi di B, anche se B non lo percepiamo direttamente.
42
In che senso solo la relazione di causa ha la capacità di andare oltre la nostra esperienza sensibile, permettendoci di credere all'evento B anche senza percepirlo direttamente?
La relazione di causa è l'unica relazione capace di andare oltre la nostra esperienza sensibile; altre relazioni, come quella spaziale non ci permettono di avere credenza in qualcosa oltre l'esperienza sensibile.
43
Il sentimento di credenza per Hume è chiaramente definibile?
No, il sentimento di credenza (come tutti i sentimenti) non è chiaramente definibile: la sua esistenza può però essere testimoniata dalla nostra comune esperienza interiore, quella delle impressioni secondarie. Non si da una dimostrazione o una definizione chiara di credenza: esiste in quanto tutti ne facciamo esperienza e possiamo testimoniarne l'esistenza
43
Da dove deriva una credenza che si dimostra poi falsa secondo Hume?
Una credenza falsa deriva o da un cattivo funzionamento della mente o da un'applicazione non corretta del metodo di analisi e scomponimento delle idee nelle sue impressioni originarie >> alla base vi è comunque una cattiva consapevolezza del funzionamento della mente
43
Che caratteristiche hanno le idee che si accompagnano alla credenza rispetto alle altre?
Le idee che si accompagnano alla credenza sono più stabili, sono più forti ed influenzano il comportamento e le nostre azioni = noi agiamo sulla base di credenze, le idee associate alle credenze sono il principio regolatore delle nostre azioni.
44
Come si presenta il tentativo di giustificazione dell'inferenza causale di Hume?
Hume propone un tentativo di giustificazione dell'inferenza causale di tipo evoluzionista: per la sopravvivenza dell'uomo è necessario che vi sia una corrispondenza tra la successione delle nostre idee e la successione degli eventi della natura; questa corrispondenza viene stabilita attraverso l'habit. L'habit è quel principio che permette all'uomo di adattarsi alle sequenze presenti in natura: non è una ragione per credere in un mondo esterno effettivamente simile a quello che ci rappresentiamo noi, ma è solo un timido momento in cui Hume va oltre le impressioni.
45
Perchè nel suo tentativo di giustificazione evoluzionista Hume afferma che il ragionamento non può essere alla base dell'idea di causa?
Il ragionamento non può essere alla base dell'idea di causa perchè, se noi adottassimo un ragionamento per passare dall'idea di causa all'idea di effetto, questo ci richiederebbe troppo tempo, sarebbe troppo soggetto all'errore e non sarebbe inoltre un mezzo adeguato per l'apprendimento dei bambini = non saremmo sopravvissuti.
46
In che rapporto si pone Hume con la teoria occasionalista?
Hume, prima di esporre la soluzione nei confronti dell'inferenza causale (la teoria dell'habit) compie una critica alla tesi occasionalista, in particolare scagliandosi contro Malebranche.
47
Cosa s'intende per occasionalismo?
OCCASIONALISMO: tesi antica portata di nuovo in primo piano da Malebranche. Nasce dalla necessità di conciliare la possibilità dei miracoli con l'idea che la connessione causa-effetto sia necessaria sia tra fenomeni naturali che tra fenomeni mentali-fisici.
48
Cosa è un miracolo per l'occasionalismo? Quali due soluzioni vengono proposte?
Un miracolo è un'intromissione nella naturale relazione di causa-effetto. Vi sono due soluzioni possibili a questa questione: 1) o la connessione causale non è necessaria > via percorsa nel corso del 900 2) o la connessione causale non è da ritrovare nelle entità naturali ma è da ritrovare in Dio = Dio è la causa di tutto, ogni volta che abbiamo una relazione di causa-effetto, essa è dovuta all'intervento di Dio
49
Quale posizione porta avanti l'occasionalismo integrale?
L'occasionalismo integrale porta avanti l'idea che la relazione causale sia necessaria ma che essa sia da imputare totalmente da Dio. La possibilità dei miracoli viene così salvaguardata, in quanto, ogni volta che abbiamo una relazione di causa-effetto, sia concernente fenomeni naturali che mentali-fisici, essa è da imputare all'intervento diretto di Dio. Questa posizione è portata avanti da Malebranche
50
Quale posizione porta avanti l'occasionalismo parziale?
L'occasionalismo parziale propone una visione più moderata rispetto a quello integrale: vi sono relazioni causali necessarie dovute a Dio ma esiste anche una diversa relazione causale che ha origine nelle sostanze naturali e che non ha carattere di necessità.
51
Quale relazione si può istituire tra Hume e l'occasionalismo?
Hume si dimostra ovviamente critico nei confronti dell'occasionalismo, ma è possibile trovare un punto di incontro: molte delle argomentazioni che vengono portate avanti dagli occasionalisti per negare la possibilità di una relazione causale necessaria tra entità naturali sono simili a quelle portate avanti da Hume. Vi è quindi una somiglianza nella fase decostruttiva del pensiero, mentre nella fase costruttiva del pensiero le teorie si dimostrano molto diverse.
54
Quando una condizione C può essere definita come necessaria?
Una condizione C si dice necessaria per E quando non può mai darsi E senza C
55
Quando una condizione C può dirsi sufficiente per E?
