metodologia Flashcards

A1 (56 cards)

1
Q

situazione prima che inf. diventasse scienza

A

medico prendeva tutte le decisioni e inf. esecutore (competenza tecnica e presenza di MANDATO SOCIALE che stabiliva cosa gli era permesso fare)

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2
Q

cosa ha guidato l’evoluzione da inf. esecutore a inf. professionista? cosa ha alimentato questo processo?

A

il Processo di professionalizzazione e si passa da Compito a Competenza (sapere, saper fare, saper essere). Alimentato dal sistema FORMATIVO e sistema LEGISLATIVO che si muovono di pari passo (prima legislativo, poi formativo si adatta) e da USI e CONSUETUDINI e dal sapere ESPERIENZIALE

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3
Q

la componente organizzativa di dirigente e coordinatore organizza il lavoro dell’inf clinico? in base a cosa varia il lavoro dell’inf?

A

no, l’inf. clinico organizza il lavoro OSS e le proprie attività specifiche che variano in base al rapporto inf/pz, grazie alla competenza organizzativa (management) che permette di individuare le priorità nei pz e gestirle

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4
Q

a cosa portano gli out-come assistenziali e risultato di?

A

a recuperare la + possibile AUTONOMIA FUNZIONALE e potenziare le capacità funzionanti per promuovere una RISPOSTA SANA. rusultato su pz, non infermieristico

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5
Q

cosa succede con l’abrogazione del mansionario? cosa guida l’agire professionale? come diventa infermiere e che competenze si aggiungono?

A

+attività=> +responsabilità=> +formazione. Da inf. esec a prof. Rimane mandato sociale, ma si evolve nel profilo professionale e si aggiunge la competenza specifica: gestore e decisore nel suo ambito e di management

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6
Q

quali sono le differenze tra il sapere esperienziale e gli “usi e consuetudini”

A

Sap. Esp. (definito da Kolb nella psicologia del lavoro come “sapere che deriva da esperienza”) U&C(“ho sempre fatto così”, non promuove risposta sana xk infermieristica scienza DINAMICA basata su letteratura e invece la COMPETENZA va mantenuta o al massimo aumentata)

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7
Q

definizione COMPETENZA? (leggi pag. )

A

insieme di CONOSCENZA(sapere), ABILITà(saper fare) e COMPORTAMENTI (saper essere) che DIFFERENZIANO 2 professionisti, sia tra professioni diverse, sia professioni uguali, ma cosa Positiva

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8
Q

cosa sono conoscenza, abilità e comportamenti?

A

CONOSCENZA(sapere disciplinare che deriva da scienza), ABILITà(manualità che applica conoscenza e la necessita), COMPORTAMENTI(pz non tutti uguali, valutare e adattarsi in base a situazione)

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9
Q

cosa genera la conoscenza e come capiamo se lo ha generato o no?

A

genera Performance efficace che vediamo nell’out-come che cerca di far recuperare l’autonomia funzionale psico-fisica per promuovere risposta sana (?)

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10
Q

come vengono classificate le competenze cliniche e perché?

A

per valutarle e per la dirigenza. GENERALISTICHE(laurea triennale) PERFEZIONATE(corso di perfezionamento) ESPERTE(master) SPECIALISTICHE(magistrale)

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11
Q

cosa fa e e in che modo il profilo professionale?

A

è la norma che guida l’AGIRE PROFESSIONALE regolando il suo esercizio, ma non confinano i limiti perché si dimostri di possedere le competenze professionali (teoriche e pratiche)

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12
Q

cosa è la specificità infermieristica?

A

la capacità di gestire e decidere e che differenzia dalle altre professioni

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13
Q

con abolizione mansionario cosa diventa infermieristica e cosa è necessario applicare per fare cosa? con quale mezzo opera scienza inf?

