Allevamento scrofe Flashcards
(21 cards)
Quanto dura in media la lattazione di una scrofa?
La lattazione dura generalmente 21-28 giorni, ma spesso si prolunga a 26-28 giorni per rispettare le norme sul benessere animale.
Quando la scrofa torna in calore dopo lo svezzamento?
Dopo 4-7 giorni dallo svezzamento, ed è in quel momento che può essere fecondata, sia naturalmente che artificialmente.
Quanto dura la gestazione della scrofa?
La gestazione dura circa 114 giorni, cioè 3 mesi, 3 settimane e 3 giorni.
Cosa comprende l’intervallo interparto e quanto dura?
Comprende la lattazione, l’intervallo svezzamento-estro e la gestazione. Dura circa 145-150 giorni, consentendo in media 2,2-2,4 parti per scrofa all’anno.
Quali sono i tre siti principali nel sistema multisito e a cosa servono?
Sito 1: Riproduzione, fecondazione, gestazione e parto.
Sito 2: Svezzamento (7,5 kg fino a 30-35 kg).
Sito 3: Accrescimento e ingrasso fino alla macellazione.
Quali sono le differenze tra rimonta interna ed esterna?
Rimonta interna: Animali adattati, buona biosicurezza, ma lento miglioramento genetico.
Rimonta esterna: Maggiore progresso genetico, ma richiede quarantena e condizionamento immunitario.
Cos’è il pRRS e quali danni provoca?
È la sindrome riproduttiva e respiratoria suina. Provoca aborti fino al 50%, crescita lenta e suinetti deboli.
La PRRS (Sindrome Riproduttiva e Respiratoria Suina) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i suini, causata da un virus appartenente al genere Arterivirus. Colpisce principalmente le scrofe gravide, provocando aborti, nascite premature, mummificazione fetale e mortalità neonatale, mentre nei suini in accrescimento e all’ingrasso provoca problemi respiratori, riduzione della crescita e aumento della mortalità. La PRRS rappresenta una delle principali cause di perdite economiche nell’allevamento suinicolo a livello mondiale. La trasmissione avviene principalmente per via diretta (contatto tra animali) o indiretta (attraverso attrezzature, persone, o seme infetto), e il controllo della malattia si basa su misure di biosicurezza, vaccinazioni e gestione sanitaria accurata dell’allevamento.
Quando un allevamento può essere considerato stabile per pRRS?
: Dopo 4 anni senza anticorpi, segno che è avvenuta una perdita della memoria immunitaria e il virus non circola più.
Qual è una buona performance in termini di parti per scrofa per anno?
Circa 2,3 parti; in Italia la media è 2,25.
Perché non si punta solo ad aumentare i suinetti nati vivi?
Perché questo può aumentare la mortalità pre-svezzamento: i suinetti sono più piccoli e sotto i 900 g hanno una mortalità fino al 90%.
Qual è l’indicatore principale dell’efficienza riproduttiva?
Il numero di suinetti svezzati per scrofa per anno, che in Italia è circa 23,5.
Cosa influenza l’intervallo parto-concepimento?
Parto-svezzamento (fisso)
Svezzamento-calore (dipende dallo stato energetico della scrofa)
Calore-fecondazione (dipende dal successo)
Fecondazione-parto (varia per genotipo)
Quali mesi possono ridurre l’efficienza riproduttiva e perché?
I mesi caldi, a causa dello stress termico che riduce la qualità dei suinetti.
Come influisce l’ordine del parto sulla prolificità?
Le scrofe al primo parto hanno meno latte e suinetti più piccoli.
Le scrofe più vecchie hanno mammelle più sviluppate, ma minore capacità ovulatoria.
Che ruolo ha l’alimentazione nella prolificità?
È importante: il flushing (incremento energetico prima dell’estro) migliora l’ovulazione.
Perché è difficile migliorare geneticamente la prolificità?
Perché ha una bassa ereditabilità, come il numero di nati vivi o l’intervallo svezzamento-calore.
Quali problemi nutrizionali emergono nella fase di transizione?
Spesso la scrofa cambia mangime poco prima del parto, mangia meno e può non ricevere abbastanza energia, compromettendo la produzione di colostro.
Quali nutrienti sono fondamentali in questa fase? (transizione)
Lisina (+180%), triptofano, valina, proteine specifiche per la produzione del colostro.
Come varia la curva di lattazione?
Raggiunge il picco intorno al 18 giorno, poi decresce gradualmente.
Perché in estate si usa un mangime più concentrato?
Perché la scrofa mangia meno a causa del caldo, ma ha bisogno comunque di molta energia per la produzione di latte.
Qual è la strategia di alimentazione in lattazione?
Alimentazione ad libitum, variando la quantità (non la formula), adattata al profilo comportamentale alimentare della scrofa.