Una condizione C può dirsi sufficiente per E quando non può mai darsi C senza E
56
Quando una condizione C può dirsi necessaria e sufficiente per E?
Una condizione può dirsi necessaria e sufficiente per E quando non si può mai dare C senza E nè E senza C
57
Quale definizione di causa viene proposta da Hume? Perché alla luce delle condizioni necessarie e sufficienti essa è problematica?
Causa: si ha un oggetto seguito da un altro oggetto e dove tutti gli oggetti simili al primo sono seguiti da oggetti simili al secondo: dove, se il primo oggetto non è esistito, non é esistito nemmeno il secondo. PROBLEMATICA: nella prima parte della definizione sembra fare riferimento alla causa come condizione sufficiente per l'oggetto, nella seconda parte sembra fare riferimento alla causa come condizione necessaria per l'oggetto
58
Che cosa s'intende per concezione di mondo deterministico?
Concezione di mondo deterministico: mondo in cui data una determinata causa essa è sempre seguita da un determinato effetto, e dato un determinato effetto esso è preceduto sempre da una determinata causa. La Place sostiene che un essere soprannaturale dotato di enorme capacità di calcolo potrebbe essere in grado di prevedere ogni evento, dal momento che avrebbe la conoscenza di tutte le cause e di conseguenza di tutti gli effetti
59
Quali sono i tre tipi di ragioni che conferiscono gradi diversi di evidenza secondo Hume?
1) KNOWLEDGE: l'evidenza è ottenuta solamente per confronto delle idee e si produce un credenza certa 2) PROOFS: l'evidenza è ottenuta dalla connessione tra cause ed effetti e produce credenza certa >> facendo esperienza di tante sequenze di eventi simili non ho più dubbi e posso quindi avere una credenza certa sulla base dell'esperienza 3) PROBABILITY: l'evidenza che si ottiene dall'esperienza si accompagna da un certo grado di incertezza
60
Come è definito il caso da Hume?
Il caso è definito come L'ASSENZA DELLA CAUSE - Definibile solo negativamente
61
Quale influenza ha il caso sulla mente secondo Hume?
L'influenza del caso sulla mente è contraria all'influenza che ha la causa sulla mente: la causa determina la mente a passare dall'impressione di causa all'impressione di effetto, il caso non determina la mente a compiere alcun passaggio.
62
Da dove deriva la valutazione di probabilità secondo Hume? Come facciamo a dare valutazioni di probabilità visto che queste valutazioni coinvolgono situazioni in cui non abbiamo connessioni causali invariabili?
La valutazione di probabilità è data dalla MESCOLANZA DI CAUSALITÀ E CASUALITÀ: vi è contemporaneamente presenza e assenza di determinazione della mente
63
Quali relazioni causali conosciamo in un lancio di dadi classico? Ci permettono di determinare su quale faccia il dado cadrà?
In un lancio di dadi classico conosciamo alcune relazioni causali invariabili: il fatto che i dadi cadranno, il fatto che essi sono solidi e non si deformeranno, il fatto che cadranno con una singola faccia rivolta verso l'alto. Queste relazioni causali non ci permettono però di determinare con certezza su quale faccia il dado cadrà
64
Come si rivolge la mente nei confronti delle sei facce del dado?
La mente si rivolge contemporaneamente a tutti i numeri che potrebbero uscire, l'attenzione non si sofferma su uno in particolare ma si dirige su tutti. In questo modo la vividezza dell'impressione si divide equamente su tutte le facce, diminuendo e non stimolando la credenza in nessuno dei sei lati
65
Come si strutturano i dadi anomali di Hume?
Nel lancio di dadi anomali abbiamo dei dadi i quali riportano solamente due numeri: 3 e 6. Su quattro facce abbiamo il numero 3, su due facce abbiamo il numero 6. >> ci facciamo l'opinione che sia più probabile che esca il numero 3.
66
Se consideriamo l'uscita dei numeri, come cambia l'impressione che abbiamo nei confronti dei dadi anomali?
Se consideriamo solamente l'uscita dei numeri, allora l'impulso dell'uscita 3 sarà maggiore dell'impulso dell'uscita 6. Infatti gli impulsi appartenenti alla stessa cifra si sommano portando ad impressioni con un grado diverso di vividezza e quindi di credenza. L'impressione dell'uscita sei si presenta alla mente con una forza che è opposta e va in sottrazione alla forza dell'impressione di uscita 3, ka quale però mantiene un saldo positivo di forza. La nostra mente sarà quindi portata a credere all'uscita del numero 3.
67
In che senso Hume parla di probabilità di causa?
Hume parla di probabilità di causa in relazione a situazioni in cui pur avendo a che fare con relazioni causali non possiamo determinare con certezza l'esito di un certo evento = esempio dell'oppio che addormenta ottanta persone e venti no
68
Hume afferma che nelle situazioni di probabilità di causa la causa manchi di efficacia?
No, Hume non arriva a inferire che la causa manchi di efficacia, crede piuttosto che vi sia l'azione di qualche altra causa che inibisca l'effetto della prima. Le cause sono tante ed interagiscono tra di loro, nella loro interazione qualche altra causa blocca l'azione della prima.
69