disponibilità emotiva Flashcards
(4 cards)
disponibilità emotiva
-Disponibilità emotiva = capacità della diade di condivisione emotiva all’interno di una relazione funzionale e mutualmente appagante.
Spiega gli aspetti di fondo della qualità emozionale al di là dei comportamenti di attaccamento: non è necessaria la sollecitazione dello stress per misurarla + ha natura diadica (applicabile in modo eterogeneo).
-Osservazione congiunta dei filmati di interazione diadica = incrementa sicurezza dei bambini e disponibilità emotiva dei genitori + riduce stress parentale e sintomi depressivi: educare i futuri genitori sui metodi per la promozione di un attaccamento sicuro e una buona disponibilità emotiva.
-Cornice teorica:
* Teoria dell’attaccamento = aspetti fondamentali della teoria MA rendere gli strumenti adeguati alla valutazione della qualità della relazione.
* Teorie delle emozioni = la madre condivide le emozioni positive del figlio e si coordina con i suoi stati affettivi.
* Teoria sistemica = gli individui di una famiglia interagiscono influenzandosi tra di loro e la famiglia nel suo complesso: le caratteristiche del bambino definiscono le caratteristiche del parenting. Si va oltre la prospettiva esclusivamente diadica per una visione completa dei rapporti da tutte le prospettive.
emotion availability scales
- Valutazione non intrusiva di bambini (dalla prima infanzia alla prima adolescenza) e di adulti di riferimento in interazione in contesti di gioco libero/semi-strutturato per minimo 20 minuti + sviluppo di un profilo di funzionamento diadico.
- Scala a 7 punti verso la funzionalità + punti di ancoraggio (aspetti prototipici per la collocazione rispetto alle variabili).
Con la IV edizione si è aggiunto un clinical screener = profilo diagnostico indicativo della qualità globale della relazione derivato dalla teoria dell’attaccamento: può corrispondere (campioni normativi) o meno (campioni atipici). - Applicazione delle AES a bambini con disabilità: parenting terapeutico = comportamento considerato intrusivo in una situazione normativa è adattivo nella situazione atipica.
sottoscale dell’adulto
- Sensibilità dell’adulto = capacità di entrare in condivisione emotiva con il bambino, di cogliere i suoi segnali e di rispondervi in modo adeguato, flessibile e creativo, interagendo e modulando rotture e riparazioni (qualità affettiva).
Aspetti da considerare:
* Qualità degli aspetti = emozioni sperimentate, la loro regolazione, clima di reciprocità.
* Chiarezza delle percezioni + appropriatezza delle risposte.
* Consapevolezza del timing.
* Flessibilità, varietà e creatività delle interazioni = nel modo di fare le cose.
* Accettazione = rispetta + accoglie le iniziative.
* Ammontare delle interazioni. - Strutturazione dell’adulto = aspetti di guida + porre confini rispetto ai comportamenti del bambino per uno sviluppo adattivo: concetto di zona prossimale = distanza tra il livello evolutivo attuale determinato dalle abilità di problem solving indipendenti e il livello di sviluppo prossimale determinato dalle abilità di problem solving guidate da un adulto.
Aspetti da considerare:
* Capacità di fornire una guida.
* Successo dei tentativi.
* Ammontare della strutturazione.
* Capacità di fornire limiti e confini.
* Capacità di restare fermi di fronte a pressioni.
* Strutturazione verbale e non-verbale.
* Ruolo da pari vs. ruolo da adulto = l’inversione può non essere accettata dal bambino. - Non-intrusività dell’adulto = presente e disponibile senza interferire con le attività + senza limitare l’autonomia.
Aspetti da considerare:
* Seguire la guida del bambino.
* Accessi ottimali nelle interazioni = rispetta i turni + uso delle pause ottimali.
* Ordini e direttive = solo quando è necessario intervenire.
* Uso della parola = espressione dell’interesse verso l’attività che non sia unidirezionale.
* Presenza e qualità degli insegnamenti.
* Interferenze fisiche vs. verbali = anticipati o no (limitano la libertà).
* Feedback del bambino. - Non-ostilità dell’adulto = assenza di emozioni mal regolate di rabbia, paura o preoccupazione eccessive. Si osserva come vengono modulati i momenti di difficoltà nell’interazione/di fronte al bambino.
Aspetti da considerare:
* Assenza di negatività nella voce/volto = sia ostilità velata che ostilità aperta.
* Assenza di prese in giro e derisioni.
* Assenza di minacce di separazione = sia ostilità velata che ostilità aperta.
* Mantenimento della calma in situazioni stressanti.
* Assenza di comportamenti spaventanti.
* Ammontare dei silenzi = silenzio punitivo.
* Assenza di tematiche di gioco ostile = modulazione degli aspetti ostili + separazione dell’immaginazione dalla realtà.
sottoscale del bambino
- Responsività del bambino = come risponde alle proposte dell’adulto: piacere legato alla condivisione.
Aspetti da considerare:
* Qualità degli affetti = regolazione emotiva, organizzazione di affetti e comportamenti.
* Responsività.
* Esplorazione + ricerca di autonomia appropriate all’età.
* Posizionamento fisico = contatto fisico, allontanamento, riavvicinamento, etc…
* Assenza di inversione di ruolo.
* Assenza di evitamento.
* Concentrazione + orientamento al compito con inclusione dell’altro. - Coinvolgimento del bambino = tentativi di coinvolgimento quanto il genitore non fa nulla.
Aspetti da considerare:
* Iniziative semplici = sguardo/vocalizzo per l’avvio di uno scambio.
* Iniziative elaborate = ripetizione di un comportamento semplice/coinvolgimento mentre si fa qualcosa.
* Uso dell’adulto.
* Assenza di ipercoinvolgimento = fa tutte le proposte/comportamenti negativi per richiamare l’attenzione.
* Sguardo + contatto visivo.
* Posizionamento corporeo per richiamare l’attenzione.
* Coinvolgimento verbale.