Severino Boezio Flashcards
(64 cards)
Quando e dove nasce Boezio?
Quali sono le tappe principali della sua vita?
Severino Boezio nasce intorno all’anno della deposizione dell’ultimo imperatore romano d’occidente, Romolo Augustolo, ad opera di Odoacre, nel 476.
- Famiglia aristocratica, alla morte del padre è affidato a Simmaco, del quale sposerà una delle figlie.
- 510 viene nominato console
- 522 nominato direttore degli uffici
- 523 difende un senatore dall’accusa di complotto contro il re goto Teodorico, accusato a sua volta di tradimento e imprigionato a Pavia
- condannato a morte nel 525
Quale è l’opera fondamentale di Boezio e quale è il suo tema centrale?
Opera fondamentale: PHILOSOPHIAE CONSOLATIO (La consolazione di Filosofia)
- dialogo in prosa e versi scritto durante il periodo di prigionia
- la Filosofia appare a Boezio cercando di convincerlo del fatto che la perdita di tutte le sue fortune mondane non ha intaccato la vera felicità né l’ordine provvidenziale delle cose
Quale progetto di Boezio rimane incompiuto a causa della sua morte prematura?
Progetto incompiuto: opera di traduzione in latino e commento di tutte le opere di Platone e Aristotele, con l’obiettivo di mettere in luce l’accordo di base tra i due filosofi.
Riesce solamente a tradurre parte dell’Organon: Categorie, analitici primi, topici, de interpretatione, confutazioni sofistiche = uniche opere aristoteliche conosciute durante tutto il medioevo.
Commenta due volte anche l’Isasogè di Porfirio, le Categorie e il de interpretazione sempre di Porfirio e i Topica di Cicerone.
Quale posizione sostiene Boezio nel quinto opuscolo teologico?
Nel quinto opuscolo di carattere teologico, intitolato Contro Eutiche e Nestorio, Boezio difende il dogma dell’esistenza di una duplice natura nella persona di Cristo, umana e divina.
Propone la definizione di persona come di: sostanza individuale di natura ragionevole.
Quale posizione prende Boezio sulla questione degli universali?
- secondo commento all’Isagogé
- universali: concetti ai quali non corrisponde, nella realtà, alcuna sostanza
- non hanno esistenza extramentale: tutto ciò che è extramentale ha caratteristica dell’unicità, la quale risulta incompatibile con la nozione di universale
- NON SONO CONCETTI VUOTI O FALSI: un concetto vuoto è quello di centauro (ottenuto per addizione tra due concetti). I concetti che si ottengono per sottrazione sono invece fondati: concetto di linea.
Come vengono trattati i generi e le specie da Boezio?
Generi e specie non hanno esistenza separata dalle cose sensibili: sono immanenti alle cose sensibili ma possono essere pensati prescindendo dalle cose sensibili, ovvero attraverso un processo di astrazione basato sulla somiglianza.
Quale definizione dà Boezio della specie?
Specie: pensiero raccolto dalla somiglianza sostanziale tra individui numericamente diversi
Quale definizione dà Boezio del genere?
Genere: pensiero raccolto dalla somiglianza tra specie
Quale problema affronta il terzo opuscolo teologico di Boezio? In quale modo?
Il problema affrontato dal terzo opuscolo teologico riguarda la necessità di capire in che modo le sostanze sono buone in ciò che sono senza essere beni sostanziali.
Per affrontare questa tematica in modo corretto, Boezio propone nove proposizioni che fanno da termini e regole per il ragionamento.
Quale è la regola più famosa e più importante proposta da Boezio?
Proposizione fondamentale ma di difficile interpretazione: LA SECONDA.
» secondo questa regola VI E’ DISTINZIONE TRA L’ESSERE E CIO’ CHE E’:
Essere = indica la forma sostanziale
Ciò che è = indica la sostanza
Esempio: prendiamo la sostanza Socrate
Essere = la forma sostanziale = la forma umana
Ciò che è = la sostanza stessa = Socrate stesso
Quali caratteristiche possiede la forma sostanziale secondo Boezio?
La forma sostanziale NON può esistere SEPARATAMENTE dalla sostanza che informa; ciò che esiste sono le singole sostanze!
Essa non può partecipare di qualcosa, in quanto non sussiste; né può avere delle proprietà accidentali.
Quali caratteristiche possiede la sostanza secondo Boezio?
La sostanza è ciò che effettivamente sussiste, essa partecipa di una forma sostanziale che la rende la sostanza che effettivamente è; può inoltre partecipare di forme accidentali che le attribuiscono determinate proprietà o qualità (accidenti).
Nelle sostanze composte secondo Boezio essere e ciò che è coincidono?
NO!
Questa coincidenza avviene solamente nelle sostanze semplici.
In che modo per Boezio tutte le cose sono buone?
