Ragionamento induttivo Flashcards

(30 cards)

1
Q

Fallacie del ragionamento induttivo

A
  • Iper generalizzazione/sbrigativa: formulazione di una regola partendo da pochi casi specifici un po’ ad minchiam
    Esempio: vedo un gruppo di pecore nere e dico che sono tutte nere —> poco senso
    !!! Errore di limite del campione —> campione non rappresentativo
    • Generalizzazione sbrigativa: si sopravvaluta il fatto che un argomento sia corretto perché si basa su campione troppo piccolo (meno casi meno probabile trovare roba discorde) (= errore di limite del campione)
    • Generalizzazione distorta: generalizzazione sbagliata
    • Fallacia per aneddoto: uso di un’ esperienza personale una volta ogni morte di papà per rafforzare una conclusione —> fallacia di un singolo evento: mi è capitato una volta mi capita sempre
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2
Q

def ragionamento induttivo

A

processo cognitivo, parte dal dato di esperienza per arrivare a conclusioni e generalizzazioni.

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3
Q

Cosa permette di fare il ragionamento induttivo

A
  • Generalizzare: partire da esperienze individuali ed estendere fino a una conclusione generale → regole uguali per tutti i membri di una categoria
    • Fare inferenze su eventi futuri partendo da dati del passato —> previsioni che si avverano
    • Creare categorie(principi generali) e aggiornarle
    • Aiuta a trasferire informazioni relative alle proprietà di una categoria nota ad altre categorie meno note
      !!! Induttivo = probabilistico —> incerto
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4
Q

casi di applicazione del ragionamento induttivo

A
  • categorizzazione degli elementi della realtà
  • confronto tra istanze
  • creazione della categoria attraverso l’esperienza della realtà
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5
Q

def di rete semantica

A

sistema di concetti organizzato in modo gerarchico

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6
Q

le categorie si modificano?

A

Sì, con l’esperienza

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7
Q

def categorizzazione

A

processo mediante il quale idee e oggetti sono riconosciuti, differenziati e compresi

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8
Q

caratteristiche della categorizzazione

A

· Non richiede astrazione
· Processo immediato
· Si basa sugli schemi di azione che abbiamo appreso
→ Gli oggetti attivano degli schemi di azione. Oggetto : intenzionalità = categorie specifiche : come voglio usarlo
!!! Il sistema motorio cognitivo non categorizza gli atti in base a che movimento fai ma alla tua intenzione/obbiettivo.
Esempio: obbiettivo: nutrirsi
→ Afferrare, tagliare e sminuzzare rientrano nella stessa area di categorizzazione anche se attivano movimenti diversi.
· Neuroni Specchio: probabilmente alla base del concetto di categorizzazione. L’utilizzo di una parte del corpo specifica insegue un obbiettivo preciso e a sua volta attiva uno schema motorio specifico.
· Non sempre rispetta le proprietà logiche.

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9
Q

Def categoria

A

Partizione nella quale si comprendono individui o cose di una medesima natura o di un medesimo genere

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10
Q

Caratteristiche delle categorie

A

· Le categorie non si dividono in maniera netta, ma le proprietà delle istanze si distribuiscono su un continuum.
· La categoria si innesca su delle proprietà centrali che la definiscono e si sviluppa in maniera gerarchica dal centro alla periferia.
→ Prototipo: elemento più rappresentativo di una categoria = ha tutte le caratteristiche chiave
!!! Per rientrare in una categoria non è necessario avere tutte le caratteristiche del prototipo
Esempio: i colori = spettro, sfumature

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11
Q

def induzione generale

A

Generalizzare da casi conosciuti a tutti i casi di una categoria

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12
Q

def induzione specifica

A

I membri di una categoria con una proprietà specifica la generalizzano ad altri membri della stessa categoria (creazione di sottogruppi)

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13
Q

def generalizzazione induttiva

A

Prendo una caratteristica di pochi e la estendo a tanti.
* Le premesse supportano la conclusione in base a
○ Ampiezza campione
○ Ampiezza popolazione
○ Rappresentatività del campione
* Tipi di generalizzazione
○ Statistica: introduzione di alpha = 0.05 —> campione ampio e casuale
○ Bayesiana: teorema di Bayes. Far si che il ragionamento statistico tenga anche quando aggiungo nuovi dati —> probabilità a priori e posteriori
○ Aneddotica: campione non statistico —> non affidabile

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14
Q

Previsione induttiva

A

Parte da un campione passato/presente e fa una conclusione su un istanza futura
* Conclusione: probabilità che un x evento accada in base al campione passato
Esempio: è probabile che A si comporterà così perché l’anno scorso nella stessa situazione ha fatto così
* Si basa su un sottoinsieme di dati di un fenomeno (esempio: votazione a sx nel 2014 —> restringo a un insieme piccoli di dati che è quello del 2014)

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15
Q

Inferenza causale induttiva

A

Include un nesso causale tra premessa e conclusione
!!! Può anche avvenire per induzione categoriale: si fa inferenza sul fatto che oltre a una persona x anche altre persone appartenenti a una categoria abbiano la stessa caratteristica.

