aterosclerosi Flashcards

(51 cards)

1
Q

definizione

A

processo degenerativo infiammatorio cronico

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2
Q

STRUTTURE INTERESSATE

A

arterie medie grosso calibro

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3
Q

FISIOPATOLOGIA ,

A

Indurimento dato dalla presenza di una lesione anatomopatologica, denominata ateroma

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4
Q

ATEROMA, COMPOSIZIONE

A
  • matrice extracc
  • lipidi
  • elementi cc:
    a) cc muscolari lisce
    b) macrofagi
    c) linfociti
  • cappuccio fibroso , fibrous cup
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5
Q

endotelio fisiologico

A

a) funzione:
1 contenitiva
2 endocrina
3 consente vasodilatazione e vasocostrizione
4 inibisce sviluppo fattori endocrini e trombotici,
5 si oppone ad adesione piastrinica

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6
Q

cosa avviene se endotelio si altera

A

a) vasocostrizione
b) trombosi
c) adesione molecole
d) infiltrazione ldl

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7
Q

importanza disfunzione endocrina

A

a) tappa preliminare per sviluppo patologia, primum movens

b) accoppiata ad altri fattori aggiuntivi

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8
Q

fasi aterosclerosi

A

A) Trasporto colesterolo e trigliceridi, associati a carriers proteici, non solubili
b) struttura lipoproteine:
1 nucleo lipidico idrofobo di esteri, colesterolo e trigliceridi
2 strato superficiale idrofilo, composto da fosfolipidi, proteine, colesterolo libero

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9
Q

classificazione lipoproteine

A

a) chilomicroni,
b) vldl
c) idl
d) hdl, trasporto colesterolo da sangue a fegato
e) ldl, rilevanza clinica, trasporto del 60 70% colesterolo dal sangue ai tessut

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10
Q

a che cosa porta disfunzione endoteliale

A

1 Aumento permeabilità a lipoproteine
2 accumulo lipoproteine in intima
3 ossidazione lipoproteine
4 attivazione processo infiammatorio
5 attivazione delle cellule endoteliali da infiammazione, espressione molecole adesive
6 molecole adesive richiamano leucociti e monociti
7 adesione monociti e leucociti
8 migrazione nell’intima
9 in intima si differenziano in macrofagi
10 proliferazione macrofagi, trasformazione in cc schiumose
11 liberazione fattori di crescita macrofagici

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11
Q

RUOLO SISTEMA IMMUNITARIO NELL’ATEROGENESI,

A

Non riconosce più lipoproteine come self, determina una risposta infiammatoria in assenza di antigeni

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12
Q

lesioni secondarie ad ateroma

A

placche fibrolipidiche

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13
Q

EZIOLOGIA PLACCHE FIBROLIPIDICHE

A

dovuta alla migrazione di fibre muscolari lisce da tonaca media ad intima

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14
Q

a che cosa è dovuta la migrazione cc muscolari

A

1 citochine,

2 pdgf macrofagico

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15
Q

cosa determinano citochine liberate e pdgf

A

1 le cellule muscolari lisce perdono il fenotipo contrattile e diventano fibrotiche,
2 secrezione matrice extracc
3 secrezione collagene di tipo 1 2 3
4 secrezione proteoglicani
5 secrezione fibre elastina,
6 tutti questi fattori , accrescimento di placca, delineano lesione

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16
Q

sviluppo lesione ed andamento nel tempo

A

1 Crescita periodi irregolari con accelerazione improvvisa e necrosi, emorragia cardiaca con sovrapposizione trombotica
2 crescita è un’incognita, velocità determinata sulla base fattori di rischio

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17
Q

lesioni avanzate

A

a) aree di calcificazione, cc muscolari producono tgf beta, che porta ad aree di ossificazione
b) aree di necrosi, morte cc lisce per apoptosi, indebolimento e predisposizione a rottura
c) cappuccio può assottigliarsi per degradazione matrice da parte di enzimi proteolitici da macrofagi

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18
Q

tipi di placche

A

1 stabile, cappuccio fibroso stabile e più spesso, poco core lipidico, maggiore quota di fibrosi e calcificazione
2 vulnerabile, a rischio di rottura a causa della sua struttura, tanto core lipidico, cappuccio sottile

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19
Q

epidemiologia aterosclerosi

A

1 più frequente causa di morte nel mondo

2 riduce aspettativa di vita di circa 7 anni

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20
Q

fattori di rischio, tipi

A

modificabili e non modificabili

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21
Q

fattori di rischio modificabili

A

A) Dislipidemia,

b) fumo
c) diabete mellito
d) obesità
e) ipertensione arteriosa
f) aumento valori colesterolo

22
Q

fattori di rischio non modificabili

A

A) Età

b) sesso maschile
c) familiarità malattie cv

23
Q

manifestazioni cliniche

A

1 possono essere inapparenti per molti anni, pz può rimanere asintomatico fino a quando non diventa emodinamicamente aggirabile
2 sviluppo della placca aterosclerotica inizia nelle prime decadi
3 non sempre sfocia in patologia conclamata
4 dipende da interazioni tra ambiente, geni e predisposizione
5 durante crescita lesione rimodellamento positivo cerca di compensare disfunzione progressiva
6 avremo poi un rimodellamento negativo quando non riesce più a compensare
7 placca si accresce in lume , limita la circolazione determinando stenosi
8 circolazione a monte della stenosi mantenuta grazie a vasodilatazione delle arterie circostanti

24
Q

evoluzione stenosi, 2 possibilità

A

a) placca stabile, restringimento fisso e stabile

b) placca instabile, va incontro a rottura e da manifestazioni cliniche

25
da che cosa dipende entità manifestazioni cliniche
1 quantitativo placca, nel 50% dei casi non compromette, nel 75% diventa significativo 2 qualitativo placche, propensione placca alla rottura, sviluppo fenomeni trombotici
26
COSA PUO’ DETERMINARE RIDUZIONE FLUSSO
aumento riduzione calibro vasale, aumento probabilità ischemica
27
probabile localizzazione placche
tutti i vasi di piccolo e medio calibro , dove flusso è più turbolento, a) carotide b) coronaria c) vasi arti inferiori d) iliaca e) arteria femorale
28
perchè flusso turbolento incoraggia accrescimento placche
aumento danno endoteliale
29
DA CHE COSA DIPENDONO MANIFESTAZIONI E LE LORO ENTITA’:
localizzazione stenosi
30
shear stress coinvolgimento in ipertensione
1 elevato, induce aumento espressione della superossido dismutasi e ciclossigenasi ed nosintetasi, con potere antiossidante, antitrombotico, antiadesive 2 flusso non laminare, basso shear stress, area di turbolenza favoriscono formazione placche
31
cosa determinano aree di turbolenza
riduzione stress parietale, aumento probabilità trombosi
32
fattori influenzanti gravità manifestazione
``` a) tipo di arterie colpite, 1 cardiomiopatia ischemica 2 malattia cerebrovascolare 3 arteropatia obliterante b) grado di stenosi c) tempo di instaurazione occlusione, aumento probabilità flusso collaterali ```
33
complicanze aterosclerosi
1 rottura di placca o fissurazione, esposizione materiale ateroma, attivazione cascata coagulativa, formazione trombo 2 necrosi tessuto ischemico 3 embolizzazione distale contenuto placca 4 rara dissecazione vaso
34
esiti possibili di rottura placca
1 asintomatica | 2 gravi danni
35
da che cosa dipendono esiti,
``` A) FATTORI LOCALI, 1) come si rompe, 2) grado stenosi 3) tipo di placche 4) entità trombosi 5) vasocostrizione successiva B) FATTORI SISTEMICI, 1) reattività piastrinica 2) possibile fibrinolisi spontanea ```
36
andamento aterosclerosi, occlusione arteriosa, diversa prognosi
1 Cronica, | 2 Acuta,
37
diagnosi aterosclerosi
``` 1 Non sempre E.O. positivo 2 se turbolenza, soffio 3 altre indagini necessarie: a) ecodoppler b) angiografia c) angiorm d) angiotc ```
38
obiettivi terapia
controllo ldl, riduzione attività proteine enterocitarie npcl1 ,riduce assorbimento colesterolo in lume, riduzione pcsk9. Più riduzione ldl è marcata più si riducono eventi cv, rischio residuo da infiammazione
39
azione statine
inibiscono HMGcoAreduttasi epatico, | 2 aumento recettori per LDL su epatociti, aumento captazione colesterolo circolanti
40
FARMACI CHE PORTANO A INIBIZIONE PROTEINE ENTEROCITARIE
npcl1, se si inibisce riduzione assorbimento colesterolo dal lume
41
FUNZIONE PCSK9
proteina che si lega a rLDL , legame induce interiorizzazione recettoriale epatica,
42
Se tanto pcsk9
riduzione numero recettori, aumento ldl circoLanti
43
SE POCO PCSK9
Se poco pcsk9 aumento numero recettori, riduzione ldl
44
LINEE GUIDA TERAPIA, DIVERSE SE
RISCHIO MOLTO ELEVATO, ELEVATO, MEDIO BASSO
45
LINEE GUIDA TERAPIA RISCHIO MOLTO ELEVATO
CON STORIA DOCUMENTATA DA PROBABILE RISCHIO CV, riduzione ldl a 70 mg dl
46
RISCHIO ELEVATO, LINEE GUIDA TERAPIA
Colesterolo sopra i 310 mg dl, PA sopra 180 110, obiettivo, riduzione ldl sotto 100 mg dl
47
RISCHIO MEDIO BASSO LINEE GUIDA TERAPIA
RIDUZIONE LDL SOTTO I 110 MG DL
48
FATTORI CHE INTERFERISCONO CON ATTIVITà TERAPIA
1 aderenza terapia, | 2 dieta ricca di grassi
49
VALUTAZIONE RISCHIO GLOBALE
1 Sesso pz 2 età 3 valori medi colesterolo
50
CONTROINDICAZIONI ALLA TERAPIA
1 Rabdomiolisi, lisi muscolare scheletrica, mioglobinuria 2 Statine a) sovradosaggio, tossicità epatica b) aumento diabete 1
51
RISCHIO CV, COME AUMENTA
1 esposizione prolungata al fenomeno, se dura molti anni 2 esposizione graduale, invece se è graduale, riduzione rischio 3 se inizia già da subito, aumento rischio già da 2° decade.