Igiene 06 Hilights 1.10 b Flashcards

1
Q

False controindicazioni e
casi particolari
- Unica attenzione da avere è con i vaccini a virus vivi attenuati, per i quali si aspetta 1 mese per la somministrazione se il soggetto ha avuto morbillo o varicella.
Igiene – Lezione del 23 mar. 2023 – Pag. 10 di 17

Igiene – Lezione del 23 mar. 2023 – Pag. 11 di 17
- A volte i vaccini a virus vivo attenuato possono esacerbare manifestazioni cutanee in individui atopici (es. eczemi), ma non sono controindicazioni.
- Allergia all’uovo non è una controindicazione per il vaccino contro morbillo, parotite, rosolia.
- In caso di shock anafilattico da
uovo non si possono vaccinare questi soggetti con vaccini antinfluenzali create in cellule embrionali di pollo. In Italia è presente un vaccino alternativo. Negli altri paesi è possibile vaccinare qualsiasi persona in un setting ambulatoriale comune.

A

False controindicazioni e
casi particolari
- Unica attenzione da avere è con i vaccini a virus vivi attenuati, per i quali si aspetta 1 mese per la somministrazione se il soggetto ha avuto morbillo o varicella.
Igiene – Lezione del 23 mar. 2023 – Pag. 10 di 17

Igiene – Lezione del 23 mar. 2023 – Pag. 11 di 17
- A volte i vaccini a virus vivo attenuato possono esacerbare manifestazioni cutanee in individui atopici (es. eczemi), ma non sono controindicazioni.
- Allergia all’uovo non è una controindicazione per il vaccino contro morbillo, parotite, rosolia.
- In caso di shock anafilattico da
uovo non si possono vaccinare questi soggetti con vaccini antinfluenzali create in cellule embrionali di pollo. In Italia è presente un vaccino alternativo. Negli altri paesi è possibile vaccinare qualsiasi persona in un setting ambulatoriale comune.

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Q
  • Prematurità: il bambino prematuro ha già un sistema immunitario sufficientemente formato da porter rispondere alla vaccinazione, ma non all’infezione. Per questo motivo vengono calcolate le date di vaccinazione in base all’età anagrafica, senza considerare la prematurità. Inoltre, il bambino è protetto solo nei primi 2 mesi dopo la nascita dagli anticorpi materni; ritardando la vaccinazione si potrebbe quindi lasciare il bambino scoperto dalla copertura anticorpale per mesi.
  • Le donne in gravidanza: vengono vaccinate contro l’influenza dal 1° trimestre, sia contro la pertosse dalla 27° settimana. In questo modo il bambino viene protetto dagli anticorpi materni. Si tratta di una vaccinazione trivalente che comprende difterite, tetano, pertosse e andrebbe effettuata prima di ogni gravidanza.
  • I pazienti con cirrosi, dializzati, con BPCO e altre patologie croniche sono considerati soggetti a rischio: in questi è quindi prioritaria la vaccinazione, in particolare contro Pneumococco e HZV. La regione Veneto nel 2014 con la dcm 15/64 ha indicato le categorie a rischio che necessitano di vaccinazione, come gli asplenici.
  • Dopo un vaccino a virus vivo attenuato la persona NON è infettiva.
    PARENTESI
    È possibile predisporre un ambulatorio protetto con presenza di un rianimatore in grado di intervenire immediatamente in caso di shock anafilattico. Si tratta di una disposizione che viene attuata per soggetti che hanno avuto reazioni allergiche ad altri vaccini o in casi selezionali.
    Una richiesta che viene spesso fatta dai genitori è di evitare la vaccinazione perché in famiglia c’è un caso di autismo: si sa però da tempo che non esiste una correlazione tra vaccini e autismo.
    FINE PARENTESI
A
  • Prematurità: il bambino prematuro ha già un sistema immunitario sufficientemente formato da porter rispondere alla vaccinazione, ma non all’infezione. Per questo motivo vengono calcolate le date di vaccinazione in base all’età anagrafica, senza considerare la prematurità. Inoltre, il bambino è protetto solo nei primi 2 mesi dopo la nascita dagli anticorpi materni; ritardando la vaccinazione si potrebbe quindi lasciare il bambino scoperto dalla copertura anticorpale per mesi.
  • Le donne in gravidanza: vengono vaccinate contro l’influenza dal 1° trimestre, sia contro la pertosse dalla 27° settimana. In questo modo il bambino viene protetto dagli anticorpi materni. Si tratta di una vaccinazione trivalente che comprende difterite, tetano, pertosse e andrebbe effettuata prima di ogni gravidanza.
  • I pazienti con cirrosi, dializzati, con BPCO e altre patologie croniche sono considerati soggetti a rischio: in questi è quindi prioritaria la vaccinazione, in particolare contro Pneumococco e HZV. La regione Veneto nel 2014 con la dcm 15/64 ha indicato le categorie a rischio che necessitano di vaccinazione, come gli asplenici.
  • Dopo un vaccino a virus vivo attenuato la persona NON è infettiva.
    PARENTESI
    È possibile predisporre un ambulatorio protetto con presenza di un rianimatore in grado di intervenire immediatamente in caso di shock anafilattico. Si tratta di una disposizione che viene attuata per soggetti che hanno avuto reazioni allergiche ad altri vaccini o in casi selezionali.
    Una richiesta che viene spesso fatta dai genitori è di evitare la vaccinazione perché in famiglia c’è un caso di autismo: si sa però da tempo che non esiste una correlazione tra vaccini e autismo.
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