Storia - La prima Guerra Mondiale Flashcards
(29 cards)
1° Guerra Mondiale - Contesto storico e politico
A fine 1800, l’Europa è dominata dai grandi imperi Germania, Austria-Ungheria, Russia, Francia e Gran Bretagna.
La Germania dopo la guerra franco-prussiano avvenuta dal 1870 al 1871, diventa una potenza economica e militare, inoltre senza Bismark, adottò una politica espansionista detta WeltPolitik, ossia “politica mondiale”.
Francia e Inghilterra vedono la Germania come una minaccia, alimentando il revanscismo, ossia il desiderio di rivincita francese.
1° Guerra Mondiale - Il trattato della Triplica Alleanza
L’Italia, la Germania e l’Austria-Ungheria, nel 1882, firmano un’alleanza difensiva, nota come Triplica Alleanza.
Questa alleanza prevedeva un aiuto reciproco in caso di attacco da parte di Russia o Francia e imponeva ai tre stati di consultarsi fra loro prima di intraprendere una qualsiasi azione territoriale rilevante, tuttavia quest’ultima regola non venne sempre rispettata.
Nel 1908 l’Austria-Ungheria annette la Bosnia-Erzegovina senza consultare l’Italia, scatenando malcontento a Roma che avrebbe voluto espandere la sua influenza nei Balcani.
Nel 1911 l’Italia invade la Libia senza chiede l’approvazione di Germania e Austria-Ungheria.
Queste tensioni contribuirono alla decisione italiana di non entrare subito in guerra con Germania e Austria-Ungheria e, nel 1915, di schierarsi con Francia, Russia e Gran Bretagna.
1° Guerra Mondiale - La corsa agli armamenti
Le principali potenze europee aumentano enormemente le loro spese militari, in particolar modo:
Germania e Gran Bretagna competono per il dominio navale con la costruzione di navi da guerra sempre più potenti.
La rivalità tra Francia, Germania e Russia spinge ad un rafforzamento degli eserciti di terra.
Il militarismo cresce e la guerra inizia ad essere vista come una soluzione possibile ai conflitti internazionali.
1° Guerra Mondiale - L’Italia e il nazionalismo
L’Italia, nonostante faccia parte della Triplice Alleanza, conta poco a livello internazionale.
Il nazionalismo cresce, in particolare si inizia a credere che possedere colonie possa rafforzare l’Italia.
Nel 1911, l’Italia invade la Libia per espandere il proprio dominio coloniale.
Nel 1912, con il trattato di Losanna, l’Italia ottiene la Libia e il controllo temporaneo del Dodecaneso.
1° Guerra Mondiale - Tensioni nei Balcani
L’Austria-Ungheria, nel 1908, annette la Bosnia-Erezegovina, suscitando malcontento tra serbi e nazionalisti slavi, la regione inoltre è abitata da diverse etnie con tensioni interne tra loro.
Nel 1912 nasce L’Albania, un territorio conteso tra Italia, Serbia e Austria-Ungheria.
1° Guerra Mondiale - L’attento di Sarajevo
Il 28 Giugno 1914, a Sarajevo, l’arciduca d’Austria Francesco Ferdinando viene assassinato da Gavrilo Princip, un nazionalista serbo-bosniaco che faceva parte di un’associazione nazionalista, la Giovane Bosnia.
L’Austria accusa la Serbia di aver finanziato l’attentato e lancia un ultimatum con condizioni durissime, la serbia rifiuta alcune richieste e, dopo un mese di tensioni, l’Austria dichiara guerra alla Serbia, iniziando la Prima Guerra Mondiale.
1° Guerra Mondiale - L’entrata in guerra delle grandi potenze
Le grandi potenze si attivano velocemente e si dividono in due alleanze principali:
L’intesa, formata dalla Russia, dalla Francia e dalla Gran Bretagna.
Gli Imperi Centrali, costituiti da Germania e Austria-Ungheria.
Nel 1914, ad Agosto, il Giappone si unisce all’intesa perché è interessato alle colonie asiatiche della Germania, mentre a Novembre, l’Impero Ottomano si unisce agli Imperi Centrali.
