TUMORI: CAVO ORALE E OROFARINGE Flashcards

1
Q

Anatomia cavo orale:

A

dal LABRO VERMIGLIO LABIALE alla giunzione tra palato duro e PALATO MOLLE (superiormente) e alle PAPILLE CIRCUMVALLATE (inferiormente)

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2
Q

Strutture statiche del cavo orale:

A
  • palato duro
  • trigono retromolare
  • guance
  • pavimento orale
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Q

Strutture dinamiche del cavo orale:

A
  • 2/3 anteriori della lingua

- arcate dentali

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4
Q

limiti superiore e inferiore dell’orofaringe:

A
  • superiormente: palato molle

- inferiormente: margine superiore dell’epiglottide

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5
Q

Quali strutture compongono l’orofaringe?

A
  • loggia tonsillare
  • base della lingua
  • palato molle
  • pareti faringee laterali e posteriore
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6
Q

a cosa può portare un’alterazione della deglutizione?

A

inalazione di cibo, polmonite ab ingestis

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7
Q

Come può essere l’inalazione in base a quando ha luogo?

A
  • predeglutitoria
  • intradeglutitoria
  • postdeglutitoria
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8
Q

Come si può distinguere la disfagia in base all’eziologia?

A
  • meccanica: da ostacolo organico al corretto transito del bolo
  • motoria o funzionale: patologie neurologiche/degenerative
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9
Q

In quante fasi si divide il riflesso deglutitorio?

A
  • fase orale
  • fase faringea
  • fase esofagea
  • fase gastrica
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10
Q

In quali parti si suddivide ulteriormente la fase orale?

A
  • preparatoria
  • di contenimento
  • propulsiva
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11
Q

Cosa avviene durante la fase di preparazione e di contenimento?

A

Il cibo viene trasformato in bolo tramite masticazione, triturazione e salivazione.
I pattern motori che contribuiscono al contenimento sono rappresentati da:
- chiusura dello sfintere labiale
- contrazione del muscolo orbicolare
- protrusione anteriore del palato molle

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12
Q

cosa avviene durante la fase orale propulsiva?

A

la lingua perde la sua forma concava, diventa convessa e funge da tampone spingendo il bolo posteriormente

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13
Q

Cosa attiva l’arco riflesso sensitivo-motorio della deglutizione?

A

il contatto del cibo con il palato molle e la parete posteriore della faringe stimola l’arco riflesso sensitivo-motorio della deglutizione

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14
Q

Quale nervo costituisce il braccio afferente del riflesso sensitivo-motorio della deglutizione?

A

il nervo glossofaringeo

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15
Q

Quali sequenze sono innescate nel riflesso della deglutizione?

A
  1. Apertura dello sfintere palatoglosso (che va a diventare sfintere velofaringeo, punto 2)
  2. chiusura del rinofaringe
  3. peristalsi faringea e chiusura degli sfinteri laringei
  4. innalzamento del complesso ioide-laringe
  5. apertura dello sfintere esofageo superiore

durata complessiva: 1,2 secondi circa

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16
Q

Cosa succede in un paziente con insufficienza velare?

A

passaggio di cibo in rinofaringe e iper-rinofonia aperta

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17
Q

Dove si trova il centro di riflessione dell’arco riflesso della deglutizione?

A

a livello del tronco encefalico

18
Q

come funziona la videofluoroscopia deglutitoria?

A

Somministrazione di pasto bariato. Catturate immagini durante la fase di deglutizione

19
Q

Altri esami usati per analizzare la funzionalità deglutitoria sono

A
  • manometria oro-faringo-esofagea
  • EMG
  • scintigrafia (comoda per valutare l’entità di inalazione di cibo)
20
Q

Cosa s’intende per whiteout deglutitorio?

A

limite della fibroendoscopia per l’analisi della deglutizione: quando nella fase iniziale lo sfintere palato-faringeo (palato molle) si innalza per chiudere il rinofaringe va a coprire la sonda

21
Q

Come si può analizzare la deglutizione all’RMN?

A

facendo ingeire acqua al paziente

22
Q

Come si chiama la deglutizione parafisiologica senile?

A

Presbifagia

23
Q

Come si chiama la deglutizione parafisiologica infantile?

