Giovanni Duns Scoto Flashcards
(35 cards)
Quando e dove nasce Duns Scoto?
Nasce in Scozia, si forma in Inghilterra e la completa a Parigi.
Francescano.
Che tipo di rapporto intende Scoto tra filosofia e teologia?
Scoto pensa ad una totale separazione tra teologia e filosofia = reciproca indipendenza.
Le due discipline arrivano a non parlarsi affatto
Che cosa intende Scoto con il termine TEOLOGIA FILOSOFICA?
Teologia FILOSOFICA)= discorso su Dio che viene effettuato in modalità filosofica prescindendo dalla rivelazione. Stesso oggetto della teologia ma approccio epistemico totalmente basato sulla ragione.
Quali dottrine vi erano intorno al concetto di ENTE?
- EQUIVOCITA’ DELL’ENTE
- ANALOGIA DELL’ENTE
- UNIVOCITA’ DELL’ENTE (sostenuta da Duns Scoto)
Che cosa s’intende con i termini EQUIVOCO e UNIVOCO e ANALOGO?
Termini di matrice aristotelica:
Termini omonimi: stesso termine con significato diverso
Termini sinonimi: stesso significato ma usati a proposito di oggetti diversi
Aristotele parla di omonimia dell’essere: esso si dice in tanti modi e quindi non può essere un sinonimo. Caso particolare di omonimia: tanti sensi ma sempre riferiti alla categoria della sostanza.
Questi termini vengono tradotti in latino:
Termini omonimi: equivoci
Termini sinonimi: univoci
Gli autori della cristianità si interessano a questa questione della univocità ed equivocità in relazione a Dio: quando usiamo i termini per parlare dei significati dell’essere in confronto a Dio e quando invece usiamo i termini per riferirci direttamente a Dio, il loro significato cambia o rimane in parte uguale?
Cosa sostiene la dottrina dell’ANALOGIA DELL’ENTE?
> > sostenuta da Tommaso
i termini analogici non sono nè completamente equivoci nè completamente univoci (esempio: ESSERE).
Sono termini che usati in riferimento ad una creatura (in confronto a Dio) e in riferimento a Dio hanno un significato che non è completamente identico nè completamente diverso
Tommaso credeva che vi fosse qualcosa di comune dovuto al fatto che tutte le creature sono effetto di Dio quindi vi è relazione tra Dio e le creature
inoltre vi è una proporzione tra alcune proprietà delle creature stesse e tra alcune proprietà di Dio e Dio stesso
Che cosa sostiene la dottrina dell’EQUIVOCITA’ DELL’ENTE?
> > sostenuta da Enrico di Gand
il termine ESSERE detto di Dio e delle creature ha significato diverso
Detto di Dio = indeterminato in quanto indeterminabile
Detto delle creature = indeterminato in quanto astratto
Che cosa sostiene la dottrina dell’UNIVOCITA’ DELL’ENTE?
> > sostenuta da Scoto
esiste almeno un’accezione della parola tale per cui quando viene usata in riferimento alle creature e in riferimento a Dio ha lo stesso significato!
Quale argomento propone Scoto per sostenere l’univocità dell’ente?
Argomento storico: è possibile concepire l’esistenza di Dio, convenire su questo concetto ma divergere nel modo di concepire in che modo Dio sia un ente e se sia un ente finito o infinito.
La determinazione di finitudine o infinitezza è una determinazione che non rientra nel concetto di ente»_space; sia il concetto di ente finito che quello di ente infinito implicano il concetto di ente, che sta più a monte di quello di finitudine o infinitezza-
Come conosce il nostro intelletto secondo Scoto?
Intelletto conosce per via ASTRATTIVA: si parte da una esperienza sensoriale, si elabora e concettualizza.
Se Dio fosse basato solamente su concetti filosofici e non anche su concetti empirici che applicano sia a Dio che alle creature, non potremmo costruire un discorso intorno a Dio.
Come è composto il TRATTATO SUL PRIMO PRINCIPIO di Scoto?
> > 4 parti:
1 parte= propone una serie di DIVISIONI (distinzioni concettuali)
Dalla seconda parte iniziano le CONCLUSIONI: tesi con la loro dimostrazione
Quale è l’obiettivo del trattato sul primo principio di Scoto?
Esempio di TEOLOGIA FILOSOFICA: trattazione metafisica di un tema relativo a Dio.
Obiettivo: dimostrare che esiste un primo assoluto anteriore a tutto il resto.
Che cosa s’intende per trattazione metafisica in Duns Scoto?
Trattazione metafisica: scienza del trascendentale.
Trascendentale: proprietà comune a tutti gli enti.
