Rapporto giuridico, diritti e beni Flashcards

1
Q

Gli interessi considerati dal diritto

A

Se il diritto non esistesse, ciascuno cercherebbe di soddisfare i propri interessi nel modo a lui più conveniente.
Si comprende allora che il diritto prescrive dei comportamenti per mettere in ordine gli interessi. Ne protegge alcuni, ne vieta altri. Il diritto è un sistema di regolazione degli interessi.
Le possibili valutazioni espresse del dal diritto sono:
INDIFFERENZA – ATTEGIAMENTO POSITIVO – ATTEGIAMENTO NEGATIVO

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2
Q

Indifferenza

A

Che si verifica quando manca una norma giuridica come gran parte delle azioni svolte tutti i giorni che sono regolate da norme morali.

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3
Q

Atteggiamento positivo

A

Che comporta la protezione di un interesse attraverso il riconoscimento di posizioni di vantaggio. (Situazioni giuridico attive)

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4
Q

Atteggiamento negativo

A

Che determina posizioni di svantaggio. (Situazioni giuridico passive)

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5
Q

Il rapporto giuridico di diritto privato

A

Il diritto regola interessi che si intrecciano, cioè posizioni reciproche dei diversi soggetti.
Ne consegue che ad ogni posizione di vantaggio ce ne sia una di svantaggio.
È come se i soggetti venissero pesati così da stabilire chi deve prevalere e chi soccombere.
In questo modo si instaura un rapporto tra 2 o più soggetti e questo rapporto, regolato dal diritto, si chiama rapporto giuridico.

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6
Q

Rapporto giuridico

A

Il rapporto giuridico è quel rapporto tra 2 o più soggetti in cui uno è detto soggetto attivo, che ha per legge un poter sull’altro detto soggetto passivo; a tale potere corrisponde un dovere del soggetto passivo verso quello attivo.

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7
Q

Gli elementi

A

Il rapporto giuridico è costituito da 3 elementi:
- I soggetti (attivo e passivo) devono essere almeno 2 e possono essere o persone fisiche o società, assicurazioni.
- Il contenuto cioè il potere che il soggetto attivo può esercitare verso il soggetto passivo, costringendolo a tenere un dato comportamento.
- L’oggetto cioè il bene o l’utilità ricavata dal comportamento imposto al soggetto passivo.
I soggetti del rapporto giuridico si chiamano parti mentre il resto si chiamano terzi.

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8
Q

Situazioni soggettive attive e passive

A

Il rapporto giuridico si compone quindi di due situazioni soggettive:
- Quella del soggetto attivo, detta potere.
- Quella del soggetto passivo, detta dovere.
Tali situazioni possono essere di varie specie.

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9
Q

I poteri

A

Le principali situazioni soggettive attive sono:

  • Il diritto soggettivo;
  • La potestà;
  • Il diritto di azione in giudizio.
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10
Q

I doveri

A

Le principali situazioni soggettive passive sono invece:

  • Il dovere giuridico generico;
  • Il dovere giuridico specifico, o obbligo;
  • L’onere.
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11
Q

Il diritto soggettivo

A

Il diritto soggettivo è la posizione attiva più importante. Si ha diritto soggettivo quando una norma giuridica garantisce a un soggetto la possibilità di soddisfare un proprio interesse consentendogli di ricorrere al giudice coloro tutti coloro che vi si oppongono.
Si può parlare di diritto soggettivo solo quando c’è una norma giuridica che riconosce degno di tutela dell’interesse.

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12
Q

La nozione di interesse

A

La nozione di interesse è molto ampia e può riguardare qualsiasi “bene della vita”. Così si può avere un diritto soggettivo su una cosa materiale come una casa; ma anche un diritto soggettivo (di prestazione) a una certa attività altrui cui si è interessati (per esempio, che un idraulico effettui una riparazione, se si è impegnato a farlo).

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13
Q

Ricorrere ad un giudice

A

Quando c’è una norma giuridica che riconosce degno di tutela l’interesse che si vuole soddisfare allora c’è sempre la possibilità di ricorrere ad un giudice, per ottenere la condanna di coloro che hanno violato il diritto soggettivo altrui e l’annullamento degli atti che hanno determinato la violazione.

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14
Q

Principali distinzioni nell’ambito dei diritti soggettivi.

A

Nella categoria dei diritti soggettivi si è soliti operare le tre seguenti distinzioni:

  • diritti assoluti e diritti relativi.
  • diritti patrimoniali e diritti non patrimoniali.
  • Diritti reali e diritti di credito.
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15
Q

Diritti assoluti e diritti relativi

A

I diritti assoluti sono quelli che valgono nei confronti di qualsiasi altro soggetto.
Sono diritti assoluti:
I diritti della personalità (vita, integrità fisica, onore, nome, ecc.)
I diritti reali (proprietà, usufrutto ecc.)
I diritti sui beni immateriali (il diritto d’autore, il diritto sulle invenzioni)

Al diritto relativo corrisponde l’obbligo specifico di chi è tenuto a un particolare comportamento per soddisfare l’interesse del titolare del diritto.
Sono diritti relativi i diritti al credito (il diritto al pagamento della merce venduta)

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16
Q

Diritti patrimoniali e non patrimoniali

A

I diritto patrimoniali sono quelli che conferiscono al proprietario un vantaggio di tipo economico. In altri termini l’oggetto è valutabile in denaro.