A

Pedofagia

24
Q

Fasi di maturazione della deglutizione nel bambino:

A
  • Dalla nascita fino ai 6 mesi: il bambino in questa fase viene chiamato lattante, perché assume solo latte dal seno materno
  • Dopo i 6 mesi con lo svezzamento, la stessa introduzione di cibo favorisce il corretto sviluppo e progressione della deglutizione
  • Tra i 3 e i 6 anni giungono poi a maturazione tutti i processi fisiologici di deglutizione
25
Q

Come si definisce una deglutizione non correttamente sviluppata in un bambino >6 anni?

A

Deglutizione atipica infantile

26
Q

Quali due classi di cause di disfagia orofaringea distinguiamo?

A
  • cause infiammatorie

- cause neoplastiche

27
Q

Quali sono le cause infiammatorie di disfagia?

A
  • aftosi del cavo orale
  • Pemfigo bolloso
  • Mucosite post radioterapia
  • Angine faringee
28
Q

Quali sono le caratteristiche sintomatiche comuni alle disfagie infiammatorie?

A

ODINOFAGIA e, frequentemente, SCIALORREA

29
Q

Definizione angina faingea?

A

Infezione faringo-tonsillare, che quindi interessa i pilastri tonsillari anteriore e posteriore oltre che le tonsille

30
Q

Quali tipi di angina faringea distinguiamo?

A
  • Angina eritematora
  • Angina batterica o eritematopoltacea
  • Angina monocitica (o mononucleosi)
31
Q

come si definisce l’unità funzionale delle tonsille ?

A

Criptolinfone: costituito dalla componente epiteliale (cripte) che sboccano poi nell’epitelio linfatico in profondità, rappresentando sede di convogliamento e presentazione degli agenti infettanti.

32
Q

Da cosa è causata un’angina eritromatosa?

A

infezione virale

33
Q

Caratteristiche angina monocitica:

A

Formazione di pseudomembrane, facilmente scollabili, solo su tonsilla (no arco palatino).
Marcata ipertrofia delle tonsille che quasi si toccano sulla linea mediana, può determinare ostruzioni respiratorie.
Numerosi linfonodi dolenti ingrossati lungo il collo
Febbre sotto i 38°

34
Q

Cosa caratterizza un’angina eritematopoltacea (purulenta)?

A

Dovuta a infezione batterica (anche se pare che si tratti di una sovrainfezione su sottostante infezione virale nella maggior parte dei casi).
Ipertrofia delle tonsille.
Febbre.
Possibile evoluzione ascessuale

35
Q

Qual è la complicanza locale da angina eritematopoltacea e quali sono i sintomi specifici?

A

Ascesso peritonsillare.

Trisma e scialorrea

36
Q

A cosa è dovuto il trisma nell’ascesso peritonsillare?

A

La raccolta ascessuale, compresa tra la fascia faringobasilare e la capsula tonsillare. Da qui può raggiungere facilmente i muscoli pterigoidei, causandone infiammazione e contrattura serrata

37
Q

L’ascesso peritonsillare è un’urgenza?

A

Si, perché il paziente non riesce a mangiare ne a bere, poiché non riesce a deglutire

38
Q

Trattamento ascesso peritonsillare:

A
  • Antibiotici endovena a elevato dosaggio
  • Sacca nutrizionale nei primi giorni
  • Terapia antalgica
  • Valutazione pervietà respiratoria
  • > svuotamento ascetto
    dopo risoluzione consigliabile tonsillectomia
39
Q

Cosa succede se l’ascesso evolve verso il basso?

A

può coinvolgere la base della lingua o addirittura la parte marginale della laringe, portando a problemi respiratori, fino a richiedere una tracheotomia d’urgenza.

40
Q

Cos’è la sindrome di Forestier?

A

Iperostosi del rachide cervicale, con formazione di osteofita che, a livello di C6, può spingere a livello della parete posteriore della faringe che va in contro a compressione e ispessimento reattivo.

41
Q

Cos’è il diverticolo di Zenker?

A

Formazione di un sacco mucosale per un cedimento a livello del muscolo cricofaringeo. Anch’esso può essere causa di disfagia.