IPOTALAMO, SUBTALAMO ED EPITALAMO Flashcards
(6 cards)
Cos’è l’ipotalamo?
sta inf.nte e med.nte al talamo, è separato da talamo tramite solco ipotalamico. Ha tanti nuclei che coordinano le attività del sist.nerv.aut. e quelle di tipo endocrino, regola att.vascolare, sonno, stress,termoregolazione, sete, fame e metabolismo. Riceve info sensitive somat. e visc. e generali e specifiche. Inoltre è collegato col sistema limbico, le rispose che attua servono per ripristinare omeostasi, infatti libera liberine e inibine per ipofisi. La regolazione avviene tramite feedback: negativo quando un ormone dopo aver raggiunto una certa concentrazione inibisce la sua secrezione da parte di specifiche cellule(lungo quando su ipot. agisce ormone prodotta da ghiandola diversa da ipofisi, corto se è l’ipofisi); positivo quando l’ormone aumenta la produz. dell’ormone stesso.
Configurazione esterna ipotalamo
Faccia inf.= delimitata davanti da chiasma ottico, lateralmente dai tratti ottici e dalla faccia mediale dei peduncoli cerebrali e post.nte dai corpi mammillari. Post.nte al chiasma ottico si osserva il tuber cinereumche si assottiglia continuando nell’infundibolo della neuroipofisi, poi la regione infndibolare è la zona di passaggio tra ipotalamo e ipofisi terminando nell’infondibolo dela neuroipofisi. Sia la regione infondib. che l’infondibolo insieme formano peduncolo ipofisario. Post.nte e lat.nte al tuber cinereum si osservano i nuclei tuberali lat. Post.nte alle regioni del tuber cinereum si osservano i corpi mammillari che continuano con sost.perforata post. mesencefalo.
Configurazione interna ipotalamo
I nuclei dell’ipotalamo sono classificati in gruppi divisi in 4 regioni: area preottica, ipotal.ant., tuberale(intermedia), mammillare(post).
Area preottica= ha i nuclei periventricolare, preottico mediale, interstiziali dell’ipotalamo ant.3 e 4(formano nuc.uncinato) e 1(intermedio). Il periventricolare è costituito da sottile strato di sost.grigia e serve per regolare funzione ipofisaria. Da qui origina fascicolo longit.dorsale che si sporta al fascio longit.mediale e si porta nel midollo spinale fino ai neuromeri sacrali, da fibre a nuclei viscro-effettori del midollo spinale sacrale. Quindi gestisce risposta parasimpatica craniale e sacrale. Da qui origina anche il fascio ipotalamo-talamico per i nuclei della linea mediana del talamo; Il nucleo preottico mediale ha piccole cellule e ci sono recettori per temp.aria sulla lamina cribrosa etmoide; Il nucleo uncinato sta sopra chiasma ottico fra i nuclei sopraottico e paraventricolare dell’area ipotal.ant.; Stessa cosa il nucleo intermedio ma si trova al livello del chiasma ottico non sopra.
Area ipotalamica ant.= detta anche “sopra chiasmatica” è costituita da nuclei soprachiasmatico, paraventricolare, sopraottico, ipotal.ant(retrochiasmatico) e dalla parte ant. dell’area ipotalamica lat. Il nucleo soprachiasmatico, sta davanti nucleo ipotalam.ant. e riceve fibre dalle cell.gangliari della retina e i suoi assoni proiettano a epifisi regolandone secrezione, coinvolto nel ritmo circadiano; Nucleo paraventricolare, risale parete 3 ventr. e si estende da area preottica a tuberale, troviamo porzione magnocell. che produce ormoni come vasopressina e ossitocina e li trasporta alla neuroipofisi costituendo tratto ipotalamicoipofisario, e una porzione parvocell. che secerne peptidi come TRH e CRH che agiscono su adenoipofisi; Nucleo sopraottico, sopra chiasma ottico ed è costituito da neuroni magnocell. che producono ossitocina e vasopressina coe nel nucleo paraventr.; Nucleo ipotalamico ant., sta sotto commessura sopraottica, genera risp. del sist.nerv.aut., endocrine e vasomotorie per abbassare temp.corporea.
Area tuberale= costituita da nuclei ventromediale, dorsomediale, perifornicale, arcuato e parte tuberale dell’area ipotalm.lat. Il nucleo ventromediale, coinvolto nei processi che regolano l’apporto alimentare, infatti induce sazietà; nucleo dorsomediale, piccoli neuroni, coinvolto nel comportamento della sete; nucleo eperifornicale, in prossmità delle colonne del fornice; nucleo arcuato, nella parte ventrale del 3 ventr. ha neuroni che secernono peptidi specifici che raggiungono adenoipofisi regolando la secrezione di ormoni. Ha anche importanza nella regolazione della fame e della sazietà.
