Cap.3 - Linee guida per la valutazione Flashcards
Slide settima lezione (18 cards)
Quali sono gli approcci che sono stati proposti in alternativa alla valutazione tradizionale?
Per configurare un ‘new assessment’ sono stati proposti dagli anni ‘80 diversi approcci:
-alternative ass. (Alternativo al tradizionale, compiti significativi, prospettiva alternativa di apprendimento e competenza)
- authentic ass. (Misurazione su compiti significativi ancorati a contesti reali, di processi cognitivi di alto livello)
- performance ass. (Dimensione pragmatica, del saper fare)
- dynamic ass. (Da Vygotskij: apprendimento si sviluppa nell’interazione: fondamentale ruolo del contesto e sostegno fornito dell’interazione sociale)
Cosa significa teach to test?
È un espressione che sottolinea come il processo di insegnamento si piega inevitabilmente sulle attività richieste dalla valutazione: se valuto l’applicazione meccanica di concetti e principi la mia azione formativa avrà le stesse caratteristiche
Quali sono i limiti delle modalità valutative tradizionali?
Solitamente, essendo strutturate, misurano i processi cognitivi più semplici ed elementari.
-Sono quasi esclusivamente individuali (scarso rilievo ad abilità di comunicazione, confronto, collaborazione).
-nettamente separate dal processo formativo: funzione di classificare e selezionare invece di promuovere l’apprendimento
- caratterizzata da netta separazione valutatore/valutato. Deresponsabilizzazione dello studente, oggetto del processo valutativo
Qual è il paradosso della valutazione tramite testing secondo LICHTNER?
Lichtner sottolinea la difficoltà di misurare comportamenti complessi traducendoli in prestazioni semplici. (Tabella pag.33)
I dati quantitativi, ritenuti più oggettivi e più facilmente misurabili sono in larga parte non significativi; i dati significativi purtroppo spesso non vengono misurati.
Quali sono le proprietà essenziali di una valutazione che sia educativa?
1) l’ancoramento a compiti autentici e significativi
2) l’opportunità di feedback immediati per insegnanti e studenti
Processo formativo ed educativo devono essere intrecciati e la responsabilità valutativa dev’essere condivisa.
(La valutazione dovrebbe essere caratterizzata da 9 parole chiave)
Le parole chiave della valutazione
1) significatività delle prestazioni richieste in relazione ai traguardi di apprendimento
2) autenticità dei compiti valutativi
3) processualità: attenzione al nesso tra prestazione e modalità che l’ha generata
4) responsabilità coinvolgendo l’alunno nel processo valutativo e incoraggiando autovalutazione
5) promozionalità:per sviluppare l’apprendimento e non per classificare
6) ricorsività tra momento formativo e valutativo
7) dinamicità, pensata come processo
8) globalità, che considera diverse dimensioni cognitive, sociali, emotive, motivazionali
9) multidimensionalità: integrare più fonti di dati e prospettive
Quali sono le principali sfide per le pratiche valutative?
Per poter passare da una valutazione delle conoscenze ad una delle competenze è necessario:
1) puntare a compiti valutativi più autentici
2) promuovere maggior responsabilizzazione dello studente
3) integrare la valutazione del prodotto con quella del processo
4) attenzione alle dimensioni trasversali dell’apprendimento
5) sviluppare la valenza metacognitiva del processo valutativo, opportunità di prendere coscienza di propri limiti e risorse
Qual è il principio metodologico sotteso alla valutazione delle competenze?
È il principio della triangolazione, tipico delle metodologie qualitative.
Per rilevare una realtà complessa bisogna integrare e confrontare più prospettive, per ricostruire in modo più articolato l’oggetto di analisi.
Considerare più prospettive è un punto di forza della ricerca.
Quali sono le tre prospettive di osservazione della competenza secondo Pellerey?
1) dimensione SOGGETTIVA. Significati personali attribuiti alla propria esperienza di apprendimento, percezione adeguatezza nell’affrontare il compito
2) dimensione INTERSOGGETTIVA. Sistema di attese del contesto sociale rispetto alla capacità di eseguire un compito (insegnanti, gruppo dei pari, famiglie…)
3) dimensione OGGETTIVA. Evidenze osservabili che attestano la prestazione del soggetto.
Al centro delle tre dimensioni sta il concetto di competenza
Quali sono le domande da porsi relativamente alla dimensione soggettiva della valutazione?
Come mi vedo in rapporto alla competenza che mi viene richiesta? Mi ritengo adeguato? Riesco ad applicare al meglio risorse interne ed esterne?
Quali sono le domande da porsi rispetto alla dimensione intersoggettiva della valutazione?
Quali aspettative sociali vi sono in rapporto alla competenza considerata? In che misura tali aspettative vengono soddisfatte? Le percezioni dei diversi soggetti sono congruenti?
Quali sono le domande da porsi in relazione alla dimensione oggettiva della valutazione?
Quali prestazioni vengono fornite? Di quali evidenze osservabili si dispone per documentarel’esperienza di app? In quale misura le evidenze raccolte segnalano una padronanza nel rispondere alle esigenze?
Quali sono gli strumenti per valutare la dimensione soggettiva della valutazione?
Diari di bordo
Autobiografie
Questionari di autopercezione
Giudizi più o meno strutturati sulle proprie prestazioni e la loro adeguatezza
Quali sono gli strumenti per valutare la dimensione intersoggettiva della valutazione?
Protocolli di osservazione più o meno strutturati
Questionari
Interviste
Note e commenti valutativi
Valutazione tra pari
…
Quali sono gli strumenti per misurare la dimensione OGGETTIVA della valutazione?
Prove di verifica più o meno strutturate
Compiti di realtà
Realizzazione di manufatti o prodotti
Selezione di lavori svolti nel corso del tempo.
Qual è lo strumento che si pone al centro delle tre dimensioni della valutazione?
La rubrica valutativa. È necessaria per esplicitare il significato attribuito alla competenza oggetto di valutazione. Precisa i livelli di padronanza attesi. È il punto di riferimento di tutti gli altri strumenti e assicura unità e coerenza all’impianto di valutazione.
La valutazione per competenze è compatibile con alunni con difficoltà di apprendimento?
Sì, le prove di competenza sono più inclusive, non essendo strutturate permettono di non concentrarsi esclusivamente sulla riproduzione di conoscenze e abilità, ma di valorizzare potenzialità e attitudini.
A quali dei tre modi per formulare il giudizio scolastico, la rubrica di competenza fa riferimento (Standard assoluto - classe/allievo - percorso dello studente)?
La rubrica di competenza si orienta verso la definizione di uno standard assoluto perché si parte da un profilo di apprendimento atteso che è il punto di riferimento per la valutazione.
