Infezioni Apparato Respiratorio Flashcards

1
Q

Classificazione Infezioni respiratorio

A

Infezioni delle alte vie:
rinite, sinusite, faringite, laringite, otiti
Infezioni delle basse vie:
bronchite, polmonite, empiema, ascesso polmonare

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2
Q

Rinofaringite (adenoidite)

A

Eziologia: Adenovirus, picornavirus, pneumococco, H. influenzae, streptococco.
Epidemiologia: bambini fino a 6 anni, poi regressione della tonsilla faringea.
Clinica: rinorrea, ostruzione nasale, febbre e adenopatie. Processo autolimitato a 5-6gg.

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3
Q

Tonsillite acuta eritematosa

A

E’ la più frequente. Eziologia: virale da Adenovirus, Rinovirus Clinica: dolore, tosse, disfonia e scarsa sintomatologia generale.
Arrossamento diffuso dell’orofaringe e scarse adenopatie.

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4
Q

Tonsillite eritematopultacea

A

Più frequente nei bambini e l’agente più frequente è lo Streptococcus pyogenes.
Clinica: malessere generale, febbre alta, odinofagia, otalgia riflessa e adenopatie cervicali dolorose.
Tonsille eritematose con placche bianche.
Terapia: Penicillina G o amoxicillina e antinfiammatori.

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5
Q

Complicanze della tonsillite da Streptococco

A

Glomerulonefrite post-streptococcica e febbre reumatica.

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6
Q

Tonsilliti speciali

A
  1. Herpes:
    Da HSV-1, si presenta con febbre alta, odinofagia e vescicole su cavità orale tonsille e lingua.
  2. Herpangina:
    Da Coxsackie A, si presenta con febbre alta, odinofagia e vescicole SOLO su cavità orale (no lingua e no tonsille).
  3. Difterite:
    Da C. diphteriae, si presenta con membrane grigiastre adese e sanguinanti.
  4. Angina di Plaut-Vincent:
    Da anaerobi associati a spirochete, si presenta con odinofagia intensa, pseudomembrane, ulcera necrotica unilaterale. Tipica la cattiva igiene orale con “bocca da trincea”.
  5. Angina di Ludwig:
    Da anaerobi di origine odontogena, si presenta con cellulite e ascesso del pavimento del cavo orale, febbre alta, trisma. Rischio di asfissia per spostamento linguale.
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7
Q

Laringite acuta

A

Eziologia: quasi sempre virale.
Clinica: disfonia, tosse e lieve odinofagia. Si osserva laringe eritematosa.

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8
Q

Epiglottite

A

Eziologia: il batterio più frequente è H. influenzae tipo B.
Clinica: febbre, disfagia/afagia, odinofagia intensa, disfonia.

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9
Q

Diagnostica delle infezioni delle alte vie respiratorie

A
  1. Essendo la maggior parte di origine virale e autolimitanti, non vengono utilizzate indagini di laboratorio.
  2. Nel sospetto di infezione batterica (faringotonsillite, difterite, Plaut-Vincent, pertosse) si esegue in prima istanza un tampone faringeo-tonsillare.
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10
Q

Esecuzione tampone faringeo-tonsillare

A

Utilizzando l’abbassalingua, comprimere la lingua verso il pavimento della bocca.
Il tampone va inerito tra le tonsille evitando di toccare ugola, guance, lingua e labbra.
Strofinare il tampone sul retrofaringe.
Utilizzare il tampone in dacron, evitando il cotone (tossico per alcuni batteri) o l’alginato di calcio (inibitori PCR).
Non eseguire il tampone in corso di epiglottite acuta perché può indurre una grave ostruzione delle vie aeree superiori.

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11
Q

Polmonite: Definizione

A

Infezione del parenchima polmonare (compresi spazi alveolari e tessuto interstiziale) distale ai bronchioli terminali, associata ad evidenza clinica e radiologica di addensamento di aree polmonari.