A

necessità di applicare metodologia x valutare, effettuare DI e scegliere percorso adeguato. Da solo ASSISTENZA a scienza e la prima diventa MEZZO per seconda

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14
Q

concetto di responsabilità

A

è l’unione tra competenza e AUTONOMIA decisionale (sul suo lavoro e quello OSS) e operativa

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15
Q

cosa si intende per infermieristica, cosa cura e in cosa si intende per salute?

A

Diagnosi e trattamenti delle risposte umane a problemi di salute e proc vit pres o potenz. Salute non assenza di malattia, ma livello di autonomia del pz=> non si cura malattia, ma risposte che malattia da (fis,psic,soc) e associare diagnosi a trattamento

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16
Q

di cosa altro si parla nella definizione di infermieristica di oggi come obiettivo?

A

di migliorare, mantenere o recuperare => non solo risolvere problema, ma mantenere e migliorare. Non migliorare salute, ma AUTONOMIA

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17
Q

quando nascono Diagnosi inf, che aspetto valorizzano e che differenza a con quelle mediche (tipo di trattamento/prestazione viene fatto e perché)?

A
  1. D.I.(approccio olistico) D.M.(approccio biomedico). No trattamenti farmacologici, ma prestazioni di assistenza x soddisfare bisogno
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18
Q

cosa si intende per percorsi assistenziali?

A

metodologie di pianificazione che inizia con accertamento per raccolta dati con cui faremo D.I. e poi out-come la cui responsabilità e gestione è del inf. PROGETTO DI CURA

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19
Q

cosa deve avere, dare e come può essere prestazione inf? differenze nella documentazione tra inf. professionista e esecutore?

A

Deve avere obiettivo e dare risultati. Esec documenta tutto, prof. solo risultati. Questi dipendono da come pz risponde e collabora. ASSISTENZIALE(x bisogno mancato) SANITARIA(contribuisce a atto medico)

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20
Q

prova

A

Diagnosi e trattamenti delle risposte umane a problemi di salute e proc vit pres o potenz. Salute non assenza di malattia, ma livello di autonomia del pz=> non si cura malattia, ma risposte che malattia da (fis,psic,soc) e associare diagnosi a trattamento Diagnosi e trattamenti delle risposte umane a problemi di salute e proc vit pres o potenz. Salute non assenza di malattia, ma livello di autonomia

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21
Q

quale teoria di riferimento viene scelta e perché (caratteristiche necessarie) e da dove viene?

A

BIFOCALE di Carpenito: +SCIENZA e -filosofia(le due cozzano, resta solo metaparadigma che è presente in tutte eccetto Berner), valorizzi AUTONOMIA e COLLABORAZIONE (inf. lavora in entrambi gli ambiti infatti Bifocale), valorizzi DIFFERENZE tra inf e APPLICABILE in tutti i contesti (generalistici e specialistici). da Nord USA, loro scrivono di più, riferimento

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22
Q

definizione NANDA diagnosi infermieristica

A

gesto clinico riguardante le risposte della persona, della famiglia o della comunità a problemi di salute/processi vitali in atto o potenziali. la diagnosi infermieristica costituisce la base sulla quale scegliere gli interventi infermieristici volti a conseguire dei risultati di cui l’infermiere è responsabile

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23
Q

la D.I. interviene per rispondere a che tipo di problema e in che modo si può stabilire quella corretta? dopo averla individuata cosa si fa?

A

a problema assistenziale della persona che tramite raccolta dati e osservazione siamo in grado di diagnosticare per poi pianificare cura

24
Q

il giudizio clinico nella definizione NANDA perché possiamo esprimerlo, su cosa si effettua e in base a questo cosa viene scelta?

A

esprimibile xk abbiamo competenza e autonomia decisionale, si effettua su una risposta ad un problema di salute che da a soggetto e in base a questa scelta D.I.