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16
Q

Analogia induttiva

A

Le cose simili per alcune proprietà saranno simili anche per altre
Esempio: uccelli rapaci/ uccelli di città= ali, piume, artigli ecc.
!!! Può portare ad errore

17
Q

Fasi del paradigma di Wason per il soggetto

A
  • identificazione della regola
    Rilevamento della relazione
    Scoperta di quanto si ripete (periodicità)
    Completamento della descrizione
  • Estrapolazione: usare la regola ore produrre la nuova sequenza
18
Q

paradigma di Wason

A

Viene chiesto ai partecipanti di trovare la regola sotto la sequenza 2 4 6 e di produrre un’altra sequenza con la stessa regola. Lo sperimentatore da dei feedback fino a quando non si trova la regola adeguata
Risultati:
§ Bias della conferma: producono regole che verificano l’ipotesi ma che non reggono la falsificazione
§ Le ipotesi sono sempre più articolate di quello che dovrebbero essere

19
Q

Compiti di ragionamento induttivo

A
  • wisconsing card sorting test
  • trova l’intruso
  • argomento
  • completamento di serie (numeri, lettere, grafiche)
  • presentazione di istanze
  • somiglianze
20
Q

Test di presentazione di istanze

A
  • test base
  • test di smoke: sostituisce le lettere con delle figure geometriche colorate. Il rapporto tra colore e bordo tra le figure geometriche è ciò che lo sperimentatore identifica come proprietà centrale della categoria
  • test di bruner
21
Q

Fattori che influenzano il ragionamento induttivo

A
  • somiglianza
  • categorie
  • cultura
    -esperienza
22
Q

Esperimento di Rips

A

Richiesta: giudicare le caratteristiche di alcuni animali sulla base di altri animali
1. Viene detto ai partecipanti che una specie x è stata contagiata da una malattia su un isola
2. Chiedono: quale altre specie vengono contagiate?
Risultato: specie simili alla specie x avevano contratto la malattia
→ criterio di somiglianza: quando percepiamo due entità come simili assumiamo che si comportino in modo simile anche per quanto riguarda caratteristiche a noi sconosciute

23
Q

Generalizzazione dell’apprendimento

A

→ Gradiente di generalizzazione: appreso un concetto/ categoria, si genera questo gradiente che viene applicato a categorie/ concetti simili —> rispondiamo in modo “prototipico” a stimoli simili tra loro = legge universale di generalizzazione dello stimolo
Esempio: la campanella predice il cibo, lo fa anche il fischietto perché sono suoni simili
!!! Un po’ riduttivo il tutto —> i predicati (es: è piccolo) non possono funzionare secondo questo meccanismo perché vengono interpretato in modo diverso in base ad
◊ Ambiente
◊ Atteggiamenti delle persone
!!! Non reagiamo a predicati simili allo stesso modo
Esempio: è piccolo
w Tono cute: presa bene
w Tono bastardo: male male

24
Q

Modello di Rosh

A

: principi di categorizzazione
1. Economia cognitiva: min sforzo max info su qualcosa
2. Struttura del mondo percepito: il mondo viene percepito come un’informazione strutturata e non cose a caso da ricucire
1. Combinazioni di attributi/predicati che sono più frequenti
Esempio: uccello - alato no uccello - pelliccia
2. Il modo in cui percepiamo le caratteristiche del mondo dipende da:
□ Obbiettivi
□ Bisogni funzionali dell’individuo
□ Cultura —> categorizzazione inconscia
3. Le categorie presentano degli
□ Elementi centrali: prototipi = hanno tutte o quasi le caratteristiche che rappresentano la categoria
□ Elementi sempre più periferici = mano a mano mia allontano dal prototipo allora abbiamo oggetto sempre meno rappresentativi n
!!! Come le categorie anche la scelta del prototipo non è universale ma influenzata da aspetti personali, ambientali, culturali
Esempio: mammiferi
Australia prototipo —> canguro
Europa prototipo —> mucca

25
Da cosa dipende il modo in cui percepiamo il mondo
- Obbiettivi - Bisogni funzionali dell’individuo - Cultura —> categorizzazione inconscia
26
Principi di categorizzazione
1. Economia cognitiva: min sforzo max info su qualcosa 2. Struttura del mondo percepito: il mondo viene percepito come un’informazione strutturata e non cose a caso da ricucire
27
Modello di Osherson
modello matematico di induzione delle proprietà. → Forza dell'induzione/probabilità: similarità tra premesse e conclusioni Esempio: chiedeva di valutare quanto simili sono tra di loro 2 animali appartenenti alla stessa categoria. Mammiferi → Confronto tra foca e mucca → La mucca somiglia di più alla categoria mammifero si avvicina di più al prototipo. !!! Stesso piano logico diverso piano psicologico. !!! Se ritengo che sia una caratteristiche che io attribuisco al prototipo allora generalizzo perché dico se ce l’ha il prototipo allora ce l’avranno anche tutti gli altri nella categoria.
28
modello di Tversky e Kahnemann
→ Euristica/bias della rappresentatività: si tende a sovrastimare la frequenza, la probabilità di vedere degli elementi più rappresentativi di quella categoria → Euristica/bias della disponibilità: la facilita con cui ci viene in mente il prototipo condiziona le nostre valutazioni. Ciò che è più facile da richiamare influisce le valutazione che faccio (ricordo vivido = recall facile) ○ Recall più facile per info che si somigliano anche appartenenti a categorie diverse ○ Fattori di disponibilità (= proprietà dinamica della conoscenza che è nella memoria) Acuti: breve termini = contesto Cronici : esperienza
29
Modello di Sloma e Legnado
l'induzione parte dal conteso e dall'esperienza (resa disponibili = working memory) Processi automatici: processi inconsci in parallelo = sistema 1 → memoria procedurale - Automatizzazione di un processo: sia acquisisce attraverso la pratica = ripetizione di schemi motori - Induzione e disponibilità (interazione tra contesto ed esperienza) Processi controllati: processi cosci, sequenziali = sistema 2 → memoria dichiarativa e lavoro !!! Si trovano su un continuum
30
Modello Sneider e Shifring
teoria del doppio processo → sistema 1 e 2 sono processi cognitivi distinti che permettono di predire il comportamento