Nona proposizione: la somiglianza va desiderata, ogni diversità è discordia»_space; ciò che desidera un’altra cosa si mostra naturalmente tale alla cosa che essa desidera.
» dal momento che tutte le cose desiderano e tendono al bene, bisogna ammettere che tutte le cose sono buone!
Le cose per Boezio sono buone in senso accidentale o sostanziale?
Per Boezio le cose sono buone in senso SOSTANZIALE: se fossero buone in senso accidentale, allora non sarebbero buone in ciò che sono, perchè la bontà sarebbe una qualità aggiunta a ciò che già esse sono in sé stesse.
Bisogna quindi ammettere che le cose siano buone in senso sostanziale»_space; il concetto di sostanza è sempre legato al concetto di essere»_space; se l’essere coincidesse però con la bontà ogni cosa sarebbe buona in tutto e per tutto, cioè sarebbe DIO»_space; NON AMMISSIBILE.
BISOGNA QUINDI CONCLUDERE CHE LE COSE SIANO SOSTANZIALMENTE BUONE (in ciò che sono) MA CHE NON SIANO DEI BENI SOSTANZIALI COME INVECE E’ DIO STESSO.
Perchè l’essere delle cose secondo Boezio è sostanzialmente buono? Quale è il motivo alla base?
Le cose in ciò che sono sono buone in quanto derivano da quel BENE PRIMO che è Dio: esse non sono quindi dei beni accidentali (non sarebbero buone in ciò che sono ma lo sarebbero come qualità aggiunta) né sono dei beni sostanziali come è Dio stesso (in cui vi è coincidenza tra sostanza e forma sostanziale: la sua sostanza semplice è un tutt’uno con la forma sostanziale, la bontà).
Quale è il tema centrale dei libri 2 e 3 della consolazione della filosofia?
Il tema centrale dei libri 2 e 3 della consolazione della filosofia è il BENE
Di cosa tratta il libro 2 della consolazione della filosofia?
Nel libro 2 la filosofia invita Boezio a riflettere sulla natura dei beni che ha perduto: la ricchezza, la notorietà, la buona reputazione, il potere: tutti questi beni sono sottoposti alla fortuna che li dà e li toglie, sono caduchi, non ci appartengono mai veramente e di conseguenza non possono mai renderci davvero felici.
Perchè la fortuna è quasi più utile quando è avversa secondo Boezio?
La fortuna si dimostra più utile quando avversa in quanto dimostra ciò che essa è realmente e aiuta a comprendere che il sommo bene non può risiedere nei beni caduchi e fugaci che dipendono da essa
Quale definizione di FELICITA’ viene proposta nel 3 libro della CONSOLAZIONE DELLA FILOSOFIA?
Nel terzo libro della consolazione della filosofia viene proposta una definizione di felicità come STATO RESO PERFETTO DALLA RIUNIONE DI TUTTI I BENI.
FELICITA’: fine ultimo, sommo bene ottenuto il quale non si può desiderare nulla di più
Dove risiede secondo Boezio l’errore degli uomini nel tentativo di perseguire la felicità?
L’errore degli uomini risiede nel voler raggiungere la felicità attraverso delle vie diverse: la ricchezza, il potere, l’onore, il rispetto, la gloria, la celebrità… tutti questi beni sono in realtà solo facce di quello che è davvero il BENE PERFETTO, LA SOMMA FELICITA’, che coincide con DIO STESSO.
Con cosa coincide il BENE PERFETTO nella visione di Boezio?
Nella visione proposta da Boezio il bene perfetto coincide con DIO STESSO: egli è la felicità e il fine ultimo di tutte le cose.
Quali corollari trae la Filosofia dalla conclusione secondo la quale il bene perfetto a cui tutto tende coincide con Dio stesso?
Corollari:
1) ogni persona felice in un certo senso è un dio perchè partecipare della felicità significa partecipare della divinità
2) il Bene = Uno
3) Dio governa tutte le cose = tutte le cose sussistono grazie all’unità, garantita dal Dio-Uno-Bene
4) Dio governa senza aiuti esterni = sua caratteristica è l’autosufficienza
5) Dio governa con dolcezza = tutte le cose tendono naturalmente al Bene
6) Dio governa insieme con forza = la potenza è uno dei suoi attributi
7) IL MALE è NULLA = Dio può fare ogni cosa, non può però fare il male quindi il male non è una cosa.
Quale paradigma interpretativo viene usato da Porfirio in poi nei confronti della filosofia platonica ed aristotelica?
Il paradigma interpretativo iniziato con Porfirio e portato avanti in seguito è un paradigma neoplatonico basato sull’esistenza di un’armonia di fondo tra i due filosofi: i due pensieri vengono unificati, non visti come contrapposti l’uno all’altro. La teoria aristotelica è ritenuta perfettamente valida a livello del mondo sensibile, quando ci si avvicina alle cose divine la teoria di riferimento diviene quella platonica.