L’Italia all’inizio rimane neutrale, senza schierarsi.
1° Guerra Mondiale - Un conflitto mai visto
La Germania credeva che sarebbe stata una guerra lampo, difatti aveva intenzione di invadere il Belgio e sconfiggere rapidamente la Francia, tuttavia la guerra si trasformò in un conflitto di lunga durata coinvolgendo circa 60 milioni di persone.
Fu la prima guerra nella storia con oltre 15 milioni di morti.
1° Guerra Mondiale - Guerra di trincea
Il potenziale distruttivo delle nuove armi impiegate portò alla guerra di trincea, dove i soldati dovevano sopravvivere non solo ai nemici, ma anche all’umidità, alla sporcizia, all’infestazione dei topi e dei pidocchi, e, infine, alle malattie come tifo e colera che causavano migliaia di morti.
1° Guerra Mondiale - Il ruolo dell’industria.
La guerra accelerò lo sviluppo tecnologico e la produzione industriale.
I nuovi armamenti resero il conflitto ancora più devastante e furono:
I carri armati, che devastavano anche il terreno al loro passaggio.
I sommergibili tedeschi, noti anche come U-Boot, usati per affondare navi commerciali e interrompere i rifornimenti di cibo e armi.
Le mitragliatrici, che possedevano una potenza di fuoco nettamente superiore ai precedenti fucili.
L’artiglieria, impiegata in bombardamenti strategici, pianificati in assenza di luna per prendere di sorpresa il nemico.
I gas, usati per primi dai tedeschi nel 1915, la cui abolizione fu richiesta nel 1925 dalla Croce Rossa, portando al bando dei gas chimici.
1° Guerra Mondiale - Il fronte interno
Tutti gli uomini validi vennero mandati al fronte, ma le fabbriche dovevano continuare a produrre, questo fece si che le donne iniziassero a lavorare nelle fabbriche e nei settori strategici al posto degli uomini.
Gli stati usavano propaganda e ideali come il sacrificio per la patria per cercare di mantenere alto il morale della popolazione, inoltre per supportare le spese belliche, gli stati chiesero ai cittadini di sottoscrivere dei prestiti di guerra.
1° Guerra Mondiale - Una guerra globale
Venne definita una guerra globale perché vennero impiegate truppe provenienti da colonie e paesi lontani e furono richiesti rifornimenti da tutto il mondo, tant’è che stati come il Brasile, l’Argentina, l’India e il Giappone si arricchirono esportando prodotti.
1° Guerra Mondiale - Le violazioni del diritto internazionale
La guerra cambiò le regole del conflitto:
Cadde la distinzione tra belligeranti e neutrali, tant’è che nel 1914, la Germania violò la neutralità de Belgio attaccandolo.
I prigionieri di guerra vennero trattati in modi disumani.
I civili furono coinvolti nel conflitto attraverso bombardamenti, una strategia spietata usata per indebolire il nemico.
1° Guerra Mondiale - Italia - Il governo e la neutralità iniziale
Inizialmente l’Italia decise di restare neutrali dato che l’accordo della Triplice Alleanza era un accordo difensivo e dato che l’Austria-Ungheria aveva già violato gli accordi inglobando la Bosnia-Erzegovina senza chiedere l’approvazione dell’Italia.
1° Guerra Mondiale - Italia - Scontri tra interventisti e neutralisti
In Italia erano presenti due principali categorie in contrapposizione tra loro: Gli Interventisti e i Neutralisti.
Gli interventisti erano formati da:
Nazionalisti, che volevano rendere l’Italia una grande potenza vincendo la guerra.
Democratici, che volevano la liberazione delle terre irredente, ossia quelle terre, come il Trentino e il Friuli, che erano abitate da italiani ma erano sotto il dominio di una nazione straniera.
Liberali conservatori e giornali.
I neutralisti erano formati da:
Cattolici, al seguito di Papa Benedetto XV, che nel 1917 definì la guerra una “inutile strage”.
Socialisti, che era contrari alla guerra.
Liberali giolittiani, che ritenevano l’Italia impreparata per la guerra, inoltre erano convinti che l’Italia avrebbe recuperato delle terre anche rimanendo neutrale.