25
perché le diagnosi sono utili nell'ambiente clinico? sono utili anche in quello della formazione?
nella pratica clinica UNIFORMANO modalità operative migliorando la qualità della CURA PERCEPITA, facilita COMUNICAZIONE e permette RICERCA sviluppando SCIENZA. Utili anche nella formazione per sviluppo COMPETENZA, pensiero CRITICO e ragionamento DEDUTTIVO
26
Definizione problema collaborativo e quando scritta?
1999. certe complicanze che gli infermieri controllano per individuarne l’insorgenza o una modifica. Gli infermieri gestiscono i problemi collaborativi con interventi di prescrizione medica o infermieristica, volti a ridurre al minimo le complicanze di determinati eventi. ES: insufficienza respiratoria, medico prescrive O2, infermiere posiziona paziente
27
come capiamo se si tratta di un problema collaborativo o un problema di natura infermieristica? Cosa è somministrazione farmaci?
D.I. se l’autonomia della gestione appartiene esclusivamente all’infermiere PROBLEMA C. se la gestione richiede una costante partecipazione di un altro specialista. E' intervento
28
perché viene unito il modello di Gordon a quello di Carpenito?
nel modello di Carpenito manca come valutare pz e con Gordon si ha metodo dalla presa in carico. 11 modelli che tramite raccolta dati capiamo se sono FUNZIONALI o DISFUNZIONALI per pz per capire livello di autonomia e poi concentrandosi su quelli disfunzionali. Evoluzione dei 14 bisogni di HENDERSON. Ad ogni modello F. associate le possibili D.I
29
cosa è NANDA e quali sono le caratteristiche del modello TASSONOMIA?
associazione nordUSA che studia, sviluppa e implementa D.I. all’interno della pratica clinica. Modello che mette insieme problema, risultato e prestazione-intervento. Ogni D.I. ha 7 assi e ogni problema è descritto identificandoli. Questi descrivono ambiti di azione e di responsabilità (?)
30
quali sono i 7 assi delle D.I. che descrivono problemi per identificarli e che descrivono ambiti di azione e di responsabilità inf?
FOCUS DIAGNOSTICO(titolo, descrive problema e spiega D.I. contestualizzando stato pz e non problema), GIUDIZIO descrittore/modificatore(descrive nel dettaglio problema, cosa rischia o ha pz o come problema modifica funz), STATO DIAGNOSI, TEMPO, SOGGETTO DIAGNOSI, ETà, LOCALIZZAZIONE(dove problema)
31
quanti sono i domini, le classi e le D.I? chi contiene cosa e quante volte? numero fisso?
13 domini(ambito di studio o interesse inf, evoluzione modelli funzionali), 47 classi(all'interno dominio, 1 x 1 dominio) 183 D.I. (associate a classi, numero che varia nel tempo, xk alcune in fase di studio, clssfczione dinamica come professione)
32
cosa sono i NOC e i NIC? Dove si trovano e si ripetono?
ad ogni D.I. associati NOC(risultati inf) e NIC(interventi inf) e li possiamo ritrovare in più D.I. Ad ogni NOC associato NIC che si puo ripetere in più NOC
33
che tipo di processi infermieristici troviamo? da dove veniva concetto? da cosa è composto e in che modo aiuta?
DECISION MAKING e PROBLEM SOLVING(+ usato xk si presta meglio). Processo che prevede delle fasi che ci supportano nella presa in carico del paziente e nella risoluzione del problema. Concetto ripreso dall'economia
34
fasi del DECISION MAKING e in che casi si applica?
definizione problema, identificazione cause, soluzioni possibili, soluzione vantaggiosa, messa in atto, valutazione. Utile solo se problema GIà INDIVIDUATO xk x fare D.I. serve VALUTARE pz. Utilizzato solo quando pz trasferito in altra U.O. o da ospedale a struttura territoriale
35
definizione PROBLEM SOLVING e le sue fasi