Area mammillare= costituita da nuclei mammillare mediale, lat., ipotalm.post., tuberal lat., tuberomammillare, e parte post.area ipotalamica lat. Innanzitutto ogni corpo mammillare ha un nucleo mammillare mediale e lat. Quello mediale, ha piccole cellule, mentre quello lat. ne ha grandi. Dal nucleo mediale origina anche il fascio mammillotamalico che proietta fibre a nuclei ant.talamo; Nucleo ipotalamico post., localizzato dorsalmente ai corpi mammillari, la sua stimolazione porta a innalzamento temp.corporea tramite brividi e vasocostrizione; Nuclei tuberale lat. e tuberomammilare secernono peptidi specifici(liberine) che modulano att.ghiandolare adenoipofisi.
Area ipotalamica lat.= distinta in una parte ant., tuberale e post. Si tratta di un nucleo a forma di lamina che ha neuroni con lunghi dendriti connessi a corteccia cerebrale e nuclei della base. Si ha il centro della fame , mentre nel nucleo paraventricolare c’è centro della sazietà.
Cos’è subtalamo
sta ventralmente a talamo e lateralmente a ipotalamo. Modula il trasferimento di informazioni dal talamo alla corteccia cerebrale. Troviamo 4 nuclei: subtalamico di Luys, zona incerta, campi di Forel e nucleo pregenicolato. Il subtalamico di Luys, ventale alla zona incerta è connesso a nuclei della base, danno efferenze a globus pallidus e pars reticulata sost.nera. Riceve afferenze corteccia cerebrale motoria, quindi importante nel controllo del movimento;
la zona incerta, continuazione della formazione reticolare del tronco encefalico, riceve afferenze da telencefalo, nuclei cerebellari, midollo, tronco enc., proietta eff. a tronc enc. e midollo. Questo nucleo è coinvolto nella visione, sensibilità percezione dolore, attenzione e comportamento sessuale; I neuroni nei campi di Forel sono raggiunti da afferenze dal midollo e ne proiettano eff.; Nucleo pregenicolato, è un nucleo visivo poichè riceve af. da retina, corteccia visiva, coll.sup. e tronco enc., proietta eff. ai coll.sup. nucli pontini. Partecipa ai movimenti della testa e degli occhi e alla regolazione dei ritmi circadiani.
Cos’è epitalamo
sup.nte e post.nte al talamo, rivestito da tela corioidea del 3 ventr, è costituito da diverse strutt.nervose come nuclei dell’abenula, stria midollare del talamo ed epifisi. L’abenula è una formaz.grigia in prossimità del 3 ventr., ha nucleo mediale e lat., quello med. ha densità neuronale elevata, le 2 abenule sono collegate da una commessura in cui scambiano fibre. Ricevono aff. da amigdala tramite stria terminale,, da ippocampo tramite fornice, da tubercolo olfattivo, nuclei preottici e ant. del talamo. Inviano eff. a lamina quadrigemina e ad alcuni nuclei simpatici e parasimpatici. Sono implicati nel sonno;
La stria midollare del talamo, è un fascio di fibre che riceve aff. serotoninergiche e adrenergiche dal tegmento e proietta eff. al talamo e ai tubercoli quadrigemelli. Serve per la motilità gastrointestinale, masticazione e deglutizione;
L’epifisi, sta tra i collicoli superiori, è rivestita da pia madre che tramite setti la divide in lobuli, è molto vascolarizzata dalle art.epifisarie derivanti da art.cerebrali ant. e post., mentre abbiamo vene epifisarie che vanno nelle vene cereb.int. o grandi vene cereb. Le cell. che compongono eifisi sono dette pinealociti perchè trasformano triptofano in melatonina, regolato dalla luce e serve per ritmi circadiani. Epifisi innervata da SNA da fibre simpatiche postgangliari. Regola anche att. pancreatica, surrenale e delle gonadi e paratiroidi.
