4) sintassi Flashcards

1
Q

cos’è la sintassi?

A

La sintassi è il livello di analisi di una lingua che si occupa della struttura delle frasi: in particolare studia come si combinano fra loro le parole e come sono organizzate in frasi.

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2
Q

cos’è un sintagma?

A

La minima combinazione di (una o più) parole che formano un’unità costruita intorno a un nucleo/testa.

Ad es., un sintagma nominale è un nome a cui sono aggiunti altri elementi

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3
Q

cos’è la testa?

A

La testa è l’elemento che dà nome al sintagma (anche se i pronomi possono cistituire la testa del sintagma nominale), poichè è l’unico elemento davvero
obbligatorio del sintagma (senza di esso il sintagma non avrebbe senso).
Gli altri elementi del sintagma sono detti:
-modificatori (modificano il livello superiore a quello della testa, non sono necessari per dare il senso che la frase ha)
-complementi (modificano direttamente la testa e senza di essi la frase avrebbe un altro significato o non avrebbe direttamente senso. Inoltre, non sono rigidi (cioè generalmente possiamo spostarli all’interno della frase senza che questa cambi significato).

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4
Q

cos’è una frase?

A

La definizione di frase, come per quella di parola, è complessa e controversa: possiamo indicarla come un blocco comunicativo autosufficiente che ha un fine nella comunicazione verbale, nel discorso.
Costrutti più complessi: proposizioni
Costrutti più semplici (frasi semplici): clausole.

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5
Q

Esistono frasi senza verbo?

A

sì, anche se sono più rare di quelle composte anche da solo un verbo.
Si chiamano frasi nominali (ex. ‘buona, questa torta’).

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6
Q

prospettive attraverso le quali possiamo analizzare una frase:

A

Possiamo analizzare sintatticamente una frase secondo 4 diverse prospettive, che ci permettono di comprendere a pieno, in tutti i suoi aspetti, la struttura della frase:

  1. attraverso i costituenti (‘Gianni corre’ = SN + SV, oppure in maniera più generica ‘testa, complemento, modificatore’)
  2. attraverso le funzioni sintattiche (‘Gianni corre’ = soggetto + predicato verbale)
  3. in prospettiva semantica (attraverso i ruoli semantici) (‘Gianni corre’ = agente + azione)
  4. attraverso l’articolazione rema/tema, dato/nuovo etc. (‘Gianni corre’ = tema + rema)
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7
Q
  1. definizione di ‘determinante’:
A

In analisi sintagmatica vengono definiti determinanti tutti gli elementi che occorrono davanti a un nome e svolgono la funzione di determinare il referente da esso indicato (articoli, aggettivi dimostrativi, numeri)

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8
Q
  1. proprietà per definire un sintagma:
A

-mobilità: sono sintagmi quei gruppi di parole che si spostano in blocco all’interno di una struttura superiore (come una parola è l’insieme di morfemi che si spostano in blocco in una struttura superiore).
Ex.
I bambini piccoli prendono il latte
Prendono il latte, i bambini piccoli
Il latte prendono, il bambini piccoli
“Piccoli prendono il latte i bambini
‘ll prendono latte i bambini piccoli

-isolabilità: sono sintagmi quei gruppi di parole che possono formare da soli un enunciato:
Es.
I bambini piccoli prendono il latte
Chi prende il latte?
I bambini piccoli.
Cosa fanno i bambini piccoli?
Prendono il latte
Cosa prendono i bambini piccoli?
Il latte

-sostituibilità: sono sintagmi quei gruppi di parole che possono essere sostituiti da un elemento anaforico
Es.
I bambini piccoli prendono il latte
Loro prendono il latte
I bambini piccoli lo prendono

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9
Q
  1. cos’è la teoria X-barra?
A

la teoria X-barra individua i diversi ranghi di complessità di un sintagma attraverso l’indicazione di opportune barre( ‘’ ), che vanno a indicare, a seconda della loro quantità, un sottolivello di crescente complessità interna del sintagma.
X=testa
Spec/modificatore=modificatore del sottolivello superiore a quello della testa (modifica l’intero sintagma)
Compl= complemento, modificatore diretto della testa (da non confondere con COMP: complementatore = introduzione delle subordinate).

capire qual è la testa: la frase smette di avere senso se manca la testa (ex. ‘mangia una mela con voracità’ = mangia: testa).&raquo_space; ciò non vale per i sintagmi preposizionali, poichè in essi la testa (=la preposizione) non vale da sola come sintagma.