1° Guerra Mondiale - Italia - Il cambio di posizione di Mussolini
Benito Mussolini dirigeva il giornale socialista “Avanti!” ed era inizialmente contro la guerra, tuttavia nell’Ottobre del 1914 Mussolini cambia idea e diventa a favore della guerra, venendo quindi espulso dal partito socialista e dal giornale.
Mussolini fonda “Popolo d’Italia”, un nuovo giornale a favore dell’intervento dell’Italia in guerra e si unisce agli interventisti.
1° Guerra Mondiale - Italia - Il patto di Londra
All’inizio il parlamento italiano era pro neutralismo, tuttavia la presenza di numerose figure intellettuali tra gli interventisti, come D’annunzio, sollecitò le masse, impattando sulla decisione finale.
Il 26 Aprile del 1915, l’Italia firma un patto segreto, noto come “Il patto di Londra”, con Gran Bretagna, Francia e Russia.
Il patto di Londra prevedeva che, se l’Italia fosse scesa in guerra schierandosi con l’Intesa e avessero vinto, essa avrebbe ottenuto il Trentino, il Friuli e parte della Dalmazia settentrionale.
1° Guerra Mondiale - Italia - Entrata in guerra
Il 20 Maggio 1915, il parlamento italiano volta l’entrata in guerra, tutti sono favorevoli tranne i socialisti.
Il 23 Maggio 1915, l’Italia dichiara guerra all’Austria-Ungheria.
Il 24 Maggio 1915, l’esercito italiano entra ufficialmente in guerra.
1° Guerra Mondiale - Guerra su più fronti - Fronte Italo-Austriaco
L’Austria si vede minacciata a Sud e sposta parte dell’esercito dal fronte orientale.
L’Italia dispone di un esercito numeroso ma non particolarmente equipaggiato, per via delle industrie non ancora affermate.
Luigi Cadorna, comandante dell’esercito, condusse numerose battaglia che portarono solo ad insuccessi, facendo innalzare il numero dei caduti italiani.
Tuttavia, nel 1916, gli austriaci incontrarono una solida resistenza sull’Asiago dopo un loro contrattacco.
1° Guerra Mondiale - Guerra su più fronti - Fronte Occidentale
Contrariamente a quanto pensato dai tedeschi, le battaglie contro la Francia si rivelarono essere lunghe ed estenuanti, in particolare quella di Verdun.
I fronti si stabilizzarono, dando il via alla guerra di logoramento.
1° Guerra Mondiale - Guerra su più fronti - Fronte Orientale
I tedeschi e gli austriaci riportano delle importanti vittorie, costringendo la Russia a retrocedere.
1° Guerra Mondiale - Guerra su più fronti - Guerra Marittima
Nonostante gli investimenti tedeschi, i Britannici riescono ad imporre un fastidioso blocco navale alla Germania, impedendo la ricezione di risorse inviate dalle colonie.
Nella Battaglia dello Jutland, i tedeschi abbandonano l’idea di continuare a scontrarsi in campo aperto contro gli inglesi, tuttavia gli Ubot continuarono ad affondare qualunque nave fosse alla loro portata.
1° Guerra Mondiale - Guerra di logoramento
Nella guerra di logoramento, l’obbiettivo principale era resistere il più possibile con l’intento di far esaurire le risorse al nemico e portarlo alla resa.
Questo portò però a numerosi ammutinamenti da parte delle truppe, che portarono alla fucilazione, come la decimazione attuata da Cadorna, per soffocare nel terrore gli ammutinamenti ed impedire eventuali rivoluzioni.
1° Guerra Mondiale - La svolta
A causa della continua attività degli Ubot nell’Atlantico, nel 1917 entrano in guerra gli Stati Uniti a favore dell’Intesa.
Il loro ingresso in guerra fu molto impattante non solo perché erano la 1° potenza al mondo, ma anche perché portarono un gran numero di risorse alle nazioni ormai sfinite e anche un esercito fresco e preparato.
Lo stesso anno, la Russia uscì dal conflitto in seguito alla rivoluzione russa.