Meccanismi ipotalamici
Grazie ai meccanismi ipotalamici a lungo e a breve termine, viene regolata l’ingestione degli alimenti, la spesa energetica e il deposito energetico per mantenere nel tempo la stabilità del peso e la composizione dell’organismo. Tra questi abbiamo la fame che esprime la necessità fisiologica urgente di mangiare, accompagnata da contrazioni gastriche; l’appetito invece NON è la necessità, ma il desiderio di mangiare che è influenzato anche da stati emozionali e psicologici particolari; la sazietà è l’espressione dei processi psico-biologici che allontanano o avvicinano un pasto all’altro ed è determinata da processi e condizioni fisiologiche. L’ipotalamo ha tanti nuclei che coordinano le attività del sist.nerv.aut. e quelle di tipo endocrino, regola att.vascolare, sonno, stress,termoregolazione, sete, fame e il metabolismo, quindi è coinvolto nei processi omeostatici. Lericerche attuali indicano che il nucleo arcuato è il centro dell’appetito e ci sono sensori che monitorano i livelli di zuccheri e lipidi in circolo. I neuroni primari sono suddivisi in 2 gruppi: quelli che stimolano l’appetito attraverso la secrezione di neuropeptide Y e il peptide correlato alla proteina Agouti; quelli che sopprimono l’appetito mediante la secrezione di Pre-oppio-melanocortina e Trascritto regolato da cocaina e anfetamina. Accanto a nucleo arcuato c’è quello paraventricolare che è il sito principale della secrezione di CRH e TRH e svolge un ruolo nell’integrazione dei segnali nutrizionali con la tiroide e l’asse ipofisario. L’ipotalamo riceve info dalla periferia, dall’app.digerente, segnali chimici legati ai nutrienti nel sangue, segnali ormonali GI e del tess.adiposo. Questi segnali giungono ai neuoni dei centri ipotalamici della nutrizione e sazietà che hanno recettori per neurotrasmettitori e ormoni che influenzano comportamento alimentare. Infatti i nuclei lat. agiscono da centri della fame; nuclei ventromediali agiscono come centri dela sazietà; nuclei paraventricolari-dorsomediali-arcuati servono nella regolazione della nutrizione. Gli ormoni che agiscono a tali livelli provenienti dall’appdgerente sono. la grelina prodotta dallo stomaco prima dei pasti che si lega a recettori presenti sui neuroni che secernono neuropeptide Y e peptide correlto alla prot.Agouti e stimola appetito; lectina e insulina, CCK e GLP-1 che stimolano nervo vago ce viaggia nel snc nl nucleo tratto solitario e determina diminuizione dell’appetito.
Abbiamo una regolaz. a breve termine che consiste nell’evitare una grande assunzione di cibo durante ogni pasto, infatti la distensione delle pareti del tubo digerente inibisce il centro della fame diminuendo il desiderio di cibo. Inoltre la teoria glucostatica spiega che con la glicemia bassa si richiede assunzione di cibo, mentre con glicemia alta il contrario; La regolaz. a lungo termine prevede che si mantenga nel tempo una normale quantità di riserve energetiche, quindi abbiamo la teoria termostatica che afferma che l’attività dei centri ipotalamici deputati alla fame-szietà siano regolati dalla temperatura corporea, infatti con una temperatura corporea bassa si attiva centro della fame; la teoria lipostatica afferma che i centri di controllo siano influenzati dai depositi di grasso perchè quando le scorte calano, il centro della fame stimola l’assunzione di cibo, mentre con i tessuti adiposi ricostituiti avviene il contrario, infatti il tessuto adiposo inibisce sintes di neuropeptide Y.
Per quanto riguarda il meccanismo sonno-veglia bisogna ricordare che il sonno è un processo attivo che richiede dispendio energetico e si manifesta tramite ritmo circadiano. Grazie all’elettroencefalografia sono stati individuati 2 tipi di sonno: sonno a onde lente che è indotto dal proencefalo e si ha tono muscolare diminuito con qualche movimento, freq.cardiaca e respiratoria sono diminuite rispetto alla veglia, i sogni sono logici ma non dettagliati e presenta 4 fasi: sonnolenza(att.cerebrale rallenta), sonno leggero(onde simili a quelle della veglia), sonno moderato(onde cerebrali lente e ampie), sonno profondo(onde delta); Il sonno REM è indotto dalla regione pontina dura dai 5 ai 30 minuti e cmpare ogni 90 minuti. I muscoli posturali perdono tono mentre i muscoli della faccia, gli occhi e altri muscoli distali diventano attivi, freq.respiratoria e cardiaca aumenta rispetto alla veglia e i sogni diventano vivaci e illogici, è caratterizzato da rapidi movimenti oculari e da onde ad lta freq. e bassa ampiezza. La veglia è regolata dal sistema reticolante attivante del tronco encefalico, mentre il sistema ipotalamico del sonno favorisce il sonno , nel bulbo abbiamo anche il centro per la regolazione del sonno REM e abbiamo anche l’orologio circadiano nel nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo.