Cancratto Colletivo Di Lavoro Flashcards
(54 cards)
Quali sono le conseguenze della mancata attuazione dell’articolo 39
Il sindacato non ha potuto acquistare la personalità giuridica e il cc stipulato dai sindacati ricade nell’ambito del diritto contrattuale comune e che trova disciplina nel codice civile
Cosa dice il principio di libertà sindacale
In base al principio di libertà sindacale la norma costituzionale non esclude che i sindacati possono stipulare cc che non abbiano efficacia erga omnes
Cos’è il contratto collettivo di lavoro?
• È un contratto stipulato tra due soggetti collettivi (sindacati dei lavoratori e associazioni dei datori di lavoro).
• Ha lo scopo di regolare conflitti di interesse tra gruppi professionali contrapposti.
• All’inizio serviva solo a determinare i livelli retributivi e simili; oggi include molti altri contenuti, anche sulla disciplina del rapporto individuale.
Quali sono i 2 tipi di clausole ?
All’interno del contratto collettivo ci sono due tipi principali di clausole:
a. Clausole normative
• Regolano i rapporti individuali di lavoro (orario, ferie, retribuzione, ecc.).
• Hanno effetto diretto sui lavoratori, spesso recepito anche nei contratti individuali.
b. Clausole obbligatorie
• Non toccano i singoli rapporti di lavoro ma Regolano i rapporti tra i soggetti collettivi (cioè tra le organizzazioni sindacali e datoriali) e Sono strumentali alla regolazione dei rapporti di lavoro
Tipi di clausole obbligatorie
•Istituzionali: regolano gli organi sindacali.
• Di amministrazione del contratto: riguardano gestione e applicazione del contratto.
• Di tregua sindacale: obbligano le parti a non scioperare durante la vigenza del contratto.
Come é strutturata la contrattazione collettiva in Italia ?
Il Italia la struttura della contrattazione collettiva é strutturata su più livelli cioè
Livello nazionale e livello aziendale o territoriale
Come si evolve negli anni 50 e 60
Negli anni 50 C’è una sola fonte contrattuale per categoria chiamato modello unitario cioè un solo contratto valido per tutti.
Negli anni 60 si comincia da usare una struttura a più livelli chiamato modello articolato.
• Nasce la contrattazione integrativa, cioè contratti aziendali che aggiungono alla contrattazione collettiva di categoria
28 giugno accordo interconfederale
Prevede un sistema articolato su due livelli , nazionale ed aziendale , che ha avuto l’obiettivo di regolare la contrattazione collettiva e rafforzare il secondo livello di contrattazione, cioè quello aziendale.
La contrattazione aziendale adattiva
La contrattazione aziendale adattiva è una forma di contrattazione collettiva di secondo livello (aziendale o territoriale) che permette di derogare, anche in senso peggiorativo, ad alcune disposizioni del contratto collettivo nazionale (CCNL)
Art 138 2011 convertito in legge 148 / 2011 cosa dice
Che attraverso i contatti collettivi di prossimità si possono derogare i contratti collettivi nazionali per modificare alcuni aspetti fondamentali del rapporto di lavoro con il limite di non violare i principi costituzionali
Accordo 21 novembre 2012
Accordo sulla produttività
L’accordo sulla produttività è finalizzato a migliorare la produttività del lavoro e incentivare la contrattazione decentrata, in particolare quella aziendale. Quindi alla Valorizzazione della contrattazione aziendale, che può disciplinare orari, mansioni, e flessibilità organizzativa
Cosa prevede il protocollo d’intesa del 31 maggio 2013
Prevede che i contratti collettivi nazionali fossero stipulati da soggetti realmente rappresentativi, e che fossero vincolanti per tutti i lavoratori. L’accordo stabilisce che:
1. La rappresentatività sindacale si calcola combinando il numero di iscritti e i voti ottenuti nelle elezioni RSU, e solo chi supera il 5% complessivo può partecipare alla contrattazione nazionale.
2. Un contratto collettivo nazionale ha efficace erga omnes se firmato da sindacati che rappresentano almeno il 51%.
3. Si introduce la clausola di esigibilità, che vieta lo sciopero sui temi già regolati nel contratto firmato.
Cosa raccoglie il testo unico sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014
Raccoglie in un testo unico le regole in materia contrattuale e dí disciplina delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, fino ad allora contenute nelle distinte intese del 2011 2012 e 2013
Il carattere programmatico
Testo Unico sulla rappresentanza non è direttamente vincolante, ma contiene linee guida generali.