l’approccio mentale e operativo che infermieri utilizzano per pianificare l’assistenza infermieristica. Raccolta dati, IDENTIFICAZIONE PROBLEMA, pianificazione, attuazione, valutazione
36
in cosa consiste l'accertamento infermieristico? cosa siamo obbligati a fare e cosa possiamo chiedere? perché anche dati passato?
raccolta e classfczne dati (fis,psi,soc,cul) x determinare livello di autonomia identificando problemi di salute reali o potenziali. Poi registrati xk obbligo legale e solo dati utili a fini clinico-assistenziali x PRIVACY. Anche dati PASSATO x vedere peggioramento
37
cosa viene usato per organizzare dati? Metodi di accertamento? Tipo di accertamento? fonti dell'accertamento? cosa è ESAME OBBIETTIVO?
modello teorico di riferimento(es. Gordon). osservazione, colloquio-intervista, esame fisico, documentazione clinica. INIZIALE(entro 48h, poi ospedalizzazione incide su stato funz. e autonomia) MIRATO(valutazione continua x riscontrare Cambiamenti e raggiungimento NOC. frequenza in base a risposta e evoluzione pz). Primario(da pz) Secondario(il resto)
38
quali sono le caratteristiche dell'osservazione durante l'accertamento?
utilizzo di tutti i sensi (cose dice e come, come appare) e CONOSCENZE (anatomia, alterazioni e sintomi). Avere INTERESSE sincero e fare molta ATTENZIONE stando attenti a non avere ALTERAZIONI
39
caratteristiche del COLLOQUIO-INTERVISTA durante l'accertamento? Come può essere e come Deve essere?
completa l'osservazione, ha lo scopo di ottenere info su bisogni fondamentali. FORMALIZZATO(percorso indagativo preciso, es. con scheda) GUIDATO(invitato a esprimersi su argomenti proposti) LIBERO(forma di conversazione spontanea). Sedere VICINO, CONTATTO visivo, ridurre DISTRAZIONI, dare TEMPO, LUOGO tranquillo e riservato, no freddezza BUROCRATICA
40
tecniche dell'ESAME FISICO durante l'accertamento? Invece in cosa consiste la DOCUMENTAZIONE CLINICA durante l'accertamento?
ispezione, palpazione, percussione, ascultazione. Consultazione di altre fonti d’informazione per verificare validità di ciò che abbiamo appreso e approfondirlo (cartelle cliniche e/o infermieristiche con cose precedenti)
41
come sono definiti i dati che raccogliamo? di che tipo possono essere? cosa si fa dopo aver raccolto i dati?
CARATTERISTICHE DEFINENTI: Oggettive(li osservo sul pz) Soggettive(comunicate dal pz) Strumentali(che misuro). Li confronto con parametri standard per capire se sono alterati e stabilire livello di autonomia (risultato PRIMARIO) a aree problema (risultato SECONDARIO)
42
come possono essere le scale di valutazione? possono sostituire l'accertamento?
quelle che valutano STATO(in generale) e quelle v. RISCHIO(evento specifico). Le scale aiutano, ma non lo sostituiscono l'accertamento con il modello funzionale di riferimento
43
tipi di D.I?
REALE(prob in atto, confermata da presenza di Caratt Definenti) POTENZIALE(o rischio, non prob reale con caratt def, ma fattori di rischio, se non si interviene con interv mirati a contenere o ridurre fattori prob diventerà reale) SINDROME (sono 7, raggruppa D.I, es. deficit CDS) POSSIBILI (né car. def. né fatt. risch che confermano, ma possibilità diventi reale) BENESSERE(correlato a concetto di proc. vitale, permette di migliorare salute quando già buona, prevenzione e edu)
44
questa fase è sempre uguale e da cosa parte? che COMPONENTI ha D.I. e a cosa servono?
fase che cambia in base a modello teorico riferimento e parte da AREA PROBLEMA. Ci aiutano e indirizzano nella fase successiva: TITOLO (denominazione prob. assistz, stato salute pz) DEFINIZIONE(in dettaglio titolo) CART DEFIN(dati che validano D.I) FATTORI CORRELATI(condizioni e/o situazioni che influenzano, causano o contribuiscono a originare D.I)