I diritti non patrimoniali sono quelli che attribuiscono al titolare un vantaggio che non può essere espresso in denaro (il diritto alla fedeltà che si acquisisce al matrimonio).

17
Q

Diritti reali e di credito

A

I diritti patrimoniali si distinguono a loro volta in diritti reali e di credito.
I diritti reali sono assoluti: essi riguardano un bene e consistono nel potere di escludere le ingerenze di chiunque altro su quel bene.
Il termine reale deriva dalla parola latina “res” che significa cosa, quindi il diritto reale è il dritto sulla cosa.
Un’altra caratteristica del diritto reale è la sua immediatezza: al titolare di un diritto reale spetta si utilizzare subito il bene oggetto del diritto.

I diritti di credito sono invece relativi, essi concedono un potere su un solo soggetto determinato .
Essi sono privi dell’immediatezza, il creditore ha sempre bisogno della collaborazione del debitore per edere soddisfatto il proprio interesse.

18
Q

Vicende del diritto soggettivo

A

I diritti non sono entità fisse e immutabili nel tempo: Essi nascono, si modificano ed eventualmente si estinguono.
Per quanto riguarda le vicende estintive c’è la prescrizione e la decadenza.

19
Q

La prescrizione estintiva

A

La prescrizione estintiva può essere definita la perdita di un diritto per il mancato esercizio del medesimo per un certo periodo di tempo da parte del suo titolare.
Sono prescritti i diritti patrimoniali mentre i diritti indisponibili, in particolare quelli che riguardano situazioni familiari.
Nell’ambito del diritto patrimoniale l’unico a non essere prescritto è il diritto alla proprietà.

20
Q

Il decorso

A

La prescrizione inizia a decorrere dal momento in cui il diritto può essere fatto valere.

21
Q

Durata del periodo della prescrizione

A

La durata della prescrizione ordinaria è di 10 anni.
I diritti reali su cosa altrui si prescrivono in 20 anni.
Il danno da illecito extracontrattuale si prescrive in 5 anni.
I danni provati dalla circolazione di veicoli scende a 2 anni.

22
Q

La sospensione

A

La sospensione si ha quando vi siano particolari rapporti tra le parti che rendano difficile l’esercizio del diritto stesso.

23
Q

L’interruzione

A

L’interruzione della prescrizione determina invece l’inizio di un nuovo periodo di prescrizione, di durata uguale a quella precedente.
L’interruzione può avvenire quando il creditore manifesta la volontà di esercitare il proprio diritto, oppure il riconoscimento del debitore.

24
Q

La decadenza

A

Anche la decadenza consiste nella perdita di un diritto per il mancato esercizio del medesimo. Per questo non sono previste forme di sospensione o di interruzione, l’unico atto che può impedire la decadenza è l’esercizio del diritto stesso.
Riguarda beni di consumo ed è più corta, per esempio, quando acquisto un bene difettoso, ho tempo 2 mesi per far valere il diritto ad avere indietro i soldi.

25
Q

Il dovere giuridico

A

Il lato passivo del rapporto giuridico è indicato come dovere giuridico e si divide on dovere generico e dovere specifico.

26
Q

Il dovere generico

A

È la situazione giuridica in cui si trovano tutti coloro che devono rispettare un diritto assoluto altrui. Tale consiste in generale a non turbare il godimento di diritto altrui.

27
Q

Il dovere specifico

A

Si ha quando il comportamento cui il soggetto è tenuto grava su un soggetto determinato ed è generalmente rappresentato da un comportamento attivo.

28
Q

I beni

A

Con il temine bene si indica l’oggetto del rapporto giuridico e stabilisce che sono beni solo le cose che possono formare oggetto di diritto.
Devono avere un valore d’uso e deve avere quantità relativamente limitate.

29
Q

Beni mobili, immobili e mobili registrati.

A

Sono beni immobili tutto ciò che è naturalmente o artificialmente ancorato al suolo.
Sono beni mobili tutti gli altri beni. Esiste però un’altra distinzione nei beni mobili, quella dei beni mobili registrati, cioè le navi, le automobili ecc.. Questi beni mobili registrati, come i beni immobili, possono essere trasferiti solo per iscritto.

30
Q

Universalità di mobili

A

Un insieme di beni mobili che appartengono ad un unico proprietario e hanno una destinazione unitaria.

31
Q

Beni fungibili e infungibili

A

Sono beni fungibili quelli che possono essere sostituiti gli uni agli altri, come le derrate alimentari, i prodotti di serie a condizione che siano nuovi e il denaro. Sono invece infungibili tutti gli altri beni come un quadro, una statua.

32
Q

Beni consumabili e inconsumabili.

A

Sono beni consumabili quelli che si distruggono con un solo atto di utilizzo, sono invece in consumabili quelli che possono essere utilizzati ripetutamente.