14 IMPIANTI ELETTRICI NELLE STRUTTURE SANITARIE Flashcards

(8 cards)

1
Q

Il sistema IT-Medicale: realizzazione e proprietà.

A

IT pk le masse delle singole attrezzature = collegate a terra mediante PE(?) e il neutro scollegato da terra o collegato a un’impedenza elevata.(norma CEI 64-8/7-710)
=alimentato da trasformatore d’isolamento con dispositivo di controllo permanente dell’isolamento.
consigliato nei gr0 e 1, obbligatorio nei gr2 zona paziente, prese a spina, apparecchiature fisse a portata di mano.
garantisce continuità di servizio anche in caso di primo guasto a terra->norma obbliga installazione di un MONITOR DI ISOLAMENTO per la segnalazione. non disinseribile e collegato con un PANNELLO DI SEGNALAZIONE A DISTANZA.(ubicato da personale dove?)prevede:
-lampada a SPIA VERDE(fznamento normale)
-allarme ACUSTICO appena rileva il guasto
-SPIA GIALLA quando allarme si stoppa e si spegne solo una volta che si è rimediato al guasto
-PULSANTE DI PROVA
-LED ROSSO di allarme di sovraccarico
interruzione di contatto sist IT-M o terra e dispositivo di controllo= segnalata

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2
Q

Misure di protezione contro i contatti indiretti nei locali ad uso medico.

A

consistono in uno dei seguenti provvedimenti previsti dalla norma CEI 64-8/710.413:
-protezione mediante INTERRUZIONE AUTOMATICA ALIMENTAZIONE per locali gr1 e 2 non alimentati dal sist IT-M. applicata coerentemente con TT o TN. !!in caso di guasto la V di contatto limite ridotta a 25V per sezione impianto a bassa V.
*TN=vietato uso conduttore PEN(?) a valle del quadro
di distribuzione princ(pk?)
*TT=>RexIdn<=25(Re? Idn e suoi valori?)
per locali gr 1 e 2=INTERRRUTORI DIFFERENZIALI(pk?) di tipo: A ,intervengono anche in caso di correnti di guasto e pulsanti, o B uguale ma continue. caso UPS trifase?
-collegamento equipotenziale supplementare(nodo equip) x masse/masse estranee nella zona paziente x limitare al max d.d.p. tra masse. negli ambienti a > rischio elettrico e ogni locale=suo nodo(R?) per apparecchi e parti metalliche che possono chiudere circ verso terra.
-SIST IT-M: nei gr 2 con pericolo microshock con nodo equip.per circ in zona paziente e prese a spina(a parte?)
per limitare correnti di guasto e dispersione, assicurare continuità servizio in caso di primo guasto a terra.
circ derivati dal secondario protetti con fusibili/interruttori magnetotermici
-uso apparecchiature con ISOLAMENTO CLASSE 2-> possono portare simbolo “doppio isolamento” e installati in gr 1(no obbligo colleg a terra) e 2(obbligo colleg. nodo equip.)
-sist SELV o PELV(poco utilizzati): aliment. non>25(C.A.) e 60(C.C.) per protezione congiunta cont. dir e indir.
nei gr2 a questi sist altri provvediementi
1)TRASFORMATORE DI SICUREZZA= alimentato da sist IT-M se ad essi collegate apparecchiature zona paziente
2)apparecchi alimentati=CONNESSI CON SIST DI EQUIPOTENZIALIZZAZIONE del locale(nodo)

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3
Q

Misure di protezione contro i contatti diretti nei locali ad uso medico.

A

*protezione contatti diretti (710.412) con parti in tensione ammessi isolamento parti attive o loro segregazione con barriere o involucri con grado di protezione non inferiore a IPXXD(superf.orizz.a portata di mano) o IPXXB(resto) (significato lettere?)

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4
Q

la norma CEI 64-8 SEZIONE 710

A

regola la PROGETTAZIONE, la REALIZZAZIONE e la VERIFICA di un impianto utilizzatore dii bassa tensione nei locali ad uso medico per assicurare la sicurezza del paziente e del personale medico. (particolare norma congiunta CEI 62-5 per?)
essa introduce
->CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI AD USO MEDICO IN 3 GRUPPI in base a utilizzo degli apparecchi elettromedicali:
=0 assente
=1esterno/invasivo, non zona cardiaca
=2 interventi chirurgici
->ZONA DEL PAZIENTE= defin.
-> PROVVDIMENTI SU PERICOLO CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI:
*protezione contatti diretti (710.412) con parti in tensione ammessi isolamento parti attive o loro segregazione con barriere o involucri con grado di protezione non inferiore a IPXXD(superf.orizz.a portata di mano) o IPXXB(resto) (significato lettere?)
*protezione contro contatti indiretti (710.413) CON PROVVEDIMENTI=
-protezione mediante INTERRUZIONE AUTOMATICA ALIMENTAZIONE
-collegamento equipotenziale supplementare(nodo equip) x masse/masse estranee
-SIST IT-M
-uso apparecchiature con ISOLAMENTO CLASSE 2
-sist SELV o PELV
fz nodo equipotenziale=INTERCORRERE GALVANICAMENTE TUTTE LE MASSE, assicura che esse si trovino allo stesso potenziale nel caso di guasto a massa.
norma lo richiede per locali di gruppo 1 o 2.
non ammessa connessione in cascata ad eccezione delle tubazioni metalliche
prescrive l’utilizzo nella zona paziente di locali gruppo 2 (consigliato per 0 e 1) di un sit IT-M

