Novaziano Flashcards
(3 cards)
NOVAZIANO
VITA:
VITA:
- Lo storico Filostorgio lo da come di origine frigia. Ebbe un carattere instabile pero anche una vasta cultura. Conoscitore della filosofia stoica e maestro di retorica. Le sue opere tradiscono un’influenza stoica. Di fatto la sua setta si fecce notare per il suo rigorismo eccessivo.
- ‘E il primo teologo di Roma a pubblicare libri in latino. Lingua colta, stile ricercato, sempre chiaro.
- Papa Fabiano lo ordinò malgrado l’opposizione di non pochi preti, diaconi e pure laici.
- In una lettera indirizzata al vescovo Fabio di Antiochia, Papa Cornelio descrive in trmini molto negativi la persona di Novaziano: fondamento della sua dottrina è satana che lo abito per un tempo notevole, poi fu eliberato da esorcismi; ricevette il battesimo sul letto quasi moribondo; poco socievole, bestia stuta e maligna, non avrebbe dovuto ricevere il sacerdozio poiché non ricevette mai la cresima.
- Due lettere indirizzate a Cipriano sui lapsi (apostati), durante la vancanza della sede romana prima dell’elezione di Cornelio, segnate a nome dei “preti e diaconi residenti a Roma”, furono di fatto scritte da Novaziano (brillante, profondo e moderato nel pensiero).
- Il suo attegiamento moderato cambiò radicalmente quando nel 251 fu eletto papa Cornelio; Novaziano sperava che avrebbero scelto lui. In seguito si fecce ordinare vesovo da altri tre vescovi semplicioti e ignari delle sue machinazioni. Secondo Eusebio (Stor.Eccl.) questi furono ubriacati, poi forzzati a ordinarlo. Quindi lo scisma novaziano ebbe raggioni non dottrinali, bensi personali.
- La setta di Novaziano divenne importante, estendendosi fino in Spagna e Siria, durando parechi secoli. I suoi discepoli si chiamavano “i puri” (καθαροι) e furono scomunicati da un sinodo tenuto a Roma.
- In seguito Novaziano scompari e sembra che fu vittima della persecuzione di Gallo o Valeriano. Il martirologio di Gerolamo nomina un certo Novaziano, senza alcun titolo, tra i martiri romani del 29 giugno.
NOVAZIANO
I. I SUOI SCRITTI
I. I SUOI SCRITTI
1). Sulla Trinità (De Trinitate): è anteriore al 250 ed è considerato come il primo contributo importante della teologia pubblicato a Roma in lingua latina. ‘E l’opera migliore di Novaziano, che gli guadagno la fama di teologo.
• ‘E rico di passi bibblici, simile al “Primi principi” di Origene, ma inferiore in q. alla speculazione.
• Riassume la dottrina trinitaria di Teofilo di Antiochia, Ireneo, Ippolito e Tertulliano, pero si mostra anche originale e più preciso e sistematico, più vasto e completo dei predecessori.
• Anche se il trattato non contiene la parola “trinità”, è di questo che tratta secondo la struttura del Simbolo romano; l’esposizione si ha a forma dei tre articoli di fede del Credo.
o Il primo capitolo tratta sul Dio creatore e le sue opere, poi cap. 2-8 si fermano sull’essenza di Dio e i suoi attributi.
o La seconda parte, cap. 9-28 tratta delle due nature e la loro unione in Cristo; va contri il docetismo, ebionismo, adozionismo, modalismo e patripassianismo.
o Terza parte (c.29), sullo Spirito Santo e i suoi doni alla Chiesa, Sposa
o Quarta parte, cap. 30-31, sostiene l’unità divina mostrando che essa non soffre alcun danno con l’incarnazione del Verbo. Poi si ferma sulla relazione eterna Padre-Figlio in rapporto alle eresie.
• Il testo di questo trattato fu conservato fra le opere di Tertulliano.
2). Sui cibi giudaici (De cibis iudaicis). ‘E uno dei tre scritti di Novaziano contro i giudei, ma l’unico che ci è parvenuto: “Sulla circoncisione”, “Sul Sabato”, “Sui cibi giudaici”. Si presenta sotto forma di lettera ai fratelli.
• Tenta di dimostrare che tutte le prescrizioni dell’AT., le leggi alimentari incluse, devono essere intese in un senso spirituale. Niente di cio che Dio creò è impuro, e neppure avrebbe benedetto qualcosa di impuro, da lui creato
• Egli da una interprettazione spirituale alle proibizioni dell’AT., vedendo nei cibi proibiti un simbolo delle passioni umane.
• Spiega le prescrizioni del Levitico in modo simile all’Epistola di Barnaba.
3). Sugli spettacoli (De spectaculis): ‘E un scritto che fu trovato fra i scritti di Cipriano, nel quale Novaziano condanna coloro che partecipano ai spettacoli e inoltre si giustificano adducendo citazioni scritturali. L’idolatria è la madre di questi divertimenti, percio è proibita ai cristiani.
• In contrasto afferma che i cristiani hanno piaceri più profondi e proficui in cui può ritrovare se stesso. Il cristiano può contemplare la bellezza del mondo e la dignità delle pagine scritturistiche.
4). I benefici della castità (De bono pudicitiae): Amonisce i suoi destinatari a rimanere costanti sui fondamenti del Vangelo; esorta alla castità che si confa a chi è tempio del Signore, contrapponendola all’immodestia.
• La castità comporta tre gradi: la verginità, la continenza e la fedeltà al vincolo coniugale.
5). Lettere:
NOVAZIANO
II. LA TEOLOGIA DI NOVAZIANO
II. LA TEOLOGIA DI NOVAZIANO
- Nel trattato “Sulla Trinità” evita ogni platonismo e adotta il metodo silogistico e dialettico della Stoa e di Aristotele. Usa molti citati scritturistici. Segue la via apera da Giustino, Teofilo, Ireneo, ecc.
- Afferma che il Logos fu sempre con il Padre e fu mandato solo in un periodo determinato del tempo. Vuole seguire la via intermedia fra le due tendenze opposte del monarchianismo, evidenziando l’unita divina, ma cade anche lui nell’errore di subordinare il Figlio al Padre.
- Cristo è sempre assoggettato al Padre ed è il suo messagero, l’angelo del grande consiglio, che gli obedisce sempre.
- Accentua il subordinazionismo facendo del Logos una manifestazione personale del Padre, di carattere temporaneo e transitorio. Poi ritornera come un onda nel suo riflusso.
- Come il Figlio è inferiore al Padre cosi lo SS. è inferiore al Figlio da cui riceve il messaggio.
- Chiama il figlio “secundam post patrem personam” (come Tertulliano) pero non chiama la terza persona “tertiam personam”.
- Lo SS. operò gia al tempo dei profetti in maniera temporanea, ma lo fece in maniera permanente negli apostoli. Con i suoi doni rende perfetta e completa la Chiesa, e la preserva incorrotta e inviolata nella santità e verità. Infatti è dal Cristo che noi riceviamo lo SS., autore della nostra nuova nascita.
- La sua terminologia e formule dogmatiche influirono molto sull’Occidente che ebbe cosi la possibilità di affrontare i greci sul piano di uguaglianza nella questione cristologica.