> > analisi più generale della solita analisi sintagmatica a partire dalla Frase

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10
Q
  1. funzioni sintattiche:
A

-soggetto (dominato direttamente da F)
-predicato verbale
-oggetto (diretto o indiretto, dominato direttamente da SV)
-i vari complementi (generalmente introdotti da una preposizioni&raquo_space; dominati da sintagmi preposizionali)

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11
Q
  1. Le ‘valenze’/’argomenti’
A

Sono un tipo di costituenti della frase. Le valenze=argomenti del verbo (soggetto, complemento oggetto, altri complementi implicati dal verbo).

Nella frase “Paolo ha rotto una tazza”, le valenze sono “Paolo”=soggetto e la “tazza.”=oggetto
Avendo il verbo ‘ha rotto’, da tale verbo solo implicate le valenze (chi ha rotto? che cosa ha rotto?).

I verbi possono essere ‘monovalenti’ (implicano solo un’entità = ‘piangere’)
‘duovalenti (lodare = ‘qualcuno che loda’ ; ‘qualcuno che è lodato’)
‘trivalenti’ (dare = ‘qualcuno che dà’ ; ‘qualcuno che viene dato’ ; ‘qualcuno a cui viene data qualcosa’)
‘zerovalenti’ (verbi atmosferici = ‘piove’&raquo_space; non hanno argomenti/partecipanti all’azione)

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12
Q
  1. costituenti opposti alle valenze:
A

Sono detti ‘circostanziali’ poichè non sono implicati dal verbo, ma forniscono informazioni di circostanza non necessarie sulla situazione.

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13
Q
  1. i ‘ruoli semantici’
A

I ruoli semantici sono principi necessari a interpretare una frase. una differenza rispetto all’analisi dei ruoli semantici e l’analisi della struttura sintattica della frase è che parlando di ruoli semantici la frase non è più vista dalla prospettiva del significante dotato di significato, come sequenza di espressioni legate da connessioni e dipendenze syntagmatic e, Ma dalla prospettiva del significato, per cui la frase si configura globalmente come una sorta di scena nella quale attore personaggi o entità presenti interpretano delle parti.
Le parti fondamentali sono:
-Agente=l’entità animata che provoca ciò che accade
-Paziente=entità coinvolta senza intervento attivo
-Sperimentatore=entità toccata da o che prova un certo stato
-Strumento=entità inanimata mediante la quale avviene ciò che accade
-Destinazione=l’obiettivo
-i ruoli sintattici dei verbi=’processo’ (ex. trasformare, fiorire, invecchiare), ‘azione’, ‘stato’.

I ruoli semantici agiscono al di sotto della struttura sintattica.

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14
Q

verbi ‘inaccusativi’ e verbi ‘inergativi’

A

-verbi inaccusativi= ausiliare ‘essere’
-verbi inergativi= ausiliare ‘avere’

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15
Q
  1. ‘tema’ e ‘rema’
A

tema=ciò su cui si fa un’affermazione
rema=la predicazione che viene fatta sul tema.

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16
Q
  1. ‘dato’ e ‘nuovo’
A

‘dato’: elemento della frase già noto fra i parlanti
‘nuovo’: informazione non nota

Non sempre tema e dato coincidono!

17
Q

‘dislocazione a sinistra’ e ‘dislocazione a destra’:

A

-dislocazione a sinistra: spostare davanti alla frase (alla sua sinistra) uno degli elementi che la costituiscono.
-dislocazione a destra: isolare alla fine della frase (alla sua destra) un costituente.