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12
Q

Polmonite: classificazioni

A
  1. Per sede:
    Lobare: intero lobo;
    Lobulare: porzione di un lobo;
    Broncopolmonite: processo alveolare diffuso in zone contigue ad un bronco;
    Interstiziale: infezione sparsa per l’interstizio (fibre elastiche e collagene).
  2. Luogo:
    Comunitarie (CAP), che a loro volta possono essere TIPICHE e ATIPICHE;
    Nosocomiali: polmonite che non era in incubazione al momento del ricovero ospedaliero e che si sviluppa almeno 48 h dopo il ricovero in ospedale.
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13
Q

CAP tipiche

A

Eziologia:
l’agente isolato in circa il 90% dei casi è lo Streptococcus pneumoniae. Altri sono: H. influenzae, S. aureus,, Klebsiella pneumoniae.
Clinica:
Interessano qualsiasi età, esordio improvviso con malessere, febbre alta e brivido scuotente, dolore pleurico, tosse produttiva con escreato purulento e rugginoso (si rompono piccoli vasi brochiolari), tachipnea, dispnea fino alla cianosi.
La conta leucocitaria è sempre aumentata.
All’RX addensamento lobare o lobulare, soprattutto periferico.

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14
Q

CAP atipiche

A

Eziologia:
Mycoplasma pneumoniae (agente principale tra i 5 e i 18 anni), Chlamydia, Legionella, Coxiella; oppure virus come RSV, Adenovirus.
Clinica:
Interessano più i giovani adolescenti, esordio subdolo (servono 5-6 gg), raro dolore pleurico, tosse secca o escreato mucoide.
La conta leucocitaria è normale o leggermente aumentata.
All’RX lievi infiltrazioni interstiziali bilaterali, il consolidamento è molto raro.

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15
Q

Polmoniti nosocomiali: Eziologia

Epidemiologia

A

S. aureus, Enterobatteri in particolare Klebsiella, P. aeruginosa.

E’ la seconda infezione nosocomiale più frequente, gravata dalla maggiore mortalità.

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16
Q

Diagnosi microbiologica di polmonite

A
  1. Colorazione Gram ed esame colturale dell’espettorato. Il campione viene fluidificato e poi seminato di routine nei terreni (Agar cioccolato per Haemophilus, Chapman per stafilococchi, MacConckey per i Gram- ecc.);
  2. Sierologia per M. pneumoniae, Chlamydie, Legionella, Coxiella, Adenovirus, Virus influenzali e parainfluenzali. Questi agenti sono spesso diagnosticati con sierologia.
  3. Rilevamento di antigeni urinari: l’esame attualmente più utilizzato per la rilevazione di Legionella è la ricerca dell’antigene per il sierogruppo1.
    Rilevamento antigene S di S. pneumoniae.
  4. Emocoltura: generalmente le CAP NON SONO ASSOCIATE A BATTERIEMIA, tuttavia in caso di febbre è consigliabile eseguire un set di emocolture.
17
Q

Tipi di campione biologico nelle polmoniti

A
  1. Espettorato ed in secondo luogo il lavaggio bronco-alveolare.
  2. Altri più invasivi e da usare solo in certe occasioni:
    biopsia polmonare, agoaspirato trans-cutaneo, biopsia bronchiale, brushing bronchiale ecc.
18
Q

Campione espettorato

A

Scarsamente rappresentativo per la diagnosi eziologica, non sempre fornisce buoni risultati.
Viene raccolto in un recipiente sterile a bocca larga e con tappo a vite.
La raccolta si effettua la mattino, a digiuno, con precedemte pulizia del cavo orale con acqua distillata sterile.
Idoneità del campione (Criteri di Bartlett): più di 25 leucociti per campo e meno di 10 cellule epiteliali. In questo caso è molto probabile che il campione provenga dalle BASSE vie respiratorie.
Pro dell’espettorato: metodo non invasivo.
Contro dell’espettorato: possibile contaminazione, non adatto per coltura anaerobi, spesso va fluidificato

19
Q

Biomarkers delle polmoniti

A

hsPCR

PCT

20
Q

Ascesso polmonare

A

Eziologia: la maggior parte si deve ad una combinazione di batteri aerobi (Aureus, H. influenzae, aeruginosa, E. coli, Klebsiella) e anaerobi (Bacterioides fragilis, prevotella oralis, fusobacterium), con una media di 6-7 specie identificate in ogni singolo caso

Clinica: presentazione insidiosa con perdita di peso, deperimento generale, sudorazione notturna, febbre e tosse produttiva. Nel 10% dei casi, sono tipiche alitosi intensa ed acropachia (presenza di dita ippocratiche e periostite delle ossa lunghe degli arti superiori e inferiori).