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5
Q

“zona del paziente”: definizione e sua determinazione

A

defin norma CEI64-8
essa introduce, oltre a una classificazione dei locali medici, anche la zona del paziente= qualsiasi volume con cui un paziente con parti applicate può, intenzionalmente o meno, venire in contatto con altri apparecchi o sist elettromedicali con masse masse estranee o altre persone in contatto con altri elementi.
in ambiente sanitario: masse estranee= parti conduttrici non facenti parte dell’impianto elettrico, ma in grado di introdurre un potenziale(generalmente quello di terra)
=> elementi metallici con certe resistenze verso terra in base al gruppo di locali(valori).
Essa è determinata facendo riferimento a POSIZIONI IN CUI, ragionevolmente, IL PAZIENTE PUò VENIRSI A TROVARE MENTRE è A CONTATTO CON PARTI APPLICATE. NOON SI ESTENDE OLTRE I 2,5m DAL PIANO DI CALPESTIO E AL DI FUORI DEL LOCALE.
in tal modo si evita il collegamento delle parti estranee fuori da tale zona riducendo la dimensione del nodo, i costi e le difficoltà di installazione.
ma considerare intero locale = zona paziente => maggiore flessibilità d’uso degli spazi.

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6
Q

nodo equipotenziale: sua funzione, realizzazione ed elementi da collegare

A

fz di intercorrere galvanicamente tutte le masse e le masse estranee che posso entrare nella zona paziente. assicura che siano tutte allo stesso potenziale nel caso di guasto a massa, così paziente=no soggetto a correnti pericolose. norme: installazione nei gr 1e 2 (R?), = solo nei locali bagno e doccia.
in genere no connessione a cascata ad eccezione delle tubazioni metalliche e prese a spina vicine.
tra nodo e massa può interporsi un solo SUB-NODO=>anche più nodi intermedi in un locale.
realizzato con morsettiera e barretta di rame con più fori; per ogni conduttore connesso) e messo su parete dentro o subito fuori il locale.
conduttori connessi:(sezione minima?)
_equipot=masse estranee-nodo
_di protezione=masse-nodo
_sub-nodo-nodo
_nodo-condut. protez. princ impianto a terra
_di protezione=montante dell’edificio
deve essere facilmente ispezionabile: conduttori =singolarmente scollegabili(=>no + di 1 nello stesso morsetto) e identificabili da entrambe estremità con targhette.

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7
Q

realizzazione di un impianto elettrico ad uso sanitario: tipologie di quadri elettrici

A

norme da osservare impianti:
-64-8 =impianti a bassa V
-CEI 64-8 sez710 parte 7 =prescrizioni specifiche per uso medico
-CEI 64-56 =integrazione di impianti elettrici utilizzatori e predisposizione impianti ausiliari
per i quadri elettrici:
-norme di sicurezza CEI EN 61439-1 e 2
-norma CEI 23-51
-guida tecnica CEI121-5
Sono suddivisi in base al tipo:
*generali di bassa V= QUADRO GENERALE BT
x distribuzione di energia ordinaria di rete. Dispositivi installati?
*QUADRO DI DISTRIBUZIONE PRINCIPALE DI EDIFICIO
x distribuzione ordinaria di sicurezza tramite gruppo elettrogeno. Dispositivi installati?
*QUADRO DI REPARTO può coincidere con quello sopra
preferibilm ubicato in apposito padiglione con materiale trasparente x verifica
->destinazione linee d’uscita=dipende dalle fz che il reparto svolge
*QUADRO SALA
locali gr 2 di chirurgia, oltre che per circ ordinali, anche x alimentare sist IT-M, le cui apparecchiature= raggruppabili in 2 sezioni distinte con quelle delle restanti utenze
->se no alimentazione ordinaria=>deve essere commutato sull’alimentazione di sicurezza fornita da un gruppo di continuità UPS(cosa consente?)

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8
Q

classificazione dei locali ad uso medico secondo la norma CEI 64-8

A

regola la PROGETTAZIONE, la REALIZZAZIONE e la VERIFICA di un impianto utilizzatore dii bassa tensione nei locali ad uso medico per assicurare la sicurezza del paziente e del personale medico. (particolare norma congiunta CEI 62-5 per?)
introduce una classificazione dei locali ad uso medico:
-GRUPPO 0= no apparecchi elettromedicali con parti applicate=> guasto=no pericolo per paziente(studio medico, ambulatori..)
-GRUPPO 1= parti applicate usate esternamente o invasivamente, ad eccezione della zona cardiaca=> guasto no rischio per la vita(ecografia, ECG,EEC)
-GRUPPO 2= parti applicate destinate a interventi chirurgici p intercardiaci (UTIC, sala operatoria)
nell’APPPENDICE B la norma suggerisce classificazione dei locali corrispondenti ai vari gruppi spiegando i termini usati.
la classificazione viene effettuata dal personale medica che deve indicare quali trattamenti vengono effettuati nel locale in modo da permettere le valutazione dei locali in base ai rischi.

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