18
Q

sulla ‘grammatica generativa’:

A

Con ‘grammatica generativa’ intendiamo una grammatica che intende predire in maniera esplicita e formalizzata le frasi possibili di una lingua. ‘generare’ = inteso nel senso matematico di definire/enunciare esplicitamente, mediante la formalizzazione di regole, l’insieme di intuizioni che costituisce la conoscenza implicita che un parlante nativo ha della propria lingua.

Ruolo centrale nella grammatica generativa lo svolge la ‘sintassi’, la parte interna delle lingue e basata su un sostrato comune a tutte le lingue.

Ex. F&raquo_space; SN + SV (regola che spiega/formalizza la struttura di una qualsiasi frase)

SN&raquo_space; SN + SPrep (regola che formalizza la teoria della ‘ricorsività’, cioè il fatto che cioè che nell’uscita della regola/a destra della freccia compare di nuovo il simbolo di categoria che rappresenta l’entrata della regola).

V&raquo_space; ‘legge’/[+Um.]__ / = regola contestuale, cioè che è applicabile solo nei contesti specifici da quanto viene formalizzato dopo la barra > legge implica che il verbo sia preceduto da un elemento contenete la proprietà [+Umano]. (sottocategorizzazioni).

19
Q

‘struttura superificiale’ e ‘struttura profonda’ nel caso di frasi a più interpretazioni:

A

-struttura superficiale: forma sintattica della frase così come appare
-struttura profonda: struttura che la frase ha a livello più profondo&raquo_space; interpretazione della frase

ex. la frase ‘l’interpretazione di Gramsci è corretta’ ha 1 struttura superficiale ma 2 strutture profonde (‘l’interpretazione’&raquo_space; azione ; l’interpretazione’&raquo_space; processo psicologico di Gramsci). Tali strutture profonde possono essere illustrate in 2 alberi sintagmatici diversi.

20
Q

astrazioni dello schema ad albero in grammatica generativa: SFless, SCOMP:

A

SFless: sintagma flessionale&raquo_space; domnina l’elemento flesso ; in caso della presenza di forme flessive del verbo, esso domina il SV (testa del SFless è l’ausiliare, poichè esso reca le marche flessionali).

SCOMP: sintagma del complementatore. è presente solo se la frase è composta da più frasi (ex. una principale e una subordinata. la subordinata è introdotta dal SComp).

Questi due elementi sono generalmente omessi nell’analisi sintagmatica (ex. in caso di flessione del verbo il SFless viene sostituito direttamente dal sintagma verbale, mentre il SComp viene sostituito dal sintagma preposizionale).

21
Q

categoria ‘COMP’ in presenza di frasi subordinate:

A

La categoria ‘comp’ (complementatore) introduce le subordinate (teste di comp: preposizioni come ‘di’ e congiunzioni come ‘che’ e ‘e’).
Essa è molto importante per legare assieme le frasi, che altrimenti risulterebbero indipendenti.

22
Q

unità superiore alle frasi?

A

parole>frasi>testi

23
Q

fenomeni testuali: ‘anafora’ e ‘catafora’ in linguistica:

A

anafora: quando in un testo si fa riferimento al contesto linguistico precedente
catafora: quando in un testo si fa riferimento al contesto linguistico seguente

I pronomi hanno valore anaforico o cataforico poichè fanno riferimento a un soggetto esplicitato.

24
Q

fenomeni testuali: ‘deissi’, ‘ellissi’ e ‘segnali del discorso’:

A

-deissi: proprietà dei segni linguistici di indicare o far riferimento ad elementi presenti non nel testo, ma nella situazione extralinguistica (contesto situazionale)
(ex. ‘ieri’ ‘tu’&raquo_space; possiamo capire che giorno sia ‘ieri’ o chi sia ‘tu’ solo da contesto situazionale)

-ellissi: mancanza o omissione, in una frase, di elementi che sarebbero indispensabili per dare luogo a una struttura frasale completa, e che sono appunto recuperabii dal contesto linguistico (ex. ‘dove vai?’ ‘a casa’)

-segnali discorsivi: (allora, no?, in primo luogo, diciamo) elementi estranei alla strutturazione sintattica della frase che svolgono il compito dare coesione al testo, creando una rete di collegamenti al di là dei confini delle singole frasi).