45
come possono essere fattori correlati?
fisiopatologici(derivano da medicina), correlati a trattamenti, situazionali, legati a fasi maturative
46
come può avvenire enunciazione diagnosi e come letteratura dice è meglio fare e perché?
A 1 componente(titolo) 2 com(titolo, fattore correlato) 3 com(titolo, fattore correlato e secondarietà). Meglio a 3 componenti xk identifica progetto di cura, secondarietà genera fatt. corr. che genera titolo. es: ictus generale (secondarietà) genera paralisi parziale (fattore correlato) che genera titolo D.I.(deficit della cura di sé)
47
come può avvenire enunciazione problema collaborativo?
titolo e def, (con 2 componenti), NIC e NOC riferiti a infermiere
48
cosa si identifica nella pianificazione? su cosa vengono scelti? e cosa entra in gioco? cosa altro viene stabilito che poi sarà utile nel'attuazione?
i risultati (criteri di risultato/esito) e il mezzo per raggiungerli (interventi/prest). Scelti sul enunciazione D.I. e qui si applica l'autonomia decisionale dell'inf. Chi può FARE cosa.
49
che legge obbliga a personalizzazione assistenze e a...? Quale è il rischio che comporta e come viene arginato?
lgg 251 del 2000, predisporre PROFILO di CURA. Rapp inf/pz 1:20, rischio che inf pianifichi tutto il tempo => serve approccio standard, comunque permette personalizone: inf. redige PdC standard per principali D.I della sua U.O e sceglie quelle giuste sulla specificità pz. Ogni U.O ha il suo Repertorio Diagn. (CRUSCOTTO) con popolazione di riferimento in base a analisi RETROSPETTIVA. nel caso PIANO AGGIUNTIVO
50
cosa è criterio di risultato/esito in Tass NNN e come in gordon-carpenito? come deve essere? Chi sono i soggetti dell'azione?
è obbiettivo, out-come assistenziale. In NNN scelto tra i NOC D.I, in gordon enunciato da inf. Realistico, Specifico, Misurabile, Condiviso(con inf, OSS e pz/famiglia/caregiver/comunità (SOGG di azione))
51
definizione criterio di risultato/esito?
“affermazione descrivente un comportamento misurabile dell’utente/collettività, che denota uno stato favorevole dopo l’erogazione di assistenza infermieristica”
52
perché nella def. di Criterio di risultato/esito si dice misurabile? come si misura?
misurazione del comportamento per capire se criterio di esito è stato raggiunto. per farlo usiamo gli INDICATORI di risultato/esito che valutano Criterio di r/e, li pianifico prima scegliendoli tra i NOC (non importa tutti) e confronto con tabella i valori attesi
53
cosa sono le prestazioni assistenziali? come devono essere?
“trattamenti o azioni che recano beneficio, riducendo o eliminando il problema assistenziale, promuovendo una risposta sana”. APPROPRIATO (indicato dalla letteratura) EFFICACIE (risposta sana immediata) EFFICIENTE (mantenersi nel tempo)
54
cosa è prescrizione e cosa bisogna tener conto quando si fa? cosa dipende da OSS, da PZ, PRESTAZIONE?
tra diversi livelli di responsbità. Durante prescr a OSS tenere conto di: PROFILO DI COMPETENZA OSS(può farlo? nel profilo competenze e da queste deduciamo funzioni> attività) STABILITà DEL PZ e STATO CLINICO ASSISTENZ(+ stabilità, + possbilità presc) ALTA RIPETIBILITà e BASSA DISCREZIONALITà (quante volte si esegue pratica nell'U.O e quanto modalità operativa modificata nell'ordine e nel modo)
55
cosa è delegazione? può farla OSS?
tra stessi livelli di responsabilità. No, OSS autonomia operativa, non decisionale. Inf delega Inf: responsabilità operativa del DELEGATO, responabtà di controllare e corretto funz delegante
56
come mi avvantaggio su chiusura (dimissioni)?
stabilendo quali NOC sono: chiusi, aperti, incerti