• Quindi, non produce effetti automatici: ha carattere programmatico, cioè serve come base per ulteriori accordi da definire:
• A livello interconfederale (tra le grandi confederazioni sindacali e Confindustria)
• A livello di contratto nazionale di categoria
Elenca le 4 disposizioni del testo unico
1 misurazione della rappresentanza :si prevedono criteri e procedure di accertamento della rappresentatività dei sindacati
2 rappresentanza in azienda : Regola la rappresentanza sindacale a livello aziendale, cioè dentro le singole imprese.
3 Chi può firmare i contratti collettivi e con quale efficacia:
Stabilisce chi può firmare validamente i contratti collettivi,Solo i sindacati che rappresentano almeno il 50% (media tra iscritti e voti) possono firmare contratti efficaci per tutta la categoria
4 Tregua sindacale e gestione dei conflitti (raffreddamento):
Dopo la firma di un contratto, i sindacati si impegnano a non promuovere scioperi su quelle materie (clausola di tregua).Se nasce un conflitto, si devono prima attivare procedure di raffreddamento, cioè tentativi di conciliazione e mediazione, prima di arrivare allo sciopero.
Cosa prevede il patto per la fabbrica del 9 marzo 2018
- Rappresentanza qualificata
Il Patto conferma che solo i sindacati effettivamente rappresentativi possono firmare contratti collettivi validi, rafforzando i criteri del Testo Unico 2014.
L’obiettivo è contrastare i contratti pirata firmati da sigle minoritarie o non rappresentative.
- Sistema contrattuale ordinato
Si ribadisce la centralità del contratto collettivo nazionale di categoria (CCNL) per garantire i diritti fondamentali dei lavoratori.
Al tempo stesso si promuove la contrattazione aziendale o territoriale per valorizzare produttività, innovazione e coinvolgimento dei lavoratori.
Quali parti vincola il contratto collettivo?
Il contratto collettivo vincola i soggetti che vi hanno partecipato alla stipula (cioè sindacati e associazioni dei datori di lavoro)ad esempio
• Se un sindacato firma il CCNL, deve rispettarlo. O
• Se un datore aderisce a un’associazione (tipo Confindustria) che ha firmato il CCNL, deve applicarlo.
Cosa succede se il datore di lavoro è iscritto all’associazione sindacale
contratto collettivo produce effetti anche nei confronti di lavoratori non iscritti, se il datore è aderente all’associazione firmataria.” Ad esempio
• Se il datore di lavoro è iscritto a Confindustria (o altra associazione firmataria), applica comunque il contratto collettivo a tutti i lavoratori, anche se non iscritti al sindacato. • Questo avviene per prassi consolidata e per equità tra lavoratori.
COS’È IL RINVIO?
Il rinvio è il meccanismo attraverso cui, anche se un lavoratore non è iscritto al sindacato, il contratto collettivo (CCNL) viene applicato comunque al suo contratto di lavoro.
Parlami del rinvio esplicito ed implicito
Esplicito: il contratto individuale contiene una espressa clausola di rinvio del cc
Implicita :quando applicano di fatto nei reciproci rapporti la disciplina prevista dal cc chiamato anche rinvio per comportamento concludente
Art 36 cosa fa la cassazione
Stabilisce che il modo migliore per verificare se una retribuzione è “giusta” è confrontarla con quanto previsto dal contratto collettivo più rappresentativo del settore.
Quindi, anche in assenza di un rinvio, il CCNL viene usato come parametro minimo di giustizia salariale.
Che significa che il contratto collettivo ha efficacia individuale
Vuol dire che le clausole del contratto collettivo (CCNL) si applicano automaticamente al singolo rapporto di lavoro,
Art 2077 ( fondamentale)
Se le condizioni del contratto individuale sono peggiorative rispetto a quelle del contratto collettivo, non sono valide: si applicano quelle del contratto collettivo.
Se invece le condizioni del contratto individuale sono più favorevoli, allora valgono quelle individuali.
In pratica:
• Si può derogare in melius (a favore del lavoratore).
• Non si può derogare in pejus (a suo danno).
• Questo è chiamato principio di inderogabilità relativa del contratto collettivo.