Nutrienti e suolo Flashcards
(35 cards)
Quali sono le forme chimiche dell’azoto:
Azoto organico: presente da alto peso molecolare ossia humus stabile ad altri relativamente leggeri come la biomassa microbica; Azoto minerale: Azoto ammoniacale (N-NH4+), Azoto nitrico (N-NO3), (è l’azoto assimilate delle piante).
Come si dividono gli elementi nutrittivi del suolo?
Macroelementi (N P K); Mesoelementi (S, Ca, Mg); Microelementi (Zn, Fe, Cu, Mn, B, Mo, Cl (questi sono tutti poco solubili tranne il cloro).
Carbonio, ossigeno e idrogeno sono abbondantemente presenti sull’ambiente, quindi non si considerano.
Cos’è la soluzione circolante del suolo
La soluzione circolante rappresenta l’acqua con i relativi soluti, presenti nei pori del terreno. Non si tratta di una circolazione vera e propria.
Come si da l’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante?
90% nelle radici (rizosfera) con o senza spesa energetica o in maniera coadiuvata (funghi viventi nella rizosfera).
Cos’è l’essenzialità indiretta di alguni nutrienti?
Alcuni nutrienti interferiscono per esempio sul microbiota utile per la coltivazione
Quali sono le principali reazioni nel ciclo dell’azoto?
Mineralizzazione (organico a N-Nh4 - amonio ) attraverso reazione biologica; Nitrificazione n-nh4 – n-nh3 - ammoniaca - tramite batteri nitrificanti; immobilizzazione (n-nh4 amonio – n organico) sotto forma di biomassa batterica
Quali sono i processi di perdita di azoto all’atmosfera?
denitrificazione (respirazione batterica riducendo i nitrati (no3) e liberando n o n2o (ossido di azoto) in atmosfera);
volatilizzazione (trasformazione del n-nh4 (ammonio) in nh3 (ammoniaca) che è liberata in atmosfera in terreni calcari, durante caldo e vento);
lisciviazione (trascinamento in profondità di n-no3(nitrati) con l’acqua di percolazione); Azotofissazione (organizzazione di n2 atmosferico a livello delle radici delle leguminose da parte di batteri simbionti)
Qual’è il percentagio dell’azoto organico nel suolo
90% del totale
Comportamento nel terreno di n-nh4 e n-no3
n-no3 ( nitrato) è assorbito preferenzialmente delle piante, non è trattenuto dai colloidi, è nella soluzione circolante e può venir lisciviato
n-nh4 (ammonio) è meno assorbito delle piante, adsorbito ai colloidi, È scarsamente lisciviato, è più esposto a perdite in atmosfera.
Como si da la azotofissazione nel terreno?
può essere assimbiotica (meno importante) o simbiotica (es. batteri nelle leguminose che lasciano una residua fertilità N alle colture successive)
Da cosa dipende il contenuto di N nel terreno:
Dipende dalla natura del terreno, profondità, vegetazione, clima, stagione (cicli di mineralizzazione e immobilizzazione che seguono l’andamento delle stagioni)
Com’è il ciclo bio-geochimico del fosforo?
Il P è poco mobili nel terreno. La sua disponibilità è molto legata al pH del suolo. Reintegrazione viene fatta attraverso i fertilizzanti. Una parte è presente nella sostanza organica.
Quali sono le forme di P nel terreno e la sua relativa assimilabilità?
La maggior parte è fosforo organico (non direttmente disponibile), c’è molto poco in soluzione.
Il grosso problema dell’assimilabilità deriva dal PH del terreno perchè Il massimo dell’assimilabilità avviene con pH subacido
Come si comporta il Potassio nel terreno
K è un elemento catiônico. Il potassio scambiabile può essere assorbito delle piante.
Quali sono le caratteristiche fisiche del terreno?
granulometria, struttura, porosità, massa volumica apparente, superficie specifica, tenacità, sofficità, resistenza alla penetrazione, atmosfera terreno e proprietà termiche.
Quali sono le caratteristiche topografiche del terreno?
altezza, giacitura (posizione del terreno rispetto alla superficie terrestre - pendenza, altitudine, orientamento, forma ecc), esposizione
Cos’è la Ganulometria o tessitura del terreno?
suddivisione dele particelle costituenti la parte solida del terreno in categorie dimensionali (diametro), espresse in frazioni del peso secco. Non è modificabile dall’attività agricola. Ci sono tre classi: sabbia, limo e argille.
Le particelle grandi sono scheletro e le minori (sabbia, limo e argilla ) sono terra fine. Dove c’è molta pioggia non c’è molto scheletro.
Quali sono le caratteristiche di un terreno sabbioso
le particelle grosse presentano bassa coesività, bassa superficie specifica (poca aggregazione), molta porosità (spazi vuoti), difficile da modellare, chimicamente poco reattivi, bassa capacità di trattenere nutrienti e acqua (buona areazione, rapido drenaggio, molta lisciviazione).
Quali sono le caratteristiche di un terreno limoso?
intermedio tra sabbioso e argilloso. Tendono a formare una crosta superficiale (ostacola l’ossigenazione del terreno) e si riscaldano più lentamente in primavera
Quali sono le caratteristiche di un terreno argilloso?
particelle fine con alta coesività fra loro, microporosità. Facili da modellare ma difficili da lavorare, chimicamente molto reattivi, alta capacità di trattenere nutrienti e h2o. ridotta areazione (rischi di asfissia) e ridotto drenaggio (meno rischi di lisciviazione) – buono per riso.
Cos’è un terreno di medio impasto ?
franco. Si riesce a modelare. È una miscela bilanciata delle frazioni granulometriche (sabbia, limo e argilla)
Cos’è la struttura di un terreno
stato di aggregazione delle particelle costituenti la parte solida del terreno (modificabile dall’attività agricola).
Come si classificano i terreni a seconda della sua struttura e degli aggregati
-glomerulare: aggregati piccoli e tondeggianti, ben areati e porosi, favorisce il drenaggio e la crescita delle radici
-granulare: simile alla glomerulare ma con particelle piu fini e ben separate
-poliedrica: aggregati con forma angolare, con facce piane che si incastrano tra loro, puo limitare la circolazione di aria e acqua se troppo compatta
-prismatica: formata da colonne verticali con spigoli ben definiti, favorisce il drenaggio verticale ma ostacola lo sviluppo delle radici
-massiva: suolo compatto sena aggregati visibili, difficile da lavorare con scarsa porosità e drenaggio
Como devono essere gli aggregati di un terreno
Gli aggregati ottimali hanno da 1 a 5 mm, però è importante che si abbiano aggregati di diverse dimensioni per evitare la formazione di crosta, macropori e micropori.