La metafisica è la scienza dell’ente studiato sulla base delle sue proprietà comuni, ovvero quelle che spettano ad ogni ente in quanto ente.
Si prende qui un trascendentale e attraverso di esso si guarda a come si possa dimostrare l’esistenza di un primo assoluto
Quale è il trascendentale scelto nel trattato sul primo principio?
Trascendentale scelto: ORDINE ESSENZIALE: ogni ente è sempre in una relazione di anteriorità o di posteriorità rispetto ad un altro ente.
In quali sensi si può presentare l’ordine essenziale di ogni ente?
1) ORDINE DI EMINENZA/ECCEDENZA: anteriore è eminente e superiore; posteriore è inferiore.
2) ORDINE DI DIPENDENZA: il posteriore dipende dall’anteriore e l’anteriore è ciò da cui il posteriore dipende.
In quali modi si può dare l’ordine di dipendenza secondo Scoto?
2 modi:
- anteriore è causa del posteriore
- anteriore e posteriore sono entrambi dipendenti da una causa anteriore ma uno è più vicino dell’altro all’anteriore.
» la prima forma di dipendenza si divide nelle quattro tipologie di dipendenza causale aristoteliche: formale, finale, efficiente, materiale
Quali accezioni del trascendentale seleziona Scoto?
Scoto seleziona tra accezioni del trascendentale: ordine di eminenza e due prese dall’ordine di dipendenza causale: la dipendenza causale finale e la dipendenza causale efficiente.
» li ritiene sufficienti per dimostrare l’esistenza di un primo assoluto.
In che modo Scoto nella sua dimostrazione dell’esistenza di un primo assoluto si discosta dalle cinque vie di Tommaso?
Scoto si allontana dall’approccio usato da Tommaso: partiva dall’affermazione di stati di cose e arrivava a postulare l’esistenza di Dio come ipotesi esplicativa di quello stato di cose!
Questa metodologia secondo Scoto è debole: si parte da una premessa che è contingente e che quindi potrebbe, in linea di principio, non verificarsi affatto
Quale è il punto di partenza dell’argomentazione di Scoto riguardo la dimostrazione dell’esistenza di Dio?
Scoto parte da una premessa non contingente (ciò che accade) ma da ciò che è SEMPLICEMENTE POSSIBILE ( una constatazione intorno a ciò che è possibile sarà sempre vera prescindere da ciò che accade effettivamente!)
» è sempre possibile che vi sia qualcosa che sia effetto, di conseguenza è sempre possibile che via qualcosa come causa efficiente
» se è possibile una causa efficiente è sempre possibile una causa efficiente prima
» elenca argomenti per evitare di cadere nel regresso all’infinito
Che cosa intende Scoto con il termine TEOLOGIA NOSTRA?
TEOLOGIA NOSTRA = teologia sacra che muove da premesse rivelate.
Distinta dalla teologia in sè che è la conoscenza perfetta di Dio che Dio ha di se stesso
In che modo arriva Duns Scoto a dimostrare che un incausabile è possibile?
Nella terza conclusione arriva a dimostrare che nel mondo sono possibili cause efficienti prime, è possibile una causa efficiente prima in assoluto e quindi è possibile un incausabile
Quale ulteriore dimostrazione propone Scoto per affermare la possibilità di esistenza di un incausabile?
La possibilità di esistenza di un incausabile viene dimostrata attraverso il rinvio ad ina serie di teoremi presentati nel capitolo 2 dove vengono illustrati i rapporti tra cause e causati secondo le quattro modalità di causazione.
Dimostrazione:
- tutto ciò che può essere prodotto come effetto può essere finalizzato ad altro
- ciò che non può essere causato nel modo della causalità efficiente non può essere causato in nessuno degli altri ordini della causalità:
UN INCAUSABILE E’ POSSIBILE!
Quale è la quarta conclusione a cui giunge Scoto nel de primo principio?
La causa efficiente prima è ESISTENTE IN ATTO e qualche natura attualmente esistente è efficiente in tale modo:
passaggio dal piano della POSSIBILITA’ al piano della REALTA’
Come dimostra Duns Scoto che la causa efficiente prima è effettivamente esistente nella realtà?
Dimostrazione:
- la causa efficiente prima è possibile: esso deve essere causato da sè perchè se fosse fatto esistere da altro non sarebbe incausato.
- per questo motivo esiste: se non esistesse già nella realtà non sarebbe possibile perchè qualcosa di altro rispetto a se dovrebbe causarne l’esistenza
- SE E’ POSSIBILE VUOL DIRE CHE ESISTE GIA’: SE NON ESISTESSE LA SUA ESISTENZA SAREBBE POSSIBILE!